UN CUORE COLPITO E FERITO…

Una ferita non può guarire quando si continua ad aprire, essa diventerà una piaga che non potrà più guarire ma si infetta. Un’infezione cronica può condurre alla morte. La morte si divide in due aspetti, la morte dell'anima e quella del corpo! Con i colpi continui, possiamo mutilare il corpo e i suoi organi, ma colpire anche l’anima.

Se tagliamo qualche ramo dall'albero, esso germoglierà di nuovo, ma sé colpiamo il suo ceppo dalla radice, esso si ammalerà e morrà! Il cuore è il ceppo, il centro della nostra vita, esso è un organo resistente e vasto, ma anche fragile! Il cuore può sopportare e perdonare molto! Però ogni colpo che riceve gli provoca una cicatrice, infine sarà coperto da essi, e quindi non potrà farcela, e non gli resta che spegnersi lentamente.

L'amore è qualcosa di Meraviglioso, è un dono di Dio che vive in noi, ma esso è fragile! È un seme piantato nel nostro cuore, che ha bisogno di molta attenzione per poter germogliare, e ancora di più per poter crescere. Sé questo seme viene curato attentamente, avrà tutte le possibilità di sopravvivere, altrimenti morirà. Sé una pianta invece di essere curata, viene maltrattata e malmenata si estinguerà di certo.

L'amore è vita, senza di esso la vita si spegne. Tutto quello che ci circonda ha bisogno d'amore, niente e nessuno può vivere una vita degna di viverla senza questo dono vitale! Un cuore ferito e colpito, non può emettere gridi di gioia, ma solo lamenti di dolore! Ma la spada che l'uccide ha un nome „INGNORANZA “essa gli dà i colpi mortali.

Ignorare i gemiti di un cuore umiliato è colpito, e tutt'altro che amore e comprensione, questo è odio e disprezzo per esso. Sé un membro del corpo si ammala e soffre, ne soffre tutto il corpo, ma sé il corpo non ne soffre è perché quel membro non faceva parte di esso. Cristo è il „Capo, noi siamo il corpo, e sé siamo veramente suoi membri, non colpiamo gli altri membri, altrimenti ci faremo male a noi stessi.

Sé il corpo è unito, allora ha la stessa mente e lo stesso fine „amare e rispettare “l’altro membro per il bene di tutto il corpo. L'amore vero non è formato di parole, bensì di opere, così come un corpo, non è formato di vento ma di materia! Un cuore che ama può perdonare molto, ma sé le frecce continuano a perforarlo lo flagellano, e insieme ad esso flagellano anche l’amore.

Non si può chiedere più ad esso di amare, perché esso non batte più! Colpito e flagellato non gli resta altro che spegnersi. Pur troppo prima che esso lentamente si spegne, tenterà la sopravvivenza, c’è la mette tutta per restare in vita e continuare ad amare e perdonare. Ma oltre ai continui colpi, si aggiunge il disprezzo e l'odio, questi sono i colpi più dolorosi, quelli che poi lo spengono definitivamente.

Anche una pianta maltrattata non potrà riprendersi facilmente, forse non c’è la farà! Possiamo cercare di rimediare, prendendoci piena cura di quelle poca radice che rimangono, ma ormai il maltrattamento, i colpi e le ferite ricevute l’hanno segnata, e l’hanno privata dell'alito di vita!

La nostra vita è un'opera meravigliosa, ma essa è fragile, è una pianticella da amare e proteggere! Un vaso prezioso d'apprezzare con cura, perché una volta rotto non si potrà più mettere completamente insieme, illeso! Si potranno raccogliere i suoi pezzi e aggiungerli insieme, ma non sarà più quel vaso che era! Ma resta di lui solo un mucchio di macerie, un relitto di pezzi messi insieme!

Un cuore ferito, è un cuore infranto e non più illeso…

(1Corinzi 13): 1 Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. 2 E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. 3 E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.

4 La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, 5 non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, 6 non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. 7 Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. 8 La carità non avrà mai fine.

Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. 9 La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. 10 Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. 11 Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato.

12 Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto.13 Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!

(Galati 5)

1 Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù. 2 Ecco, io Paolo vi dico: se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà nulla. 3 E dichiaro ancora una volta a chiunque si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta quanta la legge.

