APOCALISSE – RIVELAZIONE DI GESÙ CRISTO
LIBRO DELL’APOCALISSE -C. -1
1Rivelazione di Gesù Cristo, al quale Dio la consegnò per mostrare ai suoi servi le cose che dovranno accadere tra breve. Ed egli la manifestò, inviandola per mezzo del suo angelo al suo servo Giovanni, 2il quale attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto. 3Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e custodiscono le cose che vi sono scritte: il tempo infatti è vicino. 4Giovanni, alle sette Chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, e dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono, 5e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra.
A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, 6che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
7Ecco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrà, anche quelli che lo trafissero,
e per lui tutte le tribù della terra si batteranno il petto.
Sì, Amen! 8Dice il Signore Dio: Io sono l’Alfa e l’Omèga, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!
9Io, Giovanni, vostro fratello e compagno nella tribolazione, nel regno e nella perseveranza in Gesù, mi trovavo nell’isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù. 10Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: 11«Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Èfeso, a Smirne, a Pèrgamo, a Tiàtira, a Sardi, a Filadèlfia e a Laodicèa».
12Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d’oro (che rappresentano le sette chiese)13e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d’uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d’oro. (In esse abita- il Signore)
14I capelli del suo capo erano candidi, simili a lana candida come neve. I suoi occhi erano come fiamma di fuoco. 15I piedi avevano l’aspetto del bronzo splendente, purificato nel crogiuolo. La sua voce era simile al fragore di grandi acque - (tanti popoli). 16Teneva nella sua destra sette stelle (gli angeli delle sette chiese) e dalla bocca usciva una spada affilata (la Parola di Dio) a doppio taglio, e il suo volto era come il sole quando splende in tutta la sua forza.
17Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: «Non temere! Io sono il Primo e l’ultimo, 18e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi. 19Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle presenti e quelle che devono accadere in seguito. 20Il senso nascosto delle sette stelle, che hai visto nella mia destra, e dei sette candelabri d’oro è questo: le sette stelle sono gli angeli delle sette Chiese, e i sette candelabri sono le sette Chiese.
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. -2
1All’angelo della Chiesa che è a Èfeso scrivi: “Così parla Colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d’oro. 2Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua perseveranza, per cui non puoi sopportare i cattivi. Hai messo alla prova quelli che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi. 3Sei perseverante e hai molto sopportato per il mio nome, senza stancarti. 4Ho però da rimproverarti di avere abbandonato il tuo primo amore. 5Ricorda dunque da dove sei caduto, convèrtiti e compi le opere di prima. Se invece non ti convertirai, verrò da te e toglierò il tuo candelabro dal suo posto.
(Qui il Signore richiama la Sua chiesa al primo amore, altrimenti gli sarà tolta l’Unzione della benedizione ricevuta. Gli ricorda che vuole essere amato come primo “Amore, e non secondario. L’avverte di ravvedersi e riaccendere la fiamma nel loro cuore, ormai quasi spenta; di amarlo con lo stesso ardore del primo grande Amore, altrimenti gli toglierà la luce e i privilegi ricevuti.)
6Tuttavia hai questo di buono: tu detesti le opere dei nicolaìti, che anch’io detesto. 7Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Al vincitore darò da mangiare dall’albero della vita, che sta nel paradiso di Dio”.
8All’angelo della Chiesa che è a Smirne scrivi: “Così parla il Primo e l’ultimo, che era morto ed è tornato alla vita. Così Parla l’Inizio e la fine, Colui che non ha né inizio e né fine, l’Eterno – L’ALFA E L’OMEGA. Colui che è morto e poi Risuscitato; Gesù Cristo uomo nella carne, e Dio in Spirito. Dio Padre e Gesù il Figlio sono due Esseri uniti nello stesso Spirito, formando così un Unico Dio. 9Conosco la tua tribolazione, la tua povertà – eppure sei ricco – e la bestemmia da parte di quelli che si proclamano Giudei e non lo sono, ma sono sinagoga di Satana.
(Il Signore dice: Io conosco le tue tribolazioni; nonostante la tua abbondanza sei misero; fra te ci sono coloro che si dichiarano giudei ma realmente sono una sinagoga di satana. Questa ammonizione è per la chiesa di tutti i tempi, anche per quella di oggi. Molte chiese ne portano il nome, ma ne rinnegano la potenza, adattandosi ai tempi presenti, oltre ad essere delle belle addormentate. Altre chiese invece non si accorgono, oppure sopportano coloro che si fanno chiamare cristiani ma non lo sono, e contaminano con le loro ideologie anche gli altri. E queste condizioni tiepide o fredde della chiesa sono causa dell‘Apostasia che oggi fa progresso ovunque in esse. E oltretutto, il loro stato alimenta tribolazione e persecuzioni dentro e fuori di essa. Ma il Signore incoraggia coloro che sono fedeli a non mollare, ma di resistere alle insidie del diavolo; e di essere ferventi lottatori nella preghiera e fedeli portatori dell’Evangelo della salvezza, di fissare il loro sguardo e pensiero sul Signore Gesù Cristo e non sul “mondo.
Uscendone così vincitori per ricevere la Corona della Vita; ripeto, essa è preservata solo a coloro che servono il Signore fedelmente ovunque vadano. Non tutti ne usciranno vincitori, ma solo coloro che restano fedeli al Signore e non vacillano nella fede, e non si lasciano deviare dallo spirito ingannatore di satana. Qui sotto nel verso 11, il Signore dice che il vincitore non sarà colpito dalla morte seconda! Il che vuol dire: che una chiesa che ne porta solo il nome, è non è vivificata dallo Spirito di Dio, è una chiesa morta.)
/10Non temere ciò che stai per soffrire: ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in carcere per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita. 11Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Il vincitore non sarà colpito dalla seconda morte”. 12All’angelo della Chiesa che è a Pèrgamo scrivi: “Così parla Colui che ha la spada affilata a due tagli. 13So che abiti dove Satana ha il suo trono; tuttavia tu tieni saldo il mio nome e non hai rinnegato la mia fede neppure al tempo in cui Antìpa, il mio fedele testimone, fu messo a morte nella vostra città, dimora di Satana.
14Ma ho da rimproverarti alcune cose: presso di te hai seguaci della dottrina di Balaam, il quale insegnava a Balak a provocare la caduta dei figli d’Israele, spingendoli a mangiare carni immolate agli idoli e ad abbandonarsi alla prostituzione. 15Così pure, tu hai di quelli che seguono la dottrina dei nicolaìti. 16Convèrtiti dunque; altrimenti verrò presto da te e combatterò contro di loro con la spada della mia bocca. 17Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Al vincitore darò la manna nascosta e una pietruzza bianca, sulla quale sta scritto un nome nuovo, che nessuno conosce all’infuori di chi lo riceve”.
(Il Signore avverte la chiesa di Pérgamo di fare attenzione, perché essa abita in mezzo a un popolo che serve il “dio mondano; e nello stesso tempo la loda perché essa gli è rimasta fedele, e non lo ha rinnegato neanche attraverso la tribolazione. Però il Signore ha qualcosa da rimproverargli, il che tollerano fra loro dei seguaci della dottrina di “Balaam, la quale era stata causa della caduta del popolo di Israele. Portandolo così alla prostituzione e all’idolatria ecc. ed abbandonare Dio il Signore.
Il Signore dice a codesta chiesa di convertirsi, il che vuol dire tornare al primo Amore, e purificarsi. Scacciare di mezzo ad essa coloro che sono un abbominio, e mettono a repentaglio tutta la chiesa. Anche qui il Signore avverte, dicendo di ravvedersi, altrimenti li annienterà con la spada della Sua bocca, che è la Sua Parola. Se loro si ravvedano ne usciranno vincitori, e potranno ricevere in dono la manna nascosta- (il cibo degli angeli, il premio,) e la pietra sulla quale è scritto il loro nome eterno.)
18All’angelo della Chiesa che è a Tiàtira scrivi: “Così parla il Figlio di Dio, Colui che ha gli occhi fiammeggianti come fuoco e i piedi simili a bronzo splendente. 19Conosco le tue opere, la carità, la fede, il servizio e la costanza e so che le tue ultime opere sono migliori delle prime. 20Ma ho da rimproverarti che lasci fare a Gezabele, la donna che si dichiara profetessa e seduce i miei servi, insegnando a darsi alla prostituzione e a mangiare carni immolate agli idoli. 21Io le ho dato tempo per convertirsi, ma lei non vuole convertirsi dalla sua prostituzione. 22Ebbene, io getterò lei in un letto di dolore e coloro che commettono adulterio con lei in una grande tribolazione, se non si convertiranno dalle opere che ha loro insegnato.
23Colpirò a morte i suoi figli e tutte le Chiese sapranno che io sono Colui che scruta gli affetti e i pensieri degli uomini, e darò a ciascuno di voi secondo le sue opere. 24A quegli altri poi di Tiàtira che non seguono questa dottrina e che non hanno conosciuto le profondità di Satana – come le chiamano –, a voi io dico: non vi imporrò un altro peso, 25ma quello che possedete tenetelo saldo fino a quando verrò. 26Al vincitore che custodisce sino alla fine le mie opere
darò autorità sopra le nazioni: 27 le governerà con scettro di ferro,
come vasi di argilla si frantumeranno, 28con la stessa autorità che ho ricevuto dal Padre mio; e a lui darò la stella del mattino. 29Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese”.
(Il Signore loda la chiesa di Tiàtira, dicendogli che è migliorata nel suo operare; però la rimprovera che essa tollera la falsa profetessa Gezabele, la quale seduce la Sua chiesa a peccare. Il Signore dice anche che se essa non si ravvede, sarà messa su un letto di dolore insieme a coloro che la seguono; e oltre tutto colpirà la sua generazione a morte; in tal modo riconosceranno che il Signore vede tutto anche i pensieri nascosti, e non lascia impunito il malvagio, ma dà ad ognuno secondo le sue opere. Cosa vuol dire questo per la Sua chiesa! Molte di esse cercano di ravvedersi, però nel profondo del loro cuore e anche nel loro comportamento, tollerano in mezzo ad essi idoli e idolatria. E questo avviene a causa della loro tiepidezza. Cosé realmente l’idolatria! Essa è tutto ciò che prende il posto di Dio nel nostro cuore, il primo posto nella nostra vita. Molti non se ne accorgono neanche di essere idolatri, perché si pensano che basta conoscere e rispettare Dio, confessargli le proprie colpe e attenersi a tempi di preghiera prestabiliti ecc., poi tutto il resto fa parte della vita privata.
Dio non si compiace della moltitudine delle dicerie, ma guarda alle profondità del cuore; scrutando attentamente se quelle parole sono frutto di un Amore Agape o di interesse personale! Il Signore non è chiamato ad ascoltarci e risponderci! Lui ci ama “incondizionatamente, e tale desidera essere ricambiato, e se questo corrisponde, la Sua risposta non si fa attendere e neanche la Sua “Benedizione. Dio però non vuole essere il portiere di casa, ma il Signore di essa e della tua vita. Se ami quello che vedi più di Lui, significa che tu lo conosci per nome ma non realmente; il che vuol dire che appartieni a un credo ma non a Cristo.
In tal caso è “urgente fare un esame di coscienza e ravvedersi prima che interviene il Signore. Dio è misericordioso, e quindi dà ad ognuno il tempo necessario per ravvedersi. Ma infine per prevenire che costui fa danni peggiori, interviene con la Sua Giustizia. Ma se l’individuo si ravvede in tempo, preserva sé stesso e gli altri dal peggio. A i fedeli invece il Signore li incoraggia a proseguire nella fedeltà, custodendo con ardore il compito ricevuto, quello di camminare nelle Sue orme, adempiendo la Sua volontà. In che consiste la Sua volontà!
Lui vuole che tutti vengano a conoscenza della Verità, e si ritraggono dalle loro vie malvage, convertendosi al Vero Dio per ricevere la Vita Eterna. Per far in modo che ciò avvenga, è “indispensabile predicare al “Mondo intero la Sua Parola secondo Verità. Se non si predica, non si può aspettare che gli altri ne vengano a conoscenza; se non si semina, è inutile attendere il raccolto. Le chiese devono svegliarsi! È finito il tempo del letargo, arriva la primavera e bisogna uscire all’aperto, e tempo di semina e raccolto. Bisogna uscire dalle quattro mura, se non si vuole essere svegliati dalla spada del Signore!
Una chiesa che dorme è simile al servitore infedele che ha sotterrato i talenti affidategli, se essa non si sveglia e ravvede, non deve sorprendersi se l’Unzione del Signore gli viene a mancare, e con essa ogni altra benedizione. Il Signore promette onore a tutti coloro che perseverano fedelmente fino alla fine, portano avanti l’opera affidatagli. Ad essi darà l’onore di regnare insieme a Lui sulle Nazioni, dandogli la stessa Autorità che ha ricevuto dal Padre, in modo da splendere come una stella mattutina. Gesù è la brillante stella del mattino.)
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. -3
1All’angelo della Chiesa che è a Sardi scrivi: “Così parla Colui che possiede i sette spiriti di Dio e le sette stelle. Conosco le tue opere; ti si crede vivo, e sei morto. 2Sii vigilante, rinvigorisci ciò che rimane e sta per morire, perché non ho trovato perfette le tue opere davanti al mio Dio. 3Ricorda dunque come hai ricevuto e ascoltato la Parola, custodiscila e convèrtiti perché, se non sarai vigilante, verrò come un ladro, senza che tu sappia a che ora io verrò da te. 4Tuttavia a Sardi vi sono alcuni che non hanno macchiato le loro vesti; essi cammineranno con me in vesti bianche, perché ne sono degni. 5Il vincitore sarà vestito di bianche vesti; non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma lo riconoscerò davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli. 6Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese”.
(Il Signore avverte la chiesa che è a Sardi, dicendogli di ravvedersi, perché anche se essa si crede di essere viva è morta. Gli dice di tornare al primo Amore e di custodire la Parola della verità, di ripristinare quel che è rimasto del primo amore e vigilare; altrimenti il Signore verrà ad essa nell’ora che meno se l’spetta dandogli il premio che si aspetta. Questo “avvertimento vale per la chiesa di tutti i tempi, specialmente ai giorni d’oggi. Ormai volendo o dolendo le chiese si sono lasciati influenzare dallo spirito del mondo. All’inizio incominciano animatamente a servire il Signore, poi man mano si lasciano trascinare dalle leggi mondane e le culture intorno; e questo avviene perché mirano alla loro reputazione e al denaro. Così pian piano senza che essi se ne accorgono cadono nel laccio di satana!
La scusa è sempre la stessa:” non possiamo distanziarci dal mondo e dalle diverse culture, altrimenti ci allontaniamo dalla realtà e ci isoliamo, e in più non raccogliamo abbastanza denaro per continuare la missione incominciata! Quindi per non essere discriminati e per amor del denaro, la chiesa di oggi preferisce operare con la massa, senza riguardo al Signore. Dio ama tutti e vuole che tutti vengano a conoscenza della Verità, ma questo non vuol dire ammorbidire la Sua Parola e adattarla alla volontà dell’uomo, e fare di tutte le erbe un fascio. La Verità bisogna viverla per predicarla a gli altri! Una chiesa che predica quello che non mette in pratica non è credibile oltre a non essere veritiera. La Parola di Dio è preziosa. Un gioiello di inestimabile valore non si manipola, o si cerca di minimizzarne il valore, ma si fa di tutto per esporlo in prima vista con tutto il suo splendore, in modo che tutti ne possono ammirare la sua luminosa bellezza. Codesto gioiello (la Parola) accende gli occhi di tutti, però non tutti sono disposti a pagarne il prezzo e accudirlo con la massima premura. A differenza di un costoso gioiello che non tutti possono permetterselo, la Parola di Dio è a costo zero per tutti, perché il prezzo del Suo valore è stato già pagato da Cristo Salvatore. Però anche “Essa ha un prezzo che non tutti sono disposti a pagare, codesto prezzo si chiama “Amore Agape. Questo Amore si trova nel cuore della Parola di Dio che è Gesù Cristo.
Per riceverlo bisogna aprire il cuore a Cristo Salvatore, e offrirgli in cambio la propria vita, proprio come Lui ci ha offerto la Sua, che l’ha “Sacrificata per salvare la nostra dalla morte eterna. Dare la vita a Gesù vuol dire Amarlo e seguirlo ovunque ci guida, camminare mano in mano con Lui e adempire la Sua volontà non la nostra. Chi è disposto a pagare questo prezzo è degno del Suo amore e della Corona della Vita, che infine gli darà. Il valore del prodotto non è nella quantità ma nella qualità! A cosa serve raccogliere una moltitudine di frutti, se non si ha l’attenzione di raccogliere dei frutti sani.
Quando si raccolgono i frutti, si devono scartare i buoni dai marci e da quelli infetti da insetti ecc., altrimenti essi fanno marcire tutto il raccolto, e quindi tutto il lavoro è vano. Questo vuol dire di non vacillare adattandosi a tempi e culture di eresie razziste, ma restare stabili in Cristo e nella Sua Parola, perché solo coloro che ne riconoscono il valore saranno disposti a seguirlo. Oggi le chiese guardano alla quantità non alla qualità! Non è Dio che deve inchinarsi davanti a gli uomini ma viceversa, il Signore non deve adattarsi alle leggi dell’uomo ma è tutto al contrario. Quindi La chiesa “Fedele è chiamata a predicare l’Evangelo della Verità e della Salvezza, e non quello del denaro e della cultura moderna.
Tutti sono chiamati a venire a conoscenza della Verità, ma non tutti saranno disposti a pagarne il prezzo; e chi non è disposto a seguire il Signore come Lui vuole, costui non è degno della Sua misericordia. Le chiese moderne fanno di tutto per riempire il loro ovile, senza badare se sono pecore o lupi, predicando un vangelo che va bene per entrambi, basta che le casse si riempiono. Questo non è più servire e piacere a Dio ma a gli uomini. Ma il Signore invece avverte di ritornare al primo Amore, di ravvivare quel piccolo originale germoglio rimasto. Non tardare ma ravvedersi al più presto, altrimenti sia le opere che la fede sono vane. Nonostante tutto, alcuni della Sua chiesa sono ferventi e veritieri nella fede, e non si macchiano con la sporcizia del mondo, non si adattano a culti e culture, ma sono vigilanti nel Signore. Ma dato lo stato misero e tiepido della chiesa oggi, i veri fedeli sono costretti a distanziarsi da essa per servire e adorare Dio in Spirito e Verità. Il Signore dice: beati coloro che vinceranno, perché gli è dato di indossare il vestito di candido lino, che raffigura le opere giuste e veritiere dei suoi servi fedeli. Quindi la chiesa di Cristo deve svegliarsi, deve smettere di mirare al progresso adattandosi ai tempi, ma deve tornare al primo Amore, e portare avanti il sacerdozio affidatogli in Verità e umiltà!
Deve convertirsi al Signore e ritrarsi di predicare l’evangelo di “Prosperità e abbondanza, ma deve incalzarsi i sandali del Signore e camminare nelle Sue Orme, nella Verità e l’umiltà! Altrimenti ha lavorato e corso invano! Questo lo vediamo anche nella storia di Gedeone, da un esercito di soldati Dio ne scelse solo trecento, gli altri si erano arruolati per la battaglia, ma a cuore tiepido, e quindi essi erano solo un impedimento per gli altri. Dio vuole dei soldati ardenti d’Amore per Lui, e non delle pietre da inciampo.)
