GESÙ È L'UNICA VIA DI SALVEZZA
NON C'È UN' ALTRA STRADA PER ESSERE SALVATI
Dio parlò attraverso i profeti: (Malachia.3:1: Ecco): Io vi mando il mio messaggero, (Giovanni Battista) che spianerà la via davanti a Me «subito il SIGNORE, che voi cercate.) Qui Dio ha profetizzato attraverso il profeta la Sua venuta nel mondo, per mezzo del Suo figlio Gesù Cristo.
(Atti degli Apostoli. 16:17): Questi uomini sono servi del Dio Altissimo, e vi annunziano la Via della Salvezza.”) (Atti degli apostoli.16:30-31). Poi li condusse fuori e disse: signori che debbo fare per essere salvato? Ed essi risposero: credi nel SIGNOR GESÙ e sarai salvato tu e la tua famiglia.)
(1 lett. agli Ebrei.9:27): Come è stabilito che gli uomini muoiano una volta solo, dopo di che viene il giudizio, così anche CRISTO, dopo essere stato offerto una volta solo per portare i peccati di molti, apparirà una seconda, senza peccato a coloro che lo aspettano per la Salvezza.)
(Ev.Giov.14:6-7): GESÙ gli disse: Io sono la VIA, la VERITÀ e la VITA; nessuno viene al Padre se non per mezzo di ME. Se mi aveste conosciuto avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete e l'avete visto.)
GESÙ è l'unica Via di salvezza, è l'unica possibilità offerta all’uomo di ricevere la Vita Eterna. Chi non ascolta la SUA VOCE e non si incammina per la via della Croce, e lo accetta come suo personale SALVATORE, perde l'unica possibilità di essere Salvato. Non c'è un’altra strada che l'uomo abbia ad essere salvato.
(1. Timoteo.2:5-6): Infatti c’è un solo DIO e anche un solo Mediatore fra DIO e gli uomini, CRISTO GESÙ UOMO, che ha dato sé stesso come prezzo di Riscatto per tutti.) Non c’è nessun’altra via che conduce a Dio. Gesù Cristo ha “Adempiuto il piano di Dio per la nostra salvezza, ha offerto Sé stesso sulla croce per l’espiazione dei nostri peccati.
Per il Suo “prezioso “Sangue versato per noi sulla Croce siamo stati riscattati e purificati dal peccato, e per mezzo di Lui possiamo innalzare a Dio le nostre preghiere. (Ev.Giov.14:6): Gesù gli disse: «Io sono la Via, la Verità e la Vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me;)
(1Timoteo.2:5): Infatti c’è un solo Dio e anche un solo “Mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo.) Chi apre le porte del proprio cuore a Gesù Cristo e lo accetta come suo personale salvatore, ha comunione anche con il Padre. Gesù disse: chi accetta me, accetta il Padre, chi vede me, vede il padre.
Il Signore ha “Adempiuto il vuoto che ci separava dal Padre e ci ha riconciliati con Lui. Noi che un tempo eravamo lontani e abbandonati nei nostri peccati, adesso abbiamo grazia di avvicinarci a Dio per mezzo del “Sacrificio offerto da Gesù sulla Croce. Il Signore “Iddio ci apra gli occhi dell’anima, affinché riconosciamo la Sua Gloria nel Suo Figlio Gesù.
Molti non capiscono perché i cristiani affermano che Gesù è l’unica via che conduce a Dio Padre; perché credono che “tutte le credenze conducono in un modo o nell’altro a Dio,” e che il cristianesimo è solo una filosofia dei suoi seguaci. E perciò quando i cristiani affermano che c’è un solo Dio e anche un solo Mediatore e Salvatore, sono spesso descritti come razzisti religiosi o portatori di odio verso gli altri credi.
Le ragioni che ci portano a credere con “certezza che Gesù è il Figlio di Dio e anche l’unica Via per essere salvati, sono descritti nella Sua Parola, la S. Bibbia; oltre ciò è anche una realtà tramandata dalla storia. Essa afferma storicamente la Sua venuta nel mondo; la sua nascita e la vita vissuta sulla terra, la sua morte e “Risurrezione.
(Giov.14:6). «Gesù gli disse: «Io Sono la Via, la Verità e la Vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.”) La nascita di Gesù è unica nella storia dell’umanità. Lui non è stato “concepito da seme umano, ma per mezzo dello Spirito Santo del Padre.
L'annunciazione: (Nascita di Gesù: (Ev. Luca.1:26-38): 26Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
28Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». 29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo;
Il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». 34Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.
36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio». 38Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.).
(Matteo c.1. 19-23) 19Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. 20Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa.
Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; 21ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». 22Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: 23Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi.)
(Ev. Luca c.1.76-77) (qui si parla di Giov.Battista): 76E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, 77per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati.)
(Ev. Luca. c.2-1-32): 1In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 4Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide.
5Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 6Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. 8C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge.
9Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, 10ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. 12Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
13E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: 14«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama». 15Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere».
16Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. 17E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. 19Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
20I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
21Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo./v 25Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui.
26Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. 27Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, 28anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: 29«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, 30perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, 31preparata da te davanti a tutti i popoli: 32luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».)
(Ev. Matteo. C.2-9-11): 9Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.)
In tutti questi versetti Biblici vediamo che Gesù non è un bambino comune, e neanche concepito per volontà d’uomo. Lui è stato concepito per volontà del Padre Celeste per mezzo del Suo Spirito Santo. E perciò è chiamato l’Unto di Dio, il Suo Unigenito Figlio, il Salvatore del mondo! Vediamo ancora perché solo Lui ne è degno!”
(Ev.Giov.18:33-40):33Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: «Sei tu il re dei Giudei?». 34Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». 35Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me.
Che cosa hai fatto?». 36Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». 37Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono Re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità.
Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». 38Gli dice Pilato: «Che cos’è la verità?». E, detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui colpa alcuna. 39Vi è tra voi l’usanza che, in occasione della Pasqua, io rimetta uno in libertà per voi: volete dunque che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?». 40Allora essi gridarono di nuovo: «Non costui, ma Barabba!». Barabba era un brigante.)
