LA CADUTA DELL’UOMO L’OMOSESSUALITÀ
GLI AMMONIMENTI DIMENTICATI DELLA BIBBIA
“GLI ULTIMI TEMPI” E L’OMOSESSUALITÀ
Una pericolosa eresia moderna chiamata “teologia gay” o “queer” si sta infiltrando nella chiesa cristiana ad un passo allarmante. Molti credenti, per altro ortodossi, che temono di essere accusati di odiare pregiudizialmente i gay, ne sottovalutano la minaccia considerando l’omosessualità “solo un peccato fra tanti.
Dalla Genesi all’Apocalisse, però, la Bibbia insegna che l’omosessualità non è solo “un peccato fra i tanti”, ma è simbolo di una ribellione estrema contro Dio che innescherà la manifestazione finale della Sua ira. Persino più di quello, se si considerano assieme i riferimenti biblici sull’omosessualità e li si dispongono in ordine cronologico, essi rivelano un forte ed impressionante ammonimento alla chiesa che vive nell’ambito della cultura apostata che caratterizzerà gli ultimi giorni prima del ritorno di Cristo.
In modo specifico, l’emergere di un’omosessualità diffusa e la sua aperta celebrazione nel mondo è intesa a mettere alla prova la chiesa al riguardo della sua fedeltà alla Parola di Dio. In un certo senso si tratta di una “prova generale” per il Marchio della Bestia, perché, in effetti, le leggi al riguardo del cosiddetto “orientamento sessuale” in parte della nostra economia oggi, proibiscono di comprare o vendere senza prima accettare la “normalità “dell’omosessualità come “pre-condizione “- adombrando così “sinistramente le conseguenze del “resistere “all’Anticristo in (Apocalisse 13:17)
Il coraggio nel difendere la Bibbia al riguardo dell’omosessualità non è una “questione di salvezza”, ma è da considerare molto “seriamente per ciò che rappresenta nel messaggio complessivo della Bibbia, cosa che ci impedisce di sottovalutarla razionalizzandola. Questo è precisamente il motivo per cui essa serve allo scopo di Dio come cartina di tornasole.
“Chi è fedele nelle cose minime, è fedele anche nelle grandi; e chi è ingiusto nelle cose minime, è ingiusto anche nelle grandi. (Luca16:10).
Se un cristiano non è in grado di rimanere fedele alla verità biblica, quando tutto ciò di cui potrebbe soffrire è la disapprovazione del mondo, o la perdita del posto di lavoro, come potrà aspettarsi di prendere posizione per Cristo quando il costo sarà la sua stessa vita?
Come si esprime Geremia 12:5 “Se, correndo con dei pedoni, questi ti stancano, come potrai gareggiare con i cavalli? Se non ti senti al sicuro in terra di pace, come farai quando il Giordano sarà in piena?”.
Nel procedere ora a raccogliere sequenzialmente i singoli componenti dell’inequivocabile ammonimento di Dio al riguardo dell'omosessualità, alla luce degli avvenimenti corrente e dei compromessi fatti da diverse chiese, queste parole di Gesù risuonano significativamente:
“Quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra?” (luca 18:8). Il paradigma “una stessa carne” «il criterio esclusivo posto da Dio per la sessualità, ed il modello dei Suoi rapporti con l’umanità. In (Genesi 1:27 e 2:24) Dio stabilisce l’esclusivo paradigma dell’“una stessa carne” per la sessualità umana: l’unione fedele e per tutta la vita:(il matrimonio) di un uomo e di una donna creati a Sua immagine, e “finalizzata alla procreazione nell’amore fedele.
“Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.” Questa complementarietà maschio-femmina, consumata nel matrimonio, riflette il rapporto stesso che Dio ha con l’Uomo, come spiega l’apostolo Paolo in (Efesini 5): citando (Genesi 2:24). “Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato sé stesso per lei, per santificarla dopo averla purificata lavandola con l'acqua della parola, per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma “santa e “irreprensibile.
Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie ama sé stesso. Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa, “poiché siamo membra del suo corpo. Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diverranno una carne sola. Questo mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e alla chiesa”.
Qualsiasi rapporto sessuale al di fuori del vincolo del matrimonio, è sbagliato e dannoso, “spiritualmente equivalente ad adorare falsi “dei, come di fatto, Dio condanna come “adulterio” ogni idolatria da parte del Suo popolo. Agli occhi di Dio il peccato sessuale è particolarmente grave perché contamina sia l’immagine di Dio in noi che il Suo rapporto con noi.
L’insegnamento di (Levitico 18) al quale fra poco ci riferiremo, rende chiara la prospettiva di Dio sul peccato sessuale come quello che maggiormente distrugge la società umana ed il nostro rapporto con Lui. È importante evidenziare questo fatto prima di procedere ad esaminare ciò che ci insegna (Genesi 6-19).
Come spiega l’Apostolo: “Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l'uomo commetta, è fuori del corpo; “ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo. Non sapete che il vostro corpo è il “tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi” (1 Corinzi 6:18-19).
Ogni corpo umano era stato creato per essere tempio dello Spirito Santo! Attraverso Cristo, i corpi degli eletti vengono purificati e resi abitabili da Lui, ma anche coloro che non sono salvati erano stati creati per lo stesso proposito. Gesù riassume le leggi mosaiche con due comandamenti: “Ascolta, Israele: Il Signore, nostro Dio, è l'unico Signore. Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua". Il secondo è questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso"
Gli umani tendono a misurare la gravità dei peccati sulla base del secondo comandamento: ecco perché di solito pensiamo che l’omicidio, o forse il genocidio, siano i peccati peggiori. Dalla prospettiva di Dio, però, il peccato peggiore che ci sia sono le “violazioni del “primo comandamento,” quello che sta al primo posto nel Decalogo: “Non avere altri dèi oltre a me”. Certamente la violazione di questo comandamento è il più grande di tutti i peccati possibili. I peccati sessuali sono particolarmente gravi, perché violano simultaneamente quelli che Gesù considera i comandamenti più grandi.
L’omosessualità e la bestialità, fra i peccati sessuali, sono i peccati più duramente condannati, perché deviano e si allontanano di più dal paradigma dell’“una stessa carne”. (Genesi 6-9): Dopo l’espulsione di Adamo ed Eva dal giardino dell’Eden, e 1000 anni di peccati sempre più grandi da parte dei loro discendenti, Dio riversa la Sua ira sotto forma di un diluvio globale, che gli antichi rabbi ebrei insegnavano essere stato “provocato da “matrimoni” omosessuali e bestiali, (Talmud, Genesi Kabbah 26:5:4).
Gli antichi studiosi che hanno composto il Talmud, affermano espressamente ciò al quale Gesù stesso semplicemente allude, quando ammonisce che al tempo del Suo ritorno, i malvagi “prenderanno moglie ed andranno a marito” come ai tempi di Noè, (Matteo 24:38): proprio quando “Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che il loro cuore concepiva soltanto disegni malvagi in ogni tempo” (Genesi 6:5).
I punti principali qui sono, che nella Bibbia l’omosessualità è paragonata con la bestialità, e che le celebrazioni umane basate su queste perversioni sessuali, rappresentavano il massimo e finale insulto verso Dio che innesca il Diluvio universale. Il simbolo biblico della promessa diventa segno dell’ira di Dio attraverso il fuoco.
(Genesi 9:13). Dopo il Diluvio Dio stabilisce l’arcobaleno come simbolo della Sua sovranità sulla terra, specificatamente nel Suo ruolo di Giudice della Terra. Con questo simbolo Egli promette di non distruggere mai più la terra con un diluvio: “Io mi ricorderò del mio patto fra me e voi e ogni essere vivente di ogni specie, e le acque non diventeranno più un diluvio per distruggere ogni essere vivente: (Genesi 9:15), sapendo che Egli causerà negli ultimi giorni una distruzione finale attraverso il fuoco.
“Ma costoro dimenticano volontariamente che nel passato, per effetto della parola di Dio, “esistettero dei cieli, e una terra tratta dall'acqua e sussistente in mezzo all'acqua; e che, per queste stesse cause, il mondo di allora, sommerso dall'acqua, perì; mentre i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della perdizione degli empi” (2 Pietro 3:5-7).
L’arcobaleno in quanto simbolo è intimamente connesso con la Persona e la potenza di Dio: “Qual è l'aspetto dell'arco che è nella nuvola in un giorno di pioggia, tal era l'aspetto di quello splendore che lo circondava. Era un'apparizione dell'immagine della Gloria del SIGNORE. A quella vista caddi sulla mia faccia, e udii la voce di uno che parlava” (Ezechiele 1:28). Allo stesso modo un arcobaleno emana dal Suo trono in cielo: “Colui che stava seduto era simile nell'aspetto alla pietra di diaspro e di sardonico; e intorno al trono c'era un arcobaleno che, a vederlo, era simile allo smeraldo” (Apocalisse 4:3).
Non è una coincidenza che il moderno movimento sodomita, così ostile all’insegnamento biblico, si sia appropriato di un simbolo che non gli appartiene. È segno caratteristico dello spirito dell’Anticristo pretendere per sé il trono stesso di Dio: “l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio ed oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando sé stesso e proclamandosi Dio”
(2 Tessalonicesi 2:4). La cultura della perversione sopravvive al Diluvio e riemerge nel mondo diluviano.
(Genesi 9:22-25): Corrotto dalla cultura antidiluviana, il figlio di Noè, Cam, la trasmette a suo figlio Canaan, il quale molesta sessualmente suo nonno: “Cam, padre di Canaan, vide la nudità di suo padre e andò a dirlo fuori, ai suoi fratelli. Ma Sem e Iafet lo avvolsero nel suo mantello, se lo misero insieme sulle spalle e camminando all'indietro, e coprirono la nudità del loro padre. Siccome avevano il viso rivolto dalla parte opposta, non videro la nudità del loro padre.
Quando Noè si svegliò dalla sua ebbrezza, seppe quello che gli aveva fatto il figlio minore e disse: «Maledetto Canaan! Sia servo dei servi dei suoi fratelli!»”. “Vedere la nudità” è una frase idiomatica biblica, indicata per “avere un rapporto sessuale.” “Levitico 18:6 afferma: “Nessuno si avvicinerà a una sua parente carnale per avere rapporti sessuali con lei. Io sono il SIGNORE”.