7ALL’ANGELO DELLA CHIESA CHE È A FILADÈLFIA SCRIVI:
“Così parla il Santo, il Veritiero, Colui che ha la chiave di Davide: quando egli apre nessuno chiude e quando chiude nessuno apre. 8Conosco le tue opere. Ecco, ho aperto davanti a te una porta che nessuno può chiudere. Per quanto tu abbia poca forza, hai però custodito la mia parola e non hai rinnegato il mio nome. 9Ebbene, ti faccio dono di alcuni della sinagoga di Satana, che dicono di essere Giudei, ma mentono, perché non lo sono: li farò venire perché si prostrino ai tuoi piedi e sappiano che io ti ho amato.
10Poiché hai custodito il mio invito alla perseveranza, anch’io ti custodirò nell’ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra. 11Vengo presto. Tieni saldo quello che hai, perché nessuno ti tolga la corona. 12Il vincitore lo porrò come una colonna nel tempio del mio Dio e non ne uscirà mai più. Inciderò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, della nuova Gerusalemme che discende dal cielo, dal mio Dio, insieme al mio nome nuovo. 13Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese”.
(Il Signore dice alla Chiesa che è a Filadèlfia: che Lui conosce bene le sue opere. Lui è colui che apre e nessuno chiude e viceversa. Il signore vede che nonostante le lotte codesta chiesa gli è fedele. Essa ha perseverato nella Verità, e non ha smesso di ammonire i seguaci a restare in Essa. E perciò il Signore gli dice: che gli aprirà una porta che nessuno può chiudere, perché Lui chiude e nessuno apre, oppure apre e nessuno può chiudere. Il Signore manifesta così il Suo amore a questa chiesa fedele di Filadélfia, dicendole che la preserverà dalla tentazione che avverrà su tutta la terra, perché essa ha custodito fedelmente il suo sacerdozio a perseverare nella Verità, e gli è stata fedele e non lo ha rinnegato nella tribolazione. E gli dice che umilierà davanti a loro coloro che appartengono alla sinagoga di satana, perché li costringerà a inginocchiarsi ai piedi della chiesa fedele, e così vedranno che Io l’Amo dice il Signore. Dice che premierà la chiesa fedele al Suo sacerdozio, e umilierà davanti ad essa gli infedeli. Aiuterà la sua fedele chiesa nel tempo dell’avversità, troverà per essa soluzioni di aiuto e gli aprirà porte che nessuno gli potrà chiudere. La chiesa infedele riconoscerà la sua infedeltà quando si vedrà abbandonata al supplizio, proprio come lei ha abbandonato la fedeltà al Signore, e saranno costretti a imparare dai fedeli come esserlo.
Il Signore avverte i suoi fedeli a tenersi stretta la Corona della Vita fino alla fine, di non farsela rubare, in modo che essi possano essere posti come colonne nella nuova Gerusalemme. La corona è l’ubbidienza e la perseveranza nel Signore e le opere compiute. Il Signore avverte i fedeli di non infettarsi con la chiesa tiepida o fredda, di non lasciarsi coinvolgere dalle sue dottrine moderne e amanti del denaro. Ai Suoi servi fedeli il Signore li adornerà di onore, e farà di loro delle colonne di sostegno della Sua chiesa, che è la nuova Gerusalemme che scende da presso Dio, nata di nuovo, battezzata e Sigillata con lo Spirito Santo attraverso la conversione in Gesù Cristo, e la fedele comunione con Lui.
La Sua chiesa che è la nuova Gerusalemme, sono coloro che hanno lavato le loro vesti nel Sangue prezioso del Signore Gesù, attraverso il pentimento vero e la riconciliazione; e hanno accettato con gratitudine la Grazia ricevuta servendolo fedelmente, e non si sono vergognati di Lui, ma gli sono rimasti fedeli fino alla morte. Il Signore dice: che non tutti riceveranno la corona della Vita, ma solo i fedeli servitori. Bisogna che ognuno di noi provi sé stesso alla Luce della Verità della Parola di Dio!)
14ALL’ANGELO DELLA CHIESA CHE È A LAODICÈA SCRIVI:
“Così parla l’Amen, il Testimone degno di fede e veritiero, il Principio della creazione di Dio. 15Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! 16Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. 17Tu dici: Sono ricco, mi sono arricchito, non ho bisogno di nulla. Ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo. 18Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, e abiti bianchi per vestirti e perché non appaia la tua vergognosa nudità, e collirio per ungerti gli occhi e recuperare la vista. 19Io, tutti quelli che amo, li rimprovero e li educo. Sii dunque zelante e convèrtiti. 20Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. 21Il vincitore lo farò sedere con me, sul mio trono, come anche io ho vinto e siedo con il Padre mio sul suo trono. 22Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese”».
(IL SIGNORE DICE ALLA CHIESA DI LAODICÉA: Conosco le tue opere.
Tu non sei né calda e né fredda, magari fosse calda o fredda! Ma dato che sei tiepida Io sto per “Vomitarti dalla mia bocca. Ti credi di essere ricca e di non aver bisogno di niente, ma realmente sei misera, cieca e nuda. Come mai il Signore è così adirato con codesta chiesa! Perché lei si crede di essere giusta senza macchie e peccati, non si lascia né ammonire né riprendere, perché è cieca e non vede la sua miseria spirituale, non si accorge di essere priva della “Benedizione di Dio. Essa si crede di essere autonoma e di non aver bisogno di niente. Nella sua euforia non si accorge che i suoi fondamenti non sono fondati sulla Roccia Gesù, ma sulla sabbia, basta un po’ di tempesta per farla crollare.
Il Signore avverte la chiesa di “Laodicéa, che ne porta il Suo nome ma ne rinnega la Potenza, che non predica il Suo Vangelo secondo Verità e con ardore, ma lo fa per professione e interessi. E non si attiene alla Parola di Dio, ma a quella degli uomini; non mette in pratica la Legge di Dio ma quella del mondo. Il Signore dice: o se tu fosse fredda o calda, il che vuol dire: che in tal caso avrebbe fatto una scelta; ma essa invece tenda a servire due padroni, cosa che Dio ha in “abbominio.
Il Signore dice: non puoi servire due padroni, perché o perderai l’uno o l’altro. Dio invita codesta chiesa a convertirsi, a tornare a Lui e lasciarsi guarire la sua cecità, e coprire la sua nudità con veste candide e pure; di abbandonare la sua fama di ricchezza - frutto d’orgoglio e peccato, e comprare da Lui l’oro puro raffinato con il fuoco. Tutti quelli che il Signore ama, li riprende e raffina. Coloro che non sono ardenti per Lui, non sono né freddi e né caldi, costoro cercano di piacere a Dio e al mondo, ma ciò non è possibile.
Essi sono simile al vomito, il che vuol dire rigetto. Costoro si credono di essere ricchi, ma sono poveri e miseri, perché mettono la loro fiducia su quello che perisce, non sulla Parola di Dio che è l’oro fino, raffinato con il fuoco del Signore. Si credono di vedere, ma realmente sono ciechi, perché non si accorgono delle tenebre in cui vivono, e neanche avvertono la loro nudità. Essi si compiacciono con le tenebre, e per quello che non avvertono la mancanza della Luce che è Gesù, anzi si prendono la distanza da Essa, proprio per non far venire alla luce della Verità le loro opere malvagie.
Non si accorgono neanche di essere nudi, cioè senza la benedizione di Dio; si accorgono di ciò solo quando non ricevono risposta da Lui, solo allora si rammaricano chiedendosi perché non li aiuta o risponde, infine lo incolpano delle loro stesse colpe. Essi si sentono sovrani e padroni di sé stessi, ma quando la terra gli sfugge da sotto i piedi, si accorgono che sono solo dei mortali. Però il Signore li invita nella Sua misericordia a venire a Lui e lasciarsi guarire la loro cecità, di ravvedersi e convertirsi perché siano salvati prima che sia troppo tardi.
Gesù dice: Io busso alla porta del tuo cuore, se odi oggi la mia voce non ignorarla, se mi apri la porta del tuo cuore, Io entrerò e vivrò in te e avremo comunione, e in cambio avrai la Vita eterna. Tu che oggi odi la Sua voce “aprigli il cuore non indugiare, domani potrebbe essere già tardi, e dove ti troveresti? Assicurati al più presto che vivrai nella gioia eterna, non lasciarti sfuggire questa preziosa occasione. Se causalmente ti trovi in una chiesa di “Laudicea, “esci subito, e segui il Signore in Spirito e Verità, leggi la Sua Parola e cerca la Sua comunione di vero cuore, e il Signore ti guiderà per il sentiero giusto. Prega che Lui ti guidi in una chiesa dove viene predicata la Verità, e dove regna l’amore di Dio. Assicurati che essa si basi solo sulla Parola di Dio e non su quella degli uomini. Altrimenti segui fedelmente il Signore camminando nelle sue orme.)
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. -4
1Poi vidi: ecco, una porta era aperta nel cielo.
(Una porta aperta nel cielo, vuol dire che il Signore dà a tutti la possibilità di avvicinarsi a Lui per ricevere la grazia della salvezza eterna).
La voce, che prima avevo udito parlarmi come una tromba, diceva: «Sali quassù, ti mostrerò le cose che devono accadere in seguito».
(La Sua voce è paragonabile a un suon di tromba, il che significa Potenza e Sovranità. il Suo rimbombo è l’urgente premura di avvisare coloro che ama ad ascoltarlo, finché la Grazia e la porta del cielo sono ancora aperti.
La voce del Signore è paragonata al rimbombo del Tuono, e il lampo alla folgore della Sua luce abbagliante. Essa non smette di “Intonare dai quattro venti della terra e dal Suo Trono, chiamando ognuno ad “ascoltare per la propria salvezza.)
2Subito fui preso dallo Spirito. Ed ecco, c’era un trono nel cielo, e sul trono Uno stava seduto. 3Colui che stava seduto era simile nell’aspetto a diaspro e cornalina. Un arcobaleno simile nell’aspetto a smeraldo avvolgeva il trono. 4Attorno al trono c’erano ventiquattro seggi e sui seggi stavano seduti ventiquattro anziani avvolti in candide vesti con corone d’oro sul capo.
(Le candide vesti sono le opere giuste dei santi, le corone il premio di esse.)
5Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni; ardevano davanti al trono sette fiaccole accese, che sono i sette spiriti di Dio. 6Davanti al trono vi era come un mare trasparente simile a cristallo.
(Il mare rappresenta anche le “Nazioni, la moltitudine dei popoli; trasparente, in tal caso significa anche: che tutto è visibile e trasparente a gli occhi del Sovrano Creatore, ogni cosa, compreso il cuore e le opere di ogni individuo gli sono perfettamente noti. Le sette fiaccole ardente e i sette Spiriti rappresentano anche la completa Sovranità e visibilità di Dio su tutto il Suo creato. Lui opera Sovrano per mezzo della fiamma del Suo Spirito Santo sparso ovunque. Anche se sembra che il mondo sta andando al delirio, Dio adempie passo per passo la Sua volontà).
In mezzo al trono e attorno al trono vi erano quattro esseri viventi, pieni d’occhi davanti e dietro. 7Il primo vivente era simile a un leone; il secondo vivente era simile a un vitello; il terzo vivente aveva l’aspetto come di uomo; il quarto vivente era simile a un’aquila che vola.
(In questo passo mi sento di dire io: che codesti esseri viventi diversi fra loro, possono rappresentare la varietà e il temperamento delle diverse creature compreso l’uomo. Dalle scritture apprendiamo che ogni creatura è un originale, unico nel suo essere. L’aquila rappresenta: eleganza – maestà – forza – spirito libero – intelligenza – autonomia – prudenza – vigore – prontezza – spirito guerriero e prospero – libertà – ecc. Non per niente è chiamata un essere reale. Ogni creatura ha un proprio istinto naturale, ma anche un proprio carattere, chi è debole e chi è forte, chi è paglia e chi è fuoco, chi è vento e chi è sostanza.
Non siamo uno scherzo della natura, ma un pezzo di essa, che ci assimiliamo fra noi dall’essere unici nella nostra personalità. C’è la creatura paragonabile a un giglio, l’altra simile a una rosa ecc., una ha un carattere l’altra un altro, proprio come il resto del creato. Ma colui che è paragonabile all’aquila è più reale. In tutti i casi “esse sono tutti a servizio dell’Iddio Vivente, uguale a cosa sono paragonabile o meno, sono ugualmente amati e adoperati da Lui per la Sua Gloria. L’essere questo o l’altro, dipende dalla natura di ogni individuo; ma Dio ha un piano con tutti, e li usa a secondo la loro natura; le aquile sono le più privilegiate perché esse non si avventurano fra gli imprevisti, ma s’innalzano liberamente nell’aria da dove scrutano attentamente ogni cosa.)
8I quattro esseri viventi hanno ciascuno sei ali, intorno e dentro sono costellati di occhi; giorno e notte non cessano di ripetere: «Santo, santo, santo il Signore Dio, l’Onnipotente, Colui che era, che è e che viene!».
9E ogni volta che questi esseri viventi rendono gloria, onore e grazie a Colui che è seduto sul trono e che vive nei secoli dei secoli, 10i ventiquattro anziani si prostrano davanti a Colui che siede sul trono e adorano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo: 11«Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, per la tua volontà esistevano e furono create».
(Le corone sono le opere giuste dei santi, le quali persisteranno a gloria del Signore in eterno, in onore di chi né degno. E chi li riceverà renderà grazie e lodi al Signore eternamente.)
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. -5
1E vidi, nella mano destra di Colui che sedeva sul trono, un libro scritto sul lato interno e su quello esterno, sigillato con sette sigilli. 2Vidi un angelo forte che proclamava a gran voce: «Chi è degno di aprire il libro e scioglierne i sigilli?». 3Ma nessuno né in cielo, né in terra, né sotto terra, era in grado di aprire il libro e di guardarlo. 4Io piangevo molto, perché non fu trovato nessuno degno di aprire il libro e di guardarlo.
5Uno degli anziani mi disse: «Non piangere; ha vinto il leone della tribù di Giuda, il Germoglio di Davide, e aprirà il libro e i suoi sette sigilli».
(Gesù è il leone della Tribù di Giuda, è lui solo è degno di aprire i Sigilli.)
6Poi vidi, in mezzo al trono, circondato dai quattro esseri viventi e dagli anziani, un Agnello, - (Gesù Cristo è l’agnello immolato per i nostri peccati) - in piedi, come immolato; aveva sette corna e sette occhi, i quali sono i sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra. 7-
(Per mezzo di Gesù Dio opera in Spirito su tutta la terra).
Giunse e prese il libro dalla destra di Colui che sedeva sul trono. 8E quando l’ebbe preso, i quattro esseri viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all’Agnello, avendo ciascuno una cetra e coppe d’oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi, 9e cantavano un canto nuovo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai riscattato per Dio, con il tuo sangue, uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, 10e hai fatto di loro, per il nostro Dio, un regno e sacerdoti, e regneranno sopra la terra».
(Solo Gesù Cristo che è l’Agnello di Dio Immolato per i nostri peccati è degno di aprire i Sigilli, e ogni ginocchio si prostrerà davanti a Lui e lo adorerà. Grazie a Lui che noi abbiamo grazia e salvezza, e il privilegio di prostrarci davanti a Lui con le nostre suppliche e ringraziamenti. Grazie all’Agnello che si è Sacrificato al nostro posto, possiamo essere dei sacerdoti a Suo servizio. Nel vecchio Testamento il “sacerdote che entrava nel luogo Santissimo per pregare per i peccati del popolo, era prescelto da Dio, nessun altro al di fuor di lui poteva entrarci, lui poteva entrare solo con il sangue dei sacrifici, altrimenti moriva.
Non si può vedere Dio e restare in Vita! Ma L’Agnello - Gesù Cristo ha “Adempiuto tutta la volontà del Padre espressa nell’Antico Testamento. E tramite il Suo Sangue che ha versato per il riscatto del peccato, ha “appagato l’Ira di Dio verso le sue creature ribelli. E tramite di Esso il Padre ci vede liberi dal peccato, e abbiamo il privilegio di presentarci davanti a Lui. Gesù Cristo è il Vincitore, che ha Podestà su tutto e tutti; il Padre gli ha Sottomesso ogni cosa visibile e invisibile.)
11E vidi, e udii voci di molti angeli attorno al trono e agli esseri viventi e agli anziani. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia 12e dicevano a gran voce: «L’Agnello, che è stato immolato, è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione». 13Tutte le creature nel cielo e sulla terra, sotto terra e nel mare, e tutti gli esseri che vi si trovavano, udii che dicevano: «A Colui che siede sul trono e all’Agnello lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli». 14E i quattro esseri viventi dicevano: «Amen». E gli anziani si prostrarono in adorazione.
(Chi sono tutte queste miriadi di adoratori? Essi sono tutte le creature celesti - gli angeli, ma anche coloro che hanno aperto il cuore a Gesù Cristo in questa vita, essi saranno sempre insieme all’Agnello e lo loderanno in eterno. La chiesa, la sposa di Cristo sarà sempre insieme al Lui e sarà simile a gli angeli, lo servirà e loderà con canti e inni di lode per sempre.)
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. -6
IL PRIMO SIGILLO: IL CAVALLO BIANCO
Giovanni descrive la scena in cui Gesù apre il primo sigillo: “E vidi che l'Agnello aprì il primo dei sette sigilli, e udii una delle quattro creature viventi dire con voce di tuono: Vieni! E vidi, ed ecco, un cavallo bianco. E colui che vi sedeva sopra aveva un arco, e ricevette una corona, e uscì vittorioso e conquistatore» (Apocalisse 6:1-2). Il bianco è un simbolo di purezza e pace. Il primo dei Cavalieri dell'Apocalisse parla di qualcuno che sembra difendere la causa della pace, ma che si presenta come un conquistatore e impone la sua idea di pace agli altri. Alcuni confondono questo cavaliere con il ritorno di Gesù, che appare anche in Apocalisse 19 come un cavaliere su un cavallo bianco. Un attento esame di entrambe le sezioni rivela differenze significative. Gesù porta molte corone (versetto 12), ma il cavaliere dell'apocalisse ne ha una sola. Una spada affilata esce dalla bocca di Gesù (la Parola di Dio è come una spada a doppio taglio, (Ebrei 4,12), il cavaliere in Apocalisse 6 “aveva un arco”. In Matteo 24, il primo segno che Gesù diede ai suoi discepoli fu un avvertimento contro i falsi maestri che si atteggiavano a suoi messaggeri: “Guardate che nessuno vi inganni. Perché molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo e inganneranno molti» (v. 4-5). Gesù sapeva che i falsi maestri si sarebbero spacciati per suoi seguaci, ma avrebbero effettivamente distorto il suo insegnamento. Questi insegnanti sono cresciuti in popolarità. I loro seguaci finirono per essere la maggioranza, come aveva predetto Gesù. Il primo cavaliere promette alla gente qualcosa: “che solo il vero Messia, Gesù Cristo di Nazaret, può portare: la pace. Costui sarebbe il “falso “messia, portatore di pace “ecc., o “il movimento religioso simboleggiato dal cavallo bianco e dal suo cavaliere, che apparentemente sembra stabilire una pseudo-pace come quella predetta da Paolo per gli ultimi tempi. Ma dei tempi e delle ore, fratelli, non è necessario scrivervi; poiché voi stessi sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro nella notte. Quando diranno: C'è pace, non c'è più pericolo, allora la distruzione verrà su di loro rapidamente, come le doglie di parto su una donna incinta, e non fuggiranno» (1 Tessalonicesi 5:1-3).