( Ev.Giov.19-12-42): 12Da quel momento Pilato cercava di metterlo in libertà. Ma i Giudei gridarono: «Se liberi costui, non sei amico di Cesare! Chiunque si fa re si mette contro Cesare». 13Udite queste parole, Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette in tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà. 14Era la Parasceve della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: «Ecco il vostro re!». 15Ma quelli gridarono: «Via! Via! Crocifiggilo!».
Disse loro Pilato: «Metterò in croce il vostro re?». Risposero i capi dei sacerdoti: «Non abbiamo altro re che Cesare».16Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso. Essi presero Gesù 17ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, 18dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo. 19Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei». 2
0Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco. 21I capi dei sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: «Non scrivere: “Il re dei Giudei”, ma: “Costui ha detto: Io sono il re dei Giudei”». 22Rispose Pilato: «Quel che ho scritto, ho scritto».23I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti una per ciascun soldato – e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo.
24Perciò dissero tra loro: «Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca». Così si compiva la Scrittura, che dice: Si sono divisi tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte. E i soldati fecero così. 25Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. 26Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». 27Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!».
E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. 28Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». 29Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. 30Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!».
E, chinato il capo, consegnò lo spirito. 31Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato, che era infatti un giorno solenne quel sabato, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. 32Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui.
33Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, 34ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. 35Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. 36Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. 37E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.
38Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. 39Vi andò anche Nicodèmo quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di àloe.
40Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura. 41Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. 42Là dunque, poiché era il giorno della Parasceve dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, posero Gesù.
(Ev.Giov.20:1-18): 1Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. 2Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
3Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. 4Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. 6Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, 7e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
8Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti. 10I discepoli perciò se ne tornarono di nuovo a casa. 11Maria invece stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva.
Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro 12e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. 13Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». 14Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù.
15Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». 16Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» che significa: «Maestro!». 17Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». 18Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
(Ev.Giov.21:1-25): 1Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: 2si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. 3Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
4Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. 5Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». 6Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. 7Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare.
8Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. 9Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. 10Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». 11Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò.
12Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. 13Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. 14Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. 15Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene».
Gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». 17Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore.
18In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». 19Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi». 20Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?».
21Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». 22Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». 23Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?». 24Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera.
25Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere)”. Gesù dopo aver “Adempiuto le scritture e il piano del Padre per la Salvezza di tutti, è stato Risuscitato alla vita. Perché chiunque crede e muore al peccato in Lui, venga risuscitato alla vita per Grazia Sua. Gesù è l’unico che può assolverci dai peccati e offrirci la Vita eterna.
Dio ama le sue creature ma odia il peccato, e come Giudice giusto esige che i nostri peccati siano puniti. Ma da peccatori per noi era impossibile pagare il prezzo del nostro “Riscatto, e perciò il Padre non ha “esitato ad offrire Sé stesso per mezzo del Suo Figlio Gesù Cristo, come Sacrificio per la salvezza di tutti coloro che credono a Lui e quello che ha Adempiuto per loro.
Questo prezzo Gesù lo ha potuto pagare perché era Santo e senza peccati, e solo chi era senza peccati poteva divenire peccatore per gli altri ed “Espiarne il prezzo dovuto. Gesù non solo è nato dallo Spirito Santo senza macchie e peccati, Lui ha vissuto in Santità e non ha avuto niente in comune con il peccato.
Essendo nella carne è stato provato e tentato come noi, ma ha fedelmente adempiuto la volontà del Padre ed è rimasto puro e Santo, altrimenti non avrebbe potuto pagare il prezzo del nostro Riscatto. Nessun uomo nato dalla carne avrebbe potuto adempire tutto ciò, e perciò che non c’è nessuno salvatore al di fuor del Signore Gesù. “Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia Vita eterna. (Ev.Giov.3:16).
Ci sono tante teorie e religioni nel mondo, tanti di loro magari hanno buoni insegnamenti morali e etici, ma non offrono nessuna soluzione al peccato. Essi possono insegnare una teoria di vita, ma non hanno una comunione diretta con il Creatore per mezzo del peccato che li separa da Lui. Questa comunione è possibile solo per mezzo di Gesù Cristo.
Ma se essi non vogliono riconoscere che Lui è l’unico Ponte fra l’uomo e il Creatore, non potranno mai avere comunione con Dio in eterno. Vivono e muoiono nelle tenebre. Quando i capi religiosi rifiutarono di accettare Gesù come unica via di comunione con Dio, Pietro rispose loro: In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati». (Atti 4:12)
Gesù è l’unica via di salvezza, perché è l’unico che abbia potuto scontare il prezzo del nostro peccato (Romani 6:23). Molte religioni non insegnano la profondità del peccato e le sue conseguenze, vivono e muoiono nell’incertezza.
Nessun altro è Dio fattosi uomo
(Ev. Giov. 1:1- 18): 1In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. 2Egli era, in principio, presso Dio: 3tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. 4In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; 5la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. 6Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.
7Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. 8Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. 9Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. 10Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
11Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. 12A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, 13i quali, non dà sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. 14E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
15Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». 16Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. 17Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. 18Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.)
Gesù era l’unico per poter scontare il debito del peccato. Il Salvatore doveva essere di natura Divina per poter Riscattarci, ma anche uomo per poter morire al nostro posto e versare il proprio Sangue come “Remissione per i nostri peccati. Il Riscatto dal peccato si ottiene solo mediante la fede in Gesù Cristo che ne ha pagato il prezzo!
"Gesù è l'unica Via per il cielo?"
Le risposte che spesso si ricevono quando si interroga la gente sono queste: “io sono una brava persona, e per questo andrò in cielo, non vedo qualche intoppo che me lo potrebbe impedire; non ho fatto niente di male ma solo bene, e Dio è misericordioso e buono ecc. E anche se faccio alcune cose cattive, posso rimediare facendo altre cose buone, e così posso andare in paradiso!
