RISPOSTA DELL'ETERNO- 08/09/2017
il perseguitatore perseguitato! la cecità dell'anima…
(ATTI DEGLI APOSTOLI C. 9)
RISPOSTA DELL'ETERNO- 08/09/2017 (ATTI DEGLI APOSTOLI C.10)
RISPOSTA DEL 11/O2/2017 --- 14/09/2017
Questo mi ha risposto L'ETERNO in questo giorno! A vedere quello che avviene nel mondo, in Europa e al mio popolo, mi fa molto male. Sono andata in preghiera, ma non avevo le forze di pregare, avevo solo un dolore dentro, ho aperto la Parola del Signore e lo deposta davanti a me, Essa si è aperta proprio nel libro del profeta Abacuc, non l’ho letta subito, ho pensato di leggerla dopo la preghiera.
Facevo proprio fatica a pregare, tante domande senza risposta! anche se il Signore mi ha risposto diverse volte! ero molto triste per le sofferenze dei popoli, soprattutto del mio popolo. Mi sembra tutto inutile, le nostre preghiere e l'affanno, sembrano che svaniscono nel nulla? domande bagnate da tante lagrime! a veder tante sofferenze e dolore? Ho svuotato il mio cuore davanti a Lui in lagrime. Finito la comunione con il Signore, ho incominciato a leggere la Sua risposta che mi stava davanti.
Mi sono «Rabbrividita! davanti a me c'erano le stesse domande fatti dal Profeta al Signore, e la Riposta dell'ETERNO! Nel cuore ho sentito una voce che mi diceva di scrivere questa risposta! In realtà gli ho promesso già da tempo di manifestare ad altri quello che Lui mi risponderebbe nelle preghiere! Devo ammettere che non adempio appieno questa promessa! Il Signore mi aiuti ad adempiere la Sua Volontà! anche sé non è sempre facile discernerla! Ma non siamo noi a discernerla, ma il Suo Spirito che è in noi.
LIBRO DEL PROFETA ABACUC-1
1Oracolo ricevuto in visione dal profeta Abacuc.2Fino a quando, Signore, implorerò aiuto e non ascolti, a te alzerò il grido: «Violenza!» e non salvi? 3Perché mi fai vedere l’iniquità e resti spettatore dell’oppressione? Ho davanti a me rapina e violenza e ci sono liti e si muovono contese.4Non ha più forza la legge né mai si afferma il diritto. Il malvagio infatti raggira il giusto e il diritto ne esce stravolto.
5«Guardate fra le nazioni e osservate, resterete stupiti e sbalorditi: c’è chi compirà ai vostri giorni una cosa che a raccontarla non sarebbe creduta.
6Ecco, io faccio sorgere i Caldei, popolo feroce e impetuoso, che percorre ampie regioni per occupare dimore non sue. 7È feroce e terribile, da lui sgorgano il suo diritto e la sua grandezza.8Più veloci dei leopardi sono i suoi cavalli, più agili dei lupi di sera. Balzano i suoi cavalieri, sono venuti da lontano, volano come aquila che piomba per divorare. 9Tutti, il volto teso in avanti, avanzano per conquistare.
E con violenza ammassano i prigionieri come la sabbia.10Si fa beffe dei re, e dei capi se ne ride; si fa gioco di ogni fortezza: l’assedia e la conquista. 11Poi muta corso come il vento e passa oltre: si fa un dio della propria forza!». 12Non sei tu fin da principio, Signore, il mio Dio, il mio Santo? Noi non moriremo! Signore, tu lo hai scelto per far giustizia, l’hai reso forte, o Roccia, per punire. 13Tu dagli occhi così puri che non puoi vedere il male e non puoi guardare l’oppressione, perché, vedendo i perfidi, taci, mentre il malvagio ingoia chi è più giusto di lui?
14Tu tratti gli uomini come pesci del mare, come animali che strisciano e non hanno padrone. 15Egli li prende tutti all’amo, li pesca a strascico, li raccoglie nella rete, e contento ne gode. 16Perciò offre sacrifici alle sue sciabiche e brucia incenso alle sue reti, perché, grazie a loro, la sua parte è abbondante il suo cibo succulento.
17Continuerà dunque a sguainare la spada e a massacrare le nazioni senza pietà?
LIBRO DEL PROFETA ABACUC-2
1Mi metterò di sentinella, in piedi sulla fortezza, a spiare, per vedere che cosa mi dirà, che cosa risponderà ai miei lamenti. 2Il Signore rispose e mi disse: «Scrivi la visione e incidila bene sulle tavolette, perché la si legga speditamente. 3È una visione che attesta un termine, parla di una scadenza e non smentisce; se indugia, attendila, perché certo verrà e non tarderà. 4Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede».
5La ricchezza rende perfidi; il superbo non sussisterà, spalanca come gli inferi le sue fauci e, come la morte, non si sazia, attira a sé tutte le nazioni, raduna per sé tutti i popoli. 6Forse che tutti non lo canzoneranno, non faranno motteggi per lui? Diranno: «Guai a chi accumula ciò che non è suo, – e fino a quando? –e si carica di beni avuti in pegno!». 7Forse che non sorgeranno a un tratto i tuoi creditori, non si sveglieranno e ti faranno tremare e tu diverrai loro preda? 8Poiché tu hai saccheggiato molte genti, gli altri popoli saccheggeranno te, perché hai versato sangue umano e hai fatto violenza a regioni, alle città e ai loro abitanti.
9Guai a chi è avido di guadagni illeciti, un male per la sua casa, per mettere il nido in luogo alto e sfuggire alla stretta della sventura. 10Hai decretato il disonore alla tua casa: quando hai soppresso popoli numerosi hai fatto del male contro te stesso. 11La pietra infatti griderà dalla parete e la trave risponderà dal tavolato. 12Guai a chi costruisce una città sul sangue, ne pone le fondamenta sull’iniquità. 13Non è forse volere del Signore degli eserciti che i popoli si affannino per il fuoco e le nazioni si affatichino invano?
14Poiché la terra si riempirà della conoscenza della gloria del Signore, come le acque ricoprono il mare. 15Guai a chi fa bere i suoi vicini mischiando vino forte per ubriacarli e scoprire le loro nudità. 16Ti sei saziato d’ignominia, non di gloria. Bevi anche tu, e denudati mostrando il prepuzio. Si riverserà su di te il calice della destra del Signore e la vergogna sopra il tuo onore, 17poiché lo scempio fatto al Libano ricadrà su di te e il massacro degli animali ti colmerà di spavento, perché hai versato sangue umano e hai fatto violenza a regioni, alle città e ai loro abitanti.
18A chi giova un idolo scolpito da un artista? O una statua fusa o un oracolo falso? L’artista confida nella propria opera, sebbene scolpisca idoli muti. 19Guai a chi dice al legno: «Svegliati», e alla pietra muta: «Alzati». Può essa dare un oracolo? Ecco, è ricoperta d’oro e d’argento, ma dentro non c’è soffio vitale. 20Ma il Signore sta nel suo tempio Santo. Taccia, davanti a lui, tutta la terra!
la RISPOSTA DEL SIGNORE DEL 13/2/2017
IL LIBRO DEL PROFETA MICHEA.C.5.
1E tu, Betlemme di efrata, così piccola per essere fra i villaggi di Giuda,
da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele;( GESÙ GRISTO)
le sue origini sono dall’antichità, dai giorni più remoti.
(LUI É L'ALFA E L'OMEGA, L'INIZZIO E LA FINE)
2Perciò Dio li metterà in potere altrui fino a quando partorirà colei che deve partorire; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli d’Israele.
3Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore, suo Dio. Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande fino agli estremi confini della terra.
4Egli stesso sarà la pace! Se Assur entrerà nella nostra terra e metterà il piede nei nostri palazzi, noi schiereremo contro di lui sette pastori e otto capi di uomini,5che governeranno la terra di Assur con la spada, la terra di Nimrod con il suo stesso pugnale. Egli ci libererà da Assur, se entrerà nella nostra terra e metterà piede entro i nostri confini. 6Il resto di Giacobbe sarà, in mezzo a molti popoli, come rugiada mandata dal Signore e come pioggia che cade sull’erba, che non attende nulla dall’uomo e nulla spera dai figli dell’uomo.
7Allora il resto di Giacobbe sarà in mezzo a numerose nazioni come un leone tra le belve della foresta, come un leoncello tra greggi di pecore, il quale, se entra, calpesta e sbrana e non c’è scampo.8La tua mano si alzerà contro tutti i tuoi nemici, e tutti i tuoi avversari saranno sterminati. 9«In quel giorno – oracolo del Signore –distruggerò i tuoi cavalli in mezzo a te e manderò in rovina i tuoi carri;
10distruggerò le città della tua terra e demolirò tutte le tue fortezze.11Ti strapperò di mano i sortilegi e non avrai più indovini.12Distruggerò in mezzo a te i tuoi idoli e le tue stele, né più ti prostrerai davanti a un’opera delle tue mani.13Estirperò da te i tuoi pali sacri, distruggerò le tue città14Con ira e furore, farò vendetta delle nazioni che non hanno voluto obbedire».
LIBRO DEL PROFETA MICHEA -6
1Ascoltate dunque ciò che dice il Signore: «Su, illustra la tua causa ai monti e i colli ascoltino la tua voce!». 2Ascoltate, o monti, il processo del Signore, o perenni fondamenta della terra, perché il Signore è in causa con il suo popolo, accusa Israele. 3«Popolo mio, che cosa ti ho fatto? In che cosa ti ho stancato? Rispondimi.
4Forse perché ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, ti ho riscattato dalla condizione servile e ho mandato davanti a te Mosè, Aronne e Maria?
5Popolo mio, ricorda le trame di Balak, re di Moab, e quello che gli rispose
Balaam, figlio di Beor. Ricòrdati di quello che è avvenuto da Sittìm a Gàlgala, per riconoscere le vittorie del Signore». 6«Con che cosa mi presenterò al Signore, mi prostrerò al Dio altissimo? Mi presenterò a lui con olocausti, con vitelli di un anno? 7Gradirà il Signore migliaia di montoni e torrenti di olio a miriadi? Gli offrirò forse il mio primogenito per la mia colpa, il frutto delle mie viscere per il mio peccato?».
8Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la bontà, camminare umilmente con il tuo Dio. 9La voce del Signore grida alla città e chi ha senno teme il suo nome: «Ascoltate, tribù e assemblea 10della città. Ci sono ancora nella casa dell’empio i tesori ingiustamente acquistati e una detestabile efa ridotta? 11Potrò io giustificare le bilance truccate e il sacchetto di pesi falsi? 12I ricchi della città sono pieni di violenza e i suoi abitanti proferiscono menzogna; le loro parole sono un inganno!
13Allora anch’io ho cominciato a colpirti, a devastarti per i tuoi peccati. 14Mangerai, ma non ti sazierai, e la tua fame rimarrà in te; metterai da parte, ma nulla salverai; e se qualcosa salverai, io l’ho consegnerò alla spada.15Seminerai, ma non mieterai; frangerai le olive, ma non ti ungerai d’olio; produrrai mosto, ma non berrai il vino.16Tu osservi gli statuti di Omri e tutte le pratiche della casa di Acab, e segui i loro progetti, perciò io farò di te una desolazione, i tuoi abitanti oggetto di scherno e subirai l’obbrobrio del mio popolo».
LIBRO DEL PROFETA MICHEA -7
1Ahimè! Sono diventato come uno spigolatore d’estate, come un racimolatore dopo la vendemmia! Non un grappolo da mangiare, non un fico per la mia voglia.2L’uomo pio è scomparso dalla terra, non c’è più un giusto fra gli uomini: tutti stanno in agguato per spargere sangue; ognuno con la rete dà la caccia al fratello. 3Le loro mani sono pronte per il male: il principe avanza pretese, il giudice si lascia comprare, il grande manifesta la cupidigia, e così distorcono tutto.
4Il migliore di loro è come un rovo, il più retto una siepe di spine. Nel giorno predetto dalle tue sentinelle, (Profeti) il tuo castigo è giunto, adesso è il loro smarrimento. 5Non credete all’amico, non fidatevi del compagno. Custodisci le porte della tua bocca davanti a colei che riposa sul tuo petto. 6Il figlio insulta suo padre, la figlia si rivolta contro la madre, la nuora contro la suocera e i nemici dell’uomo sono quelli di casa sua.
7Ma io volgo lo sguardo al Signore, spero nel Dio della mia salvezza, il mio Dio mi esaudirà. 8Non gioire di me, o mia nemica! Se sono caduta, mi rialzerò; se siedo nelle tenebre, il Signore sarà la mia luce. 9Sopporterò lo sdegno del Signore perché ho peccato contro di lui, finché egli tratti la mia causa e ristabilisca il mio diritto, finché mi faccia uscire alla luce e io veda la sua giustizia.
10La mia nemica lo vedrà e sarà coperta di vergogna, lei che mi diceva:
«Dov’è il Signore, tuo Dio?». I miei occhi gioiranno nel vederla: sarà calpestata come fango della strada. 11È il giorno in cui le tue mura saranno riedificate; in quel giorno più ampi saranno i tuoi confini. 12In quel giorno si verrà a te dall’Assiria fino alle città dell’Egitto, dall’Egitto fino al Fiume, da mare a mare, da monte a monte.
13La terra diventerà un deserto a causa dei suoi abitanti, per il frutto delle loro azioni.
14Pasci il tuo popolo con la tua verga, il gregge della tua eredità, che sta solitario nella foresta tra fertili campagne; pascolino in Basano e in Gàlaad
come nei tempi antichi.15Come quando sei uscito dalla terra d’Egitto, mostraci cose prodigiose. 16Vedranno le genti e resteranno deluse di tutta la loro potenza.
Si porranno la mano sulla bocca, i loro orecchi ne resteranno assorditi.
17Leccheranno la polvere come il serpente, come i rettili della terra; usciranno tremanti dai loro nascondigli, trepideranno e di te avranno timore.
18Quale Dio è come te, che toglie l’iniquità e perdona il peccato al resto della sua eredità? Egli non serba per sempre la sua ira, ma si compiace di manifestare il suo amore. 19Egli tornerà ad avere pietà di noi, calpesterà le nostre colpe. Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati. 20Conserverai a Giacobbe la tua fedeltà,
ad Abramo il tuo amore, come hai giurato ai nostri padri fin dai tempi antichi.
LETTERA AI COLOSSESI-2
1Voglio infatti che sappiate quale dura lotta devo sostenere per voi, per quelli di Laodicèa e per tutti quelli che non mi hanno mai visto di persona, 2perché i loro cuori vengano consolati. E così, intimamente uniti nell’amore, essi siano arricchiti di una piena intelligenza per conoscere il mistero di Dio, che è Cristo: 3in lui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza. 4Dico questo perché nessuno vi inganni con argomenti seducenti:
5infatti, anche se sono lontano con il corpo, sono però tra voi con lo spirito e gioisco vedendo la vostra condotta ordinata e la saldezza della vostra fede in Cristo.
6Come dunque avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, 7radicati e costruiti su di Lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato (dalla Sua Parola), sovrabbondando nel rendimento di grazie. 8Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, (religioni-tradizioni ecc.) secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo.
9È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, 10e voi partecipate della pienezza di Lui, che è il capo di ogni Principato e di ogni Potenza. 11In Lui voi siete stati anche circoncisi non mediante una circoncisione fatta da mano d’uomo con la spogliazione del corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo: 12con Lui sepolti nel battesimo, con Lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.
13Con Lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e 14annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. 15Avendo privato della loro forza i Principati e le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in Cristo.
16Nessuno dunque vi condanni in fatto di cibo o di bevanda, o per feste, noviluni e sabati: 17queste cose sono ombra di quelle future, ma la realtà è di Cristo. 18Nessuno che si compiace vanamente del culto degli angeli e corre dietro alle proprie immaginazioni, gonfio di orgoglio nella sua mente carnale, vi impedisca di conseguire il premio:
19costui non si stringe al capo, dal quale tutto il corpo riceve sostentamento e coesione per mezzo di giunture e legamenti e cresce secondo il volere di Dio. 20Se siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché, come se viveste ancora nel mondo, lasciarvi imporre precetti quali: 21«Non prendere, non gustare, non toccare»?