1E vidi, quando l’Agnello sciolse il primo dei sette sigilli, e udii il primo dei quattro esseri viventi che diceva come con voce di tuono: «Vieni». 2E vidi: ecco, un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava aveva un arco; gli fu data una corona ed egli uscì vittorioso per vincere ancora.
Gesù mette mano ai Sigilli, e lascia che tutto avviene come ha prestabilito e profetizzato tramite i suoi Profeti sin dall’inizio. A colui che cavalca il cavallo bianco viene data una corona, (un Trono per regnare). Il bianco simbolizza -pace- purezza. (Alcuni critici vedono in questo cavaliere un personaggio reale che esce da vincitore per vincere ancora, l’arco che ha in mano è per colpire chi non gli si sottomette. Essi spiegano che questo personaggio sarebbe il “Messia- che ha da venire - Gesù Cristo! Purtroppo l’apparenza inganna! costui sembra proprio un lupo travestito da agnello! Anche se l’Anticristo cerca di apparire potente tramite i suoi inganni, realmente non lo è, perché il suo potere é limitato; per breve tempo gli viene dato un trono da vincitore, per cambiare i tempi e le leggi, infine viene distrutto insieme ai suoi seguaci. Sappiamo che “satana è stato sconfitto e vinto da Gesù, attraverso la Sua morte e Risurrezione; e quindi il suo operare è limitato. Il diavolo può fare le pentole tramite la collaborazione umana, ma non può adattarci i coperchi, perché il Signore è Vincitore, e ha il pieno controllo su tutto, anche su lui.
(Apocalisse 19:11): 11Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco; colui che lo cavalcava si chiamava Fedele e Veritiero: egli giudica e combatte con giustizia.) (Anche qui viene fuori un cavallo bianco, e colui che lo cavalca è Gesù Cristo, il fedele il Veritiero, il Vincitore.)
Gesù esce Vincitore dalla morte, e continua ad esserlo in eterno. Il cavaliere dell’Apocalisse C. 6, ha in mano un arco. Il cavaliere dell’Apocalisse C.19. ha una spada affilata che esce dalla sua bocca: (la Parola di Dio è come una spada a doppio taglio, (Ebrei 4,12). Quindi il cavaliere sul cavallo Bianco dell’Apocalisse C. 6, è il falso “messia, che ingannerà coloro che non hanno creduto alla Verità; Il Cavaliere dell’Apocalisse C. 19, è il Messia Gesù Cristo, l’Agnello che è stato Sacrificato per Annientare il peccato e di conseguenza la morte eterna. La morte non ha potuto trattenerlo perché Dio è “Immortale, e quindi Lui è il grande Eroe - Vincitore, Colui che ha Vinto e continua a Vincere. A Lui tutto gli è sottomesso, compreso ogni potere e podestà visibile e invisibile. Il Padre gli ha sottomesso ogni cosa, e la Incoronato Re per Regnare in eterno.)
3Quando l’Agnello aprì il secondo sigillo, udii il secondo essere vivente che diceva: «Vieni». 4Allora uscì un altro cavallo, rosso fuoco. A colui che lo cavalcava fu dato potere di togliere la pace dalla terra e di far sì che si sgozzassero a vicenda, e gli fu consegnata una grande spada.
(Al cavaliere sul cavallo rosso gli è dato il potere di togliere la pace dalla terra; il color rosso significa sangue, fuoco ecc. A questo cavaliere gli è permesso di fare ciò, altrimenti non potrebbe farlo! Dio permette ciò, per scuotere i cuori e la coscienza umana, per condurre l’umanità a ravvedersi e tornare a Lui. Molti attraverso le sofferenze si ravvedono, ma molti altri cadono ancora più in basso, perché non hanno nessuna intenzione di umiliarsi davanti al Padre Sovrano, e lasciarsi aiutare a guarire.
A questo cavaliere gli è dato di togliere la pace dalla terra; questo fenomeno ha avuto inizio già dal peccato Originale, dalla ribellione dell’uomo verso il Creatore; è da allora che l’uomo non ha più pace! Ma è andato sempre di più peggiorando. Vediamo che Dio ha dovuto mandare il “Diluvio Universale, proprio per mettere fine alla malvagità sviluppatasi sulla terra. A distrutto Sodoma e Gomorra per lo stesso motivo! Ma finché il male ancora opera per mezzo dell’uomo, questo fenomeno continua ad avanzare. Finché l’uomo non si Ravvede e torna a Dio, permette al maligno di operare a gonfie vele, provocando scompigli fra piccoli e grandi.
Il fine del male è di alimentare discordia e disordine ovunque, incominciando nel cuore di ogni singolo individuo; facendo in modo che gli uomini si uccidano l’un l’altro. Dove non c’è Dio opera il male, provocando gelosia e odio, ingordigie e discordie, sofferenze e omicidi, guerre e guerriglie ecc. Dove c’è la presenza di Dio, c’è pace e armonia, e il maligno non lo tocca, perché quello che è Consacrato al Signore non può toccarlo, può tentarlo solo se l’individuo lascia, ma non può andare oltre. Non per niente il Signore Gesù ci dice: di restare uniti a Lui in preghiera in ogni tempo, perché il maligno va in giro come un leone ruggente, sapendo che ha solo ancora poco tempo a disposizione.)
5Quando l’Agnello aprì il terzo sigillo, udii il terzo essere vivente che diceva: «Vieni». E vidi: ecco, un cavallo nero. Colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. 6E udii come una voce in mezzo ai quattro esseri viventi, che diceva: «Una misura di grano per un denaro, e tre misure d’orzo per un denaro! Olio e vino non siano toccati».
(Il cavallo nero rappresenta tenebre, colui che lo cavalca ha una bilancia in mano; il che significa che il tempo dell’abbondanza avrà fine, e ci saranno tempi di carestie e restrizione. I costi del pane e dei viveri saranno elevati, e per molti i beni di prima necessità saranno rari. Tutto ciò è la conseguenza di pestilenze, guerre e guerriglie, infine della disubbidienza umana.)
7Quando l’Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce del quarto essere vivente che diceva: «Vieni». 8E vidi: ecco, un cavallo verde. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli inferi lo seguivano. Fu dato loro potere sopra un quarto della terra, per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra.
(Tutto ciò è chiaro, ci saranno guerre, e di conseguenza carestie alle quali proseguono malattie e pestilenze; e a tutto ciò si aggiungono le fiere della terra, i quali per mancanza di sorveglianza umana progrediranno ad alimentarsi di numero.)
9Quando l’Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l’altare le anime di coloro che furono immolati a causa della parola di Dio e della testimonianza che gli avevano reso. 10E gridarono a gran voce: «Fino a quando, Sovrano,
tu che sei santo e veritiero, non farai giustizia e non vendicherai il nostro sangue contro gli abitanti della terra?».
(Queste sono le anime dei “Martiri, di coloro che sono stati uccisi per la testimonianza di Gesù; essi bramano la giustizia di Dio.)
11Allora venne data a ciascuno di loro una veste candida e fu detto loro di pazientare ancora un poco, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli, che dovevano essere uccisi come loro.
(Essi furono vestiti di vesti bianche; che rappresentano le opere giuste dei santi; e gli fu detto di pazientare ancora un po' finché non si sarebbe completato il numero dei loro compagni e fratelli, i quali sarebbero stati uccisi come loro per la testimonianza della loro fede in Gesù.)
12E vidi, quando l’Agnello aprì il sesto sigillo, e vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come un sacco di crine, la luna diventò tutta simile a sangue, 13le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come un albero di fichi, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i frutti non ancora maturi. 14Il cielo si ritirò come un rotolo che si avvolge, e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto. 15Allora i re della terra e i grandi, i comandanti, i ricchi e i potenti, e infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti; 16e dicevano ai monti e alle rupi: «Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello, 17perché è venuto il grande giorno della loro ira, e chi può resistervi?».
(Furente è il giorno del Signore, chi potrà resistervi! È un terremoto così violento che scuote cielo e terra. Il sole non dà il suo splendore e la luna si colora in sangue, e le stelle cadranno dal cielo! Tutto ciò significa: che lo splendore del sole che rappresenta anche la luce, la presenza di Dio nel mondo, non risplende più, non è più visibile, non si può usufruire del suo vitale calore luminoso. E la luna che rappresenta la grande luce che illumina le tenebre compreso i luminari le stelle non brillano più; le tenebre sono fitte notte e giorno. Cosa vuol dire non vedere luce notte e giorno a tempo indeterminato?
Non avvertire più conforto e calore! L’uomo non può vivere senza luce e calore; quindi la loro essenza comporta atroce sofferenza e morte sicura. In questo caso la mancanza di luce notte e giorno significa esplicitamente anche la mancanza di Dio. Oggi nonostante il male che è nel mondo, c’è anche Dio che opera notte e giorno; e anche se abbiamo sofferenze e tentazioni, siamo avvolti dal Suo premuroso conforto. E di questo conforto ne godono anche coloro che camminano sulla strada larga, grazie alla misericordia del Signore. Oggi viviamo ancora in tempo di Grazia, anche se siamo a gli sgoccioli; e quindi di questo dono ne godono tutti, buoni e cattivi.
Ma quando i figli di Dio saranno tolti dalla terra, allora l’Ira di Dio la giudicherà insieme a coloro che lo hanno respinto e ignorato, e solo allora “costoro si accorgono realmente delle loro tenebre, quando non vedranno più la luce. La luna rappresenta anche la chiesa di Cristo, essa si colora di sangue, il che vorrebbe significare: che essa sarà perseguitata e molti moriranno uccisi e martoriati. Le stelle del cielo rappresentano anche i seguaci del Signore.
Essi saranno perseguitati dalla bestia, saranno esposti a grandi sofferenze, molti si perdono d’animo e si lasciano cadere come fichi secchi senza resistenza e vigore. Il terrore e la paura gli distoglie lo sguardo dal Signore, e cadono loro vittime prima ancora di arrivare a maturazione definitiva, prima di compiere l’opera affidatagli dal Padre. Gesù dice di restare uniti a Lui in ogni tempo, di fissare il nostro sguardo su Lui e non su quello che ci circonda. Se facciamo ciò, Lui ci preserverà anche attraverso la persecuzione; se poi lascia che diventiamo martiri per la testimonianza della fede, ci darà la forza di portare la nostra croce fino su Golgata, e anche di essere crocifissi per amor Suo.
Le stelle che cadono dal Cielo rappresentano “anche gli angeli ribelli che saranno scacciati dai cieli e buttati sulla terra. In tal caso: guai-guai - alla terra e ai suoi abitanti, perché il maligno e sceso con gran furore, per portare a fine la sua opera. Un grande terremoto ci sarà di certo, sarà un terremoto mai vissuto prima, e quindi le citta e i monti crolleranno, e le isole saranno sommerse. Questo susciterà terrore fra tutti gli abitanti della terra che sopravviveranno, soprattutto fra coloro che hanno operato senza Dio, e hanno contribuito alla distruzione del creato, facendola da padrone.
Essi sanno bene che non hanno scampo davanti l’Ira di Dio, e preferiscano che i monti gli cadano a dosso, che cadere nelle mani del Dio Vivente. È venuta l’ora di richiedergli il sangue degli innocenti che hanno versato e immolato ai loro idoli, e di coloro che davano la testimonianza di Dio e dell’Agnello; e anche di tutti i danni che hanno recato al Suo creato. Sanno molto bene che grande è l’Ira di Dio e dell’Agnello su di loro!)
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. -7
1Dopo questo vidi quattro angeli, che stavano ai quattro angoli della terra e trattenevano i quattro venti, perché non soffiasse vento sulla terra, né sul mare, né su alcuna pianta. 2E vidi salire dall’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: 3«Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio»
(L’angelo con il Sigillo del Dio vivente è un angelo prescelto e Sigillato da Dio. Gesù è colui che discende direttamente dal Padre, ed è uno Spirito solo con Lui. Questo Angelo dice: non danneggiate la terra né il mare finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio. Lui parla al plurale, quindi di più persone. Il Padre e il Figlio Gesù sono due persone, ma uniti in uno stesso Spirito e pensiero, quello che pensa e dice il Padre è il medesimo che dice e pensa il Figlio; Gesù disse: chi vede me, vede il Padre, chi ascolta me ascolta il Padre. Da quello che si capisce che questo Angelo è Gesù stesso, che comanda di non danneggiare la terra e il mare fino a quando il numero dei figli di Dio non si sia adempiuto. Dio non permette di danneggiare la terra per amore di coloro che lo amano. Finché il Suo popolo è sulla terra essa sarà preservata dalla Sua “Ira.)
4E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d’Israele:
5dalla tribù di Giuda, dodicimila segnati con il sigillo;
dalla tribù di Ruben, dodicimila;
dalla tribù di Gad, dodicimila;
6dalla tribù di Aser, dodicimila;
dalla tribù di Nèftali, dodicimila;
dalla tribù di Manasse, dodicimila;
7dalla tribù di Simeone, dodicimila;
dalla tribù di Levi, dodicimila;
dalla tribù di Ìssacar, dodicimila;
8dalla tribù di Zàbulon, dodicimila;
dalla tribù di Giuseppe, dodicimila;
dalla tribù di Beniamino, dodicimila segnati con il sigillo.
(Questi: centoquarantaquattromila sono provenienti dalle Tribù del popolo di Israele così come sta scritto, essi sono coloro che non si sono contaminati, ma sono rimasti vergini e fedeli, e hanno seguito e servito il Signore ovunque.) (Apocalisse 14:4): 4Sono coloro che non si sono contaminati con donne; sono vergini,)
9Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. 10E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello».
(Questa moltitudine sono la chiesa di Cristo, coloro che si sono convertiti e lo hanno seguito fedelmente. Le loro vesti bianche sono il premio delle loro opere compiute qui sulla terra. Lo splendore delle vesti dipende dalle opere compiute, da come si è amato e servito il Signore, a mezzo cuore o a cuore pieno. Abbiamo messo il Signore al primo posto, o il nostro ego? Quando si dà tutto il cuore al Signore cedendogli il trono “io, tutto il resto gli appartiene automaticamente; questo vuol dire: dargli e affidargli tutto.
Il Signore ci dice: dammi il tuo cuore figlio mio! Una volta datogli tutto il nostro cuore, tutto il resto è suo, noi siamo solo gestori di quello che ci affida e non proprietari, in questo consiste dare tutto al Signore. “Molti spiegano questo in modo sbagliato, è per quello che la massa si distanzia da Dio; perché gli viene detto che devono regalare ai poveri tutti i loro averi, e questo gli fa paura, perché comprendono in questo messaggio un Dio che li vuole denudare dei loro sacrifici. Purtroppo su questa espressione biblica compresa o spiegata male, hanno speculato molti falsi profeti, e si sono arricchiti, privando i fedeli dei loro sacrifici. Dio non ha bisogno delle nostre ricchezze o dei nostri sacrifici, ma desidera essere Amato con la “A maiuscola. Quando ciò avviene, non si ha difficoltà a comprendere la Sua volontà, e a dividere il proprio pane con chi ha fame. Questo vuol dire quest’espressione: (se vuoi essere perfetto, vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri; il che vuol dire: liberati da ogni laccio che ti lega, per amare e servire a cuor pieno il Signore.
Coloro che sono stati “Riscattati con il Sangue dell’Agnello, sono quelli che hanno aperto tutto il loro cuore a Gesù, e hanno offerto la loro vita a Suo servizio qui sulla terra, essi non si sono vergognati di Lui, ma lo hanno testimoniato ovunque, anche fra le persecuzioni. Costoro non hanno nascosto o rigirato la Sua Verità per ammorbidirla, ma l’hanno predicata e dichiarata apertamente, anche difronte alle sofferenze e alla morte, gli sono rimasti fedeli fino alla fine. Essi sono coloro che fanno parte della prima Risurrezione, sono la Sposa dell’Agnello – Cristo Gesù.)
11E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: 12«Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen».
13Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». 14Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai».
E lui: 15Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro.
16Non avranno più fame né avranno più sete,
non li colpirà il sole né arsura alcuna, 17perché l’Agnello, che sta in mezzo al trono, sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita.
E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi».
(Le sofferenze presenti sono solo per un attimo, ma la gioia futura sarà eterna. Essi non si ricorderanno più del male vissuto, ma saranno adempiuti di eterno splendore, e il loro Sposo sarà anche il loro amatissimo pastore.)
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. -8
1Quando l’Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio nel cielo per circa mezz’ora. (una pausa di un breve tempo).2E vidi i sette angeli che stanno davanti a Dio, e a loro furono date sette trombe. 3Poi venne un altro angelo e si fermò presso l’altare, reggendo un incensiere d’oro.
(L’altare vuol dire alla presenza di Dio, l’incenso sono le preghiere dei Suoi fedeli. L’angelo inonda le preghiere di profumi celestiali, facendo in modo che essi giungano inebrianti davanti alla Gloria di Dio. Dal vecchio Testamento apprendiamo che solo un “sacerdote prescelto da Dio poteva presentarsi davanti l’Altare nel luogo Santissimo, alla presenza di Dio. Poteva entrare per pregare per i peccati suoi e del popolo solo con il sangue del sacrificio offerto. Quindi questo Angelo che si presenta davanti al Trono di Dio sembra essere proprio Colui (Gesù Cristo) che ha “offerto Sé stesso come Sacrificio per l’Espiazione dei peccati del mondo.
Lui fa di tutto per rendere inebriante le nostre preghiere davanti al Padre, in modo che esse siano un profumo soave alle Sue narici. Gesù è il nostro Salvatore -Sposo amato – Pastore eterno – Amico fedele – Sacerdote e Giudice - che ci “Rappresenta e giustifica davanti al Padre. Noi non siamo salvati per le nostre buone opere o per i nostri sacrifici, ma solo per Grazia attraverso la misericordia di Gesù Cristo, che ha pagato con Sé stesso il nostro Riscatto, e ci “Rappresenta e giustifica fedelmente davanti al Padre.)
Gli furono dati molti profumi, perché li offrisse, insieme alle preghiere di tutti i santi, sull’altare d’oro, posto davanti al trono. 4E dalla mano dell’angelo il fumo degli aromi salì davanti a Dio, insieme alle preghiere dei santi. 5Poi l’angelo prese l’incensiere, lo riempì del fuoco preso dall’altare e lo gettò sulla terra: ne seguirono tuoni, voci, fulmini e scosse di terremoto.