Dio è buono e non mi manda di certo all’inferno, solo perché non adempio la sua volontà, e non vivo secondo la S. Bibbia. I tempi si sono cambiati e modernizzati e così via! Oppure dicono che la Bibbia è stata scritta molti secoli addietro, e non è più attuale e che bisogna adattarsi ai tempi. Altri pensano che «solo le persone veramente cattive, come i pedofili e gli assassini cc.
Vanno a perdizione." “Questi sono le risposte più comuni che si ricevono. Se queste persone avrebbero ragione, darebbero torto a Dio che dice che tutti hanno peccato e sono privi della Vita eterna. Se l’uomo si potrebbe riscattare dal peccato “Originale con le sue buone opere, allora non c’era di bisogno che Gesù andasse alla Croce per noi.
Purtroppo chi non cerca la comunione con il Signore non viene a conoscenza della Verità, ma forse anche non vuole. Queste persone si nascondono dietro la loro cecità; ma questo non li riscatta dal peccato. L’umanità in gran parte vive separata da Dio, essi preferiscono vivere nelle tenebre, perché la Luce metterebbe allo scoperto la loro immondizia. Essi preferiscono pagare un alto prezzo che fare pulizia nella loro vita.
Non richiedono il calore dell’amore perché non conoscono il suo effetto, si compiacciono di vivere nel loro gelido mondo. Questo è un terreno fertile per il maligno, e gli permette di usare questi attrezzi a suo piacimento. Il male ha preso il sopravvento nell’umanità che vive lontano dalla fonte della Vita.
Ma il Signore ha tutto sotto controllo, quello che vediamo intorno non è nascosto ai Suoi occhi. Il male fa le pentole ma il Signore li usa per “Adempire il Suo piano. Dio non lascia di certo andare in adempimento i piani di “satana, ma interviene nel momento giusto per demolirli. Il Creatore è “Sovrano su tutto e tutti, anche se ci sembra che il mondo gli sta sfuggendo dalle mani! Lui gira ogni situazione per il bene di tutti e a gloria Sua.
Specialmente i tempi di prove sono terreni fertili per la Fede e la salvezza di molti. L’uomo per opera di “satana ha inflitto gravi danni al Pianeta e le sue creature, ma al Creatore che ha creato tutto dal nulla non gli manca la “Sapienza di rimediare a questi danni. È vero che il maligno ha il suo “esercito nel mondo visibile e invisibile, e opera senza sosta per mezzo di esso, ma una cosa è certa che se lui è potente, Dio lo è di più!
L’esercito del Creatore è più numeroso di quando ci possiamo immaginare, sia quello visibile che l’invisibile. Perciò dobbiamo avere solo “Fede in Lui, e sapere che ogni cosa che lascia è per il nostro bene. Lui conosce il cuore dell’uomo e il debole della carne, sa molto bene che viviamo in una continua lotta fra il volere e il potere, e che abbiamo bisogno del Suo perdono misericordioso di continuo, ma anche del Suo aiuto in ogni circostanza.
Se non ha risparmiato quello che ha di più caro per salvarci, non esita di certo a darci il Suo aiuto se ne abbiamo bisogno. Lui è un Padre premuroso e attento ai nostri fabbisogni, ma non di certo adempie tutte le nostre richieste egoistiche. Se amiamo i nostri figli non gli possiamo adempire tutte le loro richieste, altrimenti non gli insegneremo a crescere sani e savi per affrontare la vita. Anche il Padre in Cielo fa lo stesso con noi!
Se invece di lamentarci di continuo lo ringraziamo di tutto quello che ci dà, non esiterà ad adempirci anche altri desideri che servono al nostro bene. Se abbiamo il sentimento che le nostre preghiere non sono ascoltate, allora ci dobbiamo preoccupare se veramente camminiamo e operiamo nella Verità e la fede. Molto spesso le opere che facciamo non glorificano il Signore, perché sono frutto del nostro egoismo.
Poi ci lamentiamo che le cose non ci vanno bene. Dalla mia esperienza ho potuto sperimentare che ogni cosa che facciamo porterà prima o poi dei frutti. Se operiamo nell’amore della verità i frutti saranno buoni e ci adempiranno di gioia, ma se operiamo con la carne raccoglieremo dei frutti che ci causano il mal di pancia. Dio è buono con tutti, ma ognuno raccoglie i frutti della sua semenza. Preghiamo che molti altri si aggiungano all’esercito dell’Eterno, e diventiamo così un grande albero fruttifero, da poter offrire ristoro e cibo a chi lo richiede.
Non spaventiamoci del male che opera nel mondo, ma rivestiamoci dell’armatura della fede, e camminiamo a testa alta. Il signore ci ha avvertiti di essere astuti e prudenti e semplici come colombe. Non possiamo fidarci di tutti ma solo del Signore. Non siamo chiamati ad operare fuori dal mondo ma in mezzo ad esso, non siamo circondati solo da angeli ma anche da belve feroce che cercheranno di sbranarci; ma se il Signore è con noi e ci preserverà da loro.
Non sono i giusti che hanno bisogno del perdono ma i peccatori. Il Signore opera ovunque, il suo desiderio è quello di salvare le pecore smarrite, e di queste pecore ne è pieno il mondo. Preghiamo che Mandi molti più operai nella “Messa, perché essa è vasta e gli operai sono pochi. Vegliamo perché l’avversario non sonnecchia, se il Signore opera per costruire, a l’avversario non manca la fantasia di provare a demolire, perché odia il creato e il Creatore, ed è geloso della sua opera.
Il male odia quando i figli di Dio stanno bene, e c’è la mette tutta per incrociarle le vie e precipitarli in dirupi di sofferenze, ma questo gli riesce solo se essi si deviano dal cammino giusto e si allontanano dal loro Pastore, questo permette all’avversario di colpirli. È importante assicurarsi di camminare uniti al Signore e non deviarsi da nessun lato, e di avere una buona comunione con Gesù Cristo. In tal caso la pace e la serenità abbondano come un fiume.