22Sono tutte cose destinate a scomparire con l’uso, prescrizioni e insegnamenti di uomini, 23che hanno una parvenza di sapienza con la loro falsa religiosità e umiltà e mortificazione del corpo, ma in realtà non hanno alcun valore se non quello di soddisfare la carne.
LETTERA AI COLOSSESI-3
1Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; 2rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. 3Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! 4Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
5Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria; 6a causa di queste cose l’ira di Dio viene su coloro che gli disobbediscono. 7Anche voi un tempo eravate così, quando vivevate in questi vizi. 8Ora invece gettate via anche voi tutte queste cose: ira, animosità, cattiveria, insulti e discorsi osceni, che escono dalla vostra bocca.
9Non dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni 10e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato. 11Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o in circoncisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti. 12Scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi dunque di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità,
13sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. 14Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. 15E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie! 16La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori.
17E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre. 18Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come conviene nel Signore. 19Voi, mariti, amate le vostre mogli e non trattatele con durezza. 20Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. 21Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino. 22Voi, schiavi, siate docili in tutto con i vostri padroni terreni: non servite solo quando vi vedono, come si fa per piacere agli uomini, ma con cuore semplice e nel timore del Signore.
23Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, 24sapendo che dal Signore riceverete come ricompensa l’eredità. Servite il Signore che è Cristo! 25Infatti chi commette ingiustizia subirà le conseguenze del torto commesso, e non si fanno favoritismi personali.
LA PAROLA DI OGGI-14-2-2017 / LA PREGHIERA DI GESÙ
IL VANGELO SECONDO GIOVANNI-17
1Così parlò Gesù. Poi, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio Tuo perché il Figlio glorifichi Tu. 2Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. 3Questa è la vita eterna: che conoscano Te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. 4Io Ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che Mi hai dato da fare.
5E ora, Padre, glorificami davanti a Te con quella gloria che Io avevo presso di te prima che il mondo fosse.6Ho manifestato il tuo nome agli uomini che Tu mi hai dato dal mondo. Erano Tuoi e Tu li hai dati a Me, ed essi hanno osservato la Tua Parola 7Ora essi sanno che tutte le cose che Mi hai dato vengono da Te, 8perché le parole che hai dato a me Io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da Te e hanno creduto che Tu mi hai mandato. 9Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che Tu mi hai dato, perché sono tuoi.
10Tutte le cose Mie sono Tue, e le Tue sono Mie, e io sono glorificato in loro. 11Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e Io vengo a te. Padre Santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come Noi. 12Quand’ero con loro, Io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. 13Ma ora Io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in sé stessi la "pienezza della Mia gioia.
14Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 15Non prego che Tu li tolga dal mondo, ma che Tu li custodisca dal "Maligno. 16Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 17Consacrali nella verità. La tua parola è verità. 18Come Tu hai mandato Me nel mondo, anche Io ho mandato loro nel mondo; 19per loro Io consacro Me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità.
20Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in Me mediante la loro parola: 21perché tutti siano una sola cosa; come Tu, Padre, sei in Me e Io in Te, siano anch’essi in Noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. 22E la gloria che Tu hai dato a Me, Io l’ho data a "loro, perché siano una sola cosa come Noi siamo una sola cosa. 23Io in loro e Tu in Me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che Tu Mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
24Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con Me dove sono Io, perché contemplino la Mia "gloria, "quella che Tu mi hai dato; poiché Mi hai amato "prima della creazione del mondo. 25Padre "giusto, il mondo non Ti ha conosciuto, ma Io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che Tu mi hai mandato. 26E Io ho fatto conoscere loro il Tuo Nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale Mi hai amato sia in essi e Io in loro».
(PENZIERI)… LUI É DEGNO DI OGNI ONORE E GLORIA
Noi ci comportiamo simile a Pietro! guardiamo spesso nelle profonde acque, invece di fissare il nostro sguardo su Gesù! E così facendo ci facciamo del male a noi stessi e a gli altri! il Signore abbia misericordia delle Sue pecore, noi siamo deboli, ma Lui è forte in noi! affidiamoci a Lui. Noi siamo simile ad una barca che ondoleggi sulle onde!
Le tempeste vengono e vanno, ma sé al Timone c'è Gesù, allora ci condurrà di certo e sicuro alla deriva! Non siamo facile da gestire! siamo dei bambini nella Sua barca, puoi immaginarti, come essi si comportano, sia con il bel tempo, che nelle tempeste! Bè questi siamo noi. Ringrazio immensamente il Nostro misericordioso e pazienzioso Padre in cielo! altrimenti affonderemo di certo!
RISPOSTA 15/2/2017
LIBRO DEL PROFETA MICHEA -1
1Parola del Signore, rivolta a Michea di Morèset, al tempo di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. Visione che egli ebbe riguardo a Samaria e a Gerusalemme.2Udite, popoli tutti! Fa’ attenzione, o terra, con quanto contieni! Il Signore Dio sia testimone contro di voi, il Signore dal suo santo tempio.
3Poiché ecco, il Signore esce dalla sua dimora e scende e cammina sulle alture della terra; 4si sciolgono i monti sotto di lui e le valli si squarciano come cera davanti al fuoco, come acque versate su un pendio.
5Tutto ciò per l’infedeltà di Giacobbe e per i peccati della casa d’Israele.Qual è l’infedeltà di Giacobbe? Non è forse Samaria? Quali sono le alture di Giuda? Non è forse Gerusalemme? 6Ridurrò Samaria a un mucchio di rovine un campo, a un luogo per piantarvi la vigna. Rotolerò le sue pietre nella valle, scoprirò le sue fondamenta.7Tutte le sue statue saranno frantumate, tutti i suoi guadagni andranno bruciati, di tutti i suoi idoli farò scempio, perché li ha messi insieme a prezzo di prostituzione e in prezzo di prostituzione torneranno.
8Perciò farò lamenti e griderò, me ne andrò scalzo e nudo, manderò ululati come gli sciacalli, urli lamentosi come gli struzzi, 9perché la sua piaga è incurabile ed è giunta fino a Giuda, si estende fino alle soglie del mio popolo, fino a Gerusalemme. 10Non l’annunciate in Gat, non piangete, a Bet-Leafrà rotolatevi nella polvere.
11Emigra, popolazione di Safir, nuda e vergognosa; non è uscita la popolazione di Saanan. Bet-Esel è in lutto; ha tolto a voi la sua difesa.12Si attendeva il benessere la popolazione di Marot, invece è scesa la sciagura da parte del Signore fino alle porte di Gerusalemme. 13Attacca i destrieri al carro, o abitante di Lachis!
Essa fu l’inizio del peccato per la figlia di Sion, poiché in te sono state trovate le infedeltà d’Israele.14Perciò tu darai un regalo d’addio a Morèset-Gat, le case di Aczib saranno una delusione per i re d’Israele. 15Ti farò ancora giungere un conquistatore, o abitante di Maresà. Fino ad Adullàm arriverà la gloria d’Israele. 16Tàgliati i capelli, ràsati la testa per via dei tuoi figli, tue delizie; allarga la tua calvizie come un avvoltoio, perché vanno in esilio lontano da te.
LIBRO DEL PROFETA MICHEA -2
1Guai a coloro che meditano l’iniquità e tramano il male sui loro giacigli; alla luce dell’alba lo compiono, perché in mano loro è il potere.2Sono avidi di campi e li usurpano, di case e se le prendono. Così opprimono l’uomo e la sua casa, il proprietario e la sua eredità. 3Perciò così dice il Signore: «Ecco, io medito una sciagura contro questa progenie! da cui non potranno sottrarre il collo e non andranno più a testa alta, perché sarà un tempo di calamità.
4In quel tempo si intonerà su di voi una canzone, si leverà un lamento e si dirà: «Siamo del tutto rovinati; ad altri egli passa l’eredità del mio popolo, non si avvicinerà più a me, per restituirmi i campi che sta spartendo!” 5Perciò non ci sarà nessuno che tiri a sorte per te, quando si farà la distribuzione durante l’assemblea del Signore». 6«Non profetizzate!», dicono i profeti. «Non profetizzate riguardo a queste cose, cioè che non ci raggiungerà l’obbrobrio».7È forse già cosa detta, o casa di Giacobbe? È forse stanca la pazienza del Signore o questo è il suo modo di agire?
Non sono forse benefiche le sue parole per chi cammina con rettitudine? 8Ma voi contro il mio popolo insorgete come nemici: strappate il mantello e la dignità a chi passa tranquillo, senza intenzioni bellicose.9Cacciate le donne del mio popolo fuori dalle loro piacevoli case, e togliete ai loro bambini il mio onore per sempre.
10«Su, andatevene, perché questo non è più luogo di riposo». A causa della sua impurità provoca distruzione e rovina totale.
11Se uno che insegue il vento e spaccia menzogne dicesse: «Ti profetizzo riguardo al vino e a bevanda inebriante», questo sarebbe un profeta per questo popolo. 12Certo ti radunerò tutto, o Giacobbe; certo ti raccoglierò, resto d’Israele. Li metterò insieme come pecore in un recinto sicuro, come una mandria in mezzo al pascolo, dove muggisca lontano dagli uomini. 13Chi ha aperto la breccia li precederà; forzeranno e varcheranno la porta e usciranno per essa. Marcerà il loro Re innanzi a loro e il Signore sarà alla loro testa.
LIBRO DEL PROFETA MICHEA 3
1Io dissi: «Ascoltate, capi di Giacobbe, voi governanti della casa d’Israele: Non spetta forse a voi conoscere la giustizia?». 2Nemici del bene e amanti del male, voi togliete loro la pelle di dosso e la carne dalle ossa. 3Divorano la carne del mio popolo e gli strappano la pelle di dosso, ne rompono le ossa e lo fanno a pezzi, come carne in una pentola, come lesso in un calderone. 4Allora grideranno al Signore, ma egli non risponderà; nasconderà loro la faccia, in quel tempo, perché hanno compiuto azioni malvagie.5
Così dice il Signore contro i profeti che fanno traviare il mio popolo, che annunciano la pace se hanno qualcosa tra i denti da mordere, ma a chi non mette loro niente in bocca dichiarano la guerra.6Quindi, per voi sarà notte invece di visioni, tenebre per voi invece di responsi.
Il sole tramonterà su questi profeti e oscuro si farà il giorno su di loro. 7I veggenti saranno ricoperti di vergogna e gli indovini arrossiranno; si copriranno tutti il labbro, perché non hanno risposta da Dio. 8Mentre io sono pieno di forza, dello spirito del Signore, di giustizia e di coraggio, per annunciare a Giacobbe le sue colpe, a Israele il suo peccato.
9Udite questo, dunque, capi della casa di Giacobbe, governanti della casa d’Israele, che aborrite la giustizia e storcete quanto è retto, 10che costruite Sion sul sangue e Gerusalemme con il sopruso; 11i suoi capi giudicano in vista dei regali, i suoi sacerdoti insegnano per lucro, i suoi profeti danno oracoli per denaro.
Osano appoggiarsi al Signore dicendo: «Non è forse il Signore in mezzo a noi? Non ci coglierà alcun male». 12Perciò, per causa vostra, Sion sarà arata come un campo e Gerusalemme diverrà un mucchio di rovine, il monte del tempio un’altura boscoso.
RISPOSTA 16/2/2017
LIBRO DEL PROFETA GEREMIA 16
1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2«Non prendere moglie, non avere figli né figlie in questo luogo, 3perché dice il Signore riguardo ai figli e alle figlie che nascono in questo luogo e riguardo alle madri che li partoriscono e ai padri che li generano in questo paese: 4Moriranno di malattie strazianti, non saranno rimpianti né sepolti, ma diverranno come letame sul suolo. Periranno di spada e di fame; i loro cadaveri saranno pasto agli uccelli del cielo e alle bestie della terra».
5Poiché così dice il Signore: «Non entrare in una casa dove si fa un banchetto funebre, non piangere con loro e non commiserarli, perché io ho ritirato da questo popolo la mia pace – oracolo del Signore –, la mia benevolenza e la mia compassione. 6Moriranno in questo paese grandi e piccoli; non saranno sepolti né si farà lamento per loro e nessuno per disperazione si farà incisioni né per lutto si taglierà i capelli per loro.
7Non si spezzerà il pane all’afflitto per consolarlo del morto e non gli si darà da bere il calice della consolazione per suo padre e per sua madre. 8Non entrare nemmeno in una casa dove si banchetta per sederti a mangiare e a bere con loro, 9poiché così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Ecco, sotto i vostri occhi e nei vostri giorni farò cessare da questo luogo i canti di gioia e di allegria, i canti dello sposo e della sposa.
10Quando annuncerai a questo popolo tutte queste cose, ti diranno: “Perché il Signore ha decretato contro di noi questa sventura così grande? Quali iniquità e quali peccati abbiamo commesso contro il Signore, nostro Dio?”. 11Tu allora risponderai loro: Perché i vostri padri mi abbandonarono – oracolo del Signore –, seguirono altri dèi, li servirono e li adorarono, mentre abbandonarono me e non osservarono la mia legge.
12E voi avete agito peggio dei vostri padri; ognuno di voi, infatti, segue caparbiamente il suo cuore malvagio e si rifiuta di ascoltarmi. 13Perciò vi scaccerò da questo paese verso un paese che né voi né i vostri padri avete conosciuto, e là servirete divinità straniere giorno e notte, perché non vi farò più grazia.
14Pertanto, ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali non si dirà più: “Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dalla terra d’Egitto!”, 15ma piuttosto: “Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dalla terra del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi!”. E io li ricondurrò nella loro terra che avevo concesso ai loro padri.
16Ecco, io invierò numerosi pescatori a pescarli – oracolo del Signore –, quindi invierò numerosi cacciatori a catturarli, su ogni monte, su ogni colle e nelle fessure delle rocce; 17poiché i miei occhi scrutano le loro vie: ciò che fanno non può restare nascosto dinanzi a me, né si può occultare la loro iniquità davanti ai miei occhi. 18Anzitutto ripagherò due volte la loro iniquità e il loro peccato, perché hanno profanato la mia terra con le carogne dei loro idoli, e con i loro abomini hanno riempito la mia eredità».
19Signore, mia forza e mia difesa, mio rifugio nel giorno della tribolazione, a te verranno le genti dalle estremità della terra e diranno: «I nostri padri ereditarono soltanto menzogna, e nullità che non giovano». 20Può forse l’uomo fabbricarsi i propri dèi? Ma quelli non sono dèi! 21«Perciò, ecco, io faccio loro conoscere questa volta la mia mano e la mia forza. Essi sapranno che il mio nome è Signore».
LIBRO DEL PROFETA GEREMIA 17
1Il peccato di Giuda è scritto con stilo di ferro, è inciso con punta di diamante sulla tavola del loro cuore e sui corni dei loro altari. 2Così i loro figli ricorderanno i loro altari e i loro pali sacri presso gli alberi verdi, sui colli elevati, 3sui monti e in aperta campagna. «I tuoi averi e tutti i tuoi tesori li abbandonerò al saccheggio, come ricompensa per tutti i peccati commessi in tutti i tuoi territori.
4Dovrai ritirare la mano dall’eredità che ti avevo dato; ti renderò schiavo dei tuoi nemici in una terra che non conosci, perché avete acceso il fuoco della mia ira, che arderà sempre». Così dice il Signore: 5«Maledetto l’uomo che "confida nell’uomo, «e pone nella carne il suo sostegno, "allontanando il suo cuore dal Signore. 6Sarà come un tamerisco nella steppa; non vedrà venire il bene, dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.
7Benedetto l’uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia.
8È come un albero piantato lungo un corso d’acqua, verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi, nell’anno della siccità non si dà pena, non smette di produrre frutti. 9Niente è più infido del cuore e difficilmente guarisce! Chi lo può conoscere?
10Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per dare a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni. 11È come una pernice che cova uova altrui, chi accumula ricchezze in modo disonesto. A metà dei suoi giorni dovrà lasciarle e alla fine apparirà uno stolto».