4 Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella legge; siete decaduti dalla grazia. 5 Noi infatti per virtù dello Spirito, attendiamo dalla fede la giustificazione che speriamo.

6 Poiché in Cristo Gesù non è la circoncisione che conta o la non circoncisione, ma la fede che opera per mezzo della carità.
7 Correvate così bene; chi vi ha tagliato la strada che non obbedite più alla verità? 8 Questa persuasione non viene sicuramente da colui che vi chiama! 9 Un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta.

10 Io sono fiducioso per voi nel Signore che non penserete diversamente; ma chi vi turba, subirà la sua condanna, chiunque egli sia. 11 Quanto a me, fratelli, se io predico ancora la circoncisione, perché sono tuttora perseguitato? È dunque annullato lo scandalo della croce?

12 Dovrebbero farsi mutilare coloro che vi turbano. 13 Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri.  14 Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il Prossimo tuo come te stesso.

15 Ma se vi mordete e divorate a vicenda, guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!
16 Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne; 17 la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.

18 Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge. 19 Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, 20 idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, 21 invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio.

22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; 23 contro queste cose non c'è legge.

24 Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. 25 Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. 26 Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.

IL PERDONO NELLA BIBBIA

Perché dobbiamo perdonare gli altri? Come possiamo perdonare una persona? La Bibbia può darci risposte, ispirazione e guida. Il perdono non riguarda solo il prossimo, ma coinvolge anche la nostra crescita spirituale. L’amore e il perdono non possono essere separati.

Se vogliamo realizzare l’amore di Dio nella nostra vita, il perdono non è un’opzione. Dato che siamo peccatori bisognosi di perdono, dobbiamo perdonare gli altri: Perché se voi perdonate gli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonate gli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.

(Matteo 6:14-15): Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria! Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.

(Efesini 4:31-32): Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi.

(Colossesi 3:13): Dobbiamo essere pronti a perdonare continuamente: Allora Pietro si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?» E Gesù a lui: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette

(Matteo 18:21-22): Senza esagerare nella giusta disciplina, dobbiamo riabilitare chi ci ha offeso: Or se qualcuno è stato causa di tristezza, egli ha rattristato non tanto me quanto, in qualche misura, per non esagerare, tutti voi. Basta a quel tale la punizione inflittagli dalla maggioranza; quindi ora, al contrario, dovreste piuttosto perdonarlo e confortarlo, perché non abbia a rimanere oppresso da troppa tristezza. Perciò vi esorto a confermargli il vostro amore.

(II Corinzi 2:5-8): Il vero amore ci spinge a perdonare gli altri: L’amore è paziente, è benevolo; l’amore non invidia; l’amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non addebita il male, non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità.

(I Corinzi 13:4-6): Il perdono è una priorità per adorare il Signore con un cuore puro: Se dunque si stiano per offrire la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì la tua offerta davanti all’altare, e va’ prima a riconciliarti con tuo fratello; poi vieni a offrire la tua offerta.

(Matteo 5:23-24): Perdoniamo gli altri invece di giudicarli: Non giudicate, e non sarete giudicati; non condannate, e non sarete condannati; perdonate, e vi sarà perdonato.

(Luca 6:37): E, siccome continuavano a interrogarlo, egli, alzato il capo, disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».

(Giovanni 8:7): Guardiamo agli straordinari esempi biblici di perdono. E lapidarono Stefano che invocava Gesù e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Poi, messosi in ginocchio, gridò ad alta voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». È detto questo si addormentò.

(Atti 7:59 -60): avendo sempre Gesù come modello perfetto. Quando furono giunti al luogo detto «il Teschio», vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno».

(Luca 23:33-34): Gesù stesso ci ha comandato di perdonare: State attenti a voi stessi! Se tuo fratello pecca, riprendilo; e se si ravvede, perdonalo. Se ha peccato contro di te sette volte al giorno, e sette volte torna da te e ti dice: “Mi pento”, perdonalo».

(Luca 17:3-4): Il perdono si estende anche ai nostri nemici, trovando nella nostra testimonianza un’occasione di forte riflessione: Anzi, «se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, facendo così, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo».

(Romani 12:20): Quando perdoniamo la nostra vita è benedetta. Scegli di perdonare gli altri, la tua decisione potrà trasformarsi in un’opportunità di redenzione per qualcuno.