(1 Pietro 5:8. 8): Siate temperanti e vigilate. Perché il vostro nemico, il diavolo va in giro come leone ruggente, cercando chi può divorare). Come si sa “satana si maschera, usando tutto e tutti per arrivare a raggiungere il suo scopo; usa persino le S. scritture, a danno di coloro che non li conoscono abbastanza; ma soprattutto non li leggono con la “guida dello Spirito Santo.
(2 Corinzi 11:14): 14 Ciò non fa meraviglia, perché anche satana si maschera da angelo di luce.) Il dio di questo mondo (satana) ha accecato le menti degli infedeli, per impedir loro di vedere la luce del glorioso vangelo di Cristo, che è la Parola del Dio Vivente e la sua “immagine
(2 Corinzi 4:4): 4 ai quali il dio di questo mondo ha accecato la mente incredula, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo che è immagine di Dio).
È una menzogna credere che il Signore ignora i piccoli peccati, e che l'inferno è riservato solo a coloro che commettono quelli grandi. Tutti i peccati ci separano da Dio, anche la più "piccola bugia bianca." Tutti hanno peccato e nessuno è buono abbastanza per andare in paradiso, nessuno è in grado con le sue forze e opere di guadagnarsi la salvezza.
(Romani 3:23): "Ma se è per grazia, non è più per opere; altrimenti, la grazia non è più grazia"
(Romani 11:6. 6): E se lo è per grazia, non lo è per le opere; altrimenti la grazia non sarebbe più grazia).
(Ev. Matteo 7:13-13) Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa). Se uno vive nel peccato senza ravvedersi, esso è morto alla Vita; esiste una sola via, il RAVVEDIMENTO e il PERDONO"
(Efesini 2:1.5):1 Anche voi eravate morti per le vostre colpe e i vostri peccati, 2 nei quali un tempo viveste alla maniera di questo mondo, seguendo il principe delle potenze dell'aria, quello spirito che ora opera negli uomini ribelli.
3 Nel numero di quei ribelli, del resto, siamo vissuti anche tutti noi, un tempo, con i desideri della nostra carne, seguendo le voglie della carne e i desideri cattivi; ed eravamo per natura meritevoli d'ira, come gli altri. 4 Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amati, 5 da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo: per grazia infatti siete stati salvati).
Dio creò tutto perfetto. Tutto era buono.
Poi creò Adamo ed Eva liberi come Lui è, loro potevano scegliere fra il bene e il male, la felicità o il dolore, ma ciecamente hanno fatto una scelta “egoistica che li ha spinti nel precipizio a loro con tutte le generazioni avvenire. Essi sono divenuti “vittime di Satana; lui c’è l’ha messa tutta per convincerli a disubbidire, e ci è riuscito.
Se Adamo ed Eva avrebbero preso sul serio l’avvertimento del Padre, il loro sguardo fosse stato rivolto a Lui non al frutto. Ma purtroppo hanno preferito ribellarsi a Colui che gli aveva dato e dava la vita, che resistere alla tentazione. La loro scelta non era solo ribellione, ma umiliazione verso chi li amava sopra ogni cosa, e questo per ubbidire all’avversario.
Questa natura ribelle ed egoista continua a dominare per mezzo della carne! L’uomo preferisce ascoltare gli inganni di satana, invece di accettare e ascoltare la Voce del Creatore. Questo è anche comprensibile visto dalla parte umana! “satana gli offre i frutti che la carne desidera; mentre Dio Padre li avverte di non adescare l’esca perché è mortale! Quindi a chi ubbidire? La carne o lo spirito?
La carne nutre il corpo e lo Spirito nutre l’anima! Dipende da chi ci lasciamo “dominare, dagli occhi del cuore o quelli della mente, E per quello che il Signore ci dice di camminare secondo lo Spirito e non secondo la carne. I frutti della carne sono destinati a morire insieme ad essa, ma quelli dello Spirito a vivere eternamente.
Quindi anche se sembra una difficile scelta, lo Spirito non alimenta i piaceri della carne, perché “Esso mira alla salvezza dell’individuo. Perciò se restiamo fedeli e uniti al Signore ci preserva da ogni tentazione. Nell’eternità saremo ricompensati di ogni sacrificio fatto per amore e ubbidienza. La natura umana tende a cedere di continuo alla debolezza della carne, e oltre al peccato “Originale che ci trasciniamo dietro, pecchiamo di continuo.
Il peccato in generale è ribellione verso Dio. C’è solo una via di uscita da esso, “accettare il “Riscatto offertoci per “Grazia dal Padre per mezzo di Gesù cristo. Quindi tutti discendono da Adamo ed Eva, e tutti hanno peccato, non c’è né neanche uno giusto. Anche i profeti e gli apostoli compreso Maria ecc., erano “progenie di Adamo ed Eva, e quindi non erano senza peccato, ma peccatori anche per la discendenza geologica come tutti.
Anche loro sono stati “dichiarati giusti per la fede in Dio, per mezzo del Suo figlio Gesù Cristo. (Romani 3:23.): 23perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, 24ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù.)
L’uomo da sé stesso non può salvarsi, tanto meno avvicinarsi alla presenza di Dio, questo può avvenire solo per mezzo di Gesù Cristo.
Se accettiamo Gesù come nostro Salvatore, abbiamo per mezzo di Lui il privilegio di avvicinarci a Dio, perché il Padre non vede noi peccatori nudi e sporchi di peccato, ma ci vede per mezzo del Suo figlio, che si è fatto “garante per noi. Se pur fossimo sudici di peccato, il “Sangue di Gesù ci fa diventare canditi come la neve. Dio nonostante la nostra disubbidienza ci ama, e non vuole che niuno vada perduto. Lui ha rimediato al fallimento dell’uomo per mezzo del Suo figlio Gesù, ed ha messo in atto un piano, attraverso il quale potremo essere felici e uniti a Lui in questa vita e in quella futura.