12Trono di gloria, eccelso fin dal principio, è il luogo del nostro santuario! 13O speranza d’Israele, Signore, quanti ti abbandonano resteranno confusi; quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere, perché hanno abbandonato il Signore, fonte di acqua viva. 14Guariscimi, Signore, e guarirò, salvami e sarò salvato, poiché tu sei il mio vanto. 15Essi mi dicono: «Dov’è la parola del Signore? Si compia finalmente!».
16Io non ho insistito presso di te per la sventura né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai. Ciò che è uscito dalla mia bocca è innanzi a te. 17Non essere per me causa di spavento, tu, mio solo rifugio nel giorno della sventura. 18Siano confusi i miei avversari, non io, si spaventino loro, non io.
Manda contro di loro il giorno della sventura, distruggili due volte.19Il Signore mi disse: «Va’ a metterti alla porta dei Figli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di Giuda, e a tutte le porte di Gerusalemme. 20Dirai loro: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e voi tutti Giudei e abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte.
21Così dice il Signore: Per amore della vostra stessa vita, guardatevi dal trasportare un peso in giorno di sabato e dall’introdurlo per le porte di Gerusalemme. 22Non portate alcun peso fuori dalle vostre case in giorno di sabato e non fate alcun lavoro, ma santificate il giorno di sabato, come io ho comandato ai vostri padri. 23Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio, anzi si intestardirono a non ascoltarmi e a non accogliere la lezione.
24Se mi ascolterete sul serio – oracolo del Signore -, se non introdurrete nessun peso entro le porte di questa città in giorno di sabato e santificherete il giorno di sabato non eseguendo alcun lavoro, 25entreranno per le porte di questa città re e prìncipi che sederanno sul trono di Davide, vi passeranno su carri e su cavalli insieme ai loro ufficiali, agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme.
Questa città sarà abitata per sempre. 26Verranno dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dalla terra di Beniamino e dalla Sefela, dai monti e dal meridione, presentando olocausti, sacrifici, offerte e incenso e sacrifici di ringraziamento nel tempio del Signore. 27Ma se non ascolterete il mio comando di santificare il giorno di sabato, di non trasportare pesi e di non introdurli entro le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle sue porte; esso divorerà i palazzi di Gerusalemme e mai si estinguerà».
IMMERSA NEI MIEI PENZIERI
Mi sono rabbrividita alle sue risposte! e questo dopo avergli chiesto in lagrime di nuovo, perché tante sofferenze! Quale è il compito del Suo servo? è giusto parlare ad un popolo così tanto afflitto, ancora di "ravvedimento e pentimento" Non basta già la tanta sofferenza che lo "Affligge??? Forse costoro avrebbero più bisogno di comprensione e aiuto che di prediche? Purtroppo la Sua risposta è una Spada affilata, essa penetra nel profondo del cuore, divide il bene dal male senza scampo, senza sì e ma!
Lui ci mette davanti a una scelta "Netta "O sei per Me o contro di Me! non "accetta un cuore diviso! In fondo il male che sta nuocendo l'uomo e il mondo, non è altro che il frutto del lavoro svolto dall'uomo senza Dio! Tanti si nascondono dietro la tenda dell'Amore! e dicono: Ma Dio è amore, come può lasciare che l'uomo soffra, e per di più permettere che vada in Eterna perdizione? Come può lasciare tutto questo, dopo una vita di sacrifici e sofferenze?...
Purtroppo la risposta la troviamo nell'uomo stesso! In realtà, Dio è AMORE e PACE GIOIA e SICUREZZA ecc. Dio non è un uomo, lui è “Potenza ed Energia Spirituale! Lui Dice: guardate la “Terra, essa è un punto a gli “Occhi Miei, guardate L'Universo, Esso non ha inizio né fine. IO SONO ANCORA PIÙ GRANDE!!! Guardate l'erba dei campi, e tutte le bestie che in essi vivono è vegetano! Guardate e scrutate il corpo umano e qualsiasi altra creatura, essi sono creati e formati meravigliosamente, tutto in essi funziona alla perfezione!
E "nessuno; dico nessuno ancora è riuscito a capire ed esplorare fino in fondo tutto questo! È un mistero e tale resterà! Dio non lascia che l'uomo si innalzi, mettendosi al SUO posto! Lui dice: guardate i capelli del vostro capo! Sono milioni, eppure nessun di essi cade che io non lo sappia! Nessuna vita nasce o muore che Dio non ne è al corrente! Io parlo della vita in generale, in essa è compreso tutto il mondo umano e animale, e vegetale che sia!
Lui è L'ALFA E L'OMEGA- l'inizio e la fine- L'INESCRUTABILE! Nessun mai ha visto Dio, sé non Colui che è sceso da Lui, GESÙ CRISTO- L'UNIGENITO SUO FIGLIO. IL CREATORE non è visibile, né toccabile, Lui è SPIRITO e VERITÀ, e tale vuole essere "Cercato ed Adorato! Abbiamo detto che Lui è "ENERGIA Vitale, formata da PACE e AMORE, GIOIA, VERITÀ e GIUSTIZZIA e molto di più", l'energia non è qualcosa che si può toccare e vedere! ma si può "Sperimentare: per esempio avere degli impulsi di serenità e gioia; "oppure oscuri vuoti di tristezza e pensieri negativi!
Queste sono energie positive o negative! Sappiamo che nell'universo non c'è solo l'energia Positiva di DIO CREATORE! Ma anche quella negativa alimentata dall’avversario di Dio, il "diavolo e i suoi servi"! La risposta è, che sé l'umo si allontana dal Padre e Creatore, si allontana anche dalla Fonte di Energia Positiva! allontanandosi da essa perde anche i Suoi benesseri! E così subentra in lui l'energia negativa, l'influsso del male, detto diavolo!
E questo lo porta alla decadenza dal bene e benestare, e subentra il male, le malattie del corpo e dell'anima! Questa è la Risposta al Mondo di Oggi! Non è colpa di Dio Padre quello che sta succedendo, ma dell'uomo stesso che si è allontanato da Lui, e così dalla Sorgente della vita e Vita Eterna. Ma nonostante c'io "finché siamo in vita, non siamo ancora sconfitti dal "diavolo! Tocca a noi scegliere di seguire il Giusto Padre!
Avvicinarci di nuovo al Padre Creatore per mezzo del Suo Unico Figlio GESÙ CRISTO, che è venuto nel Mondo a Soffrire e Morire al nostro posto, e così ci ha RISCATTATO dall'Eterna perdizione! La scelta tocca a noi di voler continuare a soffrire o meno! Sappiamo che il male e le malattie, sono sintomi che partono dall'anima!
Sé essa è piena di Energia Buona e Sana, il male non ha posto in essa, e quindi anche il corpo sta bene! Questo benessere va oltre il corpo, si divaga in quello e quelli che ci circondano! Questo vuol dire vivere in comunione con Dio, essere adempiuti di Lui e la Sua presenza!
In un uomo tale, il male non ha posto! Sé l'uomo vivesse in comunione con il Creatore, avremo un paradiso sulla terra! Dato che questo non è il caso, «Siamo chiamati a predicare la Verità, ad avvertire l'uomo del precipizio che gli sta davanti, e della misericordia, ma anche della Giustizia Divina di Dio! Sé noi predichiamo un evangelo di solo amore e misericordia, non diciamo tutta la verità, e quindi ci rendiamo colpevoli del danno che provochiamo.
Sé l'uomo non viene a conoscenza della verità, e della vera Volontà Divina, esso non si “ravvede e non si salva! E noi siamo indirettamente i responsabili, perché abbiamo predicato la mezza verità, e questo solo per non metterci la faccia e tutto il resto.
Sappiamo che la verità fa male, essa è anche la causa di tante sofferenze, verso di chi la pratica e la predica! Prendiamo esempio da GESÙ e i suoi apostoli! Purtroppo sé guardiamo nel Mondo, le ingiustizie e le calunnie, tanto spargimento di sangue innocente ecc., sentiamo un dolore dentro, che non ci porta che a desiderare il Giudizio di Dio, come l'unica salvezza possibile!
Mentre oggi mi passava questo per la mente, mi sono decisa ad aprire di nuovo la Parola di Dio, la S Bibbia, e di nuovo mi sono trovata davanti a me la risposta, che aggiungerò qui sotto. La Risposta è, che i servi del Signore sono chiamati a predicare l'Avvertimenti ricevuti da Dio, e tramandati dai Suoi servi i profeti, nella Ninivi di oggi! Proprio come fu chiamato il profeta Giona.
Adesso tocca a noi accettare la volontà del Padre e "Operare! Oppure cercare di scappare! O nascondersi sotto il velo del "Buonismo e di un Amore non fondato nella Verità! Il Padre ci chiama a dire la Verità, e tutta la Verità! Di avvertire il mondo del grande castigo che si riverserà su di loro sé non cambiano "Rotta! Vediamo cosa dice Dio a Giona, e la Sua reazione!
IL LIBRO DEL PROFETA GIONA -1
1Fu rivolta a Giona, figlio di Amittài, questa parola del Signore: 2«Alzati, va’ a Ninive, la grande città, e in essa proclama che la loro malvagità è salita fino a me». 3Giona invece si mise in cammino per fuggire a Tarsis, lontano dal Signore. Scese a Giaffa, dove trovò una nave diretta a Tarsis. Pagato il prezzo del trasporto, s’imbarcò con loro per Tarsis, lontano dal Signore. 4Ma il Signore scatenò sul mare un forte vento e vi fu in mare una tempesta così grande che la nave stava per sfasciarsi.
5I marinai, impauriti, invocarono ciascuno il proprio dio e gettarono in mare quanto avevano sulla nave per alleggerirla. Intanto Giona, sceso nel luogo più in basso della nave, si era coricato e dormiva profondamente. 6Gli si avvicinò il capo dell’equipaggio e gli disse: «Che cosa fai così addormentato?
Alzati, invoca il tuo Dio! Forse Dio si darà pensiero di noi e non periremo». 7Quindi dissero fra di loro: «Venite, tiriamo a sorte per sapere chi ci abbia causato questa sciagura». Tirarono sorte e la sorte cadde su Giona. 8Gli domandarono: «Spiegaci dunque chi sia la causa di questa sciagura. Qual è il tuo mestiere?
Da dove vieni? Qual è il tuo paese? A quale popolo appartieni?». 9Egli rispose: «Sono Ebreo e venero il Signore, Dio del cielo, che ha fatto il mare e la terra». 10Quegli uomini furono presi da grande timore e gli domandarono: «Che cosa hai fatto?». Infatti erano venuti a sapere che egli fuggiva lontano dal Signore, perché lo aveva loro raccontato.
11Essi gli dissero: «Che cosa dobbiamo fare di te perché si calmi il mare, che è contro di noi?». Infatti il mare infuriava sempre più. 12Egli disse loro: «Prendetemi e gettatemi in mare e si calmerà il mare che ora è contro di voi, perché io so che questa grande tempesta vi ha colto per causa mia».
13Quegli uomini cercavano a forza di remi di raggiungere la spiaggia, ma non ci riuscivano, perché il mare andava sempre più infuriandosi contro di loro. 14Allora implorarono il Signore e dissero: «Signore, fa’ che noi non periamo a causa della vita di quest’uomo e non imputarci il sangue innocente, poiché tu, Signore, agisci secondo il tuo volere». 15Presero Giona e lo gettarono in mare e il mare placò la sua furia. 16Quegli uomini ebbero un grande timore del Signore, offrirono sacrifici al Signore e gli fecero promesse.
IL LIBRO DEL PROFETA GIONA -2
1 Ma il Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. 2Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore, suo Dio, 3e disse: «Nella mia angoscia ho invocato il Signore ed egli mi ha risposto; dal profondo degli inferi ho gridato e tu hai ascoltato la mia voce. 4Mi hai gettato nell’abisso, nel cuore del mare, e le correnti mi hanno circondato; tutti i tuoi flutti e le tue onde sopra di me sono passati.
5Io dicevo: “Sono scacciato lontano dai tuoi occhi; eppure tornerò a guardare il tuo santo tempio”. 6Le acque mi hanno sommerso fino alla gola, l’abisso mi ha avvolto, l’alga si è avvinta al mio capo. 7Sono sceso alle radici dei monti, la terra ha chiuso le sue spranghe dietro a me per sempre.
Ma tu hai fatto risalire dalla fossa la mia vita, Signore, mio Dio. 8Quando in me sentivo venir meno la vita, ho ricordato il Signore. La mia preghiera è giunta fino a te, fino al tuo santo tempio. 9Quelli che servono idoli falsi abbandonano il loro amore. 10Ma io con voce di lode offrirò a te un sacrificio e adempirò il voto che ho fatto; la salvezza viene dal Signore». 11E il Signore parlò al pesce ed esso rigettò Giona sulla spiaggia.
IL LIBRO DEL PROFETA GIONA 3
1Fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore: 2«Alzati, va’ a Ninive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». 3Giona si alzò e andò a Ninive secondo la parola del Signore. Ninive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino.
4Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta». 5I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. 6Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere.
7Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Ninive questo decreto: «Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. 8Uomini e animali si coprano di sacco, e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani.
9Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!». 10Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.
IL LIBRO DEL PROFETA GIONA -4
1Ma Giona ne provò grande dispiacere e ne fu sdegnato. 2Pregò il Signore: «Signore, non era forse questo che dicevo quand’ero nel mio paese? Per questo motivo mi affrettai a fuggire a Tarsis; perché so che tu sei un Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore e che ti ravvedi riguardo al male minacciato.
3Or dunque, Signore, toglimi la vita, perché meglio è per me morire che vivere!». 4Ma il Signore gli rispose: «Ti sembra giusto essere sdegnato così?». 5Giona allora uscì dalla città e sostò a oriente di essa. Si fece lì una capanna e vi si sedette dentro, all’ombra, in attesa di vedere ciò che sarebbe avvenuto nella città. 6Allora il Signore Dio fece crescere una pianta di ricino al di sopra di Giona, per fare ombra sulla sua testa e liberarlo dal suo male.
Giona provò una grande gioia per quel ricino. 7Ma il giorno dopo, allo spuntare dell’alba, Dio mandò un verme a rodere la pianta e questa sì seccò. 8Quando il sole si fu alzato, Dio fece soffiare un vento d’oriente, afoso. Il sole colpì la testa di Giona, che si sentì venire meno e chiese di morire, dicendo: «Meglio per me morire che vivere».
9Dio disse a Giona: «Ti sembra giusto essere così sdegnato per questa pianta di ricino?».
Egli rispose: «Sì, è giusto; ne sono sdegnato da morire!». 10Ma il Signore gli rispose: «Tu hai pietà per quella pianta di ricino per cui non hai fatto nessuna fatica e che tu non hai fatto spuntare, che in una notte è cresciuta e in una notte è perita! 11E io non dovrei avere pietà di Ninive, quella grande città, nella quale vi sono più di centoventimila persone, che non sanno distinguere fra la mano destra e la sinistra, e una grande quantità di animali?».
RISPOSTE DEL 18/2/2017
LIBRO DEL PROFETA MICHEA - 4
1Alla fine dei giorni il monte del tempio del Signore sarà saldo sulla cima dei monti e si innalzerà sopra i colli, e ad esso affluiranno i popoli. 2Verranno molte genti e diranno: «Venite, saliamo sul monte del Signore e al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci insegni le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri». Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. 3Egli sarà giudice fra molti popoli e arbitro fra genti potenti, fino alle più lontane.
6«In quel giorno – oracolo del Signore – radunerò gli zoppi, raccoglierò i dispersi e coloro che ho trattato duramente. 7Degli zoppi io farò un resto, dei lontani una nazione forte». E il Signore regnerà su di loro sul monte Sion, 10Spasima e gemi, figlia di Sion, come una partoriente, perché presto uscirai dalla città e dimorerai per la campagna e andrai fino a Babilonia. Là sarai liberata, là il Signore ti riscatterà dalla mano dei tuoi nemici. 11Ora si sono radunate contro di te molte nazioni, che dicono: «Sia profanata, e godano i nostri occhi alla vista di Sion».