Quel brano di Genesi è stato interpretato da alcuni a significare che Cam avesse avuto un rapporto sessuale con la moglie di Noé, producendo Canaan per incesto, conclusione supportata da (Levitico 20:11): “Se uno ha rapporti sessuali con la moglie di suo padre, vìola l'intimità di suo padre; tutti e due, l'uomo e la donna, dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro”. Un’altra interpretazione di questo peccato vede una molestia omosessuale.
Si è scelto questa versione, perché è più vicina alla teoria a cui giungono gli studiosi ebraici, della loro stessa lingua, ma soprattutto perché si allinea di più con il criterio di condotta esposto in questo studio. Dopo essere stato bandito a causa del suo peccato, Canaan ed i suoi discendenti colonizzano quella che oggi conosciamo come la Terra Santa, ed introducono un culto demonico, rituale che comprende sacrifici di bambini e perversioni sessuali. Essi pure stabiliscono Sodoma e Gomorra.
Di nuovo, obiettivo dell’Anticristo è quello di impadronirsi e contaminare ciò che per Dio è maggiormente prezioso. Se, come qualcuno ritiene, il territorio di Israele è lo stesso territorio della terra di Eden, e Gerusalemme dove si trovava il Giardino dell’Eden, questo spiegherebbe perché il malvagio Canaan ci avesse preso possesso, fra tutte quelle terre intorno che avrebbe potuto occupare.
Aumentando la perversione sessuale nel mondo diluviano, Dio fornisce un’occhiata sull’ira a venire innescata dal peccato omosessuale di Sodoma. (In Genesi 19). Dio distrugge Sodoma e Gomorra con fuoco e zolfo, prefigurando la distruzione della terra negli ultimi giorni. L’insulto finale verso Dio, è il tentativo di sodomizzare (violentare) i due testimoni angelici che Egli aveva mandato a Sodoma, per confermarne la malvagità di quei popoli.
Da cui il termine “sodomia.” È importante sottolineare come l’incenerimento di Sodoma e Gomorra sia del tutto unico nel suo genere nel racconto biblico. L’associazione intenzionale di Dio dell’omosessualità, con il riversare la Sua ira attraverso il fuoco, è inequivocabile in modo assoluto, è un ammonimento, una prefigurazione degli ultimi tempi.
“Se condannò alla distruzione le città di Sodoma e Gomorra, riducendole in cenere, perché servissero da esempio a quelli che in futuro sarebbero vissuti empiamente” (2 Pietro 2:6). “Allo stesso modo Sodoma e Gomorra e le città vicine, che si abbandonarono come loro, alla fornicazione e ai vizi contro natura, sono date come esempio, portando la pena di un fuoco eterno” (Giuda 7).
Perversioni sessuali generalizzate tanto contaminano la terra che per purificarla, Dio si avvale persino del genocidio. Nel libro del Levitico Dio identifica l’incesto, l’omosessualità e la bestialità come la causa per la quale la terra “vomita i suoi abitanti” :(Levitico 18:22-25). 22 Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole.
23 Non ti accoppierai con nessuna bestia per contaminarti con essa; la donna non si prostituirà a una bestia: è una mostruosità.
24 Non vi contaminate con nessuna di queste cose; poiché con tutte queste cose si sono contaminate le nazioni che io sto per cacciare davanti a voi. 25 Il paese ne è stato contaminato; per questo io punirò la sua iniquità; il paese vomiterà i suoi abitanti.
Anche in questo oscuro contesto l’omosessualità viene identificata come “un’abominazione”. (Deuteronomio 20:16-18): Dio dice al popolo di Israele di spazzare via dalla Terra santa i suoi abitanti cananei. La spiegazione di questo comando si trova in (Levitico 18:24-30): “Non vi contaminate con nessuna di queste cose; poiché con tutte queste cose si sono contaminate le nazioni che io sto per cacciare davanti a voi.
Il paese ne è stato contaminato; per questo io punirò la sua iniquità; il paese vomiterà i suoi abitanti. Voi dunque osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni, e non commetterete nessuna di queste cose abominevoli: né colui che è nativo del paese, né lo straniero che abita in mezzo a voi.
Poiché tutte queste cose abominevoli le ha commesse la gente che vi era prima di voi, e il paese ne è stato contaminato. Badate che, se contaminate il paese, esso non vi vomiti come ha vomitato le nazioni che vi stavano prima di voi. Poiché tutti quelli che commetteranno qualcuna di queste cose abominevoli saranno eliminati dal mezzo del loro popolo.
“Osserverete dunque i miei ordini e non seguirete nessuno di quei costumi abominevoli che sono stati seguiti prima di voi, e non vi contaminerete con essi. Io “sono il “SIGNORE vostro Dio”. Certamente non sta nel nostro diritto quello di giudicare Dio. Possiamo solo avere la certezza che per definizione stessa, tutto ciò che Dio fa è giustificato.
Importante ed “istruttivo, però è l’uso che Lui fa del genocidio, per punire la perversione sessuale, per comprendere la “gravità relativa dei peccati umani. Anche il Suo ammonimento, a non tollerare queste forme di condotta sessuale da parte di “chiunque nella società, persino dello “straniero.
Questo, naturalmente, non giustifica alcuna forma di violenza da parte nostra verso gli omosessuali. Nell’ambito del Nuovo Testamento, in cui Cristo istituisce “un’era di grazia” per quelli che gli appartengono, i credenti sono liberati dalla legge del peccato e della morte, vengono “istruiti ad amare i perduti ed anche i “propri nemici, lasciando così solo a Lui la vendetta. Le armi che dobbiamo usare non sono fisiche, ma spirituali. Nel Nuovo Patto è Cristo stesso che fa guerra ai malvagi.” Siamo istruiti da Cristo a condurre a Lui i peccatori,
«così che sia loro risparmiata la terribile conseguenza del loro peccato, sia in questa vita che nell’eternità, attraverso l’accoglienza del “Suo sacrificio sulla croce.” Se essi respingono Cristo, il loro sangue sarà sulla loro testa, ma noi avremmo fatto il lavoro che ci compete.
La seconda testimonianza del peccato di Sodoma. Nel libro dei Giudici, nello stile di Sodoma, il tentativo di violenza carnale verso un levita da parte di un Beniaminita di Gibea, conduce ad una guerra civile fra le tribù ebraiche. È frequente come Dio evidenzi particolarmente il Suo insegnamento mandandovi due testimoni.
Come abbiamo notato più sopra, Dio manda due angeli per rendere testimonianza al peccato omosessuale di Sodoma, prima di riversarvi la Sua ira. Vi sono però anche due avvenimenti separati nella Bibbia, che rendono testimonianza allo speciale rapporto che vi è fra l’omosessualità con l’apostasia ed il giudizio. Il primo, naturalmente, è (Genesi 19).
Il secondo testimone è (Giudici 19). Chi legge questi racconti, non potrà che notare i chiari paralleli che vi sono fra i due. Il primo degli elementi comuni è la folla di uomini omosessuali predatori che insistono nel voler violentare gli ospiti (maschi), l’offerta di una sostituzione (femmine) come il male minore, e le gravi conseguenze sulla loro società, che risulta dal comportamento degli omosessuali.
Le differenze in questi racconti mettono in evidenza l’importanza degli elementi comuni, ma aggiungono un ulteriore significato alla lezione. Per esempio, il fatto che l’oggetto del desiderio omosessuale in (Giudici 19) sia un Levita, è significativo, perché i Leviti erano una tribù di sacerdoti che servivano nell’Antico Testamento come intermediari fra Dio e uomo, e quindi l’offesa fatta era rivolta simultaneamente sia a Dio che all’uomo, una violazione del primo e del secondo comandamento, che sono i primari.
Il peccato sessuale può corrompere anche il più saggio fra gli uomini. In (1 Re 11: 5-13): la “re-introduzione del sacrificio rituale cananita di bambini e di perversioni sessuali, inclusa l’omosessualità, fa sì che Dio tolga via il Regno di Israele dalle sue mani, dividendolo in due. Molti sono i cristiani che ignorano, come più tardi il “saggio” re Salomone sia caduto vittima di perversioni sessuali, ed abbia grandemente peccato contro il Signore. Quando infatti, le mogli di Salomone sedussero il suo cuore verso altri “dei,” in modo che “esso non sia più consacrato completamente al Signore suo Dio, come lo era stato il cuore di suo padre Davide, esso cadde in peccato verso il Signore.
Di “fatto la Scrittura “dice: che “Salomone seguì Astarte, divinità dei Sindoni, e Milcom, l'abominevole divinità degli Ammoniti. Così Salomone fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE, e non seguì e servi pienamente il SIGNORE, come aveva fatto Davide suo padre. Fu allora che Salomone costruì sul monte che sta di fronte a Gerusalemme, un alto luogo per Chemos, e per l'abominevole divinità di Moab e Moloc, l'abominevole divinità dei figli di Ammon. Fece così per tutte le sue donne straniere, le quali offrivano profumi e sacrifici ai loro dèi” (1 Re 11:5-8).
In altre parole, il re Salomone aveva permesso e forse partecipato lui stesso, a incontrollate perversioni sessuali e omicidi di bambini innocenti, offerti in sacrificio a demoni sul Monte degli Ulivi. Sebbene poi Salomone se ne sia ravveduto, il libro dell’Ecclesiaste rende testimonianza del fatto, che egli avrebbe poi sofferto molto a causa dei suoi peccati.
“Il SIGNORE s'indignò contro Salomone, perché il suo cuore si era allontanato da Lui, Dio d'Israele, che gli era apparso due volte, e gli aveva ordinato, a questo proposito, di non andare dietro ad altri dèi; ma egli non osservò l'ordine datogli dal SIGNORE.
E allora il Signore disse a Salomone: «Poiché tu hai agito a questo modo, e non hai osservato il mio patto e le leggi che ti avevo date, “io ti toglierò il regno, e lo darò al tuo servo. Nondimeno, per amore di Davide tuo padre, io non farò questo durante la tua vita, ma strapperò il regno dalle mani di tuo figlio. Però, non gli strapperò tutto il regno, ma lascerò una tribù a tuo figlio, per amor di Davide mio servo e per amor di Gerusalemme che io ho scelto»” (1 Re 11:9-13).