(Ev. Giov. 3:16):"Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia vita eterna".)
(Romani 6:23)"Perché il salario del peccato è la morte ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore».) La nascita e la vita di Gesù ci insegnano il percorso da seguire. Gesù non è rimasto nella tomba come alcune teorie moderne dicono! Lui è morto e dopo tre giorni è Risuscitato.
(Romani 4:25. 25): Lui fu messo a morte per i nostri peccati, ed è stato risuscitato da Dio Padre per la nostra giustificazione.) Gesù ha avuto la vittoria sulla morte è diventato il ponte che ci collega a Dio.
Gesù ha ricucito lo strappo che Adamo ed Eva causarono, in modo che l’uomo non è più separato dal Padre, ma può avere di nuovo comunione per mezzo di Lui. La fede è indispensabile per piacere a Dio. «E questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo, colui che hai mandato"
(Ev.Giov. 17:3). La maggior parte delle persone crede in Dio, ma questo non basta ad essere salvati. Sappiamo che anche il “diavolo crede, e come che crede! lui è terrorizzato dalla presenza di Dio, ma nonostante c’io resta una creatura condannata a perdizione eterna.
E questo perché lui è un ribelle, non riconosce la “Sovranità di Dio, perché vuol essere lui stesso dio. Questo fenomeno è conosciuto anche nell’uomo; quanti religiosi si credono abbastanza giusti per essere salvati, essi non conoscono Dio! Non lo conoscono perché sono il loro stesso dio! Essi si rendono abbastanza giusti per ricevere in cambio la salvezza. Questo è un peccato grave verso Dio, essi fanno Dio bugiardo.
Se Dio dice che siamo tutti peccatori, perché tutti hanno peccato; loro invece lo smentiscono; e annullano così tutto quello che Dio ha adempiuto nel Suo figlio Gesù, rendendosi giusti per mezzo del loro “io” e delle opere. Quindi non c’è salvezza, se non tramite il pentimento e la riconciliazione con Dio per mezzo di Gesù. La Grazia del perdono si riceve per fede e non per le opere.
Dobbiamo credere tutto quello che ha sofferto per noi ed essergli grati, e sapere che avvicinarsi a Lui è un gran onore, e che tutti coloro che lo fanno fedelmente saranno premiati.
(Romani 6:23): Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore.) La fede è qualcosa che non vedi, è per molti qualcosa impossibile da credere. Eppure in noi vive l’Alito vivente di Dio (l’anima) che ci alimenta alla vita; ma realmente non lo vediamo, però se non ci fosse noi non vivremo.
L’uomo crede alle scienze alle fantascienze, eppure non si vedono; crede a personaggi famosi e idoli anche se non li vede. Come mai esso riesce ad avere fede a certe cose che non vede ma immagina, ma non riesce a credere a Dio e alla Sua potenza e presenza invisibile? quando l’uomo stesso né è una testimonianza vivente?
E come se non bastasse, Dio per farsi conoscere è venuto a vivere in mezzo a noi per un tempo, di tutto questo abbiamo le testimonianze degli “apostoli e i profeti, e anche della storia. C’è solo una risposta a tutto questo, “l’offuscamento di satana alle menti e gli occhi umani. Anche se non si vuol credere all’invisibile, abbiamo le testimonianze del visibile. Tutti hanno sentito parlare di Gesù Cristo, anche se è vissuto circa 2.000 anni fa. Eppure molti non hanno le idee chiare su chi fosse realmente.
Alcuni dicono che era semplicemente un uomo buono. Altri sostengono che fosse soltanto un profeta. Altri ancora credono che è Dio. Perché è importante conoscere la verità su Gesù? È importante perché la Bibbia dice che “Lui è la Vita eterna, e quindi è vitale venire a conoscenza della verità, e non nutrirsi di bugie e inganni del diavolo.
(Giov.17:3): 3Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo.) Sì, conoscere il Padre-YHWH- e Gesù Cristo suo Figlio ci aiuta e preserva lungo il cammino della Vita. (Ev. Giov.14:6)
( Ev.Giov.13:34-35): 34Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. 35Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».)
Il “Messia promesso: Cosa significano “Messia” e “Cristo”?
Molto prima che Gesù nascesse, Dio aveva “annunciato per mezzo dei suoi Profeti che avrebbe mandato sulla terra un Messia, il Cristo. Entrambi i titoli, “Messia” (dall’ebraico) e “Cristo” (dal greco), significano “Unto”. Secondo la promessa questi sarebbe stato “Unto, cioè avrebbe ricevuto da Dio un incarico speciale. Nei prossimi versi vedremo l’importante ruolo del Messia nell’adempimento delle promesse di Dio.
Vedremo anche quali benedizioni possiamo avere fin d’ora grazie a Gesù. Prima della sua nascita, molti si chiedevano: ‘Chi sarà il Messia? ‘Di cosa erano pienamente convinti i discepoli di Gesù? Nel I secolo i discepoli di Gesù di Nazaret erano pienamente convinti che lui era il Messia. (Giov.1:41) (Uno di loro, Simon Pietro, disse apertamente a Gesù: “Tu sei il Cristo”. (Matteo.16:16).
Ma come facevano i discepoli, e come facciamo noi a essere sicuri che Gesù è realmente il Messia promesso? Dio aiuta coloro che hanno la fede in Lui a riconoscere chi è Gesù per mezzo del Suo Spirito! I profeti di Dio vissuti prima di Gesù avevano predetto molti particolari riguardanti il Messia. Questi particolari avrebbero aiutato a identificarlo. “Per esempio: se vi viene chiesto di andare a prendere alla stazione o all’aeroporto una persona che non avete mai visto.
Non sarebbe utile che qualcuno vi fornisse qualche particolare su di lei? Similmente mediante i profeti, Dio YHWH- fornì nella Bibbia una descrizione alquanto dettagliata di quello che il Messia avrebbe fatto e di quello che avrebbe subìto. L’adempimento di queste numerose profezie avrebbe aiutato le persone devote a identificarlo in maniera inequivocabile.
Vediamo quali sono due delle profezie che si adempirono in relazione a Gesù? Prendiamo due esempi profetici, primo, oltre 700 anni di anticipo prima della nascita di Gesù, il profeta Michea aveva predetto che il Messia promesso sarebbe nato a Betleem, villaggio del paese di Giuda. (Michea.5:2). Dove nacque effettivamente Gesù?
Proprio in quel villaggio! (Matteo.2:1-3-9) Secondo, la profezia riportata in (Daniele. 9:25) aveva indicato con esattezza molti secoli prima l’anno in cui il Messia sarebbe apparso il * << 29.E.V.>>* L’adempimento di queste e altre profezie dimostra che Gesù era il Messia promesso. Nel battesimo, Gesù fu dichiarato dal Padre YHWH il Messia il Cristo *8- 9*.
In che modo al battesimo di Gesù fu evidente che il Messia era lui? Un’ulteriore prova che Gesù era il Messia si ebbe verso la fine del *29-E. V*. Quell’anno Gesù andò da Giovanni il Battista per farsi battezzare nel Giordano. Dio YHWH- aveva promesso a Giovanni un segno che gli avrebbe consentito di identificare il Messia. Al battesimo di Gesù Giovanni vide quel segno.
La Bibbia dice cosa accadde: “Dopo essere stato battezzato, Gesù salì immediatamente fuori dell’acqua; ed ecco, i cieli si aprirono, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco, ci fu una voce dai cieli che disse: ‘Questo è mio Figlio, il diletto, nel quale mi sono compiaciuto”. (Matteo. 3: 16-17) Visto e udito ciò, Giovanni era sicuro che Gesù era stato mandato da Dio.
(Giov.1:32-34) Quel giorno, nel momento in cui lo spirito di Dio, la Sua forza attiva scese su di lui, Gesù fu dichiarato ufficialmente da Dio YHWH-il Messia, il Cristo, il Condottiero e Re prescelto. (Isaia. 55:4). L’adempimento delle profezie bibliche e la testimonianza stessa di Dio YHWH, ci indicano chiaramente che Gesù è il Messia promesso, il Cristo il Salvatore del mondo.
Vediamo cosa dice la Bibbia, riguardo a Gesù Cristo: da dove veniva e che tipo di persona era? Da dove veniva Gesù? Cosa insegna la Bibbia circa l’esistenza preumana di Gesù? La Bibbia insegna che prima di venire sulla terra Gesù era vissuto in cielo. Michea profetizzò che il Messia sarebbe nato a Betleem, ma disse anche che aveva avuto origine “dai primi tempi”
(Michea.5:2). In molte occasioni Gesù stesso disse di essere vissuto in cielo prima di nascere come uomo.
( Ev.Giov.3:13/6:38-62/17:4-5): In cielo, come creatura spirituale, Gesù aveva avuto un rapporto speciale con Dio YHWH. Come c’è lo spiega la Bibbia che per Dio YHWH- Gesù è il Figlio più caro? Gesù viene definito “il primogenito di tutta la creazione,” perché è stato la prima creazione di Dio.
(Colossesi.1:15) Cosa lo rende speciale, Lui insegna chiaramente che il Padre è maggiore del Figlio. ( Ev.Giov.14:28): (1Corinti.11:3) Solo Dio YHWH- è Onnipotente” (Genesi.17:1). Perciò, non ha uguali. Lui è l’unigenito Figlio”. (Giov.3:16) Questo significa che Gesù è l’unico a essere stato “Generato direttamente da Dio.
È anche l’unico di cui Dio si sia servito per creare tutte le altre cose. (Colossesi.1:16). Inoltre Gesù è definito “la Parola”.
(Giov.1:14) Questo ci fa capire che parlava per conto di Dio, trasmettendo agli altri figli, spirituali e umani, i messaggi e le istruzioni del Padre. Come facciamo a sapere che il Figlio primogenito non è uguale a Dio? Il Figlio primogenito è forse uguale a Dio, come credono alcuni? La Bibbia non insegna questo. Come abbiamo notato nel paragrafo precedente, il Figlio è stato creato.
Perciò ha avuto un principio, mentre YHWH-Dio non ha né principio né fine. (Salmo.90:2). L’unigenito Figlio non ha mai preso neanche lontanamente in considerazione l’idea di farsi uguale al Padre. La S. Bibbi cosa intende quando definisce il Figlio “l’immagine dell’invisibile Iddio”? Per miliardi di anni, molto prima che fossero creati i cieli e la terra, Dio YHWH e il Figlio “Unigenito godettero della reciproca compagnia.
Come dovevano amarsi! (Ev. Giov.3:35/14:31): Quel Figlio diletto era proprio come il Padre. Per questo la Bibbia definisce il Figlio “l’immagine dell’invisibile Iddio”. (Colossesi.1:15) Come un uomo può assomigliare a suo padre in tante cose, così questo Figlio celeste rispecchiava le qualità e la personalità del Padre suo. Come poté l’unigenito Figlio di YHWH- nascere come uomo?
Il Suo unigenito Figlio fu disposto a lasciare il cielo e a divenire un essere umano qui sulla terra. Ci possiamo chiedere come poté una creatura spirituale nascere come uomo?’ Per renderlo possibile Dio YHWH compì un miracolo. Trasferì la vita del suo Figlio primogenito dal cielo al grembo di una vergine ebrea di nome Maria. Non ci fu un padre umano. Maria partorì un figlio perfetto e lo chiamò Gesù. (Luca.1:30-35).
Che personalità era Gesù?
Perché tramite Gesù è possibile conoscere meglio Dio-YHWH? Quello che Gesù disse e fece mentre era sulla terra ci aiuta ad identificare la sua vera natura e conoscerlo! È da ricordare che questo Figlio è l’esatto riflesso del Padre. Infatti Gesù disse a uno dei discepoli: “Chi ha visto me ha visto anche il Padre”.
(Giov.14:9). I quattro Evangeli (Matteo, Marco, Luca e Giovanni) ci dicono molto della vita, dell’attività e delle qualità di Gesù Cristo. Qual era primariamente il messaggio di Dio YHWH, e da dove provenivano i suoi insegnamenti? Gesù era noto come ‘il Maestrò.
(Ev. Giov.1:38/13:13): Cosa insegnava Lui? Il suo primo messaggio era “la buona notizia del regno,” il Regno di Dio, il governo celeste che dominerà su tutta la terra e recherà infinite benedizioni agli esseri umani ubbidienti. (Matteo.4:23). Da chi proveniva questo messaggio? Gesù stesso disse: “Ciò che io insegno non è mio, ma appartiene a colui che mi ha mandato”, cioè dal Padre YHWH-.
(Giov.7:16). Gesù sapeva che è la volontà del Padre, che l’umanità oda la buona notizia del Regno. Nel “c.8” vediamo più da vicino il Regno di Dio, e il Suo piano. Inoltre tramite Gesù possiamo conoscere meglio il Padre. Dove insegnava Gesù? Il Suo insegnamento era diffuso ovunque ci fosse qualcuno: nelle campagne e nelle città, nei villaggi e dintorni, nei mercati e nelle case ecc.
Gesù non aspettava che gli altri venissero da lui. Andava lui da loro. (Marco 6:56/ Luca 19:5-6): Perché andava ovunque e dedicava tutto quel tempo a predicare e a insegnare? Perché quella era la volontà di Dio Padre, e Gesù faceva sempre la volontà del Padre suo. (Giov.8:28-29). Ma predicava anche per amore verso tutta quella gente, esso lo spingeva a informare loro dei piani e dell’amore del Padre.
Lui provava anche compassione per le folle che accorrevano a lui qualunque fosse la loro ragione. (Matteo.9:35-36) I loro capi religiosi li trascuravano, mentre avrebbero dovuto insegnare la verità riguardo a Dio e ai suoi propositi. Gesù sapeva quanto avessero bisogno di sentire il messaggio del Regno, e anche di aiuto e amore vero.
Quali sono le qualità di Gesù che ci attirano maggiormente? Gesù era un uomo affettuoso e molto sensibile. Perciò gli altri lo trovavano avvicinabile e gentile. Persino i bambini si sentivano a proprio agio con lui. (Marco.10:13-16). Gesù era imparziale, Per Lui erano tutti uguali, non faceva differenza con nessuno. Detestava la corruzione e l’ingiustizia.
(Matteo.21:12-13). Rispettava la dignità delle donne, benché all’epoca non erano affatto rispettate, e avessero anche ben pochi diritti. (Giov.4:9-27) Gesù era veramente umile.
Lo vediamo nel lavaggio dei piedi a gli apostoli. Lui faceva ciò che di solito era compito di un servo a quei tempi. Gesù predicava ovunque trovasse qualcuno. Gli esempi che ci indicano che Gesù era sensibile ai bisogni altrui sono tanti. Questo era evidente anche nel suo carattere pietoso e amoroso, in special modo quando con il potere dello spirito di Dio, compiva guarigioni miracolose.
(Matteo.14:14). Una volta un lebbroso andò da Lui e gli disse: “Se vuoi, mi puoi rendere puro”. Gesù si identificò nel dolore e nella sofferenza dell’uomo, e mosso a pietà stese la mano e lo toccò dicendo: “Lo voglio. sii guarito». E immediatamente il malato fu guarito.
(Marco.1:40-42). Immaginiamoci la gioia di costui. Fedele sino alla fine, fino alla morte sulla Croce. In che modo Gesù fu un esempio di leale ubbidienza a Dio? Gesù diede il massimo esempio di leale ubbidienza a Dio. Rimase fedele al Padre celeste in ogni circostanza e nonostante opposizione e sofferenze. Resisté con fermezza alle tentazioni di Satana e le superò.
(Matteo.4:1-11). Alcuni suoi parenti non riponevano fede in lui e una volta arrivarono a dire che era “fuori di sé” (Marco.3:21). Gesù però non si lasciò influenzare e continuò a compiere l’opera di Dio senza esitazioni. Nonostante gli insulti e i maltrattamenti, non perse mai la calma, e non cercò mai di fare del male ai suoi oppositori.
(1Pietro.2:21-23). 21 Gesù rimase fedele fino alla morte, una morte dolorosa e crudele per mano dei suoi nemici. (Giov.19:30). Tuttavia, il terzo giorno dopo la sua morte, Gesù fu “Risuscitato alla vita spirituale dal suo Padre celeste. (1Pietro.3:18). Alcune settimane dopo tornò in cielo, dove “si mise a sedere alla destra di Dio” in attesa di ricevere il potere del Regno.
(Ebrei.10:12-13). Cosa gli rese possibile a Gesù di compiere tutto questo? In effetti la sua morte ci offre la possibilità di vivere per sempre in eterno vicino a Lui, secondo l’originale proposito di Dio YHWH. L’amore e l’ubbidienza verso il Padre era per Gesù prioritaria, e la volontà del Padre come abbiamo letto, era di salvare tutto ciò che era andato perduto tramite il peccato “Originale.
E come abbiamo visto, che i presentimenti del Padre sono gli stessi del figlio e viceversa. Quindi l’amore di poter salvare per mezzo della sua atroce morte sulla Croce, coloro che erano cadute sotto la morsa del peccato, era molto più forte del dolore che doveva sopportare attraverso l’umiliazione e la flagellazione.
L’amore per noi, era più forte del dolore che doveva subire. Gesù è veramente l’unico che poteva adempire un tal ruolo. In Lui conosciamo e vediamo la natura del Padre YHWH, al di fuor di Lui non c’è salvezza e né comunione con il Padre. Dio YHWH- ha dato ogni cosa nelle mani del Suo amato figlio, chi vede il figlio, vede il Padre; chi crede al figlio, crede al Padre.
Non possiamo dire di conoscere e amare Dio che non abbiamo visto e udito, quando non riconosciamo a amiamo suo figlio che abbiamo visto e udito. Chi non riconosce Dio in Cristo Gesù non vedrà la vita, ma l’ira di Dio è su di lui. Nonostante Lui e il Padre sono uniti, Gesù non ha mai preso neanche lontanamente in considerazione l’idea di farsi uguale al Padre.
La Bibbia insegna chiaramente che il Padre è maggiore del Figlio, ma per mezzo di Gesù è possibile conoscere meglio il Padre! Per mezzo di Lui noi possiamo conoscere e avvicinarci al Padre; “sapendo che il Figlio è l’esatto riflesso del Padre. Infatti Gesù disse a uno dei discepoli: “Chi ha visto me ha visto anche il Padre”. (Giov.14:9).
I quattro libri biblici chiamati Vangeli (Matteo, Marco, Luca e Giovanni) ci insegnano a conoscere la personalità e l’operare del Signore Gesù quando era sulla terra, e per mezzo di Lui conoscere anche il Padre. L’insegnamenti di Gesù erano insegnamenti del Padre, perché Lui era venuto per adempire la volontà del Padre. Quindi Gesù bramava di adempire la volontà del Padre che era anche la sua stessa.
Il Padre e Lui sono due, ma uniti in una stessa volontà e operare. Loro sono fusi fra loro, formando una stessa personalità, pur essendo (Padre-Figlio-Spirito Santo), Il Padre YHWH è sempre esistito, non ha inizio né fine, il figlio Gesù è stato “Generato dal Padre, e lo Spirito Santo è la forza “attiva di Dio YHWH.
(Giov.1:38/13:13). Il compito primario per cui Gesù è venuto sulla terra è di salvare gli uomini dalla perdizione eterna; il suo compito non era solo quello di pagare il prezzo di “Riscatto per i nostri peccati; ma di portare gli uomini anche alla conoscenza del peccato. Perché solo se essi si fossero resi conto della gravità della situazione in cui si trovavano, avrebbero reagito e cecato il perdono e la remissione dai peccati.
La fede avviene per mezzo dell’udire, e l’udire per mezzo della predica, e la predica per mezzo del predicatore. Se non parliamo a gli altri e li avvertiamo del piano di Dio, e di tutto quello che ha Adempiuto per noi, non possiamo aspettarci che essi si convertano e si salvino.
Gesù c’è la metteva tutta, per far conoscere la verità alla folla, e lo faceva per amore, perché non sopportava l’idea che costoro che non erano in grado di discernere fra destra e sinistra, andassero ciecamente perduti! E noi da figli di Dio, da bravi seguaci di Cristo, cosa facciamo per amore verso il nostro prossimo? Guardiamo come precipitano l’uno dopo l’altro nel precipizio, senza muovere un dito o pronunciare una parola?
Quale è il compito dei seguaci di Cristo, avvertire o ignorare? Cosa faceva Gesù? Cosa ci ha lasciato detto il nostro Maestro: “andate e predicate questo Evangelo ad ogni creatura! Non ci ha detto unitevi fra quattro mura, ma andate ovunque da ogni creatura e avvertitela e aiutatela ecc. Noi siamo chiamati ad essere svegli, vivi e vegeti.
Gesù si ritirava sui monti e dove poteva, per potersi unire in preghiera con il Padre, ma poi andava nella folla e per le strade, predicava e aiutava, guariva e ammoniva, e se era necessario usava anche i toni forti con quelli che ne avevano bisogno. Lui non si stava zitto davanti al male. Ma tirava all’attenzione anche i farisei e gli uomini di legge se c’è nera di bisogno. Non chiudeva gli occhi e la bocca davanti alle ingiustizie, ma li condannava con la verità.
Gesù non aveva paura di dire la verità, perché per quello era stato mandato, per ammonire e avvertire, e poter salvare ciò che era perduto. Lui non aveva né preferenze personali né pregiudizi con niente e nessuno, ma per Lui erano tutti uguali; faceva tutto per adempire al meglio il compito affidatogli dal Padre. Non era concentrato a tener d’occhio le tempeste che si abbatteva su di Lui da tutte le parte, ma aveva sempre gli occhi fissi sul Padre, e sul compito affidatogli.
Tirando diritto senza farsi distogliere e distrae da niente e nessuno, neanche dalle persone più vicine o i propri parenti. Noi che siamo i suoi seguaci, seguiamo il suo esempio, quello ci chiede Gesù niente altro, essergli fedele fino alla fine, come lo è stato Lui, ed ha vinto ogni podestà e potenza, ed ha ricevuto in dono la Corona da Re.
Anche noi se siamo suoi veri servi fino alla fine, riceveremo la corona della vita a gioia eterna. Gesù rimase fedele fino alla morte, una morte dolorosa e crudele per mano dei suoi nemici. (Filippesi 2:8). Subì in silenzio tutte le umiliazioni e i flagelli della crudeltà umana, e questo solo per amor nostro, Fu arrestato, accusato da falsi testimoni, condannato da giudici corrotti, deriso dalla folla e torturato dai soldati. Inchiodato al palo, esalando l’ultimo respiro, gridò: “È compiuto!”) (Ev.Giov.19:30). Tuttavia, il terzo giorno dopo la sua morte, Gesù fu risuscitato alla vita spirituale dal suo Padre celeste.
(1Pietro.3:18). La sua fedeltà gli ha permesso di sedere alla destra di Dio (Ebrei.10:12-13). Camminiamo nelle Orme del nostro Maestro Gesù Cristo, abbiamo la stessa brama di pregare e operare. Il signore Gesù Cristo ci Benedica, e ci illumini a comprendere ed eseguire la Sua volontà…
A LUI LA LODE.