12Ma esse non conoscono i pensieri del Signore e non comprendono il suo consiglio, poiché le ha radunate come covoni sull’aia. 13Alzati e trebbia, figlia di Sion, perché renderò di ferro il tuo corno e di bronzo le tue unghie e tu stritolerai molti popoli: consacrerai al Signore i loro guadagni e le loro ricchezze al padrone di tutta la terra. 14Ora fatti delle incisioni, o figlia guerriera; hanno posto l’assedio intorno a noi, con la verga percuotono sulla guancia il giudice d’Israele.
IL LIBRO DEL PROFETA AGGEO -1
1L’anno secondo del re Dario, il primo giorno del sesto mese, questa parola del Signore fu rivolta per mezzo del profeta Aggeo a Zorobabele, figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, e a Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote.
2«Così parla il Signore degli eserciti: Questo popolo dice: “Non è ancora venuto il tempo di ricostruire la casa del Signore!”».( la Sua Chiesa ) 3Allora fu rivolta per mezzo del profeta Aggeo questa parola del Signore: 4«Vi sembra questo il tempo di abitare tranquilli nelle vostre case ben coperte, mentre questa casa è ancora in rovina?
5Ora, così dice il Signore degli eserciti: Riflettete bene sul vostro comportamento! 6Avete seminato molto, ma avete raccolto poco; avete mangiato, ma non da togliervi la fame; avete bevuto, ma non fino a inebriarvi; vi siete vestiti, ma non vi siete riscaldati; l’operaio ha avuto il salario, ma per metterlo in un sacchetto forato.
7Così dice il Signore degli eserciti: Riflettete bene sul vostro comportamento! 8Salite sul monte, portate legname, (la fede) ricostruite la mia casa. In essa mi compiacerò e manifesterò la mia gloria – dice il Signore.9Facevate assegnamento sul molto e venne il poco: ciò che portavate in casa io l’ho disperdevo.
E perché? – oracolo del Signore degli eserciti. Perché la mia casa è in rovina, mentre ognuno di voi si dà premura per la propria casa. 10Perciò su di voi i cieli hanno trattenuto la rugiada e anche la terra ha diminuito il suo prodotto. 11Ho chiamato la siccità sulla terra e sui monti, sul grano e sul vino nuovo, sull’olio e su quanto la terra produce, sugli uomini e sugli animali, su ogni lavoro delle mani»
IL LIBRO DEL PROFETA AGGEO - 2
1Il ventuno del settimo mese, per mezzo del profeta Aggeo fu rivolta questa parola del Signore: 2«Su, parla a Zorobabele, figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, a Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote, e a tutto il resto del popolo, e chiedi: 3Chi rimane ancora tra voi che abbia visto questa casa nel suo primitivo splendore? Ma ora in quali condizioni voi la vedete? In confronto a quella, non è forse ridotta a un nulla ai vostri occhi?
4Ora, coraggio, Zorobabele – oracolo del Signore –, coraggio, Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote; coraggio, popolo tutto del paese – oracolo del Signore – e al lavoro, perché IO SONO CON VOI oracolo del Signore degli eserciti –, 5secondo la parola dell’alleanza che ho stipulato con voi quando siete usciti dall’Egitto; IL MIO SPIRITO SARÀ CON VOI, non temete. 6DICE INFATTI IL SIGNORE DEGLI ESERCITI: Ancora un po’ di tempo e io scuoterò il cielo e la terra, il mare e la terraferma.
7Scuoterò tutte le genti e affluiranno le ricchezze di tutte le genti e io riempirò questa casa della mia gloria, dice il Signore degli eserciti. 8L’argento è mio e mio è l’oro, oracolo del Signore degli eserciti. 9La gloria futura di questa casa sarà più grande di quella di una volta, dice il Signore degli eserciti; in questo luogo porrò la pace».
Oracolo del Signore degli Eserciti. 15Ora pensate, da oggi e per l’avvenire: prima che si cominciasse a porre pietra sopra pietra nel tempio del Signore, 16come andavano le vostre cose? Si andava a un mucchio da cui si attendevano venti misure di grano e ce n’erano dieci; si andava ad attingere a un tino da cinquanta misure e ce n’erano venti.
17Vi ho colpiti con la ruggine, il carbonchio e la grandine in tutti i lavori delle vostre mani, ma voi non siete ritornati a me. Oracolo del Signore. 18Considerate bene da oggi in poi, dal ventiquattro del nono mese, cioè dal giorno in cui si posero le fondamenta del tempio del Signore:( LA CHIESA DI CRISTO) 19ebbene, manca ancora grano nei granai? La vite, il fico, il melograno, l’olivo non hanno dato i loro frutti? Da oggi in poi vi benedirò!».
20Il ventiquattro del mese questa parola del Signore fu rivolta una seconda volta ad Aggeo: 21«Parla a Zorobabele, governatore della Giudea, (GOVERNI E GOVERNATORI) e digli: Scuoterò il cielo e la terra, 22abbatterò il trono dei regni e distruggerò la potenza dei regni delle nazioni, rovescerò i carri e i loro cavalieri: cadranno cavalli e cavalieri; ognuno verrà trafitto dalla spada del proprio fratello.
23In quel giorno – oracolo del Signore degli eserciti – io ti prenderò, Zorobabele, figlio di Sealtièl, mio servo – oracolo del Signore – e ti porrò come un sigillo, perché io ti ho eletto». Oracolo del Signore degli Eserciti.
RISPOSTA DI OGGI 23/2/2017
EVANGELO SECONDO LUCA - 9
1Convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. 2E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. 3Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. 4In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. 5Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
6Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni. 23Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. 24Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.
25Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina sé stesso? 26Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell’uomo quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi.
35E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». 36Appena la voce cessò, restò Gesù solo. 46Nacque poi una discussione tra loro, chi di loro fosse più grande. 47Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino 48e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato.
Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande»49Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demoni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». 50Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi». 57Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada».
58E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». 59A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». 60Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». 61Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». 62Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».
EVANGELO SECONDO LUCA - 10
1Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! 3Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi;
4non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. 5In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. 6Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
8Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, 9guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. 10Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite:
11“Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. 12Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città. 16Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».
17I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». 18Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. 19Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi.
20Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli». 21In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 22Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo» 23E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete.
24Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».25Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». 26Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge?
Come leggi?». 27Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». 28Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».29Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». 30Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
31Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. 32Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. 33Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. 34Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui.
35Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. 36Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». 37Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».
38Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. 39Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. 40Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, 42ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta»
RISPOSTA OGGI 24/2/2017 / 16/4/2017
LIBRO DEL PROFETA ABDIA - 1
1Visione di Abdia. Così dice il Signore Dio per Edom: Udimmo un messaggio da parte del Signore, un messaggero è stato inviato fra le nazioni: «Alzatevi, marciamo contro Edom in battaglia!». 2«Ecco, ti faccio piccolo fra le nazioni, tu sei molto spregevole.
3La superbia del tuo cuore ti ha ingannato, tu che abiti nelle caverne delle rocce, delle alture fai la tua dimora e dici in cuor tuo: “Chi potrà gettarmi a terra?”. 4Anche se, come l'aquila, ponessi in alto il tuo nido, anche se lo collocassi fra le stelle, di lassù ti farò precipitare». Oracolo del Signore.
5Se entrassero da te ladri o predoni di notte, come sarebbe finita per te! Non ruberebbero quanto basta loro? Se vendemmiatori venissero da te, non ti lascerebbero forse appena qualche grappolo? 6Come è stato perquisito Esaù! Come sono stati scovati i suoi tesori nascosti!
7Ti hanno cacciato fino alla frontiera, tutti i tuoi alleati ti hanno ingannato, i tuoi amici ti hanno vinto, quelli che mangiavano il tuo pane ti hanno teso tranelli: in lui non c’è senno! 8«In quel giorno – oracolo del Signore – non disperderò forse i saggi da Edom e l’intelligenza dal monte di Esaù?
9Saranno terrorizzati i tuoi prodi, o Teman, e sarà sterminato ogni uomo dal monte di Esaù. 10A causa della violenza contro Giacobbe, tuo fratello, la vergogna ti coprirà e sarai sterminato per sempre. 11Anche se tu stavi in disparte, quando gli stranieri ne deportavano le ricchezze, quando i forestieri entravano per le sue porte e si spartivano a sorte Gerusalemme, ti sei comportato proprio come uno di loro».
12Non guardare con gioia al giorno di tuo fratello, al giorno della sua sventura.
Non gioire dei figli di Giuda nel giorno della loro rovina. Non spalancare la bocca nel giorno della loro angoscia. 13Non varcare la porta del mio popolo nel giorno della sua sventura, non guardare con compiacenza la sua calamità; non stendere la mano sui suoi beni nel giorno della sua sventura.
14Non appostarti ai crocicchi delle strade per massacrare i suoi fuggiaschi; non fare mercato dei suoi superstiti nel giorno dell’angoscia. 15Perché è vicino il giorno del Signore contro tutte le nazioni. Come hai fatto tu, così a te sarà fatto; ciò che hai fatto agli altri, ricadrà sul tuo capo.
16Poiché come avete bevuto sul mio monte santo, così berranno tutte le nazioni senza fine, berranno e tracanneranno, e saranno come se non fossero mai state.
17Ma sul monte Sion vi saranno superstiti e sarà un luogo santo, e la casa di Giacobbe possederà i suoi possessori.
18La casa di Giacobbe sarà un fuoco e la casa di Giuseppe una fiamma, la casa di Esaù sarà come paglia: la bruceranno e la consumeranno, non scamperà nessuno della casa di Esaù, poiché il Signore ha parlato. 19Quelli del Negheb possederanno il monte di Esaù e quelli della Sefela la terra dei Filistei; possederanno il territorio di Èfraim e di Samaria e Beniamino possederà il Gàlaad.
20Gli esuli di questo esercito dei figli d’Israele possederanno Canaan fino a Sarepta e gli esuli di Gerusalemme, che sono in Sefarad, possederanno le città del Negheb. 21Saliranno vittoriosi sul monte di Sion, per governare il monte di Esaù, e il regno sarà del Signore.
RISPOSTA DI OGGI 27/2/2017
LIBRO DEL PROFETA AMOS - 5
1Ascoltate questa parola, questo lamento che io elevo su di voi, «o casa d’Israele! ("popolo di Dio)" 2È caduta, non si alzerà più, la vergine d’Israele; è stesa al suolo, nessuno la fa rialzare. 3Poiché così dice il Signore Dio: «La città che mandava in guerra mille uomini resterà con cento, e la città che ne mandava cento per la casa d’Israele, resterà con dieci». 4Poiché così dice il Signore alla casa d’Israele: «Cercate me e vivrete! 5Non cercate Betel, non andate a Gàlgala, non passate a Bersabea, perché Gàlgala andrà certo in esilio e Betel sarà ridotta al nulla».
6Cercate il Signore e vivrete, altrimenti egli, come un fuoco, brucerà la casa di Giuseppe, la divorerà e nessuno spegnerà Betel! 7Essi trasformano il diritto in assenzio e gettano a terra la giustizia. 8Colui che ha fatto le Pleiadi e Orione, cambia il buio in chiarore del mattino e il giorno nell’oscurità della notte, colui che chiama a raccolta le acque del mare e le riversa sulla terra, Signore è il suo nome. 9Egli fa cadere la rovina sull’uomo potente e fa giungere la devastazione sulle fortezze. 10Essi odiano chi fa giuste accuse in tribunale e detestano chi testimonia secondo verità.
11Poiché voi schiacciate l’indigente gli estorcete una parte del grano, voi che avete costruito case in pietra squadrata, non le abiterete; voi che avete innalzato vigne deliziose, non ne berrete il vino. 12So infatti quanto numerosi sono i vostri misfatti, quanto enormi i vostri peccati. Essi sono ostili verso il giusto, prendono compensi illeciti e respingono i poveri nel tribunale. 13Perciò il prudente in questo tempo tacerà, perché sarà un tempo di calamità. 14Cercate il bene e non il male, se volete vivere, e solo così il Signore, Dio degli eserciti, sarà con voi, come voi dite.
15Odiate il male e amate il bene e ristabilite nei tribunali il diritto; forse il Signore, Dio degli eserciti, avrà pietà del resto di Giuseppe. 16Perciò così dice il Signore, Dio degli eserciti, il Signore: «In tutte le piazze vi sarà lamento, in tutte le strade si dirà: “Ohimè! ohimè!”. Si chiameranno i contadini a fare il lutto e quelli che conoscono la nenia a fare il lamento.
17In tutte le vigne vi sarà lamento, quando io passerò in mezzo a te», dice il Signore. 18Guai a coloro che attendono il giorno del Signore! Che cosa sarà per voi il giorno del Signore? Tenebre e non luce! 19Come quando uno fugge davanti al leone e s’imbatte in un orso; come quando entra in casa, appoggia la mano sul muro e un serpente lo morde. 20Non sarà forse tenebra, non luce, il giorno del Signore? Oscurità, senza splendore alcuno?
21«Io detesto, respingo le vostre feste solenni e non gradisco le vostre riunioni sacre; 22anche se voi mi offrite olocausti, io non gradisco le vostre offerte, e le vittime grasse come pacificazione io non le guardo. 23Lontano da me il frastuono dei vostri canti: il suono delle vostre arpe non posso sentirlo!
24 Piuttosto come le acque scorra il diritto e la giustizia come un torrente perenne.25Mi avete forse presentato sacrifici e offerte nel deserto per quarant’anni, o Israeliti? 26Voi avete innalzato Siccut come vostro re e Chiion come vostro idolo, e Stella come vostra divinità: tutte cose fatte da voi. 27Ora, io vi manderò in esilio al di là di Damasco», dice il Signore, il cui nome è Dio degli eserciti.
RISPOSTA 14/O3/2017
LIBRO DEL PROFETA EZECHIELE - 33
1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2«Figlio dell’uomo, parla ai figli del tuo popolo e di’ loro: Se mando la spada contro un paese e il popolo di quel paese prende uno di loro e lo pone quale sentinella e 3questi, vedendo sopraggiungere la spada sul paese, suona il corno e dà l’allarme al popolo, 4se colui che sente chiaramente il suono del corno non ci bada e la spada giunge e lo sorprende, egli dovrà a se stesso la propria rovina.
5Aveva udito il suono del corno, ma non vi ha prestato attenzione: sarà responsabile della sua rovina; se vi avesse prestato attenzione, si sarebbe salvato.
6Se invece la sentinella vede giungere la spada e non suona il corno e il popolo non è avvertito e la spada giunge e porta via qualcuno, questi sarà portato via per la sua iniquità, ma della sua morte domanderò conto alla sentinella. 7O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele.
Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. 8Se io dico al malvagio: “Malvagio, tu morirai”, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te.
9Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato. 10Tu, figlio dell’uomo, annuncia alla casa d’Israele: Voi dite: “I nostri delitti e i nostri peccati sono sopra di noi e in essi noi ci consumiamo! In che modo potremo vivere?”.
11Di’ loro: Com’è vero che io vivo – oracolo del Signore Dio –, io non godo della morte del malvagio, ma che il malvagio si converta dalla sua malvagità e viva. Convertitevi dalla vostra condotta perversa! Perché volete perire, o casa d’Israele? 12Figlio dell’uomo, di’ ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salva se pecca, e il malvagio non cade per la sua malvagità se si converte dalla sua malvagità, come il giusto non potrà vivere per la sua giustizia se pecca.
13Se io dico al giusto: “Vivrai”, ed egli, confidando sulla sua giustizia commette il male, nessuna delle sue azioni buone sarà più ricordata e morirà nel male che egli ha commesso. 14Se dico al malvagio: “Morirai”, ed egli si converte dal suo peccato e compie ciò che è retto e giusto, 15rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato, osserva le leggi della vita, senza commettere il male, egli vivrà e non morirà; 16nessuno dei peccati commessi sarà più ricordato: egli ha praticato ciò che è retto e giusto e certamente vivrà.
17Eppure, i figli del tuo popolo vanno dicendo: “Non è retta la via del Signore”. È la loro via invece che non è retta! 18Se il giusto si allontana dalla giustizia e fa il male, per questo certo morirà. 19Se il malvagio si converte dalla sua malvagità e compie ciò che è retto e giusto, per questo vivrà. 20Voi andate dicendo: “Non è retta la via del Signore”.
