L'UOMO È COME L'ALBERO… SI PENZA DI ESSERE UN EROE

L'uomo è come l’albero, cresce e allunga i sui rami e si erige verso il cielo in tutta la sua maestà, man mano che cresce allarga il suo manto dal verde imponente e mostra orgoglioso il suo vigore prospero, come se niente e nessuno lo fermasse. Ma basta solo una tempesta o un insetto che lo rode per subirne danni anche fatali, ci vorrà del tempo per riprendersi da tanto male, se pur gli sarà concesso.

Ma se la tempesta non dà tregua e il male non viene curato, il suo vigore svanisce e appassisce, il suo manto perde maestà e colore e il suo orgoglio si trasforma in un triste dolore, e le sue lagrime solcano come gocce dorate il suo corpo segnato dall’improvviso destino. La tempesta sprona tutta la sua furia e non conosce frontiere, si abbatte sul forte e sul debole senza pietà, dimezza gli alberi delle foreste e li piega l’un su l’altro come un giungo, togliendo loro vita e respiro compreso chi gli è accanto.

Ogni creatura ha bisogno di cura anche gli alberi della foresta. Il danno potrà essere evitato se essa verrà curata da chi la conosce e capisce. L’esperto sa riconoscere il male che la nuoce e ricorrere ai ripari, i sofferenti emettono gridi d’aiuto dal loro aspetto, l’addetto li vede e li sente dal loro stato. Man mano che l’albero si ammala i sintomi sono evidenti, ma se il suo operatore è affidabile e lo cura con amore, non gli sfuggirà di certo il suo grido di sofferenza o riconoscimento.

In tal caso non gioisce solo la pianta ma anche il suo curante. Essa lo appagherà del suo lavoro offrendogli ristoro all’ombra del suo verde manto, e riempirà di gioia il suo cuore con i suoi rami coperti di fiori e colori, inebrierà le sue narici dai suoi inondanti profumi come un’indimenticabile danza d’amore, e ricopre il suo amato di gustosi doni d’ogni forma e colore, e gli riempie gli occhi e il cuore di tutto il suo amore. Tutto il lavoro del cuore si trasforma in un giardino di gioia e sapori.

La pianta è come l’uomo, se l’aiuto non gli viene offerto in tempo la sua vita si spezza, anche l’aiuto non adatto può essergli una spada nel cuore. Prima delle tempeste o del parassita essa era forte e vigorosa, sembrava che avrebbe voluto abbracciare il cielo, copriva e proteggeva con l’ombra dei suoi imponenti rami i suoi piccoli inermi, proprio come una chioccia protegge i suoi pulcini, e offriva ristoro a chi cercavano sollievo dai raggi infuocati del sole e dai venti e le piogge impetuose.

Anche l’albero più forte e vigoroso può essere vittima del male che gli si riversa addosso. Come le piante così anche l’uomo! Se noi ci carichiamo un peso più pesante di quello che le nostre forze sopportano i danni sono inevitabile, anche se sembra che tutto va per il meglio. Pian piano il vigore svanisce e con esso anche le forze, e l’albero della vita incomincia a cedere e cadere.

L'uomo si pensa di essere un. «eroe, sembra che le sue forze non vengono mai meno, si allarga e allunga come vede e crede. Accumula e arraffa tutto quello che può, il suo vigore lo spinge a voler sempre di più, persino a voler conquistare il mondo. Proprio come l’albero sano e forte, esso cresce vigoroso ed esuberante, stende maestosamente i suoi rami impedendo così alla luce di penetrarvi e illuminare la sua ombra.

Così anche l’uomo vigoroso e imponente, esso si allarga sempre di più e accumula legale o illegale tutto quello che può, privando altri della loro esistenza e libertà. Ma infine tutto finisce lì dove è incominciato, nella “polvere. Polvere siamo e polvere diventiamo. A cosa serve guadagnare e accumulare regni e ricchezze, onori e gloria, quando infine non potrai goderne i frutti? Tutto è vanità delle vanità, tutto incomincia dalla polvere e tutto finisce in essa. Niente dura per sempre, solo lo Spirito della Vita vivrà in eterno.

Esso scende dal Padre e torna di nuovo a Lui quel dì che lascerà il corpo, la materia viene dalla terra e torna di nuovo ad essa. In questo mondo vale la legge degli uomini, essi si assegnano fra loro poteri e potenze, succhiando ogni bene e benessere ai sudditi e la Terra, per alimentare la loro torre di babele e arrivare ad essere loro stesso “dio. Ma loro non si rendono conto che sono polvere, e anche la loro torre si unirà a loro insieme alle loro opere.

La differenza la fanno gli uomini non Dio, per Lui siamo tutti uguali, tutti vengono al mondo allo stesso modo, e se ne vanno ugualmente lo stesso. Perché tanta pretensione e “avidità di voler sempre di più, di voler estendere i propri rami fino ai confini del mondo, quando in un attimo inaspettato si chiudono le porte alla vita e il suo alito svanisce nel vento. Basta una tempesta o un insetto per poter abbattere un albero vigoroso e forte. Una tempesta inaspettata o un insetto invisibile possono distruggere in pochissimo tempo la vita di un eroe.

Tutto se ne va come è arrivato, e finisce come è incominciato. Quando la vita che sembrava un immenso albero si sbriciola davanti gli occhi, e le forze svaniscono insieme alla speranza come il vento, solo allora si accorge che tutto quel vigore di conquistare il mondo, non è altro che un vento che passa e vola via. Non resta nessuna traccia di esso, forse solo da lì dove è passato. Finché l'uomo ha abbastanza forza ed energia, cerca di poter conquistare e acquistare tutto quello che il cuore e la mente attira, e continuare a “ignorare la Sovranità di Dio, adorando sé stesso come tale.

Solo all’arrivo della tempesta si rende conto che sta perdendo tutto, il vigore e la vita, i sogni e le speranze. La cosa migliore che potrebbe capitargli è salvarsi la vita in mezzo a tutta quella tempesta, se prima voleva salvare il suo regno, adesso lotta per la vita. L’umiliazione più temuta da un’ero, sarebbe diventare un’umile mendicante bisognoso di aiuto. Qui entra in campo l’orgoglio di dipendere da qualcun altro, e finché non si accetta di non essere un eroe ma un semplice bisognoso d’aiuto, si resta isolati e abbandonati a sé stessi.

L’orgoglio è un malessere della carne, esso impedisce di semplificare le condizioni di vita sia in privato che in comune. Rompere l’orgoglio, vuol dire rompere il ghiaccio, lì dove prima c’era il ghiaccio potranno germogliare prati di fiori. L’essenziale è riconosce chi sei. da dove vieni e dove vai; tu potrai conquistare il mondo intero, ma sempre polvere sarai e a lei tornerai.

Accettare di essere creature di materia morta, e non degli eroi immortali, ma semplici esseri bisognosi l’un dell’altro. Questo ci rende capace di accettare l’aiuto offertoci e anche di offrirlo a gli altri, senza aspettarci niente in cambio, ma solo per amore reciproco. Proprio come ci ha insegnato Gesù (Ev. Matteo. 5:44-48) 44 ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, 45 perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.

46 Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47 E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 48 Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste). Demolire l’orgoglio, vuol dire anche di non aspettarsi ringraziamenti e lodi dagli uomini, perché sappiamo che il riconoscimento ci viene dato dal Padre in cielo, che vede ogni opera che viene compiuta sia palese che di nascosto.

Diamo senza aspettative, e accettiamo quello che ci viene offerto umilmente, proprio come il Padre in cielo dà a noi, senza chiederci niente in cambio. Di non essere orgogliosi di offrire aiuto, e neanche di chiederlo nel bisogno. Gesù invita i travagliati e i sofferenti a venire a Lui, ma ci dice anche che quello che facciamo per loro lo facciamo a Lui.

Se noi abbiamo accettato Gesù nella nostra vita, sappiamo che Lui vive in noi, e se questo corrisponde; sappiamo anche che coloro che vengono a noi, si avvicinano a Gesù, se gli offriamo il nostro aiuto; è Gesù che ci usa per loro. Se consoliamo, correggiamo o aiutiamo; sappiamo che è Gesù che opera per mezzo di noi. Se così non è, “allora ci dobbiamo chiedere “cosa né abbiamo fatto del “talento o dei “talenti che Dio ci ha affidato per mezzo di Gesù Cristo? li abbiamo messi a fruttare, o li abbiamo sotterrati come il servo fasullo?

GESÙ Disse: venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, e Io vi darò riposo. Prendete su voi il mio Giogo ed imparate da Me, perché Io son mansueto ed umile di Cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio Giogo è dolce e il mio Carico è Leggero. (Matteo.11: V.28-30.) Andare a Lui vuol dire aprirgli il cuore, essere consapevoli di quello che ha “Adempiuto per noi, che è andato alla Croce pe te e per me, per tutti quelli che lo ricevono nel proprio cuore.

Ha Pagato il prezzo del “Riscatto dal peccato, per tutti coloro che lo riconoscono loro Salvatore e Signore. Lui ci ha riscattato dalla morte “terna, e vuole avere cura di te e di me e di tutti quelli che lo amano, vuole esserci vicino e aiutarci in questo cammino scosceso e brullo. Chi più di Lui può farlo, sa molto bene quello che abbiamo veramente di bisogno, prima ancora che glielo chiediamo, ci ha formato nel seno materno e ci ha dato la Vita, e ci offre anche la Vita Eterna come “dono di “Grazia.

Lui sa quanto peso possiamo sopportare o meno. “Se noi amiamo veramente i nostri figli, facciamo il possibile per il loro bene, non gli chiediamo o carichiamo di più di quello che possono affrontare o portare, facciamo tutto per farli crescere sani e savi, per prepararli alla vita che hanno davanti da affrontare.  La vita che hanno davanti dipende dalla preparazione ricevuta, se si ha una buona e sana preparazione, si è anche più saldi e informati per affrontare le tempeste che si presentano.

Sopravvivere nel buon tempo non è un’arte, l’arte è sopravvivere nel mal tempo, nei tempi difficili alle prove che la vita ci riserva. Quindi un insegnamento stabile e solido ti può salvare la vita in mazzo alle tempeste. Il nostro Padre in cielo sa a cosa andiamo incontro in questo mondo, e perciò ci istruisce e insegna a diventare “forti e “savi, e questo avviene nella scuola della vita di ogni giorno.

Attraverso le persone che sono nella nostra vita, e quelle che incontriamo o pratichiamo, attraverso un lavoro indesiderato o complicato, o altre complicazioni vari, tutto ciò è una scuola per diventare più forti. Sappiamo che non cade foglia che Dio non voglia, quindi Lui lascia o preserva, previene e protegge, guida e corregge ecc. Tutto avviene sotto i suoi occhi, non lascia niente al caso, ci sono cose che Lui lascia, anche se per noi è incredibile crederlo e accettarlo, dietro a tutto quello che avviene sotto il sole o nell’oscurità delle tenebre, c’è di certo una Sua risposta.

Sappiamo che le Sue vie, sono lontano come il cielo e la terra dalle nostre, e così anche la Sua volontà. Lui è Sovrano, cosa abbiamo da aggiungere? Il Signore l’Eterno si prende cura perfettamente di noi, e non come lo fa un genitore terreno, che una volta vede e l’altra lascia, Lui vuole il meglio per noi, E quindi si prende cura di insegnarci e istruirci accuratamente. Se i genitori terreni fanno di tutto per poter offrire una vita prospera e serena alla loro creatura, quanto di più Colui che ha dato la Sua vita per salvarci la nostra?

Lui si preoccupa di nutrirci e vestirci, offrendo a noi tutto in abbondanza già qui sulla terra, se poi per molti non è così, non è colpa del Creatore, ma delle creature malvagie e possessivi che vivono nel superfluo, e calpestano il resto invece di dividerlo con i bisognosi. Lui non ha risparmiato la Sua Vita per noi, quanto di più è disposto a caricarsi il tuo peso che ti schiaccia, aiutandoti a portarlo e darti sollievo.

Non lasciare che l'albero che ti sta vicino ti schiaccia sotto il suo peso, lasciati aiutare e consigliare da Lui. Non siamo degli eroi! Gesù invece lo è, Lui non solo ha vissuto da uomo e sofferto e morto come tale; ma Lui è “Risuscitato Gloriosamente dalla morte, la morte non lo ha potuto trattenere, “essendo il Figlio del Dio Vivente.”

Lo Spirito Santo del Padre che era in Lui lo ha “Risuscitato alla Vita. Sì, Lui è l’unico vero “EROE” e lo resterà in Eterno. Gesù è l’unico che ci capisce veramente, perché ha assaggiato sulla Sua pelle tutto quello che noi ogni giorno viviamo e vediamo. Se c’è qualcuno che sa cosa è il dolore, quello è proprio Lui. Allora non indugiamo a venire a Lui e chiedere il Suo aiuto, sia nelle sofferenze che nel bisogno, di certo non c’è lo rinnegherà, ma ci aiuterà di sicuro.

Se Gesù Vive in noi e ci lasciamo guidare, diventeremo i Suoi “eroi, ascoltando la Sua voce e restando uniti a Lui nello Spirito Consolatore e Operatore in noi. Lui ci guida nella vita quotidiana e quella spirituale, ci insegna e corregge, ci conduce per la via sicura e protetta che conduce a casa dal Padre. La Spirito Santo ci rafforza nella preghiera e ci guida a leggere e capire la Sua Parola, ci preserva dal male e dal maligno.

Lui è in noi e con noi non ci abbandonerà mai, e si prende cura di noi fino alla fine dei nostri giorni terreni. Se tu apri il tuo cuore a Gesù Cristo, non sarai più da solo a portare il tuo peso che ti schiaccia sotto di esso, ma Gesù stesso interverrà in tuo aiuto, ti toglierà il peso dalle tue spalle e se lo caricherà sulle Sue. Sarai liberato da esso e dalle conseguenze che ti causava. Allora ti accorgerai che non solo il tuo peso svanisce ma anche il male da lui provocato. La presenza di colui che ti ha liberato è in te, e intorno a te, e tu ti sentirai felice e protetto.

Avvertirai la Sua presenza attraverso un sollievo di pace e serenità che ti avvolge tutto intorno, proprio come un manto caldo in mezzo ad un’atmosfera gelida. Al posto del peso, ci sarà la Sua forza che ti porterà sulle ali del vento. Ti scalderà con il Suo Amore, ti farà sentire leggero come sulle ali di una farfalla, che svolazza nell'aria sui prati in fiore profumati di primavera, posandosi leggermente sui petali di un fiore.

“Oh pecorella smarrita, torna al Tuo Pastore, ti sta aspettando a braccia aperte, non lasciarti cadere nelle mani di chi ti sbrana, ma corri nelle mani di chi ti Ama. Il buon Pastore Gesù Cristo ti Benedica.

PREGHIERA DI RAVVEDIMENTO

Gesù mio Salvatore sono un peccatore, non sono degno di presentarmi davanti a Te, né di ricevere il tuo amore e tutto quello che hai “compiuto per me. Io mi inchino davanti a Te, chiedendoti perdono di tutte le sofferenze che ti ho provocato, volute o non volute.

Ti ringrazio, che sei andato alla Croce per me, che mi hai riscattato dai lacci del peccato e della morte, per darmi Vita Eterna. Io credo in Te, e tutto quello che hai fatto e “Compiuto per me. Grazie che da adesso io non sono più solo, ma Tu Sei con me e in me. Mio caro “Salvatore ti apro le porte del mio cuore, ti prego entra dentro di me, fai di me la Tua Dimora, il Tuo Tempio vivente.

Insegnami ad amarti e servirti con tutte le forze, lasciami prendere piacere nelle Tue vie e aver fame e sete di Te e della Tua parola. Guidami per la Tua strada e riprendimi se mi allontano da Te, guidami per questo cammino terreno e stammi sempre vicino, fammi sentire sempre la Tua presenza in me e intorno a me, proteggimi dal male, e serviti di me per la Tua Gloria.

Se Questo lo desideri veramente, e questa preghiera è fatta di vero cuore. Il Signore GESÙ CRISTO, entrerà attraverso lo SPIRITO SANTO in te, e sarai battezzato e Sigillato attraverso di “Esso... e diventerai figlio di Dio. Cerca la comunione di una chiesa “evangelica cristiana, che si basa sulla Parola di Dio e non su teorie umane, perché l’unione fa la forza.

Comunica con il tuo Salvatore più spesso possibile, parla con Lui quando vuoi e dove vuoi, leggi la Sua Parola, la S. Bibbia, e Lui ti parlerà per mezzo di Essa. Non è necessario cercare Dio in un posto ben preciso, solo se tu lo vuoi. Lui è dappertutto e in tutto, e ti ascolterà ovunque tu sii, basta rivolgersi a Lui di vera Fede.

IL SIGNORE TI BENEDICA.