(Dopo che l’Angelo ebbe offerto le preghiere dei santi insieme ai profumi davanti a Dio; prese l’incensiere e lo riempi del fuoco dell’altare e lo versò sulla terra, dopo ciò seguirono voci - tuoni – fulmini – e terremoti. Chi può giudicare la terra se non Dio stesso? Qui vediamo che questo Angelo da via al Giudizio Universale. Le voci possono “essere le sofferenze degli angeli e del Signore, a vista del dovuto giudizio; e anche le bestemmie e la rabbia e i lamenti disperati degli abitanti della terra, che ormai si rendono conto che non hanno più scampo all’Ira di Dio. Il tuono è paragonabile alla Voce rimbombante di Dio – il lampo al Sua furente Ira – tutto ciò scaturisce forti terremoti che scuotono la terra. Dopo aver messo in salvo i suoi giusti, il Signore dà via al Suo giusto Giudizio, e renderà giustizia al sangue dei suoi martiri, e a gli innocenti sacrificati a gli idoli, per esempio: l’aborto e le guerre inutili, le pedofilie ecc.; e a tutto il danno recato al Suo creato.)
6I sette angeli, che avevano le sette trombe, si accinsero a suonarle.
7Il primo suonò la tromba: grandine e fuoco, mescolati a sangue, scrosciarono sulla terra. Un terzo della terra andò bruciato, un terzo degli alberi andò bruciato e ogni erba verde andò bruciata.
(Grossa grandine mescolata a fuoco e sangue scrosciarono sulla terra. Questo è l’inizio dell’Ira di Dio; pioveranno grandini di Ira, magari mescolati a piogge di meteori che provocheranno anche gravi incendi, tutto ciò si mescolerà al sangue degli uccisi.)
8Il secondo angelo suonò la tromba: qualcosa come una grande montagna, tutta infuocata, fu scagliato nel mare. Un terzo del mare divenne sangue, 9un terzo delle creature che vivono nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto.
(Qui annuncia un grande meteora che cadrà sulla terra; questa visione è conosciuta, a diversi servi del Signore gli è stata mostrata, anche a me. Un impatto simile scuoterà la terra, e le conseguenze sono ben noti.)
10Il terzo angelo suonò la tromba: cadde dal cielo una grande stella, ardente come una fiaccola, e colpì un terzo dei fiumi e le sorgenti delle acque. 11La stella si chiama Assenzio; un terzo delle acque si mutò in assenzio e molti uomini morirono a causa di quelle acque, che erano divenute amare.
(Anche questo può essere una meteora di nome Assenzio, il quale renderà le acque nocive e amare. A proposito di ciò, già adesso in diversi luoghi del mondo le acque sono avvelenate per opera dell’uomo; e questo fenomeno si allarga sempre di più a causa dell’inquinamento inarrestabile.)
12Il quarto angelo suonò la tromba: un terzo del sole, un terzo della luna e un terzo degli astri fu colpito e così si oscurò un terzo degli astri; il giorno perse un terzo della sua luce e la notte ugualmente.
(Questo fenomeno potrebbe essere la conseguenza di cadute di meteori che oscurano l’atmosfera. Anche lo scoppio di un super vulcano potrebbe provocare tutto ciò.)
13E vidi e udii un’aquila, che volava nell’alto del cielo e che gridava a gran voce: «Guai, guai, guai agli abitanti della terra, al suono degli ultimi squilli di tromba che i tre angeli stanno per suonare!».
(L’aquila guarda tutto dall’alto, e può scrutare bene ogni cosa, essa vede chiaramente il pericolo.)
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. – 9
1Il quinto angelo suonò la tromba: vidi un astro caduto dal cielo sulla terra. (questo astro è satana). Gli fu data la chiave del pozzo dell’Abisso; 2egli aprì il pozzo dell’Abisso e dal pozzo salì un fumo come il fumo di una grande fornace, e oscurò il sole e l’atmosfera.
(lui satana non possiede la chiave, essa gli viene data da Dio, che gli permette di aprire il pozzo dell’abisso. L’abisso è anche il centro della terra, lo stagno di fuoco, il cuore dei vulcani.)
3Dal fumo uscirono cavallette, che si sparsero sulla terra, e fu dato loro un potere pari a quello degli scorpioni della terra. 4E fu detto loro di non danneggiare l’erba della terra, né gli arbusti né gli alberi, ma soltanto gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte. 5E fu concesso loro non di ucciderli, ma di tormentarli per cinque mesi, e il loro tormento è come il tormento provocato dallo scorpione quando punge un uomo. 6In quei giorni gli uomini cercheranno la morte, ma non la troveranno; brameranno morire, ma la morte fuggirà da loro.
(Dal pozzo uscirono demoni, ai quali fu dato il potere di tormentare per cinque mesi coloro che non avessero il Sigillo di Dio sulla fronte, cioè lo Spirito Santo; gli fu ordinato di non ucciderli, ma solo di farli soffrire. Dio ordina loro chiaramente di non danneggiare altro, gli alberi ecc. Le sofferenze saranno talmente tante che gli uomini preferiscono la morte, ma essa sfuggirà da loro. Quindi il diavolo e i suoi seguaci non sono liberi di fare quello che vogliono, ma solo quello che Dio gli permette. Il Signore protegge così i suoi in mezzo alle tribolazioni.)
7Queste cavallette avevano l’aspetto di cavalli pronti per la guerra. Sulla testa avevano corone che sembravano d’oro e il loro aspetto era come quello degli uomini.
(Le corone che - (sembravano, credevano di essere) d’oro, essi rappresentano regni e regnanti che bramano il potere; essi si preparano per la grande battaglia; con la fragilità di una donna ma con la ferocia del leone, di azzannare, distruggere e vincere. Codesti bramanti di onore e poteri sono forniti d’armi da guerra, panzer – missili ecc. Ma nonostante la loro sembianza umana, essi sono guidati da potenze invisibili, il loro capo è il distruttore -satana.)
8Avevano capelli come capelli di donne e i loro denti erano come quelli dei leoni. 9Avevano il torace simile a corazze di ferro e il rombo delle loro ali era come rombo di carri trainati da molti cavalli lanciati all’assalto. 10Avevano code come gli scorpioni e aculei. Nelle loro code c’era il potere di far soffrire gli uomini per cinque mesi. 11Il loro re era l’angelo dell’Abisso, che in ebraico si chiama Abaddon, in greco Sterminatore. 12Il primo «guai» è passato. Dopo queste cose, ecco, vengono ancora due «guai».
13Il sesto angelo suonò la tromba: udii una voce dai lati dell’altare d’oro che si trova dinanzi a Dio. 14Diceva al sesto angelo, che aveva la tromba: «Libera i quattro angeli incatenati sul grande fiume Eufrate». 15Furono liberati i quattro angeli, pronti per l’ora, il giorno, il mese e l’anno, al fine di sterminare un terzo dell’umanità. 16Il numero delle truppe di cavalleria era duecento milioni; ne intesi il numero. 17E così vidi nella visione i cavalli e i loro cavalieri: questi avevano corazze di fuoco, di giacinto, di zolfo; le teste dei cavalli erano come teste di leoni e dalla loro bocca uscivano fuoco, fumo e zolfo. 18Da questo triplice flagello, dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che uscivano dalla loro bocca, fu ucciso un terzo dell’umanità. 19La potenza dei cavalli infatti sta nella loro bocca e nelle loro code, perché le loro code sono simili a serpenti, hanno teste e con esse fanno del male.
(Qui si parla della battaglia di “Armagedon. Nel tempo prestabilito essi si riuniranno per il gran giorno, passeranno attraverso il gran fiume Eufrate, perché le sue acque saranno prosciugate, per opera d’uomo. Essi saranno forniti di armi di ogni genere, anche chimiche. Quindi il potere di vincere è nelle loro armi.)
20Il resto dell’umanità, che non fu uccisa a causa di questi flagelli, non si convertì dalle opere delle sue mani; non cessò di prestare culto ai demòni e agli idoli d’oro, d’argento, di bronzo, di pietra e di legno, che non possono né vedere, né udire, né camminare; 21e non si convertì dagli omicidi, né dalle stregonerie, né dalla prostituzione, né dalle ruberie.
(Nonostante tutti i flagelli passati e presenti, gli uomini non si ravvedono, non si convertono al Vero Dio, e non abbandonano i loro idoli e le loro perversione; ma continuano come se niente fosse a proseguire verso la perdizione.)
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. -10
1E vidi un altro angelo, possente, discendere dal cielo, avvolto in una nube; l’arcobaleno era sul suo capo e il suo volto era come il sole e le sue gambe come colonne di fuoco.
(Questo angelo scende avvolto in una nuvola, sul suo capo appariva l’arcobaleno, (che rappresenta il patto fatto con Noé, il segno dell’alleanza fra Dio e gli uomini, segno di pace.) il Suo volto era sfolgorante di Luce come il sole, e le sue gambe come colonne di fuoco. La luce rappresenta Dio, il fuoco il suo ardore. Quindi questo Angelo è Gesù stesso.)
2Nella mano teneva un piccolo libro aperto. Avendo posto il piede destro sul mare e il sinistro sulla terra, (il mare rappresenta le “nazioni, la terra Israele), 3gridò a gran voce come leone che ruggisce. (Gesù Cristo è il leone ruggente). E quando ebbe gridato, i sette tuoni fecero udire la loro voce. (Solo dopo aver gridato il Leone che è Gesù, i tuoni intonarono il loro eco.) 4Dopo che i sette tuoni ebbero fatto udire la loro voce, io ero pronto a scrivere, quando udii una voce dal cielo che diceva: «Metti sotto sigillo quello che hanno detto i sette tuoni e non scriverlo».
(La voce dal cielo dice suo servo Giovanni di non scrivere quello che udiva dai sette tuoni, perché doveva essere Sigillato. Quello che è Sigillato non è dato di comprendere a nessuno. Dio ci fa comprendere quello che è a nostra disposizione e portata, e ci vela quello che non lo è. E da mettere in chiaro che, la Parola di Dio è Opera dello Spirito Santo, e quindi solo Lui può svelarne i segreti che Essa racchiude. A chi ha lo Spirito di Dio gli è dato di comprenderla, ma dipende anche dall’interesse che si ha.)
5Allora l’angelo, che avevo visto con un piede sul mare (le nazioni) e un piede sulla terra-(Israele), alzò la destra verso il cielo 6e giurò per Colui che vive nei secoli dei secoli, che ha creato cielo, terra, mare e quanto è in essi: «Non vi sarà più tempo!
(Gesù che è anche Dio unito al Padre, e quindi giurò per Sé stesso, che ormai il tempo sarebbe terminato.)
7Nei giorni in cui il settimo angelo farà udire la sua voce e suonerà la tromba, allora si compirà il mistero di Dio, come egli aveva annunciato ai suoi servi, i profeti». 8Poi la voce che avevo udito dal cielo mi parlò di nuovo: «Va’, prendi il libro aperto dalla mano dell’angelo che sta in piedi sul mare e sulla terra». 9Allora mi avvicinai all’angelo e lo pregai di darmi il piccolo libro. Ed egli mi disse: «Prendilo e divoralo; ti riempirà di amarezza le viscere, ma in bocca ti sarà dolce come il miele».
(L’Angelo – Gesù diede il libro al suo servo perché lo divorasse; questo libro è la Parola di Dio, che è dolce al palato, ma amara da digerire. La Parola di Dio è la Verità, essa è dolce e attraente a leggerla e ascoltarla, ma non facile da mettere in pratica con la nostra natura umana. E per quello che siamo chiamati a riconoscerci fallibili peccatori, bisognosi di Gesù Cristo e del suo perdono.)
10Presi quel piccolo libro dalla mano dell’angelo e lo divorai; in bocca lo sentii dolce come il miele, ma come l’ebbi inghiottito ne sentii nelle viscere tutta l’amarezza. 11Allora mi fu detto: «Devi profetizzare ancora su molti popoli, nazioni, lingue e re».
(Il Signore dice al suo servo di ingoiare la sua parola, (di metterla per iscritto), e registrarla nel cuore e nella mente, e di predicarla al mondo perché il tempo ormai è scaduto. Con questo il Signore sta parlando anche a noi che viviamo nel tempo della fine. Ci sta dicendo: che il tempo è scaduto, dobbiamo affrettarci a predicare il Suo Evangelo a tutto il mondo, prima che il flagello annunciato si manifesterà. E da sapere che anche dopo il Rapimento della chiesa, l’Evangelo della Salvezza si continuerà a predicare ovunque. Molti si avvertiranno e convertiranno, e saranno perseguitati e uccisi per la Parola di Dio, e si uniranno alla chiesa che è ormai dal signore. Quindi nonostante la presenza dell’anticristo ecc. l’Evangelo continuerà ad essere predicato al mondo.)
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. -11
1Poi mi fu data una canna simile a una verga e mi fu detto: «Àlzati e misura il tempio di Dio e l’altare e il numero di quelli che in esso stanno adorando. 2Ma l’atrio, che è fuori dal tempio, lascialo da parte e non il misurare, perché è stato dato in balìa dei pagani, i quali calpesteranno la città santa per quarantadue mesi.
(Il Tempio è la chiesa di Cristo che lo serve e adora. L’atrio è il mondo pagano, i quali calpesteranno - (perseguiteranno- (la città santa) - la chiesa per quarantadue mesi. Ma nonostante ciò, l’Evangelo sarà predicato di continuo dai Sui fedeli; da coloro che non mettono la loro vita in primo posto, ma Cristo Salvatore, essi sono pronti a tutto pur di annunciare a tutti l’Evangelo della salvezza.)
3Ma farò in modo che i miei due testimoni, vestiti di sacco, compiano la loro missione di profeti per milleduecentosessanta giorni». 4Questi sono i due olivi e i due candelabri che stanno davanti al Signore della terra.
(Dio manderà i suoi due testimoni, vestiti di sacco – (di umiltà). Essi sono i due olivi – (i due “Unti dell’Eterno – i due luminari, la luce nelle tenebre, che sono posizionati nel luogo Santissimo, alla presenza di Dio; il che vuol anche dire che hanno un collocamento attivo e diretto con il loro “Mandante Dio, che gli ha dato ogni potere di operare, quello che loro pregano o comandano, avviene.)
5Se qualcuno pensasse di fare loro del male, uscirà dalla loro bocca un fuoco che divorerà i loro nemici. Così deve perire chiunque pensi di fare loro del male. 6Essi hanno il potere di chiudere il cielo, perché non cada pioggia nei giorni del loro ministero profetico. Essi hanno anche potere di cambiare l’acqua in sangue e di colpire la terra con ogni sorta di flagelli, tutte le volte che lo vorranno. 7E quando avranno compiuto la loro testimonianza, la bestia che sale dall’abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà.
(Alla fine del loro ministero Dio permette che essi siano vinti e uccisi dalla bestia; e questo per compiere davanti a gli occhi del mondo un gran miracolo, quello di “risuscitarli dopo tre giorni, mostrando loro che essi sono i Suoi “mandanti, non dei fanatici religiosi come essi pensano. Il Signore Adempie così le Scritture, nella speranza che gli “increduli vedano e si “ravvedano. Tutto si adempie secondo il piano di Dio, proprio come è stato profetizzato dai Suoi Profeti. Dio non lascia che essi siano seppelliti, per glorificare il Suo nome e aprire gli occhi dei ciechi spirituali, assumendoli così in cielo davanti a gli occhi di tutti gli increduli.)
8I loro cadaveri rimarranno esposti sulla piazza della grande città, che simbolicamente si chiama Sòdoma ed Egitto, (Gerusalemme) - dove anche il loro Signore fu crocifisso. 9Uomini di ogni popolo, tribù, lingua e nazione vedono i loro cadaveri per tre giorni e mezzo e non permettono che i loro cadaveri vengano deposti in un sepolcro. 10Gli abitanti della terra fanno festa su di loro, si rallegrano e si scambiano doni, perché questi due profeti erano il tormento degli abitanti della terra.
(Infatti dopo che essi sono stati uccisi, il mondo si rallegra e fa festa, pensando che le loro piaghe siano terminate.)
11Ma dopo tre giorni e mezzo un soffio di vita che veniva da Dio entrò in essi e si alzarono in piedi, con grande terrore di quelli che stavano a guardarli. 12Allora udirono un grido possente dal cielo che diceva loro: «Salite quassù» e salirono al cielo in una nube, mentre i loro nemici li guardavano. 13In quello stesso momento ci fu un grande terremoto, che fece crollare un decimo della città: perirono in quel terremoto settemila persone; i superstiti, presi da terrore, davano gloria al Dio del cielo.
(Visto ciò, un grande timore inveì nella popolazione, e molti si convertirono all’Iddio Vivente dandogli gloria. Leggiamo che questo grande terremoto avviene subito dopo la “risurrezione e l’assunta in cielo dei due testimoni. Questo ci indica anche l’orologio del rapimento; che con questo avvenimento anche la “chiesa di Cristo sarà trasformata e “rapita.)
(Quando Gesù Morì sulla croce avvenne un gran terremoto. In Matteo leggiamo che molti “risorsero dai loro sepolcri e furono visti per le strade.)
(Matteo C. 27:52-53): 51Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si spezzarono, 52i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano morti, risuscitarono. 53Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti.)
/14 Il secondo «guai» è passato; ed ecco, viene subito il terzo «guai».
15Il settimo angelo suonò la tromba e nel cielo echeggiarono voci potenti che dicevano: «Il regno del mondo appartiene al Signore nostro e al suo Cristo:
egli regnerà nei secoli dei secoli». 16Allora i ventiquattro anziani, seduti sui loro seggi al cospetto di Dio, si prostrarono faccia a terra e adorarono Dio dicendo:
17«Noi ti rendiamo grazie, Signore Dio onnipotente, che sei e che eri,
18perché hai preso in mano la tua grande potenza e hai instaurato il tuo regno.
Le genti fremettero, ma è giunta la tua ira, il tempo di giudicare i morti,
di dare la ricompensa ai tuoi servi, i profeti, e ai santi, e a quanti temono il tuo nome, piccoli e grandi, e di annientare coloro che distruggono la terra».
(I ventiquattro “Anziani, si prostrano davanti a Dio dandogli gloria rendendogli grazia che finalmente ha preso il potere in mano e “restaurato il Suo Regno. Questo non vuol dire che Dio non ha avuto potere finora sulla terra! Lui è Sovrano e tale Opera. Ma adesso è venuta l’ora del “giudizio, sul male e coloro che lo alimentano; il maligno opera per volontà dell’uomo, e da esso che ne riceve il permesso; tale potere è stato dato all’uomo dal Creatore nella creazione-(Genesi 1.2), e lui l’ha ceduto all’avversario “satana e continua a farlo.
Il potere di operare “indipendentemente è stato tolto a “satana attraverso la Crocifissione e morte di Gesù. Ma esso persiste solo ancora tramite il virus del peccato che infetta coloro che rifiutano la Sovranità di Dio e il “Sacrificio di Gesù. Sono costoro che sin dall’inizio si sono ribellati al Creatore e continuano a farlo; e hanno odiato e perseguitato i suoi seguaci come ancora avviene. Quindi tutto ciò viene annientato con il giudizio finale, quando finalmente Dio Giudica l’uomo ribelle e insieme ad esso la sua ribellione che è causa del peccato. Gli Anziani danno gloria a Dio, ringraziandolo che finalmente è giunta l’ora della Sua Ira, di dare la retribuzione ad ognuno, e giudicare coloro che hanno versato e continuano a versare il sangue dei Suoi servi e degli innocenti, e che sono la causa di ogni danno recato alla terra. Da quanto possiamo apprendere dalle Scritture, l’Ira di Dio ha inizio subito dopo il “rapimento della Sua chiesa fedele, ciò significa che essa è già stata rapita nell’ultimo avvenimento, parallelamente alla risurrezione dei due Testimoni, prima del terremoto.)
(1 Lettera ai Corinzi 15:52-53): 51Ecco, io vi annuncio un mistero: noi tutti non moriremo, ma tutti saremo trasformati, 52in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Essa infatti suonerà e i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati.
(Apocalisse 7: 7): 7Nei giorni in cui il settimo angelo farà udire la sua voce e suonerà la tromba, allora si compirà il mistero di Dio, come egli aveva annunciato ai suoi servi, i profeti».
(Matteo 24: 29-31): 29Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte.
30Allora comparirà in cielo il segno del Figlio dell’uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e gloria. 31Egli manderà i suoi angeli, con una grande tromba, ed essi raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro dei cieli.
(Tessalonicesi 4.:16): perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo;
(Apocalisse 1:7): Ecco, egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno lamenti per lui. Sì, amen
(Atti 1:11): «Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo».
(Giovanni 14:3): Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi;
(Matteo 16:27): Perché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo con i suoi angeli; e allora egli renderà a ciascuno secondo il suo operato.
(Colossesi 3:4): Quando Cristo che è la nostra vita apparirà, allora anche voi apparirete con lui in gloria.
(Luca 12:40): Anche voi dunque siate pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate».
(Apocalisse 16:15): «Ecco, io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti per non andare nudo e non lasciar così vedere la sua vergogna».
Continua Apocalisse 11/ 19Allora si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza. Ne seguirono folgori, voci, scoppi di tuono, terremoto e una tempesta di grandine.
(Qui leggiamo che dopo tali avvenimenti, appare nei cieli il Tempio di Dio - (la chiesa) che è già nei cieli, e in mezza ad essa il l’Arca della Sua Alleanza. L’arca di Noé era il simbolo di Gesù. Tutti quelli che vi entrarono furono salvati. Così anche tutti quelli che accettano Gesù come loro Salvatore saranno salvati. Gesù è l’Arca dell’Alleanza, Colui che Adempie il Patto fatto a Noé dall’Eterno. Qui la chiesa appare nei cieli insieme al suo Salvatore Gesù Cristo. Dopo che essa è in salvo, sulla terra si riversa il Giudizio di Dio. Ne seguirono folgori, voci, scoppi di tuono, terremoto e una tempesta di grandine.)
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. -12
1Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle.
(Qui la donna simboleggia la chiesa fedele di Cristo, il sole simboleggia la luce. Essa è luce nelle tenebre se è fedele al Signore. L’attesa simboleggia il grande Evento, il ritorno del Salvatore Gesù; ma l’attesa è dolorosa a causa delle sofferenze e la persecuzione. La luna è un Astro notturno -Simboleggia una (Potenza delle tenebre). Sotto i piedi della donna, simboleggia l’Autorità che la donna ha sulle potenze delle tenebre.
La chiesa fedele ha ricevuto dal Signore Autorità su ogni “potere e potenza visibile e invisibile, per mezzo del Sigillo dello Spirito Santo. Le dodici stelle simboleggiano il fondamento della chiesa; i dodici figli del Patriarca Giacobbe, che sono raffigurati come dodici pietre preziose sull’Efod di Aronne, il sacerdote prescelto da Dio per rappresentare il suo popolo. Dalla cui stirpe - (Giuda) è nato Gesù in carne, Colui che è la Roccia, il fondamento della Chiesa. Le dodici stelle sono anche i dodici Apostoli fondati sulla Roccia Cristo, e sui quali Gesù costruisce la Sua chiesa in tutto il mondo.)
2Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto. 3Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; 4la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito.
(Il drago rappresenta il serpente antico, colui che sedusse Adamo ed Eva, il “diavolo. Le sette teste rappresentano sette regni – le dieci corna- dieci Nazione -poteri - i setti diademi rappresentano troni regnanti. Il loro potere è fondato sul dio di questo mondo al quale servono e ubbidiscono. Il dragone trascinava sulla terra con la sua coda un terzo delle stelle (angeli ribelli) del cielo. Nel tempo della fine avviene una battaglia in cielo, l’Arcangelo Michele e il suo esercito lottano contro il dragone e i suoi angeli, li sconfiggeranno e saranno gettati sulla terra, dove trovano terreno fertile per adempire il loro piano.
Il dragone sceso sulla terra con il suo esercito, prende di mira da donna, - la chiesa di Cristo che è in attesa della Sua venuta, la quale è all’opera per l’adempimento del Regno di Dio. (La donna rappresenta anche Maria madre di Gesù, l figlio maschio è Gesù, che dopo la Sua Risurrezione viene Assunto in cielo.) Qui la donna rappresenta soprattutto la Sua chiesa, che con la fede e l’operare costruisce il Tempio Vivente di Dio. Nel quale il Signore abita e opera in tutto il mondo. Gesù è nella Sua chiesa in Spirito, ma realmente il Suo trono è nei cieli.)
5Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. 6La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni.
(La donna, la chiesa, fugge nel deserto, in un luogo protetto, dove il Signore stesso gli mostrerà, e si prenderà cura di essa per tutto il tempo. Quindi anche in mezzo alla tribolazione il Signore ci aiuterà a secondo la nostra fede in modo misterioso e miracoloso.)
7Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, 8ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo. 9E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana e che seduce tutta la terra abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli. 10Allora udii una voce potente nel cielo che diceva: «Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, perché è stato precipitato
l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio
giorno e notte. 11Ma essi lo hanno vinto grazie al sangue dell’Agnello e alla parola della loro testimonianza, e non hanno amato la loro vita fino a morire.
(L’unico modo per sconfiggere e vincere satana è la testimonianza di Gesù; continuare a predicare la Sua Parola, e testimoniarlo ovunque, anche difronte alla sofferenza, la persecuzione e la morte. Di non indietreggiare difronte al nemico, ma affrontarlo con la spada del Signore, la Sua Parola, e la testimonianza. Non c’è ferita più dolorosa per il “diavolo di sentir parlare di Gesù. Al contrario, se non prendiamo sul serio l’Evangelizzazione, o ci vergogniamo di dare la testimonianza di Gesù, il maligno ne gode grandemente; in tal caso non dobbiamo aspettarci poi delle benedizioni o protezioni dal Signore. Le sofferenze e la persecuzione sono metodi che Dio lascia per metterci alla prova, per dividere le pecore dalle capre; quindi se falliamo, non supereremo gli esami, e non riceveremo neanche il premio tanto atteso.)
12Esultate, dunque, o cieli e voi che abitate in essi. Ma guai a voi, terra e mare, perché il diavolo è disceso sopra di voi pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo». 13Quando il drago si vide precipitato sulla terra, si mise a perseguitare la donna che aveva partorito il figlio maschio. (la chiesa). 14Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, perché volasse nel deserto verso il proprio rifugio, dove viene nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo, lontano dal serpente. 15Allora il serpente vomitò dalla sua bocca come un fiume d’acqua dietro alla donna, per farla travolgere dalle sue acque. 16Ma la terra -(materia-vivente) - venne in soccorso alla donna: aprì la sua bocca e inghiottì il fiume che il drago aveva vomitato dalla propria bocca.
(La donna riceverà le ali dell’aquila e volerà nel deserto dove sarà accudita per tre anni e mezzo. Il Signore gli darà le forze e la sollecitudine dell’aquila in modo che essa si potrà mettere in salvo, e Lui stesso si prenderà cura dei suoi fabbisogni. Questo non vuol dire che essa non deve avvertirsi in tempo, e spassarsela spensierata! Il Signore ci dice di “Ascoltarlo e seguirlo. Ascoltare la Sua Parola e la Sua voce e metterla in pratica, vuol dire fede e ubbidienza.
Il Signore ci avverte di essere semplici come colombe - (di non preoccuparci di salvare le cose materiali, ma la vita) - e astuti come serpenti, il che vuol dire: di fidarsi solo di Lui, e di essere molto prudenti; non per niente ci dice di essere simile alle aquile; dobbiamo scrutare questi animali attentamente per capire meglio. Mettendo tutto insieme, capiremo meglio come comportarci e muoverci nel tempo di restrizioni e tribolazioni. Si dice che chi dorme non pesca pesci! Il dragone cercherà di annegare la donna- (la chiesa) - con una fiumara di intrighi e tradimenti. Il che vuol dire: che farà di tutto per scovarla e annientarla, ma essa riceverà aiuto di qua e di la, proprio come nel passato tanti prigionieri di guerra l’hanno ricevuto, e sono scampati alla tortura e alla morte. Anche fra il popolo non convertito ci saranno anime buone pronti ad aiutare, e sarà anche una buona occasione per evangelizzarli. C’è un detto che dice: non cade foglia che Dio non voglia.)
17Allora il drago si infuriò contro la donna e se ne andò a fare guerra contro il resto della sua discendenza, contro quelli che custodiscono i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù. 18E si appostò sulla spiaggia del mare.
(Non tutti si rifugeranno nel deserto, molti sono sparsi in tutto il mondo a cagione dell’Evangelo. E quindi il dragone con i suoi seguaci cercherà di pescare il possibile. Costoro sono esposti alla persecuzione e alla morte, perché sono disposti a vivere a morire per servire il Signore, e quindi non si nascondono ma sfidano l’avversario a ogni costo.)
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. -13
1E vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa un titolo blasfemo.
(Il mare rappresenta le “Nazioni, le dieci corna sono dieci poteri-(nazione), le sette teste sono sette regni, i dieci diademi sulle dieci corna, sono poteri approvati dall’unione, e su ogni testa un titolo blasfemo- (leggi peccaminose). La bestia feroce con sette teste: rappresenta lo spirito dell’anticristo che ha dominato nei regni passati e presenti. Sette teste rappresentano sette re; cinque regni sono tramontati, il sesto (l’Impero Romano) era, si è sgretolato, e poi è risorto di nuovo nell’Europa unita (UE).
La Bibbia dice che le sette teste di questa bestia scarlatta significano “sette re”, o governi (Apocalisse 17:9-10). In modo analogo, le sette teste della bestia rappresentano sette governi, le principali potenze politiche della storia che hanno preso l’iniziativa nell’opprimere il popolo di Dio: Egitto, Assiria, Babilonia, Media-Persia, Grecia, Roma e potenza anglo-americana. Se le dieci corna rappresentano tutti gli stati sovrani, grandi o piccoli che siano, allora il diadema, o corona, che è su ogni corno indica che ciascuna “nazione governa contemporaneamente unita all’Attuale potenza politica.)
Continua Apoc.13.2La bestia che io vidi era simile a una pantera, con le zampe come quelle di un orso e la bocca come quella di un leone. Il drago le diede la sua forza, il suo trono e il suo grande potere. 3Una delle sue teste sembrò colpita a morte, ma la sua piaga mortale fu guarita.
(Daniele 7: 2-8):7Dopo di questa, stavo ancora guardando nelle visioni notturne, ed ecco una quarta bestia, spaventosa, terribile, d’una forza straordinaria, con grandi denti di ferro; divorava, stritolava e il rimanente se lo metteva sotto i piedi e lo calpestava: era diversa da tutte le altre bestie precedenti e aveva dieci corna.(diedi poteri -nazione)
8Stavo osservando queste corna, quand’ecco spuntare in mezzo a quelle un altro corno più piccolo, (il regno dell’anticristo) davanti al quale tre delle prime corna furono divelte: (tre stati vengono soppressi) vidi che quel corno aveva occhi simili a quelli di un uomo e una bocca che proferiva parole arroganti.
Ha l’aspetto di un leopardo, le zampe di un orso, la bocca di un leone e dieci corna. Le bestie della profezia di Daniele identificano re o regni specifici, che governano in successione su degli imperi (Daniele 7: 17-23). (Apocalisse 13.17-18) Questa espressione indica che la bestia di (Apocalisse 13.) è un’entità umana, non un’entità spirituale soprannaturale. Anche se codesti regni non sono in piena armonia fra loro, il loro fine è quello di mettere in atto la propria autorità, piuttosto che sottomettersi al Regno di Dio (Salmo2:2). E quindi anche con le loro diversità, proseguono il percorso insieme e uniti in uno stesso pensiero e fine. Infine uniranno le loro forze per combattere contro l’Agnello e i suoi Unti, nella battaglia di Armageddon, e li troveranno la loro fine. Perché l’Agnello con il Suo esercito combatterà contro di loro.
(La bestia - l’anticristo, la somiglianza a una pantera specifica il suo essere, le zampe di un orso- vuol dire che calpesta e sbrana tutto quello che gli viene davanti, la bocca del leone raffigura la sua ferocia. Essa la bestia, riceve il potere e la forza di operare dal grande dragone il diavolo. La testa ferita a morte può simboleggiare un’apparente sconfitta nei suoi diversi tentativi di troneggiare. Vediamo che ci sono stati precedentemente sette regni che hanno provato a mettersi al posto di Dio, e hanno perseguitato asserragliatamene i suoi fedeli la chiesa, ma infine sono svaniti come la pula al vento. Uno di questi ultimi è stato il regno Romano; il quale è risorto di nuovo con il Nuovo “Ordine mondiale. La ferita può simboleggiare anche le diverse fragilità di codesti regni divisi fra loro, che sembrano dissolversi, ma poi con l’apparire della bestia - l’anticristo ricevono di nuovo vigore.)
4/Allora la terra intera, presa d’ammirazione, andò dietro alla bestia 4e gli uomini adorarono il drago perché aveva dato il potere alla bestia, e adorarono la bestia dicendo: «Chi è simile alla bestia e chi può combattere con essa?».
(La bestia unita in uno stesso fine e scopo, compie grandi prodigi, in modo che coloro che non hanno comunione con Dio, si affidano al suo operare. Dopo la grande crisi, i popoli cercano disperatamente di aggrapparsi ad un sostegno stabile, e questo sostegno lo cercano soprattutto dalle potenze politiche. Quest’unione di “nazione e poteri fa di tutto di non fallire nel suo impegno politico. E nello stesso tempo sono loro stessi che mettono in ginocchio l’economia e la finanza per raggiungere il loro scopo; e per arrivare a ciò, si servono della loro popolarità e delle “Media, i quali gli sono sottomessi. Quindi la popolarità del sistema “Anticristiano avviene tramite la diffusione delle sue ideologie. Le quali sono oggi più che chiare, per esempio: l’unione di tutti i credi mondiali uniti in uno solo, l’appartenenza allo stesso “dio, la parità fra sesso e natura, il razzismo di emofobia fra razze e religione, il gender, l’aborto ecc.
Tutto questo consente infine il “divieto del “cristianesimo, perché “esso non è collante con tutto ciò! Questo vuol dire: eliminare Cristo da tutti i luoghi pubblici; allontanando così il popolo sempre di più dal credo cristiano. In modo che i popoli non adorano altro dio che loro. Quindi il sistema “Anticristiano è già all’opera, esso manipola il cuore e la mente umana; in modo che man mano che la bestia prende potere e vigore, accresce anche la sua fama; così che la sottomissione avviene automaticamente, anzi è già in corso. Però tutte le sue promesse non sono gratis, il prezzo è la vita di chi l’adora; perché tramite l’ammirazione che hanno per essa gli giurano fede e fedeltà.)
5Alla bestia fu data una bocca per proferire parole d’orgoglio e bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi. 6Essa aprì la bocca per proferire bestemmie contro Dio, per bestemmiare il suo nome e la sua dimora, contro tutti quelli che abitano in cielo. 7Le fu concesso di fare guerra contro i santi e di vincerli; le fu dato potere sopra ogni tribù, popolo, lingua e nazione. 8La adoreranno tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto nel libro della vita dell’Agnello, immolato fin dalla fondazione del mondo.
(La bestia, si impadronirà di fama mondiale e prenderà forma di un salvatore. Una volta che codesta “Unione ha ricevuto la fiducia dei potenti e dei popoli, detterà la sua legge. Si inorgoglirà e non avrà rispetto altrui, neanche di Dio o altre divinità; dalla sua bocca escono bestemmie e arroganza. Essa riceve il “potere (il trono) da coloro che gli giurano fiducia, e così potrà operare liberamente su popoli e “Nazione; e perseguiterà coloro che non si sottomettono alle sue leggi, fra i primi il popolo di Dio. Tutti coloro che non appartengono a Cristo e non sono scritti nel libro dell’Agnello, si sottometteranno e l’adoreranno.)
9Chi ha orecchi, ascolti: 10Colui che deve andare in prigionia, vada in prigionia; colui che deve essere ucciso di spada, di spada sia ucciso. In questo sta la perseveranza e la fede dei santi. 11E vidi salire dalla terra un’altra bestia che aveva due corna, simili a quelle di un agnello, ma parlava come un drago. 12Essa esercita tutto il potere della prima bestia in sua presenza e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare la prima bestia, la cui ferita mortale era guarita.
(La seconda “bestia che sale dalla terra - (la terra rappresenta Israele) - ha due corna simile a quelli dell’agnello, ma parla come un dragone. La bestia che sale dalla terra: potrebbe specificare che essa è di natura umana; le corna rappresentano dei poteri, due corna, potrebbero specificare che essa ha poteri politici e anche di carattere religioso. Codesta bestia ha l’aspetto di un agnello, ma parla come un dragone. Essa ha lo stesso spirito della prima bestia (l’anticristo) che troneggia (le nazioni unite-il nuovo Ordine mondiale), il che vuol dire che è uno di loro, e quindi approva tutte le loro leggi e decreti; non solo l’approva, ma esige pressione su popoli e nazione, alimentando la loro fiducia nella bestia perché l’adorino.)
13Opera grandi prodigi, fino a far scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini. 14Per mezzo di questi prodigi, che le fu concesso di compiere in presenza della bestia, seduce gli abitanti della terra, dicendo loro di erigere una statua alla bestia, che era stata ferita dalla spada ma si era riavuta. 15E le fu anche concesso di animare la statua della bestia, in modo che quella statua perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro che non avessero adorato la statua della bestia.
(La seconda bestia - il falso profeta, opera grandi segni e prodigi con il permesso della prima bestia, (l’anticristo), e tramite d’essi che seduce tutti ad adorarla. Con la tecnica di oggi non è più un problema fare tali prodigi, come far scendere fuoco dal cielo ecc. Con tutte le geoingegnerie moderne ecc., sono arrivati a progettare visioni nell’atmosfera, a manipolare il tempo e le stagioni; a dare la voce ai robot e così via. Sarà come al tempo del Faraone che non voleva lasciare andare il popolo, e Dio gli mandò le piaghe, e alcune di quelle piaghe furono imitate dai suoi maghi; ma non avevano il potere di imitarle tutte.
Così avverrà anche nel tempo dell’anticristo, lui devierà molti con prodigi e segni. E coloro che non avranno aperto il cuore alla Verità ci crederanno, e lo innalzeranno e adoreranno come un dio. Anzi molti crederanno che esso sia il “messia tanto aspettato. Poi la seconda bestia detto anche il falso profeta, convince gli abitanti della terra ad erigere un’immagine alla prima bestia (l’anticristo) per adorarla come un salvatore. Tutto ciò gli viene concesso dalla prima bestia, anche di animare la statua che rappresenta la sua immagine, in modo che essa parli, dettando così il suo volere, anche quello di mettere a morte tutti coloro che non l’adorano.)
16Essa fa sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, ricevano un marchio sulla mano destra o sulla fronte, 17e che nessuno possa comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. 18Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: è infatti un numero di uomo, e il suo numero è seicentosessantasei.
(Infine la bestia decreta di sigillare con il suo marchio 666 tutti, in modo che senza di esso non si possa più avere accesso alla finanza, e non si può né vendere e né comprare. Questo è la conseguenza di quello che stanno già visionando. Se cadrà la finanza, e questo avverrà prossimamente, mireranno alla moneta digitale! La seconda bestia - il falso profeta - progredisce ad adempire tutta la volontà della prima bestia l’anticristo.)
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. -14
1E vidi: ecco l’Agnello (Gesù) in piedi sul monte Sion, e insieme a lui centoquarantaquattromila persone, che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo. 2E udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di cetra che si accompagnano nel canto con le loro cetre. 3Essi cantano come un canto nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e agli anziani. E nessuno poteva comprendere quel canto se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra.
4Sono coloro che non si sono contaminati con donne; sono vergini, infatti, e seguono l’Agnello dovunque vada. Questi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l’Agnello. 5Non fu trovata menzogna sulla loro bocca: sono senza macchia.
6E vidi un altro angelo che, volando nell’alto del cielo, recava un vangelo eterno da annunciare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, tribù, lingua e popolo. 7Egli diceva a gran voce: «Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l’ora del suo giudizio. Adorate colui che ha fatto il cielo e la terra, il mare e le sorgenti delle acque». 8E un altro angelo, il secondo, lo seguì dicendo: «È caduta, è caduta Babilonia la grande, quella che ha fatto bere a tutte le nazioni il vino della sua sfrenata prostituzione».
(Questo angelo annuncia la distruzione di babilonia. Babilonia è lo spirito del materialismo e dello scompiglio, è lo stesso della bestia.)
9E un altro angelo, il terzo, li seguì dicendo a gran voce: «Chiunque adora la bestia e la sua statua, e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano, 10anch’egli berrà il vino dell’ira di Dio, che è versato puro nella coppa della sua ira, e sarà torturato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e dell’Agnello. 11Il fumo del loro tormento salirà per i secoli dei secoli, e non avranno riposo né giorno né notte quanti adorano la bestia e la sua statua e chiunque riceve il marchio del suo nome».
(Lo spirito della babilonia che quello della bestia sono lo stesso. Esso insieme a tutti i suoi seguaci, saranno buttati e torturati nel lago di fuoco e zolfo eternamente. Tutti vedranno il loro tormento, l’Agnello insieme alla sua chiesa compreso gli angeli.)
12Qui sta la perseveranza dei santi, che custodiscono i comandamenti di Dio e la fede in Gesù. 13E udii una voce dal cielo che diceva: «Scrivi: d’ora in poi, beati i morti che muoiono nel Signore. Sì – dice lo Spirito –, essi riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono».
(Il signore ci incoraggia a perseverare in ogni tempo, specialmente nelle persecuzioni, perché le sofferenze presenti non sono da paragonare alla gioia futura che ci aspetta.)
14E vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a un Figlio d’uomo (Gesù) aveva sul capo una corona d’oro (il Trono) e in mano una falce affilata - (per mietere la terra). 15Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube (Gesù): «Getta la tua falce e mieti; è giunta l’ora di mietere, perché la messe della terra è matura». 16Allora colui che era seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta.
(Gesù miete il campo di grano ormai maturo, raccoglie la Sua chiesa.)
17Allora un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, tenendo anch’egli una falce affilata. 18Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, venne dall’altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: «Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature». 19L’angelo lanciò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra -(gli increduli e ribelli) e rovesciò l’uva nel grande tino dell’ira di Dio. 20Il tino fu pigiato fuori della città e dal tino uscì sangue fino al morso dei cavalli, per una distanza di milleseicento stadi. (la battaglia di Armagedon).
(Gesù raccoglie il Suo campo prima che l’Ira di Dio si riversi sulla zizzania. A proposito di questo Gesù racconto una parabola ai suoi discepoli: (Matteo 13:28-29): E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla la “zizzania?”. 29“No, rispose Gesù, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. 30Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura.)
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. -15
1E vidi nel cielo un altro segno, grande e meraviglioso: sette angeli che avevano sette flagelli; gli ultimi, poiché con essi è compiuta l’ira di Dio.
2Vidi pure come un mare di cristallo misto a fuoco; coloro che avevano vinto la bestia, la sua immagine e il numero del suo nome, stavano in piedi sul mare di cristallo.
(Il mare rappresenta le nazioni; cristallo - trasparenza visibile, fuoco - l’Ira infuocata di Dio. “Si vedevano le nazioni in mezzo al loro flagello. E coloro che non avevano adorato la bestia, ma erano rimasti fedeli all’Agnello, potevano vedere tutto ciò come spettatori. Essi stavano in piedi sulle nazioni; ciò significa che non sono cadute nelle loro reti. Ma sono stati preservati a “Vita eterna, e hanno vinto il male grazie al Sangue dell’Agnello; e regneranno sulle nazioni insieme allo Sposo Gesù. Costoro hanno tutti i motivi di lodare il Signore con canti e inni di lode.)
Ma sono stati preservati a vita eterna, e Hanno cetre divine e 3cantano il canto di Mosè, il servo di Dio, e il canto dell’Agnello: «Grandi e mirabili sono le tue opere, Signore Dio onnipotente; giuste e vere le tue vie, Re delle genti!
4O Signore, chi non temerà e non darà gloria al tuo nome?
Poiché tu solo sei santo, e tutte le genti verranno e si prostreranno davanti a te,
perché i tuoi giudizi furono manifestati».
5E vidi aprirsi nel cielo il tempio che contiene la tenda della Testimonianza; 6dal tempio uscirono i sette angeli che avevano i sette flagelli, vestiti di lino puro, splendente, e cinti al petto con fasce d’oro. 7Uno dei quattro esseri viventi diede ai sette angeli sette coppe d’oro, colme dell’ira di Dio, che vive nei secoli dei secoli. 8Il tempio si riempì di fumo, che proveniva dalla gloria di Dio e dalla sua potenza: nessuno poteva entrare nel tempio finché non fossero compiuti i sette flagelli dei sette angeli.
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. -16
1E udii dal tempio una voce potente che diceva ai sette angeli: «Andate e versate sulla terra le sette coppe dell’ira di Dio».
(La voce dal tempio che dice di riversare sulla terra le sette coppe dell’Ira di Dio! Questa voce si potrebbe abbinare anche al Tempio vivente di Dio, la chiesa, nel quale Lui Vive e opera; essa brama che si adempia il regno di Dio, e venga reso giustizia al sangue dei suoi martiri.)
2Partì il primo angelo e versò la sua coppa sopra la terra; e si formò una piaga cattiva e maligna sugli uomini che recavano il marchio della bestia e si prostravano davanti alla sua statua.
(Dio lascia che coloro che hanno preso il marchio della bestia e l’adorano, siano colpiti da una ulcera maligna. Questa piaga viene provocata anche dal marchio stesso.)
3Il secondo angelo versò la sua coppa nel mare; e si formò del sangue come quello di un morto e morì ogni essere vivente che si trovava nel mare.
(Il mare rappresenta le nazioni; in tal caso si potrebbe trattare di entrambi, le nazioni e i mari. Questa mortalità è causata dai flagelli che Dio lascia.)
4Il terzo angelo versò la sua coppa nei fiumi e nelle sorgenti delle acque, e diventarono sangue. 5Allora udii l’angelo delle acque che diceva:
«Sei giusto, tu che sei e che eri, tu, il Santo, perché così hai giudicato.
(Questo fenomeno Dio lo ha lasciato avvenire anche nelle piaghe d’Egitto.)
6Essi hanno versato il sangue di santi e di profeti; tu hai dato loro sangue da bere: ne sono degni!». 7E dall’altare udii una voce che diceva: «Sì, Signore Dio onnipotente, veri e giusti sono i tuoi giudizi!».
(L’altare rappresenta il luogo Santissimo. Abbiamo letto che prima che il Signore dà il via alla Sua Ira sulla terra, la chiesa è stata già rapita. Quindi mentre la terra viene giudicata, essa è insieme all’Agnello.)
8Il quarto angelo versò la sua coppa sul sole e gli fu concesso di bruciare gli uomini con il fuoco. 9E gli uomini bruciarono per il terribile calore e bestemmiarono il nome di Dio che ha in suo potere tali flagelli, invece di pentirsi per rendergli gloria.
(Dio lascia che un forte calore si abbatte sulla terra, e gli uomini bruciano sotto i raggi infuocati. Ma nonostante ciò non si convertono, ma lo bestemmiano incolpandolo di tutte le loro sofferenze.)
10Il quinto angelo versò la sua coppa sul trono della bestia; e il suo regno fu avvolto dalle tenebre. Gli uomini si mordevano la lingua per il dolore 11e bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei loro dolori e delle loro piaghe, invece di pentirsi delle loro azioni. - (Dio lascia avvolgere dalle tenebre il trono della bestia – tutto e tutti in cui essa vive e opera; si riversano su loro sofferenze inaudite. Ma invece di ravvedersi bestemmiano l’Altissimo.)
12Il sesto angelo versò la sua coppa sopra il grande fiume Eufrate e le sue acque furono prosciugate per preparare il passaggio ai re dell’oriente.
(il fiume Eufrate sarà prosciugato. Questo è già all’opera a causa di dighe ecc.)
13Poi dalla bocca del drago e dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta vidi uscire tre spiriti impuri, simili a rane: 14sono infatti spiriti di demòni che operano prodigi e vanno a radunare i re di tutta la terra per la guerra del grande giorno di Dio, l’Onnipotente.
(Non Dio raduna l’armata di Armaghedon, ma lo “spirito diabolico che abita nella bestia, nel dragone e il falso profeta. Sono questi che con i loro intrighi politici e religiosi, accendono un gran fuoco che poi li divora.)
15Ecco, io vengo come un ladro. Beato chi è vigilante e custodisce le sue vesti per non andare nudo e lasciar vedere le sue vergogne.
(Il Signore - l’Agnello ci incoraggia a essere vigilanti e custodire i doni della fede; di non lasciarci travolgere dallo spirito malvagio e persecutorio, ma di resistergli. Di custodire le nostre vesti per non apparire nudi davanti al Signore. Le vesti sono il nostro operare nel e per il Signore. Se invece non operiamo, non ci diamo da fare a costruire la Sua chiesa, ma diamo spazio al nostro egoismo invece che allo Spirito Santo; appariremo nudi davanti all’agnello alla sua venuta. Vigilare, vuol dire restare svegli e all’opera, e di non lasciarsi distrarre dalle circostanze che ci avvolgono, ma di essere fedeli anche nel poco; perché il poco svolto con fedeltà e lagrime può fruttare molto. Il Signore viene quando meno c’è lo aspettiamo, perciò non lasciamoci travolgere dalla paura e dai problemi, ma facciamo di “esse un’opportunità per servire il nostro Sposo. E se siamo fedeli in poco, Lui ci affiderà di più; e ci aiuterà e preserverà alla meglio.)
16E i tre spiriti radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Armaghedòn.
17Il settimo angelo versò la sua coppa nell’aria; e dal tempio, dalla parte del trono, uscì una voce potente che diceva: «È cosa fatta!». 18Ne seguirono folgori, voci e tuoni e un grande terremoto, di cui non vi era mai stato l’uguale da quando gli uomini vivono sulla terra. 19La grande città si squarciò in tre parti e crollarono le città delle nazioni. Dio si ricordò di Babilonia la grande, per darle da bere la coppa di vino della sua ira ardente. 20Ogni isola scomparve e i monti si dileguarono. 21Enormi chicchi di grandine, pesanti come talenti, caddero dal cielo sopra gli uomini, e gli uomini bestemmiarono Dio a causa del flagello della grandine, poiché davvero era un grande flagello.
(Oltre tutto, si aggiunge anche una grandine mai vista prima, ogni chicco è di dimensione di un talento. (Al tempo del Nuovo Testamento il peso del talento era di 58,9 kg.) (Non è chiaro se qui si tratta di grandine vera o di grandine di meteori.)
(Questo terremoto è così forte che provoca il crollo delle citta di tutte le nazioni; le isole saranno sommerse e i monti crolleranno. È un terremoto mondiale di dimensioni mai vissuti prima, scuoterà la terra dai fondamenti. La grande città – viene compresa come- (gli stati Uniti d’America) - che sono la sede dello spirito della babilonia. Essa si squarcerà in tre parti - questo fenomeno è da abbinare anche alla sistemazione geografica di codesti Stati, che si trovano posizionati nel mezzo della “Faglia di San Andrea. Molti hanno visto in visione la loro distruzione, mi è stato mostrato anche a me.
Dio che sa e vede ogni cosa, conosce ogni peccato e la sua provenienza. L’America è la sede mondiale del potere finanziario; queste finanze sono frutto di sangue innocente, raccolto da guerre e guerriglie ecc. Essa la finanza, è la causa principale di tanti morti innocenti, di persecuzioni e martiri, anche del sangue dei Profeti di tutti i tempi; perché anche loro sono stati vittime di poteri e potenti. Babilonia non è una città, ma uno spirito materialistico, inebriato del sangue degli innocenti di tutti i tempi. La sua sede sarà giudicata e distrutta dall’Ira di Dio. E questo perché nonostante fossero a conoscenza di tutto ciò, non si sono “Ravveduti, ma hanno continuato ad essere la sede delle perversioni e degli omicidi di ogni genere; colmando così la loro misura dell’Ira di Dio.)
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. - 17
1E uno dei sette angeli, che hanno le sette coppe, venne e parlò con me: «Vieni, ti mostrerò la condanna della grande prostituta, che siede presso le grandi acque - (fra le nazioni). 2Con lei si sono prostituiti i re della terra, e gli abitanti della terra si sono inebriati del vino della sua prostituzione».
(Essa - (babilonia) che risiede presso le grandi acque,” che vuol dire: che domina su popoli e nazioni – “essa che è la sede della prostituzione - ha inebriato di piaceri i re e gli abitanti della terra.)
3L’angelo mi trasportò in spirito nel deserto – (il deserto – è un luogo silenzioso dove si può ascoltare attentamente la voce di Dio. Anche Giovanni Battista fu condotto nel deserto per “ascoltarla, apprendendo così come mettere in pratica il “Ministero affidatogli. Anche Gesù che era il Figlio di Dio visse per un tempo nel deserto, per avere una indisturbata comunione con il Padre. Il deserto è un luogo silenzioso e scabro; e quindi l’attenzione può essere attirata solo dalla sabbia, o dai cieli e quello che in essi consiste. Esso raffigura anche un luogo di sofferenza, da dove se ne può uscire solo con l’aiuto della fede e la speranza. Anche un aiuto di natura materiale è opera Divina, perché esso è un mandante dal Suo Spirito.)
3.Là vidi una donna seduta sopra una bestia scarlatta- (essa cavalca uno spirito demoniaco assetato di sangue e poteri), che era coperta di nomi blasfemi, (bestemmie e arroganza), aveva sette teste e dieci corna. 4La donna era vestita di porpora e di scarlatto, adorna d’oro, di pietre preziose e di perle; teneva in mano una coppa d’oro, colma degli orrori e delle immondezze della sua prostituzione. 5Sulla sua fronte stava scritto un nome misterioso: «Babilonia la grande, la madre - (la sede) delle prostitute e degli orrori della terra».
(Qui si tratta anche del deserto (luogo colmo di peccato) dove lo spirito di questa meretrice risiede, e delle sofferenze che essa ha disseminato. Lo scarlatto e la porpora, le pietre preziose, le perle e l’oro, rappresentano le ricchezze che essa ha accumulato a prezzo di sangue, e i suoi perversi “abbomini di ogni genere. Sulla sua fronte portava gli insigni della sua prostituzione. La fronte è il luogo dove ascende lo spirito Santo sul credente, un luogo dedico a Dio. Ma la meretrice è convertita al dio denaro, e quindi sulla sua fronte porta il marchio di codesto “dio che serve e adora. Teneva in mano una coppa d’oro - (un regno potente-dominante). La coppa si usa di solito per bere il vino; la sua coppa non è una semplice coppa, ma d’oro. Nei tempi addietro solo i re potenti potevano bere da una coppa d’oro. Quindi vuol dire che codesta meretrice ha troneggiato - dominato- sui re della terra e i loro poteri; divorando e saccheggiando ognuno a suo piacere.)
6E vidi quella donna, ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. Al vederla, fui preso da grande stupore.
(Essa è ubriaca del sangue delle degli innocenti e delle sue abbominazioni; il che vuol dire che ne ha bevuto più del dovuto.)
7Ma l’angelo mi disse: «Perché ti meravigli? Io ti spiegherò il mistero della donna e della bestia che la porta, quella che ha sette teste e dieci corna. (Setti regni e dieci poteri). 8La bestia che hai visto era, ma non è più; salirà dall’abisso, ma per andare verso la rovina. 9Qui è necessaria una mente saggia.
(La bestia che era e non è più, vuol dire: che sin dai tempi remoti il diavolo ha cercato di dominare il mondo e i re della terra per allestire il suo regno. Poi dopo l’ultimo Impero Romano ha perso vigore. Ma gli ultimi tempi uscirà dal pozzo dell’abisso per portare il suo piano ad adempimento. E troverà terreno fertile nel sistema mondiale di oggi. E gli abitanti della terra il cui nome non è scritto nel libro della vita fino dalla fondazione del mondo, stupiranno al vedere che la bestia era, e non è più, ma riapparirà. L’impero Romano risorge sotto il nome di nazioni unite – Europa. (La bestia che era e non è più, e riapparirà.) Le sette teste sono i sette monti (sette re), sui quali è seduta la donna - E i re sono sette: - (Egitto, Assiria, Babilonia, Media-Persia, Grecia, Roma e potenza anglo-americana). (L’Impero Romano è nato sul fondamento dei precedenti re.)
10i primi cinque sono caduti; - (Egitto, Assiria, Babilonia, Media-Persia, Grecia) - (uno è ancora in vita, (l’Impero Romano) - che poi si unirà all’America e si chiama: Impero Romano- anglo-americano). / 10. L’ altro regno non è ancora venuto e, quando sarà venuto, dovrà rimanere per poco tempo.
(Il settimo regno è un Impero formato dall’Unione di più nazione (UE) che formano l’Europa unita, e dalla cui unione nasce lottavo e l’ultimo regno, quello dell’Anticristo - l’Ordine Mondiale. (L’ottavo re l’anticristo è anche uno del settimo regno (UE)- ma avrà breve durata.)
11La bestia, che era e non è più, è l’ottavo re e anche uno dei sette, ma va verso la rovina.
12Le dieci corna che hai visto sono dieci re, i quali non hanno ancora ricevuto un regno, ma riceveranno potere regale per un’ora soltanto, insieme con la bestia.
(Le dieci corna sono i re i potenti delle dieci nazioni alleati. Essi non hanno ancora ricevuto il regno, il potere autoritario di regnare. Ma appena si manifesterà l’anticristo, lo riceveranno per breve tempo, ma solo insieme a lui.)
13Questi hanno un unico intento: consegnare la loro forza e il loro potere alla bestia.
(Essi sono uniti in uno stesso pensiero, quello di servire con le loro forze e il loro potere politico la “bestia).
14Essi combatteranno contro l’Agnello, ma l’Agnello li vincerà, perché è il Signore dei signori e il Re dei re; quelli che stanno con lui sono i chiamati, gli eletti e i fedeli».
(I fedeli della bestia, i politici saranno a servizio di essa, e perseguiteranno con i loro decreti e leggi coloro che non vi sottomettono. Ma I fedeli del Signore li vinceranno, perché non sono loro a lottare ma il Signore stesso. È importante provare sé stessi e ravvedersi, perché un mezzo cuore non potrà vincere; sta scritto: ti sarà fatto secondo la tua fede. Ma i chiamati – gli eletti – sono coloro che seguono l’Agnello ovunque a cuore pieno, e Lui è in mezzo a loro.)
15E l’angelo mi disse: «Le acque che hai visto, presso le quali siede la prostituta, simboleggiano popoli, moltitudini, nazioni e lingue. 16Le dieci corna che hai visto e la bestia odieranno la prostituta, la spoglieranno e la lasceranno nuda, ne mangeranno le carni e la bruceranno col fuoco. 17Dio infatti ha messo loro in cuore di realizzare il suo disegno e di accordarsi per affidare il loro regno alla bestia, finché si compiano le parole di Dio. 18La donna che hai visto simboleggia la città grande, che regna sui re della terra».
(La grande prostituta che troneggia su popoli e nazioni di ogni lingua e razza, sarà odiata dalle dieci potenze e dalla bestia, e la spoglieranno nuda e la divoreranno, e infine la bruceranno con il fuoco. Prima si impadroniranno delle sue ricchezze e la consumeranno, e infine l’incendieranno. Queste nazioni che sono finora stati suoi alleati, e anche sue vittime, con il subentrare del potere della bestia, gli si rivolteranno contro, e la ripagheranno con la stessa moneta da lei ricevuta; anzi peggio, perché di pari consentimento con la bestia la distruggeranno con il fuoco -missili atomici.)
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. -18
1Dopo questo, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere, e la terra fu illuminata dal suo splendore. (dallo splendore si può comprendere che questo angelo è il Signore Gesù.)
2Gridò a gran voce: «È caduta, è caduta Babilonia la grande, ed è diventata covo di demòni, rifugio di ogni spirito impuro, rifugio di ogni uccello impuro e rifugio di ogni bestia impura e orrenda. 3Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino della sua sfrenata prostituzione, i re della terra si sono prostituiti con essa e i mercanti della terra si sono arricchiti del suo lusso sfrenato».
(Tutti hanno profittato della sua sfrenata lussuria, hanno comprato e venduto e si sono arricchiti, e si sono contaminati con le sue prostituzioni.)
4E udii un’altra voce dal cielo: «Uscite, popolo mio, da essa, per non associarvi ai suoi peccati e non ricevere parte dei suoi flagelli. 5Perché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio si è ricordato delle sue iniquità. 6Ripagàtela con la sua stessa moneta, retribuitela con il doppio dei suoi misfatti. Versàtele doppia misura nella coppa in cui beveva. 7Quanto ha speso per la sua gloria e il suo lusso, tanto restituitele in tormento e afflizione.
(Il Signore chiama il suo popolo ad uscire da essa, perché altrimenti saranno anche loro vittime dei suoi flagelli. Come abbiamo visto che tale distruzione avviene dopo il Rapimento della chiesa; allora possiamo chiederci a chi si rivolge il Signore con questo avvertimento? E da sapere che anche dopo il rapimento molti si convertiranno; e quindi a loro dice il Signore: uscite popolo mio di mezzo a loro! Il Signore comanda di dargli la retribuzione che essa merita; il doppio di quello che ha fatto a gli altri. Quanto ha sprecato per il suo glorioso lusso, tanto restituitegli di tormento. Qui vediamo che il Signore non solo è misericordioso ma anche Giusto. Adesso è terminato il tempo della grazia, l’arca è partita; è giunto quello della Sua Ira, guai -guai alla terra e ai suoi abitanti.)
7 Poiché diceva in cuor suo: “Seggo come regina, vedova non sono e lutto non vedrò”. 8Per questo, in un solo giorno, verranno i suoi flagelli: morte, lutto e fame. Sarà bruciata dal fuoco, perché potente Signore è Dio che l’ha condannata». 9I re della terra, che con essa si sono prostituiti e hanno vissuto nel lusso, piangeranno e si lamenteranno a causa sua, quando vedranno il fumo del suo incendio, 10tenendosi a distanza per paura dei suoi tormenti, e diranno:
«Guai, guai, città immensa, Babilonia, città possente; in un’ora sola è giunta la tua condanna!».
(Diceva in cuor suo io seggo regina, e vedova non sono! Lei che ha dominato e sfruttato le nazioni, e si è arricchita dei loro sacrifici, nel suo orgoglio si sente sovrana e indistruttibile. Proprio per il suo orgoglio dice il Signore, gli accadrà tutto in un sol giorno. Sara bruciata con il fuoco. E tutti coloro che si sono arricchiti con essa faranno cordoglio, e piangeranno a distanza, perché hanno perso una grande fonte di guadagno. Essi non potranno avvicinarsi a causa del fumo del suo incendio. Molti hanno visto in visione la distruzione della grande babilonia - (America) - anche io ho avuto la visione. Ho visto un “Missile arrivare a gran velocità da nordest, e colpire tutta la zona ovest e centrale, la California - Virginia – Hollywood – New York e dintorni. Quindi se essa sarà distrutta con armi chimiche, sarà impossibile avvicinarsi per la tossicità che c’è ovunque anche nell’aria.)
11Anche i mercanti della terra piangono e si lamentano su di essa, perché nessuno compera più le loro merci: 12i loro carichi d’oro, d’argento e di pietre preziose, di perle, di lino, di porpora, di seta e di scarlatto; legni profumati di ogni specie, oggetti d’avorio, di legno, di bronzo, di ferro, di marmo; 13cinnamòmo, amòmo, profumi, unguento, incenso, vino, olio, fior di farina, frumento, bestiame, greggi, cavalli, carri, schiavi e vite umane.
14«I frutti che ti piacevano tanto si sono allontanati da te; tutto quel lusso e quello splendore per te sono perduti e mai più potranno trovarli».
15I mercanti, divenuti ricchi grazie a essa, si terranno a distanza per timore dei suoi tormenti; piangendo e lamentandosi, diranno: 16«Guai, guai, la grande città, tutta ammantata di lino puro, di porpora e di scarlatto, adorna d’oro,
di pietre preziose e di perle! 17In un’ora sola tanta ricchezza è andata perduta!». Tutti i comandanti di navi, tutti gli equipaggi, i naviganti e quanti commerciano per mare si tenevano a distanza 18e gridavano, guardando il fumo del suo incendio: «Quale città fu mai simile all’immensa città?». 19Si gettarono la polvere sul capo, e fra pianti e lamenti gridavano: «Guai, guai, città immensa, di cui si arricchirono quanti avevano navi sul mare: in un’ora sola fu ridotta a un deserto! 20Esulta su di essa, o cielo, e voi, santi, apostoli, profeti, perché, condannandola, Dio vi ha reso giustizia!».
21Un angelo possente prese allora una pietra, grande come una màcina, e la gettò nel mare esclamando: «Con questa violenza sarà distrutta Babilonia, la grande città, e nessuno più la troverà. (Essa sarà distrutta in un attimo, come da un lampo). 22Il suono dei musicisti, dei suonatori di cetra, di flauto e di tromba, non si udrà più in te; ogni artigiano di qualsiasi mestiere non si troverà più in te; il rumore della màcina non si udrà più in te;
23la luce della lampada non brillerà più in te; la voce dello sposo e della sposa
non si udrà più in te. Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra e tutte le nazioni dalle tue droghe furono sedotte. 24In essa fu trovato il sangue di profeti e di santi e di quanti furono uccisi sulla terra».
(Non ci sarà più vita in essa, diventerà un deserto. Tutti i grandi che insieme ad essa seducevano e depredavano le nazioni la rimpiangeranno. In essa fu trovato tutto il sangue versato sulla terra, anche il sangue dei profeti, dei martiri ecc. Come abbiamo visto prima, “babilonia è uno spirito materialistico. E ogni spargimento di sangue avviene per interessi materiali, in un modo o nell’altro. Con il Giudizio finale, Dio giudica lo “spirito diabolico di “babilonia e il suo trono.)
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. - 19
1Dopo questo, udii come una voce potente di folla immensa nel cielo che diceva: «Alleluia! Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio,
2perché veri e giusti sono i suoi giudizi. Egli ha condannato la grande prostituta
che corrompeva la terra con la sua prostituzione, vendicando su di lei
il sangue dei suoi servi!».
(La voce è quella di miriadi di angeli insieme all’Agnello e la Sua chiesa che è stata rapita.)
3E per la seconda volta dissero: «Alleluia! Il suo fumo sale nei secoli dei secoli!».
4Allora i ventiquattro anziani e i quattro esseri viventi si prostrarono e adorarono Dio, seduto sul trono, dicendo: «Amen, alleluia».
5Dal trono venne una voce che diceva: «Lodate il nostro Dio, voi tutti, suoi servi, voi che lo temete, piccoli e grandi!».
6Udii poi come una voce di una folla immensa, simile a fragore di grandi acque e a rombo di tuoni possenti, che gridavano: «Alleluia!
Ha preso possesso del suo regno il Signore, il nostro Dio, l’Onnipotente.
7Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo a lui gloria, perché sono giunte le nozze dell’Agnello; la sua sposa è pronta: (la chiesa) 8le fu data una veste di lino puro e splendente». La veste di lino sono le opere giuste dei santi.
9Allora l’angelo mi disse: «Scrivi: Beati gli invitati al banchetto di nozze dell’Agnello!». Poi aggiunse: «Queste parole di Dio sono vere». 10Allora mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo, ma egli mi disse: «Guàrdati bene dal farlo! Io sono servo con te e i tuoi fratelli, che custodiscono la testimonianza di Gesù. È Dio che devi adorare. Infatti la testimonianza di Gesù è lo Spirito di profezia».
(Lo Spirito della profezia è lo Spirito Santo. Esso è lo Spirito di Dio che per mezzo di Gesù vive e opera in e attraverso ogni Suo fedele.)
(L’angelo dice chiaramente che non si deve adorare nessun’altro al di fuor di Dio).
11Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco; colui che lo cavalcava si chiamava Fedele e Veritiero - (Gesù Cristo): egli giudica e combatte con giustizia. 12I suoi occhi sono come una fiamma di fuoco, ha sul suo capo molti diademi; (potere) - porta scritto un nome che nessuno conosce all’infuori di lui. 13È avvolto in un mantello intriso di sangue e il suo nome è: il Verbo (la Parola) di Dio. (Ci ha riscattati con il Suo Sangue prezioso.) 14Gli eserciti del cielo lo seguono su cavalli bianchi, vestiti di lino bianco e puro. 15Dalla bocca gli esce una spada affilata, (la Parola) per colpire con essa le nazioni. Egli le governerà con scettro di ferro e pigerà nel tino il vino dell’ira furiosa di Dio, l’Onnipotente. 16Sul mantello e sul femore porta scritto un nome: Re dei re e Signore dei signori. 17Vidi poi un angelo, in piedi di fronte al sole, (il sole rappresenta la luce - Dio) nell’alto del cielo, e gridava a gran voce a tutti gli uccelli che volano: 18«Venite, radunatevi al grande banchetto di Dio. (Armaghedon) - Mangiate le carni dei re, le carni dei comandanti, le carni degli eroi, le carni dei cavalli e dei cavalieri e le carni di tutti gli uomini, liberi e schiavi, piccoli e grandi».
19Vidi allora la bestia e i re della terra con i loro eserciti, radunati per muovere guerra contro colui che era seduto sul cavallo e contro il suo esercito. (Contro l’Agnello -Gesù e i Suoi seguaci.) 20Ma la bestia fu catturata e con essa il falso profeta, che alla sua presenza aveva operato i prodigi con i quali aveva sedotto quanti avevano ricevuto il marchio della bestia e ne avevano adorato la statua. Ambedue furono gettati vivi nello stagno di fuoco, ardente di zolfo. 21Gli altri furono uccisi dalla spada che usciva dalla bocca del cavaliere; e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni.
(Il falso profeta di comune accordo con l’anticristo la bestia, è colui che seduce tutti a prenderne il suo marchio e adorarla. È proprio lui che con il suo titolo religioso riesce a convincere molti. Chi non conosce il Creatore e non ha comunione diretta con Gesù Cristo; crederà a colui che si mette al posto di Dio sulla terra, e faranno tutto quello che gli comanda. Il falso profeta è l’attrezzo migliore che la bestia - l’anticristo può adoperare per disorientare chi non conosce la Verità. Ma infine entrambi sia la bestia che il falso profeta saranno gettati vivi nel lago di fuoco e zolfo. Gli altri furono uccisi dalla Parola di Dio, che usciva dalla bocca di Gesù, furono giudicati.)
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. - 20
1E vidi un angelo che scendeva dal cielo con in mano la chiave dell’Abisso e una grande catena. 2Afferrò il drago, il serpente antico, che è diavolo e il Satana, e lo incatenò per mille anni; 3lo gettò nell’Abisso, lo rinchiuse e pose il sigillo sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni, dopo i quali deve essere lasciato libero per un po’ di tempo.
(Il diavolo - satana invece non viene gettato nel lago di fuoco e zolfo insieme al falso profeta e la bestia; ma viene incatenato per mille anni, dopo di ciò viene lasciato libero per provare i popoli. Dio lo userà per mettere alla prova gli uomini; per dividere le capre dalle pecore. Il “diavolo non è libero di operare, ma è un attrezzo di cui Dio si serve per assimilare il grano dalla pula.)
4Poi vidi alcuni troni - a quelli che vi sedettero fu dato il potere di giudicare - e le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni;
(Le anime dei martiri a cagione della testimonianza di Gesù e la Sua Parola, insieme a coloro che non hanno adorato la bestia e la sua immagine, e presone il marchio; ritorneranno in vita, e regneranno insieme al Signore nei mille anni.)
5gli altri morti invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni. Questa è la prima risurrezione - (la chiesa fedele).6Beati e santi quelli che prendono parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, e regneranno con lui per mille anni.
(Coloro che si sono convertiti fedelmente a Gesù, e hanno serbato la sua testimonianza, prenderanno parte alla prima Risurrezione, su di loro non ha potere la seconda morte- quella eterna. Perché essi sono stati lavati nel prezioso Sangue di Gesù, e in loro non viene trovato più peccato. Essi saranno vestiti di candido lino, il che significa “purezza, e saranno la Sposa di Cristo in eterno. E saranno sacerdoti di Dio e Gesù Cristo, e regneranno con Lui per mille anni.)
7Quando i mille anni saranno compiuti, Satana verrà liberato dal suo carcere 8e uscirà per sedurre le nazioni che stanno ai quattro angoli della terra, Gog e Magòg, e radunarle per la guerra: il loro numero è come la sabbia del mare.
9Salirono fino alla superficie della terra -(Israele)- e assediarono l’accampamento dei santi e la città amata. Ma un fuoco scese dal cielo e li divorò. 10E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta: saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli.
(Dopo i mille anni satana sarà liberato per breve tempo, per sedurre le nazioni da un’estremità all’altra della terra. Essi, Gog - (Russia) e Magog - (le nazioni unite). Si uniranno per perseguitare i santi - i seguaci del Signore, e la Città Santa Israele – che rappresenta la Sua chiesa fedele. Ma scende un fuoco dal cielo e li divora. E il diavolo che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta, e saranno tormentati giorno e notte in eterno. Quindi infine anche il seduttore “satana sarà eliminato e buttato nello stagno di fuoco e zolfo insieme a gli altri due. Essi non avranno pace perché i loro corpi bruceranno in eterno.)
11E vidi un grande trono bianco e Colui che vi sedeva. Scomparvero dalla sua presenza la terra e il cielo senza lasciare traccia di sé. 12E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. E i libri furono aperti. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati secondo le loro opere, in base a ciò che era scritto in quei libri. 13Il mare restituì i morti che esso custodiva, la Morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. 14Poi la Morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. 15E chi non risultò scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco.
(Infine Dio Giudicherà tutti grandi e piccoli, essi saranno giudicati in base alle loro opere le quali stanno scritte nel libro della loro vita vissuta. Ognuno ha un proprio libro davanti a Dio, nel quale è descritta tutta la sua vita e le sue opere. Il mare che vuol dire: (la terra) rende palesi i suoi morti. E anche la morte -l’inferno rende i morti che custodisce in attesa del giudizio finale. E tutti verranno giudicati da quello che è scritto nel libro della loro vita, dalle loro opere. Viene aperto anche il libro della Vita; e chi non viene trovato scritto in Esso, sarà gettato nello stagno di fuoco, dove si trova il diavolo, il falso profeta e la bestia; infine ci verranno buttati anche la Morte e l’inferno. Essi saranno definitivamente eliminati - distrutti, e le lo carcasse saranno buttati nel lago di fuoco e zolfo, insieme a tutti coloro che non saranno trovati scritti nel libro della Vita. La prima morte è quella materiale del corpo, la seconda è quella dell’anima che sarà buttata nello stagno di fuoco e zolfo.)
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. - 21
1E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più. 2E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. 3Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva:
«Ecco la tenda di Dio con gli uomini!
(Dio trasformerà cielo e terra, li rinnoverà. Il mare - (le nazioni) non saranno più. La nuova Gerusalemme scende dal cielo, da presso Dio, che significa: che essa è la Sua chiesa la sposa di Cristo, “Santificata e “Sigillata con il Suo Spirito. Ecco- che vuol dire: questa è, la tenda di Dio con gli uomini. La sposa è la tenda dove di Dio abiterà, il Suo Tempio Vivente.
Egli abiterà con loro ed essi saranno suoi popoli ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio. 4E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte
né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate».
5E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». E soggiunse: «Scrivi, perché queste parole sono certe e vere». 6E mi disse:
«Ecco, sono compiute! Io sono l’Alfa e l’Omèga, il Principio e la Fine.
A colui che ha sete io darò gratuitamente da bere alla fonte dell’acqua della vita. 7Chi sarà vincitore erediterà questi beni; io sarò suo Dio ed egli sarà mio figlio. 8Ma per i vili e gli increduli, gli abietti e gli omicidi, gli immorali, i maghi, gli idolatri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. Questa è la seconda morte».
(Dio abiterà in mezzo al Suo popolo e asciugherà dai loro occhi ogni lagrima. Il passato non sarà più ricordato, non ci saranno più né sofferenze e né morte. Tutto è compiuto, e Dio L’Eterno farà tutto nuovo perché Lui è L’Alfa e l’Omega, il principio e la fine, il Creatore di ogni cosa. Chi si avvicina a Lui con sete di Amarlo, lo disseterà con l’acqua della Vita Eterna. E chi vincerà, che vuol dire: chi gli resta fedele fino alla fine, sarà erede al trono del Padre, e sarà Suo figlio. Non un’ospite, perché esso non ha gli stessi diritti del figlio; ma sarà figlio.
Ma tutti coloro che non hanno accettato la Grazia di Dio in Cristo Gesù, e non sono stati santificati-liberati dal peccato, per mezzo del Suo Sacrificio offerto sulla Croce, sarà loro riserbata la morte seconda; lo stagno di fuoco e zolfo, li insieme al falso profeta - la bestia e il diavolo, e tutti gli altri che non saranno trovati nel Libro della Vita.)
9Poi venne uno dei sette angeli, che hanno le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli, e mi parlò: «Vieni, ti mostrerò la promessa sposa, la sposa dell’Agnello». 10L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. 11Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino.
(La sposa di Cristo -la nuova Gerusalemme, brillerà come una pietra preziosa. Essa è fondata sulla Roccia lo Sposo. I fondamenti di natura umana sono le dodici tribù, i figli d’Israele.)
12È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d’Israele. 13A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte. 14Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello. (Essi sono la base del Tempio di Dio, fondata sulla roccia Gesù.)
15Colui che mi parlava aveva come misura una canna d’oro per misurare la città, le sue porte e le sue mura. 16La città è a forma di quadrato: la sua lunghezza è uguale alla larghezza. L’angelo misurò la città con la canna: sono dodicimila stadi; la lunghezza, la larghezza e l’altezza sono uguali. 17Ne misurò anche le mura: sono alte centoquarantaquattro braccia, secondo la misura in uso tra gli uomini adoperata dall’angelo. 18Le mura sono costruite con diaspro e la città è di oro puro, simile a terso cristallo.
(Questo vuol significare la preziosità di essa. La base che rappresenta gli Apostoli, sono i privilegiati con più autorità regnante. Le pietre preziose rappresentano anche la gloria di Dio, di cui sono circondati i suoi fedeli servi.)
19I basamenti delle mura della città sono adorni di ogni specie di pietre preziose. Il primo basamento è di diaspro, il secondo di zaffìro, il terzo di calcedònio, il quarto di smeraldo, 20il quinto di sardònice, il sesto di cornalina, il settimo di crisòlito, l’ottavo di berillo, il nono di topazio, il decimo di crisopazio, l’undicesimo di giacinto, il dodicesimo di ametista. 21E le dodici porte sono dodici perle; ciascuna porta era formata da una sola perla. E la piazza della città è di oro puro, come cristallo trasparente. (oro puro: rappresenta l’identità Reale, cristallo trasparente: a Dio tutto è visibile.)
22In essa non vidi alcun tempio: il Signore Dio, l’Onnipotente, e l’Agnello
sono il suo tempio. 23La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna: la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l’Agnello.
24Le nazioni cammineranno alla sua luce - (dell’Agnello), e i re della terra a lei porteranno il loro splendore. (I re della terra daranno gloria all’Agnello e alla sua chiesa.)25Le sue porte non si chiuderanno mai durante il giorno, perché non vi sarà più notte. 26E porteranno a lei la gloria e l’onore delle nazioni. 27Non entrerà in essa nulla d’impuro, né chi commette orrori o falsità, ma solo quelli che sono scritti nel libro della vita dell’Agnello.
(Gesù è la Luce, la notte non ci sarà più, le sue porte che è Gesù sono sempre aperte, Lui è sempre presente e intendo a pascolare il Suo gregge su pascoli freschi e verdeggianti, a loro non mancherà niente. In essa non entrerà niente di impuro, ma solo coloro che Appartengono all’Agnello-la Sua chiesa fedele.)
LIBRO DELL’APOCALISSE - C. – 22
1E mi mostrò poi un fiume d’acqua viva, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello. 2In mezzo alla piazza della città, e da una parte e dall’altra del fiume, si trova un albero di vita che dà frutti dodici volte all’anno, portando frutto ogni mese; le foglie dell’albero servono a guarire le nazioni.
3E non vi sarà più maledizione.
(Abbiamo visto che Dio dopo aver purificato la terra, farà tutto nuovo, quindi la terra sarà di nuovo abitata. Il male non esiste più, esso è stato per sempre distrutto; però l’uomo è di natura libero e quindi potrebbe anche in qualche modo sbagliare. Ma Dio stesso e l’Agnello si prederà cura di essi, e li nutre con le foglie dell’albero della Vita, che si trova sulle sponde del fiume che scaturisce dal Suo trono, in modo che abbiano di continuo comunione con Dio e l’Agnello Gesù e siano privi da ogni impurità.)
Nella città vi sarà il trono di Dio e dell’Agnello: i suoi servi lo adoreranno;
4vedranno il suo volto e porteranno il suo nome sulla fronte.
5Non vi sarà più notte, e non avranno più bisogno di luce di lampada né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà. E regneranno nei secoli dei secoli.
6E mi disse: «Queste parole sono certe e vere.
Il Signore, il Dio che ispira i profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi le cose che devono accadere tra breve. 7Ecco, io vengo presto. Beato chi custodisce le parole profetiche di questo libro».
8Sono io, Giovanni, che ho visto e udito queste cose. E quando le ebbi udite e viste, mi prostrai in adorazione ai piedi dell’angelo che me le mostrava. 9Ma egli mi disse: «Guàrdati bene dal farlo! Io sono servo, con te e con i tuoi fratelli, i profeti, e con coloro che custodiscono le parole di questo libro. È Dio che devi adorare».
(L’angelo dice all’apostolo Giovanni con tono severo, di guardarsi di adorare qualcun’altro al di fuor di Dio.)
10E aggiunse: «Non mettere sotto sigillo le parole della profezia di questo libro, perché il tempo è vicino. 11Il malvagio continui pure a essere malvagio e l’impuro a essere impuro e il giusto continui a praticare la giustizia e il santo si santifichi ancora. 12Ecco, io vengo presto- e ho con me il mio salario per rendere a ciascuno secondo le sue opere. 13Io sono l’Alfa e l’Omèga, il Primo e l’Ultimo, il Principio e la Fine.
(Qui dice l’Angelo: ecco io vengo presto. Qui si Legge esplicitamente che Gesù stesso ha mostrato a Giovanni gli avvenimenti descritti in questo libro. E che Lui è l’Alfa e l’Omèga, il Primo e l’Ultimo, il Principio e la Fine.)
14Beati coloro che lavano le loro vesti (nel Suo prezioso Sangue) per avere diritto all’albero della vita e, attraverso le porte, entrare nella città.
(La porta è Gesù, beati coloro che lo accettano come loro Salvatore.)
15Fuori i cani, i maghi, gli immorali, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna!
16Io, Gesù, ho mandato il mio angelo per testimoniare a voi queste cose riguardo alle Chiese. Io sono la radice e la stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino». 17Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ascolta, ripeta: «Vieni!». Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda gratuitamente l’acqua della vita.
18A chiunque ascolta le parole della profezia di questo libro io dichiaro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio gli farà cadere addosso i flagelli descritti in questo libro; 19e se qualcuno toglierà qualcosa dalle parole di questo libro profetico, Dio lo priverà dell’albero della vita e della città santa, descritti in questo libro.
20Colui che attesta queste cose dice: «Sì, vengo presto!». Amen. Vieni, Signore Gesù. 21La grazia del Signore Gesù sia con tutti.
SPOSA AMATA … RAVVEDITI E RITORNA AL PRIMO AMORE CON ARDORE
Ecco, io vengo presto. Beato chi custodisce le parole profetiche di questo libro».
LA CHIESA FEDELE
La chiesa fedele è quella che non vacilla come una barca, ma resta fedele nelle prove fino alla fine. Una chiesa infedele è paragonata alla sposa infedele. Se una moglie profitta dell’assenza del marito per fare delle scappatelle, cosa gli spetta al suo ritorno? L’amore vero non tradisce e ferisce, ma è fedele, anche quando lo sposo-sa è assente. Amare il proprio partner non è sempre facile, ci sono alti e bassi; ma l’amore vero e sincero non si lascia annebbiare la mente dalle circostanze, ma guarda al cuore di chi ama.
ALCUNE CHIESE - LAODICEA - STANNO VACCINANDO.
Da alcune notizie si apprende che alcune chiese cristiane si danno da fare ad organizzarsi a vaccinare i loro fedeli. È veramente sconvolgente a sentire tutto ciò! Questi invece di occuparsi dell’Evangelo di Cristo, si occupano di quello del mondo. Nonostante non si sappia cosa c’è in questi vaccini, e che finora hanno causato anche diversi morti, la campagna va avanti a rischio di chi lo riceve. Farlo comporta una certa insicurezza e rischio, ma quando uno lo decide liberamente, si deve accollare anche le conseguenze.
Ma se qualcun altro incita a farlo si rende colpevole davanti a Dio e gli uomini. Finché codeste iniziative li prendono coloro che sono del mondo è anche comprensivo; ma quando partono da una chiesa cristiana, allora è veramente preoccupante. Tante chiese si basano su quello che è scritto nelle lettere degli Apostoli, di sottomettersi alle autorità.
Sta anche scritto di sottomettersi ad essi per amore del Signore e non per loro. Sta anche scritto di sottomettersi ad essi perché fanno il bene del popolo, giudicano con giustizia.
Ma le autorità di oggi operano tutto al contrario. Per essere giuste dovrebbero essere fondati sulla Legge di Dio; ma purtroppo esse sono fondate sulla legge del mondo. Esse dovrebbero eseguire la giustizia di Dio sulla terra, ma essi eseguono quella dell’avversario. Dovrebbero essere sottomesse a Dio, ma invece sono sottomessi al dio di questo mondo. Un seguace di Cristo è chiamato a sottomettersi alle autorità, solo se le loro leggi sono sottomessi a quella di Dio, e l’onorano con le loro opere.
Ma dal momento che essi servono il dio di questo mondo, il cristiano deve fare una scelta, perché non si può servire due padroni. Bisogna ubbidire a Dio invece che a gli uomini. La sottomissione alle leggi terrene è solo lecita finché essi non si scontrano con la Verità, la Legge di Dio. In tal caso il cristiano non gli è più sottomesso. Il cristiano è sottomesso a Cristo, e poi è chiamato a vivere in pace con tutti, a secondo il prezzo richiesto.
(1lett. Pietro 2: 13): 13Vivete sottomessi ad ogni umana autorità per amore del Signore: sia al re come sovrano, 14sia ai governatori come inviati da lui per punire i malfattori e premiare quelli che fanno il bene.
Essendo costituite da uomini peccatori, ogni autorità e ogni istituzione sono imperfette. Però, sono state istituite da Dio, e bisogna ubbidirgli, a patto che non contraddicano direttamente un comandamento di Dio.
Il datore di lavoro è un esempio di autorità costituita, come lo sono le autorità della scuola, le autorità dello stato, e quelle del comune. La nostra sottomissione deve essere fatta a motivo del Signore, per la sua gloria, per ricevere la sua approvazione, per portare gloria a Lui.
(Matteo 5: 13): 13Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. 14Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, 15né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. 16Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.
(Galati 5:1): 1Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.
(Giovanni 8:31-32): 1Gesù allora disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; 32conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».
Chi non è in Cristo, è sotto la schiavitù del peccato. Inoltre, senza Cristo, uno è sotto il giogo della legge, in quanto, non avendo la giustizia di Cristo, sarà giudicato in base alla legge, e quindi, sarà condannato.
(Pietro 2:19): 19Promettono loro libertà, mentre sono essi stessi schiavi della corruzione.
L’uomo infatti è schiavo di ciò che lo domina. A differenza da tutti i non credenti, un vero credente deve assolutamente considerare Dio come il suo tesoro più grande. Quindi, più di qualsiasi cosa, deve temere di perdere la comunione con Dio e l'approvazione di Dio. Questo timore diventa la base che guida ogni sua decisione.
(Atti 4: 26): 26 Si sollevarono i re della terra e i prìncipi si allearono insieme contro il Signore e contro il suo Cristo.)
Gli uomini fanno decreti iniqui e si radunano contro Dio e il Suo Unto. Egli è infinitamente superiore, e vede tutto anche la loro ipocrisia e i progetti iniqui.
(Giacomo 4:7): 7Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà lontano da voi. 8Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi.
Peccatori, purificate le vostre mani; uomini dall’animo indeciso, santificate i vostri cuori.
(Salmo 2): 1 Perché le genti sono in tumulto, e i popoli cospirano invano?
2 Insorgono i re della terra e i prìncipi congiurano insieme contro il Signore e il suo consacrato: 3 «Spezziamo le loro catene, gettiamo via da noi il loro giogo!».
4 Ride colui che sta nei cieli, il Signore si fa beffe di loro.
5 Egli parla nella sua ira, li spaventa con la sua collera:
/10 E ora siate saggi, o sovrani; lasciatevi correggere, o giudici della terra;
11 servite il Signore con timore e rallegratevi con tremore.
12 Imparate la disciplina, perché non si adiri e voi perdiate la via: in un attimo divampa la sua ira. Beato chi in lui si rifugia.)
Abbiamo letto che L’ubbidienza a Dio a priorità! E quando le leggi terrene contrastano la Parola di Dio, non gli si può essere sottomessi. Perché altrimenti ci metteremo contro Dio, Noi siamo la luce nelle tenebre, ma se ci adattiamo alle leggi di questo mondo, essa si spegne. Siamo anche il sale della terra, ma se diventiamo insipidi, non serviamo più come condimento. Tutte le chiese che hanno abbandonato il primo Amore sono diventate insipide, e la loro luce si è spenta. Dicono Signore -Signore, ma non lo conoscono, e Lui li vomiterà.
(Apocalisse 3:14): 14All’angelo della Chiesa che è a Laodicèa scrivi: “Così parla l’Amen, il Testimone degno di fede e veritiero, il Principio della creazione di Dio. 15Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! 16Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. 17Tu dici: Sono ricco, mi sono arricchito, non ho bisogno di nulla. Ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo. 18Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, e abiti bianchi per vestirti e perché non appaia la tua vergognosa nudità, e collirio per ungerti gli occhi e recuperare la vista.
(Apocalisse2:19:) 19Conosco le tue opere, la carità, la fede, il servizio e la costanza e so che le tue ultime opere sono migliori delle prime. 20Ma ho da rimproverarti che lasci fare a Gezabele, la donna che si dichiara profetessa e seduce i miei servi, insegnando a darsi alla prostituzione e a mangiare carni immolate agli idoli.)
Il Signore desidera che la sua chiesa sia “Ardente per lui, e non si adatti al dio di questo mondo, ma sii Vigilanti e sobria. I veri fedeli non piegano le loro ginocchia davanti a niente e nessuno, ma solo davanti a Dio. E sono pronti a seguire il Signore ovunque, anche al supplizio e la morte. Gesù disse: chi cerca di salvarsi la propria vita, la perderà, ma chi la perderà per causa mia la troverà. Molte chiese tiepide o già fredde, si stanno alleando al nuovo sistema mondiale, e si inseriscono sempre di più in esso, adottando il suo dettato. Costoro hanno abbandonato il loro primo amore, e si sono invaghiti nell’amante. Purtroppo se non si ravvedono e tornano al primo Amore, berranno ben presto un calice amaro. Ma voi fedeli che vi trovate in esse, provati gli spiriti, e uscite al più presto da mezzo a loro. Si dice: meglio da soli che mali accompagnati. Dobbiamo sapere che negli ultimi tempi, a molte chiese gli è stato rimosso il candelabro, e vivono nelle tenebre, perché si compiacciono con lo spirito mondano.
Noi non siamo mai da soli, se amiamo il Signore Lui è sempre con noi, e se ne prende cura. E bene avere vicino persone dello stesso presentimento; ma se essi vivono fuori dalla grazia di Dio, bisogna distanziarsi da loro. Una mela marcia fa marcire anche le altre intorno. Il problema di molti è, che essi si affidano e aggrappano a uomini e non al Signore. E questo li rende vulnerabili e fragili, insicuri depressi ecc. Se invece ci affidiamo a Gesù con tutto il cuore, a cuor pieno, con il tempo saremo adempiuti e sereni. Ci accorgiamo che non ci manca niente, anzi ci sentiamo al nostro agio e appagati.
La comunione con Dio costruisce, quella con gli uomini demolisce. Cerchiamo Dio con tutto il cuore, e tutto il resto ci viene aggiunto. Il nostro Dio premia tutti coloro che lo cercano a cuore pieno. È indescrivibile la gioia e la serenità che si prova avere comunione con Dio nel silenzio della natura, dove senti solo il fruscio del vento e il cinguettio degli uccelli, e sfiori con lo sguardo i brillanti colori, che sembrano un velo variopinto. Cercare Dio nel silenzio è un’esperienza che adempie il cuore e l’anima. Quindi fratelli e sorelle, cercate il Signore Gesù a cuore pieno, ed esso strariperà di pace.
CHI VINCERÀ RICEVERÀ LA CORONA DELLA VITA
Il Signore ci incoraggia a restare fedeli mettendo in pratica i Suoi comandamenti. Di restare uniti a Lui, perché solo così vinceremo. Di non vacillare, ma di fidarci della Sua guida, anche quando la nebbia tenebrosa copre la luce. Anche se ci sembra che siamo da soli lungo il sentiero, Lui c’è, e ci tiene per mano. Teniamo stretta la Corona che ci ha affidato, non lasciamocela rubare, perché la gioia futura non è da paragonare alle sofferenze presenti. Queste prove durano solo per un batter d’occhio, ma la gioia futura dura in eterno. Avanti “Soldati di Cristo Avanziamo perché c’è la faremo! Se le nostre lampade sono piene d’olio, la fiamma non si spegne mai. E tutti insieme diventeremo un incendio che allontana le insidie del male. Solo se restiamo fedeli alla Verità vinceremo.
NON VENDIAMOCI PER UN PIATTO DI MINESTRA
Con le restrizioni che sono già all’opera e con quelle che verranno, molti si perderanno d’animo e si piegheranno a tali dettati, ma questo non vuol dire essere svegli e sobri, ma inginocchiarsi davanti al dio di questo mondo. Se abbiamo problemi a correre a pari dei pedoni, cosa faremo quando dovremo correre a pari dei cavalli? Se adesso per un piatto di minestra ci lasciamo mettere le catene, cosa faremo quando arriva il marchio della bestia?
Adesso è solo una degustazione di quello che sarà! Il peggio sta davanti a noi; quindi non lasciamoci spaventare dalle piccole volpi, perché dovremo affrontare l’orso e il leone. Per primo, la chiave per vincere la paura è Amare Gesù a cuor pieno, e avere di continuo comunione con Lui. Secondo, leggere e ascoltare i Suoi insegnamenti e “Avvertimenti, di non ignorarli perché sono salva vita. Terzo, metterli in pratica, mettendosi all’opera. Quarto, uscire dalla massa, e secondo possibilità cercare dei luoghi tranquilli fra la natura, magari una vecchia abitazione con terreno coltivabile ecc.
Quinto, interessarsi alla natura, insegnare a conoscere i frutti e le erbe buone da mangiare, imparare a fare l’orto ecc. Quindi incominciare a provare a vivere come i nostri antenati, essi non andavano al supermarket perché non c’è ne erano. Ma si viveva di quello che si ricavava dai campi, e si scaldava con la legna, si illuminava a luce di candela. Purtroppo per evitare il marchio 666, si dovrà diventare indipendenti dalla finanza. Altrimenti ci vendiamo l’anima per una minestra come Esau. Non è il corpo che dobbiamo salvare ma l’anima. Le sofferenze del momento sono solo per un attimo, quelle dell’anima invece eterne. Quindi Svegliamoci e armiamoci. Il Signore ci Benedica.