Giudicherò ciascuno di voi secondo la sua condotta, o casa d’Israele». 21Nell’anno dodicesimo della nostra deportazione, nel decimo mese, il cinque del mese, arrivò da me un fuggiasco da Gerusalemme per dirmi: «La città è presa». 22La sera prima dell’arrivo del fuggiasco, la mano del Signore fu su di me e al mattino, quando il fuggiasco giunse, il Signore mi aprì la bocca. La mia bocca dunque si aprì e io non fui più muto.
23Mi fu rivolta questa parola del Signore: 24«Figlio dell’uomo, gli abitanti di quelle rovine, nella terra d’Israele, vanno dicendo: “Abramo era uno solo ed ebbe in possesso la terra e noi siamo molti: a noi dunque è stata data in possesso la terra!”.
25Perciò dirai loro: Così dice il Signore Dio: Voi mangiate la carne con il sangue, sollevate gli occhi ai vostri idoli, versate il sangue, e vorreste avere in possesso la terra? 26Voi vi appoggiate sulle vostre spade, compite cose nefande, ognuno di voi disonora la donna del suo prossimo e vorreste avere in possesso la terra?
27Annuncerai loro: Così dice il Signore Dio: Com’è vero ch’io vivo, quelli che stanno fra le rovine periranno di spada; darò in pasto alle belve quelli che sono per la campagna, e quelli che sono nelle fortezze e dentro le caverne moriranno di peste. 28Ridurrò la terra a una solitudine e a un deserto e cesserà l’orgoglio della sua forza. I monti d’Israele saranno devastati, non vi passerà più nessuno. 29Sapranno che io sono il Signore quando farò della loro terra una solitudine e un deserto, a causa di tutti gli abomini che hanno commesso.
30Figlio dell’uomo, i figli del tuo popolo parlano di te lungo le mura e sulle porte delle case e si dicono l’un l’altro: “Andiamo a sentire qual è la parola che viene dal Signore”. 31In folla vengono da te, si mettono a sedere davanti a te e ascoltano le tue parole, ma poi non le mettono in pratica, perché si compiacciono di parole, mentre il loro cuore va dietro al guadagno.
32Ecco, tu sei per loro come una canzone d’amore: bella è la voce e piacevole l’accompagnamento musicale. Essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica. 33Ma quando ciò avverrà, ed ecco avviene, sapranno che c’è un profeta in mezzo a loro».
RISPOSTA -19/4/2017
SECONDA LETTERA DI PIETRO - 1
1Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro ai quali il nostro Dio e salvatore Gesù Cristo, nella sua giustizia, ha dato il medesimo e prezioso dono della fede: 2grazia e pace siano concesse a voi in abbondanza mediante la conoscenza di Dio e di Gesù Signore nostro. 3La sua potenza divina ci ha donato tutto quello che è necessario per una vita vissuta santamente, grazie alla conoscenza di colui che ci ha chiamati con la sua potenza e gloria.
4Con questo egli ci ha donato i beni grandissimi e preziosi a noi promessi, affinché per loro mezzo diventiate partecipi della natura divina, sfuggendo alla corruzione, che è nel mondo a causa della concupiscenza. 5Per questo mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, 6alla conoscenza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà, 7alla pietà l’amore fraterno, all’amore fraterno la carità. 8Questi doni, presenti in voi e fatti crescere, non vi lasceranno inoperosi e senza frutto per la conoscenza del Signore nostro Gesù Cristo.
9Chi invece non li possiede è cieco, incapace di vedere e di ricordare che è stato purificato dai suoi antichi peccati. 10Quindi, fratelli, cercate di rendere sempre più salda la vostra chiamata e la scelta che Dio ha fatto di voi. Se farete questo non cadrete mai.
11Così infatti vi sarà ampiamente aperto l’ingresso nel regno eterno del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. 12Penso perciò di rammentarvi sempre queste cose, benché le sappiate e siate stabili nella verità che possedete. 13Io credo giusto, finché vivo in questa tenda, di tenervi desti con le mie esortazioni, 14sapendo che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come mi ha fatto intendere anche il Signore nostro Gesù Cristo.
15E procurerò che anche dopo la mia partenza voi abbiate a ricordarvi di queste cose. 16Infatti, vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole artificiosamente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. 17Egli infatti ricevette onore e gloria da Dio Padre, quando giunse a lui questa voce dalla maestosa gloria: «Questi è il Figlio mio, l’amato, nel quale ho posto il mio compiacimento». 18Questa voce noi l’abbiamo udita discendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte.
19E abbiamo anche, solidissima, la parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l’attenzione come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e non sorga nei vostri cuori la stella del mattino. 20Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione, 21poiché non da volontà umana è mai venuta una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono alcuni uomini da parte di Dio.
RISPOSTA DEL 22/4/2017
LIBRODEL PROFETA GEREMIA - 35
1Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore durante il regno di Ioiakìm, figlio di Giosia, re di Giuda: 2«Va’ dai Recabiti e parla loro, conducili in una delle stanze nel tempio del Signore e offri loro vino da bere». 3Allora presi tutta la famiglia dei Recabiti, cioè Iaazania, figlio di Geremia, figlio di Cabassinia, i suoi fratelli e tutti i suoi figli.
4Li condussi nel tempio del Signore, nella stanza dei figli di Canan, figlio di Igdalia, uomo di Dio, la quale si trova vicino alla stanza dei capi, sopra la stanza di Maasia, figlio di Sallum, custode della soglia.
5Posi davanti ai membri della famiglia dei Recabiti boccali pieni di vino e delle coppe e dissi loro: «Bevete il vino!». 6Essi risposero: «Noi non beviamo vino, perché Ionadàb, figlio di Recab, nostro antenato, ci diede quest’ordine: “Non berrete vino, né voi né i vostri figli, mai; 7non costruirete case, non seminerete sementi, non pianterete vigne e non ne possederete, ma abiterete nelle tende tutti i vostri giorni, perché possiate vivere a lungo sulla terra dove vivete come forestieri”.
8Noi abbiamo obbedito agli ordini di Ionadàb, figlio di Recab, nostro padre, in tutto ciò che ci ha comandato, e perciò noi, le nostre mogli, i nostri figli e le nostre figlie, non beviamo vino per tutta la nostra vita; 9non costruiamo case da abitare né possediamo vigne o campi o sementi.
10Noi abitiamo nelle tende, obbediamo e facciamo quanto ci ha comandato Ionadàb, nostro padre. 11Quando Nabucodònosor, re di Babilonia, è venuto contro il paese, ci siamo detti: “Venite, entriamo in Gerusalemme per sfuggire all’esercito dei Caldei e all’esercito degli Aramei”. Così siamo venuti ad abitare a Gerusalemme».
12Allora fu rivolta a Geremia questa parola del Signore: 13«Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Va’ e riferisci agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Non accetterete la lezione, ascoltando le mie parole? Oracolo del Signore.
14Sono state messe in pratica le parole di Ionadàb, figlio di Recab, il quale aveva comandato ai suoi figli di non bere vino, ed essi non lo hanno bevuto fino ad oggi, obbedendo al comando del loro padre. Io invece vi ho parlato con premura e insistenza, ma voi non mi avete ascoltato!
15Vi ho inviato con assidua premura tutti i miei servi, i profeti, per dirvi: Abbandoni ciascuno la sua condotta perversa, migliorate le vostre azioni e non seguite e non servite altri dèi, per poter abitare nella terra che ho concesso a voi e ai vostri padri, ma voi non avete prestato orecchio e non mi avete dato retta. 16E mentre i figli di Ionadàb, figlio di Recab, hanno eseguito il comando del loro padre, questo popolo non mi ha ascoltato.
17Perciò dice il Signore, Dio degli eserciti, Dio d’Israele: Ecco, io farò venire su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme tutto il male che ho annunciato contro di loro, perché ho parlato loro e non mi hanno ascoltato, li ho chiamati e non hanno risposto».
18Geremia disse poi alla famiglia dei Recabiti: «Dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Poiché avete ascoltato il comando di Ionadàb, vostro padre, e avete osservato tutti i suoi decreti e avete fatto quanto vi aveva ordinato, 19per questo dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Non verrà mai a mancare a Ionadàb, figlio di Recab, qualcuno che stia sempre alla mia presenza».
RISPOSTA DEL 23/06/2017
LIBRODEL PROFETA GEREMIA - 44
1Questa parola fu rivolta a Geremia per tutti i Giudei che abitavano nel paese d’Egitto, a Migdol, a Tafni, a Menfi e nella regione di Patros. 2«Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Voi avete visto tutte le sventure che ho mandato su Gerusalemme e su tutte le città di Giuda; eccole oggi una desolazione, senza abitanti, 3a causa delle iniquità che commisero per provocarmi, andando a offrire incenso e a venerare altri dèi, che né loro conoscevano né voi né i vostri padri conoscevate.
4Vi ho inviato con assidua premura tutti i miei servi, i profeti, per dirvi: “Non fate questa cosa abominevole che io ho in odio!”. 5Ma essi non mi ascoltarono, non prestarono orecchio e non abbandonarono la loro iniquità cessando dall’offrire incenso ad altri dèi. 6Perciò la mia ira e il mio furore si riversarono e divamparono come fuoco nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme, ed esse divennero un deserto e una desolazione, come sono ancora oggi.
7Dice dunque il Signore, Dio degli eserciti, Dio d’Israele: Perché voi fate un male così grave contro voi stessi, tanto da farvi sterminare di mezzo a Giuda, uomini e donne, bambini e lattanti, in modo che non rimanga di voi neppure un resto?
8Perché mi provocate con l’opera delle vostre mani, offrendo incenso a divinità straniere nella terra d’Egitto, dove siete venuti a dimorare, in modo da farvi sterminare e da divenire oggetto di esecrazione e di obbrobrio tra tutte le nazioni della terra? 9Avete forse dimenticato le iniquità dei vostri padri, le iniquità dei re di Giuda, le iniquità dei vostri capi, le vostre iniquità e quelle delle vostre donne, compiute nella terra di Giuda e per le strade di Gerusalemme?
10Fino ad oggi essi non ne hanno sentito rimorso, non hanno provato timore e non hanno camminato secondo la legge e i decreti che io ho posto davanti a voi e ai vostri padri. 11Perciò dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Ecco, io rivolgo la faccia contro di voi a vostra sventura e per distruggere tutto Giuda.
12Prenderò il resto di Giuda, che ha deciso di andare a dimorare nella terra d’Egitto; essi periranno tutti nella terra d’Egitto, cadranno di spada e periranno di fame, piccoli e grandi, moriranno di spada e di fame e saranno oggetto di maledizione e di orrore, di esecrazione e di obbrobrio.
13Punirò coloro che dimorano nella terra d’Egitto, come ho punito Gerusalemme con la spada, la fame e la peste. 14Nessuno scamperà né sfuggirà fra il resto di Giuda che è venuto a dimorare qui nella terra d’Egitto con la speranza di tornare nella terra di Giuda, dove essi desiderano ritornare ad abitare; essi non vi ritorneranno mai, eccettuati pochi fuggiaschi».
15Allora tutti gli uomini che sapevano che le loro donne avevano bruciato incenso a divinità straniere, e tutte le donne che erano presenti, una grande folla, e tutto il popolo che dimorava nel paese d’Egitto e a Patros, risposero a Geremia: 16«Quanto all’ordine che ci hai comunicato in nome del Signore, noi non ti vogliamo dare ascolto;
17anzi decisamente eseguiremo tutto ciò che abbiamo promesso, cioè bruceremo incenso alla regina del cielo e le offriremo libagioni come abbiamo già fatto noi, i nostri padri, i nostri re e i nostri capi nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme.
Allora avevamo pane in abbondanza, eravamo felici e non vedemmo alcuna sventura; 18ma, da quando abbiamo cessato di bruciare incenso alla regina del cielo e di offrirle libagioni, abbiamo sofferto carestia di tutto e siamo stati sterminati dalla spada e dalla fame».
19E le donne aggiunsero: «Quando noi donne bruciamo incenso alla regina del cielo e le offriamo libagioni, forse che prepariamo per lei focacce con la sua immagine e le offriamo libagioni senza il consenso dei nostri mariti?». 20Geremia disse a tutto il popolo, agli uomini e alle donne e a tutta la gente che gli avevano risposto in quel modo:
21«Forse che il Signore non si ricorda e non ha più in mente l’incenso che voi bruciavate nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme, voi e i vostri padri, i vostri re e i vostri capi e il popolo del paese? 22Il Signore non ha più potuto sopportare la malvagità delle vostre azioni né le cose abominevoli che avete commesso.
Per questo la vostra terra è divenuta un deserto, oggetto di orrore e di esecrazione, senza abitanti, come oggi si vede. 23Per il fatto che voi avete bruciato incenso e avete peccato contro il Signore, non avete ascoltato la voce del Signore e non avete camminato secondo la sua legge, i suoi decreti e i suoi statuti, per questo vi è capitata questa sventura, come oggi si vede».
24Geremia disse a tutto il popolo e a tutte le donne: «Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che siete nella terra d’Egitto. 25Dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Voi donne lo avete affermato con la bocca e compiuto con le vostre mani, affermando: “Noi adempiremo tutti i voti che abbiamo fatto di offrire incenso alla regina del cielo e di offrirle libagioni”! Adempite pure i vostri voti e fate pure le vostre libagioni.
26Tuttavia ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che abitate nella terra d’Egitto. Ecco, io giuro per il mio nome grande, dice il Signore. Mai più il mio nome sarà pronunciato in tutta la terra d’Egitto dalla bocca di un uomo di Giuda che possa dire: “Per la vita del Signore Dio!”.
27Ecco, veglierò su di loro per la loro disgrazia e non per il loro bene. Tutti gli uomini di Giuda che si trovano nella terra d’Egitto periranno di spada e di fame, fino al loro sterminio. 28Gli scampati dalla spada torneranno dalla terra d’Egitto nella terra di Giuda molto scarsi di numero. Tutto il resto di Giuda, che è andato a dimorare nella terra d’Egitto, saprà quale parola si avvererà, se la mia o la loro.
29Sarà per voi il segno – oracolo del Signore – che io vi punirò in questo luogo, perché sappiate che le mie parole si avverano sul serio contro di voi, per vostra disgrazia.
30Così dice il Signore: Ecco, io metterò il faraone Cofra, re d’Egitto, in mano ai suoi nemici e a coloro che vogliono la sua vita, come ho messo Sedecìa, re di Giuda, in mano a Nabucodònosor, re di Babilonia, suo nemico, che attentava alla sua vita>>.
RISPOSTA DELL'ETERNO 19/09/2017
LIBRODEL PROFETA ISAIA - 1
1Visione che Isaia, figlio di Amoz, ebbe su Giuda e su Gerusalemme al tempo dei re di Giuda Ozia, Iotam, Acaz ed Ezechia. 2Udite, o cieli, ascolta, o terra, così parla il Signore: «Ho allevato e fatto crescere figli, ma essi si sono ribellati contro di me.
3Il bue conosce il suo proprietario e l’asino la greppia del suo padrone, ma Israele non conosce, il mio popolo non comprende». 4Guai, gente peccatrice, popolo carico d’iniquità! Razza di scellerati, figli corrotti! Hanno abbandonato il Signore, hanno disprezzato il Santo d’Israele, si sono voltati indietro.
5Perché volete ancora essere colpiti, accumulando ribellioni? Tutta la testa è malata, tutto il cuore langue. 6Dalla pianta dei piedi alla testa non c’è nulla di sano, ma ferite e lividure e piaghe aperte, che non sono state ripulite né fasciate né curate con olio. 7La vostra terra è un deserto, le vostre città arse dal fuoco.
La vostra campagna, sotto i vostri occhi, la divorano gli stranieri; è un deserto come la devastazione di Sòdoma.
8È rimasta sola la figlia di Sion, come una capanna in una vigna, come una tenda in un campo di cetrioli, come una città assediata.
9Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato qualche superstite, già saremmo come Sòdoma, assomiglieremmo a Gomorra. 10Ascoltate la parola del Signore, capi di Sòdoma; prestate orecchio all’insegnamento del nostro Dio, popolo di Gomorra!
11«Perché mi offrite i vostri sacrifici senza numero? – dice il Signore. Sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di pingui vitelli. Il sangue di tori e di agnelli e di capri io non lo gradisco. 12Quando venite a presentarvi a me, chi richiede a voi questo: che veniate a calpestare i miei atri?
13Smettete di presentare offerte inutili; l’incenso per me è un abominio, i noviluni, i sabati e le assemblee sacre: non posso sopportare delitto e solennità. 14Io detesto i vostri noviluni e le vostre feste; per me sono un peso, sono stanco di sopportarli.
15Quando stendete le mani, io distolgo gli occhi da voi. Anche se moltiplicaste le preghiere, io non ascolterei: le vostre mani grondano sangue. 16Lavatevi, purificatevi, allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni. Cessate di fare il male, 17imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova».
18«Su, venite e discutiamo – dice il Signore. Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. 19Se sarete docili e ascolterete, mangerete i frutti della terra. 20Ma se vi ostinate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada, perché la bocca del Signore ha parlato». 21Come mai la città fedele è diventata una prostituta?
Era piena di rettitudine, vi dimorava la giustizia, ora invece è piena di assassini! 22Il tuo argento è diventato scoria, il tuo vino è diluito con acqua. 23I tuoi capi sono ribelli e complici di ladri. Tutti sono bramosi di regali e ricercano mance. Non rendono giustizia all’orfano e la causa della vedova fino a loro non giunge.
24Perciò, oracolo del Signore, Dio degli eserciti, il Potente d’Israele: «Guai! Esigerò soddisfazioni dai miei avversari, mi vendicherò dei miei nemici. 25Stenderò la mia mano su di te, purificherò come in un forno le tue scorie, eliminerò da te tutto il piombo. 26Renderò i tuoi giudici come una volta, i tuoi consiglieri come al principio. Allora sarai chiamata “Città della giustizia”, “Città fedele”».
27Sion sarà riscattata con il giudizio, i suoi convertiti con la rettitudine.
28Ribelli e peccatori insieme finiranno in rovina e periranno quanti abbandonano il Signore. 29Sì, vi vergognerete delle querce di cui vi siete compiaciuti. Arrossirete dei giardini che vi siete scelti, 30Sì, diventerete come quercia dalle foglie avvizzite e come giardino senz’acqua. 31Il forte diverrà come stoppa, la sua opera come una favilla; bruceranno tutte e due insiemi e nessuno le spegnerà.
LIBRODEL PROFETA ISAIA - 2
1Messaggio che Isaia, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme. 2Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà saldo sulla cima dei monti e s’innalzerà sopra i colli, e ad esso affluiranno tutte le genti. 3Verranno molti popoli e diranno: «Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci insegni le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri». Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. 4Egli sarà giudice fra le genti e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra. 5Casa di Giacobbe, venite, camminiamo nella luce del Signore.
6Sì, tu hai rigettato il tuo popolo, la casa di Giacobbe, perché rigurgitano di maghi orientali e di indovini come i Filistei; agli stranieri battono le mani. 7La sua terra è piena d’argento e d’oro, senza limite sono i suoi tesori; la sua terra è piena di cavalli, senza limite sono i suoi carri. 8La sua terra è piena di idoli; adorano l’opera delle proprie mani, ciò che hanno fatto le loro dita.
9L’uomo sarà piegato, il mortale sarà abbassato; tu non perdonare loro. 10Entra fra le rocce, nasconditi nella polvere, di fronte al terrore che desta il Signore e allo splendore della sua maestà, quando si alzerà a scuotere la terra. 11L’uomo abbasserà gli occhi superbi, l’alterigia umana si piegherà; sarà esaltato il Signore, lui solo, in quel giorno.
12Poiché il Signore degli eserciti ha un giorno contro ogni superbo e altero, contro chiunque si innalza, per abbatterlo, 13contro tutti i cedri del Libano alti ed elevati, contro tutte le querce del Basan, 14contro tutti gli alti monti, contro tutti i colli elevati, 15contro ogni torre eccelsa, contro ogni muro fortificato, 16contro tutte le navi di Tarsis e contro tutte le imbarcazioni di lusso.
17Sarà piegato l’orgoglio degli uomini, sarà abbassata l’alterigia umana; sarà esaltato il Signore, lui solo, in quel giorno. 18Gli idoli spariranno del tutto. 19Rifugiatevi nelle caverne delle rocce e negli antri sotterranei, di fronte al terrore che desta il Signore e allo splendore della sua maestà, quando si alzerà a scuotere la terra.
20In quel giorno ognuno getterà ai topi e ai pipistrelli gli idoli d’argento e gli idoli d’oro, che si era fatto per adorarli, 21per entrare nei crepacci delle rocce e nelle spaccature delle rupi, di fronte al terrore che desta il Signore e allo splendore della sua maestà, quando si alzerà a scuotere la terra. 22Guardatevi dunque dall’uomo, nelle cui narici non v’è che un soffio: in quale conto si può tenere?
RISPOSTA DELL'ETERNO 19/09/2017
SOFONIA 1
1 Parola del Signore rivolta a Sofonìa figlio dell'Etiope, figlio di Godolia, figlio di Amaria, figlio di Ezechia, al tempo di Giosia figlio di Amon, re di Giuda.
IL GIORNO DEL SIGNORE IN GIUDA
Preludio cosmico
2 Tutto farò sparire dalla terra. Oracolo del Signore. 3 Distruggerò uomini e bestie; sterminerò gli uccelli del cielo e i pesci del mare, abbatterò gli empi; sterminerò l'uomo dalla terra. Oracolo del Signore. Contro il culto degli dei stranieri
4 Stenderò la mano su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme; sterminerò da questo luogo gli avanzi di Baal e il nome stesso dei suoi falsi sacerdoti; 5 quelli che sui tetti si prostrano davanti alla milizia celeste e quelli che si prostrano davanti al Signore, e poi giurano per Milcom; 6 quelli che si allontanano dal seguire il Signore, che non lo cercano, né si curano di lui. 7 Silenzio, alla presenza del Signore Dio, perché il giorno del Signore è vicino, perché il Signore ha preparato un sacrificio, ha mandato a chiamare i suoi invitati.
Contro gli alti dignitari della corte 8 Nel giorno del sacrificio del Signore, io punirò i prìncipi e i figli di re e quanti vestono alla moda straniera; 9 punirò in quel giorno chiunque salta la soglia, chi riempie di rapine e di frodi il palazzo del suo padrone.
Contro i commercianti di Gerusalemme 10 In quel giorno - parola del Signore - grida d'aiuto verranno dalla Porta dei pesci, ululati dal quartiere nuovo e grande fragore dai colli. 11 Urlate, abitanti del Mortaio, poiché tutta la turba dei trafficanti è finita, tutti i pesatori d'argento sono sterminati. Contro gli increduli. 12 In quel tempo perlustrerò Gerusalemme con lanterne e farò giustizia di quegli uomini che riposando sulle loro fecce pensano e dicono: «Il Signore non fa né bene né male».
13 I loro beni saranno saccheggiati e le loro case distrutte. Hanno costruito case ma non le abiteranno, hanno piantato viti, ma non ne berranno il vino. Il giorno del Signore 14 È vicino il gran giorno del Signore, è vicino e avanza a grandi passi. Una voce: Amaro è il giorno del Signore! anche un prode lo grida. 15 «Giorno d'ira quel giorno, giorno di angoscia e di afflizione, giorno di rovina e di sterminio, giorno di tenebre e di caligine, giorno di nubi e di oscurità, 16 giorno di squilli di tromba e d'allarme sulle fortezze e sulle torri d'angolo.
17 Metterò gli uomini in angoscia e cammineranno come ciechi, perché han peccato contro il Signore; il loro sangue sarà sparso come polvere e le loro viscere come escrementi. 18 Neppure il loro argento, neppure il loro oro potranno salvarli». Nel giorno dell'ira del Signore e al fuoco della sua gelosia tutta la terra sarà consumata, poiché farà improvvisa distruzione di tutti gli abitanti della terra.
SOFONIA CAPITOLO 2
Conclusione: invito alla conversione.
1 Radunatevi, raccoglietevi, o gente spudorata, 2 prima di essere travolti come pula che scompare in un giorno; prima che piombi su di voi la collera furiosa del Signore. 3 Cercate il Signore voi tutti, umili della terra, che eseguite i suoi ordini; cercate la giustizia, cercate l'umiltà, per trovarvi al riparo nel giorno dell'ira del Signore.
II. CONTRO LE NAZIONI
Il nemico a occidente: i Filistei.
4 Gaza infatti sarà desolata e Ascalòna ridotta a un deserto. Asdòd in pieno giorno sarà deportata ed Ekròn distrutta dalle fondamenta. 5 Guai agli abitanti della costa del mare, alla gente dei Cretei! La parola del Signore è contro di te, Canaan, paese dei Filistei: «Io ti distruggerò privandoti di ogni abitante. 6 Diverrai pascoli di pastori e recinti di greggi». 7 La costa del mare apparterrà al resto della casa di Giuda; in quei luoghi pascoleranno e a sera nelle case di Ascalòna prenderanno riposo, quando il Signore loro Dio li avrà visitati e avrà restaurato le loro sorti.
I nemici a oriente: Moab e Ammon.
8 «Ho udito l'insulto di Moab e gli oltraggi degli Ammoniti, con i quali hanno insultato il mio popolo gloriandosi del loro territorio. 9 Perciò, com'è vero ch'io vivo, - parola del Signore degli eserciti Dio d'Israele - Moab diventerà come Sòdoma e gli Ammoniti come Gomorra: un luogo invaso dai pruni, una cava di sale, un deserto per sempre. I rimasti del mio popolo li saccheggeranno e i superstiti della mia gente ne saranno gli eredi».
10 Questo accadrà ad essi per la loro superbia, perché hanno insultato, hanno disprezzato il popolo del Signore. 11 Terribile sarà il Signore con loro, poiché annienterà tutti gli idoli della terra, mentre a lui si prostreranno, ognuno sul proprio suolo, i popoli di tutti i continenti.
Il nemico a sud: l'Etiopia
12 «Anche voi, Etiopi, sarete trafitti dalla mia spada».
Il nemico a nord: Assur 13 Stenderà la mano anche al settentrione e distruggerà Assur, farà di Ninive una desolazione, arida come il deserto. 14 Alloggeranno in mezzo a lei, a branchi, tutti gli animali della valle. Anche il pellicano, anche il riccio
albergheranno nei suoi capitelli; il gufo striderà sulle finestre e il corvo sulle soglie. 15 È questa la città gaudente che si sentiva sicura e che pensava: «Io e non altri all'infuori di me»? Come mai è diventata un deserto, un rifugio di animali? Chiunque le passa vicino fischia e agita la mano.
SOFONIA CAPITOLO 3
Contro i dirigenti della nazione - III. CONTRO GERUSALEMME
1 Guai alla città ribelle e contaminata, alla città prepotente! 2 Non ha ascoltato la voce, non ha accettato la correzione. Non ha confidato nel Signore, non si è rivolta al suo Dio. 3 I suoi capi in mezzo ad essa sono leoni ruggenti, i suoi giudici sono lupi della sera, che non hanno rosicchiato dal mattino. 4 I suoi profeti sono boriosi, uomini fraudolenti. I suoi sacerdoti profanano le cose sacre, violano la legge.5 In mezzo ad essa il Signore è giusto, non commette iniquità; ogni mattino dà il suo giudizio, come la luce che non viene mai meno.
La lezione delle nazioni.
6 Ho sterminato le nazioni, le loro torri d'angolo sono state distrutte; ho reso deserte le loro strade sì che non c'è alcun passante; sono state depredate le loro città e nessuno più le abita. 7 Io pensavo: «Almeno ora mi temerà! Accoglierà la correzione. Non si cancelleranno dai suoi occhi tutte le punizioni che le ho inflitte». Ma invece si sono affrettati a pervertire di nuovo ogni loro azione. 8 Perciò aspettatemi - parola del Signore - quando mi leverò per accusare, perché ho decretato di adunare le genti, di convocare i regni, per riversare su di essi la mia collera, tutta la mia ira ardente: poiché dal fuoco della mia gelosia sarà consumata tutta la terra.
IV. PROMESSE
Conversione dei popoli
9 Allora io darò ai popoli un labbro puro perché invochino tutti il nome del Signore e lo servano tutti sotto lo stesso giogo. 10 Da oltre i fiumi di Etiopia fino all'estremo settentrione, i miei supplicanti mi porteranno offerte.
L'umile resto di Israele
11 In quel giorno non avrai vergogna di tutti i misfatti commessi contro di me, perché allora eliminerò da te tutti i superbi millantatori e tu cesserai di inorgoglirti sopra il mio santo monte. 12 Farò restare in mezzo a te un popolo umile e povero; confiderà nel nome del Signore.13 il resto d'Israele. Non commetteranno più iniquità e non proferiranno menzogna; non si troverà più nella loro bocca una lingua fraudolenta. Potranno pascolare e riposare senza che alcuno li molesti.
"BIOGRAFIA» SOFONIA Questo nome "significa YHWH nasconde oppure ha nascosto o ha preservato e forse allude alla protezione di Dio nei confronti del suo popolo durante le persecuzioni all’epoca di Sofonia, durante il regno del malvagio Manasse (II Re 21:16). Sofonia era discendente di Ezechia re di Giuda, era un lontano parente del re Giosia, unico profeta ad avere una discendenza nobile. Sofonia lavorò durante il periodo del re Giosia (640-609 a.C.).
Prima del regno di Giosia regnò Manasse (695-642 a.C.) e suo figlio Ammon (642-640 a.C.) loro avevano introdotto il culto pagano infatti costruirono anche altari a Baal, introdussero anche i sacrifici di bambini e l’astrologia. II Re 21:6 “Fece anche passare per il fuoco suo figlio, praticò la magia e la divinazione e consultò i medium e i maghi. Si diede completamente a fare ciò che è male agli occhi dell’Eterno, provocandolo ad ira”.
Ad Ammon, che fu assassinato, succedette Giosia che aveva 8 anni, a 16 anni Giosia si mise alla ricerca del Dio del suo antenato Davide, così nel 628 diede il via a un movimento di riforma che portò tutta Gerusalemme all’eliminazione dell’idolatria. Questo movimento non aveva delle solide radici infatti non portò alla scomparsa definitiva dell’idolatria, così Sofonia e Geremia profetizzarono il giudizio imminente.
Il tema di questo libro è l’imminente giudizio di Dio su Giuda per la sua disubbidienza e la salvezza per i fedeli. Importante notare che quando dice “La parola del Signore che fu rivolta” usata anche da Osea, Gioele e Michea all’inizio del loro libro, indica che è il Signore che parla. La profezia di Sofonia ha due Argomenti:
L’imminente ira di Dio che vuole portare al pentimento. Le parole di conforto di Sofonia in cui dice che anche se c’è l’ira di Dio comunque non dimenticherà e avrà misericordia del patto e organizzerà il suo popolo in un’epoca futura.
Quindi vediamo: Giudizio contro tutta la terra (1:1-2)
Giudizio contro Giuda e Gerusalemme (1:4-2-5)
Giudizio contro le nazioni vicine (2:4-15)
Giudizio contro Gerusalemme (3:1-7)
Giudizio contro tutta la terra (3:8)
“La parola dell’Eterno che fu rivolta a Sofonia, figlio di Kusci, figlio di Ghedaliah, figlio di Amariah, figlio di Ezechia, ai giorni di Giosia figlio di Amon, re di Giuda. 2«Io farò interamente scomparire ogni cosa dalla faccia della terra», dice l’Eterno.” 1:1-2 Vediamo un giudizio universale in cui distruggerà ogni cosa, dagli uomini alle bestie agli uccelli.