Ecco così, in primo posto per la causa di peccati di origine sessuale, il Regno di Davide viene diviso in due tronconi (Giuda e Beniamino) e Israele (le altre dieci tribù). La malvagità dei re di Giuda ed Israele, era misurata dal grado in cui esibivano perversioni sessuali.
In (2 Re 23: 25): Giosia viene nominato come il più giusto fra tutti i re, in parte perché “Demolì le case di quelli che si prostituivano, anche di “prostituti di carattere religioso e cinedi), che si trovavano nella casa del Signore, dove le donne tessevano tende per Astarte,” “mettendo così fine a ciò che Salomone aveva iniziato 300 anni prima.
Erano centrale, i culti dei demoni fra i pagani, erano i rituali per la fertilità che includevano pratiche di perversione sessuale. Motivo per il quale Dio nella Bibbia paragona l’idolatria con l’adulterio. Nelle seguenti descrizioni delle riforme di Giosia, bisogna rammentare che tutto ciò avveniva nel tempio di Dio o vicino. “Il re ordinò al sommo sacerdote Chilchia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della porta d'ingresso, di togliere dal tempio del Signore tutti gli arredi che erano stati fatti per Baal, per Astarte e per tutto l'esercito celeste, e li bruciò fuori di Gerusalemme nei campi del Chidron, e ne portò le ceneri a Betel.
Destituì i sacerdoti idolatri che i re di Giuda avevano istituito per offrire profumi negli alti luoghi delle città di Giuda e nei dintorni di Gerusalemme, e quelli pure che offrivano profumi a Baal, al sole, alla luna, ai segni dello zodiaco, e a tutto l'esercito del cielo. Tolse dalla casa del Signore l'idolo d'Astarte, che trasportò fuori da Gerusalemme verso il torrente Chidron; lo bruciò presso il torrente Chidron, lo ridusse in cenere, e ne gettò la cenere sulle tombe della gente del popolo.
Demolì le case di quelli che si prostituivano, le quali si trovavano nella casa del Signore, e dove le donne tessevano tende per Astarte. Fece venire tutti i sacerdoti delle città di Giuda, profanò gli alti luoghi dove i sacerdoti avevano offerto incenso, da Gheba a Beer-Sceba, e abbatté i templi delle porte della città: e tutto quello che era all'ingresso della porta di Giosuè, governatore della città, e quello che era a sinistra della porta della città.
Quei sacerdoti degli alti luoghi, non salivano a sacrificare sull'altare del Signore Dio a Gerusalemme: “ma mangiavano però pane azzimo in mezzo ai loro fratelli nei loro luoghi di culto. Profanò Tofet nella valle di Ben-Innom, affinché nessuno potesse più far passare per il fuoco suo figlio o sua figlia in onore di Moloc. Soppresse i cavalli che i re di Giuda avevano consacrati al sole, all'ingresso della casa del Signore l’Eterno, presso l'abitazione dell'eunuco Netan-Melec, che era nel recinto del tempio; e diede alle fiamme i carri del sole.
Il re demolì gli altari che erano sulla terrazza della camera superiore di Acaz, fatti dai re di Giuda, e gli altari fatti da Manasse nei due cortili della casa del Signore; e, dopo averli fatti a pezzi e tolti di là, ne gettò la polvere nel torrente Chidron. Il re profanò gli alti luoghi che erano di fronte a Gerusalemme, a destra del monte della perdizione, e che Salomone re d'Israele aveva eretti in onore di Astarte, l'abominevole divinità dei Sidoni, di Chemos, l'abominevole divinità di Moab, e di Milcom, l'abominevole divinità degli Ammoniti.
Spezzò le statue, abbatté gli idoli d'Astarte, e riempì d'ossa umane quei luoghi. Abbatté pure l'altare che stava a Betel, e l'alto luogo, costruito da Geroboamo, figlio di Nebat, il quale aveva fatto peccare Israele. Bruciò l'alto luogo e lo ridusse in polvere, e bruciò l'idolo d'Astarte. Poi Giosia, voltatosi, vide le tombe che stavano là sul monte; mandò a prelevare le ossa di quelle tombe, e le bruciò sull'altare, profanandolo, secondo la parola del Signore, pronunciata dall'uomo di Dio, che aveva annunciato queste cose.
Giosia fece anche sparire tutti i templi d'alti luoghi che erano nella città di Samaria e che i re d'Israele avevano fatti per provocare lo sdegno del SIGNORE, e ne fece esattamente quel che aveva fatto a Betel. Fece uccidere sugli altari tutti i sacerdoti degli alti luoghi che vi si trovavano, e su quegli altari bruciò ossa umane.
Poi tornò a Gerusalemme” (2 Re 22:4-20). Le “colonne sacre” e gli “Asherim” in questo brano, erano simboli di fertilità, probabilmente falli giganti intagliati in legno di quercia, che erano la caratteristica centrale dei “sacri boschi di querce” che spesso si trovavano negli “alti luoghi, là dove venivano adorati demoni attraverso la prostituzione sia femminile che maschile.
Il rituale del “baciarsi sotto il vischio” deriva da questa associazione del sesso nei querceti, dato che il vischio è un parassita che si trova comunemente sulle querce.
L’omosessualità è uno strumento dell’Anticristo per corrompere il popolo di Dio. In (Daniele 11: 21-39): la figura dell’Anticristo Antioco IV Epifame, si avvale dell’omosessualità per corrompere i giovani maschi ebrei ed allontanare così gli Ebrei da Dio. Vedasi pure (1 Maccabei 1:14-16).
“Per suo ordine, delle truppe si presenteranno e profaneranno il santuario, la fortezza, sopprimeranno il sacrificio quotidiano e vi collocheranno l'abominazione della desolazione. Egli corromperà con lusinghe quelli che tradiscono il patto; ma il popolo di quelli che conoscono il loro Dio mostrerà fermezza e agirà. I saggi tra il popolo ne istruiranno molti; ma saranno abbattuti, per un certo tempo, dalla spada e dal fuoco, dalla schiavitù e dal saccheggio.
Quando saranno travolti, riceveranno qualche piccolo aiuto; ma molti si uniranno a loro senza convinzione. E di quei saggi alcuni cadranno per essere affinati e purificati, resi candidi fino al tempo della fine, perché questa non avverrà che al tempo stabilito. Il re agirà a suo piacimento, s'innalzerà, si esalterà al di sopra di ogni “dio, e pronuncerà parole inaudite contro il Dio degli dèi; prospererà finché non sia finita l'ira, poiché ciò che è stato deciso si compirà.
Egli non avrà riguardo agli dèi dei suoi padri; non avrà riguardo al dio preferito dalle donne, né ad alcun dio, perché si innalzerà al di sopra di tutti”. Daniele non specifica il processo, attraverso il quale coloro che trascurano il “Patto siano fatti volgere verso l’empietà, ma lo fa (1 Maccabei): Il libro dei Maccabei non fa parte delle Scritture ispirate, ma si tratta di una fonte storica affidabile e fornisce dettagli di avvenimenti-chiave degli avvenimenti riassunti da Daniele.
“Uscì da quelli una radice perversa, Antioco Epìfane, figlio del re Antioco che era stato ostaggio a Roma, e assunse il regno nell'anno centotrentasette del dominio dei Greci.
In quei giorni sorsero da Israele figli empi che persuasero molti dicendo: «Andiamo e facciamo lega con le nazioni che ci stanno attorno, perché da quando ci siamo separati da loro, ci sono capitati molti mali». Parve ottimo ai loro occhi questo ragionamento; alcuni del popolo presero l'iniziativa e andarono dal re, che diede loro “facoltà di introdurre le istituzioni dei pagani.”
Essi costruirono una palestra in Gerusalemme secondo le usanze dei pagani e cancellarono i segni della circoncisione, e si allontanarono dalla santa alleanza; si unirono alle nazioni pagane e si vendettero per fare il male.
“Entrò con arroganza nel santuario e ne asportò l'altare d'oro e il candelabro dei lumi, con tutti i suoi arredi e la tavola dell'offerta, e i vasi per le libazioni, le coppe e gli incensieri d'oro, il velo, le corone e i fregi d'oro della facciata del tempio, e lo sguarnì tutto; si impadronì dell'argento e dell'oro e d'ogni oggetto pregiato, e asportò i tesori nascosti che riuscì a trovare; quindi, raccolta ogni cosa, fece ritorno nella sua regione.
Fece anche molte stragi e parlò con grande arroganza. Allora vi fu lutto grande per gli Israeliti in ogni loro regione. Gemettero i capi e gli anziani, le vergini e i giovani persero vigore e la bellezza delle donne svanì. Ogni sposo levò il suo lamento, e la sposa nel talamo fu in lutto. Tremò la terra per i suoi abitanti e tutta la casa di Giacobbe si vestì di vergogna.
Due anni dopo, il re mandò alle città di Giuda un sovrintendente ai tributi. Egli venne in Gerusalemme con ingenti forze, e si rivolse loro con perfide parole di pace, ed essi gli prestarono fede. Trassero in schiavitù le donne e i bambini e si impossessarono dei greggi.
Poi costruirono attorno alla città di Davide un muro grande e massiccio, con torri solidissime, e questa divenne per loro una fortezza. Vi stabilirono una razza empia, uomini scellerati, che si fortificarono dentro, vi collocarono armi e vettovaglie e, radunato il bottino di Gerusalemme, lo depositarono colà, e divennero come una grande trappola; questo fu un'insidia per il santuario, e un avversario maligno per Israele in ogni momento.
Versarono sangue innocente intorno al santuario e profanarono il luogo santo. Fuggirono gli abitanti di Gerusalemme a causa loro, e la città divenne abitazione di stranieri; divenne straniera alla sua gente, e i suoi figli l'abbandonarono. Quanta era stata la sua gloria altrettanto fu il suo disonore, e il suo splendore si cambiò in lutto. Poi il re prescrisse con decreto a tutto il suo regno, che tutti formassero un solo popolo e ciascuno abbandonasse le proprie leggi. Tutti i popoli consentirono a fare secondo gli ordini del re. Anche molti Israeliti accettarono di servirlo, offrendo sacrifici agli idoli, e profanarono il sabato.
Il re spedì ancora decreti per mezzo di messaggeri a Gerusalemme e alle città di Giuda, ordinando di seguire usanze straniere nel loro paese, di far cessare nel tempio gli olocausti, i sacrifici e le libazioni, di profanare i sabati e le feste, e di contaminare il santuario e i fedeli, di innalzare altari, templi ed edicole, e sacrificarvi carni suine e animali immondi, di lasciare che i propri figli, non circoncisi, si contaminassero con ogni impurità e profanazione, così da dimenticare la legge e mutare ogni istituzione, introducendo la pena di morte a chiunque non avesse agito secondo gli ordini del re.
Secondo questi ordini scrisse a tutto il regno, stabilì ispettori su tutto il popolo, e ordinò alle città di Giuda di sacrificare città per città. Anche molti del popolo si unirono a loro, tutti i traditori della legge, e commisero il male nella regione, e ridussero Israele a nascondersi in ogni possibile rifugio. Anche nelle città vicine di Giuda, eressero altari e bruciarono incenso sulle porte delle case e nelle piazze.
Stracciavano i libri della legge che riuscivano a trovare, e li gettavano nel fuoco. Se qualcuno veniva trovato in possesso di una copia del libro “dell'alleanza o “ardiva disobbedire alla legge, la sentenza del re lo condannava a morte, mettevano a morte, secondo gli ordini, le donne che avevano fatto circoncidere i loro figli, con i bambini appesi al collo, e con i familiari e quelli che li avevano circoncisi.” (1 Maccabei 1:10-61).
La corruzione sessuale non avveniva solo con l’introduzione della prostituzione sacra maschile e femminile, ma anche con la pederastia, “(pedofilia), pratica comunemente accettata nei paesi ellenici, in cui era comune per molti uomini circondarsi di amanti adolescenti.
L’arte e la letteratura greca è piena di raffigurazioni omosessuali, di esaltazione dell’amore fra uomini e ragazzi. La cosa non era solo collegata al sesso, ma era anche un’istituzione “educativa” e “sportiva. Il nostro termine “ginnasio” deriva proprio da quest’espressione “compare nella Bibbia, là dove si parla di introduzione di “palestre”.
La “palestra” greca, era dove i giovani nudi si addestravano in vari sporti, era un centro di diffusione dell’omosessualità, ed è, una delle ragioni per le quali la sodomia divenne nota nel mondo occidentale come “amore greco.” Socrate stesso ne era stato affascinato, come apprendiamo nel Charmides. Schiere di amatori di ragazzi arrivavano nel “ginnasio, come Platone nota in quel dialogo e nell’Eutidemo.
Plutarco lo menziona nell’Erotikos. Il ginnasio, con le sue seduzioni sessuali non poteva che suscitare allarme quando fu istituito a Gerusalemme, tanto da attrarre diversi giovani: “Fu subito zelante nel costruire una palestra, proprio ai piedi dell'acròpoli, e nell'indurre i giovani più distinti a portare il pètaso” (2 Maccabei 4:12).
Si tratta dunque di una pratica culturale che indubbiamente contribuiva a corrompere la società e comunque ad alterarne gli usi e costumi, allontanandoli dalla morale biblica. L’omosessualità è messa in evidenza per esemplificare la “mente perversa,” “ed identificare il periodo di “apostasia che “precede il ritorno di Cristo.
(In Romani 1: 24-32) l’omosessualità è particolarmente condannata come il peccato associato alla mente perversa ed all’apostasia.
In (1 Timoteo 1: 9-10): gli omosessuali (i sodomiti) sono posti accanto agli empi, ai sacrileghi, agli irreligiosi, con coloro che uccidono padre e madre, con gli omicidi, i mercanti di schiavi, i bugiardi, e gli spergiuri. La condanna che l’Antico Testamento fa della perversione omosessuale prosegue nel Nuovo Testamento sotto Cristo. L’apostolo Paolo fa un’esposizione sul tema della legge naturale da una prospettiva biblica, ma pure inquadra la discussione nel contesto degli ultimi tempi:
“L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia; poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro; infatti le sue qualità invisibili, la Sua eterna Potenza e Divinità, che si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono “inescusabili, perché, pur avendo conosciuto Dio, non l'hanno glorificato come Dio, né l'hanno ringraziato; ma si sono dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo d'intelligenza si è ottenebrato.
Benché si dichiarino sapienti, sono diventati stolti, e hanno mutato la gloria del Dio “incorruttibile in immagini simili a quelle dell'uomo “corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili. Per questo Dio li ha abbandonati all'impurità, secondo i desideri dei loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi; essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.
Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l'uso naturale in quello che è contro natura; similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri, commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento” (Romani 1:18-27).
La frase “l’ira di Dio … rivelata dal cielo” invoca sia l’incenerimento di Sodoma, che la futura distruzione negli ultimi tempi, e viene associata inequivocabilmente all’omosessualità. Inoltre, le caratteristiche della cultura apostata degli ultimi tempi, vengono dipinte come conseguenza diretta d’aver abbracciato la perversione omosessuale della società (notate specialmente l’ultima frase nel seguente brano).
“Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa, sì che facessero ciò che è sconveniente; ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati.
Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio, quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette” (Romani 1:28-32).
Ora, tenendo a mente che Dio frequentemente fornisce due testimonianze ogni qual volte vuole evidenziare un insegnamento importante, confrontate l’elenco delle condotte apostate in (Romani 1): (2Timoteo 3:1-4-13): Or sappi questo: negli “ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno “rinnegato la potenza.
Anche da costoro allontanati!” (2 Timoteo 3:1-5). Notate, infine, il contesto degli “ultimi giorni” nel brano di (2 Timoteo). Prese insieme queste due testimonianze bibliche, ammoniscono chiaramente, che l’accoglienza dell’omosessualità da parte della società definirà la cultura della fine, e l’ammonizione finale in entrambi i testi, è che i cristiani si allontanino decisamente ed evitino tale cultura.
La Buona Notizia è che gli omosessuali possono essere guariti e liberati da Cristo. (1 Corinzi 6:9-11): Avverte, che né gli omosessuali né i trans-sessuali, possono ereditare il Regno dei Cieli, ma essi possono essere salvati e guariti dall’omosessualità, se lo vogliono. “9Non sapete voi che gli “ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v'ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli “omosessuali,10 né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori “erediteranno il regno di Dio.
11 Or tali eravate già alcuni di voi; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù e mediante lo Spirito del nostro Dio. La semplice e potente verità di Dio à che Egli può guarire gli omosessuali e liberarli dalla loro servitù al peccato “sessuale.
È una realtà di storia Biblica! Nel dichiarare questa promessa, questo brano rivela che fra i primi membri della chiesa, vi erano persone che erano state omosessuali.
È così che coloro che accettano la menzogna moderna, dichiarando che gli omosessuali non possano cambiare, di fatto insultano Dio e negano la verità della Sua Parola. Fra questi vi sono un numero crescente di persone che “professano di “essere cristiani! L’ammonizione di Giacomo è particolarmente rilevante. “O gente adultera, non sapete che l'amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio” (Giacomo 4:4).
Considerate poi le implicazioni della “menzogna che l’omosessualità sarebbe “innata ed immutabile, soprattutto per i bambini che lottano con l’attrazione a persone dello stesso sesso, dovuta a molestie sessuali o disordini di identità di genere, frequentemente in famiglie cristiane.
Immaginate che cosa voglia dire avere a che fare con la vergogna e la paura dell’orientamento sessuale anormale, e poi sentirsi dire dagli “esperti,” che essi non avrebbero “speranza alcuna” di guarire. Non c’è da sorprendersi che vi siano adolescenti “gay” che si suicidano.
Quali sono, però, le “implicazioni e condizioni” per coloro che divulgano e alimentano tale menzogna? “Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, meglio per lui sarebbe che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse gettato in fondo al mare” (Matteo 18:6).
Ogni credente in questa nostra epoca, dovrebbe sempre essere pronto a contestare questa menzogna, e ad offrire vera speranza a coloro che lottano col peccato omosessuale, citando:(1 Corinzi 6:9-11).
L’apostolo Pietro ammonisce sull’insorgere negli ultimi giorni della “Teologia Gay” (2 Pietro 1:19-21): 19 Abbiamo inoltre la parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori.
20 Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un'interpretazione personale; 21 infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché “sospinti dallo Spirito Santo.
” Dio evoca il Diluvio di Noè, l’incenerimento di Sodoma e l’errore di Baalam, per “ammonirci sulle “eresie di perdizione” degli ultimi giorni, che sono definite come “dissolutezza,” e “condotta dissoluta di quegli uomini scellerati” (Genesi :19), un chiaro riferimento all’omosessualità.
“Però ci furono anche falsi profeti tra il popolo, come ci saranno anche tra di voi falsi dottori, che “introdurranno occultamente “eresie di “perdizione, e “rinnegando il Signore che li ha “”Riscattati, si “attireranno “addosso una “rovina “immediata.
Molti li seguiranno nella loro dissolutezza; e per causa loro, la via della verità sarà diffamata. Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna già da tempo è all'opera, e la “loro “rovina non si farà “aspettare.
Se Dio infatti non “risparmiò gli “angeli che avevano peccato, ma li “inabissò, confinandoli in antri tenebrosi, per esservi custoditi per il giorno del giudizio; se non risparmiò il mondo antico, ma salvò con altre sette persone,
Noè, predicatore di giustizia, quando mandò il diluvio sugli empi; se condannò alla distruzione le città di Sodoma e Gomorra, riducendole in cenere, perché servissero da esempio a quelli che in futuro sarebbero vissuti empiamente; e se salvò il giusto Lot che era rattristato dalla condotta dissoluta di quegli uomini scellerati.
Lot infatti, a causa di quello che vedeva e udiva fra quel popolo peccaminoso, si tormentava giorno e notte nella sua anima, proprio a motivo delle loro opere inique), ciò vuol dire che il Signore sa liberare i pii dalla prova, e riservare gli ingiusti per la punizione nel giorno del giudizio; e soprattutto quelli che vanno dietro alla carne nei suoi desideri impuri, e disprezzano l'autorità Divina.
Audaci, arroganti, non hanno orrore di parlare male delle dignità; mentre gli angeli, benché “superiori a loro per forza e potenza, non parlano contro quelli davanti al Signore, nessun giudizio ingiurioso. Ma costoro, come bestie prive di ragione, destinate per natura a essere catturate e distrutte, dicono male di ciò che ignorano, e periranno nella propria corruzione, ricevendo il castigo come salario della loro iniquità.
Essi trovano il loro “piacere nel “gozzovigliare in pieno giorno; sono macchie e vergogne; godono dei loro inganni mentre partecipano ai vostri banchetti. Hanno occhi pieni d'adulterio e non possono smetter di peccare; “adescano le anime “instabili; hanno il cuore esercitato alla cupidigia; sono figli di maledizione!
Lasciata la strada diritta, si sono smarriti seguendo la via di Balaam, figlio di Beor, che amò un salario di iniquità, ma fu ripreso per la sua prevaricazione: un'asina muta parlando con voce umana, represse la follia del profeta. Costoro sono fonti “senz'acqua e nuvole spinte dal vento; a loro è riservata la caligine delle tenebre.
Con discorsi pomposi e vuoti adescano, mediante i desideri della carne e le dissolutezze, “quelli che si erano “appena allontanati da coloro che vivono nell'errore. Promettono loro la libertà, mentre “essi stessi sono “schiavi della “corruzione, perché uno è schiavo di ciò che l’ha vinto” (2 Pietro 2:1-19).
Il fenomeno di “eresie di predizione,” contro le quali si ammonisce in questo brano, è inequivocabilmente la legittimazione della perversione sessuale, soprattutto dell’omosessualità. Il solo evocare Sodoma lo rivela, appoggiato dal riferimento al diluvio universale ed all’errore di Balaam. “Molti li seguiranno nella loro dissolutezza; e a causa loro la via della verità sarà diffamata”.
Potrebbe dirsi: che essi “colgono l’occasione “dell’essenza della “guerra culturale e cristiana” del nostro tempo!” Il motivo per cui gli attivisti “LGBT” e i loro alleati sostengono liberamente una rivoluzione sessuale, e dichiarano che il Cristianesimo biblico non sarebbe altro che una religione di odio?
Questo testo descrive “perfettamente l’Occidente di oggi: una cultura “iper-sessualizzata di gente che “trovano il loro piacere nel gozzovigliare in pieno giorno,” ingannando sé stessi con il loro “orgoglio,” godendo dei loro inganni, razionalizzando di essere nati come creature istintive, condotte da insaziabile cupidigia, e vantandosene “seducono molti altri ad unirsi a loro, promettendo loro “libertà sessuale,
«la verità è, che tutto ciò è schiavitù e “dipendenza?
Pietro conclude la sua lettera con la seguente ammonizione, alludendo anche all’eresia della “teologia gay”: “Perciò, carissimi, aspettando queste cose, fate in modo di essere trovati da Signore immacolati e irreprensibili nella pace; e considerate che la pazienza del nostro Signore è per la vostra salvezza, come anche il nostro caro fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; e questo egli fa in tutte le sue lettere, in cui tratta di questi argomenti.
In esse ci sono alcune cose difficili a capirsi, che gli uomini ignoranti e “instabili “travisano e “rigirano a “loro “perdizione, “come anche le altre “Scritture. Voi dunque, carissimi, sapendo già queste cose, state in guardia per non essere “trascinati “dall'errore degli “scellerati, e cadere così dalla vostra fermezza; ma “crescete nella grazia e nella “conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. A lui sia la gloria, ora e in eterno. Amen”
(2 Pietro 3:14-18). La tribolazione del regno dell’Anticristo sarà definita da omosessualità e da “pluralismo religioso”
Apocalisse 6 ammonisce che l’Anticristo della fine dei tempi (una versione contraffatta del Messia in (Apocalisse 19:11-16) cavalcherà su un cavallo bianco e che “venne fuori da vincitore, e per vincere”. Ha in mano “un arco” (verosimilmente il simbolo dell’autorità di Dio, un arcobaleno).
Vedi:(Apocalisse 6: 1-14): “Poi, quando l'Agnello aprì uno dei sette sigilli, vidi e udii una delle quattro creature viventi, che diceva con voce come di tuono: «Vieni». Guardai e vidi un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava aveva un arco; e gli fu data una corona, ed egli venne fuori da vincitore, e per vincere.
Quando l'Agnello aprì il secondo sigillo, udii la seconda creatura vivente che diceva: «Vieni». E venne fuori un altro cavallo, rosso; e a colui che lo cavalcava fu dato di togliere la pace dalla terra affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri, e gli fu data una grande spada. Quando l'Agnello aprì il terzo sigillo, udii la terza creatura vivente che diceva: «Vieni». Guardai e vidi un cavallo nero; e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano.
E udii come una voce in mezzo alle quattro creature viventi, che diceva: «Una misura di frumento per un denaro e tre misure d'orzo per un denaro, ma non danneggiare né l'olio né il vino». Quando l'Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce della quarta creatura vivente che diceva: «Vieni».
Guardai e vidi un cavallo giallastro; e colui che lo cavalcava si chiamava Morte; e gli veniva dietro l'Ades. Fu loro dato potere sulla quarta parte della terra, per uccidere con la spada, con la fame, con la mortalità e con le belve della terra”
(Apocalisse 6:1-8). Il Capitolo 6 della Rivelazione di Gesù Cristo all’apostolo Giovanni è strettamente parallelo ad una porzione del Discorso nell’Uliveto in (Matteo 24: Luca 21: Marco 13:) in cui Gesù riassume il proseguirsi degli avvenimenti della fine, prima del Suo ritorno.
I Quattro Cavalieri dell’Apocalisse rappresentano le quattro fasi o aspetti di ciò che Gesù chiama: “il principio di dolori” (di parto) poco prima della tribolazione (Matteo 24:4-8). Il cavallo bianco “rappresenta “l’Anticristo, e “l’arco” che ha in mano è quasi certamente l’arcobaleno.
Rammentare come l’Anticristo sia “un impostore che cerca di ingannare il mondo” fargli credere che lui è il Messia. Il vero Cristo ritornerà “sulle nuvole” alla Sua seconda venuta (Matteo 24:30) e su un cavallo bianco. (Apocalisse 19:11): afferma: “Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero; perché giudica e combatte con giustizia”
Rammentate pure che l’arcobaleno, che Dio pone “nelle nubi” dopo il grande Diluvio (Genesi 9:13) è simbolo dell’autorità di Dio sulla terra e prova della Sua presenza (Ezechiele 1:28 e (Apocalisse 4:3). L’Anticristo si appropria del simbolo dell’arcobaleno come parte della sua pretesa divina.
La corona rappresenta l’autorità che Dio gli permette, che esso ne può far uso solo brevemente. È interessante notare che mentre la corona “gli è data,” non così con l’arcobaleno, ma era qualcosa che già “aveva,” o pretendeva di avere, “con il fine complimentare” di associazione con il movimento globale “LGBT.”
Oltretutto, l’Anticristo “venne fuori da vincitore, e per vincere,” il che è tradizionalmente interpretato a significare la conquista militare, ma è più precisamente descritto in (Apocalisse 13:7): “Le fu pure dato di far guerra ai santi e di vincerli, di avere autorità sopra ogni tribù, popolo, lingua e nazione.”
Il movimento “LGBT – (conosciuto anche come movimento di liberazione omosessuale), oggi è in guerra contro i cristiani in tutto il mondo e sembra vincere quasi ogni battaglia. Le poche nazioni che vi oppongono resistenza si trovano “per coincidenza” sottoposte ad un’intensa ostilità da parte della comunità internazionale, sebbene non sia apertamente collegata alla questione omosessuale.
Importante è che quando l’Anticristo prenderà il potere, egli ingannerà il mondo con menzogne che sono giù ampiamente diffuse fra gli increduli: “La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo “d'inganno e “d'iniquità a “danno di “quelli che “periscono perché “non “hanno aperto il cuore all'amore della “verità per essere salvati”
(2 Tessalonicesi 2:9-10): Una di quelle menzogne è la “normalità” della perversione sessuale, ma un’altra è il “pluralismo religioso,” l’idea che tutte le religioni si “equivalgano e si “sottomettano al governo “umanista secolare.
Apocalisse 11:7-8 identifica Gerusalemme sotto il regno dell’Anticristo come “Simbolicamente ... chiamata “Sodoma ed “Egitto”, per significare che è “conosciuta per “l’omosessualità ed il “politeismo. (politico-ateo). “Quando avranno terminato la loro testimonianza, la bestia che sale dall'abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà. I loro cadaveri giaceranno sulla piazza della grande città, che simbolicamente si chiama Sodoma ed Egitto, dove anche il loro Signore è stato crocifisso”.
Conclusione: La Chiesa “deve “rafforzarsi per resistere alla “eresia gay”
“L’omosessualità NON È un peccato come gli altri,” perché nella Bibbia, dalla Genesi all’Apocalisse, è “raffigurato come simbolo stesso della fase finale, la ribellione contro Dio, quella stessa che innescherà la manifestazione finale della Sua ira.
Inoltre, la sfida rivolta alla verità Biblica, è rappresentata da una “cultura a “favore dell’omosessualità, si rafforza sempre di più indisturbata e militante. Essa provoca e sfida, per verificare se i cristiani stanno dalla parte di Dio oppure dell’Anticristo negli ultimi giorni.
Diventa così di importanza capitale che i cristiani fedeli stiano allerta, essi sono chiamati a mettere in guardia la chiesa contro l’eresia della “teologia gay,” e con forza ed ardore prendano posizione in favore della concezione biblica, della sessualità e del paradigma “una stessa carne.” Sebbene vi siano molti siti in “Internet che avvertono di questa pericolosa eresia moderna, è essenziale che ogni cristiano dovrebbe almeno avere conoscenza dei seguenti punti essenziali.
Bisogna sapere che non c’è nessun testo biblico che ci raffigura l’omosessualità in termini positivi, (sebbene gli eretici “gay” “torcano alcuni versetti per creare una “falsa impressione: (ad esempio, il presunto “gioioso” rapporto omosessuale fra David e Gionatan:(1 Samuele 18:1.2/ 2: Samuele 11). Gesù condanna “inequivocabilmente “OGNI” peccato sessuale, inclusa l’omosessualità, affermando il paradigma della Genesi “una stessa carne” :(Matteo 19:4-6).
La condanna dell’omosessualità, precede molto la codificazione mosaica è “riaffermata nel Nuovo Testamento, così non c’è “nessun paragone con il mangiare cibi proibiti o meno, o di altre leggi della Bibbia che si suppongono essere abolite. Nella Bibbia la parola “eunuco” non è “sinonimo di “omosessuale”, ma significa un uomo che sia stato “castrato o che pratichi uno stretto “celibato
(Deuteronomio 23:1; Matteo 19:12): Concludiamo con l’ammonizione permanente che l’apostolo Giuda rivolge alla chiesa: “Carissimi, avendo un gran desiderio di scrivervi della nostra comune salvezza, mi sono trovato costretto a farlo per esortarvi a “combattere strenuamente per la fede, che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre” (Giuda 3).
Studio Biblico “Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il “nome della “bestia o il “numero che corrisponde al suo nome” (Apocalisse 13:17)
“Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell'Agnello, e con la parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, anzi l'hanno esposta alla morte.” (Apocalisse 12:11).
“Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne”. (Efesini 5:25-32).
Particolarmente istruttivo su questo insegnamento è il libro di Osea, dove le due "case" del regno ebraico diviso, Giuda e Israele, sono rappresentate come mogli di Dio e condannate come adultere perché rendevano culto a falsi “dei. (Marco 12:29-31):
(Esodo 20:3): “Infatti, come nei giorni prima del diluvio si mangiava e si beveva, si prendeva moglie e s'andava a marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca”.
Il peccato contro Noè viene interpretato: (Genesi 9:22-25). Le conseguenze dalla cultura antidiluviana, il figlio di Noè, Cam, la trasmette a suo figlio Canaan, il quale molesta sessualmente suo nonno): come “un atto di pederastia. (Levitico. 18) in particolare “Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole.
Non ti accoppierai con nessuna bestia per contaminarti con essa; la donna non si prostituirà a una bestia: è una mostruosità. Non vi contaminate con nessuna di queste cose; poiché con tutte queste cose si sono contaminate le nazioni che io sto per cacciare davanti a voi” (Levitico18:22-24).
“I confini dei Cananei andarono da Sidon, in direzione di Gherar, fino a Gaza e in direzione di Sodoma, Gomorra, Adma e Seboim fino a Lesa. Questi sono i figli di Cam, secondo le loro famiglie, secondo le loro lingue, nei loro paesi, nelle loro nazioni” (Genesi 10:19-20).
"Se condannò alla distruzione le città di Sodoma e Gomorra, riducendole in cenere, è, perché servissero da esempio a quelli che in futuro sarebbero vissuti empiamente come loro" (2 Pietro 2:6): "Allo stesso modo Sodoma e Gomorra e le città vicine, che si abbandonarono, come loro, alla fornicazione e ai vizi contro natura, sono date come esempio, portando la pena di un fuoco eterno" (Giuda 7).
“Ma prima che si fossero coricati, gli uomini della città, i Sodomiti, circondarono la casa: giovani e vecchi, la popolazione intera venuta da ogni lato. Chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono quegli uomini che sono venuti da te questa notte? Falli uscire, perché vogliamo abusare di loro»” (Genesi 19:4-5).
(Giovanni 1:17). (Romani 11:25). (Romani 8:2). (Matteo 5:44).
(Romani 12:19). (2 Corinzi 10:3-5). (Apocalisse 19:11-16).
(Matteo 28:19-20). (Romani 10:9-10). (Ezechiele 3:18-19).
Riguardo la pederastia (pedofilia omosessualità) greca.
Figlio di Beor era un indovino. Balac di Moab gli mandò degli ambasciatori per chiedergli di maledire Israele, che era appena uscito dall'Egitto. La prima volta Dio non glielo permise, ma la seconda volta lo lasciò andare. Durante il suo viaggio la sua asina gli parlò per avvertirlo del pericolo, e l'angelo del Signore gli comandò di dire solo quello che Dio gli avrebbe detto di dire.
Per tre volte invece di maledire Israele lo benedisse secondo le parole dategli da Dio, e in più la terza volta maledisse Moab e Amalec. Più tardi fu ucciso dagli Israeliti quando sconfissero Madian; secondo Mosè Balaam aveva suggerito che le donne di Moab potevano trascinare gli Israeliti in idolatria: (Numeri 25) è un esempio di iniquità da evitare (Numeri 22:24 / 31:8-16).
(Deuteronomio 23:4-5). (Giosuè 13:22 / 24:9-10).
(Neemia 13:2). (Michea 6:5-2). (Pietro 2:15): (Giuda 11). (Apocalisse 2:14). La maggior parte dei manoscritti di (2 Pietro 2:15): hanno "figlio di Bosor" invece di "figlio di Beor".
L'interpretazione del racconto
La Caduta nella letteratura giudaica antica
La prima interpretazione documentata di una Caduta, in espressione teologica, riguarda esseri angelici, riguardante il periodo “anteriore al compimento della Bibbia ebraica, precedente al cristianesimo (“Questo è chiamato dai cristiani "intertestamentale").
Un periodo di oppressione politica e conflitti interni per il popolo ebraico. Questo contribuisce alla riflessione “apocalittica sulla corruzione del mondo. Essa, viene raffigurata così, negli scritti apocrifi e PSEUDOEPIGRAFI, si suppone questo per l'influenza degli “Esseni (nephilim) o della cultura greca.”
La prima sezione del Libro di ENOCH parla, sulla base di (GENESI 6:1) di "vigilanti" angelici, o "satani" che, ribellatisi a Dio, letteralmente "cascano" sulla terra dal cielo, si uniscono a delle donne e generano (nephilim) i "giganti" "i decaduti" i quali diffondono nel mondo il male.
Enoch afferma che l'umanità sia stata creata immortale, pura e giusta “ma, a causa “delle “conoscenze impartite ad essa “dal capo dei “satani, AZAZEL,” (fra queste conoscenze, anche la metallurgia ed altre conoscenze come la magia e l'astrologia ecc.) “l'umanità diventa ingiusta e viene sottoposta alla morte (54.6; 8.1).
In (II Esdra 3:7). si afferma che quando ADAMO è punito con la morte, pure la sua posterità sia inclusa in questo decreto. Il SIRACIDE afferma: “Dalla donna ha avuto inizio il PECCATO, per causa sua tutti moriamo” (Siracide 25:24).
Allo stesso modo nell'Apocalisse di Baruch (17:3) Adamo viene incolpato dell'accorciamento della vita dei suoi discendenti. In questa letteratura, però, la dottrina della Caduta non sembra essere avanzata rigidamente.
(In 2 Esdra 3:9) si afferma che la conseguenza della Caduta cessi con il Diluvio; dopodiché da Noè sorge una generazione di gente pia, solo in seguito dai loro discendenti che non seguendo le loro orme, causano la corruzione sulla terra.
Nella letteratura “talmudica” il concetto di Caduta rimane periferico. Il PECCATO di Adamo, secondo i rabbini del Talmud, comportò dolorose conseguenze per lui e per la terra. Dopo la Caduta la (Gloria di Dio) abbandona la terra. L'essere umano stesso perde il suo splendore originario, l'immortalità e la statura gigantesca!
L'umanità quindi è condannata alla morte, alla quale nessuno sfugge, neanche i giusti. L'antica tentazione del serpente è sufficiente per causare la morte. Adamo vorrebbe quindi astenersi dal procreare, ma apprendendo che la TORAH sarebbe stata data ad ISRAEL, cambia idea al riguardo.
Attraverso il rapporto illecito di Eva con il serpente, la natura dei suoi discendenti viene corrotta, e solo Israele sconfigge questo difetto fatale accogliendo al Sinai la TORAH, che era stata pure offerta e respinta dalle altre nazioni (Shab. 146a; 'Ab. Zarah 22b; Yeb. 103b). Se Israele non avesse fatto il vitello d'oro, la morte sarebbe stata rimossa da Israele (Shab. 88a; comp. 'Ab. Zarah 5a).
Secondo questa letteratura, gli uomini e le donne pie possono sconfiggere almeno parzialmente, le conseguenze della Caduta di Adamo. Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè, Aaronne e Miriam non subiscono la morte per mano dell'angelo vendicatore, ma muoiono con un bacio da parte di Dio e i loro corpi non sono consumati dai vermi (B. B. 17a; M. Ḳ. 28a; Derek Ereẓ Zuṭa i.). Giacobbe ed altri entrano nel paradiso mentre sono in vita (Ta'an. 5b; Derek Ereẓ Zuṭa i.).
Sebbene la Caduta abbia un certo ruolo per gli scrittori del Talmud, queste nozioni sembrano essere più che altro speculazioni omiletiche che non si cristallizzano mai in dogmi definiti. La tesi di (R. Ammi (Shab. 55a) fondato su (Ezechiele 18:20) che afferma come la morte sia il risultato del proprio peccato (e non quello trasmesso da Adamo) viene contrapposta a quella di Simeon b. Eleazer che afferma come la morte sia un risultato della Caduta.
La Caduta nella teologia biblica cristiana.
L'espressione "caduta dell'uomo," non è contenuta come tale nella Bibbia. Nel libro del profeta Isaia, però, troviamo un testo che potrebbe esserne la parabola e che, di fatto, è pure stato usato per descrivere la Caduta del capo delle creature angeliche ribelli a Dio. Si Riferisce alla Caduta di Babilonia
(Isaia 14:12-16). * («Come mai sei caduto dal cielo, astro mattutino, figlio dell’aurora? Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni? Tu dicevi in cuor tuo:<< Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono là di sopra delle stelle di Dio, mi siederò sul monte dell’assemblea, nella parte estrema del settentrione, salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all’Altissimo>>
Invece ti hanno fatto discendere nel soggiorno dei morti, nelle profondità della fossa! Coloro che ti vedono fissano in te lo sguardo, ti esaminano attentamente, e dicono:<< È questo l’uomo che faceva tremare la terra, che agitava i regni. >> La tentazione a "salire in cielo", ad essere "simile all'Altissimo" è esattamente quella accolta da Adamo ed Eva.
Il tentatore, infatti, ingannevolmente propone loro questo; “Sarete come Dio”: Genesi 3:3). Ovviamente la cosa non si realizza. Quel che accade, al contrario, non è la loro promozione, ma il loro degrado, e la conclusione è:” Sei caduto” ti hanno fatto discendere nel soggiorno dei morti, nelle profondità della fossa” L'essere umano non è "salito in cielo", ma è ritornato nella polvere,” nella terra da cui fosti tratto” (Genesi 3:19).
L’essere umano diventa niente, torna ad essere polvere per la sua ribellione, per il voler essere meglio, scese più in basso che mai! Sarebbe stato lui quello che faceva tremare la terra, e che Dio gli avrebbe affidato con tutte le sue creature? (Genesi 1:26)? Ora gli esseri umani sono creature decadute.
La Caduta dell'uomo è il risultato degradato del suo insegnamento errato. Dopo aver parlato degli effetti della giustificazione ottenuta per fede l'Apostolo scrive: (Romani 5 -11), 1Giustificati dunque per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo; 2 per suo mezzo abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.
3 E non soltanto questo: noi ci vantiamo anche nelle tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata 4 e la virtù provata la speranza. 5 La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. (Romani 5:15-21): Perché, se in seguito al peccato di un solo uomo (Adamo) tutti gli altri furono colpiti dalla morte, sempre per mezzo di un “unico “Uomo, Gesù Cristo, Dio ci ha dato in abbondanza la Sua Grazia e il perdono per tutti.
16 Quindi, il dono di Dio ha l’effetto inverso del peccato di Adamo: la condanna di quell’unico peccato è stata la pena di morte per tutti, mentre il dono di Dio, togliendo molti peccati gratuitamente, ci rende giusti ai suoi occhi. 17 Il peccato di quell’uomo, Adamo, fece sì che la morte regnasse su tutto; ma tutti quelli che accettano il dono del perdono di Dio e la sua assoluzione, parteciperanno al regno e alla vita, unicamente per mezzo di Gesù Cristo.
18 In breve, dunque: come il peccato di un solo uomo, Adamo, ha causato la condanna per tutti gli uomini, così l’opera di un solo Uomo, Gesù Cristo, ha reso giusti gli uomini davanti a Dio, perché possano avere la vita eterna. 19 Per la “disubbidienza di un solo uomo, Adamo, tutti risultarono peccatori, mentre per “l’ubbidienza di un solo Uomo, Cristo, molti saranno accettati da Dio come giusti.
L'Apostolo qui descrive la condizione umana attuale, come conseguenza o proseguimento di qualcosa che è avvenuto all’origine della storia umana. Perciò, come per mezzo di un sol uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato, (Romani 5. V:12).
È un dato di fatto che il peccato sia entrato nel mondo per mezzo di un solo uomo è, per mezzo del peccato, la morte. Egli l’Apostolo, dice: che l'umanità discenda da quest'unico uomo (che poi identificherà con Adamo) e che questi sia veramente esistito nella storia del peccato.
Questo per lui non significa che l'umanità sia stata innocentemente coinvolta e priva di colpa, ma spiega che tutti “abbiano peccato con lui, e quindi “colpevoli dello stesso peccato. Così come con lui e per mezzo di lui abbiamo peccato e siamo colpevoli, così la condanna che egli ha subito a causa del suo peccato “è passata su tutti gli uomini.” Come la morte coinvolge tutti gli esseri umani senza eccezione, così il peccato e le sue conseguenze coinvolgono tutti gli esseri umani che da lui discendono.
Questo effetto universale deve avere una causa “originale “universale: una condizione universale di peccato, nella quale tutti sono coinvolti. La nostra condizione secondo questo insegnamento, è caratterizzata dal peccato e dalla morte, e questo ha una causa ben precisa: ciò che è avvenuto al tempo di Adamo.
L'umanità è considerata “tutt'uno, ed esiste una sincronia ed un'identificazione fra il PECCATO di ADAMO e il nostro. L'umanità con Adamo e in Adamo è caduta, decaduta, Con una sola trasgressione, e la condanna si è estesa a tutti gli uomini.” “Per la “disubbidienza di un sol uomo, i molti sono stati resi peccatori.”
(Romani 5:18-19). L'Apostolo qui non si riferisce a peccati specifici delle persone, “perché la morte ha regnato “da Adamo fino a Mosè,” (indipendentemente dai reati i quali la legge di Dio condanna), si riferisce ad una condizione di PECCATO che racchiude tutti. Il fatto di aver scelto di vivere senza Dio e contro Dio, (di essere in rivolta contro di lui). La Legge “interviene a “moltiplicare la “trasgressione.
(Romani 5:20), specificandola e mostrando fino a che punto essa si estende. Nessuno di noi, è innocente “come lo potevano essere Adamo ed Eva prima del peccato. Siamo tutti peccatori, tutti colpevoli, tutti giustamente partecipi della condanna inflitta ad Adamo.
Di fatto, non solo la nostra esistenza termina con la morte, ma è vissuta, in ogni suo aspetto all'insegna della morte, come una maledizione che sovrasta tutto ciò che siamo e facciamo. Lo stato di corruzione in cui ci troviamo non riguarda solo le malattie a cui siamo soggetti e la morte, ma è soprattutto una genetica corruzione morale e spirituale.
In che modo la nostra condizione non è più quella che era una volta a causa del peccato? In che modo essa è vissuta "alla presenza della morte"? Questo è chiaramente presentato già nell'Antico Testamento.
(Genesi 6:5): 5 Di conseguenza Geova (YHWH) vide che la cattiveria dell’uomo era abbondante sulla terra, e che ogni inclinazione dei pensieri del suo cuore era solo cattiva in ogni tempo.
(1 Re 8:46): 46 Nel caso che pecchino contro di te (poiché non c’è uomo che non pecchi), e tu debba adirarti verso di loro e abbandonarli al nemico, e quelli che li hanno presi prigionieri realmente li portino via prigionieri nel paese del nemico, lontano o vicino;(Salmo 14:1-3): Al maestro del coro di Davide: Lo stolto pensa: «Dio non c’è».
Sono corrotti, fanno cose abominevoli: non c’è chi agisca bene. 2 Il Signore dal cielo si china sui figli dell’uomo per vedere se c’è un uomo saggio, uno che cerchi Dio. 3Sono tutti traviati, tutti corrotti; non c’è chi agisca bene, neppure uno. (Salmo 39:5-6): 5 «Fammi conoscere, Signore, la mia fine, quale sia la misura dei miei giorni, e saprò quanto fragile io sono».
6 Ecco, di pochi palmi hai fatto i miei giorni, è un nulla per te, la durata della mia vita. Sì, è solo un soffio ogni uomo che vive. (Geremia 17:9): 9 Il cuore è ingannevole più d’ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi lo conoscerà?
Questa situazione è chiaramente rilevata dallo stesso Gesù: Parlando del matrimonio e del divorzio, Gesù fa riferimento alla situazione molto diversa del tempo di Adamo ed Eva: (Matteo 19:8): 8 Gesù disse loro: Fu per la durezza dei vostri cuori che Mosè vi permise di mandar via le vostre mogli; ma da principio non era così.
“Gesù parla qui della “corruzione del “cuore umano: «Diceva inoltre << È quello che esce dall’uomo che contamina l’uomo stesso, perché è dal di dentro dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, con cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnie, superbia stoltezza ecc. Tutte queste cattiverie, escono dal di dentro e contaminano l’uomo. (Marco 7:20-23).
Questa missione di Gesù, è una "missione di ricupero" di un'umanità perduta: (Matteo 18:11): “Poiché il Figlio dell’uomo è venuto a salvare ciò che era perduto.
L'apostolo Paolo specifica altri aspetti di questa condizione: Il nostro cuore è privo di intelligenza spirituale ed è ottenebrato: (Romani 1:21): così che essi sono inescusabili, «Perché pur avendo conosciuto Dio, “non lo hanno Glorificato come Dio, né l’hanno ringraziato; ma si sono dati a “vani ragionamenti, e il loro cuore privo d’intelligenza si è ottenebrato.
(Romani 7:24-25): 24 O miserabile uomo che sono! Chi mi libererà da questo corpo di morte? 25 Io rendo grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore. Io stesso dunque con la mente servo la legge di Dio, ma con la carne la legge del peccato.”
(Romani 8:7): poiché ciò a cui la carne ha l’animo è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio, e neppure può esserlo; 8 e quelli che sono nella carne, non possono piacere a Dio.
(Romani 7:8): 8 Prendendo pertanto occasione da questo comandamento, il peccato scatenò in me ogni sorta di desideri. Senza la legge infatti il peccato è morto
(Romani 2:1-29):1Sei dunque inescusabile, chiunque tu sia, o uomo che giudichi; perché mentre giudichi gli altri, condanni te stesso; infatti, tu che giudichi, fai le medesime cose. 2Eppure noi sappiamo che il giudizio di Dio è secondo verità contro quelli che commettono tali cose.
3Pensi forse, o uomo che giudichi quelli che commettono tali azioni e intanto le fai tu stesso, di sfuggire al giudizio di Dio? 4O ti prendi gioco della ricchezza della sua bontà, della sua tolleranza e della sua pazienza, senza riconoscere che la bontà di Dio ti spinge alla conversione?
5Tu, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, 6il quale renderà a ciascuno secondo le sue opere: 7la vita eterna a coloro che perseverando nelle opere di bene cercano gloria, onore e incorruttibilità; 8sdegno ed ira contro coloro che per ribellione resistono alla verità e obbediscono all'ingiustizia.
9Tribolazione e angoscia per ogni uomo che opera il male, per il Giudeo prima e poi per il Greco; 10gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo prima e poi per il Greco, 11perché presso Dio non c'è parzialità.
12Tutti quelli che hanno peccato senza la legge, periranno anche senza la legge; quanti invece hanno peccato sotto la legge, saranno giudicati con la legge. 13Perché non coloro che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che mettono in pratica la legge saranno giustificati.
14Quando i pagani, che non hanno la legge, per natura agiscono secondo la legge, essi, pur non avendo legge, sono legge a sé stessi; 15essi dimostrano che quanto la legge esige è scritto nei loro cuori come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono. 16Così avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo.
(2 Corinzi 3:14): 14 Ma le loro menti furono rese ottuse; infatti, sino al dì d’oggi, quando fanno la lettura dell’antico patto, lo stesso velo rimane, senz’essere rimosso, perché è in Cristo ch’esso è abolito (2 Corinzi 4:4): 4 nei quali il “dio di questo secolo ha accecato le menti di quelli che non credono, affinché non risplenda loro la luce dell'evangelo della gloria di Cristo, che è l'immagine di Dio.
L'essere umano è chiamato "uomo naturale," a differenza di ciò che può diventare quando è rigenerato dallo Spirito di Dio: (1 Corinzi 2:14): 14 L'uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché si intendono e giudicano solo per mezzo del Suo Spirito. 15 L'uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno.
Vedi:(Efesini 2:1-3/11:12/4:18-22).
(Colossesi 1:21-23): 21 E anche voi, che un tempo eravate stranieri e nemici con la mente intenta alle opere cattive che facevate, 22 ora Egli vi ha riconciliati per mezzo della morte del suo corpo di carne, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili al suo cospetto: 23 purché restiate fondati e fermi nella fede e non vi lasciate allontanare dalla speranza promessa nel vangelo che avete ascoltato, il quale è stato annunziato ad ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato ministro (Giovanni 3:6): 6 Quel che è nato dalla carne, è carne; e quel che è nato dallo Spirito, è spirito.
“La carne non può altro che compiere "opere della carne": (Galati 5:19-21):"Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sette, invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio.
(1 Corinzi 15:22): 22 Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati.”
Da tutto questo Cristo Gesù è venuto a salvare.
Così come leggiamo nel Nuovo Testamento che è in sintonia con l'Antico, c'è speranza al di fuori del ravvedimento e della fede in Cristo? “No” vi dico, che se “non vi ravvedete, “perirete tutti allo stesso modo (Luca 13:13): E pose le mani su lei, ed ella in quell’istante fu raddrizzata e glorificava Iddio.” (Matteo 10:28): 28 Non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccider l’anima; temete piuttosto colui che può far perire e l’anima e il corpo nella geenna.”
Caduta dell'uomo
Con il termine "la caduta" o "la caduta dell'uomo" (nel senso di genere umano) la Teologia cristiana, secondo quanto riportato dalla BIBBIA in GENESI 3, si riferisce all'avvenimento attraverso il quale essa crede che l'umanità abbia perduto i privilegi e la condizione originaria di cui godeva al momento della sua Creazione. Il termine "Caduta" ne definisce di conseguenza anche la condizione del risultato finale in cui si trova. Questo avvenimento è considerato fondamentale per la comprensione della condizione umana e dell'opera di REDENZIONE del genere umano in GESÙ CRISTO. Il racconto della Genesi
Attraverso il suo racconto letterario, il libro della Genesi ci presenta la formazione del primo uomo e della prima donna (Adamo ed Eva) al culmine dell'attività creativa di Dio. Il racconto della Caduta è contenuto nel terzo capitolo. Creati "a Sua immagine e conformi alla Sua somiglianza" (Genesi 1:26), essi vengono collocati in un "giardino di delizie.
(l'Eden, Genesi 2:8) e incaricati di custodirlo creativamente (il mandato reazionale. (Genesi 2:15-19-20). Sebbene dotati di ampia libertà, la loro esistenza è necessariamente limitata da Dio da prescrizioni che essi non devono trasgredire (la legge di Dio, rappresentata dalla proibizione di mangiare dell'albero "della conoscenza del bene e del male."
(Genesi 2:16-17). Vengono così dotati di senso di responsabilità: trasgredendo a ciò che Dio ha detto, essi sono inevitabilmente responsabili di ciò che hanno trasgredito (in forza della giustizia di Dio), quindi seguono fatali conseguenze ("nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai", (Genesi 2:17).
Tentati messero in dubbio la verità e la bontà di Dio, e ubbidirono ad un altro “dio,” ("non morirete affatto gli disse il serpente, usato da satana)" (Genesi 3:4). Disubbidirono anche con la vana ambizione di poter raggiungere una posizione maggiore di quella concessagli da Dio Padre, (il serpente gli replicò: «sarete come dei":(Genesi 3:5),
Adamo ed Eva infatti trasgrediscono al comandamento ricevuto da Dio, (oltrepassano i limiti loro assegnati). Così "si aprono i loro occhi." (Genesi 3:7) All’inganno in cui sono caduti, si aggiunge in loro il senso di colpa verso Dio Padre, (colpa rappresentata dal nascondersi fra gli alberi del giardino, (Genesi 3:8).
Chiamati a rispondere del loro operato ("Dio chiamò l'uomo e gli disse: 'Dove sei?'"(Genesi 3:9) essi cercano inutilmente di giustificarsi, coprendo la loro "nudità" (simbolo dell'impossibilità di sfuggire al Giudizio di Dio, (Genesi 3:10-11) ed incolpandosi a vicenda (Genesi 3:12-13).
Dio pronuncia così su di loro e sul:("serpente tentatore") la sentenza di condanna (le "maledizioni" di (Genesi 3:14-20). La condanna comporta una vita che per loro, da ora in poi, sarà piena di dolori e fatiche, imprevisti e incertezze ecc. Il PECCATO ha per conseguenza pure la sottomissione della donna all'uomo, ("egli dominerà su di te" (Genesi 3:16). La loro esistenza si compirà con la morte, ("sei polvere e in polvere tornerai":(Genesi 3:19), “anzi, la morte in tutte le sue accezioni ne determinerà ogni aspetto, perché implicita nel fatto che la Caduta comporta la separazione da Dio, fonte della vita.
Viene così loro impedito l'accesso a "l'albero della vita" (Genesi 3:22) e l'uomo e la donna sono definitivamente espulsi, scacciati, dal giardino d'Eden (Genesi 23:24), allontanati anche dalla presenza e comunione con Dio. Infine, affinché non possano più ritornare. Per fare in modo che essi non abbiano più accesso al giardino, Dio vi pone per guardia dei cherubini che "vibravano da ogni parte con una spada fiammeggiate" (Genesi 3:24).
Il racconto prosegue con la storia delle successive generazioni, caratterizzata dal degrado e dalla corruzione morale e spirituale (violenze indescrivibili, ingiustizie e crudeltà di ogni genere), (Genesi 4:21-22): Nonostante il fallimento dell’uomo, e il continuare a fallire, non è mai stato abbandonato, ma seguito e aiutato in tutti i fabbisogni, anche per il suo sviluppo culturale e famigliare.”
Da notare come Dio non manchi di prendersi cura, con la sua misericordiosa provvidenza. Il castigo inflitto all'essere umano è, frutto della loro disubbidienza, ma non mette in discussione l’amore di Dio verso loro, vediamo come Lui continua a provvedere a loro, a coprire "la loro nudità" con "tuniche di pelle" (Genesi 3:21) ottenute attraverso il sacrificio di animali.
C'è di più: nonostante l'apparente fallimento del "progetto uomo! "Dio, non abbandona il Suo piano, “misteriosamente preannuncia il modo con il quale riscatterà il genere umano. È quello che la teologia cristiana chiama "PROTOVANGELO." Vi sarà inimicizia fra il "serpente tentatore" e la donna, e la progenie di lei gli "schiaccerà il capo" (rappresentazione della futura opera del Messia, (Genesi 3:15).
Descrizione! Le Teologie (Ebraica e Islamica) sulla base dello stesso testo, non giungono a conclusioni altrettanto Dogmatiche e definite, assumendolo prevalentemente ad illustrazione della dinamica tentazione--peccato conseguenze nell'esperienza di ogni essere umano, “e negando con forza quanto affermato nelle “Scritture “cristiane.”
Anche “l'Ideologia scientista, “razionalista e “materialista, contemporanea respinge queste “concezioni relegandole nell'ambito della Mitologia religiosa, che non corrispondente ai fatti. Lo stesso affermano quei i e Cristiani quegli Ebrei che, “distanziandosi dalle concezioni tradizionali, accolgono “l’EVOLUZIONISMO “(accettato anche dalla stessa Chiesa Cattolica), e i fatti da “esso svelati circa l'origine dell'UOMO, tentano in vari modi di operarne una “sintesi o una “revisione.
Il concetto di Caduta (nell'ambito dell'ortodossia cristiana) “presuppone che l'Umanità vivesse “originalmente in condizione di perfetta armonia con DIO e con le sue leggi, e che quindi fosse in “uguale perfetta “armonia con la NATURA. “È da questa condizione che si crede, così, che l'umanità sia “decaduta, “degradata, sia dal punto di vista “fisico che “morale e “spirituale.” Non riesce più a “discernere il “bene e il “male!
Il racconto dal quale ha origine questo concetto è quello dei primi capitoli del libro della GENESI, con il resto della Bibbia, tradizionalmente i cristiani “considerano “autorevoli “espressioni di Dio. Dopo aver spiegato quale sia l'origine della creatura umana e descritto quale fosse la sua condizione primigenia, i suoi privilegi e responsabilità, “Dio passa a considerare come questi privilegi siano andati perduti, e come poter rimediare al degrado che si è sviluppato.
Il racconto della Caduta è essenzialmente una “Eziologia, attraverso la quale, nella cultura sia israelita che (“cristiana ed “islamica), si dà spiegazione dello “squilibrio e “disarmonia che caratterizza l'attuale condizione umana, L’allontanamento dell’uomo da Dio, l'origine del MALE nel mondo e come far fronte a tutto ciò! Tutto questo è legato alla “Caduta dell'uomo.
La Bibbia parla anche della precedente caduta di una parte delle CREATURE ANGELICHE, che diventarono poi attive forze spirituali della malvagità, dedicati ad opporsi a Dio ed ai suoi propositi. La loro ribellione a Dio e verso la creatura umana, non è solo limitata ai primordi, ma di continuare attraverso la storia dei tempi, tanto che essi diventano corresponsabili della condizione di degrado morale e spirituale in cui si trova l'umanità loro soggetta.
Le differenze sono “nell'interpretazione e spiegazione teologica della Caduta dell’uomo in ambito “cristiano, riguardando attentamente ed “essenzialmente fino a che punto essa abbia inciso sulle facoltà dell'essere umano, in modo particolare sulla sua effettiva capacità di “tornare a godere quanto è andato perduto. Abbiamo visto il fallimento dell’essere umano, ma anche la possibilità di ritornare al Padre Creatore, e ripristinare la comunione che tramite il peccato Originale era andata perduta.
Questo ci è possibile attraverso il Sacrificio di Gesù Cristo, per mezzo di Lui abbiamo di nuovo “eccesso al paradiso “Eden, possiamo ancora passeggiare per il bel giardino e goderne i frutti, ed avere di nuovo comunione con il Misericordioso Papà, dipende da noi se lo vogliamo o meno, se vogliamo essere felici per sempre insieme a Lui, o continuare a vivere separati eternamente da Lui nella sofferenza.
IL SIGNORE GESÙ CRISTO CI PARLI NEL CUORE…
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