Interessante notare come i 4 gruppi degli esseri viventi che Dio vuole distruggere siano elencati al contrario di come furono elencati durante la creazione quasi ad annullare la creazione “Farò scomparire uomini e bestie, farò scomparire gli uccelli del cielo e i pesci del mare, le cause di peccato assieme agli empi, e sterminerò l’uomo dalla faccia della terra», dice l’Eterno” 1:3.
È vero anche che Sofonia afferma che il rimanente del popolo sarebbe stato liberato, forse la distruzione dell’umanità era riferito agli empi. Dopo la distruzione generale della terra il profeta va sul particolare e quindi che Giuda sarebbe stato distrutto dai babilonesi, ma perché Sofonia associa l’evento della distruzione universale con quella di Giuda? Evento che poi si ripeterà più tardi in 3:1-8.
Probabilmente la distruzione di Giuda rappresenta solo un episodio della manifestazione dell’ira di Dio verso il suo popolo. Il Signore stava per giudicare il regno del Nord e la sua capitale Gerusalemme e anche ogni culto a Baal IDOLI E IDOLATRIA) (divinità che veniva adorata in Israele (divinità della fertilità) sarebbe stata cancellata.
2 Questo culto a Baal prevedeva terribili pratiche sessuali, Manasse addirittura aveva costruito un altare “Egli riedificò gli alti luoghi che Ezechia, suo padre, aveva demolito, eresse altari ai Baal, fece gli Ascerim e si prostrò davanti a tutto l’esercito del cielo e lo servì” II Cron. 33:3, mentre Giosia lo distrusse “Davanti a lui furono demoliti gli altari dei Baal; inoltre abbatté gli altari d’incenso che vi erano sopra, e frantumò gli Ascerim, le immagini scolpite e le immagini di metallo fuso e le ridusse in polvere, che sparse sui sepolcri di coloro che avevano offerto loro sacrifici” II Cron.
34:4. Come ho detto prima questo culto ritornò, come leggiamo in Geremia 19:5 “hanno edificato gli alti luoghi a Baal per bruciare nel fuoco i loro figli in olocausto a Baal, cosa che non avevo comandato, di cui non avevo mai parlato e che non mi era mai venuta in mente”.
L’idolatria veniva praticata dai sacerdoti idolatri cioè i Leviti che avevano tradito Dio per una fede superstiziosa. Non solo Dio avrebbe eliminato i falsi sacerdoti ma anche tutti quelli che adorano Milkom, cioè la divinità principale degli Ammoniti “perché essi mi hanno abbandonato e si sono prostrati davanti a Ashtoreth, la dea dei Sidoni, davanti a Kemosh, il dio di Moab e davanti a Milkom, il dio dei figli di Ammon, e non hanno camminato nelle mie vie per fare ciò che è giusto ai miei occhi e per osservare i miei statuti e i miei decreti, come fece suo padre Davide” I re 11:33 i quali erano un popolo che vivevano ad est del Mar Morto (Sofonia 2:8-9). Sofonia elenca quali sono i tipi di idolatria e ne cita tre: Il paganesimo L’indifferenza.
Il sincretismo religioso (adorazione simultanea di varie divinità insieme al Cristianesimo. A questo punto Sofonia invita tutti a tacere davanti al Signore perché sta arrivando il giorno del Signore, il giorno che citerà per 19 volte. Non ci sarà più idolatria, non più giuramento perché l’unico vero Dio stava per agire, il giudizio stava arrivando.
Non solo gli idolatri, ma anche la nobiltà di Giuda era disprezzata da Dio, che disubbidivano a Dio indossando abiti provenienti da Ninive, infatti l’aspetto esteriore, cioè indossare abiti stranieri, era uguale all’aspetto interiore, cioè aver assorbito le pratiche straniere e questo in realtà accadde infatti i figli di Giosia furono puniti: Suo figlio Ioacaz regnò 3 mesi e poi fu catturato dal faraone Neco II e portato in Egitto II Re 23:31-34.
Il malvagio figlio di Giosia Ioiachim regnò 11 anni e poi fu sconfitto da Nabucodonosor (II re 24:1-2). Il figlio di ioiachim, Ioiachin, regnò 3 mesi e poi fu portato prigioniero in babilonia (II Re 24:8-16). L’ultimo re di Giuda, altro figlio di Giosia, Sedechia, fu fatto accecare da Nabucodonosor e portato in Babilonia (II Re 24:18-25:7).
Nessuno sarebbe rimasto impunito. Il Signore non fa né bene e né male” i Giudei a quell’epoca avevano poca considerazione di Dio e che potesse mantenere le sue promesse, ma Sofonia afferma che Dio non era così debole, Dio avrebbe spinto i nemici dei Giudei a saccheggiare il popolo dalle loro ricchezze.
Fino ad ora vediamo che Sofonia ha annunciato il giudizio di Dio ora, invece passa a elencare la devastazione operata da quel giudizio. Infatti nel 605, solo 17 anni dopo la rinascita religiosa di Giosia, molti giovani di Giuda sotto Ioiachim, furono deportati, anche sotto Ioiachin furono portati in esilio e sotto Sedechia la città fu distrutta. Quando i babilonesi entrarono in città, la popolazione piombò nell’angoscia più profonda, le loro case furono distrutte.
I giudei sarebbero stati talmente confusi che avrebbero camminato come ciechi, questo non era dovuta alla crudeltà di Dio ma era la retribuzione per aver peccato contro il Signore. Non avrebbero avuto speranza di salvezza, tutto il paese sarebbe stato colpito dall’ira di Dio.
Dopo aver descritto l’ira di Dio, ora il profeta vuole spingere il popolo al pentimento e invita i credenti a continuare il loro cammino con l’Eterno, a loro veniva ordinato di cercare 3 cose: il Signore, la giustizia e l’umiltà. Chi avesse confidato in Dio allora sarebbero stati al sicuro. Dio è Dio per tutte le nazioni, e il profeta cominciò a profetizzare affermando che chiunque avesse indotto Giuda a peccare sarebbe stato punito.
Sofonia predisse la distruzione di 4 delle 5 principali città filistee: Gaza, Ascalon, Asdod, Ecron; menzionate da sud verso nord. Comunque ciò che Dio aveva detto era terrificante, non si sarebbero salvati nessuno nelle pianure costiere della Palestina e in realtà la distruzione fu iniziata dal faraone Neco II d’Egitto (609-594). 2:6-7)
Addirittura la regione costiera dei Cheretei sarebbe diventato pascolo per le greggi e sarebbe diventata di proprietà della casa di Giuda, di quelli che Dio avrebbe preservato dal giudizio, sarebbero diventati pastori e il Signore avrebbe avuto cura di loro.
Ora abbiamo la sentenza divina “com’è vero che io vivo” è un giuramento di Dio, sia Moab che Ammon sarebbero diventati come Sodoma e Gomorra, città distrutte ai tempi di Lot (Gn. 19:23-29). l paese sarebbe diventato un paese desolato, dove sarebbero cresciute ortiche, e sarebbe diventato come una salina, infatti questi paesi si trovavano vicino al Mar Morto che è molto salato.
Non solo ma i Moabiti e gli Ammoniti sarebbero diventati schiavi dei Giudei e che il resto del popolo giudaico sarebbe entrato in possesso di quei territori (Is 11:14). Moab e Ammon discendevano dalle figlie di Lot (Gn 19:30-38) erano legate a Giuda da vincoli di parentela.
Il peccato di queste tribù consisteva in insulti e oltraggi contro il popolo scelto da Dio. Queste tribù erano sempre state nemiche di Israele. All’epoca dei Giudici, sia Moab che Ammon cercarono ripetutamente di sottomettere Israele (Gn 3:12-14; 10:7-9; 11:4-6).
Sia Saul sia Davide sconfissero i figli di Ammon (I Sam. 11:1-11; 2 Sam. 10:1-14) e anche Ioram e Giosafat (2 Re 3). Il giudizio di Dio si sarebbe esteso anche nelle città che confinavano con Giuda: gli Etiopi erano discendenti di Cus, un figlio di Cam (Ni 10:6; I Conig. 1:8), loro abitavano nella regione dell’alto Nilo (oggi Egitto meridionale, Sudan ed Etiopia settentrionale), ma perché proprio loro?
C’erano altri popoli come i molesti Edomiti.
Forse per indicare che il giudizio avrebbe raggiunto anche gli estremi del mondo. I re Etiopi dominarono sull’Egitto fino alla sconfitta nel 670 a.C. Il giudizio era che sarebbero stati uccisi in battaglia e questa profezia si realizzò in parte per mano dei Babilonesi di Nabucodonosor nel 586 a.C. (Ez. 30:45). Dio avrebbe ridotto anche Ninive, capitale dell’Assiria, in una desolazione. L’Assiria era una nazione molto temuta a causa delle sue atrocità.
Dopo aver descritto l’imminente giudizio di Dio nei confronti delle nazioni confinanti con Giuda, Sofonia ora parla di nuovo del futuro di Gerusalemme. Paragona Gerusalemme ad una città pagana. “GUAI” è un’esclamazione di accusa perché è una città ribelle, contaminata e piena di sopprusi. Infatti il v. 2 ci dice che gli abitanti erano ribelli contro Dio e questa loro ribellione non le aveva permesso di confidare in Dio.
Ora il profeta accusa i capi che li vede arroganti come leoni, i giudici come lupi che divorano la loro preda. Infatti i capi di Giuda derubavano i loro concittadini, infatti anche i capi religiosi erano corrotti. 3:9 il profeta predisse che le nazioni si sarebbero rinnovate moralmente, avrebbe trasformato il loro linguaggio in un linguaggio puro inteso non una nuova lingua ma un rinnovamento nel modo di parlare.
Le nazioni convertite, rappresentate dall’Etiopia (Egitto meridionale, Sudan, Etiopia settentrionale) porteranno le loro offerte al Signore a Gerusalemme. Israele sarà incoraggiato a non temere ad avere fiducia. l’Infine 3:18 il Signore dice ciò che farà:
1I Giudei erano del dolore perché non potevano partecipare alle feste solenni, ma il Signore cancellerà queste pene quando raccoglierà il suo popolo a Gerusalemme. (V 18) 1Dio distruggerà gli oppressori stranieri di Israele, raccoglierà la nazione che era stata cacciata via da altri paesi e renderà i suoi figliuoli gloriosi e famosi (V.19)
Il profeta termina con queste parole: “Così dice il Signore. “
Sogno di mia sorella in CRISTO all'alba del-( 04/02/2018)
Erano le prime ore del mattino, lei ha visto in sogno…
“Di trovarsi nel paese di “Rofrano. era davanti la chiesa in piazza, poi si avvicinata ad un locale facce fronte la chiesa ed è entrata in esso, sembrava un luogo di incontro dei giovani. Poi sembrava di trovarsi in una chiesa dedicata ai giovani defunti, la chiesa portava il nome, “chiesa degli angeli! le sue pareti erano tappezzati di foto di codesti giovani morti. Nell’alto, nel mezzo della cupola della chiesa, c’erano degli angeli dipinti, vestiti di un abito bianco sfolgorante.
Ad un tratto una voce Spirituale ha incominciato a parlare, dicendo: in questo paese viene fatto il culto dei giovani morti, che vengono adorati come angeli! “Avverti questo popolo, una grande catastrofe si abbatterà su questo paese, un terremoto tremendo. Una catastrofe inevitabile! Essa “ormai è stata “confermata da Dio stesso! non è rievocabile!
I morti non saranno molti perché il paese è ormai “spopolato! Ormai l’avvertimento serve a mettersi in preghiera e prepararsi, allontanarsi probabilmente dai confini di questo paese. Poi il messaggio ha continuato, “che costoro sono stati avvertiti di ritornare a Dio, e abbandonare l’idolatria e il peccato in generale, ma loro non hanno voluto ascoltare!
Il castigo è stato già annunziato anni fa tramite diverse visioni Spirituale, divulgato a questo popolo, e al responsabile.” Ma loro invece di tornare a Dio, hanno continuato ad andare avanti per lo stesso percorso! In vece di tornare a Dio per mezzo di Gesù Cristo, hanno continuato ad “adorare idoli morti, e come se questo non bastasse! Gli ultimi tempi hanno innalzato culti di “Idoli - grechi-egizi, nei luoghi pubblici!
Nonostante gli “avvertimenti “ricevuti,” continuano la strada dei loro antenati, quella del peccato. Per di più rafforzano il culto di adorazioni di statue e di morti! Probabilmente questi ragazzi vengono venerati come angeli, e le loro foto vengono attaccati anche qua e là per il paese.
Il messaggio degli angeli continua: loro dicono di avvertire questo popolo imminente, perché il castigo preannunciato adesso è “confermato da Dio stesso, esso “AVVERRÀ” e non ci sarà scampo! Il paese sarà in gran parte distrutto, proprio come è stato preannunziato da Dio stesso per visione circa tre anni fa!
La distruzione sarà tremenda, una gran voragine si inghiottirà gran parte del paese, probabilmente a causa di un terremoto, questo non è chiaro! Ma sarà una distruzione simile a Sodoma e Gomorra. Dopo aver ricevuto questa visione, mia sorella mi ha informato il più presto possibile, chiedendomi cosa fare, e come poter informare codesto popolo?
L’informazione doveva avvenire a tutti i costi, perché la voce Spirituale ha detto chiaro di “AVVERTIRE QUESTA GENTE” Allora mi ha spiegato la visione. Per primo gli ho detto che io non potevo fare più niente, perché costoro sono già stati avvertiti, ma loro non danno ascolto.
Ma poi lo Spirito del Signore mi ha fatto capire ben chiaro, attraverso un messaggio dato a lei, e poi anche a me, che dovevo farlo. Nel frattempo mia sorella voleva mandarmi un messaggio sugli angeli, e cercando sul web, gli è apparso davanti uno scritto su gli angeli, “anzi a dir giusto, “sembrava che esso veniva scritto davanti ai suoi occhi sul tablet, senza il suo intervento; uno scritto che lei non scriveva, ma neanche ha cercato.
Il Messaggio è il “seguente: Venite a Me voi tutti dice: il Signore l’Eterno! Non “SFORARE” gli angeli” il che significa: (oltrepassare o superare gli angeli). “Ma gli angeli è un popolo; non sono uomini, “saluti al cielo, è un popolo celeste, loro sono “messaggeri, e stanno in Presenza di Dio.
Per questo l’uomo è “uomo, gli angeli sono popoli Spirituali, “non uomini morti”! Noi saremo spirito come angeli; “Ma non “angeli,” dillo a gli uomini” un bacio a tutti. “Prego che GESÙ illumini il vostro cammino, mettendovi angeli “accanto. Io sono andata in preghiera, ma una forza contraria mi toglieva il fiato, come se quella preghiera non doveva essere fatta.
Ma io ho insistito a rimanere in preghiera, così ho chiesto al Signore Gesù Cristo di rispondermi per mezzo della Sua Parola, di confermarmi la visione di mia sorella; e se avrei dovuto avvertire questo popolo, e se la catastrofe sarebbe veramente avvenuta, e mentre pregavo ad occhi chiusi ho aperto la bibbia alla cieca.
Alla fine della preghiera, ero un po' irrequieta, sapevo che il Signore mi avrebbe risposto, ma come? Allora ho incominciato a leggere i testi datemi, e nel vero senso della parola, mi sono “atterrita,” mi è stato confermato tutto.
Questa è stata la Risposta: (“Isaia.C.30: C.31/ libro del Profeta Isaia)
(Isaia c.30): 1Guai a voi, figli ribelli– oracolo del Signore – che fate progetti senza di me, vi legate con alleanze che io non ho ispirato, così da aggiungere peccato a peccato. 2Siete partiti per scendere in Egitto senza consultarmi, per mettervi sotto la protezione del faraone e per ripararvi all’ombra dell’Egitto.
3La protezione del faraone sarà la vostra vergogna e il riparo all’ombra dell’Egitto la vostra confusione. 4Quando i suoi capi saranno giunti a Tanis e i messaggeri avranno raggiunto Canes, 5tutti saranno delusi di un popolo che è inutile, che non porterà loro né aiuto né vantaggio, ma solo confusione e ignominia.
6Oracolo sulle bestie del Negheb. In una terra di angoscia e di miseria, della leonessa e del leone che ruggisce, di aspidi e draghi volanti, essi portano le loro ricchezze sul dorso di asini, i loro tesori sulla gobba di cammelli a un popolo che non giova a nulla. 7Vano e inutile è l’aiuto dell’Egitto; per questo lo chiamo «Raab l’ozioso». 8Su, vieni, scrivi questo su una tavoletta davanti a loro, incidilo sopra un documento, perché resti per il futuro in testimonianza perenne.
9Poiché questo è un popolo ribelle. Sono figli bugiardi, figli che non vogliono ascoltare la legge del Signore. 10Essi dicono ai veggenti: «Non abbiate visioni» e ai profeti: «Non fateci profezie sincere, diteci cose piacevoli, profetateci illusioni! 11Scostatevi dalla retta via, uscite dal sentiero, toglieteci dalla vista il Santo d’Israele».
12Pertanto dice il Santo d’Israele: «Poiché voi rigettate questa parola e confidate nella vessazione dei deboli e nella perfidia, ponendole a vostro sostegno, 13ebbene questa colpa diventerà per voi come una breccia che minaccia di crollare, che sporge su un alto muro, il cui crollo avviene in un attimo, improvvisamente, 14e s’infrange come un vaso di creta, frantumato senza misericordia, così che non si trova tra i suoi frantumi neppure un coccio con cui si possa prendere fuoco dal braciere o attingere acqua dalla cisterna».
15Poiché così dice il Signore Dio, il Santo d’Israele: «Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell’abbandono confidente sta la vostra forza». Ma voi non avete voluto, 16anzi avete detto: «No, noi fuggiremo su cavalli».
Ebbene, fuggite! «Cavalcheremo su destrieri veloci». Ebbene, più veloci saranno i vostri inseguitori. 17Mille saranno come uno solo di fronte alla minaccia di un altro,
per la minaccia di cinque vi darete alla fuga, finché resti di voi qualcosa come un palo sulla cima di un monte e come un’asta sopra una collina.
18Eppure il Signore aspetta con fiducia per farvi grazia, per questo sorge per avere pietà di voi, perché un Dio giusto è il Signore; beati coloro che sperano in lui. 19Popolo di Sion, che abiti a Gerusalemme, tu non dovrai più piangere. A un tuo grido di supplica ti farà grazia; appena udrà, ti darà risposta. 20Anche se il Signore ti darà il pane dell’afflizione e l’acqua della tribolazione, non si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro, 21i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: «Questa è la strada, percorretela», caso mai andiate a destra o a sinistra.
22Considererai cose immonde le tue immagini ricoperte d’argento; i tuoi idoli rivestiti d’oro getterai via come un oggetto immondo. «Fuori!», tu dirai loro. 23Allora egli concederà la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno, e anche il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato.
24I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno biada saporita, ventilata con la pala e con il vaglio. 25Su ogni monte e su ogni colle elevato scorreranno canali e torrenti d’acqua nel giorno della grande strage, quando cadranno le torri. 26La luce della luna sarà come la luce del sole, e la luce del sole sarà sette volte di più, come la luce di sette giorni, quando il Signore curerà la piaga del suo popolo e guarirà le lividure prodotte dalle sue percosse.
27Ecco il nome del Signore venire da lontano, ardente è la sua ira e gravoso il suo divampare; le sue labbra traboccano sdegno, la sua lingua è come un fuoco divorante. 28Il suo soffio è come un torrente che straripa, che giunge fino al collo, per vagliare i popoli con il vaglio distruttore e per mettere alle mascelle dei popoli una briglia che porta a rovina. 29Voi innalzerete il vostro canto come nella notte in cui si celebra una festa; avrete la gioia nel cuore come chi parte al suono del flauto, per recarsi al monte del Signore, alla roccia d’Israele
.30Il Signore farà udire la sua voce maestosa e mostrerà come colpisce il suo braccio con ira ardente, in mezzo a un fuoco divorante, tra nembi, tempesta e grandine furiosa. 31Poiché alla voce del Signore tremerà l’Assiria, quando il Signore percuoterà con la verga.
32Ogni colpo del bastone punitivo, che il Signore le farà piombare addosso, sarà accompagnato con tamburelli e cetre. Egli combatterà contro di essa con battaglie tumultuose. 33Il Tofet, infatti, è preparato da tempo: esso è pronto anche per il re. Profondo e largo è il rogo, fuoco e legna abbondano. Lo accenderà, come torrente di zolfo, il soffio del Signore.)
(“ISAIA.C.30:31/ Libro del Profeta Isaia)
(Isaia 31:):1Guai a quanti scendono in Egitto per cercare aiuto, e pongono la speranza nei cavalli, confidano nei carri perché numerosi e sulla cavalleria perché molto potente, senza guardare al Santo d’Israele e senza cercare il Signore. 2Eppure anch’egli è capace di mandare sciagure e non rinnega le sue parole.
Egli si alzerà contro la razza dei malvagi e contro l’aiuto dei malfattori. 3L’Egiziano è un uomo e non un dio, i suoi cavalli sono carne e non spirito. Il Signore stenderà la sua mano: inciamperà chi porta aiuto e cadrà chi è aiutato,
tutti insieme periranno. 4Poiché così mi ha parlato il Signore: «Come per la sua preda ruggisce il leone o il leoncello, quando gli si raduna contro tutta la schiera dei pastori, e non teme le loro grida né si preoccupa del loro chiasso, così scenderà il Signore degli eserciti per combattere sul monte Sion e sulla sua collina.
5Come uccelli che volano, così il Signore degli eserciti proteggerà Gerusalemme;
egli la proteggerà ed essa sarà salvata, la risparmierà ed essa sarà liberata».
(proteggerà coloro che sono Suoi, la Sua chiesa fedele in Cristo)6Ritornate, Israeliti, a colui al quale vi siete profondamente ribellati. 7In quel giorno ognuno rigetterà i suoi idoli d’argento e i suoi idoli d’oro, lavoro delle vostre mani peccatrici.
8Cadrà l’Assiria sotto una spada che non è umana; una spada non umana la divorerà. Se essa sfugge alla spada, i suoi giovani guerrieri saranno ridotti in schiavitù. 9Essa abbandonerà per lo spavento la sua rocca e i suoi capi tremeranno per un’insegna. Oracolo del Signore che ha un fuoco a Sion e una fornace a Gerusalemme.
Queste sono le risposte e le “Conferme della “Parola del Signore, riguardo questo paese "Rofrano!"
CHI SONO GLI ANGELI, E IL LORO COMPITO)
Esseri celesti creati dal Signore
Nehemia 9:6 – Gli angeli sono esseri creati allo stesso modo di tutte le cose che compongono il mondo fisico e metafisico. Salmo 33:6 – Tutto l’esercito del cielo è stato creato dal soffio di Dio. Colossesi 1:16 – In Lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra; in questo passo l’apostolo rivela i nomi di quattro gerarchie angeliche.
Gli angeli compongono l’esercito celeste Giosuè 5:14 – Il capo dell’esercito celeste, ovvero L’ARCANGELO MICHELE si presenta a Giosuè.
1 Re 22:19 – Il profeta Michea vede l’Eterno sul trono e l’esercito del cielo intorno.
Salmo 103:21 – Davide invita gli eserciti del cielo a benedire l’Eterno.
Giobbe 25:3 – Il numero delle schiere celesti è enorme e non è possibile contarlo.
Gli angeli sono ministri di Dio destinati alla protezione dell’uomo
Salmo 91:11-12 – Dio comanda ai suoi angeli di guardare e proteggere l’uomo giusto affinché “non urti in alcuna pietra“.
Salmo 103:21 – Gli eserciti del cielo sono ministri di Dio e agiscono per compiacere la volontà divina.
Matteo 18:10 – Gli angeli dei bambini sono perennemente al cospetto del Signore.
Daniele 9:21-22 – Il profeta Daniele ci informa d’esser stato istruito dall‘Arcangelo Gabriele.
1 Re 19:5-8 – Un angelo si presentò al profeta Elia, soccorrendolo con acqua e cibo.
Esodo 23:20 – Il Signore assegna un angelo all’uomo per accompagnarlo nella vita.
Daniele 6:22 – Un angelo salva Daniele dalle fauci dei leoni.
Atti 5:19-20 – Un angelo aprì le porte della prigione agli apostoli.
Gli angeli sono esseri immortali, senza sesso e non si sposano
Luca 20:35-36 – Gli angeli non sposano, non sono sposati e non possono morire.
Matteo 22:30 – I risorti saranno come gli angeli nei cieli.
Marco 12:25 – Esattamente come espresso nel passo precedente, gli uomini, al momento della resurrezione, non si sposeranno, e saranno per questo creature spirituali simili agli angeli.
Michele, Gabriele e Raffaele: Arcangeli della Bibbia
Giuda 1:9 – L’Arcangelo Michele si scontra con Satana riguardo il corpo di Mosè.
Apocalisse 12:7 – L’Arcangelo Michele guida la battaglia contro il grande dragone, ovvero il Diavolo.
Daniele 8:16 – Il Signore comanda all’Arcangelo Gabriele di spiegare una visione al profeta Daniele.
Luca 1:11-19 – L’Arcangelo Gabriele appare a Zaccaria.
Luca 1:26-28 – L’Arcangelo Gabriele si presenta alla Vergine Maria e annuncia la futura gravidanza.
Tobia 3:16-17 – Il Signore invia L’ARCANGELO RAFFAELE per soccorrere Sara e Tobia.
Gli angeli sono sottoposti a Gesù Cristo e ne riconoscono la divinità
1 Pietro 3:21-22 – Tutti gli angeli, i principati e le potenze sono sottoposte al Figlio di Dio.
Efesini 1:15-21 – Cristo siede alla destra del Padre ed è al di sopra d’ogni angelo, di qualunque gerarchia.
Ebrei 1:6 – Gli angeli di Dio adorano Gesù Cristo, in quanto comando del loro Creatore.
Apocalisse 7:10-12 – Tutti gli angeli stanno davanti al trono del Signore: si prostrano e adorano l’Agnello immolato.
Gli angeli non devono essere adorati
Colossesi 2:18 – Il culto degli angeli porta all’idolatria, ed è spesso promulgato dai falsi profeti.
Apocalisse 19:10; 22:9 – L’angelo comanda all’Apostolo Giovanni di adorare Dio soltanto.
Angeli, messaggeri di Dio
Genesi 22:15-16 – Il Signore parlò ad Abramo per mezzo dell’angelo.
Genesi 24:7 – L’angelo guidò Eliezer nella missione ordinata da Abramo.
Genesi 31:11 – L’angelo comunicò a Giacobbe di tornare al suo paese natio.
Atti 27:23 – Un angelo apparve all’Apostolo Paolo per confermargli che la sua meta era Roma.
Giudici 13:3 – Un angelo apparve alla moglie di Sorea, annunciando la futura gravidanza.
1 Cronache 21:18 – L’angelo del Signore ordinò a Gad di dire a Davide d’erigere un altare Dio.
Numeri 22:31-32 – L’angelo del Signore apparve a Balaam per interrompere il suo cammino.
Matteo 2:13-20 – L’angelo avvertì Giuseppe di fuggire in Egitto col fanciullo.
Atti 10:3-5 – Un angelo comandò a Cornelio di mandare a chiamare Pietro.
Angeli, esecutori dei comandi di Dio
Genesi 19:12-13 – Gli angeli avvisarono Lot dell’ordine ricevuto da Dio di distruggere Sodoma e Gomorra.
2 Samuele 24:16-17 – L’angelo stese la mano su Gerusalemme per distruggerla, salvo poi essere fermato dal Signore.
Atti 12:23 – Un angelo percosse Erode che morì roso dai vermi.
2 Re 19:35 – Un angelo uccise centottantacinquemila Assiri che volevano assediare Gerusalemme.
Apocalisse 16:3-17 – Gli angeli versano le coppe dell’ira divina sul mondo.
Serafini, Cherubini e Troni: le più alte gerarchie
Isaia 6:2 – Il profeta Isaia vede gli ANGELI SERAFINI essi hanno sei ali.
Genesi 3:24 – I CHERUBINI vengono posti da Dio a guardia dell’albero della vita.
Salmo 99:1 – Il salmodiante loda il Signore che “siede sui cherubini “.
Ezechiele 10:1 – Il profeta Ezechiele vede, in visione, i Cherubini.
Ezechiele 10:9 – Il profeta nota, al di sotto dei Cherubini, delle ruote, ovvero gli Angeli troni.
Gli angeli possono apparire e parlare attraverso i sogni
Matteo 1:20 – Un angelo apparve in sogno a Giuseppe, invitandolo a non ripudiare Maria.
Genesi 28:10-12 – Giacobbe, in sogno, vide una scala che toccava il Cielo e gli angeli scendere e risalire su di essa.
Gli angeli sono esseri nobili e sapienti?
2 Pietro 2:11 – Gli angeli sono maggiori degli uomini per forza e potenza.
Ebrei 2:6-7 – L’uomo è stato creato inferiore agli angeli, ma è superiore a loro in Cristo.
Efesini 3:10 – Gli angeli intendono la sapienza di Dio per mezzo della Chiesa.
1 Pietro 1:12 – Gli angeli desiderano comprendere bene e fissare lo sguardo verso le verità.
Riassumendo tutto, il Signore ha solo “confermato nella Sua Parola, quello che ha “predetto anni fa! Questo popolo, è un popolo che vive e continua a vivere secondo le tradizioni e le credenze degli antenati.! Nonostante i tanti avvertimenti ricevuti, non vogliono ascoltare, anzi accusano e perseguitano coloro che li avvertono, dicendo e facendo proprio quello che faceva il popolo di Israele! Che giudicava, perseguitava e ammazzava i profeti!
Anni fa sono stati avvertiti della loro “idolatria verso Dio! “Onorando “padre pio e madonne e santi, non parlando dell’occultismo e del giudizio fra loro! Questo popolo è un popolo “ribelle e “idolatro in tutte le forme e le misure! Non bastando il culto idolatro che essi praticano nelle chiese e ovunque, adesso innalzano i loro “idoli anche nelle piazze, e si inginocchiano davanti a loro con il cuore e la mente! Codesto popolo ha abbandonato nel vero senso della parola, la diritta via, la Via del SIGNORE.
Vedi Dieci Comandamenti!
(ESODO 20): I DIECI COMANDAMENTI…
1 Dio allora pronunciò tutte queste parole:
2 «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù: 3 non avrai altri dèi di fronte a me.
4 Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.
5 Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano,
6 ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi.
7 Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano.
8 Ricordati del giorno di sabato per santificarlo:
9 sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro;
10 ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te.
11 Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro.
12 Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio.
13 Non uccidere.
14 Non commettere adulterio.
15 Non rubare.
16 Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
17 Non desiderare la casa del tuo prossimo.
Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».)
18 Tutto il popolo percepiva i tuoni e i lampi, il suono del corno e il monte fumante.”””
Dio non lascia il colpevole “impunito! Lui avverte in tempo, da tempo di ravvedersi! Ma infine se il pentimento e il ravvedimento non avviene! Sopraggiunge il castigo "annunziato!
Un consiglio a questo popolo, è quello di buttare e distruggere gli “idoli che si sono fatti e creati in mezzo a loro, nei loro cuori, nella loro casa, sulle strade e nei loro culti di preghiera, e tornare all’Eterno, con cuore pentito e afflitto; accettare GESÙ NEL LORO CUORE- e rinunciare ad ogni idolo e idolatria e sorte di peccato (critica e maldicenza, occultismo e adulterio pornografia ecc.)!
Forse se il Signore l’Eterno vede che il loro cuore è pentito veramente, e tornano fedelmente a Lui, “RIEVOCHERÀ” il castico annunciato e “confermato!
Vedi il profeta Giona Ninivi! LIBRO DEL PROFETA GIONA C.3:1-10.
1Fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore: 2«Àlzati, va’ a Ninive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». 3Giona si alzò e andò a Ninive secondo la parola del Signore. Ninive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. 4Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta».
5I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. 6Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. 7Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Ninive questo decreto: «Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua.
8Uomini e animali si coprano di sacco, e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. 9Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!». 10Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece...