IL CREATORE E IL SUO CREATO (LA FARMACIA DI DIO)

(LA MEDICINA NATURALE)

IL nostro CREATORE. Ha pensato a tutto. Tutto quello che l'uomo ha bisogno per vivere Sano, per la saluta dell'anima e del corpo, dipende quindi dall'uomo sé ne vuole fare uso o meno, è chiaro che l'uomo deve imparare la conoscenza del bene e del male, in prima linea conoscere il Suo CREATORE, ed imparare a conoscere il Suo Creato, acquistando così conoscenza del bene e del male, seguire il bene ed evitare il male.

Mi ha da sempre affascinato il CREATORE e il Suo Creato, e mi sono sempre interessata delle piante, del loro fascino ma anche delle loro proprietà curative, quindi la base delle mie medicine sono le piante. Attraverso gli anni ho imparato a conoscerle e usarle, man mano che allargavo la conoscenza di queste meraviglie, non potevo che lodare e "Ringraziare questo Grande Ingegnere e Creatore, che ha Progettato e Creato tutto così meraviglioso. “Perfetto, non gli è sfuggito proprio niente, nella forma, nei colori e i sapori, non parlando delle virtù che sono in esse. Meraviglioso è il TUO Creato O PADRE...

In tutto e dà per tutto, possiamo ammirare il Tuo Amore e la Tua Sapienza, niente ti è sfuggito all'attenzione, PERFETTO e MERAVIGLIOSO....SEI O SIGNORE, Nostro CREATORE e SIGNORE, RÈ e SALVATORE... A TE sia rivolta la LODE in ETERNO...

Questa ricetta che adesso scrivo, è, una ricetta che io ho "creato già ai tempi, solo che adesso ho aggiunto delle idee che ho letto in un sito missionario,

(prevenirsi in caso di crisi).

RICETTA (ANTIBIOTICO NATURALE

UN POTENTE ANTIBIOTICO

GLI INGREDIENTI DI QUESTO ANTIBIOTICO SONO

CURCUMA: pianta, che oggi viene impiegata come cura del (Cancro) e diverse altre malattie, (malattie della pelle) per l'interno e l'esterno.

PEPETONCINO. forte. (probabilmente molto forte) preferibile fresco, ben maturo rosso, anche esso é un potente antibiotico.

AGLIO. potente antibiotico naturale.

GINGER, ZENZERO, questa pianta hà molte proprietà, per la digestione, rinforzante, antisettico, e così via... quindi non dovrebbe mai mancare in un'alimentazione sana.

RAFANO...questa pianta è molto importante per le sue proprietà antisettiche e curative.

CIPOLLA, pianta usata anche come antibiotico, per il raffreddore, ecc.

ACETO DI MELA. molto buono per la cura del corpo per l'interno e l'esterno.

USARE: solo prodotti freschi e bio, e ben maturi, la maggioranza di questi prodotti si trovano nei supermercati, altrimenti in drogherie, erboristerie, (i fornitori più comuni sono i negozi Asiatici, indiani ecc.). Lavare bene i prodotti, poi tagliarli fini, e metterli tutti insieme in un recipiente.

RICETTA

1 tazza di cipolle

1 tazza di agli, sbucciati e spezzettati

1 mezza tazza di peperoncino amaro forte

1 mezza tazza di zenzero, lavato e sbucciato

3 cucchiaia di rafano grattugiato o sminuzzato

3 o 4 cucchiaia di polvere di curcuma, o fresco

1 litro di aceto di mela circa

Dopo aver lavato e sbucciato il tutto, mettere tutti gli ingredienti insiemi, tagliati fini oppure frullarli, in modo che sia fino ma non troppo fino. Poi mettere l'impasto in barattoli di vetro, e aggiungere ancora un po’ di aceto sé c'è né ancora bisogno, chiudere bene il barattolo, e conservarlo in un luogo fresco e asciutto e probabilmente buio, muoverli di tanto in tanto.

Dopo 15 o 20 giorni circa, colare il tutto con un passino, oppure uno straccio fino, e conservare il liquido in posti freschi, asciutti e bui, il frutto che resta, si mette in una ciottola si aggiunge un pò di sale e un pò di pepe a piacimento e dell'olio di oliva, si mischia il tutto, e si conserva in barattoli in frigo, consumandolo di giorno in giorno sul pane, come è preferibile, il liquido ricavato, si mantiene in una cantina fresca e asciutta oppure in frigo, se ne prende un cucchiaio o due o più al giorno dipende da quello che uno sopporta.

RICETTA PESTO

USARE GLI STESSI INGREDIENTI, al posto dell'aceto si mette L'OLIO DI OLIVA. Mischiare il tutto. in una ciotola, aggiungere un po' di sale e pepe e 2 o 3 cucchiaia di aceto di mela circa, e mischiare il tutto lasciando riposare per mezz’ora, poi aggiungere l'olio e frullare a mezza frollatura, dopo riempire i barattoli, e conservarli in frigorifero, usandone preferibilmente giornalmente a piacimento, sul pane. ecc. usarlo a crudo, altrimenti si perdono le proprietà medicinali.

Queste ricette sono un potente antibiotico naturale per tutti i tipi di malattia e infezioni vari, se sé ne fa uso giornalmente preserva e previene il peggio.

Può anche curare, o migliorare casi già esistenti. La dose dipende da quello che uno vuole o sopporta, per avere dei progressi bisogna usarlo giornalmente, una o più volte al giorno. Questi antibiotici si possono preparare anche come riserva, (per i tempi di crisi). Tutti i prodotti naturali si possono usare, anche vicino ad altre terapie, senza

contraddizioni.

In caso di incertezze prendere informazione (internet).

Cipolla Proprietà e Benefici

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La cipolla è una pianta erbacea bulbosa dalle molte proprietà terapeutiche appartenente alla famiglia delle Liliacee.

È uno degli ortaggi più antichi impiegati dall’uomo, la sua pianta ha origini asiatiche e già nel 3.200 era utilizzata dalla popolazione egizia ed in seguito da greci e romani che ne conoscevano proprietà e virtù terapeutiche.

Cipolla proprietà e benefici

Si ritiene che durante le costruzioni delle piramidi venivano acquistate grandi quantità di cipolle ed aglio che rappresentavano l’alimento principale degli schiavi addetti ai lavori.

Nell’antica Mesopotamia era ritenuta una panacea nei confronti di molte malattie e gli ultimi studi in materia confermano le molte proprietà curative di questo ortaggio.

Il periodo ideale per la semina della cipolla è l’autunno, possibilmente in terreni bene esposti al sole e ricchi di fosforo e potassio. Dal momento della semina alla raccolta sono necessari circa quattro mesi.

Composizione Chimica

Contiene il 90 % circa di acqua, carboidrati, l’1% di proteine, l’1,6 % di fibre alimentari, il 4 % di zuccheri, lo 0,3 % di ceneri e lo 0,1 % di grassi.

Le vitamine sono: le vitamine B1, B2, B3, B5, B6, la vitamina C,  K e J. Contiene beta-carotene, luteina e zeaxantina.

Questi i minerali: manganese, fosforo, potassio, sodio, magnesio, zolfo, zinco, ferro, rame, calcio, nichel, iodio e selenio.

Gli zuccheri si dividono in destrosio, fruttosio e saccarosio.

Questi gli aminoacidi: acido aspartico e acido glutammico, alanina, arginina, cistina, glicina, fenilalanina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, prolina, metionina, serina, tirosina, triptofano, valina e treonina.

Oltre a questi componenti la cipolla contiene altre sostanze non meno importanti come l’olio essenziale (simile a quello contenuto nell’aglio), acido fosforico e citrico, la quercetina, vari enzimi e flavonoidi.

Proprietà e Benefici della Cipolla

La fama della cipolla e delle sue proprietà curative si perde nella notte dei tempi, la sua attività farmacologica si va a sovrapporre a quella dell’aglio, con il quale ha molte proprietà in comune.

Antibatterica e Disinfettante

Contiene sostanze con proprietà antibiotiche ed antibatteriche. È sufficiente applicare il suo succo sulla parte da disinfettare per evitare l’uso di alcool o di altre sostanze simili. Grazie alle sue proprietà antibatteriche è molto utile nella cura delle infiammazioni alle vie respiratorie e delle influenze in generale

Proprietà Terapeutiche

La cipolla viene utilizzata nella cura dell’arteriosclerosi, dell’ipertensione, per problemi all’apparato urinario (infezioni) ed ha proprietà diuretiche e depurative. La cipolla viene quindi maggiormente consigliata per queste patologie: affaticamento, reumatismi, diarrea, raffreddori, problemi ai bronchi, disturbi alla prostata, emorroidi, diabete, laringiti ed infezioni intestinali.

Benefici per la Pelle

Interessanti anche le sue applicazioni per uso esterno: possiamo impiegare la cipolla per curare foruncoli, verruche, scottature ed ascessi.

Aiuta la Digestione

Il consumo di cipolla durante i pasti contribuisce a facilitare il processo digestivo ed allo stesso tempo svolge un’attività di riequilibrio della flora batterica.

Disinfetta la Bocca

Oltre a questo la cipolla apporta benefici anche alla salute della bocca e dei denti. Mangiarne qualche pezzetto crudo tutti i giorni, oltre a disinfettare la bocca, è anche utile per allontanare le infezioni dai denti.

Diuretica

Grazie alla presenza di potassio e di acido glicolico la cipolla ha proprietà diuretiche e depurative dell’organismo, risulta quindi utile quando ci si sente gonfi a causa della ritenzione idrica infatti la sua assunzione favorisce l’eliminazione dell’acqua in eccesso dalle cellule.

Metalli Pesanti

Un’altra proprietà interessante della cipolla è quella che si deve alla presenza di due aminoacidi solforati, la metionina e la cistina, che sono in grado di disintossicare il corpo da alcuni metalli pesanti.

Questi aminoacidi si legano infatti al mercurio, al piombo ed al cadmio e ne facilitano l’espulsione dall’organismo. Anche la vitamina C concorre a potenziare questa proprietà della cipolla.

Mal di Gola

Aiuta anche a combattere il raffreddore ed il mal di gola. Per il mal di gola si consiglia un po’ di succo di cipolla mescolato a miele e succo di limone nella quantità equivalente a mezzo bicchiere.

Raffreddore

Per il raffreddore invece si può approfittare dei benefici e delle proprietà della cipolla mettendo in un contenitore con coperchio alcune fette crude alternate a strati di zucchero e lasciando riposare il tutto per circa 24 ore. Al termine si forma un succo che va bevuto nella misura di un cucchiaio ogni sei ore circa.

Antiossidanti

Le cipolle contengono anche un importante flavonoide, la quercetina, una sostanza con proprietà antiossidanti in grado di prevenire i tumori nell’apparato digerente.

Abbassa il Colesterolo

Recenti studi hanno dimostrato che la quercetina abbassa il colesterolo cattivo LDL, aumenta la percentuale di colesterolo buono HDL e previene la formazione di coaguli di sangue. Oltre a questo combatte gli stati infiammatori e svolge azione preventiva nei confronti dell’asma e della febbre da fieno.

Per beneficiare di queste proprietà gli studiosi dicono che non è necessario mangiarne grandi quantità ma è sufficiente una sola cipolla di medie dimensioni al giorno, cotta o cruda.

Riduce gli Zuccheri nel Sangue

Alcuni studi suggeriscono che il consumo di cipolle contribuisce alla riduzione degli zuccheri nel sangue, questa proprietà è dovuta alla presenza di composti che agiscono in modo simile a quello dell’insulina.

Benefici alle Ossa

Vi sono studi che dimostrano come un’assunzione regolare di cipolla sia in grado aumentare la densità ossea, con particolare utilità per le donne in età da menopausa.

Sistema Nervoso

Lo zolfo contenuto nella cipolla apporta benefici al fegato ed al sistema nervoso.

Salute del Cuore

Per prevenire la formazione di coaguli nel sangue ed approfittare dei benefici delle cipolle nei confronti del sistema cardiovascolare, si consiglia di mangiarle quotidianamente. Qui di seguito le proprietà benefiche della cipolla nei confronti del cuore:

Abbassa i livelli di colesterolo nel sangue

Riduce i trigliceridi

Abbassa la pressione sanguigna

Fluidifica il sangue

Previene la formazione di placche nelle arterie

suggeriment Quando tagliamo una cipolla cruda, a causa dell’ allisasi, vengono a formarsi alcuni composti a carattere instabile che tendono a degradarsi velocemente. I composti che si formano alla fine di questo processo di degradazione sono le responsabili del caratteristico aroma della cipolla che provoca la lacrimazione degli occhi.

Affinché le proprietà e i benefici della cipolla restino invariati è necessario che questa venga consumata cruda. Un ottimo modo per farlo è quello di tagliarla a fette sottili e condirla con dell’ottimo olio extravergine di oliva, sale e limone.

Ne sfrutterete così tutte le proprietà ed i benefici.

Le Varietà

Esistono in natura svariate varietà di cipolle. Esse si distinguono per il gusto, il colore e la forma del bulbo. A seconda di come si intende consumarla, cotta o cruda, varia il periodo di raccolta.

Per assumerla fresca il periodo di raccolta è la primavera mentre, se si desidera conservarla sott’aceto o sott’olio il periodo ottimale è verso la fine del periodo estivo.

La varietà più conosciuta di cipolle è rappresentata da quella rossa di Tropea; di seguito troviamo quella di Breme, di Suasa e la borrettana. La differenza tra la cipolla rossa e quella bianca consiste nelle sostanze cosiddette aromatiche che la rossa contiene in maggiori quantità. Dal punto di vista nutrizionale non vi sono invece grandi differenze.

Curiosità Cipolla

Le cipolle non vanno conservate in frigorifero, ma a temperatura ambiente, possibilmente in un luogo asciutto e privo di luce, per evitare così la germogliazione. In questo modo si possono mantenere per circa 3 settimane.

In caso di tonsillite si possono fare gargarismi con succo di cipolla, è un rimedio naturale molto valido.

La cipolla ridà vitalità e brillantezza agli oggetti in cuoio ed è consigliata anche per la pulizia di oggetti in ottone.

Greci ed egiziani impiegavano la cipolla come parte del salario dei loro soldati. Si riteneva che impiegata sotto forma di decotti e tinture avesse forti proprietà afrodisiache.

Un recente studio condotto in Olanda ha dimostrato che mangiandone una al giorno si riduce in modo determinante il rischio di contrarre un tumore allo stomaco.

Già nel VI° secolo le cipolle venivano utilizzate come medicina in India. Nel Medioevo erano un cibo indispensabile in molti paesi europei dove venivano addirittura consumate a colazione.

Lo sciroppo di cipolle

Questa è una semplicissima ricetta casalinga per ottenere un dolce sciroppo di cipolle utile in caso di raffreddori, influenze e malattie dell'apparato respiratorio come la tosse.
Superato il primo imbarazzo, è molto apprezzato anche dai bambini che possono "esagerare" senza controindicazioni di sorta.
Ovviamente non si intende sostituire con questi consigli il parere del medico, ma questo lo sapete già.
Prendere una cipolla di medie dimensioni (non importa il colore) e tagliarla a fettine sottili disponendola in una tazza capiente.
Ricoprire con zucchero (2 - 3 cucchiai a seconda delle dimensioni della cipolla), coprire la tazza con un piattino e lasciare macerare per qualche ora.
Si formerà così uno sciroppo zuccherino: un cucchiaino più volte al giorno vi donerà il beneficio che cercate.
 Provare per credere.

Benefici della Cipolla

Dal punto di vista nutrizionale la cipolla è ricca di sali minerali – ferro, potassio, magnesio, zolfo, fluoro, calcio, manganese, fosforo – e di vitamina

Partiamo dalle proprietà nutritive: la cipolla è ricca fosforo, magnesio, potassio, zolfo, silicio e ferro, che fanno di questo ortaggio uno dei più preziosi per la nostra salute.

Cipolla Calorie

100 grammi di cipolla cruda forniscono 44 calorie.

Aglio: Proprietà e Benefici

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Pochi ortaggi come l’aglio possono vantare un numero di proprietà alimentari e benefici salutari così alti da farne un vegetale preziosissimo.

L’aglio, nome scientifico Allium sativum, appartiene alla famiglia delle Aliaceae, vegetali che nella maggior parte presentano un bulbo, il quale altro non è che un breve fusto modificato.

Apprezzato fin dall’antichità per il suo singolare aroma, con il passare del tempo la sua fama si arricchì di tali e tanti attributi terapeutici al punto di essere frequentemente impiegato per guarire, e soprattutto prevenire, diversi tipi di disturbi e addirittura epidemie.

I soldati romani, per esempio, ne consumavano enormi quantità in quanto lo ritenevano in grado di depurare e fortificare il corpo.

Il prezioso bulbo dell’aglio contiene circa 400 differenti componenti curativi dell’organismo umano.

Altri costituenti dell’aglio sono il beta-carotene, luteina e zeaxantina.

Questi gli aminoacidi: acido aspartico e glutammico, alanina, arginina, cistina, glicina, fenilalanina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, prolina, metionina, serina, tirosina, triptofano, valina e treonina.

Le sue proprietà più importanti dipendono però da un’essenza solfurea presente nel bulbo della quale il principio attivo è l’allicina che ha forti proprietà antisettiche. I bulbi freschi contengono dallo 0,1 allo 0,4 di olio essenziale dove, oltre alle sostanze fin qui citate, sono presenti altri composti dello zolfo, nonché sostanze ormonali.

Proprietà e Benefici dell’Aglio

Battericida ed Antiossidante

L’aglio agisce innanzitutto come efficace antisettico e battericida, distrugge i microbi e i batteri e ne impedisce la proliferazione. È uno degli antiossidanti più efficaci che vi sia in natura, protegge quindi le cellule del nostro organismo dal’ossidazione prodotta dall’attività dei radicali liberi.

Fa Bene al Cuore

Molto importanti i benefici che arreca al cuore ed al sistema circolatorio. Grazie alle sue proprietà tonificanti ed equilibranti, rinforza il tono muscolare del cuore rendendo più fluido il sangue. Oltre a svolgere un’azione depurativa, contribuisce in modo determinante alla pulizia delle arterie. In questo modo previene l’accumulo di colesterolo LDL e svolge un’attività preventiva nei confronti delle malattie cardiovascolari.

Pressione Arteriosa

Ha anche proprietà benefiche nei confronti della pressione arteriosa. Il suo consumo regolare e moderato in molto casi è in grado di equilibrare i valori della pressione sanguigna. Gli effetti combinati della riduzione del colesterolo e della pressione sanguigna, così come le proprietà antiossidanti, possono portare benefici nella prevenzione di malattie come ad esempio il morbo di Alzheimer e la demenza.

Digestione

Contrariamente a quanto molti credono, l’aglio ha anche proprietà digestive ed è in grado di apportare enormi benefici nella lotta contro i parassiti intestinali.

Antitumorale

Uno studio recente, svolto in Cina ed in Usa, suggerisce che il prezioso bulbo, utilizzato regolarmente nella dieta, può avere effetti protettivi nei confronti del cancro. Oltre a questo, possiede proprietà uniche che sono in grado di inibire, ritardare o addirittura invertire il processo di cancerosi umana. I risultati di questi esperimenti sono stati presentati al simposio internazionale sulle Nuove frontiere in ematologia e oncologia.

Rafforza il Sistema Immunitario

Recenti studi sostengono che sia in possesso di proprietà in grado di rafforzare il sistema immunitario proteggendo così il nostro organismo da molte malattie. Uno studio durato 12 settimane e pubblicato su US National Library of Medicine National Institutes of Health ha preso in considerazione 100 volontari per sperimentare le proprietà dell’aglio nei confronti del sistema immunitario.

Metà dei pazienti volontari sono stati trattati con un placebo mentre all’altra metà è stato somministrato un estratto di aglio. Dopo 12 settimane i risultati hanno dimostrato che le persone che hanno assunto l’estratto hanno ridotto del 63 % il numero di raffreddori rispetto alle persone trattate con il placebo.

Mal di Denti

Anche in caso di mal di denti causato da carie l’aglio si rivela utile; per utilizzarlo in questi casi bisogna spremerlo e riporre la pasta ottenuta sulla parte dolorante.

Metalli Pesanti

Nelle giuste dosi, i composti dello zolfo presenti nel bulbo hanno dimostrato di proteggere l’organismo contro i danni provocati dai metalli pesanti. Uno studio dalla durata di 4 settimane pubblicato su US National Library of Medicine National Institutes of Health ed effettuato su dei dipendenti di una fabbrica di batterie per auto, dove vi era una forte esposizione al piombo, ha dimostrato come l’aglio abbia ridotto il livello di piombo nel sangue del 19 %. Oltre ad abbassare i livelli di piombo nel sangue l’aglio ha ridotto anche i sintomi dell’intossicazione come il mal di testa e la pressione sanguigna alta.

Chi fosse interessato all’approfondimento delle sue proprietà e benefici qui può consultare molti libri sull’argomento.

L’Aglio in Tavola

È importante rendere chiaro un concetto: molti sono i composti o le pastiglie che il progresso ci presenta al fine di evitare gli effetti olfattivi dovuti al consumo di aglio.

Affinché mantenga inalterate le proprietà curative ed espleti i propri benefici sull’organismo umano, deve essere consumato crudo. Se proprio siamo infastiditi dall’odore che ne consegue possiamo ricorrere al rimedio sempre valido della “nonna” che consiste nel masticare lentamente due chicchi di caffè torrefatto.

Via libera quindi all’aglio in tavola, crudo, spremuto sulle insalate o tritato insieme a qualche foglia di prezzemolo; ottimo sfregato sulle fette di pane casereccio con un sottile velo di olio extra vergine di oliva.

A voler vedere i suoi usi sono infiniti, penso che l’unico limite sia rappresentato dalla fantasia di chi lo prepara.

Chi è convinto di non poterlo sopportare o digerire potrebbe cominciare con dosi piccolissime per poi aumentare piano piano la quantità, è un metodo collaudato che spesso da buoni risultati.

Aglio, Olio e Peperoncino

Per i veri amanti dell’aglio suggerisco questa ricetta aglio, olio e peperoncino che prevede l’utilizzo e il mantenimento dell’aglio crudo, onde mantenerne intatte le proprietà e i benefici, oltre che al gusto.

Ingredienti per una persona:

100 g di pasta (spaghetti o bavette), due spicchi d’aglio, due cucchiai di olio extra vergine di oliva, prezzemolo, peperoncino secco.

Preparazione: Supposto che tutti sappiano come far cuocere la pasta, qui di seguito vi spiego la preparazione del condimento aglio-olio-peperoncino che deve essere ultimato prima che la pasta termini la cottura.

Munirsi di una piccola padella e versarvi i due cucchiai di olio extravergine, prendere i due spicchi, pulirli, ed affettarli in cubetti piccolissimi oppure spremerli con lo spremi aglio (personalmente preferisco i cubetti).

Accendere il fuoco sotto alla padella con l’olio e quindi aggiungere l’aglio appena tagliato (o spremuto), un po’ di pezzettini di peperoncino secco (a seconda dei vostri gusti, ma è sempre meglio non esagerare).

IMPORTANTE: non appena vedrete le prime bollicine di cottura attorno all’aglio spegnete immediatamente il fuoco in modo da lasciare l’aglio quasi crudo e l’olio insaporito dal suo gusto.

Non appena la pasta sarà cotta, versatela nella padella con l’aglio, aggiungete il prezzemolo tritato (q.b.), riaccendete il fuoco a fiamma bassissima e mescolate per un paio di minuti. Buon appetito!

Calorie

100 grammi di parte edibile hanno un apporto calorico pari a 41 calorie.

Curiosità

Già dall’antichità veniva impiegato non solo per il particolare aroma ma, grazie alle sue proprietà, come vera e propria pianta alimentare.

Gli operai che lavoravano alla costruzione della grandiosa piramide di Cheope, in Egitto, lo usavano quotidianamente come alimento, in quanto oltre a rendere più sopportabile la fatica pare che incrementasse la forza e la potenza fisica.

A queste virtù di carattere generico, Plinio ne aggiungeva altre, giudicandolo diuretico, efficace contro i vermi intestinali, adatto a combattere asma, e itterizia, addirittura un valido antidoto contro la rabbia e il veleno.

A tali positive premesse nel corso dei secoli se ne aggiunsero altre, al punto che la medicina popolare vide nell’aglio una forza in grado di curare e apportare benefici in una grande varietà di malanni.

È capitato al sottoscritto, pochi anni or sono, sentirsi ammonire da una montanara, che molto sapeva riguardo alle erbe, in questi termini:

“Se vuol rimanere sano non dimentichi di consumare due spicchi d’aglio la settimana! “. Un consiglio che probabilmente affonda le radici nella cultura alimentare dell’umanità intera e che, in verità, non mi è costato nessuna fatica seguire dal momento che sono un convinto estimatore, sostenitore delle sue proprietà e benefici.

Altre curiosità

Interessante notare come, persino Ippocrate, famoso medico greco, raccomandava l’uso dell’aglio come pianta medicinale; durante i primi giochi olimpici, l’aglio veniva somministrato agli atleti come sostanza stimolante.

Nel 1858, Luigi Pasteur ne individua le proprietà antibiotiche e, agli inizi del 900, Albert Schweitzer lo utilizza in Africa come unico impiego contro la dissenteria.

Chi vuole adottare un’alimentazione sana dovrebbe includere nella propria dieta un uso regolare dell’aglio, tassativamente crudo.

Uno dei modi migliori per consumarlo ed approfittare così delle sue proprietà e benefici è quello di spremere un paio di spicchi freschi, aggiungervi del buon olio extravergine di oliva ed un pizzico di sale ed utilizzare il tutto come condimento crudo.

Esistono due specie selvatiche di aglio, l’aglio orsino (Allium ursinum) e l’aglio giallo (Allium Flavum).

Quello giallo cresce nelle zone umide, spesso in prossimità dei corsi d’acqua, nel periodo compreso tra febbraio e maggio. L’aglio giallo ha un aspetto ed un sapore simile al porro. L’odore caratteristico è dovuto alle numerose sostanze derivanti dallo zolfo tra cui appunto l’allicina e il disolfuro di diallile.

Controindicazioni

Come per tutti gli alimenti, anche se benefici, vale la regola “non esagerare”; consumare eccessive quantità di aglio può portare spiacevoli conseguenze come nausea e vomito.

Il suo è sconsigliato nei soggetti che soffrono di alcune patologie come gastrite ed ulcera; l’aglio infatti potrebbe aumentare i sintomi causati da questi disturbi.

L’aglio, a causa delle sue proprietà in grado di fluidificare il sangue, è sconsigliato in caso di assunzione di farmaci vasodilatatori in quanto potrebbe provocare spiacevoli effetti collaterali. In ogni caso comunque, in caso di assunzione di farmaci, è sempre meglio consultare il proprio medico.

Anche le donne in gravidanza dovrebbero astenersi dal consumarlo in quanto, oltre ad alterare il gusto del latte materno, alcune sostanze in esso contenute potrebbero passare nel latte materno e provocare disturbi intestinali al nascituro.

In ultimo vi sono persone che non tollerano il prezioso bulbo ed hanno quindi problemi a digerirlo. In questi casi, se dopo alcune prove il problema persiste, meglio desistere dal consumarlo crudo e provare a consumarlo cotto.

Proprietà Curative dell'aglio

Tra le numerose proprietà ascritte all'aglio c'è quella di donare alla pelle un aspetto sano e di favorire la crescita dei capelli; tale effetto è dovuto alla presenza dell'acido fitinico, che da un lato lega le sostanze minerali e dall'altro può essere trasformato in inositolo, una sostanza simile alle vitamine in grado di stimolare la crescita cellulare.

L'aglio contiene anche alcaloidi che svolgono un'azione simile a quella dell'insulina, abbassando il livello di glicemia nel sangue: per questa ragione l'aglio è considerato un valido supporto nelle terapie contro il diabete ed in altre malattie legate al metabolismo degli zuccheri.
 L'aglio rafforza il sistema immunitario ed agisce come potente battericida su tutto l'organismo; 

è un potentissimo vermicida, un regolatore della pressione arteriosa (agisce provocando vasodilatazione delle arteriole e dei capillari), riduce il rischio di sclerosi delle arterie, previene l'aggregazione piastrinica (di conseguenza la formazione di trombi), regolarizza il tasso di colesterolo e trigliceridi nel sangue.

Una delle proprietà più importanti ed interessanti dell'aglio è quella riguardante la sua caratteristica funzione antibiotica (azione batteriostatica e battericida sia verso i Gram+ che i Gram-): è infatti un valido antibiotico da utilizzare nei casi i cui la flora batterica intestinale sia stata alterata da cure precedenti. A differenza degli antibiotici di sintesi, l'aglio - mentre si occupa dei batteri patogeni - non solo non attacca la flora batterica saprofita, ma ne favorisce addirittura il ripristino.

Questa pianta costituisce un ottimo rimedio contro meteorismo e crampi addominali, ed è utilissima anche in caso di diarrea acuta e cronica o feci muco-sanguinolente (dissenteria).
Studi clinici hanno riportato l'azione dell'aglio anche nei confronti dell'Helycobacter pylori, il batterio in parte responsabile dell'ulcera gastrica e dello sviluppo di forme tumorali allo stomaco.

Un'altra proprietà dell'aglio è quella di proteggere dai pericolosi metalli pesanti, sostanze molto dannose che entrano nell'organismo attraverso smog, otturazioni dentali di vecchia concezione (es. al piombo), frutta e ortaggi contaminati,; gli organi maggiormente colpiti dai metalli pesanti sono i polmoni, i reni, il fegato ed il sistema nervoso, con effetti che vanno dal sintomo immediato sino a manifestazioni patologiche a distanza di diversi anni. In che modo agisce l'aglio in questo senso? 

Si comporta da chelante: in pratica, i composti solforati presenti tra le molecole dell'aglio si legano stabilmente alle molecole di mercurio, piombo e cadmio presenti nell'organismo, che in questo modo vengono eliminate con facilità

CURA dell'AGLIO

L'ingestione dei bulbi freschi, di estratti o di olio, può provocare nausea, vomito e diarrea, specie nei cani e gatti.
Uno studio dell'Università di Berlino ha dimostrato che l'aglio è in grado di "pulire" le arterie, due volte e mezzo più dell'HDL, il cosiddetto "colesterolo buono".
Ricercatori del Weizmann Institute of Science, in Isralele, assieme ai colleghi del Rehovot’s Kaplan Hospital, descrivono un nuovo approccio al cancro in un articolo pubblicato nel numero di maggio di Molecular Cancer Therapeutics.
 Particolari vitamine contenute, ad esempio, nell'Aglio sono in grado di far suicidare (APOPTOSI ) cellule tumorali maligne

Contiene: acqua 61%, idrocarbonati 30,5%, proteine 6,5%, grassi 0,3%, ceneri 1,2% con magnesio, potassio, sodio, calcio, fosforo, nitrati, zolfo, ferro, iodio, rame, manganese, zinco, bromo,

arsenico, silicio, ecc.), vitamine B1, B6, B12, C, D, H; principi antibiotici.
 Purifica il sangue, antisettico, antielmintico, anti ulcera gastrica, anti cancerogeno, ipotensivo, balsamico, anti nicotinico, ipoglicemizzante, antireumatico, riduttore dei trigliceridi, toglie stanchezza, utile nelle arteriosclerosi, normalizza il battito cardiaco ed accresce l’ampiezza del battito stesso.

 L'utilizzo dell'aglio per disinfiammare l'organismo è ben noto da millenni; utilizzate la cura dell'aglio, anche qualsiasi problema di circolazione sanguigna, in questa pagina è indicato come preparare la soluzione da assumere con l'aglio biologico.
L’abbinamento con Carbone vegetale, funge da anti spasmodico intestinale.
L' Aglio abbinato con Biancospino in capsule o gel, è un ottimo prodotto per chi ha problemi circolatori, di cuore, di ansia e stress.
Per il mal di denti, mettere una goccia di estratto /macerato d'aglio sulla parte e come per incanto tutto passa.
 L'aglio è stato giudicato dal National Institute of Health come un ottimo antisettico. Ma non solo: l'aglio è noto da millenni come rimedio formidabile contro una vasta serie di infezioni, che si tratti di denti o di ferite. Nella Prima Guerra Mondiale per esempio l'aglio veniva utilizzato come antisettico per le ferite e per fermare le cancrene.

E sembra particolarmente indicato per i dolori da dente del giudizio o per gli ascessi dentali.
 Tutto sembra merito dell’allicina, un potente antibiotico naturale che ha azione antisettica in una marea di situazioni. L'allicina viene rilasciata quando si schiaccia o si trita l'aglio, e su un dente conciato come il mio sembra il paradiso. Non solo aiuta a fermare il dolore, ma contribuisce a combattere l'infezione attraverso le sue proprietà antisettiche.

Come utilizzarlo? Semplice: o lo si schiaccia e lo si tiene vicino al dente dolorante, oppure lo si trita, aggiungendo una piccola quantità di sale, e lo si posiziona nei pressi del dente incriminato.
Sollievo nel giro di pochi minuti.
 Attenzione però: l'aglio, sebbene non abbia effetti collaterali paragonabili ai farmaci antidolorifici, può causare "bruciature" da contatto se lasciato troppo a lungo in bocca o se utilizzato troppo di frequente.

In piccole dosi è ben tollerato ed è un aroma nella cucina mediterranea. Aglio ed acciughe pestati in pastetta da mangiare con pane e sidro di mele, possono essere afrodisiaci per molti soggetti.  Coloro che usano l’aglio non saranno punti facilmente dalle zanzare. In vitro invece, l'effetto battericida è stato riferito da parecchi autori.

Il miglior modo di assumere l'Aglio e quello di utilizzare, per sfruttarne le valenze salutari e quello di ricorrere ai bi bulbi freschi che contengono tutti i suoi componenti attivi. L'aglio cotto perde quasi tutte le sue proprietà salutari.
 L'Aglio lo si trova anche sotto forma di succo, estratto idroalcolico, in compresse, in capsule od ovuli gastroresistenti, per impedire il solito “alito da aglio”); come succo od estratto, 15 gocce 2 o 3 volte al dì; in pillole od ovuli da 2 a 12 pillole od ovuli oppure 2 o 4 spicchi di aglio al giorno sono uno dei più antichi rimedi contro: infiammazioni in genere, intestinali, sia dei villi che della parete viscerale, 

anche se queste sono croniche; parassiti, funghi (candida ecc. – vedi anche aceto di mele, mirra, estratto di semi di pompelmo e stevia), vermi e verme solitario; previene la dissenteria; preventivo per l’arteriosclerosi.
I "principi attivi" conosciuti dell’aglio sono: olio essenziale contenente principalmente bisolfuro di allilpropile, bisolfuro di allile, trisolfuro di allile, solfuro di divinile, allilvinilsolfossido ed altri polisolfuri allilici; tali sostanze volatili posseggono proprietà battericide in vitro.
 Le due principali sostanze presenti negli estratti di Aglio sono:

l’Allicina, (estere allilico dell'acido alliltiosolfinico) che dà anche il tipico odore, ed è una molecola a base di zolfo che si forma dall’alliina per triturazione dei bulbi, sostanza antimicotica e batteriostatica che conferisce all’Aglio la qualità di buon disinfettante ed antibiotico naturale intestinale.
 l’Ajoene sostanza dalle proprietà antitrombotiche, utile per la circolazione sanguigna

Tra gli altri componenti trovati in letteratura (non sempre in seguito confermati): la allisatina I e II, acido solfocianico, isosolfocianato di allile, un glicoside (scoldinina A e B).
 Vi sono in commercio delle pastiglie gastroresistenti in modo che l'aglio passi direttamente nell'intestino e non dia fastidio a coloro che lo rifiutano, perche' il loro stomaco non riesce a tenerlo.

Le "proprietà" derivano anche e non solo dagli effetti di questi composti solforati: azione vasodilatatrice, ben osservata quella cutanea, l'aglio è un revulsivo secondo una vecchia dizione farmacologica, ossia contuso e spalmato sulla cute genera un alone iperemico abbastanza esteso, fino ad avere effetto "vescicatorio" con formazione di vescicole e flittene.

I principi dell'olio essenziale vengono eliminati dall'apparato respiratorio in maniera predominante questo potrebbe spiegare il blando effetto fluidificante mucolitico riferito.
L'AGLIO per invecchiare meglio
Alcune forme molecolari dell'ossigeno (ROS reactive oxygen species)hanno un ruolo molto pericoloso nei processi di invecchiamento e nelle malattie perché provocano modificazioni del DNA ,delle proteine e dei lipidi. Gli estratti d'aglio invecchiati, contengono antiossidanti capaci di prevenire il danno.
 Questi sono composti organo-solforici liposolubili tipici solo dell'aglio, flavonoidi e selenio.

Gli estratti devono però subire un processo di invecchiamento di almeno 20 mesi in cui vengono stabilizzate le proprietà degli antiossidanti instabili come allicin.
 L'aglio, elimina ROS e favorisce gli enzimi antiossidanti, inibendo l'ossidazione lipidica e riducendo i danni ischemici. Protegge le cellule endoteliali dai processi che portano all'arteriosclerosi.

Si ha inoltre l'inibizione della trascrizione del fattore NF-kappa B, che provoca immunodeficienza.
Protegge il DNA dall'attacco dei radicali liberi e difende dalle radiazioni ionizzanti e dall'esposizione ai raggi UV. In topi in cui sono stati prodotti sperimentalmente processi di invecchiamento, si è constatato che l'estratto determina un mantenimento dei processi cognitivi ed un rafforzamento della memoria.
Tratto da: Journal of Nutrition 131 (3),2001
 Tutti i benefici dell’aglio - 15 Aprile 2011.

In tema di alimentazione non possiamo non tenere in considerazione tutti i benefici dell’aglio. Quest’ultimo infatti si caratterizza per diverse proprietà salutari che non dovrebbero essere trascurate. In particolare da mettere in rilievo sono le proprietà depurative cha aiutano il nostro organismo ad espellere le tossine. Da ricordare che molti effetti benefici si perdono se l’aglio viene cotto.
 L’aglio e la cipolla possiedono importanti virtù per la salute.

L’elenco sarebbe davvero lungo, ma a titolo di esempio possiamo ricordare che aglio e cipolla sono alleati contro l’ipertensione.
In effetti si può affermare con certezza che l’aglio si dimostra utile per il cuore, perché è in grado di normalizzare l’andamento del battito cardiaco e di rendere il sangue più fluido. Inoltre l’aglio aiuta a ridurre il livello di colesterolo nel sangue e agisce per la prevenzione dell’aterosclerosi.
 Forse l’unico inconveniente è costituito dall’alitosi da aglio, che si può contrastare con: prezzemolo, chicchi di caffè od il latte.

In ogni caso, a parte gli inconvenienti, l’aglio ci aiuta a rendere più resistente il sistema immunitario, svolgendo un’azione di prevenzione nei confronti di raffreddori e influenza. Infatti non bisogna dimenticare che l’aglio ha delle rilevanti proprietà antisettiche contro virus e batteri.
Un toccasana anche per il sistema nervoso, in quanto, grazie al contenuto di fosforo e zolfo, è capace di svolgere un’azione sedativa e calmante. Si è visto che l’aglio riesce a far aumentare la serotonina nel cervello, combattendo lo stress e gli stati depressivi.

In sostanza l’aglio è un valido alleato del nostro benessere generale.
By G. Rini - Tratto da: tantasalute.it
Commento NdR: Comunque più di uno spicchio di aglio crudo al giorno (masticato e/o schiacciato o tritato) può causare irritazioni alle pareti intestinali e mangiare troppo aglio crudo per lunghi periodi di tempo può danneggiare le cellule ematiche e provocare anemia.
 Meglio utilizzare il macerato d'aglio fatto in casa, qui sotto indicato.

Attualmente è possibile trovare nei negozi di alimenti naturali diversi prodotti a base di aglio crudo privi delle sostanze chimiche irritanti pur conservando quelle benefiche e con proprietà terapeutiche.
L'aglio è come il limone uno dei più potenti cibi medicamentosi esistenti in natura, e perché' contiene allicina, un potente antimicrobico e l’apoene, che oltre ad abbassare il colesterolo, ridurre la pressione e incrementare la serotonina, potenzia le difese immunitarie"; i Coreani, sono chiamati dai cinesi "mangia-aglio", però difficilmente si ammalano di tumore.

E' molto utile anche per mal di pancia, dolori di schiena, mal di denti (qualche goccia del macerato sul dente che duole), ecc.
 L'aglio, è come dicono gli orientali, "molto caldo": se tagliato ne fuoriesce una sostanza che letteralmente "brucia".. Tant'è così che, uno de suoi usi è precisamente quello di usarlo come una specie di "acido" per togliere, calli e verruche. 

La ricetta per farlo è semplice: ve ne si applica sopra ogni giorno un po', al massimo per venti minuti (bendando, od utilizzando un cerotto), fino a vederli cadere.
 L'aglio si può mangiare in insalata, ma se il vostro stomaco non fosse abituato, la maniera migliore è prenderlo in decotto. Oppure mischiarlo a qualche tisana favorita, piuttosto che prenderlo da solo; in alternativa, alcuni utilizzano il latte al posto dell'acqua. 

Il latte con l'aglio, sarà molto utile anche in caso di forti e varie punture d'insetti, tipo zanzare; qualora vi foste dimenticati autan, fargan, ecc., e non aveste altro. Cospargetelo come una crema, senza paura, noterete subito il sollievo: l'aglio "assorbe" il veleno, oltre ad aiutare e velocizzare la guarigione dei tessuti.
E' l'unico rimedio naturale riconosciuto, che elimini veramente e definitivamente da ogni problema cutaneo da "funghi", parassiti, amebe, micobatteri, ecc. ecc.
E' possibile utilizzarlo anche in macerazione nel Miele; fare, uno strato di miele ed uno di fine di aglio tritato, uno di miele e un altro ancora d'aglio, e così via; fino a riempire il barattolo il preparato non "scade" mai perché' è  il miele che lo preserva.

Il miele all'aglio così ottenuto, è efficace per combattere: febbre, catarro, tosse, influenza, ecc. ecc.
Supposte vaginali e/o Irrigazioni:
 Le donne possono usarlo come supposta vaginale in caso di Candida o

altri disturbi.
Per far questo, bisogna fare assolutamente attenzione però, a non tagliare il dente neanche un po’, altrimenti, ne fuoriuscirebbe il liquido che, come abbiamo già detto, brucerebbe le delicate pareti interne della mucosa nella membrana uterina.
 Preparazione: Buttate sui i denti d'aglio dell'acqua bollente, la buccia verrà via facilmente, senza bisogno di tagliarli.  Altrimenti, se avete dei dubbi, sostituitelo con dei lavaggi interni vaginali, a base di decotto d'aglio. La vostra costanza verrà premiata; fatelo tutti i giorni però, noterete già al primo mese dei risultati.

AGLIO URSINO (molto utile) vedi: Prodotti NATURALI
L’Aglio immunomodulatore anche nell’alimentazione canina
 Una delle principali proprietà dell’aglio è di fungere da antiossidante grazie ai suoi componenti bioattivi e quindi di captare i radicali liberi che sono alla base dell’invecchiamento cellulare.

Molti sono stati gli studi che hanno controllato le proprietà dell’aglio nella medicina umana, mentre il suo uso in medicina veterinaria è stato valutato solo a partire dal 1997 ad oggi.
 L’aglio può essere assunto crudo o cotto (meglio crudo e ben masticato), come estratto in polvere solubile in acqua od olio, come forma purificata dei bicomponenti attivi.

Utile in: parassitosi intestinale, asma, enfisema, pertosse, tubercolosi, influenza, raffreddori, malattie infettive, litiasi urinaria, stabilizza la pressione sanguigna, vasodilatatore; abbassa il colesterolo; contro l’arteriosclerosi, all’università di Berlino in Germania, si è visto che l’aglio scioglie nelle arterie le minuscole placche di grasso e calcio che si depositano sulle pareti.
Uno studio effettuato in 400 centri medici europei ha dimostrato su 2000 pazienti, che un principio attivo, la lacidipina, rallenta la progressione dell’arteriosclerosi, molto di più dei farmaci usati in quella patologia.
Per uso esterno: piaghe, ulcere, calli, verruche, punture di insetti, scabbia, tigna, sordità, dolori alle orecchie.
Anche le proprietà antisettiche potrebbero derivare da queste sostanze (noto storicamente l'uso dell'aglio per proteggersi dalle pestilenze, mettendo teste d'aglio nei lunghi “becchi” dei cappucci dei medici cinquecenteschi e sopra tutto il fatto di legare sulle porte delle case le teste di aglio da utilizzare ogni giorno come prevenzione delle malattie/vampiri), ma certamente la quantità necessaria avrebbe fortissime controindicazioni (oltre che per l’alito che sa di aglio) per l'azione irritante sulla mucosa gastrica.
Supposta anche una sua azione sulla tiroide, probabilmente inibendo la “cattura” dello iodio.
Ipotensivo di valore. Azione balsamica a livello polmonare. Azione coadiuvante del diabete.
Prevenzione dell’arteriosclerosi; infiammazioni catarrali, intestinali e contro la dissenteria infettiva.
 Attiva l’eliminazione dei metalli pesanti. Rafforza il sistema immunitario, riduce il rischio delle malattie cardiache. Forte azione antielmintica. Spiccata azione batteriostatica, battericida, nelle affezioni dell’apparato respiratorio e del tubo gastro enterico. Favorisce il metabolismo dei grassi in quanto disinfiamma la mucosa intestinale.

Ovviamente con un intestino funzionante a dovere, il sangue prodotto sarà più puro e i valori delle sostanze da esso trasportate adatti ad una buona salute.  Per esempio è noto da sempre in Medicina Biologica, che l’aglio e la cipolla crudi, assunti giornalmente e per tempi prolungati, mantengono una buona circolazione ed allontanano le possibilità dell’infarto e dei cancri, questo sempre per il precedente postulato. Per eliminare gli effetti dell’alito cattivo, si può ricorrere al succo di biancospino ottenuto da foglie, fiori, e frutti, che aiuta a regolarizzare il battito cardiaco; oppure assumerlo in capsule gastroresistenti od ovulisti; meglio in estratto, come indicato qui nella pagina.

IMPORTANTE perché' costa poco e dura nel tempo
Estratto d'Aglio (preparato liquido da somministrare in gocce o cucchiaini)
Pestare al mortaio 350 gr. di aglio biologico pulito, che si è tagliato preventivamente a piccoli pezzi; a questa polpa di aggiungono 200 gr di alcol puro a 96°; si chiude il barattolo a chiusura ermetica, ove si immette il tutto, e lo si lascia in frigo 10 giorni; poi si filtra e si rimette in frigo per 2 giorni, dopo di che' è pronto da utilizzare anche per uso interno (da 1 a 4 cucchiaini al di) e/o esterno con massaggi su parti doloranti e/o traumi senza ferite.
Per uso esterno: piaghe, ulcere, calli, verruche, punture di insetti, scabbia, tigna, sordità, dolori alle orecchie, dolori alle gengive, ecc.
Posologia:
si assume a gocce puro oppure in max. 50 grammi di acqua o latte (meglio evitare quello bovino), meglio se di pecora, prima di ogni pasto, iniziando da 1 goccia al mattino, 2 gocce a mezzogiorno, 3 gocce alla sera, 4 gocce il 2° giorno al mattino, 5 gocce il 2° giorno a mezzogiorno, 6 gocce il 2° giorno alla sera ecc., aumentando di giorno in giorno, ad ogni pasto, fino a raggiungere le 25 gocce, poi regredire di 1 goccia ogni pasto, dal 5° giorno fino a ritornare a 1 goccia al 10 giorno.
 In seguito assumere ad ogni pasto 25 gocce  fino a finire la pozione preparata.

Il sottoscritto ha fatto una cura di questo macerato d'aglio per 7 gg, assumendone 1 cucchiaino da latte, al mattino ed uno alla sera, notando notevoli benefici anche alle vie respiratorie.
Questo tipo di cura dell'aglio, può in alcuni maschi, produrre un abbassamento del desiderio sessuale.
Si può utilizzare questo macerato anche in dosi maggiori, dipende dal soggetto utilizzatore, ma l'aumento deve essere fatto per gradi e non immediatamente in un solo giorno.
 Questa terapia è da effettuare almeno una volta ogni 3-5 anni.  (via orale)

Macerato di aglio (altro tipo di cura)
Si può fare in casa propria il preparato (tintura) in gocce in questo modo
 mettere uno o più spicchi di aglio schiacciati, in un barattolo di vetro, coprirlo di alcol puro e lasciarlo macerare da un minimo di 3 gg, fino ad un massimo di 10 gg.

Si può fare anche un più sofisticato prodotto a base di aglio, con il solito barattolo con più spicchi, messo per 40 giorni al sole ..e la sera alla luna, solo quando crescente. Oscurandola in luna decrescente, finiti i 40 giorni, togliere la parte solida, mantenendo la parte liquida nel barattolo di vetro e strizzare l'aglio, lasciarlo asciugare in ambiente, mettere ciò che rimane in una padella e ridurlo in cenere...sino a scorgere i “cristalli”; questi sono i sali...insolubili, da aggiungere al soluto lasciato nel barattolo.

Si può mangiare l'Aglio (meglio se biodinamico) in spicchi precedentemente messi in un barattolo di vetro con olio di oliva - questo meccanismo elimina il forte odore di aglio, se mangiato in questo modo, magari con un poco di pane. Se ne possono magiare fino a 10 spicchi, alla volta e ben masticati, se necessario - non superare i 20 al giorno - è un ottimo antibiotico naturale oltre che un ottimo antiparassitario.
Oppure utilizzare le capsule di aglio + biancospino (almeno 2 al di', sera e mattina), ormai in vendita anche nei supermercati

Ricordiamo anche che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosaintestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell'organismo.
vedi: Intossicazione  +  Infiammazione +  Disintossicazione

Aglio e latte
È una mistura che risolve decisamente e molto bene determinati problemi, molto più di altri rimedi altrettanto naturali.
La ricetta del latte all’aglio è qualcosa che i nostri nonni e gli antichi utilizzavano spesso.
Come si prepara questa antica ricetta.

Gli ingredienti sono:
500 ml di latte, parzialmente scremato
10 spicchi di aglio
250 ml di acqua
2 o 3 cucchiaini di zucchero
Mescolare acqua e latte in una pentola, poi eliminare la buccia dell’aglio, tritarlo, inserirlo dentro alla pentola e cuocere il tutto a fuoco basso, fino a quando la metà del liquido evapora.
Fatto questo, filtrare la miscela, aggiungendovi lo zucchero; a quel punto la bevanda è pronta per essere bevuta.
E' utile per l'insonnia, tosse, l’asma, bevendolo 3 volte al giorno. Se oltre a questo si mangiano anche 3 spicchi di aglio ogni notte o sera. Assieme all’aglio di notte od alla sera è preferibile mangiare anche dei piccoli chiodi di garofano, per evitare il cattivo odore dell’alito.
Utile per l'ittero e per la polmonite, tubercolosi (per quest'ultimo problema: mezzo chilo di aglio, 250 ml di latte e 1 litro di latte: mescolare in una pentola e far cuocere il tutto finché non evaporano i 3/4 del liquido), e la cattiva circolazione sanguigna e linfatica. Va preso in modo regolare per 4-5 giorni, tre volte al giorno.
Provate ad aggiungervi della curcuma ed 1 cucchiaino di miele.
Aiuta la fertilità di uomo e donna. E’ utile anche contro dolori nervosi e sciatica.
Commento IMPORTANTE: durante o dopo la cura dell'aglio, assumere dei fermenti lattici, enzimi ed in certi casi il

AGLIO anti Parassiti (ossiuri, tenia ecc.) - assumere alla sera 30 minuti prima di coricarsi:
 Far bollire in un bicchiere di latte (meglio di capra), da 1 a 3 spicchi di aglio, per 7 minuti, lasciare in infusione per altrettanto tempo, indi bere e masticare gli spicchi di aglio. Bere ogni sera questo infuso per almeno 7 giorni, successivamente la 2° settimana, passare ad un giorno sì e uno no; alla 3° settimana, bere ogni 3 sere; alla 4° settimana una volta alla settimana.

Assumere durante il giorno e dal primo giorno, delle capsule di aglio e biancospino oppure di solo aglio, 9 capsule - 3 alla volta per 3 volte al di', per 7 giorni; 2° settimana, ridurre la quantità di capsule di una, ogni volta; 3° settimana. ridurre di un'altra capsula, ogni volta, sempre 3 volte al di'; 4° settimana una sola capsula per 3 volte al di'.
Importante dal primo giorno fare clistere di caffè o di bicarbonato e/o di erbe, ogni due giorni, per la prima settimana; 2° settimana fare fino alla 4° una volta alla settimana quel tipo di clistere - se il clistere al caffè non viene sopportato, utilizzare camomilla e/o bicarbonato.

Cura dell'AGLIO una volta all'anno, in primavera.
Per evitare il sapore dell'aglio, tagliare uno spicchio a pezzetti in un piattino con un goccio di olio di oliva extra vergine in modo che rivesta i pezzettini.
Riempire un cucchiaio e con un sorso d'acqua ingoiare tutto senza masticare.
 Cominciare con piccoli quantitativi. 

In questo modo l'aglio non impregna del suo profumo nemmeno l'esofago e riduce la possibilità che si senta l'odore di aglio. Prenderlo preferibilmente a stomaco vuoto, circa 45 minuti prima di mangiare, al mattino e alla sera.
Un paio di spicchi al giorno sono sufficienti.
 Se notate intolleranze forti (reazioni allergiche o bruciori o altri sintomi gastrointestinali) riducete la dose e se continuano rinunciate.

Gli effetti positivi si possono apprezzare solo dopo un mese circa di cura.
Gli effetti generali sono notevoli (stabilizzazione della pressione e circolazione sanguigna migliorata, sensazione di benessere generale, ma soprattutto dona una notevole e piacevole lucidità mentale).
Ma si deve saper aspettare, questa cura naturale è lente nel suo effetto.

Molto utile è anche l'ARGILLA (fango di terra argillosa) mangiata come un "dolce" ogni giorno od ogni 2 o 3 giorni per un certo periodo che in genere varia da soggetto a soggetto, con un minimo di 15 giorni; alle volte è necessario assumerla per periodi più lunghi. Fare attenzione che l'argilla può portare stitichezza; in questo caso bere solo l'acqua lasciando preventivamente depositare sul fondo del bicchiere l'argilla.
L'argilla con il suo potere mineralizzante, cicatrizzante e chelante, fornisce un ottimo ausilio a tutti coloro che si debbono disintossicare dalle sostanze tossiche, aiutando la disinfiammazione e la disintossicazione dell'apparato digerente ed il corpo intero.

Come curarsi certi sintomi (dette impropriamente malattie) con l’aglio  
Ecco alcune ricette a base di aglio.
Sono indicate per la prevenzione e, in alcuni casi, per la cura di disturbi e malattie tra i più comuni.
 Questi rimedi appartengono, in parte, alla medicina popolare italiana o a tradizioni di altri paesi. Per la sua azione fluidificante del sangue l’aglio in forti dosi è sconsigliato in caso di emorragia, di ulcera gastro-duodenale e in gravidanza.

Amenorrea
Consiste nell’assenza del flusso mestruale.
 In Bolivia, un noto rimedio per provocare delle mestruazioni che tardano a venire, consiste nell’applicare sul basso ventre una poltiglia di aglio, chiusa in una pezzuola di tela.

Artrosi
Quella che segue è una ricetta del dottor J. Valnet, affermato esperto di fitoterapia.
 In 2 parti di olio canforato mettete a macerare 1 parte di aglio grattugiato. Con questo preparato eseguite, frizionando leggermente, dei massaggi alle zone doloranti.

Asma bronchiale
Lasciate per 10 giorni in 300 g di alcol puro a 60°,60 g di aglio tagliato a pezzettini. Prendetene 1/2 cucchiaino in un po’ d’acqua zuccherata ogni sera.
 Se l’asma è accompagnata da catarro, lasciate macerare per 10 giorni, in 2 litri di grappa, 100 g di aglio tagliato a pozzetti. Prendetene 2 cucchiaini in un po’ di acqua zuccherata ogni sera. Questo rimedio è particolarmente indicato per i fumatori.

Arteriosclerosi
 È favorita da un’alimentazione ricca di grassi animali, dal sovrappeso e dal fumo. La fitoterapia ci propone due rimedi, uno preventivo e uno curativo. Una volta all’anno, fate la seguente cura preventiva: mettete in una bottiglia 200 g di alcol a 95° e 100g di spicchi d’aglio grossolanamente pestati; ponete il recipiente al sole per 15 giorni, agitando di tanto in tanto. 

Filtrate con una garza, e prendetene 2 gocce il primo giorno, 4 il secondo e così via, fino ad arrivare al dodicesimo giorno con 24 gocce. Dopo di che, continuate la cura diminuendo di due gocce al giorno fino a terminare con 2 gocce.
 Quando i primi segni di aterosclerosi iniziano a manifestarsi, ogni sera, prima di coricarvi, assumete 1 cucchiaino (diluito in un po’ d’acqua) di estratto alcolico di aglio, ottenuto facendo macerare 50 g di aglio fresco tritato in 200 g di alcol a 60° per almeno 10 giorni.

Bronchite.
L’aglio è ricco di sali minerali e lo zolfo organico in esso contenuto ne fa un alimento adatto a tutti coloro che presentano una debolezza cronica delle vie respiratorie. Per i bambini che hanno spesso bronchiti e tosse, ecco una cura decisamente efficace.
Tagliate a pezzetti alcuni spicchi d’aglio e metteteli sul fondo di un piatto in un unico strato. Cospargete questo strato con zucchero di canna e lasciate macerare almeno per una notte. 11 giorno dopo raccogliete il succo che si sarà prodotto, unitelo a un infuso concentrato di timo, e datelo a cucchiaini al bambino.
Un ottimo espettorante si prepara mettendo a cuocere in 1 bicchiere di latte 2 o 3 spicchi di aglio per qualche minuto.
 Per preparare una tintura d’aglio indicata per curare la bronchite, lasciate macerare per 10 giorni in 2 litri di alcol a 60°, 60 g di spicchi d’aglio. Assumete la tintura una volta al giorno, ponendo 1 5-30 gocce in un po’ d’acqua.

Calli e duroni
 Pestate in un mortaio 2 spicchi d’aglio con mezzo cucchiaino di olio di oliva caldo, in modo da formare una crema densa. Ogni sera, spalmate un po’ di questa crema sul callo, fasciando poi con una pezza di cotone. Proseguite la cura fino a estirpazione del callo.

Denti cariati o doloranti
In mezzo bicchiere d’aceto bollite per 2 minuti 1spicchio d’aglio tritato finemente; fate raffreddare e utilizzate il preparato per fare degli sciacqui.
Se il mal di denti si irradia per tutto il viso, inserite un tamponino di garza contenente aglio grattugiato nell’orecchio.
 Se il dolore dovuto a carie è localizzato in un unico dente, ponete sul dente uno spicchio d’aglio caldo.

Difterite
Prendete ogni mattina 1 spicchio d’aglio crudo, ingoiandolo a pezzetti, senza masticarlo, con acqua zuccherata, tè o caffè.
 Oppure: lasciate per 5 giorni in 1 litro di grappa o di alcol a 60°, 50 g di aglio; trascorso il tempo indicato, filtrate. Assumete 1 cucchiaino di questo preparato in un po’ di acqua zuccherata, alla mattina o alla sera.

Emorroidi
 Introducete nel retto una supposta d’aglio, cioè uno spicchio d’aglio al quale avrete tolto la buccia esterna, ma non la pellicina sottile che lo ricopre. Attenzione: durante questa operazione, evitate di intaccare lo spicchio, altrimenti il rimedio provocherà un forte bruciore.

Enuresi
È un disturbo che colpisce soprattutto i bambini, ma in situazioni particolari può presentarsi anche negli adulti, soprattutto donne in gravidanza e anziani.
Preparate un decotto facendo bollire per 5 minuti in 2 litri di acqua 1 testa di aglio e 1 manciata di fiori di biancospino. Quando sarà pronto, versate il decotto in un catino o direttamente nel bidet, e fate un semicupio. Ripetete i lavaggi 2 volte al giorno.
Febbre tifoide (forma leggera)
Prendete 2 cucchiaini di tintura d’aglio preparata lasciando macerare per 10 giorni in 2 litri di alcol a 60°, 50 g di spicchi.
Ferite
Le proprietà antisettiche e disinfettanti dell’aglio ne fanno un rimedio ottimo per trattare piaghe, tagli e ferite.
Pestate 2 o 3 spicchi di aglio, metteteli in 1-2 cucchiai di aceto di vino bianco, e applicate il preparato sulla zona interessata a mo’ di cataplasma.
 Se la ferita è stata prodotta da una scheggia e non riuscite a tirare fuori il corpo estraneo che vi produce dolore, prendete un po’ di pece (si acquista nelle drogherie ben fornite), mischiatela con la polpa di 1 spicchio di aglio grattugiato e ponetela sulla ferita. 

Questo preparato disinfetterà la ferita e permetterà la fuoriuscita della fastidiosa scheggia.
 Se vi siete tagliati, togliete la pellicina che ricopre lo spicchio d’aglio, e applicatela immediatamente sul taglio; questa pellicina, oltre a disinfettare, favorisce anche una rapida cicatrizzazione.

Giradito
Avvolgete il dito in una compressa imbevuta del seguente preparato.
In 1 litro d’acqua bollente, mettete in infusione 2 pizzichi per ognuna delle seguenti erbe: papavero, santoreggia, gemme di abete.
 Quando l’infuso sarà tiepido, unitelo al succo ottenuto spremendo 1 spicchio d’aglio, e con questo liquido preparate la compressa; rinnovatela quando si raffredda, fino a che il disturbo sarà scomparso o comunque migliorato.

Gotta
Un valido rimedio per uso esterno: fate macerare per 2 giorni in 200 cc di petrolio (che troverete in vendita in drogheria) 50 g di aglio tritato a pezzettini. Usate il preparato per fare, ogni sera, delle pennellature sulle parti dolenti; fasciate poi l’arto dolorante con una pezza di lana calda.

Influenza
 Per prevenire e curare l’influenza, fate infusi e decotti d’aglio, e aumentate la quantità d’aglio nella vostra dieta quotidiana. Per preparare l’infuso, ponete 2 spicchi d’aglio tritati in 1 tazza di acqua bollente, e lasciate in infusione per 5 minuti. Trascorso questo tempo, filtrate, aggiungete 1 cucchiaino di miele e bevete 1 volta al giorno, preferibilmente prima di andare a dormire.

Per preparare il decotto, fate sobbollire lentamente per 1-2 minuti 1 tazza d’acqua con 3 spicchi d’aglio finemente tritati Quindi filtrate e assumete il decotto con le stesse modalità dell’infuso.

Insonnia
Secondo la medicina popolare, l’aglio crudo avrebbe effetti soporiferi. Quindi, se avete difficoltà ad addormentarvi, fate in modo che il vostro pasto serale contenga sempre uno o più spicchi d’aglio, oppure assumete uno dei seguenti rimedi.
 Pestate 1 spicchio d’aglio e mettetelo in 1 tazza di latte caldo. Lasciate in infusione per circa 10 minuti, e bevete il latte prima di andare a dormire.

Ipertensione
 Un rimedio efficace consiste nel far macerare una parte di aglio in 5 di alcol a 60° per 15 giorni. Dopo questo periodo, filtrate il tutto e prendetene 20-30 gocce, in un po’ di acqua, prima dei pasti principali. Questa terapia abbasserà sicuramente la vostra pressione, senza sbalzi, gradatamente e mai al di sotto di un certo limite per le proprietà ipotensive dell’aglio.

Leucodermia
Si tratta di fastidiose e antiestetiche chiazze bianche della pelle, che prediligono il collo, il petto, il dorso delle mani, e che sono dovute a mancanza di pigmento. Si possono trattare con un’antichissima ricetta, l’unguento all’aglio.
Pestate alcuni spicchi d’aglio in un mortaio di bronzo, quello che un tempo non mancava mai nella bottega dello speziale, e che è necessario affinché si verifichi la reazione chimica di formazione di sali di rame.
 L’aglio assumerà un colore verde. Con il composto ottenuto dovrete massaggiate la zona colpita.

Metrorragia
 Se il flusso mestruale è troppo abbondante o se si prolunga per troppi giorni, ecco una ricetta di Maurice Messegué, uno dei più famosi erboristi contemporanei.

Ponete in 2 litri d’acqua bollente 1 testa d’aglio schiacciata, 1 pugno di fiori di biancospino e 1 pugno di foglie di ciascuna delle seguenti piante: malva, rovo, salvia; aggiungete anche 1 o 2 foglie di celidonia. Lasciate in infusione per 5 minuti, quindi filtrate e usate una parte di liquido per irrigazioni vaginali, una parte per bagni alle mani e una parte per pediluvi. Continuate il trattamento per alcuni giorni.

Mialgia (dolore muscolare)
Mettete a macerare per 2 giorni, in 200 cc di olio di semi di sesamo, 50 g di aglio tritato.
 Usate questo preparato una volta al giorno, preferibilmente di sera, facendo delle pennellature sulle parti dolenti; fasciate poi con una pezza di lana calda.

Pertosse
È una malattia tipica dei bambini, che alcune volte può colpire anche gli adulti; non è grave, ma può impressionare per i suoi sintomi, e disturbare il bambino, soprattutto durante il sonno.
- Preparate uno sciroppo d’aglio, utile per ridurre i sintomi e per rafforzare l’organismo, abbreviando il decorso della malattia.
In un quarto di litro di acqua bollente, mettete alcuni spicchi di aglio tritati nelle seguenti, dosi:
15 g fino a 1 anno;
25 g fino a 5 anni;
40 g fino a 10 anni;
 60 g per gli adulti.

Lasciate macerare per 30 minuti circa, e somministrate nelle dosi indicate:
fino a 1 anno, 8 gocce al giorno;
fino a 5 anni, 8 cucchiaini da caffè al giorno;
fino a 12 anni, 8 cucchiai da dessert al giorno;
 per adulti, 8 cucchiai da minestra al giorno.

Nota: se i bambini si rifiutassero di bere questo sciroppo a causa del suo sapore piuttosto sgradevole, preparatene uno aggiungendo all’infuso una quantità doppia di miele o di zucchero di canna, oppure mettendo in infusione, insieme con l’aglio, anche 1 cucchiaino di tiglio, 1 di menta, 1/2 di origano o di lavanda.

Piaghe cancrenose o eczematose
Mettete in una bottiglia 1 litro d’acqua bollente e 20 spicchi d’aglio. Tenete il recipiente ben chiuso per un’ora circa.
 Trascorso il tempo indicato, filtrate e conservate in luogo fresco e al riparo dalla luce. Usate quest’acqua per fare degli impacchi sulle parti interessate, da 5 a 6 volte al giorno, dopo averla fatta intiepidire.

Punture d’insetti
 Se siete stati punti da un insetto, potrete eliminare il fastidioso prurito strofinando la parte colpita con 1/2 spicchio d’aglio.

Raffreddore
 Ai primi sintomi, mettete in bocca uno spicchio d’aglio intero e tenetevelo per qualche ora. Non sentirete alcun sapore, ma i principi attivi penetreranno ugualmente nelle mucose. Questo rimedio è anche un ottimo preventivo.

Raucedine
 Bevete succo d’aglio misto a miele, terapia già usata da Nerone e, ancor oggi, da molti cantanti lirici.

Reumatismi
Prendete 2 spicchi d’aglio, fatene una poltiglia, inserite all’interno di una garza ripiegata e fatene applicazioni ripetute sulla parte dolorante.
La ricetta che segue proviene dall’estremo Oriente.
 Olio d’aglio: mettete alcuni spicchi d’aglio in una garza, fatene un fagottino che appenderete al coperchio di una pentola. Riempite d’acqua la pentola, chiudetela con il coperchio e mettetela sul fuoco, lasciando bollire l’acqua per 4-5 ore. 

In questo modo gli spicchi si rammolliranno e, schiacciandoli, potrete ricavarne un olio, particolarmente indicato per calmare i dolori reumatici.
 Un altro rimedio per uso interno, ottimo nella cura dei reumatismi, è il seguente: lasciate macerare per 10 giorni in 2 litri di alcol a 60°, oppure di grappa, 50 g di aglio tagliato a pezzettini. Filtrate e prendetene 1/2 cucchiaino in un po’ d’acqua ogni sera.

Ritenzione idrica
 A digiuno, ingoiate 1 spicchio d’aglio intero, deglutendolo con un sorso di vino bianco.

Scottature
 Sulla parte bruciata, dopo averla raffreddata sotto acqua corrente o con del ghiaccio, applicate una poltiglia preparata impastando polpa d’aglio schiacciata e olio extravergine d’oliva.

Sinusite
 Lessate per pochi minuti 2 teste d’aglio, ponetele all’interno di una pezzuola ripiegata e applicate il cataplasma ancora caldo sulla fronte. Quando questo si sarà raffreddato, toglietelo e sostituitelo prontamente con un nuovo cataplasma, sempre ben caldo.

Sordità
 Se la vostra sordità è solo temporanea e di origine reumatica, vi potrà arrecare un certo sollievo il porre nell’orecchio un tampone di ovatta imbevuto di succo d’aglio appena spremuto.

Stomaco (crampi)
 Fate bollire in 200 g di acqua, 200 g di zucchero grezzo di canna e 100 g di aglio; quando il decotto sciropposo sarà pronto, filtratelo e conservatelo in una bottiglia chiusa ermeticamente; prendetene 2-3 cucchiai al giorno, secondo la necessità.

Tachicardia
Prendete 500 g di aglio, spremetelo e unite il succo ricavato a un’uguale quantità di alcol a 40°. Bevetene 2-3 cucchiaini al giorno per una settimana.

Vaginite
Tritate finemente qualche spicchio d’aglio e introducete la poltiglia ottenuta in una pezzuola di cotone, che arrotolerete fino a ottenere un tampone di dimensioni tali da poter essere agevolmente introdotto nella vagina.
 Attenzione: l’aglio non deve assolutamente fuoriuscire dalla pezzuola, perché altrimenti, entrando in contatto con la mucosa, potrebbe danneggiarla.

Vermi
I vermi intestinali sono un problema soprattutto dei bambini. Quando il vostro bambino non sta bene, si sveglia molte volte di notte, digrigna i denti nel sonno, si gratta in continuazione il sederino, potete ragionevolmente pensare che abbia contratto una parassitosi verminosa.
La medicina popolare consigliava un tempo di appendere una collana di teste d’aglio al collo del bambino.
Un risultato analogo si può ottenere mettendo 2-3 spicchi d’aglio grossolanamente pestati in un sacchettino, che fisserete sull’ombelico del bambino Dopo 2-3 giorni i vermi vengono espulsi con le feci.
Il rimedio è più efficace se, contemporaneamente, frizionate i polsi e le caviglie del bambino con una spicchio d’aglio.
Una ricetta indicata per i bambini che abbiano compiuto almeno 6 anni, e anche per gli adulti: tritate 4 spicchi d’aglio e fateli bollire in 250 g di latte per 5 minuti. Lasciate intiepidire e somministrate ogni sera, prima che il bambino vada a dormire.
Gli adulti possono usufruire di un rimedio gradito al palato: la bruschetta, preparata sfregando su una fetta di pane tostato mezzo spicchio d’aglio. A piacere, condite con un filo d’olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale.
 Per eliminare la tenia, il famoso verme solitario, bevete alla mattina, a digiuno,1 tazza di latte nel quale avrete fatto bollire per 20 minuti una grossa testa d’aglio schiacciata. Continuate la cura fino all’espulsione del parassita.

Verruche
Sono escrescenze cutanee, dovute a ipertrofia delle papille dermiche provocata da un virus; molto contagiose, colpiscono più frequentemente le mani o i piedi, e sono caratterizzate dalla consistenza cornea e dal colore grigiastro.
Prendete alcuni spicchi, pestateli nel mortaio e applicateli sulla verruca per tutta una notte.
Attenzione: è bene che la polpa d’aglio non tocchi la parte sana dell’epidermide, per evitare che si infiammi.
A tale scopo, prendete un cerotto e praticatevi un foro delle dimensioni della verruca; quindi applicatelo in modo che la verruca rimanga scoperta. Ponete al di sopra del cerotto la pasta d’aglio e ricoprite il tutto con un altro cerotto. Nel giro di 10-15 giorni, con una nuova applicazione ogni notte, la verruca scomparirà.
 Se preferite un rimedio più semplice, ma meno sicuro, potete strofinare più volte al giorno la verruca con uno spicchio d’aglio tagliato. Applicate quindi un cataplasma preparato mescolando 1 cucchiaio di argilla con acqua sufficiente a ottenere un composto cremoso.

Finalmente qualcuno della "scienza" ufficiale si sveglia e studia seriamente i prodotti naturali, in questo caso, l'aglio:
Arriva anche dal mondo scientifico la conferma ufficiale delle straordinarie proprietà antibatteriche dell'aglio.
Da secoli la medicina naturale considera l'aglio non soltanto come un alimento, ma come un vero e proprio farmaco utile per la prevenzione delle malattie e per favorire il mantenimento di una buona salute.
L'aglio è noto da tempo, con particolare riferimento alla medicina tradizionale cinese, come un antibiotico naturale utile nella prevenzione delle infezioni e come un rimedio da tenere a portata di mano contro tosse e raffreddore.
 Secondo le più recenti scoperte scientifiche, gli straordinari poteri curativi dell'aglio sono dati da una particolare sostanza in grado di contrastare anche i batteri più resistenti, che risultano rafforzati dall'impiego dei comuni antibiotici.

La sostanza in questione prende il nome di ajoene.
Le proprietà antibatteriche dell'aglio sono state confermate grazie ad uno studio scientifico condotto presso l'Università di Copenaghen e pubblicato sulla rivista Future Medicine.
Lo studio si è svolto sotto la guida dal ricercatore Tim Holm Jakobsen, che se ne è occupato in vista della discussione della propria tesi di dottorato. Le ricerche condotte hanno confermato che l'aglio contiene un composto chimico in grado di neutralizzare i batteri resistenti paralizzando il loro sistema di comunicazione.
Come ha sottolineato il ricercatore, l'ajoene contenuto nell'aglio impedisce ai batteri di produrre una particolare tossina in grado di distruggere i globuli bianchi presenti nell'organismo.
I globuli bianchi (leucociti) sono indispensabili, poiché giocano un ruolo cruciale nel funzionamento del sistema immunitario, non soltanto proteggendoci dalle infezioni-infiammazioni, ma anche annientando i batteri stessi.
Secondo l'Università di Copenaghen, le infezioni-infiammazioni aggressive e multi-resistenti costituiscono un problema sempre più grave in tutto il mondo. I batteri stanno sviluppando la resistenza ai farmaci ad una velocità allarmante. Per questo motivo è urgente individuare nuove soluzioni al problema.
 I batteri riescono a resistere agli antibiotici rivestendosi di un biofilm, una sorta di pellicola composta da sostanze organiche, che li difende dall'azione dei medicinali. Gli esperti hanno rivolto la propria attenzione in particolar modo al batterio Pseudomonas aeruginosa, che causa infezioni in pazienti con ulcere croniche alle gambe e in coloro che soffrono di fibrosi cistica.

Come spiega lo stesso Jakobsen, l'ajoene risulta in grado di supportare e migliorare i trattamenti basati sugli antibiotici convenzionali. E' proprio dalla combinazione di questi due elementi che il ricercatore ha potuto trarre risultati positivi per il proprio studio.
Da un punto di vista tecnico, l'ajoene agisce bloccando il sistema di comunicazione dei batteri (conosciuto come Quorum Sensing), che viene utilizzato per vari scopi, compresa la creazione di infezioni.
Per ottenere i risultati sperati, sarebbe necessario mangiare circa 50 teste d'aglio al giorno, secondo quanto comunicato dal ricercatore. Si tratta, ovviamente, di un obiettivo impossibile. Ciò è dovuto alla ridotta presenza di ajoene all'interno dell'aglio.
Perciò gli esperti lavoreranno per riprodurre in laboratorio questa sostanza naturale che potrebbe risultare davvero utile nel contrastare le infezioni batteriche. E proprio la natura, secondo le conclusioni degli stessi ricercatori, rappresenta un fondamentale punto di partenza.
Tratto da: greenme.it
Commento NdR: l'estratto-macerato di aglio, qui sopra indicato, risolve questo problema, perche' evita di introdurre tanta cellulosa ed altro cibo inutile, pur mantenendo le proprieta' antibatteriche e non solo quelle dell'aglio nel macerato.
vedi anche: Cipolle
 Una fetta di cipolla messa nel calzini alla notte, aiuta e di molto negli stati febbrili e di influenza.

dimagranti, usi e controindicazioni.

Zenzero

https://www.terranuova.it/var/terranuova/storage/images/chiedi-all-esperto/radice-di-zenzero-la-regina-dell-inverno/1313162-1-ita-IT/Radice-di-zenzero-la-regina-dell-inverno_articleimage.jpg

Approfondiamo tutte le proprietà benefiche dello Zenzero: da quelle curative e terapeutiche, agli effetti dimagranti. Scopriamo le controindicazioni che può avere per l'organismo e gli usi più comuni di questa pianta di origine orientale che vanno dalla cura dei reumatismi alla stitichezza dall'impiego nelle cene romantiche per le sue proprietà afrodisiache alle tisane per dimagrire.

Le propietà benefiche dello zenzero Antibatterico

1-gastrointestinaleAntidolorifico per traumi e dolori reumatici. Antrinfiammatorio per le nevralgie

Usi contro il raffreddore e l'influenza Le proprietà dimagranti e disintossicanti. Le proprietà energetiche ed afrodisiache

Lo zenzero è una spezia dalle molte proprietà che viene impiegata da millenni nelle pratiche ayurvediche orientali che le attribuiscono qualità quasi miracolose. Oggi sta conoscendo un’ampia diffusione anche in occidente, dove viene usata in cucina per insaporire pietanze e dolci ma soprattutto nell’ambito fitoterapico e medico per alleviare e curare alcune malattie e disturbi legati prevalentemente al sistema gastrointestinale e nevralgico. In questa guida vedremo quali sono queste proprietà e come utilizzare praticamente questa radice.

Video informativo sulla radice di zenzero.

Prima di analizzare nello specifico tutte le proprietà della radice, ecco un video che riassume rapidamente i principali benefici che lo zenzero apporta al nostro corpo e come sia possibile utilizzarlo sotto forma di impacchi o tisane.

Come si presenta lo zenzero? Dove di compra? E quanto costa?

Trovare questa spezia è diventato piuttosto semplice, si può trovare la radice fresca di zenzero in erboristeria e persino al mercato, in farmacia sotto forma di compresse, unguenti, oli essenziali e tintura madre e al supermercato nella forma essiccata o in polvere.

Lo zenzero fresco si presenta come una radice nodosa di colore beige e con la polpa bianca. Si trova sia con la pelle, zenzero grigio, sia scorticato, zenzero bianco, quando lo si acquista è preferibile la prima forma perché la pelle permette una più lunga conservazione. 

Come si conserva la radice di zenzero fresco? Il metodo più semplice di conservazione della radice fresca è quello di avvolgere il rizoma in un sacchetto del pane e di metterlo in una borsa di plastica, chiudere bene il tutto e conservare nel frigo. Un altro modo è quello di conservare la radice in un barattolo di vetro sottovuoto in un luogo buio e asciutto. C'è anche chi afferma che sarebbe meglio conservare la radice in un barattolo pieno di sabbia. Per conservare più a lungo la radice di zenzero, la si può mettere in una salamoia di acqua e aceto.

L'olio essenziale, che è un vero toccasana e contiene tutti i principi attivi concentrati, ha dei costi molto alti e un flacone di 250 ml sfiora il prezzo di circa 80 euro.

Lo zenzero candito: Un altro modo in cui si può trovare lo zenzero è candito: si conserva a lungo ed è un ottimo dolce che mantiene intatte tutte le sue proprietà benefiche anche se è molto calorico.

Lo zenzero essiccato o in polvere, ha meno sapore di quello fresco, ma non ci sono grandi differenze dal punto di vista dei principi attivi, quindi per godere delle sue proprietà benefiche vanno bene entrambi. Le differenze tra zenzero fresco e suoi derivati riguardano invece prezzo e tempi di conservazione. 

Lo zenzero fresco è piuttosto caro, un rizoma da 200 gr può costare anche più di 10 euro, ed anche difficile da conservare a lungo, invece quello secco e la polvere costano molto meno (intono ai 2 euro all'etto) e si possono conservare per molto tempo senza particolari precauzioni se tenuti in un luogo fresco e asciutto.

Le mille e una proprietà dello zenzero.

Ora sappiamo in che forma possiamo trovarlo, ma a cosa serve? E soprattutto a cosa fa bene? Lo zenzero è composto da più di 300 elementi chimici fra oli essenziali, pectine, fenoli, mucillagini, antiossidanti e ognuno di questi ha un effetto benefico sul corpo. 

Ovviamente non si è ancora giunti al termine delle ricerche su questo rizoma così complesso e dalle tante virtù, ma la medicina è concorde nell'affermare che lo zenzero, come elemento fitoterapico, è davvero molto efficace, come vedremo nei paragrafi successivi, per contrastare le infezioni gastriche, la dispepsia, la nausea e il vomito, il meteorismo e la flautolenza, le nevralgie di varia natura e le disfunzioni circolatorie e che sia un ottimo aperitivo e digestivo dalle molte virtù toniche ed antiossidanti.

Gli vengono attribuite anche proprietà afrodisiache e si stanno facendo studi sulle sue capacità di combattere i radicali liberi e l'insorgere del tumore al colon.

Per la disciplina medica indiana che da millenni si occupa del benessere dell'uomo, questa pianta ha davvero proprietà terapeutiche vastissime e viene impiegata in moltissimi preparati che prevengono o curano una grossa varietà di malattie. È proprio da questa scienza antichissima che ci vengono la maggior parte delle conoscenze su questa radice dalle mille qualità.

Proprietà benefiche per l'attività gastrointestinale.

Lo zenzero ha ottime proprietà digestive, aiuta a velocizzare i processi di digestione, ma può anche aumentare l'appetito, stimolando la produzione di succhi gastrici, grazie a gingerolo, shogaolo e complessi vitaminici A, B6 e K che favoriscono l'assorbimneto dei cibi.

In caso di semplici bruciori di stomaco, l'assunzione di zenzero fresco è utile perché è un antisettico naturale ed ha potere cicatrizzante che stimola i processi di risanamento dei tessuti.

Il gingerolo contenuto nello zenzero è anche un ottimo carminativo perché ripristina la giusta acidità gastrointestinale e aiuta a combattere la flautolenza e il meteorismo, favorendo l'eliminazione dei gas intestinali e contrastandone la nuova formazione.

Inoltre è anche un blando antibatterico che regolarizza l'acidità dello stomaco e contrasta la presenza dell'helicobacter, un batterio che colonizza lo stomaco ed è il responsabile della maggior parte dei bruciori di stomaco, cattiva digestione, reflussi gastrici e gastriti. L'helicobacter può vivere nello stomaco grazie ad un enzima che ne contrasta l’acidità, l’assunzione di zenzero con i suoi shogaoli e gingeroli, è in grado di ristabilire la giusta acidità che uccide il batterio.

Attenzione, se soffrite di ulcere, gastriti o calcoli biliari perché il gingerolo è un calologo, cioè aumenta la secrezione biliare. Lo zenzero, come tutte le piante officinali, deve essere usato con molta attenzione a dosi e posologia altrimenti può avere effetti negativi e non benefici.

Gingerolo e lo zingiberene aiutano la produzione della flora batterica benefica, combattendo la presenza di batteri dannosi ed è quindi un aiuto contro i disturbi intestinali quali diarrea e stitichezza.

Allo zenzero sono riconosciute grandi virtù antiemetiche che calmano le nausee dovute al mal d'auto e di nave grazie ad estratti acetonici ed etanolici che regolano le azioni spasmodiche dello stomaco. Masticare un pezzo di radice prima di mettersi in viaggio vi aiuterà a controllare la nausea e la voglia di vomitare.

Lo zenzero come antidolorifico: le proprietà curative in caso di traumi, ustioni e dolori reumatici.

Gli impacchi caldi e le compresse di zenzero fresco sono molto utili contro i dolori reumatici e dolori muscolari dovuti a strappi, distorsioni e cadute perché lo zenzero ha proprietà decongestionanti, astringenti e coagulanti che favoriscono l'assorbimento del trauma e contrastano l'insorgere di gonfiori e dolori grazie alle virtù analgesiche e antinevralgiche, grazie all’olio essenziale che contrasta la formazione dei mediatori dell’infiammazione.

Per lo stesso motivo gli impacchi sono anche utili contro ustioni, piccole ferite ed eruzioni cutanee come l'herpes perché lo zenzero con le sue qualità antisettiche e lenitive aiuta a combattere l'infezione dell'herpes, a cicatrizzare le piccole ferite e dà sollievo alle scottature.

Le compresse dovrebbero assunte appena possibile all'insorgere del dolore, stessa cosa vale per gli impacchi che vanno usati per massaggiare e tamponare la zona interessata.

Come preparare un impacco allo zenzero. Questi impacchi sono utili per i dolori reumatici e vanno applicati e frizionati sulle zone interessate, finché mantengono una temperatura alta, poi vanno sostituiti. Servono: radice fresca di zenzero pezzuole di cotone 30x30 una pentola per la cottura a vaporInserire 30 gr di radice a fette in una pezzuola e richiuderla su sé stessa. Scaldare l'acqua e sistemare sulla griglia del vapore la pezzuola, ricoprite con il coperchio e aspettate 10 minuti. Il vapore aiuta l'estrazione dei principi attivi che verranno catturati dal cotone della pezzuola.

Una volta che gli impacchi sono freddi, le radici di zenzero possono essere mangiate, in questo modo continueranno a svolgere una funzione decongestionante attivando la microcircolazione delle zone contuse. Proprietà terapeutiche per curare mal di denti e mal di testa

Lo zenzero è antinevralgico che combatte efficacemente il mal di denti e il mal di testa grazie ai suoi oli essenziali che contrastano i mediatori delle infiammazioni.

In questi casi può essere assunto fresco in decotto e si possono fare dei cataplasmi da applicare direttamente sulla zona colpita dal dolore. In alternativa si può assumere come tintura madre o in capsule omeopatiche, facilmente reperibile in erboristeria e in farmacia.

Decotto per i cataplasmi.

10 gr di radice di zenzero

250 cl di acqua

Immergere la radice in acqua fredda e portare a bollore. Lasciare bollire per 10 minuti e spegnere il fuoco. Si può scegliere di bere la mistura o immergervi delle pezzuole di cotone da applicare direttamente sulle zone colpite dal dolore.

Le proprietà antinfiammatorie ed i benefici dello zenzero contro il raffreddore, il mal di gola e gli stati influenzali.

Essendo un antisettico e antinfiammatorio aiuta a combattere il mal di gola anche nelle sue forme più gravi come faringiti, laringiti e tracheiti. Infatti sembra che alcuni principi contenuti nella radice contrastino la formazione degli enzimi che producono l’infiammazione.

Può essere utile assumere zenzero in caso di polmoniti perché decongestiona le vie respiratorie e cura l'infiammazione dei bronchi.

Contrasta la tosse provocata dal raffreddore perché aiuta a sciogliere il muco e ne migliora l'espettorazione.

È anche un blando antipiretico (abbassa la febbre) e può essere assunto come coadiuvante negli stati influenzali anche per le sue capacità diaforetiche: cioè aumenta la sudorazione e quindi ha anche una funzione depurativa contro le tossine.

Per godere di queste proprietà è consigliato assumerlo sotto forma di tisana.

Ricetta per realizzare una tisana allo zenzero contro il raffreddore, 1 o 2 cucchiaini di zenzero tritato, va bene sia fresco che essiccato, 4 o 5 foglie di basilico, 250 cl di acqua

Far bollire l'acqua, spegnere il fuoco e mettere in infusione lo zenzero e il basilico per 5 – 8 minuti, filtrare e consumare con zucchero o miele a stomaco vuoto.

Per i casi più gravi, come tracheiti, polmoniti e laringiti, consigliamo di assumere 2 o 3 gr di zenzero essiccato con del miele due volte al giorno.

Proprietà drenanti e disintossicanti, per aiutare a dimagrire e contrastare la cellulite.

Lo Zenzero è un ottimo diuretico, depurativo e drenante perché contrasta la stagnazione dei liquidi, stimola il sistema linfatico e favorisce l'espulsione delle tossine grazie alle sue qualità diaforetiche e diuretiche promosse dalla presenza dal gingerolo e del shogaolo.

Inoltre è un buon alleato per chi vuole dimagrire in quanto è un ottimo termogenico: cioè è un elemento che favorisce la formazione di calore e consente di bruciare calorie più in fretta.

Possiamo quindi affermare che chi combatte con la cellulite o con i chili di troppo dovrebbe masticare pezzetti di radice una o due volte al giorno e bere tisane e decotti a base di zenzero per mettere in moto l'effetto brucia grassi.

Ricetta per realizzare una tisana allo zenzero contro il raffreddore.

1 o 2 cucchiaini di zenzero tritato, va bene sia fresco che essiccato

4 o 5 foglie di basilico

250 cl di acqua

Far bollire l'acqua, spegnere il fuoco e mettere in infusione lo zenzero e il basilico per 5 – 8 minuti, filtrare e consumare con zucchero o miele a stomaco vuoto.

Per i casi più gravi, come tracheiti, polmoniti e laringiti, consigliamo di assumere 2 o 3 gr di zenzero essiccato con del miele due volte al giorno.

Curcuma

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Curcuma: proprietà, benefici, rimedi naturali, tisana e controindicazioni. Scopri le proprietà della curcuma, i benefici per la salute, come si usa, dove si compra, le controindicazioni e gli effetti collaterali.

Curcuma: proprietà, benefici, uso e controindicazioniÈ facile distinguere la curcuma, per via del suo colore intenso e del suo profumo caratteristico. Utilizzata da migliaia di anni nella medicina ayurvedica, la curcuma è una spezia ricca di proprietà benefiche per la salute. Scopriamo insieme le proprietà della curcuma, quali benefici apporta alla nostra salute e le eventuali controindicazioni.Curcuma: descrizione e caratteristiche generali

La curcuma longa, della famiglia delle Zingiberaceae (la stessa famiglia dello zenzero e del cardamomo), detta anche kurkum “zafferano d’india” o “zafferano dei poveri” è una pianta spontanea perenne che può raggiungere il metro di altezza. La si può riconoscere per via delle foglie larghe, i fiori grandi gialli e naturalmente la radice cilindrica, ramificata ed arancione.

La radice è proprio la parte che contiene le proprietà benefiche e si raccoglie in autunno. La si può acquistare fresca o essiccata e macinata.

Ma qual è l’origine della curcuma? Si suppone che questa spezia provenga dalla Cina, poiché Marco Polo lo cita nei suoi scritti (XIII secolo), si sa comunque che nasce spontanea sia in Asia che in India e Malesia. Si suppone tuttavia che i primi a scoprirla fossero stati i greci che ne fanno menzione in un libro di medicina, Paracelso inoltre la consigliava per combattere i problemi epatici.

Quello che forse non sapevi: la curcuma è considerata un portafortuna e le spose indiane ne portano al collo un piccolo pezzo nel giorno delle nozze. Questa spezia è anche l’ingrediente principale del curry (masala), tipica miscela di spezie indiana, ma viene anche adoperata come colorante.

Esistono diverse specie di curcuma, almeno ottanta, ma quella più conosciuta ed utilizzata è la curcuma longa o domestica.

Curcuma: calorie e valori nutrizionali Quantità per 100 grammi:

Calorie 354 Grassi 10 g Acidi grassi saturi 3,1 g Acidi grassi polinsaturi 2,2 g Acidi grassi monoinsaturi 1,7 g Colesterolo 0 mg Sodio 38 mg Potassio 2.525 mg Carboidrati 65 g Fibra alimentare 21 g Zucchero 3,2 g Proteina 8 g Vitamina C 25,9 mg Calcio 183 mg Ferro 41,4 mg Vitamina B6 1,8 mg Magnesio 193 mg

Le proprietà e i benefici della curcuma Vediamo in primis quali sono i principi attivi della curcuma canfora; cinerolo; turmerone; flavonoidi; curcumina; amido; fibre; vitamina C. polifenoli.

Per quanto riguarda le proprietà benefiche della curcuma, esse sono state prima di tutto scoperte dalla medicina ayurvedica.

Ecco le principali proprietà della curcuma:

1. Antinfiammatoria: ovvero, questa spezia è in grado di ridurre i meccanismi infiammatori nell’organismo soprattutto quelli che coinvolgono le articolazioni;

2. Azione depurativa: uno dei suoi effetti benefici consiste proprio nell’aiutare il corpo ad espellere le tossine;

3. Coleretica: incrementa la produzione della bile ed allo stesso tempo nel favorisce il passaggio verso il duodeno;

4. Antiossidante: questa spezia aiuta a combattere l’ossidazione cellulare e lo sviluppo dei radicali liberi;

5. Antitumorale: grazie alla curcumina che blocca il progredire delle cellule tumorali, in particolare previene i tumori di colon, bocca, polmoni, fegato, pelle, reni, mammelle e leucemia;

6. Cicatrizzante: il rizoma fresco si può applicare su ferite, eritemi e morsi d’insetti;

7. Stabilizzatore glicemico: questa spezia è raccomandata in caso di diabete, perché è un alimento ipoglicemico;

8. Proprietà digestive: favorisce il buon funzionamento dell’attività gastrica e dunque questa spezia è anche digestiva;

9. Neuroprotettivo: la curcuma è in grado di ostacolare le patologie neurodegenerative quali il morbo di Alzheimer ad esempio;

10. Immunostimolante: la curcumina sarebbe in grado di contrastare il morbo di Crohn e le malattie autoimmuni, nonché di stimolare la risposta immunitaria

11. Seboregolatore e lenitiva: è ideale per curare varie affezioni dermatologiche, dall’acne, alla psoriasi alle micosi;

12. Antibatterico: la curcumina ha proprietà antibatteriche in grado di coadiuvare l’organismo nel contrastare i batteri esterni;

13. Protettore cardiovascolare: favorisce la fluidificazione del sangue, migliora la circolazione, aiuta a regolare il colesterolo e protegge dagli infarti;

14. Proprietà carminative ed antispastiche: si rivela molto utile in caso di meteorismo e per regolarizzare le funzioni intestinali.

Riassumiamo i benefici che si traggono dal consumo di curcuma: Antinfiammatoria; Neuroprotettivo; Antiossidante; Immustimolante; Digestiva; Antibatterica; Antistaminica; Antitumorale; Depurativa; Coleretica; Colagoghe; Cardioprotettive; Carminativa ed antispastica.

Curcuma: uso e rimedi naturali

In erboristeria si trovano diversi preparati a base di curcuma da utilizzare in base al problema riscontrato, secondo la posologia suggerita dal medico. In alternativa si possono preparare dei rimedi naturali casalinghi, a patto di leggere attentamente le controindicazioni sotto descritte.

Molto spesso la scelta cade su pillole ed integratori in varie forme, ma esistono anche tisane e l’olio essenziale. L’infuso si può ottenere sia con il rizoma fresco che con la polvere; sarebbe ottimo berne una tazzina prima dei pasti.

L’ideale è usare la curcuma come una spezia, quindi farne un uso gastronomico o magari anche per preparare bevande d’ispirazione indiana come i lassi ad esempio. Si può usare naturalmente per la preparazione del curry e per cucinare altri piatti speziati a base di carne o di verdure, un esempio è la zuppa di lenticchie con spezie che si chiama “Dahl”. Questa spezia può essere utilizzata anche nella preparazione di risotti e di frittate.

Come preparare l’olio alla curcuma

Miscelare 5 cucchiaini di polvere di curcuma ogni 100 cc di oliva, lasciar riposare per 7 giorni in un barattolo di vetro scuro, infine filtrare. Usare come condimento oppure per frizioni e massaggi per combattere la cellulite, dolori articolari, dermatiti e dolori muscolari.

Come preparare una bevanda ayurvedica

Questa bevanda, chiamata anche golden Milk si prepara miscelando con curcuma, acqua, latte, anche vegetale volendo, e miele. Si tratta di un’ottima bevanda corroborante, digestiva ed antinfiammatoria.

Come preparare la tisana alla curcuma

Versare 2 cucchiaini di polvere di curcuma in un bricco di acqua bollente, aggiungere un cucchiaino di miele e di succo di limone con un pizzico di pepe nero. Perché il pepe nero? Migliora l’assorbimento delle proprietà benefiche della curcuma. Ottimo rimedio contro il raffreddore.

Tisana alla curcuma con la radice fresca: fai bollire 5 grammi di radice fresca insieme all’acqua per 3-4 minuti. Spegni il fuoco e lascia riposare per 10 minuti senza togliere il coperchio. Trascorso il tempo, filtrare l’infuso, dolcificare con una punta di miele e bere.

Centrifugati a base di curcuma

Centrifugato energetico e ricco di vitamine: procuratevi 1 mela, 1 arancia, 2 carote, 5 grammi di zenzero fresco e 15 grammi di curcuma fresca. Inserite nella centrifuga le carote, la mela, lo zenzero e la curcuma ed estrarre il succo. Spremete l’arancia e filtrate il succo. Unite il tutto, aggiungete la punta di un cucchiaino di pepe, girate e servite.

Centrifugato detox: procuratevi un piccolo ananas, 15-20 grammi di radice di curcuma fresca, un cucchiaino di miele, un cucchiaio di olio di cocco o di oliva, la punta di un cucchiaino di pepe. Sbucciate l’ananas e la radice di curcuma ed estrarre il succo. Aggiungete gli altri ingredienti, mescolate bene e servite.

Frullati a base di curcuma

Frullato energizzante: procuratevi 250 ml di latte di cocco, 100 gr di ananas, 1 banana, 10 gr di olio di cocco (1 cucchiaio), 2 gr di curcuma in polvere, 2 gr di cannella, 2 gr di zenzero, 5 gr di semi di chia. Frullate tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. Servite il frullato senza filtrarlo, a digiuno e prima dei pasti principali.

Frullato detox: procuratevi 5 gr di curcuma in polvere, 1 mazzo di lattuga romana, 2 o 3 carote, 1 limone con la scorza, 100 ml di acqua. Frullate tutto nel frullatore fino ad ottenere un frullato omogeneo. Bevetelo appena fatto a digiuno tre volte alla settimana.

Maschere per il viso

Maschera viso contro brufoli e punti neri: amalgamare bene 2 cucchiai di curcuma in polvere con 1 cucchiaio di farina di riso, 2 cucchiai di yogurt (per pelli grasse) o 2 cucchiai di olio di cocco (per pelli secche) e mezzo cucchiaio di miele. La maschera si applica sul viso con un pennello, lasciare in posa per 20 minuti e poi risciacquare con acqua tiepida.

Maschera viso contro le rughe: mescolare 1 cucchiaino di curcuma in polvere con 2 cucchiai di farina di riso nella ciotola, aggiungere un cucchiaio di olio di mandorle e 3-4 cucchiai di panna, quanto basta per fare una pasta che non è né troppo liquida né densa. Applicate la maschera sul viso con un pennello, lasciate agire per 15-20 minuti, poi risciacquare il viso con acqua tiepida. Se la pelle del viso sembrerà un po’ giallastra dopo aver rimosso la maschera, basta lavare bene il viso con un detergente delicato.

Curcuma: consigli utili

Consigli per l’acquisto: se comprate la radice fresca è bene comperarla in piccole quantità perché secca velocemente perdendo le sue proprietà benefiche.

Consigli per la conservazione: il rizoma fresco si deve conservare in frigorifero mentre la polvere si conserva bene in un barattolo di vetro scuro in un luogo al riparo dalla luce del sole e dall’umidità.

Consiglio utile: se vuoi acquistare la curcuma online, guarda le tante offerte su Amazon

Curcuma: controindicazioni ed effetti collaterali

In generale, la curcuma non presenta particolari controindicazioni. Se assunta in dosi eccessive potrebbe provocare alcuni effetti collaterali, come nausea o acidità gastrica.

Si consiglia di non utilizzare la curcuma se si è allergici anche ad uno solo dei principi attivi.

Se assunta smodatamente può provocare: ulcere, dissenteria, nausea, meteorismo e calcoli.

Se ne sconsiglia l’uso a persone con disturbi emofili, calcoli e donne in attesa.

Che ne pensate delle proprietà della curcuma? La state utilizzando questa spezia? Se sì, fateci sapere

Lavanda e le sue propietà curative, tisane tranquillizzanti

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vostre ricette (leggi anche: Ricette con la curcuma

Lavanda: proprietà, benefici, uso e controindicazioni. Scopri le proprietà benefiche e curative della lavanda, i benefici per la salute, l'uso come rimedio naturale, come preparare la tisana alla lavanda e le controindicazioni.

Lavanda: proprietà, benefici, uso e controindicazioni

Piante officinali

Chi non conosce la lavanda, con il suo profumo inconfondibile e le sue benefiche proprietà?

Questo nome deriva da una traduzione dal latino al volgare del termine Lavandula, tradotto con lavare che in realtà fa riferimento all’antico uso della lavanda destinata alla pulizia del corpo. Scopriamo le proprietà della lavanda, i benefici per la salute, gli usi e le eventuali controindicazioni.

Lavanda: caratteristiche generali e curiosità

Originaria della Provenza, in realtà comprende diverse specie fra cui:

Lavanda officinale, comunemente usata per i preparati erboristici;

Lavanda ibrida, conosciuta anche con il nome di lavandino, impiegata a scopo ornamentale ed anche erboristico;

Lavanda spica, simile alla lavanda officinale ma con meno proprietà.

La lavanda, pianta della famiglia delle Lamiaceae, si riconosce subito per il suo fusto non molto lungo, i rami che si dipartono lateralmente, coperti di foglie lanceolate dal colore verde-grigio ma soprattutto per i fiori raggruppati in spighe di colore violaceo. Si tratta di un arbusto sempre verde che cresce bene su tutti i terreni e si adatta a condizioni climatiche sia calde che fredde.

Furono gli antichi romani a scoprire le proprietà della lavanda, la utilizzavano per profumare i propri bagni e per decotti da usare come cosmetici. Si suppone anche però che in realtà siano stati gli egizi a scoprirne i benefici, estraendone l’essenza che usavano nei rituali di mummificazione.

Successivamente si scoprì che la lavanda era ottima per deodorare e profumare gli ambienti chiusi e nel medioevo si riscoprì l’uso della lavanda per detergere il corpo. Successivamente s’iniziò a creare dei rimedi per curare i dolori addominali, il mal di testa ed il singhiozzo.

La lavanda in qualità di profumo si diffonderà soltanto più tardi, in Inghilterra con il regno Elisabettiano, in questa epoca a corte si diffuse l’usanza di cucire negli abiti sacchetti contenenti i fiori della lavanda e da qui poi l’usanza di confezionare sacchetti per deodorare gli armadi.

Lo studio delle proprietà della lavanda proseguì nel XX secolo, quando si scoprì che l’olio era lenitivo ed antinfiammatorio. Leggenda vuole che possa curare i morsi delle vipere, che tenga lontani gli scorpioni e le disgrazie.

Lavanda: proprietà e benefici per la salute

Ma esattamente che cosa contiene la lavanda? Ecco un elenco dei principi attivi:

Linalolo, cineolo, canfora, limonene, pinene, geraniolo, acidi fenolici, alcoli terpenici,

alcol, perillico, cumarina, ombelliferone, tannini esteri, ossidi chetoni, aldeidi, acetato di linalile,

alfa-terpineol, o beta-ocimene, tannini, acido, ursolico, flavonoidi.

Proprietà della lavanda: antisettiche vasodilatatrici antinevralgiche cicatrizzanti diuretiche sedativi balsamiche, digestive antireumatiche, antinfiammatorie, analgesiche, battericide, decongestionanti, ipotensive, antispasmodiche,

Gli usi della lavanda son davvero tanti, come sono molteplici i benefici che questa pianta ci regala e che le nostre nonne conoscevano benissimo.

1. Le proprietà sedative sono le più note: la lavanda è ottima contro lo stress, contro l’ansia, il nervosismo, per placare i nervi, le emicranie e le insonnie. Ci sono svariati rimedi per questo uso dalle tisane, ai fiori nel bagno caldo all’olio essenziale.

2. Proprietà balsamiche e decongestionanti: solitamente si pensa alla menta ed all’eucalipto, invece anche la lavanda è un ottimo rimedio naturale contro la tosse, il raffreddore e l’influenza in generale.

3. Proprietà antispastiche: la lavanda ha ottime proprietà carminative ed è buona per calmare i dolori intestinali e rilassare i muscoli.

4. Proprietà antisettiche ed antibatteriche: i preparati di lavanda per uso esterno possono essere impiegati per curare scottature, ferite, punture d’insetti ed irritazioni della bocca.

5. Proprietà antinfiammatorie ed antireumatiche: l’olio essenziale di lavanda è ideale per calmare i dolori articolari di schiena, collo, testa e nervo sciatico.

6. Proprietà analgesiche: la lavanda è ottima per calmare i dolori in generale ma soprattutto quelli causati dal ciclo mestruale.

7. Proprietà digestive: da usare in caso di digestione difficile, ulcere e dolori psicosomatici.

8. Benefici cardiovascolari: la lavanda aiuta a combattere l’ipertensione.

La lavanda ha inoltre proprietà rinfrescanti e purificanti difatti si usa come preparato cosmetico per curare acne e psoriasi.

Lavanda: uso e rimedi naturali

Fra le preparazioni a base di lavanda più note vi è l’olio essenziale di lavanda, che viene impiegato soprattutto per le proprietà lenitive, analgesiche, antinfiammatorie e sedative. Come tutti gli oli essenziali non va usato puro, ma diluito in un olio base, olio di mandorle dolci ad esempio. Sostanzialmente il preparato va usato per massaggiare le tempie, i polsi o la nuca o la zona dolorante, si rivela molto utile per distendere la muscolatura addominale in caso di crampi.

L’olio essenziale è ottimo anche per la pulizia della pelle grassa ed impura, cuoio capelluto compreso, nonché della pelle secca e disidratata. Applicato sulle punture d’insetto ne lenisce prurito e gonfiore.

Per sfruttarne le proprietà sedative e balsamiche, oltre che i massaggi ed i suffumigi se ne può impregnare un fazzoletto da porre nel cuscino. In alternativa per sfruttarne le proprietà distensive si possono miscelare i fiori, o poche gocce di olio ad un bagno caldo.

I suffumigi si eseguono versando poche gocce di olio essenziale di lavanda in un catino pieno d’acqua bollente in cui è stato sciolto un cucchiaio di bicarbonato.

I fiori di lavanda, come l’olio essenziale, possono esser posizionati in un diffusore per usufruire dei benefici dell’aroma. Inoltre, con l’essenza si possono anche preparate delle candele casalinghe. Se si possiedono dei fiori essiccati, si può preparare un oleolito: si lasciano per 40 giorni i fiori in ammollo in un olio vegetale, agitando spesso il barattolo che verrà collocato in un luogo fresco al riparo dalla luce del sole.

L’infuso di lavanda si prepara con i fiori secchi (1 cucchiaio per una tazza di acqua bollente, lasciar riposare cinque minuti, filtrare e bere) ed è noto per le sue proprietà sedative, antispasmodiche e digestive.

Lavanda: controindicazioni ed effetti collaterali

I preparati alla lavanda non danno generalmente effetti collaterali, a patto di non esagerare.

È da considerarsi che in caso di allergia può dar luogo a sfoghi e dermatiti.

Si consiglia cautela nella somministrazione ai bambini ed alle donne in gravidanza.

Non se ne consiglia l’uso a chi assume antidepressivi o farmaci sedativi, nonché anticoagulanti.

La lavanda non è compatibile con lo iodio ed i Sali di ferro. 

La canapa 

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Proprietà e benefici di un alimento tutto da riscoprire

Conosciuta e coltivata già nel neolitico, la Canapa è una pianta incredibilmente versatile e dotata di ottime proprietà nutrizionali.  I suoi semi erano considerati ricostituenti e tonificanti, dotati di proprietà terapeutiche, mentre il suo olio, derivato dalla spremitura dei semi, era utilizzato per combattere le infiammazioni della pelle.

Semi di canapa

I semi di canapa sono uno degli alimenti con il più alto valore nutrizionale. Contengono circa il 25% di proteine, in una combinazione unica nel mondo vegetale, poiché in esse sono presenti tutti e 9 gli aminoacidi essenziali, ovvero quelli che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare. Gli aminoacidi sono i mattoncini con i quali il nostro corpo costruisce le proteine utili, come le immunoglobuline, alla base del funzionamento del nostro sistema immunitario.

Nei semi di canapa si trova inoltre una frazione grassa (35%) di ottima qualità, costituita per circa 3/4 da una miscela di acidi grassi polinsaturi, fondamentali per la regolazione dell’attività di numerose ghiandole, dei recettori nervosi e dei muscoli. Tra gli acidi grassi, gli Omega 3 e gli Omega 6 sono presenti in una proporzione particolarmente benefica, necessaria per il corretto funzionamento del sistema immunitario e la regolazione del metabolismo.

Buono anche il contenuto di vitamine, in particolare la vitamina E, un potente antiossidante, le vitamine A, PP, C e quelle del gruppo B (esclusa la B12). Contengono inoltre molti minerali, tra cui calcio, magnesio e potassio.

Farina di semi di canapa

Dai semi si ottiene per macinazione una gustosa farina, che mantiene tutte le proprietà nutrizionali dei semi ed è priva di glutine, quindi adatta anche a chi soffre di celiachia. Dal colore ambrato e dal delicato gusto di nocciola, questa farina diventa un ottimo ingrediente per ogni tipo di preparazione, sia dolce che salata.

Olio di semi di canapa

Dalla spremitura a freddo dei semi si ottiene un olio dalle eccellenti proprietà, idoneo non solo al consumo alimentare, ma anche alla cura della pelle e alla preparazione di cosmetici. Questo olio, dal gusto delicato che ricorda leggermente le nocciole, deve essere utilizzato solo a crudo per poterne preservare le eccezionali proprietà antiossidanti, immunomodulanti e antinfiammatorie, attualmente oggetto di diversi studi.

La qualità degli acidi grassi contenuti nell’olio di semi di canapa è alla base delle sue proprietà benefiche. Esso contiene infatti alte percentuali di acidi grassi essenziali - cioè non sintetizzabili dal nostro organismo -, circa il 15-25% di Omega 3 α-linolenico, e circa il 50-70% di Omega 6 (linoleico 45-65%, oltre al 4% di γ-linolenico). Questo olio rappresenta quindi una delle poche fonti vegetali di acido alfa linolenico, oltre all’olio di semi di lino e all’olio di pesce. Sul totale degli acidi grassi, quelli saturi rappresentano solo il 9-11%.

Queste caratteristiche rendono l’olio di canapa un grande aiuto nella prevenzione di problemi cardiocircolatori, grazie all’abbassamento dei livelli di colesterolo nel sangue, e un protettivo in caso di danno al miocardio dovuto ad infarto. La maggior parte delle malattie cardiovascolari è causata dalla formazione di depositi di grasso sulle pareti interne dei casi sanguigni e dalla progressiva perdita di elasticità di questi ultimi, processi accelerati da elevati livelli di colesterolo, dallo stress, dal fumo e da un eccessivo apporto di grassi saturi.

Importante inoltre la presenza di alcuni fitosteroli, tra i quali il Tetraidrocannabinolo (THC) ad un livello estremamente basso, tale da non causare alcun effetto psicoattivo, e il Cannabidiolo (CBD), il quale non ha un effetto psicoattivo, ma è in grado di modulare le risposte del nostro sistema immunitario e di agevolare le funzioni cognitive e mentali.

Da segnalare, infine, la presenza di altri fitosteroli che ostacolano l’assorbimento del colesterolo e contribuiscono alla sua diminuzione; la lecitina, un fosfolipide che aiuta la metabolizzazione dei grassi da parte del fegato; i caroteni, predecessori della vitamina A, necessaria per la crescita e la vista.

Applicato sulla pelle, questo olio ha un effetto anti-età, idratante, elasticizzante e protettivo. Aiuta inoltre a riequilibrare il cuoio capelluto in caso di sebo o forfora ed è un eccellente nutriente e ristrutturante per i capelli. Grazie al suo complesso vitaminico e alle sue proteine, migliora visibilmente le condizioni di pelle e capelli, sostenendone le funzioni metaboliche ed un sano equilibrio.

Benefici dell’olio di canapa

Grazie alla sua azione antiossidante, immunomodulante e antinfiammatoria, l’assunzione dell’olio di canapa può aiutare in caso di

Problemi cardiocircolatori, colesterolo alto, patologie del tratto gastro-intestinale e del fegato, patologie a carico del sistema respiratorio, disturbi del sistema scheletrico e muscolare, malattie autoimmuni, problemi metabolici, squilibri ormonali femminili, problemi neurologici e psichici, affezioni della pelle (anche uso esterno)

Una volta ottenuto l’olio, si avvia la lavorazione, per renderlo raffinato. La colorazione si schiarisce e diventa più facile da conservare, anche se perde una parte di valore nutritivo. Nonostante ciò si usa in ambito alimentare come condimento, ma si presta ad altri impieghi. L’olio di canapa è infatti un buon bio-combustibile e un solvente da usare in abbinamento con la vernice.

Utilizzo alimentare 1.1 Rapporto Ω3/Ω6 in alcuni oli di uso comune 2 Le proprietà e i benefici dell’olio di canapa 3 L’utilizzo dell’olio di semi di canapa 4 Proprietà terapeutiche 5 Olio di canapa per i capelli

Utilizzo alimentare

Le sue proprietà migliori, tuttavia, riguardano l’utilizzo alimentare, grazie all’acido alfa linolenico, parte del gruppo degli omega-tre. La maggioranza degli oli ha invece al proprio interno gli omega-sei che, se assunti senza un buon bilanciamento con gli omega-tre, portano un alto rischio di malattie, più o meno gravi. Si va dall’asma alla dermatite, per arrivare ai problemi cardiovascolari. L’olio di semi canapa vanta una bassissima quantità di acidi grassi saturi, intorno al 10%. Se si assume un cucchiaio di olio di canapa, pari a 10 grammi, si assume una quantità di 1,7 grammi di omega-tre, sufficienti a coprire il fabbisogno di un adulto. Questo dato aiuta a comprendere l’importanza del valore nutritivo del prodotto. I semi, tra l’altro, vantano una componente di proteine, con un valore biologico importante, che si aggiunge ai carboidrati e alle fibre insolubili.

La sostanza estratta dai semi è quindi molto utile all’organismo, sia per l’assunzione con il cibo, sia per l’utilizzo nella cosmetica, in particolare per i capelli, e nelle varie terapie che si possono adottare per aiutare la ripresa fisica. Tra i vari benefici l’olio di canapa apporta un grande contributo nella cura di una serie di malattie delle ossa, del sistema cardiovascolare e dell’apparato nervoso.

Le proprietà dell’olio di canapa essere comprato nei negozi di alimentazione biologica e va conservato in frigorifero, lontano dalle fonti di calore e dalla luce. Per avere effetti positivi, soprattutto per la prevenzione delle malattie, fa bene assumerne almeno un cucchiaino da tè quotidianamente. Se però si vuole adoperare l’olio per condire il cibo, l’ottimale è il consumo di due o tre cucchiai al giorno. In questo caso, oltre alla prevenzione, si contribuisce direttamente alla cura di alcuni problemi di salute, in particolare per i seguenti disturbi:

Proprietà

artrite, artrosi e disagi al sistema nervoso e all’apparato muscolare; infiammazione e patologie autoimmuni, colesterolo che causa disfunzioni al sistema cardiovascolare. L’olio di canapa aiuta a ridurre la presenza di colesterolo nel sangue; malattie respiratorie come asma e sinusite; dermatiti e affezioni che attaccano la pelle; infezioni all’apparato gastro-intestinale e del fegato; disagi ormonali femminili, come cisti e dolori mestruali; problematiche neurologiche e psichiche.

Le proprietà terapeutiche dell’olio di canapa trovano origine dalle proteine e dalle vitamine, nonché dagli acidi grassi contenuti nei semi della pianta, che vengono mantenuti dall’olio estratto. Gli omega 3, che è il principale elemento, permettono di metabolizzare i grassi, agevolando la pulizia delle arterie e quindi prevenendo le infiammazioni degli organi.
 Nella cosmesi, invece, adopera l’olio di semi di canapa per il nutrimento della cute, rendendo la pelle più elastica e compatta. Anche in questo caso infiammazioni e arrossamenti possono essere prevenuti, grazie ai grassi insaturi tipici del prodotto.

Le vitamine B1 e B2 presenti sono adatte per il conferimento di morbidezza alla pelle, attuando una efficace protezione contro i radicali liberi. La cute non si screpola, perché viene protetta e resa più resistente a qualsiasi attacco esterno e la nutre con le sostanze necessarie. I vantaggi dovuti all’utilizzo dell’olio di canapa non sono riservati solo alla pelle, ma anche ai capelli. Molti articoli dedicati, come shampoo e balsamo, contengono la sostanza nella loro composizione. Spesso ne costituisce la base. Ciò si aggiunge alle creme per il viso, ai saponi e alle maschere.

L’utilizzo dell’olio di semi di canapa

La fase più importante riguarda l’uso del prodotto. L’assunzione costante e nelle giuste misure è l’unico modo per ottenere i benefici e godere delle proprietà terapeutiche destinate all’organismo, internamente ed esternamente. Prendere un cucchiaio di olio a crudo durante i pasti della giornata, ovvero colazione, pranzo e cena, aiuta a curare disagi della salute già presenti, mentre basta una piccola quantità a svolgere la funzione preventiva. A garantire l’efficacia per la salute è l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ne suggerisce l’assunzione. Le malattie cardiovascolari sono le patologie più importanti a essere curate dal continuo uso dell’olio di canapa.

La sua azione purificatrice delle arterie aiuta a ridurre i rischi alla circolazione del sangue causati dal colesterolo. Si tratta di un rimedio naturale particolarmente usato per assicurare il corretto funzionamento delle arterie, evitando che il colesterolo possa ostruire il passaggio. La fluidità della circolazione sanguigna permane. All’interno dei semi di canapa ci sono calcio, magnesio e potassio, ovvero i principali elementi che servono alle ossa per mantenersi resistenti. Si può così prevenire oppure curare la porosità delle ossa, rinforzandole. Sono specialmente le donne a trarre vantaggio per tale trattamento. I grassi, invece, permettono di curare l’acne, apportando la sostanza alla pelle, che diventa maggiormente resistente. L’olio non funge da untore, ma porta alla cute nutrimento, rendendola più compatta.

Proprietà terapeutiche

L’olio di canapa serve a curare l’epilessia, in particolare entra in funzione calmando i muscoli. Responsabili di questa proprietà sono i cannabinoidi, utilissimi perché agiscono prevenendo gli spasmi, con un compito rilassante. Ciò riduce la possibilità di avere attacchi epilettici. Sono davvero molte le opportunità per i malati che adoperano il prodotto. Le donne contano sui principi attivi delle sostanze dell’olio di canapa, specialmente del cannabidiolo, che aiuta a eliminare i dolori mestruali e permette di prevenire i diversi disagi che mettono a repentaglio l’apparato genitale femminile. Basta un cucchiaio a pasto e si notano rapidamente i benefici. Si verificheranno sempre meno episodi problematici. Lo stesso vale per coloro che soffrono di asma o hanno allergie.

L’olio di semi di canapa ha effetti benefici sui bronchi, agevolando la corretta respirazione. Il prodotto alimentare è il rimedio migliore, ma sono al vaglio dei ricercatori alcune sperimentazioni che prevedono l’inserimento dell’olio in alcune sostanze medicinali, prevedendo un uso diversificato rispetto al cucchiaio di olio crudo. Questo già avviene con i prodotti per la cura del corpo, come ad esempio gli articoli dedicati ai capelli.

Olio di canapa per i capelli

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Shampoo e balsamo contenenti l’olio di canapa servono a curare i capelli che presentano secchezza o che appaiono sfibrati. La sostanza aiuta a far riapparire il capello più voluminoso e resistente. Per ottenere il risultato è necessario massaggiare lievemente e attendere alcuni minuti prima di effettuare il risciacquo.
 Non ci sono effetti collaterali se si assume l’olio di canapa in quantità minime.

OLIO DI CANNABIS: PROPRIETA’ TERAPEUTICHE, LEGALE IN FARMACIA

Gli oli prodotti dalla canapa sono le sostanze più medicamentose esistenti in natura e, fino a circa 90 anni fa, all’inizio del Novecento anche le case farmaceutiche producevano medicine con questa pianta. Ora tutto è cambiato, la cannabis rientra nella categoria delle droghe e gli innumerevoli utilizzi della canapa sono stati dimenticati.

L'olio di cannabis terapeutico (cannabis oli, olio di canapa, olio di hash) è possibile acquistarlo legalmente anche in Italia come farmaco galenico (cioè preparato dal Farmacista) in alcune Farmacie di Farmagalenica dietro presentazione di ricetta medica non ripetibile redatta secondo la Legge 94/98 (Legge “Di Bella”).Il Ministero della salute con DM 23/01/2013, GU n. 33 del 08/02/2013 ha inserito nella Tabella II, sezione B, i medicinali stupefacenti di origine vegetale a base di Cannabis (sostanze e preparazioni vegetali, inclusi estratti e tinture) con entrata in vigore il 23 febbraio 2013. Tale decreto conferma la possibilità di utilizzare in terapia, non solo il delta-9-tetraidrocannabinolo o THC, ma anche i composti vegetali che lo contengono.
Come spiega farmagalenica alcune farmacie aderenti a Farmagalenica sono in grado di realizzare farmaci e preparazioni galeniche a base di bedrocan o bediol (Cannabis sativa inflorescenze femminili essiccate) per i medici e pazienti che ne avessero bisogno, nella Sclerosi Multipla, nell’inappetenza da chemioterapia o HIV e (in base alla legge Di Bella 94/98) nel trattamento del dolore ,fibromialgia,o, stando agli ultimi chiarimenti Ministeriali, a qualsiasi altra indicazione terapeutica di cui sia presente sufficiente letteratura scientifica.
E’ inoltre possibile far preparare legalmente alle Farmacie aderenti anche l’olio di Cannabis terapeutico, ispirandosi al “Rick Simpson Oil”.
Ottenuto dai fiori, non bisogna confonderlo con l’olio ottenuto dai semi di canapa, ottimo per uso alimentare e molto nutriente, ma non medicamentoso.In questo pdf potete leggere i due metodi di estrazione dell'olio in questione: estrazione con olio d'oliva ed etanolo

Olio di cannabis estratto con etanolo (alcool)
Il Cannabis Oil ottenuto con solvente, nel nostro caso EtOH, è un estratto molto concentrato di cui
se ne consiglia l'uso in patologie gravi quali sclerosi multipla, SLA, cancro, terapia del dolore, ecc.
Per esempio, nel caso di pazienti oncologici la posologia indicata è di 1g di Cannabis Oil al giorno
sublinguale o orale. Ovviamente prima di poter raggiungere la dose di 1g al giorno il paziente deve
“costruire” la sua tolleranza in quanto, anche se un consumatore/fumatore esperto e navigato tali
concentrazioni di cannabinoidi potrebbero mettere in difficoltà anche persone del genere.
Si consiglia di iniziare con basso dosaggio e man mano incrementarlo.
Volendo lo si può anche diluire in olio d'oliva o conservarlo con un pò di EtOH residuo come simil
tintura alcolica.
Olio di cannabis estratto con olio d'oliva
L'estratto ottenuto con l'olio d'oliva non può essere concentrato come l'estratto alcolico quindi lo
molto meno efficace come terapia in patologie gravi. Ciò non toglie che è molto indicato per applicazioni
topiche in disturbi dermatologici (infezioni, infiammazioni, scottature, alcune dermatiti, orzaiolo,
ecc.) e può essere utilizzato in cucina per costruire la tolleranza di pazienti estranei al modo della
Cannabis. Usare i lipidi o sostanze grasse per l'stazione è una buona strategia in quanto i cannabinoidi sono
lipofili, interagiscono meglio con molecole grasse.
 L’olio si può diluire a seconda degli usi di cui si necessita e può essere assunto per via orale (di solito all’interno di capsule, visto il sapore molto forte), vaporizzandolo, oppure applicato su dei cerotti.

Quando si assume sotto forma di olio, la cannabis ha effetti psicoattivi diversi: più leggeri ma più duraturi nel tempo. Ognuno ha bisogno di trovare la dose adatta al proprio disturbo, le ricerche svolte suggeriscono di iniziare con piccole dosi un paio di volte al giorno

l’olio di cannabis terapeutico di cui si parla NON è l’olio alimentare da semi di canapa, ma un estratto ottenuto tramite alcool o olio di oliva da infiorescenze femminili essiccate (v. oltre)

Solo il Farmacista è abilitato per legge a effettuare preparazioni galeniche l’olio di cannabis terapeutico preparato dal Farmacista non ha nulla a che spartire o di paragonabile con un olio di cannabis preparato “in casa” o acquistato illegalmente: si tratta di un farmaco realizzato utilizzando cannabis di grado farmaceutico, quindi molto molto più pura e ricca in THC (tetraidrocannabinolo) o CBD (cannabidiolo)per lo stesso motivo, la preparazione avviene tramite attrezzature di laboratorio, l’uso di siringhe sterili e filtri che permettono di ottenere un olio sterile e microbiologicamente puro

L’ olio di cannabis terapeutico preparato dal Farmacista nel Laboratorio Galenico, viene realizzato mediante l’utilizzo delle 2 varietà di cannabis importate in Italia dall’Olanda: Bedrocan e Bediol.

il Medico prescrittore può richiedere qualunque metodica di preparazione, quelle raccomandate e realizzabili da richiedere al Farmacista, per capacità estrattiva e sicurezza del solvente, sono l’estrazione in alcool etilico (puro, di grado farmaceutico e non alcool alimentare) o in olio di oliva (puro, di grado farmaceutico).

Può essere preparato sia il c.d. Cannabis Olive Oil (estratto in olio di oliva) o il Cannabis Oil FECO Full Extract Cannabis Oil (estratto in alcool).
Il costo dell’olio di cannabis terapeutico varia a seconda della quantità da preparare e dal costo della materia prima. INDICATIVAMENTE, un olio preparato in Farmacia come farmaco galenico partendo da 5g di Bedrocan o Bediol (50ml in olio di oliva o 100ml in alcool) ha un costo di circa 170-180€.
Ovviamente, il medico può richiedere in ricetta qualsiasi quantitativo (es. 10ml, 35ml, 89ml, 110ml, ecc.).
Tale spesa è fiscalmente detraibile come farmaco.
 Per quanto riguarda la posologia, in attesa di ottenere informazioni dall’analisi dell’olio, i pazienti che utilizzano estratti in olio di oliva ottengono benefici o effetti con l’uso di 2-3 gocce 1 o 2 volte al giorno. Chiaramente, solo il Medico può definire qual è la dose personale necessaria.

PRESCRIZIONE DI CANNABIS SATIVA IN FARMACIA
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su come farsi prescrivere il preparato galenico dal medico.
Se un medico vuole prescrivere un medicinale galenico a base di Cannabis sativa deve redigere una ricetta non ripetibile su ricettario privato (c. d. “bianca”), valida 30 giorni dalla data di redazione, che riporti obbligatoriamente: nome e cognome del paziente (il SOLO codice fiscale non è sufficiente) data di redazione timbro e firma del medico prescrizione della sostanza incluso il titolo, tra i 3 disponibili (es. Cannabis Sativa infiorescenze titolata al 19% in THC – Bedrocan)
la forma farmaceutica cartine (l’unica possibile) il numero di dosi (10 cartine)
posologia (NON è obbligatoria, ma è raccomandato che ci sia, es. assumere 1 cartina al giorno: infondere il contenuto di 1 cartina in 100ml di acqua bollente per 5 minuti e assumere immediatamente)
Rick Simpson’s oil”.
 Se si parla di olio di cannabis, non si può non nominare Rick Simpson. Quest’uomo, originario di Nova Scotia in Canada, da anni si impegna affinché le persone possano curarsi da sole e l’olio di cannabis sia riconosciuto come medicinale. 

Tant’è che l’olio è conosciuto anche con il nome di “Rick Simpson’s oil”.
Olio di cannabis Rick Simpson, dopo essere stato vittima di un incidente sul lavoro nel 2002, ha iniziato a curarsi con la cannabis, per far fronte agli effetti collaterali dei farmaci che però non alleviavano la sua sofferenza. Per evitare i problemi dovuti alla combustione, decide di estrarre l’olio dai fiori di cannabis e di assumerlo oralmente. In seguito, gli furono diagnosticati alcuni melanomi e Rick decise di provare a curarli mediante l’uso topico dell’olio applicato tramite dei cerotti. Ci si aspetterebbe che medici e aziende farmaceutiche avessero preso come un’ottima notizia quella della guarigione tramite l’olio di cannabis. Invece negli States non videro di buon occhio l’iniziativa pionieristica di Rick, che addirittura produceva in proprio l’olio e lo distribuiva gratuitamente ai malati, raccogliendone le testimonianze. Poco tempo dopo, i tumori erano spariti.

10 PROPRIETÀ DELL'ORTICA: salute, bellezza, cucina e nell'orto

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Famiglia: urticacee
Genere e specie: Le specie più conosciute e diffuse sono l’Urtica dioica, pianta perenne alta fino a 150 cm, e l’Urtica urne, annuale e alta fino a 60 cm.
Altri nomi: ortica comune, ortica maggiore, ortica garganella, ritica, ardica, ludica
Parti impiegate: foglie, fusti grafici
Quando si raccoglie: Il periodo migliore per la raccolta della pianta intera va dall’inizio dell’estate fino ad agosto, prima della formazione dei semi. La pianta va tagliata 10 cm al di sopra del terreno e riunita in mazzi. Le radici vanno raccolte in autunno. Le ortiche raccolte all’inizio di maggio sono più ricche di elementi nutritivi.
Le radici si fanno essiccare al sole e si conservano in sacchetti.
La parte aerea della pianta si fa essiccare in un luogo caldo e buio (perderanno rapidamente tutta l’acqua) in modo che perda il suo potere orticante. Questo viene meno già dopo circa 24 ore o dopo bollitura.
Infine conservatele in scatole ermetiche o comunque che si chiudano bene, al riparo da polvere ed umidità.
PROPRIETA' DELL'ORTICA
L'ortica (Urtica dioica) è una pianta della famiglia delle Urticacee.
Conosciuta da tutti proprio perché urticante, inguanto la maggior parte delle specie possiede, sul fusto e sulle foglie, numerosi peli che, quando toccati, si spezzano e lasciano penetrare nella pelle un fluido che causa un forte prurito. ma l'ortica possiede moltissime proprietà.
Le radici dell’ortica comprendono i fitosteroli come la betasitosterina che sono in grado di impedire l’azione del DHT e contengono anche polifenoli, lignani e lectani, che sono sostanze ad attività antiossidante. Invece le foglie sono ricche di clorofilla, acido gallico, istamina, acetilcolina, carotene, vitamina C ed oligoelementi (silicio, ferro, potassio, calcio, manganese). A scopo curativo si utilizzano principalmente le foglie e le radici secche.

 Nell'erboristeria moderna molti sono gli impieghi di questa pianta, riconosciuta con proprietà ad ampio spettro, a differenza della medicina tradizione che non le riconosce alcuna proprietà.

Secondo la fitoterapia ha proprietà, dietetiche, diuretiche, depurative, antinfiammatorie intestinali, antiforfora e contro la caduta dei capelli, antiemorroidanti, astringenti, emostatiche, galattogene e, ovviamente urticanti utile anche in carenza di ferro, anemia sideropenica.
1) Depurativa diuretica e alcalinizzante:
è consigliata in caso di affezioni reumatiche, di artrite, di gotta, di calcoli renali, di renella e, in generale, quando occorre produrre un'azione depurativa e diuretica. L'ortica ha una grande capacità di alcalinizzare il sangue e facilita l'eliminazione dei residui acidi del metabolismo, che sono strettamente legati a tutte queste malattie. La cura per uso interno si può completare con urticazioni sull'articolazione colpita.

Infezioni urinarie: l'ortica grazie alle sue proprietà diuretiche facilita l'eliminazione dalla vescica delle batteriche causano le infezioni urinarie. Riconosciuta dalla Commissione Europea come fitofarmaco per la prevenzione delle infezioni urinarie e calcoli renali.

Ipertensione arteriosa: in quanto diuretico esplica la sua utilità anche in caso di ipertensione. Decisamente utile il succo all'ortica, acquistabile anche in erboristeria. L’utilizzo ovviamente deve essere sotto controllo medico.

Ipertrofia prostatica benigna: ovvero l'ingrossamento benigno della prostata. Per la cura generalmente vengono prescritti farmaci diuretici. Molti studi fanno risultare efficace l'utilizzo dell'ortica poiché inibisce l'azione della 5-alfa-reduttasi, principale responsabile dell'ingrossamento della prostata. Ad oggi viene riconosciuto come rimedio fitoterapico da parte della Commissione Europea per questa patologia in combinazione con la corteccia di pigeo, albero africano.

Artrite Nella letteratura scientifica viene riportato uno studio effettuato già diversi anni fa, realizzato con lo scopo di verificare fino a che punto l’ortica sia effettivamente utile nell'artrite acuta. A questo studio presso l'Università di Francoforte in Germania, hanno preso parte complessivamente 40 pazienti affetti da varie forme di artrite come artrite reumatoide, gotta, osteoartrite.

A 20 di essi è stato somministrato per un periodo di quattordici giorni l’antireumatico Diclofenac, (Voltaren) nella posologia di due capsule due volte al giorno per un totale di 200 mg. Ai rimanenti 20 pazienti invece è stata somministrata solo una capsula da 50 mg più 60 mg di purè di ortiche. Dopo il periodo di sperimentazione di due settimane tutti i pazienti stavano bene allo stesso modo e i valori ematici confermavano i successi dell’utilizzo dell’ortica. Rigidità e dolori delle articolazioni erano inoltre diminuiti.

Questa pianta aggiunta a piccole dosi di farmaci si rivela dunque efficace quanto una dose elevata degli stessi medicinali.  I principi attivi contenuti nell’ortica moltiplicano quindi l’effetto terapeutico del medicinale che può in tal modo essere ridotto, riducendo così i gravi effetti collaterali che produce.

È stata condotta inoltre nuova ricerca in abbinamento ad altra classe di inibitori, antiartritici COX-2, con lo stesso risultato.

2) Antianemica:

Si usa nelle anemie causate da mancanza di ferro o da perdite di sangue; il ferro e la clorofilla che abbondano nell'ortica stimolano la produzione dei globuli rossi; l'ortica è consigliata anche in caso di convalescenza, di denutrizione e di esaurimento, perché è ricostituente e tonificante.

 

Il contenuto di ferro e vitamina C rende la tisana all'ortica una soluzione consigliata per l'anemia sideropenica. Una tazza al mattino digiuni di decotto con Ortica fresca Dopo una cura a base di Ortica si ricuperano rapidamente le forze, tornano I ‘energia e la voglia di lavorare; anche l'aspetto esterno migliora.

3) Vasocostrittrice ed emostatica:

Presenta inoltre proprietà vaso costrittive, utili nei soggetti ipotesi, a cui aggiunge qualità cicatrizzanti efficaci nel trattamento delle ulcere gastriche e di epistassi nasale (perdita di sangue dal naso) ed emorroidi con perdita di sangue. È utilissima inoltre per le donne che soffrono di mestruazioni abbondanti, ma ricordiamo che qualsiasi emorragia anormale deve essere sottoposta a controllo medico.

Consumare una tisana all’ortica favorisce anche la produzione nelle donne di latte materno, sfruttando in questo senso le proprie qualità galattogene.

4) Astringente:

Usata con successo per fermare le fortissime diarree provocate dal colera; è utile in tutti i tipi di diarrea, in caso di colite o di dissenteria.

Agisce come digestivo naturale, come diuretico e aiuta a ristabilire la normale attività intestinale grazie alla sua proprietà antidiarroica.

5) Digestiva:
 L'ortica contiene piccole quantità di cretina, un ormone prodotto da alcune cellule del nostro intestino, che stimola la secrezione del succo pancreatico e la motilità dello stomaco e della cistifellea: l'ortica facilitata così la digestione migliora la capacità di assimilare i cibi.

Sempre il succo di ortica è utile anche come rimedio a ulcere di stomaco e intestino.

6) Ipoglicemizzante:
 esperimenti su numerosi pazienti hanno dimostrato che le foglie di ortica fanno abbassare il livello di zuccheri nel sangue.

7) Antiallergica

In uno studio in doppio cieco randomizzato con 98 pazienti sofferenti di rinite allergica (Mittman et al 1990) la preparazione di Urtica dioica è risultata superiore (nella riduzione della sintomatologia) in maniera significativa rispetto al placebo nella valutazione globale dopo una settimana di trattamento e leggermente superiore se valutata giorno per giorno.

L’estratto ha anche dimostrato attività antibatterica e antispasmodica.

8) Dermopurificante ed emolliente
 La presenza di flavonoidi rendono l'ortica utile anche per la cura della pelle, conferendole proprietà astringenti e dermopurificanti, utile infatti in caso di eccesso di sebo sia sul viso sia sulla cute, nelle malattie croniche della pelle, specialmente in caso di eczemi, di eruzioni e di acne; si usa anche contro la caduta dei capelli; pulisce, rigenera e rende più bella la pelle. I migliori risultati si ottengono assumendola per via orale e, al contempo, facendo applicazioni locali con pomate, frizioni...

Contro la caduta dei capelli e contro la forfora: preparare un decotto con 3 manciate di radice di ortica spezzate in 1 l di acqua, far bollire per 30 minuti e colare. Per profumare aggiungere una o due gocce di olio essenziale scelto tra rosmarino, limone e timo. Questo decotto è più efficace se preparato con 0,5 l di acqua e 0,5 l di aceto di mele. Procedere quindi frizionando il cuoio cappelluto con il preparato. Sempre contro la caduta dei capelli è contro la forfora, è utile sciacquare la testa, dopo averla lavata, con infuso di Ortica tiepido. Se la perdita di capelli è dovuta a una condizione di eccesso di tossine accumulate nel corpo, sarà utile assumere per via orale il succo di ortica o il decotto di erba fresca.

Vaporizzazione al viso: per una pulizia accurata e profonda della pelle grassa, mettere 3 cucchiai di erba essiccata in una terrina, versarvi 1,5 l di acqua bollente, mescolare ed esporsi al vapore coprendosi il capo con un asciugamano. Per ottenere un effetto migliore aggiungere una goccia di olio essenziale di rosa. Dopo dieci minuti circa di esposizione al vapore, passare sul viso un batuffolo di cotone imbevuto di tonico astringente all’ortica così preparato:

Fare macerare 4 cucchiai di ortica essiccata in 4 cucchiai di alcol etilico per due settimane e successivamente filtrare;

Sciogliere un quarto di cucchiaio di borace in 3 cucchiai di amamelide e aggiungere il filtrato precedentemente preparato. Unire 10 gocce di glicerina e travasare in una bottiglia con tappo ermetico. Agitare bene prima dell’uso.

IMPIEGHI DELL'ORTICA

Acne e malattie della pelle in genere soprattutto eczemi: 
 Uso esterno: Bollire 60 gr di foglie secche e 200 gr di foglie fresche di ortica in 1 litro di acqua per 10 minuti e lasciare riposare per ulteriori 20 minuti.

Filtrare e utilizzare al bisogno: questa lozione si utilizza frizionandola sulla pelle.
 Uso interno:2-3 tazze di infuso nel corso della giornata, oppure 10-15 gocce di tintura al giorno diluita in un poco di acqua, oppure una tazza di decotto da bere a digiuno alla mattina.

Acidi urici, anemia, colesterolo, diabete, diarree, enteriti acute e croniche, enterite catarrali, epatopatie, gotta, insufficienza cardiaca, obesità renella, stanchezza: fino a 6-7 cucchiai di succo al giorno, oppure 2-3 tazze al giorno di infuso, oppure 2-4 cucchiaini di tintura al dì; in alternativa si può usare l’ortica in polvere mettendone un pizzico sui cibi.

Artrite e reumatismi, emorroidi, sciatica: infuso, decotto, tintura o succo si possono assumere a scelta come precedentemente indicato; per applicazioni esterne: impacchi o pomate applicati sulla zona interessata dal dolore.

Bruciature, distorsioni, punture d’insetti, tendiniti: impacchi o pomata applicati sulla zona interessata dal dolore

Perdita di sangue dal naso: introdurre nel naso un poco di ovatta imbevuta di succo di ortica.

RICETTE e CON L'ORTICA: infuso
infuso diuretico: 1-2 cucchiaini di erba secca per una tazza di acqua bollente in infusione 10 minuti. Massimo tre tazze al giorno. Cottura al vapore per l'artrite: far avvizzire l'ortica con una breve cottura a vapore e consumare. Decotto di erba fresca: mettere 30 g di ortica fresca in 500 ml di acqua fredda e far bollire per 10 minuti. Bere caldo o freddo.

Tintura: porre 20 g di ortica essiccata in 100 ml di alcol al 25°C; lasciare macerare per 5 giorni, quindi filtrare. Succo: può essere preparato usando un frullatore o uno spremitore domestico per ridurre in pasta la pianta. Strizzare la pasta in un colino o un filtro per gelatina per ottenere un succo. Ricordare che occorrono grandi quantità di erba fresca per ottenere poco succo (10 litri di erba fresca possono dare al massimo 100 ml di succo).

Impacchi: per gli impacchi si può utilizzare un infuso, un decotto oppure 5-20 ml di tintura in 500 ml di acqua calda; immergere un panno morbido e pulito nell’infuso caldo o in un altro estratto a base di ortica. Strizzare il panno, applicare sulla parte interessata e tenere fermo il tampone. Quando inizia a raffreddare o ad asciugare, ripetere il trattamento usando la miscela calda.

Pomata: sciogliere 250 g di cera d’api sbiancata in un recipiente posta sopra una pentola piena d’acqua in ebollizione, versarvi quindi 30 g di ortica essiccata e far scaldare per circa 2 ore a fuoco bassissimo. Versare la miscela in un filtro di mussola posto sopra una caraffa. Adoperando guanti di gomma, poiché la miscela è ancora calda, spremerla attraverso il filtro della caraffa. Versare rapidamente il composto filtrato, finché e ancora caldo e quindi liquido, in vasetti di vetro scuro puliti, per la conservazione. Polvere: l’ortica può essere assunta sotto forma di polvere mescolata ad acqua o sparsa di cibo.

9) COME USARE L'ORTICA IN CUCINA

Davvero versatile tante sono le ricette con l'ortica: frittate, omelette, minestre, risotti e ravioli. Il periodo migliore di raccolta è quando i germogli sono teneri; se la pianta è sviluppata bisogna staccare le foglie dal fusto che rimane duro. L’ortica va preparata al più presto dopo essere stata colta; si può conservare al massimo 1 o 2 giorni in frigorifero in un sacchetto per alimenti.

10) ALTRI IMPIEGHI

Già ampiamente conosciuta in passato. L’ortica trova vastissimo impiego in agricoltura e giardinaggio biologici. Di grande importanza è il macerato di ortica ricco di calcio, potassio e azoto; stimola la crescita delle piante, lo sviluppo delle radici e favorisce la respirazione.

Macerato d'ortica preparazione
Il macerato di ortica è ampiamente utilizzato in agricoltura naturale ed è altamente consigliato il suo utilizzo al posto di preparati chimici e inquinanti.
Si raccoglie la pianta intera senza radici, un chilogrammo di pianta fresca (o 200 gr di pianta essiccata) per ogni 10 lt d’acqua, fredda e possibilmente piovana oppure acqua di fonte.
Munirsi di un contenitore, meglio se di terracotta, ceramica o legno, no ai contenitori di metallo, versarvi l’ortica e l’acqua e mescolare una volta al giorno.
Il recipiente non deve essere chiuso ermeticamente per permettere il ricambio d’aria.
(tenderà infatti a sprigionare un odore forte)
Tempo di macerazione: macerato di 12 ore: si utilizza concentrato, spruzzato sulle foglie, per combattere gli afidi, in particolare all’inizio dell’attacco.
Macerato di 4 giorni: si utilizza diluito in acqua nella proporzione di 1:50 per combattere afidi e ragnetto rosso.
 Macerato maturo di 15 giorni: si diluisce una parte di macerato di ortica per 10 parti di acqua e si irrora il terreno in vicinanza delle piante per stimolarne la crescita. Lo si può anche vaporizzare sulle foglie per favorire la formazione della clorofilla, ma in modo leggero e non troppo spesso, poiché potrebbe bruciare le foglie.

Il macerato di ortica non si impiega sui cavoli e su tutte le altre crucifere, poiché il suo intenso odore attira la cavolaia, sugli ortaggi e sulla frutta destinata alla conservazione in particolare zucche e mele; i trattamenti effettuati sul pomodoro e sul cetriolo debbono essere limitati esclusivamente al terreno per evitare l’insorgere di infezioni.

Quest’erba, pur essendo considerata una pianta infestante, esplica numerosi effetti benefici sulle piante che le sono vicine, in particolare verso le piante aromatiche nelle quali fa aumentare il contenuto in oli essenziali.
Tessuti con l'ortica
Ricordo una favola che leggevo di bambina "I Cigni selvatici" con la fanciulla che tesseva a mani nude l'ortica.
Dall’Urtica dioca si fabbricano ottimi filati sottili e flessibili che risultano anche forti e tenaci. La fibra di ortica è morbida, resistente e traspirante come il lino, brillante come la seta. È una fibra naturale biodegradabile al 100% che possiede anche proprietà antistatiche. Il fusto cavo conferisce proprietà termoregolatrici. La fibra può avere funzioni diverse a seconda di come la si torce. Se viene molto attorcigliata su sé stessa, ostruendo completamente la parte cava che trattiene l’aria, la fibra assume caratteristiche simili al cotone. Mentre se attorcigliata poco, l’aria rimane all’interno della fibra e il tessuto che se ne ricava protegge dal freddo come la lana.
Attualmente si stanno producendo i tessuti di ortica o di ortica misto cotone, con i quali vengono realizzati capi di abbigliamento, tappeti, cuscini, rivestimenti interni per auto.
Sono tessuti ipoallergenici ed ecosostenibili, dato che la pianta dell’ortica non necessita di trattamenti chimici per crescere e svilupparsi, e per estrarre la fibra si possono adoperare anche metodi del tutto naturali, senza l’uso sostanze nocive per l’ambiente e per l’uomo.

PER I DECOTTI È BENE USARE ORTICA FRESCA E GIOVANE

Controindicazioni
L''ORTICA è riconosciuta dalla Food and Drug Administration come erba officinale generalmente sicura.
Da non somministrare ai bambini di età inferiore ai 2 anni.
Per chi si avvicina per la prima volta e per gli anziani sopra i 65 anni è bene iniziare con poche dosi (parlo di ingestione della salvia come tisana, infuso ovvio non come uso topico) e via via aumentare.
Una delle possibili controindicazioni fa riferimento a uno dei suoi possibili vantaggi. L’attività di vasocostrizione può risultare benefica nei confronti degli ipotesi, ma assolutamente pericolosa per quanto riguarda i soggetti affetti da ipertensione (pressione alta).
Sebbene poi sia consigliata durante l’allattamento per stimolare la produzione di latte materno, la tisana all’ortica viene sconsigliata in gravidanza a causa della sua attività di stimolazione della motilità uterina.

Si ritiene che ortica può fluidificare il sangue. Pertanto, è importante evitare l'uso di farmaci durante l'assunzione di sangue assottigliamento come il warfarin o aspirina. Ortica può anche abbassare la pressione sanguigna e interferire con la capacità di coagulazione del sangue, aumentando gli effetti di farmaci per la pressione arteriosa, quali gli ACE-inibitori, beta- bloccanti e calcio-antagonisti.

Disturbi emorragici Come per altri rimedi naturali anche per l’ortica è necessario non esagerare con l’assunzione, pena il rischio di indurre bruciori di stomaco. Tra le possibili controindicazioni presenti infine l’iperidrosi (sudorazione eccessiva) e la possibile interferenza con terapie ormonali.

Ricette alle erbe

Per migliorare la cartilagine

L’avena, altro ingrediente principale, è ricca di calcio, fondamentale per mantenere le ossa forti senza aumentare il grasso corporeo. Infine, gli altri ingredienti del frullato sono ricchi di vitamina C, magnesio e silicio. Ingredienti: 250 ml d’acqua, 40 grammi di miele d’api, 7 grammi di cannella in polvere, 40 grammi di mandorle macinate, 80 grammi di fiocchi di avena, 400 grammi di ananas tagliato a pezzi e 250 ml di succo d’arancia appena spremuto.

Versa i fiocchi d’avena in acqua calda per ammorbidirli, poi colali e frullali assieme agli altri ingredienti fino ad ottenere una bevanda omogenea. Bevi questo frullato ogni giorno per aiutare a rigenerare tendini e legamenti delle ginocchia, ma ricorda che il rimedio non può sostituire l’attenzione di un medico, ed è per questo che si consiglia di effettuare tutti gli accertamenti necessari. Fonte: Rimedio-naturale.it

Il peperoncino

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Peperoncino: proprietà, benefici e controindicazioni del frutto afrodisiaco.

Scopri valori nutrizionali, segreti e benefici del peperoncino, un frutto afrodisiaco ricco di proprietà, ma con qualche controindicazione. Vediamo insieme quali sono i possibili usi di questa spezia che ci aiuta a mantenerci in salute grazie alle sue molte virtù terapeutiche.

Caratteristiche

,Proprietà terapeutiche, Proprietà cosmetiche, Controindicazioni, Posologia, Approfondimenti

Cos’è il peperoncino? E quando è piccante?

Il peperoncino, è un frutto (in quanto contiene semi) di cui esistono diverse varietà, dal classico peperone dolce, a quelle più forti come Frigitello, Jalapeno e Cayenna.

Particolarmente apprezzato per le sue proprietà e per il suo sapore è pero il peperoncino piccante, il cui nome scientifico è Capsicum, alimento che fa parte delle abitudini culinarie comuni per arricchire moltissimi piatti.

Vi proponiamo di seguito una tabella che illustra la scala di Scoville, l’unità di misura della piccantezza che prende il nome dal suo creatore

In passato si credeva che la piccantezza fosse data dai semi, ma in realtà è la parte interna, la cosiddetta “placenta”, a rendere il peperoncino più o meno forte.

In particolare l’elemento che conferisce piccantezza a questo frutto, ragalandogli l’aura di afrodisiaco, è la caspaicina, un alcaloide presente insieme ad altri quattro elementi di natura molto simile detti “caspaicinoidi”. In realtà quando ingeriamo il peperoncino questi elementi non provocano un autentico aumento della temperatura, ma reagiscono semplicemente con dei termorecettori presenti nella bocca, nello stomaco e nell’ano. Ecco perché la sensazione di “bruciore”.

Valori nutrizionali e calorie del frutto.

Il peperoncino contiene inoltre nutrienti molto importanti: è ricchissimo di vitamine, in particolare vitamina A, Beta Carotene, vitamina C e vitamina E, dai conclamati effetti antiossidanti; contiene sodio e potassio in notevoli quantità ma anche altri sali minerali come calcio, fosforo, ferro, magnesio e selenio, fondamentali per mantenere la salute globale dell’organismo e il metabolismo in condizioni efficienti.

Il peperoncino fornisce un apporto consistente di steroli vegetali che non vengono sintetizzati spontaneamente dall’organismo e quindi è necessario introdurli attraverso l’alimentazione.

Gli steroli vegetali sono importantissimi per contrastare la formazione e l’accumulo di colesterolo cattivo nel sangue, riducendo molto il rischio di malattie cardiovascolari.

Non contenendo che 26 Kcal ogni 100 g non costituiscono alcun pericolo per la linea, al contrario accelerando i processi metabolici stimolano la digestione, aiutano a mantenerci in forma e perfino a perdere peso.

Proprietà benefiche e terapeutiche del Capsicum Anuum.

Spesso un tantino demonizzato in tempi passati, ma non remoti, nella falsa convinzione che “facesse male” alla salute, oggi il peperoncino è stato completamente riabilitato dalle tante ricerche scientifiche che lo hanno riguardato e continuano a riguardarlo e possiamo finalmente godere di tutte le straordinarie proprietà di cui è ricco con maggiore tranquillità.

Proprietà analgesiche: uno dei principali motivi per cui l’uso del peperoncino veniva spesso sconsigliato era di provocare “bruciore” e quindi di creare o peggiorare possibili situazioni infiammatorie, quando ciò è vero solo se se ne abusa. In realtà il rilascio di adrenalina ed endorfine del peperoncino ha funzione energizzante, ma soprattutto analgesica. Inoltre la capsaicina è capace di bloccare la produzione di sostanza P, un neuropeptide che trasmette la sensazione di dolore al cervello.

Tosse e stati di raffreddamento: La vitamina C di cui il peperoncino è molto ricco, previene e cura le malattie da raffreddamento. Inoltre il potere antisettico e decongestionante del capsicum, dovuto principalmente all’azione dei caspaicinoidi, aiuta a combattere e a lenire disturbi come mal di gola e tosse. È molto utile nei freddi giorni invernali un infuso con peperoncino al quale si può anche aggiungere lo zenzero per potenziarne l’effetto.

Diabete: Uno studio guidato dal Dott. Kiran Ahuja e condotto dalla University of Tasmania School of Human Life Sciences, in Australia, ha dimostrato che il peperoncino conferisce protezione dal diabete autoimmune, stimolando il sistema immunitario del pancreas e grazie all’azione della caspaicina che riduce i livelli di insulina nel sangue.

Metabolismo e digestione: Diversi studi hanno dimostrato che il consumo di peperoncino accelera il metabolismo grazie alla caspaicina che, producendo adrenalina, influenza l’attività della tiroide e quindi del metabolismo, soprattutto intermedio, legato in particolar modo alla digestione. Inoltre la presenza di magnesio favorisce la trasformazione degli zuccheri presenti nel sangue in energia. Su diversi soggetti il metabolismo è arrivato a migliorare addirittura del 20%, influendo così massicciamente sullo stato generale di salute dell’organismo. Per quanto si dica che crei bruciore di stomaco (e in caso di quantità eccessive può essere vero), in realtà è un ottimo alleato della digestione perché stimola la secrezione di acido cloridrico e favorisce così anche l’appetito. Inoltre influisce positivamente sul transito intestinale dei cibi e sull’evacuazione, evitando la formazione e la successiva fermentazione di gas nello stomaco e la stitichezza.

Apparato cardio-circolatorio, arteriosclerosi, colesterolo: uno studio dell’ Istituto Regionale di Scienze Molecolari di Catanzaro ha dimostrato come i caspaicinoidi presenti nel peperoncino, in particolare la diidrocapsaicina, insieme alla lecitina, presente invece soprattutto nei semi, grazie al loro potere fluidificante e vasodilatatore, ostacolino la formazione e il deposito di colesterolo nel sangue, contrastando così anche l’insorgere dell’arteriosclerosi e proteggendo nel complesso l’intero apparato cardio-circolatorio.

Candida: Come accennato, il capsicum contiene una buona quantità di vitamina A, un valido antisettico e antimicotico. Ciò lo rende un ottimo alleato contro l’insorgenza della candidosi, causata da un livello troppo alto del fungo Candida Albicans nell’organismo.

Antitumorale: un tumore è costituito da cellule “malate” o “cattive”. Vista la capacità riconosciuta al peperoncino di combattere la formazione di radicali liberi grazie alla sua azione antiossidante, diversi studi scientifici gli attribuiscono anche una buona capacità di prevenzione dei tumori. La caspaicina distrugge le cellule cancerogene mediante l’apoptosi, un processo di “morte cellulare programmata”.

Antistaminico: recenti studi hanno mostrato che tra le tante proprietà del peperoncino ci sarebbe una notevole capacità antistaminica che lo renderebbe quindi un ottimo alleato nella cura di diversi tipi di allergia, sia grazie al potere antinfiammatorio che alla capacità immunostimolante, fondamentale per chi soffre di questa gravosa manifestazione.

Diarrea: oltre a favorire la digestione, il capsicum aiuta nei casi di diarrea infettiva. Infatti grazie alla sua azione antinfermentativa e antiputrefattiva, combatte questo fastidioso disturbo anche nei casi più difficili e in modo del tutto naturale.

Emorroidi: False credenze affermano che il peperoncino sia una della causa delle emorroidi. Niente di più sbagliato. Al contrario, ha funzioni anti-infiammatorie e anti-trombotiche, comunemente attribuite ai classici farmaci che vengono somministrati per questo problema, e combatte la stipsi, ulteriore causa di emorroidi. La presenza di vitamina k gli conferisce inoltre un ottimo potere antiemorragico.

Concilia il sonno: Non è del tutto vero che il peperoncino non fa dormire. Se bene fino ad ora abbiamo parlato dei suoi effetti energizzanti sull’organismo, in un secondo momento il peperoncino rilascia ossitocina, una sostanza che tende a conciliare il sonno. Dunque benefico la sera prima di andare a dormire grazie all’effetto rilassante, seppur non immediato, è un buon rimedio contro l’insonnia. Attenzione quindi ad utilizzarlo prima di mettersi alla guida, magari dopo un’abbondante cena arricchita da un bicchiere di vino: la sonnolenza è assicurata.

Buon umore: Nella tradizionale medicina orientale, da quella cinese a quella ayurvedica, il capsicum è sempre stato considerato un ottimo aiuto contro la depressione e anche l’occidente ne ha compreso le motivazioni. Il peperoncino ha infatti un effetto notevole sul sistema nervoso simpatico e un’azione simil-anfetaminica che migliora le condizioni dell’umore e il livello di attenzione.

Un efficace analgesico fai da te: crema con polvere di peperoncino.

Applicare una pomata a base di capsaicina localmente allevia il mal di testa e i dolori muscolo-articolari, dal classico mal di schiena alle problematiche legate all’artrosi.

È possibile prepararla a casa seguendo questo procedimento.

Ingredienti:

Una crema base ricca d’acqua (eventualmente potete aggiungerla), Polvere di peperoncino, Bicarbonato di sodio

Miscelate gli ingredienti in una ciotola utilizzando i guanti. Aggiungete il bicarbonato che proteggerà la vostra crema antinfiammatoria dalla proliferazione di funghi ed eventuali microrganismi e conservate in frigo.

Fate attenzione a non far entrare in contatto il preparato con occhi e mucose e a non eccedere con le dosi per evitare che diventi eccessivamente urticante.

Artemisia e le sue propietà

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Artemisia, ecco la verità sull' "erba magica" contro il tumore

Scienza, Salute, Artemisia, ecco la verità sull' "erba magica" contro il tumore

Sarebbe in grado di distruggere il 98% delle cellule tumorali in pochissime ore, solo 16. Si chiama Artemisia Annua ed è stata rinominata "erba magica" proprio per questo suo presunto "potere". A sostenere l'efficacia delle cure a base di questa erba di origine cinese sono soprattutto alcuni medici dell'Università della California che, come riporta la rivista Spirit Science and Metaphysic , hanno condotto studi che "mostrano che l'artemisina ferma il fattore di trascrizione 'E2F1' e interviene nella distruzione delle cellule tumorali del polmone, il che significa che controlla la crescita e la riproduzione delle cellule del cancro".

ARTEMISIA E TUMORI, 10 COSE DA SAPERE

Per il dottor Len Saputo si tratta addirittura di una “cancer smart bomb,” una bomba intelligente contro il cancro: l'artemisia, infatti, si sarebbe rivelata efficace nella distruzione del 75% delle cellule tumorali resistenti alle radiazioni, nel cancro al seno, ovvero dove un'elevata propensione ad accumulo di ferro, in sole 8 ore, balzate fino al 100% dopo soltanto 24 ore.

Ma questa "erba magica" è davvero così efficace?

"Si tratta di studi interessanti e che hanno un fondamento" spiega a Panorama.it Marco Pierotti, direttore scientifico dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano . "Anche se a prima vista si potrebbe pensare ad una di quelle notizie da lasciar perdere, esistono studi in proposito fin dal 2001, mentre quello più recente risale al 2011, quando sono stati condotti esperimenti in vitro".

Come funziona l'Artemisia Annua?

Questa erba era usata nella medicina cinese, poi venne dimenticata per un lungo periodo, fino a quando negli anni '70 si ritrovarono manoscritti che ne indicavano l'uso come antimalarico. Diciamo che può dare degli effetti positivi là dove c'è un'alta concentrazione di ferro, situazione che si verifica in alcuni tipi di tumore (non tutti, però), per garantire la rapida riproduzione delle cellule tumorali, sulle quali questa erba risulta "tossica". Insomma, non si tratta di una sorta veleno di scorpione...

Insomma, non è proprio una "bufala", ma cosa dicono gli studi in proposito?

L'ultimo lavoro, come accennato, risale al 2011 quando una company, che detiene un "mezzo brevetto", ha creato in laboratorio una molecola sintetica che riproduce gli effetti dell'erba. Al momento dunque esistono dati sperimentali in vitro, ma perché si possa davvero usare il principio alla base dell'azione dell'Artemisia Annua ci vorranno ancora diversi passaggi, dalle procedure su animali fino alle sperimentazioni cliniche. Insomma, occorrono ancora anni.

Cosa bisogna pensare allora della notizia dell'efficacia di questa erba?

L'atteggiamento corretto è partire dal presupposto che il cancro è una malattia complicata, dovuta alla complessità del nostro organismo e al fatto che la vita media si è allungata. Dunque non bisogna assumere un atteggiamento di chiusura verso eventuali cure non convenzionali, purché queste siano razionali e rispettino la metodologia della comunità scientifica. Il caso Stamina, ad esempio, dimostra che forse i 3 milioni di euro destinati alla sperimentazione sono stati tolti ad un'altra cura con la quale si potevano salvare delle vite.

Dunque non resta che aspettare?

Esatto, non resta che aspettare, perché la cura con l'erba Artemisia non è al momento una cura disponibile: possiamo considerarlo come un farmaco in via di sviluppo, una goccia di speranza, dal momento che ogni giorno in Italia si diagnosticano mille casi di cancro.

Cancro

Artemisia: proprietà antitumorali e benefici

Artemisia: proprietà antitumorali e terapeutiche per lo stomaco

L’etimologia del termine generico (Artemisia) non è sicura e sembra che derivi da Artemisia, consorte di Mausolo, re di Caria; ma anche, secondo altre etimologie, potrebbe derivare dalla dea della caccia (Artemide), oppure da una parolagreca “artemes” = sano) alludendo alle proprietà medicamentose delle piante del genere Artemisa. Il nome specifico (annua) fa riferimento al ciclo biologico annuale della pianta.
 Chiamata nella cultura popolare: artemisia volgare, artemisia comune, artemisia citronella, assenzio selvatico, erba reale, erba dai cento sapori, erba del fuoco, erba di San Giovanni.

Artemisia, parola che deriva dal nome della dea Artemide, ha proprietà curative d simili alle azioni benefiche apportate dalla divinità greca, come facilitare il parto, alleviare il dolore nelle donne con mestruazioni dolorose e regolarizzare il ciclo mestruale.

Allevia i disturbi digestivi: coliche, diarree croniche, dolori viscerali, senso di gonfiore addominale, flatulenza.

È una pianta conosciuta in Cina da più di 2.000 anni con il nome di qing-hao. Esistono numerose testimonianze scritte risalenti ai primi anni d.C. sull’uso, da parte dei cinesi, dell’infuso di Artemisia annua come antipiretico.
 I Cinesi considerano la pianta di artemisia come estremamente utile per un trattamento di natura terapeutica:

Il primo articolo sull’artemisinina fu pubblicato dai ricercatori cinesi su una rivista internazionale solo nel 1982, si scoprì che era una donna, You-You Tu. Furono le sue conoscenze della medicina cinese a farle capire l’importanza di una ricetta trovata in un antico erbario del 300, in cui, per curare la febbre malarica, si usava il succo della pianta fresca, e non una tisana della pianta secca. Queste condizioni di estrazione non degradavano l’artemisinina, e finalmente si riuscì a trovare un estratto attivo.

L’artemisia stimola la secrezione dei succhi gastrici, favorendo quindi l’appetito. Potente vermifugo: elimina i vermi intestinali.

È indicata per calmare le mestruazioni dolorose. Ha proprietà emmenagoghe (stimola l’afflusso di sangue nell’area pelvica e nell’utero) e favorisce la mestruazione, ciò  consente di curare i disturbi mestruali : le dismenorree  e le amenorree, aumenta le contrazioni uterine.
E’ ricca di oligoelementi: calcio, potassio, zinco, magnesio, fosforo, zolfo e iodio.
I principi attivi più importanti che si possono trovare all’interno dell’artemisia sono l’olio essenziale, la canfora, il borneolo, il vulgarolo, i carburi, flavonoidi, inulina (all’interno della radice).

Le proprietà dell’artemisia e l’uso

L’artemisia è impiegata nel trattamento dei disturbi digestivi, dei dolori articolari e muscolari, dell’anoressia, degli spasmi, dell’insonnia e per l’espulsione dei vermi intestinali. Questa pianta vanta anche effetti antibatterici, tonici e diuretici.
Ha azione antifungina, antiparassitaria e antibatterica, l’infezione urinaria, il catarro o l’infiammazione delle vie aeree, le affezioni bronchiali.
Ha azione diuretica e si utilizza per edemi e ipertensione arteriosa, in caso di ritenzione idrica .

Per il direttore scientifico dell’Istituto dei Tumori di Milano, Marco Pierotti, potrebbe essere “una goccia di speranza”. Ma ci vorranno ancora molti anni. Sarebbe in grado di distruggere il 98% delle cellule tumorali in pochissime ore, solo 16.
E ‘stata rinominata “erba magica” proprio per questo suo presunto “potere”. A sostenere l’efficacia delle cure a base di questa erba di origine cinese sono soprattutto alcuni medici dell’Università della California che, come riporta la rivista Spirit Science and Metaphysic , hanno condotto studi che “mostrano che l’artemisina ferma il fattore di trascrizione ‘E2F1’ e interviene nella distruzione delle cellule tumorali del polmone, il che significa che controlla la crescita e la riproduzione delle cellule del cancro”.
Per il dottor Len Saputo si tratta addirittura di una cancer smart bomb, una bomba intelligente contro il cancro:l’artemisia, infatti, si sarebbe rivelata efficace nella distruzione del 75% delle cellule tumorali resistenti alle radiazioni, nel cancro al seno, ovvero dove un’elevata propensione ad accumulo di ferro, in sole 8 ore, balzate fino al 100% dopo soltanto 24 ore.
 L’Artemisinina, liberando radicali liberi, colpisce selettivamente le cellule contenenti eccessive quantità di ferro (le cellule tumorali ne contengono molto più della media) portandole all’eliminazione. L’ Artemisinina contiene una porzione endoperossidasica che può reagire con il ferro per formare radicali liberi citotossici.

Articoli scientifici riguardanti l’artemisia

Anticancer Agents Med Chem.2013;Targeting eme per l’identificazione di agenti citotossici.
J Biomed Biotechnol.2012;
Attività antitumorale di artemisinina ei suoi derivati: da un noto agente antimalarico a un farmaco antitumorale potenziale.
CancerChemother Pharmacol.2011
Studio in vitro degli effetti anti-cancro di artemisone solo o in combinazione con altri agenti chemioterapici.
Toxicology.2011;
Tossicocinetica e tossicodinamica (TK / TD) valutazione per determinare e prevedere la neurotossicità di artemisinins.
Molecules.2010;
I flavonoidi di Artemisia annua L. come antiossidanti e il loro potenziale sinergia con artemisinina contro la malaria e il cancro.
CancerLett.2010;
Targeting percorsi di apoptosi nel cancro dalla medicina cinese.
Anticancer Drugs.2010;
Effetto di derivati ??di artemisinina in apoptosi e ciclo cellulare in cellule tumorali della prostata.
JCancer Res Clin Oncol.2010;
Effetti di inibizione della crescita di diidroartemisinina sulle cellule tumorali del pancreas: il coinvolgimento di arresto del ciclo cellulare e l’inattivazione di fattore nucleare-kB.
Crit Rev Toxicol.2010;
Tossicità del antimalarico artemisinina ei suoi dervatives.
Oncol Rep.
 Artesunato nel trattamento del melanoma uveale metastatico – prime esperienze.

Il Decotto di Artemisia:

Le foglie essiccate vengono utilizzate nei decotti per alleviare gli spasmi muscolari, in particolare quelli della muscolatura dell’utero. Si devono lasciare in infusione circa 20 g di questa pianta per 15 minuti in 1 litro di acqua calda. Si raccomanda di bere 2 o 3 tazze della soluzione ottenuta in qualunque momento della giornata, in caso di dolori articolari o muscolari. Nelle donne che soffrono di amenorrea o di dismenorrea, il trattamento deve iniziare 10 giorni prima della mestruazione.

L’olio essenziale di Artemisia viene impiegato nelle frizioni sulle parti dolenti del corpo per attenuare dolori causati da stanchezza, contratture muscolari o in caso di affezioni particolari come i reumatismi.
I cataplasmi o i clisteri di Artemisia ed Aglio sono ottimi per combattere i vermi intestinali.
Per uso esterno le compresse sono ottime per le ferite.
In cucina viene utilizzato per condire diverse pietanze e come aromatizzante dei liquori. Ha un gusto molto amaro.
 Lo sciroppo di Artemisia si può preparare con cinque grammi di estratto fluido mescolati con 95 grammi di sciroppo di zucchero: deve essere assunto in due o tre cucchiaini al giorno e permette di svolgere una funzione tonica e stimolante del sistema nervoso e, di conseguenza, anche rispetto a quello digestivo.

Artemisia: controindicazioni e avvertenze

L’artemisia è controindicata in gravidanza e se si allatta, oltre che nei bambini. La letteratura non parla di non effetti secondari e tossici rilevanti rispetto alle dosi terapeutiche consigliate, tranne nel caso in cui non sia presente una particolare sensibilità o allergia a livello individuale.
 L’utilizzo dell’artemisia è sconsigliato nei casi di ulcera gastrica e duodenale.

L' origine del nome e i luoghi in cui l'Aglio Orsino cresce spontaneamente

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L'Aglio Orsino deve l'origine del suo nome, con molta probabilità, al fatto che gli orsi (da qui appunto l'appellativo di "Orsino"), concluso il periodo invernale caratterizzato da un prolungato e inattivo letargo, una volta svegli si nutrano in grandissime quantità di questa piantina in modo da riprendere velocemente le proprie forze e da riattivare correttamente in questo modo il loro metabolismo e le loro funzioni vitali, rallentate a causa della quiescenza. Normalmente questa esile ma resistente piantina cresce in luoghi in cui vi è una notevole umidità, quindi predilige ambienti vicino a ruscelli, pozze d'acqua, fiumi e laghi come i boschi, i prati, le foreste e gli stagni.

La fioritura dell'Aglio Orsino avviene solitamente nei mesi primaverili di aprile e maggio, anche se, visti i cambiamenti climatici in corso, è possibile trovarne vari esemplari anche nel mese di marzo; la tipologia di terreno che predilige per il suo sviluppo e che gli è congeniale per una buona crescita è quella del suolo calcareo, cioè con oltre il 20% di carbonato di calcio, per la sua rinomata fertilità.

Propietà dell'aglio orsino

Proprietà terapeutiche dell'Aglio Orsino

L’Aglio Orsino è largamente utilizzato nei paesi nordici per le sue naturali qualità officinali e per le sue molteplici proprietà terapeutiche: in quelle zone è risaputo da secoli che sia il bulbo che le foglie della piantina, se consumati con regolarità giorno per giorno, anche attraverso l'uso costante di un infuso fatto con gli stessi, regalano molteplici benefici permanenti all'intero organismo, che ne risulta giovato. Statisticamente il paese Europeo che ne fa un uso maggiore è la Germania; primato ottenuto anche grazie alla sua favorevole posizione geografica, che permette alla piantina dell'Aglio Orsino uno sviluppo perfetto. Fortunatamente da alcuni anni le sue proprietà benefiche vengono sfruttate anche in Italia che, vista la naturale e abbondante presenza dell'Aglio Orsino presso i numerosi fiumi o laghetti nostrani, talvolta le sostituisce, preferendole, a quelle leggermente più blande dell'aglio comune. Un altro aspetto positivo di questa piantina è dato dal fatto che ogni sua singola parte possa essere utilizzata nella sua intera completezza regalando enormi benefici sia interni che esterni all'organismo che ne fa uso: il bulbo, opportunamente tritato o lasciato intero, potrà infatti essere utilizzato per minestre, insalate e carni, mentre la parte fiorita potrà essere utilizzata per infusi, frittate e maschere di bellezza.

Ogni singola parte di questa piantina possiede quindi enormi proprietà benefiche sia per l'organismo interno che per la pelle. Le proprietà terapeutiche che questa tipologia di aglio selvatico possiede sono molteplici e riassumibili in 11 proprietà officinali principali, riconosciute a livello medico: l'Aglio Orsino ha

1) una forte azione antibiotica e antimicotica;

2) la capacità, verificata a livello medico, di abbassare naturalmente, e senza effetti collaterali dannosi per l'organismo, il tasso di colesterolo cattivo nel sangue;

3) la capacità di svolgere una sviluppata azione di purificazione del sangue;

4) è in grado di operare una naturale ed efficace disintossicazione da parassiti e funghi nocivi talvolta presenti nell'organismo umano;

5) riduce la presenza di metalli pesanti nel sangue;

6) contiene vitamine essenziali e minerali in elevatissime quantità;

7) ha proprietà disinfettanti e protegge il nostro organismo da attacchi esterni curandone i danni già avvenuti attraverso la distruzione di batteri e germi patogeni;

8) ha una forte azione diuretica, che permette ai nostri reni di funzionare al meglio e di depurare il nostro organismo dalle sostanze di scarto;

9) vanta proprietà fortemente depurative e ipotensive, cioè di regolazione e normalizzazione del battito cardiaco;

10) è ricco di vitamina A, di vitamina B, di vitamina C, di vitamina PP e di simil-ormoni, utili anche durante il periodo della menopausa;

11) ha proprietà contro la caduta repentina dei capelli e infine

12) ha caratteristiche lenitive e depurative per ogni tipo di pelle.

Ulteriori informazioni su: aglio orsino - Piante Medicinali https://www.giardinaggio.it/erboristeria/piante-medicinali/aglio-orsino.asp#ixzz4YgiypvmR

Aglio selvatico

Ritenuta in passato una pianta magica, l'aglio orsino possiede tutte le proprietà dell'aglio coltivato in concentrazioni più elevate. Era già nota ai Celti e ai Germani e presenta un elevato tenore di vitamina C oltre alle ottime proprietà dimagranti.

Tutti i nomi dell'aglio orsino

Nome scientifico: Allium ursinum

Nomi comuni: aglio orsino, aglio selvatico, aglio dalle foglie picciolate, aglio dalle grandi foglie.

Nomi inglesi: ramsons, buckrams, wild garlic, broad-leaved garlic, wood garlic, bear leek, bear's garlic.

Classificazione botanica: famiglia delle Amarillidacee (Amaryllidaceae)

Forme e preparati: decotti, polveri, compresse, capsule, oli, pomate, cataplasmi, impacchi, elisir, tinture, sciroppi, essenze.

Le proprietà terapeutiche dell'aglio orsino

Uso interno

Depurativo, ipotensivo, antisettico, antielmintico, diuretico, dimagrante e ipoglicemizzante, ipolipemizzante (abbassa il tasso di colesterolo cattivo: LDL, e aumenta il buono: HDL).

Uso esterno Rubefacente, disinfettante.

Le indicazioni terapeutiche

Indicazioni terapeutiche abituali

Trattamento di patologie cardiovascolari, diarree e vermi intestinali. L'aglio orsino viene impiegato per abbassare la pressione arteriosa e stimolare la circolazione del sangue. È consigliato in caso di arteriosclerosi, artrite e reumatismi. È efficace contro i problemi intestinali, come mal di stomaco e flatulenza. Favorisce la digestione, libera le vie respiratorie.

Altre indicazioni terapeutiche dimostrate

Sono documentati altri impieghi dell'aglio orsino, come antipiretico (o febbrifugo) e contro alcune patologie virali o le malattie epatiche a carico del fegato. È anche indicato nel trattamento delle gastriti. Antiaggregante piastrinico, aiuta a combattere la formazione di ateromi (placche aterosclerotiche). Pare che i suoi composti di zolfo proteggano dall'insorgenza di tumori.

La storia dell'impiego dell'aglio orsino in fitoterapia

L'aglio orsino era già impiegato ai tempi dei Celti e dei Germani come pianta depurativa. Se ne sono addirittura ritrovate delle tracce in abitazioni risalenti al Neolitico. Nel medioevo, la pianta era considerata superiore all'aglio comune e veniva largamente prescritta. Ritenuta una pianta magica, era associata alla magia bianca. Gettata in un fiume permetteva di purificare l'acqua, mentre portata dalle donne gravide aveva la funzione di proteggere il nascituro. Si ritiene che l'orso ne consumi in abbondanza all'uscita dal letargo dopo il periodo invernale, da cui il suo nome. L'aglio orsino è una pianta originaria dell'Asia, ma si è diffusa in tutto il mondo.

La descrizione botanica dell'aglio orsino

L'aglio orsino è una pianta dei sottoboschi che predilige il fresco e l'ombra e che può raggiungere dai 20 ai 50 centimetri di altezza. I fiori sono di colore bianco, a forma di stella. Quando si sfregano le foglie, la pianta emana un forte odore di aglio. Può formare ampie colonie lungo i ruscelli. Le foglie compaiono tra aprile e giugno, e il periodo di raccolta termina quando sbocciano i primi fiori. Prima della fioritura, il suo aspetto è simile a quello del colchico autunnale o del mughetto con i quali è possibile confonderla, anche se l'aglio orsino si contraddistingue per il caratteristico odore di aglio.

La composizione dell'aglio orsino, Parti utilizzate In fitoterapia si utilizzano soprattutto le parti aeree, il bulbo e l'essenza.

Principi attivi

I principi attivi dell'aglio orsino sono pressoché identici a quelli dell'aglio comune, ma più concentrati. Ricchissimo di olio essenziale solforato, particolarmente ricco di vitamina C, solfuro di vinile, sali, allicina, è un antimicrobico molto potente e un antibiotico naturale. È un glucoside solforato che per idrolisi libera un olio essenziale tradizionalmente ritenuto alla base dei benefici dell'aglio orsino, ma anche del suo inconfondibile odore. Aldeide instabile.

L'uso e la posologia dell'aglio orsino

Dosaggio

Il bulbo è impiegato nella preparazione di tinture, sciroppi, decotti e cataplasmi. Consumato crudo, permette di conservare un massimo di vitamina C. Tritato nel latte, il bulbo svolge la funzione di vermifugo. Funge inoltre da antisettico intestinale ed è efficace per bloccare i meccanismi di fermentazione dell'intestino, favorendo la normalizzazione della flora intestinale. Il bulbo viene anche impiegato per combattere le malattie della pelle, l'eczema e i foruncoli.

L'essenza è utilizzata con azione rubefacente (NdR provoca l'arrossamento della cute a scopo terapeutico) contro i dolori reumatici, ma anche come disinfettante dell'aria in ambienti interni.

Le foglie fresche possono essere aggiunte a preparazioni gastronomiche per combattere diarree croniche e acute, ma anche costipazione intestinale causata da crampi interni. Poiché le foglie sfioriscono molto rapidamente, devono essere raccolte appena prima della fioritura.

L'essenza dell'aglio orsino può essere impiegata per frizioni in caso di dolori reumatici e nevralgie, compreso il mal di testa. È necessario far macerare 30 g di aglio schiacciato in 25 cl di aceto di vino per una decina di giorni.

Per uso esterno, gli spicchi d'aglio piegati fanno sparire calli, duroni e verruche., In capsule, favorisce la digestione, aiuta a ridurre la pressione arteriosa e stimola la circolazione del sangue., In infusione facilita la digestione ed è anche un rimedio contro gli ascaridi (vermi intestinali).

Precauzioni d'uso dell'aglio orsino

È possibile confonderlo con altre piante, specialmente con il "MUGHETTO"che è molto velenoso, ma è sufficiente scuotere leggermente le foglie per assicurarsi che si tratta di aglio orsino (l’aglio orsino e di struttura più delicata, ed emana un forte odore di aglio) e non di mughetto, di colchico autunnale o di gigaro scuro, tutte piante estremamente tossiche. (si consiglia di consultare un esperto in caso di insicurezza!

Controindicazioni

Il consumo di aglio orsino è controindicato in caso di irritazione gastrica, intestinale o urinaria. Non deve essere utilizzato da soggetti colpiti da malattie cutanee. L'aglio orsino è anche sconsigliato alle persone affette da infiammazioni delle vie respiratorie. Il consumo dell'aglio orsino è vietato alle donne incinte e a quelle che allattano e deve essere utilizzato con cautela nei bambini.

Effetti indesiderati

Non esistono controindicazioni, o quantomeno effetti indesiderati noti, legati al consumo di aglio orsino, se assunto alle dosi prescritte. Si raccomanda di consultare sempre un medico o un farmacista. Un consumo eccessivo del prodotto può provocare crampi addominali.

Interazioni con piante medicinali o integratori alimentari, Non esistono interazioni note., Interazioni con i farmaci, Non esistono interazioni note.

I benefici noti

Grazie alla concentrazione di principi attivi elevata, l'aglio orsino presenta un vantaggio comprovato rispetto all'aglio comune. È utilizzato come antiaggregante piastrinico (antitrombotico) e per contrastare la formazione di ateromi. Può anche svolgere un effetto dimagrante e ipoglicemizzante. È efficace nel trattamento di patologie cardiovascolari, diarree, ma è anche un antinfluenzale efficace. Può essere consigliato in caso di enfisema (NdR patologia polmonare di tipo ostruttivo) o di bronchite, perché libera le vie respiratorie. Per beneficiare appieno del tenore elevato di vitamina C, l'aglio orsino viene consumato crudo.

Le avvertenze

Si consiglia di consumare preparati confezionati e standardizzati per uso alimentare nelle dosi giornaliere raccomandate. A prescindere dal beneficio che si desidera ottenere dall'assunzione dell'aglio orsino, è opportuno consultare un medico o un farmacista.

La ricerca sull'aglio orsino

L'aglio orsino vanta proprietà molto simili a quelle dell'aglio comune. Tuttavia, il numero di ricerche condotte su questa pianta è decisamente inferiore rispetto a quelle sull'aglio comune. È anche noto per le sue proprietà antitrombotiche (evita la formazione di aggregati piastrinici) e sono in corso studi sulle sue proprietà curative contro il cancro. È tornato a essere largamente impiegato per il suo tenore molto elevato di vitamina C e per le sue proprietà dimagranti.

Aglio orsino 12 ricette

L'aglio orsino è una varietà di aglio selvatico che cresce nel sottobosco europeo. Il so caratteristico odore protegge la pianta dagli erbivori

Crema di champignon e aglio orsino

Ingredienti: - 300 g di champignon - 2 patate medie - 70 gr di aglio orsino - olio evo - 1 scalogno - mezzo bicchiere di latte - brodo vegetale...

Pesto di aglio orsino

Ingredienti: - circa 20 foglie di aglio orsino - 30 g di gherigli di noci - 2 cucchiai di parmigiano grattugiato - 75 ml di olio extra vergine d'oliva -sale ...

Torta salata ai porri e aglio orsino

Ingredienti: - 100 g di farina 00 - 100 g di farina integrale - 100 g burro - pizzico di sale - 3-4 cucchiai di latte freddo - per la farcia: - 1 porro grande e aglio orsino

Gnocchi con pesto di aglio orsino e speck

Ingredienti: Per gli gnocchi: - 600 g di patate di qualità farinosa - 150 g di farina - 1 uovo - sale - noce moscata Per il condimento: - speck - pesto di a...

Trofie doppio pesto

Ingredienti: - 400 g di trofie fresche - ca. 10 foglie di aglio orsino - una manciata di parmigiano - olio Evo q.b. - sale e pepe - pesto alle noci già pronto...

Ancora quiche .... ma col pesce!

Ingredienti: - pasta sfoglia per foderare le formette - 500 g di pesce - 1 confezione di Philadelphia - qualche foglia di aglio orsino - timo fresco - 6 grandi ch...

Crostata di fagiolini in verde

Ingredienti: - 300/400 g di fagiolini piatti - 1 frisé - 1 uovo - 4 cucchiai d'olio evo - 1 cucchiaio di pesto d'aglio orsino - 4/5 c di parmigiano - 10 fogli di m...

Sunday omelette

Ingredienti: - 2-3 uova grandi e freschissime - 5 cipollotti freschi - 8 foglie di aglio orsino - 8-10 pomodorini - olio extra vergine d'oliva q.b. - parmigiano...

burro salato ai diamanti all'aglio orsino e pesto n.2

E con la primavera è arrivato anche l'aglio orsino, so che pochi hanno l'opportunità di poterlo trovare e usare, si trova nei boschi e nei terreni abbastanza umidi e per le foglie assomiglia al mughetto ma dato che questo è velenoso è il caso di fare molto.

Rosmarino e i suoi benefici

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Rosmarino Proprietà e Benefici

Il rosmarino, nome scientifico Rosmarino officinalis, è una pianta appartenente alla famiglia delle Labiate. La pianta è a carattere cespuglioso, è molto ramificata ed ha numerosissime foglie sempreverdi piccole e strette. Può raggiungere il metro e mezzo di altezza. I suoi fiori, che possiamo trovare per tutto l’anno, hanno un bel colore azzurro sfumato violetto.

Il nome rosmarino deriva dai termini latini “Ross e Marius» e significa letteralmente rugiada del mare.

Il rosmarino è una delle erbe aromatiche più antiche, tanto che i Greci e gli Egizi ne conoscevano già le proprietà. Oggi è presente un po’ dappertutto e non vi è casa di campagna o orto che non ne possegga un cespuglio.

Il periodo ideale per la raccolta è la primavera.

Composizione Chimica

Il rosmarino contiene il 68 % circa di acqua, il 14 % di fibra alimentare, il 3,3 % di proteine, il 5,9 % di grassi ed il 2,4 % di ceneri.

I minerali: fosforo, potassio, ferro, sodio, rame, zinco, magnesio, manganese e calcio.

Le vitamine: vitamina A, B1, B2, B3, B5, B6 e vitamina C.

Gli aminoacidi: acido aspartico, acido glutammico, alanina, arginina, cistina, glicina, fenilalanina, istidina, metionina, isoleucina, leucina, lisina, prolina, serina, tirosina, triptofano, valina e treonina.

Le foglie contengono un olio essenziale molto pregiato, le sue proprietà principali sono da riferirsi ad alcuni composti tra i quali annoveriamo: il pinene, il borneolo, la canfora e il cineolo.

Oltre a queste sostanze le foglie di rosmarino contengono anche saponine, acido rosmarinico, flavonoidi e tannini. Molte di queste sostanze, una volta isolate e analizzate, hanno mostrato forti proprietà antiossidanti.

Proprietà e Benefici del Rosmarino

Circolazione Sanguigna

Secondo recenti ricerche, il suo uso regolare mantiene giovani e, grazie al significativo apporto di ferro, migliora la circolazione sanguigna, aiutando soprattutto chi si sente privo di forze e debilitato, magari a causa di cali di pressione.

Benefici al Fegato

Grazie ai suoi potenti antiossidanti il rosmarino svolge un ruolo protettivo dei riguardi del fegato, organo che risente più di tutti gli effetti dello stress.

Fa Bene al Cervello

Secondo uno studio condotto dall’Università di Kioto, in Giappone, il rosmarino contiene una sostanza, l’acido carnosico, che ha la proprietà di combattere gli effetti nocivi dei radicali liberi nel cervello. Questo significa che il rosmarino aiuta a prevenire l’invecchiamento celebrale.

Allo stesso tempo la pianta è anche stimolante delle funzioni cognitive, migliora la memoria e la concentrazione. È consigliato alle persone anziane che soffrono di disturbi cognitivi come l’Alzheimer e la demenza.

Benefici agli Occhi

La rivista investigativa Ophthalmology & Visual Science ha recentemente pubblicato uno Studio Condotto dal Sanford-Burnham Medical Research Institute. Secondo lo studio il rosmarino avrebbe proprietà molto salutari nei confronti degli occhi, in particolar modo contro la degenerazione maculare. Questi benefici sono dovuti in particolar modo alla vitamina A e agli altri composti antiossidanti presenti nelle sue foglie.

Stress e Umore

Il solo aroma del rosmarino è stato associato al miglioramento dell’umore e dello stress, anche quando consumato o applicato esternamente sotto forma di olio essenziale produce gli stessi effetti. In aromaterapia la pianta viene utilizzata proprio per calmare lo stress e migliorare l’umore.

Sistema Immunitario

La pianta ha un buon contenuto di composti antiossidanti e di principi attivi. Queste sostanze proteggono l’organismo da vari tipi di patologie che possono danneggiare e compromettere il nostro sistema immunitario. Tra le sostanze che concorrono a proteggere e a fortificare il sistema immunitario troviamo l’acido rosmarinico, l’acido betulinico e l’acido caffeico.

Problemi di Stomaco

La tradizione popolare di diverse culture ha utilizzato per anni il rosmarino come rimedio naturale per curare lo stomaco. Le sue proprietà antinfiammatorie e stimolanti sono state impiegate per trattare la diarrea, la flatulenza, il gonfiore addominale ed altri problemi ancora.

Rinfresca l’Alito

È un antibatterico naturale che può essere utilizzato per rinfrescare l’alito e per migliorare la salute della bocca in generale. A tal proposito si possono mettere un po’ di foglie di rosmarino a macerare in un bicchiere d’acqua calda e poi fare i gargarismi con il contenuto filtrato.

Analgesico

Per molto tempo è stato utilizzato sotto forma di impasto o di unguento per lenire i dolori ad uso esterno. Per uso interno può essere utilizzato per curare il mal di testa. Anche il suo decotto applicato alle tempie può essere utilizzato per curare il mal di testa.

Fa Bene alla Pelle

Il suo olio essenziale (non va utilizzato per uso interno) apporta benefici alla pelle mantenendola giovane e ritardandone l’invecchiamento. L’olio può essere utilizzato anche per eliminare, o almeno ridurre, le macchie della pelle tipiche della vecchiaia.

Tisana di Rosmarino per Aiutare la Digestione

Semplicissimo il procedimento per la preparazione: procurarsi l’equivalente di un cucchiaio da cucina di foglie di rosmarino e deporle in una tazza di acqua bollente per almeno 15 minuti. Filtrare e assumere dopo i pasti.

Rosmarino in Cosmetica

Viene impiegato in cosmetica grazie alle sue proprietà deodoranti, tonificanti e purificanti; utile in caso di pelle grassa.

È un ingrediente molto diffuso per gli shampoo, nello specifico per la fortificazione del capello.

Rosmarino e Calorie

Ogni 100 gr. di rosmarino abbiamo un apporto calorico pari a 131 calorie.

Controindicazioni

Come per tutte le piante con proprietà stimolanti, il rosmarino va assunto con attenzione, soprattutto in caso di pressione alta ed insonnia. Non usare in gravidanza e non impiegare l’olio essenziale in soggetti affetti da epilessia.

Il rosmarino fresco, laddove non sussistono problemi di pressione alta, alle dosi normali consigliate ha solo effetti benefici; solo ad alti dosaggi la pianta può provocare disturbi di tipo gastrico.

Curiosità

Rosmarino proprietà e benefici

Già nell’epoca romana la pianta veniva utilizzata per uso curativo al fine di lenire il mal di denti o slogature e torcicollo. Oggi lo si usa per curare la colite o la nausea, come rimedio ai dolori reumatici, le fitte cardiache o i problemi di digestione.

Nel medioevo il rosmarino veniva utilizzato durante gli esorcismi per scacciare gli spiriti maligni dalle persone possedute. Per lunghissimo tempo venne impiegato come sostanza fumigante per disinfettare le stanze dei malati. Ancora oggi i rametti di rosmarino vengono riposti in cassetti e armadi per profumare e tenere alla larga le tarme dagli indumenti.

Durante la civiltà egizia il rosmarino era addirittura utilizzato come simbolo di eternità tanto che venne rinvenuto in alcune tombe di faraoni. Nell’antica Grecia sembra che gli studenti erano soliti mettere dei rametti di rosmarino tra i capelli per stimolare la mente e aumentare la memoria ai fini dello studio. 

Durante i funerali vi era anche l’abitudine di gettarne un ramoscello nelle tombe come simbolo di ricordo. Grazie alla sua proprietà di rinforzare la memoria è appunto ritenuta la pianta del ricordo. Nella celebre opera di Shakespeare, Ofelia pronuncia queste parole: “Ecco laggiù il rosmarino, la pianta del ricordo “.

Salvia Proprietà e Benefici

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La salvia è un arbusto cespuglioso sempreverde che può raggiungere l’altezza massima di circa 80 cm. Allo stato selvatico la si può trovare nella zona centromeridionale del nostro paese in cui, viste le sue ottime proprietà, è ormai coltivata in tutti gli orti.

Salvia: proprietà e benefici

Il suo nome scientifico è Salvia officinalis, ed appartiene alla famiglia delle Labiate. Il suo nome deriva dal latino salus salvus, che significa sano, in buona salute, proprio in riferimento alle sue proprietà curative.

È originaria dell’Europa ed il suo uso risale fin ai tempi più antichi.

Composizione Chimica

Contiene l’8 % d’acqua, il 10,4 % di proteine, il 12,8 % di grassi, il 40 % di fibre, l’1,7 % di zuccheri e l’8 % di ceneri.

I minerali: calcio, sodio, fosforo, ferro potassio, magnesio, zinco, rame, manganese e selenio.

Contiene vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B6, la vitamina C, la vitamina E, K e J. Sono presenti beta-carotene, criptoxantina-beta, luteina e zeaxantina.

La salvia contiene olio essenziale che è composto principalmente dal thujone, la restante parte è costituita da componenti minori quali: acetato di bornile, canfora, cineolo, borneolo, salviolo, salvane, cariofillene, terpinolene, limonene, ossido canfene e octenolo.

È nei periodi particolarmente caldi, quindi estivi, che la pianta produce la maggior quantità di olio essenziale. Altri componenti della salvia sono i flavonoidi, noti per le loro proprietà antiossidanti, i tannini, acido ossalico, mucillagini, saponine, resine ed enzimi.

Proprietà e Benefici della Salvia

Battericida

È considerata una panacea per una vasta tipologia di malanni e un antico proverbio recita più o meno così: “chi ha la salvia nell’orto possiede salute nel corpo”. Avendo la salvia proprietà battericide è indicata per la prevenzione e la cura di patologie delle vie respiratorie come tosse, raffreddore asma e irritazioni della gola.

Digestiva

Stimola la secrezione dei succhi gastrici ed è quindi considerata un ottimo digestivo.

Salute orale

Mantiene l’alito fresco e strofinando le sue foglie sui denti contribuisce a tenerli più bianchi e puliti. In caso di laringiti e faringiti è utile preparare un decotto con le sue cime fiorite, cinque grammi bolliti in una tazza d’acqua.

Menopausa

Studi clinici hanno dimostrato come la pianta abbia proprietà utili a contrastare gli effetti della menopausa. Il suo utilizzo apporta benefici agli attacchi improvvisi di calore e nella sudorazione che li accompagna riducendone gli effetti.

A tal scopo utilizzare una tisana di salvia preparata con foglie fresche lasciate in infusione in una tazza di acqua bollente.

Diuretica

Le sostanze contenute nella salvia, i triterpeni in particolare, le conferiscono proprietà diuretiche ed antinfiammatorie.

Depurativa

L’olio essenziale accelera l’eliminazione delle tossine dal sangue attraverso la sudorazione o la minzione.

Fa bene alla Pelle

L’olio essenziale di salvia ha spiccate proprietà antiossidanti, per questo motivo viene molto impiegato in cosmetica per la preparazione di prodotti anti invecchiamento. Gli antiossidanti contrastano l’attività dei radicali liberi che sono il responsabile dell’invecchiamento precoce delle cellule del nostro corpo, pelle compresa.

Questi composti quindi prevengono e rallentano la formazione di rughe e la degenerazione dei tessuti. Fare un bagno in una vasca con un paio di manciate di foglie di salvia contribuisce a rinvigorire la pelle. Ottime le sue proprietà cicatrizzanti su ferite e piaghe dure a rimarginarsi.

Diabete

Sotto forma di infuso preso a stomaco vuoto, può portare benefici ai diabetici in quanto ha proprietà utili ad abbassare la glicemia.

Carminativa

Ha proprietà carminative, contribuisce ad eliminare i gas intestinali e può quindi apportare benefici in caso di gonfiore addominale.

Ciclo mestruale

L‘olio essenziale regolarizza il ciclo mestruale ed attiva alcuni ormoni che aiutano ad alleviare i sintomi di questa condizione come il nervosismo, il mal di testa, la nausea, gli sbalzi d’umore e la stanchezza.

Espettorante

Anche tosse e raffreddore possono trovare sollievo dall’utilizzo della salvia che infatti, grazie alle sue proprietà espettoranti, è in grado di facilitare l’espulsione di muco e catarro che ostruiscono le vie respiratorie.

Perdita di Capelli

La salvia è stata usata sin dai tempi più antichi per la cura dei capelli. Si è da poco scoperto che a pianta contiene un composto utile nel trattamento della perdita dei capelli, il beta-sitosterolo. Come rimedio alla perdita di capelli si consiglia di mescolare 3 gocce di olio essenziale di salvia con 3 gocce di olio essenziale di rosmarino e 3 gocce di olio di menta che vanno diluite in un cucchiaio di olio di oliva che verrà utilizzato per il massaggio del cuoio capelluto due volte al giorno.

Contrasta la Sudorazione Eccessiva

Uno studio condotto in Germania ha dimostrato che l’assunzione di un infuso di salvia è in grado di ridurre la sudorazione del 50 %.

Asma

Ha proprietà antispasmodiche che allenta la tensione dei muscoli lisci, può venire inalata sotto forma di vapore per calmare gli attacchi d’asma.

Tisana alla Salvia

Procurarsi 15 grammi di foglie secche o fresche e deporle in un litro di acqua bollente per almeno dieci minuti. Dolcificate con miele e aggiungete scorza di limone.

Utile in caso di attacchi d’asma.

Raccolta

Le foglie di salvia si raccolgono quando sono ben sviluppate, nel periodo compreso tra aprile e luglio, mentre, per quanto riguarda le cime fiorite, vanno colte da maggio ad agosto facendo bene attenzione a tagliarle almeno 10 cm al di sotto dei fiori.

Le foglie da essiccare vanno raccolte prima del periodo della fioritura. Al fine di mantenere il caratteristico profumo vanno sottoposte ad una lenta essiccazione e conservate in un barattolo a chiusura ermetica, al riparo dalla luce.

Salvia e Curiosità

La polvere ottenuta dalle foglie secche della salvia può essere usata come dentifricio, e con ottimi risultati. Anche le foglie fresche, se strofinate sui denti come fossero uno spazzolino, oltre a pulirli, mantengono l’alito fresco.

Il nome deriva dalla parola latina salvus che significa sano proprio ad indicare le proprietà terapeutiche della pianta. Nella medicina popolare del medioevo la salvia veniva già impiegata per la cura di diversi malanni legati alla pelle.

Per uso esterno la salvia viene utilizzata per curare le punture d’insetto e per la disinfezione di ferite e piaghe; masticare le sue foglie fresche rappresenta un ottimo toccasana per l’infiammazione delle gengive.

L’olio essenziale va usato con cautela e parsimonia, è necessario non superare le tre gocce, indipendentemente dall’uso che ne viene fatto. Non abusare nemmeno dell’uso delle foglie fresche, in quanto contengono sostanze dell’assenzio che in dosi elevate possono risultare parecchio tossiche, soprattutto per gli ipertesi.

Con 50 g di fiori e foglie di salvia lasciate macerare in un litro di vino o di liquore è possibile preparare una bevanda con proprietà digestive e toniche.

Grazie alle sue proprietà che hanno effetti benefici su pelle e capelli la pianta è molto utilizzata in ambito cosmetico.

Un metodo per gustare le sue foglie è quello di friggerle, anche se questo tipo di cottura non è molto salutare, una volta ogni tanto è possibile concedersi questo piacere, a patto che non diventi un’abitudine. Le foglie vanno prima passate nella pastella e poi immerse per alcuni minuti nell’olio bollente.

Salvia e Calorie

100 grammi di foglie di salvia hanno un apporto calorico pari a 315 calorie.

Alloro Proprietà e Benefici dell’alloro

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La pianta dell’alloro, nome scientifico Laurus nobilis, è un sempreverde appartenente alla famiglia delle Lauraceae in possesso di diverse. proprietà terapeutiche.

L’albero dell’alloro può raggiungere i 10 metri di altezza anche se nei giardini viene coltivato come siepe e quindi, normalmente non supera i due metri di altezza.

Conosciuto anche col nome lauro, è originario del Mediterraneo e, ai tempi degli antichi romani, veniva utilizzato per incoronare e rendere onore a personaggi illustri e ai valorosi combattenti vincitori in battaglia.

Ai nostri tempi invece, grazie alle sue proprietà aromatiche, viene utilizzato soprattutto in cucina per aromatizzare i cibi.

Composizione Chimica dell’Alloro

Le foglie di alloro contengono circa il 5% di acqua, carboidrati, l’8,1 % di proteine, il 3,5 % di ceneri, il 25, 5 % di fibre alimentari e l’8 circa % di grassi.

Questi i minerali: calcio, fosforo, sodio, potassio, ferro, selenio, rame, magnesio, zinco e manganese.

Queste le vitamine: vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B6 e vitamina C.  Contiene anche oli naturali che, grazie alle loro proprietà, vengono impiegati come ingredienti nella preparazione di ricette mediche.

Le sue foglie contengono olio volatile ricco di cineolo e fenolo, pectine, tannini, resine, oli essenziali ed una sostanza amara che prende il nome di lattone e che è anche uno stimolante dell’appetito.

Proprietà e Benefici dell’alloro

L’alloro ha molte proprietà terapeutiche in grado di apportare benefici sulla salute umana.

Digestivo

Con le sue foglie si preparano un liquore ed un infuso dalle spiccate proprietà digestive. L’infuso, oltre ad aiutare la digestione, purifica il tubo digerente e favorisce l’eliminazione dei gas intestinali.

Diuretico

Ha anche proprietà diuretiche ed antispasmodiche, favorisce cioè il rilassamento della muscolatura contratta. La sua assunzione è consigliabile alle donne in quanto è in grado di apportare benefici durante il ciclo mestruale, stimolandolo ed aumentandone il flusso andando così a diminuirne il dolore.

Espettorante

Le sue proprietà terapeutiche apportano benefici anche all’apparato respiratorio infatti, le sostanze in esso contenute, svolgono funzione espettorante contrastando catarro e tosse grassa.

Benefici al Sistema Nervoso

Le foglie della pianta sono utilizzate le diverse terapie, dalla cura dell’anoressia alla cura del raffreddore e dell’influenza ma non solo. Le proprietà dell’alloro o lauro, tornano utili anche in caso di malattie legate al sistema nervoso, infezioni intestinali, infiammazioni della bocca e dolori reumatici.

Sinusite

In caso di sinusite si consiglia l’utilizzo di in decotto o di un infuso di alloro, grazie alla presenza di oli, il lauro apporta benefici in caso di influenza ed aiuta a ridurre la secrezione nasale.

Gengive e Voce

In caso di problemi alle gengive causati da infezioni oppure in caso di abbassamento della voce si possono fare gargarismi con un bicchiere contenente acqua in cui sono state fatte bollire 10 foglie di alloro. La pianta ha inoltre proprietà anti reumatiche.

Infuso di Alloro

Per la preparazione dell’infuso è necessario prendere tre/quattro foglie, spezzettarle e riporle in una tazza insieme ad un po’ di scorza di limone. Nella tazza va poi versata dell’acqua bollente che va lasciata riposare per circa un quarto d’ora dopodiché si filtra e si addolcisce con miele o zucchero. Bere quando è ancora caldo.

L’infuso non ha solamente proprietà digestive, si può utilizzare anche per mestruazioni dolorose, come antispasmodico ed in casi di bronchite.

Decotto di Alloro

Il decotto di alloro si utilizza prevalentemente per pediluvi e bagni rilassanti, si prepara mettendo una manciata di foglie a bollire in una pentola d’acqua per circa 20 minuti. Al termine si filtra il decotto e lo si versa nella vasca insieme all’acqua per il bagno oppure lo si utilizza per un pediluvio rilassante e tonificante.

Alloro Calorie

Ogni 100 gr. di alloro (lauro) si ha un apporto calorico pari a 313 calorie.

Alloro: proprietà e benefici

Attenzione

Attenzione a non confondere la pianta dell’alloro Laurus nobilis con quella velenosa del Lauroceraso (Prunus laurocerasus).

Controindicazioni dell’Alloro

Non somministrare ai bambini con meno di 6 anni né alle persone con allergie respiratorie.

Alcune sostanze contenute nell’alloro potrebbero creare complicazioni alle donne in gravidanza per cui, in questo caso, se ne sconsiglia l’uso.

Curiosità

L’olio essenziale si ottiene dalle foglie essiccate e dai rametti con il metodo della distillazione in corrente di vapore.

Si pensa che il nome della pianta prenda le sue origini dal verbo latino laudari. Forse è anche per questo motivo che il lauro veniva utilizzato per (lodare) incoronare le persone famose ed i combattenti vittoriosi.

È una pianta molto utilizzata nella medicina cinese e nella Medicina Ayurveda.

È conosciuto fin dall’antichità per le sue proprietà terapeutiche ed i suoi benefici sulla salute umana. Nelle opere letterarie di Ippocrate e di Plinio vi sono molti riferimenti alle proprietà terapeutiche della pianta.

La pianta dell’alloro è molto resistente e cresce bene su ogni tipo di terreno, resiste sia al caldo torrido che al freddo rigido.

Anche il termine laurea pare essere collegato al nome latino della pianta Laurus. Allo stesso modo in cui la pianta veniva utilizzata per la consacrazione dei vincitori il suo nome venne adottato per indicare il raggiungimento del podio più alto in termini di studio.

Le foglie vanno colte possibilmente durante la stagione primaverile in quanto, in questo periodo, sono più ricche di principi attivi.

L’olio essenziale di alloro si ricava dalle sue foglie essiccate e dai rametti per distillazione in corrente di vapore.

Con le foglie fresche e l’alcool a 95° si può preparare un liquore con proprietà digestive.

Alcune foglie aggiunte alla cottura dei legumi li rende più digeribili. Le sue bacche invece vengono utilizzate per aromatizzare alcuni tipi di birra.

Le foglie si possono utilizzare per evitare che nei cereali si formano le tignole della farina. È sufficiente posizionare alcune foglie fresche di alloro all’interno degli armadietti in cui si conserva riso, farina etc.

Avvertenze

Se utilizzato in dosi eccessive il lauro può provocare nausea.

In dose abbondanti l’alloro può anche dare luogo ad effetti narcotici e creare sonnolenza per cui fare sempre molta attenzione in caso di assunzione. In caso di dubbi rivolgersi sempre al proprio medico di fiducia.

Timo: Proprietà e Benefici

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Timo: Proprietà e Benefici

Fin dai tempi più antichi il timo è stato considerato in possesso di proprietà terapeutiche. L‘olio essenziale di timo era uno degli ingredienti che gli antichi egizi impiegavano per il processo di imbalsamazione, evidentemente erano ben consapevoli delle buone proprietà antibatteriche che fanno del timo un conservante naturale.

Quella del timo è una pianta perenne appartenente al genere Thymus che comprende più di 300 specie di piante, la famiglia è quella delle Labiateae, la stessa della menta. La pianta cresce in tutta l’Europa, è molto ramificata e la sua fioritura avviene tra maggio ed ottobre.

La varietà più utilizzata nel nostro paese è rappresentata dal timo comune o Thymus Vulgaris che possiamo trovare allo stato spontaneo o coltivato. Insieme al timo cedrato o Thymus Serpillum è quello maggiormente utilizzato grazie alle sue proprietà curative. Le parti utilizzate per fini terapeutici sono i fiori e le foglie, sia fresche che secche.

Composizione Chimica del Timo

È composto per 65% da acqua, per il 14,5 % da fibre, il 5,5% da proteine, 3,2 % da ceneri e per il 32 % da grassi.

Contiene potassio, calcio, sodio, fosforo, ferro, magnesio, zinco, rame e manganese.

Le vitamine: vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B5, B6 e la vitamina C. Contiene beta-carotene.

Gli aminoacidi: leucina, isoleucina, lisina, treonina, valina e triptofano.

Le proprietà ed i benefici del timo sul nostro organismo sono dovuti innanzitutto alla abbondante presenza di oli essenziali nei suoi fiori e nelle foglie. I principali sono il timolo, il carvacrolo, il cineolo, il borneolo ed il linaiolo.

Proprietà e Benefici del Timo

Antibatterico: grazie all’azione del timolo, ha proprietà antibatteriche ed antisettiche che sono di gran lunga superiori rispetto ai comuni disinfettanti. Proprio grazie alle sue incredibili proprietà antibatteriche, secondo uno studio condotto dai ricercatori del Regno Unito, la tintura madre di timo è più efficace contro l’acne di qualsiasi prodotto comunemente usato per questo scopo, compreso il perossido di benzoile. I ricercatori dell’Università di Torino hanno scoperto che l’olio essenziale di timo, sempre grazie alle sue proprietà antibatteriche, apporta benefici in caso di Candida albicans, un fungo che provoca fastidiose infezioni orali e vaginali.

Digestivo: assumere timo significa anche stimolare l’appetito ed aiutare il processo digestivo, poche foglie in una tazza di acqua bollente apportano benefici all’intestino ed alle vie urinarie.

Radicali liberi: svolge anche un’azione protettiva nei confronti dei danni provocati dai radicali liberi. Questa proprietà è da ricondursi all’olio essenziale ed ai flavonoidi  la cui presenza contrasta gli effetti nocivi dei radicali liberi, che ricordiamo sono un sottoprodotto del metabolismo umano. La sua assunzione è quindi utile a mantenere il corpo in salute.

Tonico: è anche un buon tonico per l’organismo, rafforza il sistema immunitario ed il sistema nervoso principale.

Migliora l’umore: in uno studio del 2013 è stato evidenziato come il suo intenso aroma sia in grado di influenzare l’attività dei neuroni incrementando nelle persone sentimenti di benessere e buon umore, per questo motivo il timo è consigliato in caso di stress psichico e fisico.

Espettorante: il timo ha proprietà espettoranti e balsamiche in grado di apportare benefici alle affezioni delle vie respiratorie e facilitare così l’espulsione delle secrezioni bronchiali. L’infuso ottenuto con le sue sommità ha infatti proprietà curative nei confronti della tosse, l’unico inconveniente è il suo gusto piuttosto amaro.

Abbassa la pressione ed il colesterolo: i ricercatori dell’Università di Belgrado, in Serbia, hanno dimostrato con diverse sperimentazioni sui topi che l’estratto di timo selvatico è in grado di abbassare la pressione sanguigna ed il colesterolo. Se queste proprietà venissero confermate da esperimenti sugli esseri umani un modo semplice per godere di questi benefici sarebbe quello di sostituire il sale che usiamo per condire i nostri piatti con il timo, che dona comunque un buon sapore a tutti i cibi.

Capelli grassi: questa preziosa pianta apporta dei benefici nei confronti dei capelli grassi, a tal fine è sufficiente aggiungere qualche goccia di olio essenziale durante lo shampoo per ristabilire il normale livello di sebo nel cuoio capelluto.

Acne: i ricercatori inglesi della Leeds Metropolitan University hanno scoperto che i preparati a base di questo vegetale sono di gran lunga i più efficaci per quanto riguarda il trattamento dell’acne rispetto ad altre erbe utilizzate per lo stesso fine.

Cicatrizzante: il suo olio essenziale ha effetti benefici sulla pelle ed è in grado di ridurre notevolmente le cicatrici ed i segni lasciati dall’acne, dalla varicella e da altre affezioni della pelle.

Antireumatico: i reumatismi, la gotta e l’artrite sono causati da un eccesso di tossine nel sangue, come ad esempio acido urico, e da una cattiva circolazione sanguigna. L’olio essenziale di timo può contribuire a risolvere questi problemi in quanto, grazie alle sue proprietà diuretiche, facilita l’espulsione delle tossine dall’organismo. Come stimolante invece migliora la circolazione sanguigna ed è d’aiuto in patologie come l’artrite ed altre ad essa collegate.

Olio Essenziale di Timo

L’olio essenziale di timo, utilizzato per scopi terapeutici, si estrae principalmente dal “Thymus Vulgaris. Le parti utilizzate per creare questo olio sono le sommità fiorite della pianta allo stato fresco, che vengono distillate con la tecnica chiamata  corrente di vapore.

Il primo olio ottenuto dalla distillazione, a causa della sua alta concentrazione, è molto potente e di colore rosso; prima di poter essere messo in commercio deve quindi subire una seconda distillazione che lo rende più tollerabile e di colore bianco.

Timo e Calorie

Ogni 100 gr. di timo fresco si ha una resa calorica pari a 107 calorie.

Timo Controindicazioni

Non va consumato durante la gravidanza, l’allattamento e nei bambini di età inferiore ai 10 anni, assunto in dosi elevate provoca il vomito e la respirazione diventa difficoltosa.

Curiosità

Gli antichi romani si avvalevano delle sue proprietà antisettiche per la conservazione degli alimenti, per la loro aromatizzazione e per purificare l’aria negli ambienti chiusi.

Nel medioevo si usava mettere un rametto di timo sotto al cuscino non solo per facilitare il sonno ma anche per tenere lontano gli incubi.

La parola Thymus deriva dal greco Thimòs che significa coraggio, a questo proposito ricordiamo che i soldati romani erano soliti lavarsi con acqua di timo proprio per ottenere coraggio e forza fisica.

Grazie alle sue proprietà antisettiche ed antimicotiche è un ingrediente che viene spesso utilizzato nella composizione dei collutori e dei deodoranti naturali.

Francia, Spagna e Marocco sono attualmente i maggiori produttori di olio di timo.

Fare gargarismi con acqua di timo si rivela molto utile per combattere faringiti e tonsilliti. Per uso esterno viene anche utilizzato come deodorante e come calmante.

Viene utilizzato anche in cosmesi per la produzione di saponi e creme per la pulizia della pelle e del cuoio capelluto.

Per il suo profumo intenso e persistente, il timo viene usato spesso nei deodoranti naturali ed è un elemento classico dei pot-pourri.

Pare che strofinarsi un rametto di timo sulla pelle aiuti ad evitare le punture di zanzara, non a caso il timolo è un ingrediente molto comune nei pesticidi

Basilico

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Basilica proprietà e benefici

La pianta del basilico, La pianta del basilico, nome scientifico Ocium basilicum, è una pianta erbacea con proprietà aromatiche a carattere annuale ed appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. La pianta, per crescere, predilige il clima mediterraneo, con temperature che oscillano dai 21° ai 26° e non sopporta temperature inferiori ai 10°. Fiorisce nel periodo estivo.

Grazie al suo aroma intenso e piacevole il basilico viene molto utilizzato in cucina, soprattutto in Italia. Per mantenere intatte le sue proprietà aromatiche ed organolettiche il basilico va utilizzato fresco ed aggiunto ai piatti all’ultimo momento. La cottura riduce di molto il suo aroma mentre l’essiccazione lo elimina del tutto.

Composizione Chimica del Basilico

Contiene il 92 % di acqua, carboidrati, lo 0,6 % di grassi, il 3,1 % di proteine, l’1,6 % di fibre, lo 0,3 % di zuccheri e l’1,5 % di ceneri.

I minerali presenti sono: calcio, sodio, rame, potassio, fosforo, ferro, magnesio, zinco, manganese e selenio.

Queste le vitamine: vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, vitamina E, K e J. Il basilico contiene inoltre beta-carotene, circa 3.140 mcg x 100 gr. e grassi acidi omega-3.

Nel basilico sono presenti i seguenti aminoacidi: acido aspartico e glutammico, alanina, arginina, cistina, glicina, isoleucina, istidina, leucina, lisina, metionina, prolina, serina, tirosina, valina, treonina e triptofano.

Gli zuccheri contenuti sono il destrosio, il fruttosio ed il galattosio.

Altre sostanze contenute nel basilico sono la zeaxantina, la luteina e la criptoxantina, tutte con proprietà antiossidanti.

Proprietà e Benefici del Basilico

Non solo il basilico è un’ottima pianta aromatica in grado di dare più gusto ad una grande varietà di piatti della cucina mediterranea ma, grazie alle sue proprietà, rappresenta un valido aiuto naturale per la cura di diverse patologie.

Per l’apparato intestinale: viene anche impiegato come sostanza stimolante dell’apparato intestinale, in quanto, le sue proprietà facilitano la digestione e favoriscono l’appetito, non solo. Rafforza il sistema nervoso, allevia gli stati d’ansia e di nervosismo, è utile nei casi di insonnia ed utilizzabile anche in caso di asma, bronchiti e tosse.

Per l’apparato cardiocircolatorio: è una buona fonte di magnesio, un minerale che rilassando la muscolatura ed i vasi sanguigni migliora il flusso sanguigno e diminuisce il rischio di irregolarità del battito cardiaco. Il magnesio ed il beta-carotene apportano benefici alle arterie ed ai vasi sanguigni contribuendo così a mantenere in salute il nostro apparato cardiocircolatorio.

Antinfiammatorio: sempre da questo studio è emerso che l’assunzione di basilico crudo serve a contrastare e combattere diversi tipi di infiammazione come raffreddori e malattie della pelle. Questa particolare proprietà della pianta sembra sia da ricondursi alla sostanza che conferisce il caratteristico aroma al basilico, l’eugenolo. Il basilico ha proprietà antinfiammatorie per cui, se ingerito, può apportare benefici all’intestino in caso di infiammazioni, di presenza di gas e di dolori localizzati.

Contro l’artrite: secondo uno studio condotto in India, il basilico si è rivelato un’arma efficace nell’alleviare i dolori derivanti dall’artrite, che come sappiamo è una fastidiosissima patologia che colpisce le articolazioni. È stato dimostrato che l’assunzione di succo di basilico concentrato in pastiglie, può ridurre notevolmente le dimensioni delle articolazioni ingrossate e doloranti a causa dell’artrite.

Contro le punture d’insetti: in caso di punture di insetti può rappresentare un buon rimedio di emergenza (in mancanza d’altro). Si mastica qualche foglia fresca e poi si applica nella zona interessata dal morso, in questo modo il basilico lenisce il dolore ed aiuta ad estrarre il veleno

Altre Proprietà

Antibatterico: ha anche proprietà antibatteriche ed è questo un motivo in più per includerlo nella nostra dieta a tutto beneficio del nostro intestino. Studi in laboratorio hanno dimostrato che alcune sostanze contenute nel suo olio essenziale, come ad esempio il limonee, il linalolo, l’eugenolo, l’estrapolo, il cineolo, il sabinene ed il mircene, hanno proprietà in grado di contrastare la crescita di numerosi tipi di batteri. Le proprietà antibatteriche dell’olio essenziali sono utili anche per curare le infezioni all’orecchio.

Contro il mal di testa: il suo impiego è utile anche per far passare il mal di testa. A tale scopo si mettono un paio di cucchiai di basilico essiccato in una pentola di acqua bollente e poi ci si avvicina con il viso con un asciugamano in testa e se ne respirano i vapori. L’asciugamano va fatto scendere tutto attorno alla testa e deve lambire i bordi della pentola in modo da incanalare il vapore verso le vie respiratorie.

Antiossidante: le sue foglie contengono una serie di fitonutrienti ed antiossidanti la cui attività sembra essere utili per contrastare l’attività dei radicali liberi. I principali costituenti ad attività antiossidante sono le vitamine A, C ed E, la zeaxantina, la luteina ed il beta-carotene.

Per le ossa: la vitamina K è essenziale per garantire la coagulazione del sangue in caso di necessità ed ha un ruolo fondamentale nel rafforzamento e nella mineralizzazione delle ossa.

Galattogeno: in ultimo è in grado di aumentare la produzione di latte materno durante l’allattamento. In caso di nausea un buon rimedio è costituito da un tè preparato con foglie secche di basilico. Cosa volere di più da questa pianta?

Il Pesto di Basilico alla Genovese

Come tutti sanno il pesto è un condimento tipico della Liguria il cui alimento di base è costituito dal basilico (ligure naturalmente). Recentemente il pesto prodotto in Liguria con il basilico di determinate zone ha acquisito la denominazione di origine protetta (D.o.p.).

Gli ingredienti ufficiali del pesto sono costituiti (naturalmente) dal basilico ligure, olio extravergine ligure, pinoli, formaggio parmigiano reggiano, pecorino, aglio e sale marino grosso.

Non tutta la zona ligure è adatta per la coltivazione del basilico atto alla realizzazione del pesto, la zona considerata idonea a questo scopo è quella compresa tra Genova Prà a Genova Pegli. Si considera ideale quello che cresce in queste zone in quanto tutti gli altri paiono avere un leggerissimo sentore di menta.

Infuso Contro l’Ansia

Per contrastare gli stati d’ansia ma anche di stress, mettere in infusione per 10 minuti un cucchiaio di basilico in 4 dl. di acqua bollente. Trascorso tale tempo filtrare e berne una tazza dopo pranzo.

Basilico e Calorie

Ogni 100 grammi di foglie di basilico si ha una resa calorica pari a 23 calorie.

Attenzione

Pare che nelle piantine nate da poco, per essere precisi in quelle al di sotto dei 10 cm. di altezza, potrebbe esservi una sostanza cancerogena che scompare una volta che la piantina è cresciuta. Il nome di questa sostanza considerata potenzialmente cancerogena è metileugenolo.

Olio Essenziale di Basilico

L’olio essenziale di basilico ha le stesse proprietà delle foglie fresche ed è quindi utile in caso di problemi alle vie respiratorie (asma, pertosse etc..) ed ha la capacità di allontanare gli insetti alleviando allo stesso tempo il prurito derivante dalle punture delle zanzare (è sufficiente massaggiare la zona interessata con una goccia di olio essenziale). Buone anche le proprietà antidepressive dell’olio essenziale.

Basilico e Curiosità

Il basilico cresce in molte regioni di tutto il mondo ma la sua origine si fa risalire all’India, all’Asia ed all’Africa.

Il nome latino del basilico Basilikon significa letteralmente erba regale proprio a significare la grande importanza che questa erba aromatica rivestiva già nell’antichità.

Si ritiene che anche i crociati dovevano essere già a conoscenza delle proprietà terapeutiche del basilico, infatti, a quanto pare, erano soliti riempire le stive delle loro navi di questa piantina per scacciare gli insetti e curare le infezioni.

Per fruire delle sue proprietà tonificanti sulla pelle versate una ventina di gocce di olio essenziale nell’acqua del bagno prima di immergervi.

Già nell’antichità vi erano testimonianze delle varie proprietà che il basilico si supponeva avesse. Plinio il vecchio ne assicurava l’efficacia contro le crisi epilettiche, San Bernardo lo considerava un ottimo mezzo per allontanare le ossessioni e le idee fisse.

Il basilico migliore, quello con più proprietà aromatiche, è quello raccolto nel periodo appena prima della fioritura.

Sempre nell’antichità, per determinare se un luogo era più o meno salubre per la salute, si era soliti osservare come si comportava la crescita del basilico in quel luogo.

Può essere conservato essiccato ma in questo modo perde gran parte delle sue proprietà aromatiche. Meglio forse conservarlo surgelato per mantenere meglio il suo caratteristico aroma.

Borragine

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Borragine Proprietà e Benefici

Borragine: proprietà e benefici

La borragine, nome scientifico Borago officinalis, è una pianta erbacea molto apprezzata per le sue proprietà. La pianta è a carattere annuale, appartiene alla famiglia delle Boraginaceae e può crescere quasi fino ad un metro di altezza.

La pianta della borragine ha il gambo e le foglie ricoperte da una sorta di peluria chiara e presenta dei graziosi fiori blu composti da cinque petali disposti a stella.

In cucina, per tradizione, si utilizzano le foglie cotte che vengono utilizzate per fare il ripieno di ravioli, per preparare minestre, frittate e frittelle. Si sconsiglia il consumo delle foglie crude in in grande quantità a causa della presenza (in alcune fasi di vita della pianta) di alcune sostanze dannose per il fegato.

Composizione Chimica Borragine

Contiene il 93 % di acqua, l’1,8 % di proteine, carboidrati, l’1,4 % di ceneri, lo 0,7 % di grassi, fibra alimentare, mucillagine e carboidrati.

Questi i minerali: calcio, ferro, magnesio, potassio, rame, manganese, selenio, fosforo, zinco e sodio.

Le vitamine: vitamina A, la B1, B2, B3, B5, B6 e la vitamina C. La borragine contiene inoltre beta-carotene, acido linoleico ed acido gamma-linoleico, tannini, alcaloidi, acidi grassi essenziali Omega 6 e fitoestrogeni.

Proprietà e Benefici della Borragine

Grazie alle sue proprietà viene impiegata in diversi modi a scopo terapeutico. L’olio ottenuto dai semi è la parte più utilizzata per scopo terapeutico in quanto contiene la maggior parte dei principi attivi della pianta.

Depurativa: i fiori hanno proprietà sudorifere ed alcuni studiosi fanno derivare il suo nome dalle parole arabe “abu rach che significano “generatore di sudore”. Le foglie hanno invece proprietà diuretiche e depuranti.

Galattogena: i fitoestrogeni contenuti nella borragine hanno la proprietà di stimolare nelle donne la produzione di latte materno. Un tè preparato con le sue foglie può venire impiegato proprio per aumentare la produzione di latte nelle neo mamme.

Sedativa: la borragine ha proprietà sedative utili contro gli stati d’ansia e di stress. A questo scopo si può preparare un infuso con un cucchiaio di foglie secche in una tazza d’acqua bollente. Bere due tazze al giorno.

Contro l’artrite: la presenza di acidi grassi essenziali che sono molto utili nel trattamento dell’artrite.

Pelle, unghie e cuore: gli acidi grassi essenziali Omega 6 apportano benefici a pelle e unghie e mantengono in salute l’apparato cardiovascolare.

Altre Proprietà

Antiossidante: vitamina A, vitamina C e i caroteni sono potenti antiossidanti che svolgono il ruolo di spazzini nei confronti dei radical liberi che sono responsabili di diverse malattie e dell’invecchiamento precoce.

Rafforza il sistema immunitario: la vitamina C rafforza il sistema immunitario mentre la vitamina A è importante per la salute degli occhi, delle mucose e della pelle. Il consumo di alimenti ricchi di vitamina A e caroteni aiuta l’organismo a proteggere polmoni e cavità orale.

Antinfiammatori: grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, la borragine viene impiegata nella medicina popolare per la cura dei reumatismi.

Contro la tosse: decotti ed infusi a base di borragine vengono impiegati per calmare la tosse e le infiammazioni delle vie orali.

Contiene Omega 3 ed Omega 6: gli studi hanno evidenziato come nei malati di Alzheimer il livello di acidi grassi nell’organismo sia molto basso. Un’assunzione supplementare di acidi grassi omega 3 e omega 6 tramite la borragine potrebbe migliorare il decorso della malattia.

Contro le infiammazioni della prostata: un decotto preparato con una manciata di foglie lasciate in ammollo in un litro d’acqua per dieci minuti è utile per i problemi di infiammazione alla prostata. Bere due tazze al giorno.

Contro i brufoli e gli eczemi: per uso esterno la borragine si rivela utile nella cura affezioni cutanee come i brufoli, l’acne, pustole ed eczemi. Per questo scopo si immerge una garza in un infuso di borragine e la si applica sulla parte interessata.

Digestiva: la borragine contiene una gran quantità di mucillagini che sono un valido aiuto per il processo digestivo.

Proprietà dell’Olio di Semi di Borragine

L’olio si ricava dalla spremitura a freddo dei semi della pianta, contiene diverse sostanze con proprietà antiossidanti che, oltre ad apportare diversi benefici alla pelle, ha la proprietà di riequilibrare il sistema ormonale femminile.

La presenza degli acidi grassi essenziali Omega 6 invece, aiuta ad eliminare da vene e arterie il colesterolo cattivo.

Per uso esterno l’olio di semi di borragine viene anche impiegato per la cura dell’acne, della psoriasi e dei problemi in generali legati all’epidermide.

Borragine e Calorie

Le calorie fornite da 100 grammi di foglie fresche sono molto basse, solamente 21.

Borragine Curiosità

Ai tempi degli antichi romani la pianta veniva considerata un rimedio contro malinconia e tristezza. Infatti Carlo magno la descriveva come “generatrice di buon umore” e Plinio, nei suoi scritti, sosteneva che il decotto di borragine aveva la proprietà di allontanare la tristezza. Per questi ed altri motivi la borragine viene anche chiamata la pianta del buon umore.

Nella medicina popolare è sempre stata utilizzata per calmare la tosse.

Il periodo per la raccolta delle foglie e dei fiori è maggio/giugno.

La borragine è presente in tutt’Italia, dalle zone pianeggianti fino ad un’altitudine di 1.000 metri dove cresce in modo spontaneo.

In un decreto emanato dal Ministero della salute si stabilisce che la pianta e tutte le sue parti (foglie, fiori e pianta) sono da considerarsi non ammessi come estratti vegetali per la preparazione di integratori alimentari.

Le foglie crude hanno un gusto che ricorda quello del cetriolo.

Se si vogliono mantenere intatte le proprietà della borragine meglio consumarla fresca ricordandoci di non esagerare in quanto le foglie contengono piccole quantità di sostanze probabilmente nocive per il fegato. Per sicurezza è meglio che le persone con problemi al fegato non la consumino.

I fiori di borragine vengono anche impiegati per la colorazione dell’aceto.

Alcuni fanno derivare il nome della pianta dal termine celtico borrach che significa coraggio. Pare infatti che per aumentare il coraggio dei guerrieri celti venivano aggiunte alcune foglie di borragine al vino.

Per uso alimentare vengono impiegati anche i fiori, soprattutto per la preparazione di torte e dolci, ma possono essere utilizzati anche per completare o guarnire insalate.

Le foglie si possono mangiare bollite, da sole o in accompagnamento ad altre verdure. Possono anche essere consumate crude in insalata.

Per curare le punture d’insetti si possono utilizzare le foglie di borragine schiacciate da applicare sulla parte dolorante.

Si trova in vendita sotto diverse forme: foglie secche, capsule, tintura ed olio.

Borragine e Controindicazioni

Ad oggi l’utilizzo per uso terapeutico della pianta è sconsigliato in quanto non esistono ancora studi documentati in merito ai suoi effetti sulla salute umana. In aggiunta la presenza di alcaloidi sembra avere effetto nocivo sul fegato per cui se ne sconsiglia l’assunzione alle donne in gravidanza.

A causa delle sue foglie ispide e pelose può provocare reazioni allergiche nelle persone particolarmente sensibili.

Al momento non vi sono notizie di interazione della borragine con farmaci o altre piante medicinali.

Rucola

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Rucola Proprietà e Benefici

La rucola, nome scientifico Eruca Sativa, è una pianta con interessanti proprietà appartenente alla famiglia delle Crucifere. Cresce in modo spontaneo nell’area mediterranea fino ad un’altitudine di 800 metri sul livello del mare. Le sue foglie hanno un gusto intenso, quasi acidulo, che le caratterizza.

Rucola proprietà e benefici

Il suo ciclo vitale è molto veloce tanto che, dopo la semina che avviene solitamente in primavera, può essere raccolta per essere consumata già dopo poche settimane. La rucola si presta anche ad essere coltivata in contenitori.

Oltre alla rucola domestica esiste anche la rucola selvatica che, pur mantenendo lo stesso gusto, presenta foglie diverse e fiori di un altro colore.

Rucola Composizione Chimica

È composta per il 91,7 % da acqua, dal 2,5 % di proteine, carboidrati, 1,4 % da ceneri, 1,6 % fibre, 0,7 % grassi e dal 2 % di zuccheri.

Questi i minerali: calcio, fosforo, sodio, magnesio, zinco, ferro, potassio, rame, selenio e manganese.

Nella rucola sono presenti la vitamina A,  vitamine B1, B2, B3, B5, B6, la vitamina C, vitamina E, la vitamina K e la vitamina J. Contiene inoltre Beta-Carotene, luteina e zeaxantina, tutti potenti antiossidanti.

Proprietà e Benefici della Rucola: Digestiva e Diuretica

Una delle proprietà riconosciute alla rucola è quella di facilitare il processo digestivo, infatti la sua assunzione è in grado di favorire la produzione di succhi gastrici. Oltre alle proprietà digestive la rucola facilita l’espulsione dei liquidi dall’organismo ed è quindi un discreto diuretico.

Allergie

Grazie alla presenza di vitamina C, può essere consumata in concomitanza di raffreddori e tosse per accelerarne la guarigione. La presenza di minerali invece rende la rucola un valido integratore in grado di apportare benefici al sistema immunitario rendendo l’organismo più resistente alle allergie di stagione.

Abbassa la Pressione

Ha un alto contenuto di nitrati, 250 mg circa per 100 gr. È stato dimostrato che una dieta contenente una buona quantità di nitrati è in grado di abbassare la pressione sanguigna riducendo allo stesso tempo la richiesta di ossigeno da parte dell’organismo durante l’attività fisica.

Radicali Liberi

La rucola, grazie a componenti come vitamina C, vitamina A, vitamina E, beta-carotene, luteina e zeaxantina ha proprietà antiossidanti e per questo motivo includerla nella nostra dieta non può che portare benefici al nostro organismo.

La rucola è infatti utile per contrastare l’attività dei radicali liberi, svolgendo un ruolo preventivo nei confronti di alcuni tumori e delle malattie cardiovascolari.

Antitumorale

I composti flavonoidi presenti belle verdure a foglia verde hanno dimostrato di avere proprietà antitumorali soprattutto nei confronti di pelle, bocca e polmoni. È stato dimostrato che l’attività di altri costituenti come il  solforavano, i tiocianati, o gli indoli, abbiano un ruolo attivo nella prevenzione di vari tipi di tumore come ad esempio alla mammella, al colon e alla prostata.

Recenti studi hanno approfondito il ruolo degli antociani, dei fenoli e dei carotenoidi nella lotta ai tumori. Sembra infatti che i composti appena citati abbiano proprietà antitumorali e siano in grado di uccidere le cellule tumorali per apoptosi, ovvero la morte cellulare programmata.

Metabolismo

Come abbiamo visto la rucola contiene anche le vitamine del gruppo B. Queste vitamine partecipano a tutte le attività cellulari tra le quali la produzione di energia, la produzione di globuli rossi, la sintesi dei grassi e molti altri processi che interessano il metabolismo.

Anemia

È una buona fonte di ferro ed è quindi indicata per il trattamento dell’anemia.

Ulcera

Per il suo buon contenuto di composti antiossidanti e per la presenza di prostaglandine è considerato un vegetale con proprietà anti ulcera.

Assorbimento dei Minerali

A differenza di molte altre verdure, contiene pochi ossalati. Gli ossalati inibiscono l’assorbimento dei minerali da parte dell’organismo. La rucola contenendone pochi si può considerare un alimento che facilita l’assorbimento dei minerali. Un’altra proprietà di questa erba è quella di curare la tosse di origine nervosa.

Fa Bene al Fegato

Da anni la medicina cinese ritiene che le verdure a foglia verde amare come il tarassaco e la rucola abbiano effetti benefici sul fegato. Gli studi scientifici compiuti in questa direzione hanno dimostrato tale proprietà della rucola.

Altre Proprietà

Se assunta sotto forma di infuso ha proprietà rilassanti mentre, se consumata cotta, apporta benefici al fegato. Uno studio recente condotto sui ratti ha dimostrato che questo tipo di insalata ha effetti benefici sullo stomaco per quanto riguarda la prevenzione dell’ulcera.

La Rucola come Afrodisiaco

Rucola: proprietà e benefici

Conosciuta fin dai tempi più antichi come erba con proprietà terapeutiche la rucola era anche considerata un ottimo afrodisiaco e venne quindi utilizzata, sempre in tempi remoti, per combattere i problemi legati all’impotenza.

Pare che ai tempi degli antichi romani queste particolari proprietà furono particolarmente in auge. Se ne trovano notizie in opere letterarie di famosi personaggi del tempo come il poeta Ovidio o il medico greco Dioscoride.

Non sappiamo se sia vero o falso quanto affermato dall’ erborista Matthias de L’Obel nelle sue opere del 1575, Stirpium e Plantarum. L’erborista racconta che alcuni monaci, in preda all’eccitazione dopo aver bevuto una bevanda a base di rucola, rinnegarono il loro voto di castità.

Rucola e Calorie

100 grammi di rucola hanno una resa calorica pari a 25 calorie.

Curiosità

È molto facile da coltivare e cresce bene su quasi tutti i tipi di terreno, l’unica avvertenza è quella di tenerla al riparo dal vento.

Il nome “Eruca” deriva dalla parola latina “Urere” che significa bruciare, questo a causa del sapore pungente delle sue foglie e dei suoi semi in particolare.

La rucola ha anche proprietà carminative in quanto favorisce l’espulsione dei gas dall’intestino.

In antichità veniva considerata un ottimo alimento anti scorbuto in quanto era un’erba disponibile tutto l’anno. Lo scorbuto è una malattia dovuta a carenza di vitamina C, anche se ai nostri tempi bisogna dire che è una malattia piuttosto rara in quanto frutta e verdura si consumano quotidianamente senza problemi di reperibilità.

Grazie alla presenza di alcuni principi attivi, gli estratti di rucola vengono impiegati in cosmesi per la preparazione di creme di bellezza.

Non si conoscono effetti collaterali se non l’eventuale irritazione che ne potrebbe derivare da un eccessivo consumo.

In alcune zone d’Italia dove il freddo non è particolarmente rigido, la rucola mantiene la sua capacità vegetative anche in inverno.

Forse non Sapevi che

La rucola compare tra i primi 20 alimenti per quanto riguarda il punteggio ANDI; questo punteggio si ottiene calcolando il rapporto che esiste tra vitamine, fitonutrienti e minerali e le sue calorie. In pratica per essere in cima alla classifica un alimento deve avere molti nutrienti e poche calorie.

Plinio il Vecchio scriveva nelle sue opere che un infuso ottenuto con semi di rucola era utile per guarire i vermi intestinali.

La medicina tradizionale cinese sostiene che le verdure amare a foglia verde come il tarassaco e la rucola hanno effetti benefici sul fegato.

Raffreddore: prevenzione

Il modo migliore per prendersi cura della nostra salute, in ogni caso, è prevenirlo con una corretta alimentazione, attività fisica e soprattutto con rimedi naturali in grado di dare una mano al nostro sistema immunitario nella lotta contro le più comuni sindromi da raffreddamento.

E sembrerà scontato, ma l’assunzione di vitamina C è ancora oggi il metodo più efficace per riuscirci.

Il periodo è quello giusto per iniziare a consumare limoni, arance, pompelmi, ananas e tutta la frutta e la verdura ricca di questa vitamina.Anche eseguire quotidianamente dei lavaggi nasali aiuta a mantenere il naso ben pulito, limita la proliferazione batterica e preveiene il raffreddore.

Scopri anche le erbe che possono aiutare in caso di malattia:

Erbe antinfiammatorie, scopri quali sono

Quali sono gli Antibiotika naturali

Raffreddore: rimedi naturali a base di erbe

Nel caso in cui la vostra accortezza e le buone abitudini alimentari non abbiano prodotti i risultati sperati, ecco alcune erbe medicinali per combattere velocemente e in modo naturale l’odioso raffreddore:

Eucalipto. Assumibile sottoforma di miele o di estratto, può essere abbinato ai chiodi di garofano che ne potenziano l’effetto. Basta lasciare i chiodi di garofano a macerare nel miele per una notte e poi separarli prima di consumarlo

Rosa canina. La rosa canina è un vero e proprio elisir di benessere, ricchissima di vitamina C  e assumibile in apposite preparazioni per tisane e infusi

Melissa. E’ pianta officinale che stimola la sudorazione e la funzionalità dei reni aiutando l’organismo a disintossicarsi. L’infuso di melissa, arricchito con 1 cucchiaio di miele di eucalipto, allevia il mal di testa e la tosse grassa

Rafano. Il rafano è una pianta pianta officinale utilizzata contro il catarro e le malattie a carico dell’apparato respiratorio

Echinacee. In omeopatia sono usate come antinfettivi naturali per rinforzare il sistema immunitari, e si assumono come tisane o sciroppi.

Attenzione. ricordate di sentire sempre il parere del vostro medico curante prima di intraprendere un trattamento

Raffreddore: rimedi naturali a base di oli essenziali

Oli essenziali, come quelli di timo e di eucalipto possono aiutarci a combattere la congestione nasale senza ricorrere a particolari macchinari o costose terapie: basta fare dei suffumigi.

La cura con le erbe per la polmonite

La polmonite è un’infezione che colpisce i polmoni e spesso si associa a febbre, dolori spasmici e alterazioni alle vie respiratorie. Se nei soggetti sani essa può durare circa due o tre settimane, nei bambini, nelle persone anziane e nella persona dal fisico debole essa richiede molta cura e particolari attenzioni. La cura con le erbe può rappresentare u valido aiuto per guarire dalla polmonite, in quanto la natura offre molte piante balsamiche ed erbe officinali adatte alla risoluzione del problema.

La polmonite viene causata solitamente dall’introduzione di batteri come lo streptococco nei polmoni, luogo dove esso prolifera e causa le infezioni. Essa può derivare come conseguenza di raffreddori o malattie di stagione, in quanto il fisico si presenta già indebolito, ma va considerato che chi soffre di malattie croniche debilitanti è certamente più svantaggiato e a rischio di contagio.

Ecco che la cura con le erbe contro la polmonite può essere utile sia in fase di malattia avanzata, ma anche come prevenzione della stessa, per proteggersi soprattutto nelle stagioni più fredde dal rischio di contagio.

La fitoterapia viene da sempre considerata come un ottimo metodo alternativo alle cure tradizionali e può prevenire e combattere molti dei disturbi legati alla salute dell’uomo, non esclusa l’ansia; scopri la fitoterapia per combattere l’ansia.

Curcuma

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La cura con le erbe per la polmonite:

Innanzitutto è bene considerare che la polmonite si manifesta con sintomi quali la febbre, respirazione e battito cardiaco accellerati, sensazione di nause a e di vomito, capogiri, brividi e dolori al petto.

Le erbe possono aiutare a combattere tutti questi sintomi e al contempo alzare le difese immunitarie dell’organismo, per far sì che il corpo si irrobustisca e sia pronto a fronteggiare la polmonite in ogni periodo dell’anno.

Nel particolare la cura della polmonite può essere affrontata con massaggi eseguiti applicando oli essenziali di eucalipto e di menta nelle zone da trattare. Gli oli hanno un’azione calmante e balsamica e quindi aiutano a respirare meglio e a calmare i battiti cardiaci. Al contempo essi possono essere sciolti in una bacinella di acqua calda e diventare la base per preziosi suffumigi. Anche l’olio di trementina può essere utile per massaggi alla zona toracica, grazie al suo effetto balsamico e calmante.

Un ulteriore aiuto arriva dal mondo dei semi, in particolare dai semi di sesamo e di lino. Non tutti sanno che questi doni della natura aiutano nella cura della polmonite grazie al loro potere di sciogliere il muco e quindi di poterlo espellere in previsione della guarigione. Mescolando i semi delle due piante con miele e limone facendo bollire il composto si ottiene un miracoloso sciroppo, perfetto per calmare la tosse e lenire la zona polmonare.

Anche i semi di fieno greco sono molto utilizzati nei rimedi erboristici per la polmonite, in quanto espletano un’efficace azione mucolitica, soprattutto se posti in sinergia con il pepe nero.

Le erbe possono aiutare molto nella cura della polmonite, ma è importante seguire un’alimentazione dedicata

L’alimentazione da applicare se si soffre di polmonite si basa su un consumo continuo e costante di acqua minerale, sorseggiata a piccole dosi e mai bevuta ghiacciata. Ogni due o tre ore si deve consumare una porzione di frutta fresca a scelta, per aiutare l’organismo a rifornirsi di preziosi sali minerali e di vitamine.

Questa dieta chiede di essere praticata soprattutto nel periodo invernale e dalle persone fisicamente gracili, per aiutare gli anticorpi a divenire più robusti in previsione degli attacchi batterici.

La prevenzione può essere inoltre praticata con l’assunzione di particolari erbe e spezie, quali la curcuma, grande antibatterico, lo zenzero, e l’assunzione tramite infusi e tisane di erbe quali la polmonaria e il timo, vera fonte di agenti balsamici e disinfettanti.

La cura con le erbe applicata alla polmonite promette di guarire in tempi brevi, ma se la malattia si presenta in forma acuta e su soggetti particolarmente deboli, un controllo specialistico si pone obbligatorio, per evitare che si verifichino problemi di natura anche grave.

Usare le erbe nella prevenzione è comunque un gesto molto intelligente, privo di effetti collaterali e soprattutto votato a creare un buon equilibrio delle vie respiratorie, tanto esposte durante l’inverno, ma ugualmente delicate in ogni periodo dell’anno.

Curare la salute di polmoni e vie respiratorie, utilizzando rimedi erboristici e naturali. Abbiamo visto molte volte come, spesso, invece di abusare di antibiotici o farmaci pieni di controindicazioni ed effetti collaterali, possa essere più salutare, invece, affidarsi ad alcune soluzioni regalateci dalla natura.

Per quanto riguarda i polmoni, abbiamo visto ad esempio, come ristabilire

la salute di questi preziosi organi, attraverso l’alimentazione, con cibi utili a purificare il sangue e prevenire particolari malattie. Secondo recenti studi, ad esempio, l’aglio crudo è uno dei cibi migliori per prevenire l’insorgenza di tumori ai polmoni.

Oggi vedremo invece più da vicino, alcune piante ed erbe che possono aiutarci a mantenere in salute questi organi essenziali per la nostra sopravvivenza, e che possono offrire un supporto in più nella cura delle affezioni respiratorie.

Liquirizia

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1 Radice di liquirizia

La liquirizia è una delle erbe più consumate al mondo. Nella medicina tradizionale cinese, viene combinata ad altre piante, per aumentarne l’azione. È considerata un rimedio naturale utile a rilassare e ad ammorbidire le mucose della gola, riducendo le infiammazioni e supportando il sistema immunitario. La glicirizzina, uno dei componenti più presenti nella liquirizia, è in grado di bloccare alcune infezioni, tra cui quelle dell’apparato respiratorio. Inoltre, le saponine in essa contenute, aiutano il corpo a espellere il muco. Sembra che il consumo di radice di liquirizia aiuti inoltre ad alleviare gli spasmi bronchiali e a bloccare l’azione dei radicali liberi che producono l’infiammazione.

2 Farfara

Il Tussilago farfara, o più comunemente farfara, è un rimedio erboristico molto utilizzato. Questa pianta, infatti, vanta innumerevoli proprietà, utili alla cura delle infezioni delle vie respiratorie. Infusi, tinture ed estratti sono molto utilizzati come mucolitici e sedativi della tosse. Tra le proprietà medicinali attribuibili alla farfara ricordiamo quelle antitussive, espettoranti, fluidificanti bronchiali e blandamente spasmolitiche. Sembra inoltre che aiuti nella cura dell’asma, della bronchite e di altri disturbi polmonari.

3 Timo

Facile da coltivare in casa, il timo è una spezia ricca di proprietà. Non solo è un ottimo antisettico e antibatterico, ma è un buon rimedio contro la congestione. L’infuso di timo sembra sia stato utilizzato da tempo per prevenire e curare le infezioni del tratto respiratorio. Inoltre, secondo alcuni studi, sembrerebbe che l’olio di timo consenta di inibire l’azione dello Staphylococcus aureus, in genere resistente ad alcuni tipi di antibiotici

Origano

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4 Origano

Sebbene l’origano contenga vitamine e sostanze nutritive utili a rafforzare il sistema immunitario, sembra che i vantaggi principali derivanti da questa profumatissima pianta siano dovuti essenzialmente al carvacrolo contenuto in esso. Questa sostanza, infatti, sarebbe un ottimo decongestionante naturale, con effetti positivi diretti sul tratto respiratorio e nasale. L’olio essenziale è indicato per il trattamento di alcune infiammazioni batteriche e compie la medesima azione degli antibiotici di sintesi, è infatti considerato un antibiotico naturale.

5 Lobelia

La pianta di Lobelia era inizialmente utilizzata dagli Indiani dell’America del Nord come succedaneo del tabacco. Arrivata in Europa agli inizi del XIX secolo, fu successivamente impiegata per il trattamento dell’asma. È classificata tra gli analettici respiratori: i movimenti respiratori sono infatti rinforzati ed accelerati in seguito ad un’azione diretta sul centro del respiro a livello del bulbo. La lobelia contiene un alcaloide noto come lobelina, che fluidifica il muco, combattendo la congestione delle vie respiratorie. Inoltre, sembra che stimoli le ghiandole surrenali nel rilascio di adrenalina: questo consentirebbe di rilassare le vie respiratorie, permettendo una più facile la respirazione. È una pianta che va sempre somministrata con precise istruzioni mediche in quanto ha un’azione tossica che, sotto forma di decotto, viene persa in buona parte.

6 Menta piperita

La menta piperita contiene una sostanza, molto conosciuta, che si chiama mentolo. Il mentolo è un ingrediente lenitivo, che rilassa la muscolatura del tratto respiratorio e consente di respirare con più facilità. Le proprietà di questa pianta sono veramente tantissime: è un ottimo decongestionante e molte persone la usano come balsamo per liberare il petto, durante le inalazioni. Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, ecco http://ambientebio.it/i-10-benefici-per-la-salute-grazie-alla-menta-piperita/

7 Salvia

La salvia è una delle piante aromatiche che è più comune trovare sulle nostre tavole. Viene usata da secoli per le sue proprietà curative. L’infuso di salvia è un rimedio ottimo per i disturbi respiratori più comuni. Inoltre, può essere utilizzato anche contro il mal di gola e la tosse. L’olio essenziale può essere usato, invece, per l’inalazione di vapori, per dissipare sinusite e disturbi polmonari.

8 Eucalipto

Originario dell’Australia, l’eucalipto, e soprattutto il suo aroma rinfrescante, è stato utilizzato da sempre per promuovere la salute dell’apparato respiratorio e lenire l’irritazione della gola. L’Eucalyptus è un ingrediente comune in pastiglie e sciroppi per la tosse e la sua efficacia è dovuta ad un composto chiamato cineolo. Il cineolo ha numerosi vantaggi: è un espettorante, un decongestionante e lenisce le irritazioni del setto nasale. Inoltre, l’eucalipto contiene antiossidanti e supporta il sistema immunitario durante un raffreddore o altre malattie.

Il bicarbonato di sodio ha numerosi impieghi -

si tratta di un detergente, di un antiacido, ha proprietà usate come estintore e molto altro ancora, ci sono anche interessanti benefici per la salute quando si beve bicarbonato di sodio, che è alcalino, in acqua, infatti i virus e le malattie come il raffreddore, l'influenza, il cancro e anche le malattie cardiache prosperano in un corpo acido, ma non possono sopravvivere quando il vostro corpo è alcalino.

Bicarbonato di sodio salute

Nel 2009 il Journal of American Society of Nephrology ha rivelato uno studio su 134 pazienti con malattia renale avanzata. L'assunzione di bicarbonato di sodio tutti i giorni ha drammaticamente rallentato la progressione delle malattie renali, con conseguente necessità di dialisi.

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Per aumentare il pH del vostro corpo, prendete 1/4 di cucchiaino di bicarbonato di sodio sciolto in un mezzo bicchiere d'acqua a stomaco vuoto, una volta al mattino e di nuovo prima di coricarsi. L'acidità e l'alcalinità misurano il pH del sangue che varia da 0 a 14 dove il valore 7 indica lo stato neutro, un pH superiore a 7,0 è alcalino mentre se inferiore a 7,0 è acido. Il bicarbonato di sodio ha il più alto pH corrispondente a 14 quindi per mantenere un ph corretto basta assumere quotidianamente questa sostanza per avere un corpo sano, mantenendo il proprio pH tra 7,1 e 7,5.

2. Bere il bicarbonato di sodio in soluzione con acqua all'inizio di sintomi quali raffreddore o influenza, o nei casi di naso che cola o starnuti, per uccidere i virus. Mantenete il vostro corpo alcalino aumentando la quantità di frutta fresca e verdura nella vostra dieta.

3. Se siete molto sportivi il sodio bicarbonato può giovarvi basterà che assumiate integratori di bicarbonato di sodio con l'acqua per tamponare l'accumulo di acido lattico e migliorare le prestazioni atletiche. Ingerire 0,3 g di bicarbonato di sodio per ogni chilo di peso corporeo, una o due ore prima dell'evento, bere molta acqua.

4. Bere un bicchiere di acqua con mezzo limone o lime spremuto due volte al giorno, se non si riesce a prendere bicarbonato di sodio e acqua infatti limoni e lime sono acidi ma diventano alcaline nel vostro corpo, aumentando il vostro livello di alcalinità quasi come il bicarbonato di sodio.

Avvertenze sull'uso del bicarbonato di sodio

Potete controllare il livello del vostro ph tramite l'uso di cartina tornasole immersa nelle vostre urine dove un valore corretto darà una colorazione rosa o blu. Non assumete lieviti o alimenti che dentro abbiano lieviti, infatti questi sono spesso dannosi per il corpo poiché non contengono solo ciò che viene indicato ma anche alcuni tipi di metalli pesanti come l'alluminio che è dannoso per la salute (oltre a non essere un metallo naturale bensì un metallo di sintesi).

Evitate anche di bere bevande che possano contenere bicarbonato di sodio, o comunque questa sostanza, se siete a dieta ristretta di sodio o avete la pressione alta a meno che non ve lo indichi il medico curante.

Chiedete sempre al vostro medico di famiglia se potete assumere il bicarbonato di sodio in special modo se assumete farmaci abitualmente per varie patologie, non date bicarbonato di sodio in acqua ai bambini di età inferiore ai 5 anni, non assumete bicarbonato di sodio se avete mangiato molto. Chiedete al vostro allenatore sportivo se potete assumere integratori a base di bicarbonato di sodio prima di un evento o una gara per accertarvi di essere a norma con i regolamenti e per controllare di non avere effetti collaterali con altre sostanze che già assumete (ormai si dopano quasi tutti se vogliono arrivare alla fine delle gare).

Il bicarbonato di sodio è una polvere bianca e fine ed è un sale di sodio dell’acido carbonico. È nominato dalla IUPAC (Unione Internazionale di Chimica Pura e Applicata) “idrogeno triossocarbonato di sodio”. La sua formula chimica è NaHCO3 e il suo livello di pH è intorno a 8,5, quindi è leggermente alcalino. In alternativa viene chiamato anche carbonato acido di sodio, carbonato monosodico, idrogeno carbonato di sodio, baking soda o sale di vichy.

Tra gli additivi alimentari, è identificato dall’Unione europea con la sigla E500. Esistono due categorie di bicarbonato di sodio: naturale e artificiale. Il bicarbonato di sodio naturale viene ricavato, insieme al carbonato di sodio, da un minerale che si chiama “trona” (carbonato acido di sodio biidrato). Esso è un minerale di origine evaporitica e si trova nelle zone aride, dove si deposita lungo le rive dei laghi salati. Il bicarbonato di sodio naturale si trova in tutte le parti del mondo dove si presentano tali condizioni. Viene ricavato anche nei sedimenti dei laghi e nelle acque sotterranee. La scoperta recente del grande trona è quella del 1930 negli Stati Uniti. Invece, il bicarbonato artificiale viene prodotto ancora oggi dall’interazione tra il cloruro di sodio (NaCl) e il carbonato di calcio (CaCO3). È una tecnica inventata in laboratorio alla fine del 19° secolo da Ernest Sovay per la produzione industriale di bicarbonato di sodio.

In Italia il bicarbonato di sodio è molto conosciuto come aiuto alla digestione e per il lavaggio delle verdure. In queste due modalità di utilizzo rappresentano solamente la punta di un iceberg, infatti si può utilizzare in infiniti modi grazie alla nostra creatività. Altre a questa differenza di base tra le due categorie di bicarbonato, esistono tre categorie. di bicarbonato di sodio in commercio. La differenza sostanziale tra loro è semplicemente data dalla qualità del bicarbonato di sodio: industriale, alimentare e medicale.

La differenza di qualità indica la differenza della sua purezza. La qualità industriale è indicata per pulire la casa, ma per il lavaggio dei piatti e l’uso come additivo alimentare va utilizzata qualità alimentare Quello che viene venduto al supermercato o dal fruttivendolo è di solito per alimentari ed è indicata sulla confezione la critta “bicarbonato di sodio purissimo” Inutile farsi prendere dalla frenesia di alcalinizzare il sistema biologico del nostro corpo somministrandosi grandi dosi di bicarbonato di sodio. Lo stesso come tutti gli altri integratori viene assorbito dal corpo in quantità limitate, oltre quello ingerito oltre i limiti fisiologici che stabilisce il nostro organismo viene eliminato dalle urine.

L'importante non è somministrarsi grandi dosi in poche somministrazioni, meglio piccole dosi a più riprese, ecco allora che vi consiglio di sciogliere 1 cucchiaino da caffè di bicarbonato purissimo in 1,5 litri di acqua, l'acqua che bevete durante il giorno. Avremo cosi piccole somministrazioni nella giornata e tutto il cucchiaino sarà assorbito dal nostro sistema. limone e bicarbonato di sodio sono due ingredienti. Avremo cosi piccole somministrazioni nella giornata e tutto il cucchiaino sarà assorbito dal nostro sistema. Limone e bicarbonato di sodio sono due ingredienti. Avremo cosi piccole somministrazioni nella giornata e tutto il cucchiaino sarà assorbito dal nostro sistema.

Limone e bicarbonato di sodio sono due ingredienti presenti in tutte le case, eppure nessuno sospettava che la scienza gli riconoscesse un ruolo così importante nella prevenzione del cancro, nell’alcalinizzare i tessuti, allontanare l’invecchiamento e prevenire le malattie.

Otto Heinrich Warburg, studiò a fondo il metabolismo dei tumori, in particolar modo le caratteristiche della loro respirazione cellulare e vinse il premio Nobel nel 1931 per la sua tesi. [1]

Nel suo Test La causa Principale è, la Prevenzione del cancro, ha dichiarato:

“Le cellule tumorali vivono in un ambiente estremamente acido e privo di ossigeno. Le cellule sane vivono in un ambiente alcalino, ossigenato, consentendo il funzionamento normale, privare una cellula del 35% di ossigeno per 48 ore può probabilmente innescare un processo canceroso. Le sostanze acide respingono ossigeno, mentre le sostanze alcaline lo attraggono. Le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno. Invece la GLICEMIA sopravvive fino a quando l’ambiente è privo di ossigeno. I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini, quindi il cancro non sarebbe altro che un meccanismo di difesa che hanno alcune cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente privo di ossigeno e alcalinità.”

L’uso del bicarbonato di sodio è conosciuto per la cottura e l'uso domestico, ma pochi sanno che il bicarbonato di sodio ha anche potenti proprietà medicinali.

Esso ha un’ottima proprietà che lo rende a tutti gli effetti una cura per qualsiasi tipo di disequilibrio fisico: aiuta a ripristinare l’equilibrio del pH nel sangue.

Essendo un composto altamente alcalino, esso ottimizza l’equilibrio acido/basico dell’organismo. Un equilibrio acido nel corpo è un’ottima base per ogni tipo di malattia.

L'azione del bicarbonato è molto semplice.
 Ecco qualche esempio di efficacia:

raffreddori e l'influenza

Il ripristinare l’equilibrio alcalino nell’organismo, crea di per sé un ambiente dove nessun agente esterno può vivere. In uno studio è stato somministrato bicarbonato di sodio in soggetti influenzati e nel 90% dei casi entro 36 ore i sintomi sarebbero stati del tutto abbattuti. l'uso di bicarbonato di sodio è utilissimo anche come preventivo per il raffreddore ‘e l’influenza. Sciogliere mezzo cucchiaino di bicarbonato in un bicchiere di acqua.

Acidità di stomaco

1-2 cucchiaini di bicarbonato in un bicchiere d'acqua è una bevanda ottima per l’acidità di stomaco.

Eczema

Aggiungere un cucchiaio di bicarbonato di sodio in un bicchiere d'acqua, poi bagnare la zona interessata due volte al giorno.

Stress

Aggiungere ½ tazza di bicarbonato di sodio all'acqua del bagno tiepido, poi immergersi nella vasca.

Utile per gli sportivi o nelle giornate molto faticose, in vista di un esame. Il bicarbonato di sodio migliora le prestazioni e riattiva l’energia fisica.

Denti sani e puliti, enegia fisica. Utilizzare una miscela di bicarbonato di sodio con acqua in modo che rimanga pastoso e strofinarlo sui denti per un’ottima pulizia e poi sciacquare. Il bicarbonato è incredibilmente efficace a uccidere i batteri.

Punture di insetti

applicare in loco una pasta a base di bicarbonato di sodio e acqua per punture di insetti per alleviare il prurito.

Pelle secca e squamosa

strofinare la polvere secca del bicarbonato sulla pelle. Questo è anche efficace per eruzioni cutanee pruriginose.

Tonificante

Per tonificare la pelle aggiungere tre cucchiai di bicarbonato di sodio nella vasca con acqua calda.

Bagno disintossicante

bicarbonato di sodio e aceto di mele insieme sono ottimi, aggiunti nell’acqua calda del bagno come disintossicanti. In proporzione mezzo bicchiere di aceto e 3 cucchiai di bicarbonato.

Vescica

I batteri amano ambienti acidi e per questo l'ambiente nella vescica è un terreno di coltura ideale per i batteri. Con il bicarbonato si può trattare efficacemente le infezioni della vescica con mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio in una tazza di acqua da bere.

Scottature e irritazioni della pelle

Il bicarbonato di sodio è meravigliosamente lenitivo per le scottature, e irritazioni della pelle. Basta mescolare bicarbonato di sodio con un po’ 'd'acqua fino a formare una pasta, e poi tamponare sulla zona interessata.

Mal di gola

Gargarismi con una miscela di bicarbonato di sodio e l'acqua alleviano il mal di gola, ripristinando un equilibrio alcalino nella bocca.

Molti consigliano di usare il bicarbonato per la cura dei denti.

 Vi ricordo che il bicarbonato sviluppa un'azione abrasiva sullo smalto dei denti quindi il suo uso dovrebbe essere limitato e sporadico...

Sale dell'immalaia

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Sale rosa dell’Himalaya: benefici, usi e controindicazioni
Sale rosa dell’Himalaya: benefici, usi e controindicazioni
Puro, e privo di tossine, è conosciuto come "l'oro bianco". Contiene ben 84 oligoelementi e aiuta a combattere ritenzione idrica e ipertensione. Scopriamo tutti i benefici del sale rosa dell'Himalaya per la nostra salute e la nostra bellezza.
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Cosmetici Depurativi di Redazione Donna
Sale rosa dell'Himalaya: benefici, usi e controindicazioni
 Il sale rosa dell'Himalaya è un sale puro che viene estratto a mano nelle miniere del Pakistan e arriva a noi dopo essere stato macinato su pietra senza alcun processo di raffinazione. A differenza del normale sale marino è puro, il sale cristallino dell'Himalaya è privo di tossine e contaminazioni ambientali, lasciando intatte le sue proprietà e caratteristiche tra cui la sua naturale ricchezza minerale: contiene 84 oligoelementi tra cui il ferro che gli conferisce il colore rosa, oltre a calcio, rame e zinco. Il sale himalayano si presenta in granuli grandi e dalla forma irregolare (ma in commercio si trova anche fino), viene utilizzato in cucina per esaltare il gusto dei cibi ma anche come trattamento di bellezza per la pelle secca,  per combattere la cellulite, in quanto apre i pori e libera i tessuti dai liquidi in eccesso.

Benefici del sale rosa dell'Himalaya
Il sale rosa cristallino dell'Himalaya è ideale come sostituto del normale sale marino, in quanto limita molto il rischio di ritenzione idrica e di ipertensione grazie al basso contenuto di cloruro di sodio.
Per le sue proprietà, il sale rosa cristallino dell'Himalaya è ottimo per combattere la tiroide.
Inoltre il sale himalayano è depurante, disintossicante e favorisce l'assorbimento intestinale, aiuta la respirazione e la circolazione sanguigna e rafforza le ossa.
Il sale rosa dell'Himalaya è utile per tonificare e purificare la pelle ed è un toccasana per la salute di denti e gengive, favorisce la funzionalità renale perché controlla i livelli di acqua presenti nell'organismo e assicura l'equilibrio psico-fisico limitando l'ansia e favorendo il sonno.
 Il sale rosa himalayano è la tipologia di sale ideale per i trattamenti di bellezza dedicati alla pelle. Grazie agli 84 sali minerali che contiene al suo interno, come calcio, zinco e rame, è un vero e proprio alleato per mantenere la pelle morbida e levigata.

Se hai la pelle secca per esempio, puoi sciogliere nell'acqua tiepida di una vasca da bagno abbondante sale rosa e immergerti nella vasca rilassandoti con un bagno caldo di 30 minuti: in questo modo il corpo eliminerà le tossine acquistando i sali minerali che entreranno in contatto con la pelle, che sarà immediatamente rigenerata aiutandoti anche a combattere la cellulite. Grazie alla forma dei suoi granuli, è l'ingrediente perfetto per uno scrub corpo: basterà infatti sfregare i granuli contro la pelle, meglio se sotto la doccia tiepida, per eliminare le cellule morte e ottenere una pelle perfettamente liscia e morbida, e anche la circolazione sarà migliorata.
Infine il sale rosa dell'Himalaya è ottimo per combattere allergie, malattie delle vie respiratorie, problemi cutanei e gastrico-renali.
Controindicazioni del sale rosa cristallino dell'Himalaya
Il sale rosa cristallino dell'Himalaya non ha particolari controindicazioni, ma è bene comunque non esagerare con le quantità, mantenendosi sui 3 o 4 gr al giorno, stando attenti anche all'uso congiunto con il sale marino tenendo conto che quasi tutti gli alimenti che acquistiamo già ne contengono una certa quantità.
Usi
Il suo utilizzo in cucina dona alle pietanze un gusto meno intenso e non copre il sapore dei cibi ma lo esalta. Viene utilizzato anche per le conserve in salamoia e per la salatura diretta di carne e pesce. Oltre all'uso alimentare, il sale rosa cristallino, viene impiegato anche per soluzioni idrolsaline che possono essere impiegate per la cura di micosi e verruche, per lavaggi al naso e agli occhi, ma anche per bagni e pediluvi. Va conservato sempre in un luogo fresco e asciutto.
Dove si compra
Il sale rosa dell'Himalaya è in vendita anche nei supermercati e on line e il costo è più alto rispetto a un normale sale marino anche se dura molto di più perché ne basta una minima quantità per insaporire le pietanze.
Altre tipologie di sale
Oltre al sale rosa dell'Himalaya ci sono anche altre tipologie di sale simili, ognuno con le sue peculiarità ma tutti facilmente reperibili nei supermercati. Vediamo quali sono.

Sale blu di Persia: è un sale naturale che proviene dalle miniere dell'Iran; contiene salvinite un minerale che gli conferisce la colorazione blu. Riesce a dare molta sapidità alle pietanze e ha un retrogusto speziato. È molto ricco di cloro e potassio.

Sale nero di Cipro: viene raccolto nel mare dell'isola di Cipro ed è arricchito con carbone vegetale che gli conferisce il colore nero. Grazie al suo potere assorbente viene utilizzato per curare malattie intestinali, avvelenamenti e intossicazioni. Viene utilizzato per insaporire pesce, patate dolci, uova e zuppe e si utilizza anche come decorazione

“L’oro bianco" così è definito il sale rosa dell’Himalaya. Un prodotto che è molto differente dal classico sale da cucina che usiamo ogni giorno: quest’ultimo proviene dalle acque di mari e oceani, ahimè assai inquinati. Il sale rosa dell’Himalaya è una preziosissima risorsa di origine fossile caratterizzata dalla purezza: non è raffinato e, quando viene estratto, lo si trova allo stato in cui si è adagiato al suolo millenni prima. Viene lavato per eliminare residui e polveri e poi macinato per la vendita, senza che venga sbiancato e intaccato da sostanze inquinanti contaminanti.
 Il sale rosa dell’Himalaya ha naturalmente lo iodio, non in quantità eccessive, ed è facilmente assimilabile dall’intestino. Contiene più di ottanta sali minerali, tra cui il ferro, che dona il colore rosato al sale, il potassio, il calcio, lo zinco, il rame e antiossidanti.

Il sale rosa dell’Himalaya è una vera panacea per la salute dell’uomo. Traf le sue molteplici proprietà: Limita la ritenzione idrica e l’ipertensione, per le quantità limitate di cloruro di sodio, contrastando quindi la cellulite. Regola e riequilibra i livelli di acqua nell’organismo, per il suo buon funzionamento. Riequilibra il Ph delle cellule, sopratutto del cervello. Migliora l’aspetto della pelle, contrastandone l’invecchiamento. Le sostanze nutritive vengono meglio assorbite dall’intestino, garantendo una corretta digestione. Con l’inalazione di acqua e sale rosa si ottengono benefici all’apparato respiratorio.

Tra gli altri benefici migliora il sonno, rinforza le ossa, allevia i crampi, elimina le tossine grazie ad un migliore funzionamento dei reni ed è altamente disinfettante e cicatrizzante. Il sale rosa dell’Himalaya contiene iodio? La carenza di iodio crea problemi alla tiroide, in particolare può causare ipotiroidismo (quando gli ormoni tiroidei sono carenti) oppure l’ingrossamento della stessa (il “gozzo”). Lo iodio consente alla tiroide di sintetizzare gli ormoni tiroidei. Lo iodio, non sintetico, ma naturale, contenuto nel sale rosa himalayano, aiuta a regolarizzare il funzionamento della tiroide, a vantaggio del corretto metabolismo. Qui lo iodio non viene aggiunto artificialmente: nel comune sale da cucina viene aggiunto iodio sintetico che il nostro corpo non riesce ad assorbire e può causare col tempo gravi danni. Sale rosa dell’Himalaya: prezzo e dove acquistarlo

Il sale rosa Himalayano ha un sapore molto leggero che non sovrasta il gusto dei cibi ma lo esalta e lo si trova in grani piccoli o grossi.
 Si trova nei supermercati, nei negozi biologici, nelle farmacie e presso le erboristerie, ma anche su siti e-commerce online. Provenendo dalla lontana catena montuosa asiatica, ha un prezzo ovviamente più alto rispetto agli altri sali, sicuramente non meno di 3 euro al kg.

Cacao

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Cacao Proprietà e Benefici

Cacao: proprietà e benefici

La pianta del cacao è un sempreverde che può raggiungere i 10 metri di altezza e produce fiori bianchi con sfumature rosa da cui si sviluppano poi i frutti che all’inizio, prima di scurirsi, richiamano la forma del cedro. Il cacao viene ricavato dai semi che si trovano all’interno dei frutti mediante vari processi che possono essere torrefazione, triturazione e fermentazione.

Il nome scientifico della pianta è Theobroma cacao, appartiene alla famiglia delle Sterculiacee e si trova prevalentemente in Sud America. Fu Cristoforo Colombo ad importare dall’America la pianta del cacao egli, più che dalle proprietà alimentari della pianta, fu colpito dal valore che gli indigeni gli davano, infatti era allora utilizzato come una vera e propria moneta.

Composizione Chimica

Il cacao è composto dal 3 % di acqua, dall’1,7 % di zuccheri, dal 5,8 % di ceneri, dal 13,8 di grassi, dal 19,6 di proteine e dal 33 % di fibre alimentari.

I minerali sono: magnesio, potassio, calcio, fosforo, ferro, zinco, rame, manganese, selenio e sodio.

Queste le vitamine: vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina K e J.

Il cacao contiene i seguenti aminoacidi: acido aspartico e acido glutammico, alanina, arginina, cistina, glicina, fenilalanina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, prolina, metionina, serina, tirosina, triptofano, valina e treonina.

Molto importante la presenza di sostanze chimiche con proprietà benefiche per l’organismo umano come la caffeina, le serotonina, la tiramina e la feniletilamina.

Proprietà e Benefici del Cacao

Tutti gli studi eseguiti finora confermano che i maggiori benefici alla nostra salute sono apportati dal consumo di cioccolato fondente (naturalmente senza esagerare); infatti, solo nel cioccolato amaro, l’epicatechina, un flavonoide che conferisce il classico gusto amaro, mantiene inalterate le sue proprietà antiossidanti.

Energetico

Innanzitutto è bene precisare che grazie al suo contenuto di sali minerali, vitamine e carboidrati il cacao è un alimento molto energetico e quindi consigliato a chi svolge attività sportiva ma anche a chi è nell’età dello sviluppo.

Antiossidante

Il cioccolato fondente (quello amaro per intenderci) contiene una buona quantità di sostanze antiossidanti in grado di combattere gli effetti dei radicali liberi e rallentare il processo di invecchiamento delle cellule. L’ alto potere antiossidante è dovuto ad un gruppo di composti chiamati polifenoli e più nello specifico i flavonoidi.

Questi sono presenti nel cacao più che in ogni altro alimento. In particolare sono presenti due flavonoidi in quantità molto elevate, catechina ed epicatechina. Queste due sostanze si presume che abbiano effetti benefici sulla salute.

Riduce il Colesterolo

La grande quantità di antiossidanti presenti nel cacao hanno affetti benefici anche sul colesterolo, una regolare assunzione è infatti in grado di aumentare la percentuale di colesterolo buono HDL e di abbassare la percentuale di quello cattivo LDL.

Uno studio pubblicato sull’ American Journal of Clinical Nutrition nel Novembre 2002 sostiene che questi flavonoidi vengono assorbiti interamente ed intatti dal sangue portando così i loro benefici all’organismo.

Antidepressivo

La teobromina, insieme alla caffeina, ha la proprietà di aumentare la concentrazione e la prontezza di riflessi, mentre la serotonina ha la capacità di sostenere il sistema nervoso in caso di depressione.

Da notare che un altro componente del cacao, la tiramina, viene impiegata per la preparazione di farmaci antidepressivi. Nel cacao è presente una vasta gamma di sostanze che provocano euforia tra cui la tiramina e l’anandamide.

La tiramina aiuta a placare gli stati ansiosi ed a riequilibrare l’umore ma nelle persone particolarmente sensibili può far venire il mal di testa. Oltre a queste sostanze anche il triptofano, un aminoacido presente nel cacao, è responsabile delle proprietà antidepressive in quanto attiva la serotonina, una sostanza coinvolta nella regolazione dell’umore.

Sistema Immunitario

Vi sono inoltre alcune ricerche che stanno tentando di dimostrare le proprietà rinforzanti del cacao nei confronti del sistema immunitario.

Benefici al Cuore

L’alto contenuto di magnesio è molto importante per la salute cardiovascolare, per il controllo della pressione sanguigna e per la sintesi proteica.

Elisir di Lunga Vita

Secondo una recente ricerca condotta in Inghilterra basterebbe assumere circa 20 grammi di cioccolato amaro al giorno per prolungare la lunghezza della vita.

Il Cacao e i Vari tipi di Cioccolato

Per ottenere la polvere di cacao si estrae la parte grassa dei semi, ovvero il burro, dalla pasta di cioccolato. Quello che resta viene macinato fino a formare la preziosa polvere.

Cioccolato fondente: si ottiene aggiungendo alla pasta di cioccolato altro burro di cacao, in pratica, il procedimento inverso a quello che si utilizza per ottenere la polvere.

Cioccolato al latte: si ottiene aggiungendo al cioccolato fondente una percentuale di latte e zucchero. Cioccolato bianco: è composto esclusivamente da burro di cacao, latte e zucchero.

Le Controindicazioni del Cacao

Meglio evitare di somministrarlo ai bambini sotto ai 3 anni, in quanto potrebbe scatenare reazioni allergiche. Nelle persone soggette ad ipertensione e nervosismo la presenza di caffeina nel cacao potrebbe accentuare questi sintomi. Per la presenza di tannini, principi attivi che hanno proprietà astringenti, si sconsiglia l’uso a persone con problemi di stitichezza e di emorroidi.

Sapevate Che?

I polifenoli presenti nel cacao bloccano l’attivazione delle cellule coinvolte nei processi infiammatori e allo stesso tempo contrastano l’aggregazione delle piastrine nel sangue diminuendo il rischio di infarto.

Uno studio apparso Süll’ American Journal of Clinical Nutrition nel 2007 dimostra che il cacao riduce l’aggregazione piastrinica. Se consumato regolarmente il cacao agisce come un anticoagulante naturale con conseguenti benefici per la salute del cuore e del sistema cardiocircolatorio.

Il Burro di Cacao

Il burro di cacao si ottiene dalla spremitura tramite apposite presse dei semi di cacao che ne contengono fino al 55 %. Dato il costo piuttosto elevato per la sua produzione, il burro viene spesso tagliato con altre sostanze grasse che possono andare dall’olio di palma alla paraffina. Una volta che questi grassi si sono ben amalgamati con il burro di cacao assumono anch’essi le sue caratteristiche.

Per usi alimentari, come è noto, il burro viene utilizzato per la preparazione del cioccolato e di alcuni dolci, mentre, per uso farmaceutico si impiega nella preparazione di supposte e pillole varie. In ambito cosmetico invece, il burro di cacao viene impiegato negli stick anallergici per labbra e per rossetti.

Curiosità sul Cacao

Studi recenti hanno dimostrato come sia infondata una credenza popolare ben radicata nella nostra società: la relazione tra il cioccolato e i brufoli. Quest’ultimi si sviluppano per cause totalmente indipendenti dall’assunzione di cioccolato.

Secondo i medici della Missouri State University il cioccolato, e quindi il cacao, avrebbero proprietà curative sul mal di testa. Pare infatti che quello amaro abbia effetti antinfiammatori e contenga sostanze con proprietà antidolorifiche.

L’albero del cacao è in grado di dare due raccolti all’anno e raggiunge il suo completo sviluppo nel giro di dieci anni; una piantagione produce frutti per circa 30 anni.

Il consumo di cioccolato induce l’organismo a produrre endorfine il cui effetto da una sensazione di euforia e di benessere simili a quelle provocate dall’oppio.

Le antiche popolazione dei Maya e degli Atzechi lo consideravano “il cibo degli dei” ed in effetti era spesso offerto come dono alle divinità di allora. Queste popolazioni ritenevano inoltre che la pianta fosse in grado di donare l’immortalità.

Sono sufficienti 40 grammi di cioccolato per trarre benefici dall’assunzione di cacao e allo stesso tempo non eccedere con le calorie ingerite che sono 226.

Nei paesi d’origine la tradizione popolare assegna alla pianta diverse proprietà in grado di curare diverse patologie, dalle emorroidi ai disturbi respiratori.

Caffe

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Caffè: Proprietà e Benefici

Il caffè, la bevanda nota a tutti per le sue proprietà stimolanti, viene preparato con i semi dei frutti prodotti dalla pianta del caffè appartenente alla famiglia delle Rubiacee e che prende il nome di Coffea.

Caffè: proprietà e benefic: La pianta ha piccole bacche rotonde e verdi che una volta giunte a maturazione diventano di color rosso vivo.

L’Arabica cresce tra i 1.000 e i 2.000 metri di altitudine, è molto delicata ma ha maggiori proprietà organolettiche, mentre la Canephora, conosciuta anche col nome di Robusta, è più resistente e cresce ad altitudini inferiori, tra i 150 e i 600 metri. La qualità più coltivata al mondo è senza dubbio quella arabica che rappresenta circa il 75% della produzione mondiale.

Pare che le prime notizie del caffè provengano dall’Etiopia e precisamente dall’altopiano del Kaffa, da dove appunto proviene la prima pianta di caffè. Per quanto riguarda la bevanda, trae le sue origini in Yemen, intorno all’anno 1.000.

Composizione Chimica del Caffè

In origine, allo stato di chicco, contiene moltissime sostanze tra proteine, grassi, minerali, carboidrati che però dopo la tostatura si riducono drasticamente fino a quasi scomparire. Bisogna però sottolineare che quelle che restano sono sostanze con proprietà molto utili al nostro organismo.

Queste sono le principali sostanze contenute in 100 grammi di caffè espresso: grassi 0,18 %, fibre alimentari 0,1 %, acqua 98 % e 0,3 % di ceneri.

Questi i minerali: magnesio, potassio,  fosforo, calcio, sodio, ferro, zinco, rame e manganese.

Le vitamine: vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C in piccola percentuale e vitamina K. La caffeina è presente nella quantità di 212 mg per 100 gr. di caffè. Nelle sue foglie è presente il beta-carotene.

Altre sostanze contenute nel caffè sono la metionina e l’asparagina che sono due aminoacidi, i fitosteroli, i terpeni, i tannini, pectina e cellulosa che sono fibre alimentari e oli volatili.

Contiene anche acidi come l’acido aspartico, l’acido citrico, l’acido stearico, l’acido glutammico, l’acido linoleico, l’acido palmitico, l’acido oleico, l’acido caffeico, l’acido clorogenico e l’acido ossalico.

Proprietà e Benefici del Caffè

Antiossidanti

È una delle fonti alimentari più ricche di sostanze naturali con proprietà antiossidanti, questo grazie all’abbondanza di acidi clorogenici e ai composti derivanti dalla tostatura. Si è calcolato che questa bevanda contiene più di 30 composti ad attività antiossidante, una tazzina ne può contenere dai 350 ai 450 mg, una quantità importante in grado di apportare diversi benefici al nostro organismo.

Uno studio condotto in Spagna all’Università di Pamplona sostiene che la capacità antiossidante del caffè è 10 volte superiore a quella di altre bevande come il ed il vino. Lo studio afferma che il tipo di caffè con le maggiori proprietà antiossidanti è quello espresso.

Antitumorale

Alcuni studi pubblicati dall’ Harvard School of Public Health riferiscono di interessanti proprietà del caffè. Uno studio pubblicato nel maggio 2011 nell’edizione online del Journal of the National Cancer Institute, sostiene che bere regolarmente caffè diminuisce sensibilmente il rischio di sviluppare una forma letale di tumore alla prostata.

Antidepressivo

Un altro studio, sempre dell’Harvard School of Public Health, pubblicato nel luglio 2013 su The World Journal of Biological Psychiatry sostiene invece che berne alcune tazzine al giorno riduce il rischio di suicidio del 50 %, sia nelle donne come negli uomini. Sempre questa bevanda, sembrerebbe avere proprietà antidepressive sulle donne riducendone il rischio del 20 %.

Declino Cerebrale

In seguito a diversi studi si è potuto appurare che le persone che assumono caffè abitualmente sviluppano una maggiore protezione nei confronti di varie patologie come il morbo di Parkinson e il declino cerebrale dovuto all’età avanzata. La caffeina combatte l’azione dei radicali liberi, che, come sappiamo, possono essere responsabili dell’insorgere di diverse patologie, anche gravi.

Benefici al Cuore

Assunto in dosi moderate ha proprietà che apportano benefici all’attività cardiaca migliorando di conseguenza la resistenza dell’organismo agli sforzi prolungati. Molto importante l’azione che esercita nella riduzione dei rischi cardiovascolari.

Brucia i Grassi

Studi sulla caffeina e le sue proprietà hanno dimostrato il suo effetto termogenico, ossia la sua capacità di bruciare energie e di conseguenza i grassi.

Aiuta la Respirazione

Altri benefici del caffè: tre tazzine al giorno possono aiutare chi ha problemi di respirazione dovuti ai bronchi, in quanto il caffè ne favorisce la dilatazione.

Digestione

Dopo pranzo una tazzina aumenta la produzione di saliva e stimola la secrezione gastrica, di conseguenza favorisce la digestione.

Zuccheri nel Sangue

Contribuisce a regolare la quantità di zucchero nel sangue rappresentando così un aiuto ai sofferenti di diabete di tipo 2.

Diuretico

Nel caffè sono presenti molti componenti con proprietà diuretiche (caffeina, teobromina, acido caffeico, acido clorogenico e asparagina) che vengono utilizzati per contrastare la ritenzione idrica e quindi impiegati anche nelle cure dimagranti. Inoltre, grazie alla presenza di metionina, il caffè ha effetti benefici anche sulla prevenzione delle infezioni del tratto urinario.

Ricordiamo che, come per tutti gli alimenti con buone proprietà, il caffè apporta benefici solo se assunto con moderazione.

Caffeina

La caffeina è un alcaloide naturale presente in 60 specie diverse di piante, tra cui il caffè, il tè e il cacao. A temperatura ambiente si presenta con un aspetto solido bianco e senza alcun odore. Una volta assunta il nostro organismo impiega alcune ore per metabolizzarla.

Se assunta in dosi moderate la caffeina ha effetti benefici stimolanti sull’organismo umano: aumenta la capacità di concentrazione, la memoria e strano a dirsi, anche lo stato dell’umore.

Caffeina Curiosità

La caffeina ha proprietà stimolanti che agiscono sul sistema nervoso ritardando la sensazione di fatica. Per questo motivo è chiamata “droga” ed è utilizzata, insieme ad altre sostanze con caratteristiche simili, nella composizione di bevande energetiche. Il contenuto di caffeina nel caffè sotto forma di bevanda dipende molto dal metodo di preparazione: è stimato attorno ai 200-300 mg, pari quindi a tre, quattro tazzine in 24 ore. La quantità di caffeina presente nel caffè varia molto a seconda della miscela che si sceglie: in una miscela al 100% di arabica troviamo una media di 1,5 % di caffeina, mentre in una miscela di “robusta la quantità sale al 3%. Le qualità attualmente commercializzate sono due: Coffea «Canephora e Coffea arabica. Si narra che le proprietà stimolanti del caffè, siano state scoperte per la prima volta da un pastore dello Yemen, che osservò lo strano comportamento eccitato ed irrequieto delle sue pecore subito dopo averne consumato le bacche. Partendo sempre dal presupposto che è sempre meglio non esagerare, gli esperti suggeriscono di fissare il limite massimo di caffè nel numero di quattro tazzine al giorno, limite questo da non superare. Uno studio condotto su donne in “dolce attesa” ha fatto emergere che un’eccessiva assunzione in gravidanza può apportare al feto gli stessi danni di alcol e fumo. Per chi ha paura di ingrassare ricordiamo che una tazzina di caffè apporta solamente 1 caloria.

Forse non tutti Sanno che Sebbene le varie fasi di lavorazione diminuiscono drasticamente la presenza di antiossidanti, fino al 90%, le quantità restanti sono comunque di tutto rispetto. In 100 ml. di caffè si riscontra una presenza pari a 250 mg. di acidi clorogenici.

Rappresenta una delle bevande più consumate al mondo, a livello mondiale, la media pro capite è di 7 kg, mentre in Italia è di circa 6 Kg.

Si tenga presente che altri alimenti e bevande oltre al caffè possono contenere caffeina, come ad esempio il cioccolato il tè nero, bevande a base di cola e le bevande energetiche.

Inoltre la caffeina è presente negli integratori, in alcuni farmaci antidolorifici e nei prodotti dimagranti.

Caffè e Controindicazioni

Chi è solito abusare quotidianamente del consumo di caffè può sviluppare una dipendenza chiamata  ceffeinismo i cui sintomi sono molto simili a quelli degli attacchi d’ansia: nervosismo, mal di testa dovuto ad astinenza, palpitazioni, insonnia, irritabilità e nervosismo.

Per quanto riguarda le donne in gravidanza la questione è un po’ controversa. Si sa che alte dosi di caffè possono causare seri problemi al feto e si sospetta che due o tre tazzine al giorno possono aumentare di avere un bambino sotto peso alla nascita.

Per questi motivi è sempre meglio consultare un medico sulla possibilità o meno di bere un po’ di caffè in gravidanza.

Durante l’allattamento, attraverso il latte, la madre trasferisce la caffeina al bambino e, in alte dosi, può essere dannoso. Anche in questo caso è necessario il consulto medico.

Il caffè non dovrebbe essere bevuto da quei soggetti che presentano patologie che potrebbero essere aggravate dalla sua assunzione. Non dovrebbe berlo chi soffre di:

Ipertensione, Insonnia, Ansia, Stress, Problemi al cuore, Ulcera, Problemi epatici

Caffè Calorie

Ogni 100 gr. di caffè si ha un apporto calorico pari a 2 calorie.

Limone: Proprietà e Benefici

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Il limone è un agrume dalle molteplici proprietà e benefici.

Sembra sia originario dell’India, ma di questo fatto non siamo proprio sicuri, in quanto, la parola limun, in arabo, indica indifferentemente tutti gli agrumi.

Potrebbe essere che nell’antichità, il limone e le sue proprietà, fossero già conosciute dal popolo arabo e appellato, insieme a tutti gli altri agrumi, col nome limun.

Marmellata di limoni ricetta

Una caratteristica quasi unica del limone è che esso ha la proprietà di fiorire in continuazione, si ha così la possibilità di vedere in una pianta di limoni fiori, frutti acerbi e maturi contemporaneamente. Grazie a questo fatto la produzione dei limoni è presente tutto l’anno, con un rallentamento durante i mesi più freddi.

A differenza degli altri agrumi il limone può giungere a maturazione anche una volta staccato dalla pianta e molto spesso i limoni vengono colti ancora verdi, trattati con un procedimento fungicida, incerati e spediti verso mercati esteri, dove verranno poi trattati per farli maturare.

Per questo motivo è sempre meglio non consumare la loro buccia, a meno che non si è certi che provengano culture biologiche.

Composizione Chimica

Le proprietà del limone nella cultura ormai di massa risiederebbero nel suo alto contenuto di vitamina C.

100 g di frutto fresco, contengono circa 38, mg di vitamina C.

Vediamo ora nel dettaglio la composizione chimica del limone: 1,1 % di proteine, 0,3 % di grassi, 2,8 % di fibre alimentari, carboidrati, 2,4 % di zuccheri, 92 % circa di acqua e lo 0,2 % di ceneri. Gli zuccheri si dividono in saccarosio, destrosio e fruttosio.

Il limone contiene i seguenti minerali: calcio, fosforo, ferro, sodio, potassio, manganese, rame, magnesio e zinco.

Queste le vitamine: vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, vitamina E e la vitamina J.

Contiene inoltre flavonoidi e sostanze con proprietà antiossidanti come il beta-carotene, la beta-criptoxantina, luteina e zeaxantina.

Depurativo

Il limone ha proprietà depurative disintossicanti dell’organismo e la sua assunzione regolare, preferibilmente al mattino quando si è ancora digiuni, aiuta a regolarizzare l’intestino, e combatte addirittura la cellulite.

Antitumorale

Una sostanza contenuta nel limone, il limonene, ultimamente è diventata famosa, in quanto, secondo recenti studi americani, se assunta regolarmente, avrebbe proprietà antitumorali a livello preventivo, soprattutto per quanto riguarda pancreas, stomaco e intestino.

Le proprietà anti tumorali del limone sono da ricondursi, oltre alla vitamina C ed al limonene, anche alla presenza di flavonoidi, sostanze con proprietà antiossidanti.

Calcoli Renali e Biliari

Anche l’acido citrico presente nel limone apporta benefici in caso di calcoli, infatti aiuta a sciogliere i calcoli biliari, renali ed i depositi di calcio in generale. Il limonene viene impiegato con successo nel processo di distruzione dei calcoli nella cistifellea.

Nausea e Diarrea

Il limone è molto consigliato contro nausea, diarrea e soprattutto per chi ha necessità di irrobustire le difese immunitarie.

Arteriosclerosi

Il suo succo fresco ha la proprietà di prevenire l’arteriosclerosi, ha benefici sul fegato, sul pancreas e sul sangue, favorendone la fluidità.

Anti Anemico e Disinfettante

Il limone, quando è veramente fresco, oltre che rimineralizzante e anti anemico è un buon attivatore delle difese organiche e un ottimo disinfettante. La vitamina C favorisce l’assorbimento del ferro da parte dell’organismo, facilitando così la formazione di globuli rossi che trasportano ossigeno alle varie parti del corpo.

Radicali Liberi

Il potere antiossidante della vitamina C contribuisce a bloccare i radicali liberi del nostro organismo, rallentando quindi l’invecchiamento delle nostre cellule, in particolare quelle che riguardano il cervello.

Rinforza i Vasi Sanguigni

La vitamina B3 invece rinforza i vasi sanguigni ed aiuta a prevenire eventuali emorragie interne.

Mal di Denti

Utilizzare il succo di limone sulla parte dolente del dente può far passare il dolore. Il succo utilizzato per massaggiare le gengive ne blocca l’eventuale sanguinamento e funziona anche da disinfettante eliminando i cattivi odori della bocca.

Può anche essere utilizzato per la salute dentale aggiungendo un paio di gocce di succo di limone al dentifricio quando si lavano i denti.

Cura dei Capelli

Il limone si è rivelato utile anche nella cura dei capelli, il suo succo utilizzato per massaggiare il cuoio capelluto apporta benefici in caso di forfora e previene la caduta dei capelli. Applicato direttamente ai capelli dona loro lucentezza.

Scottature

Applicato sulle piccole ustioni lenisce il senso di bruciore mentre, se applicato sulle cicatrici le sbiadisce e le rende meno visibili.

Cura della Pelle

Il limone è un antisettico naturale, il suo succo ha effetti benefici anche sulla pelle e può venire in aiuto in caso di punture d’insetti, acne, foruncoli, può rimuovere i punti neri e rendere la pelle più liscia.

Problemi Respiratori

L’abbondanza di vitamina C e di sostanze con proprietà antiossidanti fa del limone un alimento utile ad alleviare i problemi respiratori, l’asma in particolare.

Piedi Stanchi

Un po’ di succo di limone aggiunto all’acqua leggermente calda del pediluvio rilassa e dona sollievo in caso di piedi stanchi e doloranti.

Emorragie Interne

Il limone ha anche proprietà coagulanti che sono utili per bloccare piccole emorragie interne come ad esempio la perdita di sangue dal naso. In questo caso è possibile bagnare un batuffolo di cotone con del succo di limone che va poi inserito nel naso per bloccare la perdita di sangue.

La Cura del Limone

La cura del limone consiste nell’assumere il primo giorno, a digiuno, l’equivalente del succo di un limone, di due limoni il secondo giorno, tre il terzo e così via fino al quindicesimo giorno, in cui si arriva a bere il succo di ben quindici limoni.

La cura poi procede in senso inverso, quattordici, tredici, dodici, fino al suo completamento al trentesimo giorno dall’inizio.

Come tutte le cure è importante ricordare che essa non è adatta a tutte le persone; infatti non si tratta, come molti credono, di una cura generica per disintossicare e depurare, ma bensì di un energico trattamento anti tartarico, che in alcuni casi contrasta l’insorgere di indesiderati accumuli di calcio.

Prima di intraprendere tale cura è bene essere certi di avere una buona forma fisica e di non essere troppo magri. Chiedere sempre il parere del proprio medico prima di iniziare questo tipo di cura.

Non osservare queste indicazioni significa esporsi al rischio di andare incontro a forme di insonnia, dimagrimento e indebolimento generale.

Altri Benefici del Limone

Neutralizza i composti chimici tossici come i nitrati, e le sostanze chimiche prodotte nella preparazione degli alimenti e durante la digestione.

Bere un bicchiere di acqua calda e succo di limone aiuta la digestione stimolando la produzione di bile e di succhi gastrici.

Mantiene in salute denti e gengive, vasi sanguigni e favorisce la cicatrizzazione, l’alta percentuale di vitamina C aiuta a prevenire l’infarto.

Limone: proprietà e benefici

Il limoncello è un liquore tipico della costiera Amalfitana, grazie anche alla notevole qualità che ivi crescono.

Ingredienti: un litro di alcol puro, 8 limoni maturi, un paio di foglie di limone, 900 grammi di zucchero, un litro e mezzo di acqua.

Preparazione: Sbucciare molto delicatamente i limoni senza arrivare alla parte bianca del limone. Una volta terminato, prendete le bucce e mettetele in un contenitore a chiusura ermetica insieme all’alcool puro e possibilmente a qualche foglia di limone.

Lasciate il tutto a macerare per almeno dieci giorni, ricordandovi di dare una scrollata ogni tanto al contenitore.

Sciogliere 500 grammi di zucchero in mezzo litro di acqua calda e aggiungere al composto preparato dieci giorni prima.

Lasciamo macerare il tutto per ancora dieci giorni, ricordandoci sempre di scrollare una volta al giorno, dopodiché si può filtrare il tutto ed imbottigliare.

Ricordiamo che il limoncello va conservato e servito a basse temperature, 5°, 6° circa.

Limone Calorie

Ogni 100 grammi di limone si ha un apporto calorico pari a 29 calorie.

Controindicazioni

Come per molti altri alimenti, la combinazione del limone con altri cibi può provocare effetti indesiderati, quali acidosi e difficoltà digestive. Non va abbinato con farinacei, quali pane, riso, castagne e patate; a volte anche con i pomodori potrebbe dare qualche problemino.

Curiosità

Per coloro che in nessun modo intendono rinunciare ai frutti di mare crudi, è importante sapere che poche gocce di succo di limone, eliminano, in pochi minuti, il 92% di microbi e batteri presenti sulle ostriche. Diversi esperimenti hanno dimostrato che il succo di questo agrume distrugge i batteri della malaria, il colera, la difterite, il tifo ed altre malattie mortali.

Per chi invece ha purtroppo problemi di potabilità dell’acqua, ricordiamo che è possibile renderla potabile aggiungendo ad un litro d’acqua il succo di un limone spremuto.

In Africa occidentale, dove si è sviluppata un’epidemia di colera, è stato riscontrato che aggiungendo succo di lime o di limone ai pasti principali, aumentava la resistenza delle persone ad essere contagiate dalla malattia.

In Europa, durante il Rinascimento, le signore alla moda utilizzavano il suo succo per aumentare il rossore delle labbra.

Secondo una ricerca giapponese, le persone che lavorano al computer compiono il 54% in meno di errori se l’ambiente in cui lavorano profuma di limone. Infatti l’olio essenziale di limone viene impiegato per favorire concentrazione e memoria.

Spazzolare settimanalmente i denti col succo di limone contribuisce mantenerli bianchi e lucenti, mentre frizionare il cuoio capelluto con una lozione preparata con 2 cucchiaini di olio di oliva, 1 cucchiaino del suo succo aiuta a combattere la fragilità o la caduta eccessiva dei capelli.

Un team di ricercatori dell’Agricoltura Resecarci Service (A.R.S.) sta studiando le proprietà e gli effetti della limonina, una sostanza amara che si trova nei semi di arance e limoni, sul colesterolo cattivo.

Sembra infatti che quando il fegato è esposto a questa sostanza produca quantità minori di una proteina chiamata Apo B che serve per la produzione di Dl o colesterolo cattivo.

Forse non tutti sanno che

Il limone anche proprietà termicide, è infatti sufficiente appendere negli armadi qualche sacchetto di tela contenente scorze di limone secche per tenere alla larga le tarme.

Durante la corsa all’oro in California nel 19° secolo, i limoni, e tutti i frutti contenenti molta vitamina C furono molto apprezzati dai minatori e dai marinai che dovevano affrontare lungi periodi di isolamento. Con l’assunzione di limone proteggevano il loro organismo dallo scorbuto.

Attualmente la California e l’Arizona rappresentano il 95 % di tutti i limoni prodotti negli Stati Uniti.

In quel periodo i limoni erano talmente richiesti che la gente era disposta a pagare un limone l’equivalente di un euro, prezzo che sarebbe caro ancora oggi per un limone, figuriamoci nel 1850.

Grazie al fatto che la vitamina C apporta innumerevoli benefici alla nostra salute, non sorprende il fatto che la ricerca scientifica ha confermato che un alto consumo di frutta e verdura contenente questa vitamina è associato ad un basso rischio di morte dovuto a malattie, in particolar modo a ictus, malattie cardiache e tumore.

Chiudiamo con una battuta sarcastica di Alfred Newman: “Viviamo in un mondo oggi dove la limonata è composta da aromi artificiali e la cera per mobili invece è prodotta con limoni veri.

Arancia

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Arance Proprietà

L’arancio, nome scientifico Cytrus Sinensis, è una pianta sempreverde i cui frutti hanno molte proprietà interessanti dal punto di vista terapeutico. Le arance sono originarie delle regioni orientali ed appartengono alla famiglia delle Rutacee.

Arance: proprietà e benefici

La pianta può raggiungere la ragguardevole altezza di 12 metri ed i suoi frutti, a seconda della specie, si possono raccogliere nel periodo compreso tra novembre a fine maggio.

Un albero di arance ne produce mediamente in un anno circa 500.

Attualmente, tra gli agrumi, sono le più diffuse al mondo e le varietà che vengono coltivate sono davvero molte. Nella classifica dei maggiori paesi produttori di arance l’Italia occupa un posto di tutto rispetto, il 5°, mentre il primo posto è occupato dal Brasile.

Le varietà maggiormente diffuse sono: il Tarocco, il Sanguinello, il Moro, il Washington Navel, il Valencia, la Navelina, la Belladonna e l’Ovale. Il Moro ed il Tarocco giungono a maturazione nel periodo compreso tra dicembre e marzo.

Le arance si dividono in due grandi gruppi: le arance dolci e le arance amare; l’arancio dolce è la varietà più coltivata e consumata al mondo mentre l’arancia amara, grazie alle sue proprietà, viene anche utilizzata per la produzione di oli essenziali e prodotti farmaceutici con proprietà digestive.

Composizione Chimica delle Arance

Le arance contengono l’87,2 % di acqua, il 7,8 % di zuccheri solubili, l’1,6 % di fibre, lo 0,2 % di grassi, lo 0,7 % di proteine e lo 0,3 % di ceneri.

I minerali presenti nelle arance sono: il sodio, il ferro, il rame, il selenio, il manganese, il fosforo, il magnesio, il potassio, lo zinco ed il calcio.

Per quanto riguarda le vitamine troviamo la vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina E una buona quantità di vitamina C, fatto questo che ha contribuito a rendere famose le arance per la loro proprietà di apportare benefici alla salute.

Le arance contengono anche buoni livelli di flavonoidi, folati, alfa e beta-carotene, luteina e zeaxantina, sostanze con buone proprietà antiossidanti.

Questi invece gli aminoacidi: acido aspartico e glutammico, alanina, arginina, cistina, glicina, fenilalanina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, prolina, metionina, serina, tirosina, triptofano, valina e treonina.

Proprietà e Benefici delle Arance

Ricche di Vitamina C

Come tutti sanno le arance sono un’ottima fonte di vitamina C. Questa vitamina ha molteplici proprietà in grado di apportare vari benefici al nostro organismo a vari livelli. Rafforza il sistema immunitario contro l’attività di virus (soprattutto nella stagione invernale) e batteri, previene l’insorgere di disturbi cardiovascolari e, grazie alle sue proprietà antiossidanti, combatte l’attività dei radicali liberi.

Inoltre la vitamina C permette al nostro organismo un miglior assorbimento del ferro ed ha anche proprietà anti anemiche. Per potere meglio avvalersi dei benefici legati alla vitamina C sarebbe meglio non eliminare completamente la parte bianca che si trova sotto la buccia. Infatti essa contiene una sostanza chiamata rutina in grado di favorire l’assimilazione della vitamina C.

Vitamina A

La vitamina A invece è particolarmente utile al rafforzamento della vista, mentre un flavonoide chiamato esperdina, oltre ad avere proprietà antiallergiche ed antinfiammatorie impedisce ai vasi sanguigni di ispessirsi diminuendo così il rischio trombosi.

Antiossidanti

Nelle arance sono presenti gli antociani, dei pigmenti che danno loro il colore caratteristico e che hanno proprietà antiossidanti con tutti i benefici che ne conseguono per la salute.

Lassative

Le arance sono anche ricche di pectina, una sostanza con proprietà lassative che aiuta a proteggere la mucosa del colon diminuendo il suo tempo di esposizione a sostanze tossiche. Inoltre è stato dimostrato che la pectina è in grado di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue.

Antitumorale

Secondo uno studio condotto in Giappone consumare arance con una certa regolarità riduce il rischio di sviluppare un tumore al fegato. Questa proprietà delle arance, a detta dei ricercatori, sarebbe da ricondurre all’attività dei carotenoidi.

Le arance contengono un carotenoide naturale di color rosso-arancione chiamato beta-criptoxantina. Uno studio nel settembre del 2003 pubblicato su Cancer Epidemiology, Biomarkers and Prevention, sostiene che chi mangia regolarmente cibi ricchi di beta-criptoxantina riduce del 27 % il rischio di sviluppare un tumore al polmone.

Gli alimenti che contengono buone quantità di questo carotenoide sono le arance, la papaya, il mais, la zucca, i peperoni rossi e le pesche.

Utili per il Cuore

L’abbondanza di potassio, un minerale elettrolita, apporta benefici al cuore. Un livello troppo basso di potassio infatti può portare ad aritmia. Le arance sono una buona fonte di questo componente molto importante delle cellule e dei fluidi corporei che aiuta a controllare la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa attraverso un’azione di contrasto nei confronti del sodio.

Abbassano Colesterolo e Pressione Arterioso

Le arance contengono l’esperidina, un flavonoide presente negli agrumi che, in studi condotti su animali, ha dimostrato di abbassare la pressione sanguigna, di ridurre i livelli di colesterolo e di aver proprietà antinfiammatorie.

Questa sostanza è presente soprattutto nella buccia e nella parte bianca all’interno della buccia che purtroppo vengono rimosse quando si fanno spremute e succhi

Artrite e Calcoli Renali

Uno studio pubblicato sull’ American Journal of Clinical Nutrition ha evidenziato come l’abitudine di bere un bicchiere di succo di arance al giorno apporta alcuni benefici alla salute: può ridurre in modo significativo il rischio di sviluppare l’artrite reumatoide e previene la formazione di calcoli renali.

La Spremuta d’Arancia

La spremuta d’arance, in quanto molto ricca di vitamina C, può essere considerato un valido aiuto per mantenere il nostro organismo in salute. Oltre ai suoi benefici ne possiamo apprezzare il gusto gradevole e dissetante.

Quando si decide di fare una spremuta d’arancia è bene non filtrare troppo il succo, in quanto la polpa presente al suo interno contiene molte sostanze con proprietà benefiche ai quali sarebbe un peccato dover rinunciare.

A causa della deteriorabilità di queste sostanze e per trarne il massimo beneficio è bene consumare la spremuta fresca appena fatta.

Arancia e Calorie; Le arance hanno in media un apporto calorico pari a 34 calorie ogni 100 gr di parte edibile.

Curiosità

In Italia le regioni che producono la maggior quantità di arance sono la Sicilia e la Calabria. Infatti questo agrume preferisce per la crescita un clima mite e non sopporta temperature che scendono sotto i 5 gradi.

Attualmente si conoscono circa 400 varietà di arance. In Italia la più famosa è l’Arancia Rossa di Sicilia alla quale è stato riconosciuto il marchio Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.).

La famosa ricetta dell’Anatra all’arancia è da attribuirsi a Caterina De’ Medici che la portò in Francia quando divenne sposa di Enrico II.

La combinazione dell’arancio con il mandarino (tramite la tecnica dell’innesto) ha portato alla formazione di un ibrido conosciuto con il nome di mandarancio.

Il suo succo viene spesso utilizzato in cucina per aromatizzare e sgrassare piatti a base di carne e pesce.

Nel XIX secolo non era inusuale trovare in alcuni testi la parola Portogallo utilizzata per indicare l’arancia. Questo termine risulta ancora alla base di certe parole dialettali con cui si indicano le arance come ad esempio “Portugal” in Piemonte.

Ogni anno negli Stati Uniti si producono circa 25 miliardi di arance.

Dopo il cioccolato e la vaniglia l’arancia è il terzo gusto preferito al mondo.

Alto contenuto di Vitamina C

Grazie al suo alto contenuto di vitamina C, 100 grammi di arancia (contenuto 50 mg) sono sufficienti a soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina C di una persona adulta.

Dell’arancia viene impiegata anche la buccia, con la quale si producono canditi, liquori ed altre bevande. Con la polpa invece si producono squisite marmellate

Avocado: un frutto ricco di benefici per salute e bellezza

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L’avocado è un frutto esotico, raramente utilizzato nella nostra dieta ‘mediterranea’. Grosso errore! Il suo interno verde e polposo è infatti ricco di proprietà benefiche per la salute, conosciute già dalle antiche popolazioni sudamericane che lo avevano inserito nella loro dieta quotidiana (anche perché ritenevano avesse virtù afrodisiache). Hemingway lo definì “un cibo che non ha rivali tra i frutti, il vero frutto del paradiso” e non a caso…

1) Antiossidante. L’avocado è ricco di sostanze antiossidanti, soprattutto vitamine A ed E, che aiutano il nostro organismo a liberarsi dai radicali liberi e ritardare così l’invecchiamento, mantenendo la pelle morbida ed elastica. Tra le altre vitamine presenti nella sua polpa ci sono la B1, B2, B6, D, K e PP.

2) Ricco di minerali. L’avocado è ricchissimo di potassio, ne possiede una quantità paragonabile a quella presente in 3 banane, e offre anche una piccola dose di magnesio, calcio, fosforo e zolfo.

3) Riduce il colesterolo. L’avocado è ricco di grassi insaturi e omega-3, essenziali per l’organismo in quanto stimolano la produzione di colesterolo ‘buono’ e impediscono il deposito di colesterolo ‘cattivo’. Ciò fa sì quindi che l’assunzione di questo frutto riduca la possibilità che si sviluppino problemi a livello cardiovascolare.

4) Fornisce molta energia. In 100 grammi di questo frutto si trovano il 7 % di zuccheri, il 19% di grassi e circa il 2% di proteine per un totale di 230 calorie, variabili a seconda della grandezza dell'avocado.

5) Facile da digerire. Nonostante i grassi e gli altri elementi di cui è ricco, l’avocado è un frutto facilmente digeribile e dalle capacità astringenti, è ottimo ad esempio quando si ha un attacco di dissenteria e per chi soffre di colite o gastrite.

Anche la Cancer Cure Foundation, nota associazione che si occupa di combattere il cancro, ha riconosciuto le proprietà benefiche di questo frutto tanto da averlo inserito nell’elenco dei 27 cibi considerati essenziali per la prevenzione del cancro. Il suo consumo è consigliato un po’ a tutti: bambini, anziani, donne in gravidanza, vegetariani e diabetici.

Tanti sono gli utilizzi di questo frutto anche a livello di cosmesi e cura del corpo:

1) Impacco per capelli secchi: schiacciate la polpa di un avocado fino ad ottenere una crema. Applicatela poi sui capelli umidi per almeno un’ora e sciacquate infine accuratamente.

2) Maschera per il viso: schiacciate la polpa di un avocado molto maturo e poi aggiungete due cucchiai di olio di mandorle. Tenete in posa per mezzora circa e poi risciacquate.

3) Burro di cacao autoprodotto: sciogliete a bagnomaria 40 gr di cera d’api, aggiungete 25 gr di miele e 50 gr di olio di avocado, amalgamate bene e togliete tutto dal fuoco. Continuate a mescolare finché il composto non si fredda, versatelo poi in piccoli vasetti.

Se dopo aver conosciuto meglio le proprietà dell’avocado proprio non volete più farne a meno, provate a piantarne uno sul vostro terrazzo o in giardino. Questo ovvierebbe anche al più grosso inconveniente legato al consumo di avocado nel nostro paese: il frutto dell’amore, come lo chiamavano gli Aztechi, non è proprio a km 0! I maggiori produttori al mondo sono infatti gli stati del Sud America, il Sud Africa, Israele e la Spagna, anche se recentemente è stata incrementata la produzione anche in Italia.

Ci sono tantissimi modi per mangiare l’avocado, i due che preferisco sono aggiungerlo a pezzettini nell’insalata insieme a semi di sesamo, girasole o zucca oppure fare una salsina piccante frullando insieme avocado, latte di riso o soia, peperoncino, sale e un goccio d’olio…
 Io amo l’avocado e voi?

Mango

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Mango Proprietà e Benefici

La pianta del mango è originaria dell’Asia dove pare sia stato coltivato già 4.000 anni fa. Oggi il mango è coltivato in quasi tutti i paesi tropicali ed è reperibile durante tutto l’anno.

Mango proprietà e benefici

Di forma ovale ed allungata il mango può arrivare a pesare fino ad un chilogrammo. La buccia può essere rossa, gialla, verde o di un colore che li racchiude tutti e tre questi colori, la polpa è di color giallo arancio.

La nazione maggior produttrice di mango è l’Asia, l’India in particolare detiene il primato di maggior produttore. Le varietà di mango più conosciute sono: Haden, Keitt, Tommy Atkins e Kent, ma ne esistono moltissime e pare che in India ne siano state catalogate circa 400 specie.

Composizione Chimica

È composto per circa l’82 % da acqua, 1% di proteine, 1,6 % di fibre alimentari, zuccheri per il 12,6 % e lo 0,2 % di grassi.

Gli zuccheri si dividono in fruttosio, glucosio e saccarosio mentre il colore del mango è dovuto soprattutto all’abbondanza di beta-carotene che rappresenta la maggior parte dei carotenoidi.

Questi i minerali: calcio, sodio, fosforo, ferro, magnesio, potassio, rame, manganese e zinco.

Discreta la presenza di vitamine, in particolare la vitamina A il cui fabbisogno giornaliero del nostro organismo sarebbe soddisfatto dal consumo di un mango intero.

Oltre alla vitamina A troviamo  le vitamine B1, B2, B5, B6, B9, la vitamina C, E e K. Sono presenti inoltre alfa-carotene, licopene, criptoxantina, luteina e zeaxantina.

Questi gli aminoacidi: acido glutammico, alanina, cistina, glicina, fenilalanina, istidina, isoleucina, prolina, metionina, tirosina, triptofano, valina e treonina, arginina, lisina, acido aspartico, leucina e serina.

Questi gli acidi organici: acido malico, acido citrico, acido ossalico, acido tartarico, acido acetico, acido fumarico, acido lattico e acido succinico.

Altre sostanze contenute nel mango sono l’acido gallico, la quercetina, l’acido ellagico, l’acido ferulico, l’acido tannico, il kaempferol.

Proprietà e Benefici del Mango

Antitumorale

Recenti studi scientifici hanno dimostrato che il mango è in possesso di proprietà antitumorali, questo grazie alla presenza di una sostanza antiossidante chiamata lupeol, il cui effetto benefico pare si esplichi soprattutto nei confronti del pancreas.

Stitichezza e Ritenzione Idrica

Grazie al suo alto contenuto di sostanze oligominerali il mango è un frutto con proprietà leggermente lassative e diuretiche, rappresenta quindi un alimento molto adatto per chi ha problemi di stitichezza e di ritenzione idrica. Le fibre aiutano a prevenire la stitichezza ed a promuovere la regolarità e la salute dell’intestino.

Proprietà Digestive

Gli enzimi digestivi presenti in questo frutto facilitano il processo di digestione degli alimenti, esteri, terpeni e aldeidi migliorano l’appetito e la digestione. Svolge un ruolo primario nell’eliminazione dell’acidità di stomaco.

Tosse e Raffreddore

Col mango è anche possibile curare tossi e raffreddori facendone bollire la sua buccia nell’acqua per berla una volta tiepida tre volte al giorno per una settimana. La buccia è ricca di fitonutrienti, antiossidanti, carotenoidi e polifenoli.

Ricostituente

Rappresenta anche un ottimo ricostituente in caso di convalescenza o periodi di grande stress fisico.

La presenza di vitamina A, vitamina C e di flavonoidi come il beta-carotene apporta benefici alla vista ed alla pelle.

Acne e Foruncoli

Per arginare acne e foruncoli è possibile applicare la polpa del frutto maturo direttamente sulle parti interessate per circa 10 minuti.

Pressione Sanguigna

Il potassio, che è presente in buona quantità, è un componente importante delle cellule e dei fluidi corporei e contribuisce al controllo del battito cardiaco e della pressione sanguigna.

Abbassa il Colesterolo

Il contenuto di fibre insieme alla vitamina C ed alla pectina ha un ruolo attivo nella riduzione del colesterolo LDL o colesterolo cattivo.

Anemia

Sono ricchi di ferro e sono quindi utili a chi soffre di anemia, un’assunzione regolare di mango può essere utile per la cura di questa patologia e per aumentare il numero di globuli rossi nel sangue.

Donne in Gravidanza

Sempre grazie al buon contenuto di ferro il frutto può tornare utile alle donne in dolce attesa. Infatti in gravidanza la presenza di questo minerale è molto importante e spesso i medici prescrivono alle donne incinte integratori a base di ferro. Il loro uso si può però evitare con un consumo regolare di mango.

Fa Bene al Cervello

L’abbondanza di vitamina B6 è essenziale per il buon funzionamento del cervello mentre la glutammina in particolar modo potenzia la memoria e la concentrazione.

Diabete

Recenti studi hanno dimostrato come il mango, le sue foglie per la precisione, può rappresentare un valido aiuto per chi soffre di diabete. Per ottenere questi benefici occorre mettere una manciata di foglie a bagno in mezzo litro di acqua calda in un contenitore che va poi chiuso con un coperchio. Si lascia riposare tutta la notte ed al mattino, dopo aver filtrato il composto, se ne beve una tazza a stomaco vuoto. In questo modo chi soffre di diabete riceverà un aiuto per la gestione degli zuccheri nel sangue.

Altre Proprietà

Vi sono diversi studi che suggeriscono che l’aumento di consumo di cibi vegetali come il mango è in grado di ridurre l’obesità ed il rischio di mortalità in generale. Chi consuma cibi ricchi di beta-carotene riduce i rischi di sviluppare l’asma.

Studi sulle Proprietà Antitumorali del Mango

Secondo recenti studi condotti per conto della Texas Agrilife Research Food sono stati studiati gli effetti degli estratti di polifenoli del mango su alcune cellule tumorali in vitro.

Le cellule prese in considerazione erano di tumori riguardanti i polmoni, prostata, colon, leucemia e seno. Tutte le cellule malate si sono dimostrate sensibili agli estratti di mango, in particolar modo le cellule tumorali riguardanti il colon ed il seno. Se gli esperimenti in corso continueranno a dare esiti positivi potrebbero aprirsi nuove frontiere nella lotta ai tumori.

Calorie: Il suo valore calorico è basso, infatti ogni 100 gr. di polpa abbiamo una resa calorica pari a 58 calorie.

Conservazione

Mango proprietà e benefici

Se si vuole conservare a lungo conviene acquistarlo un po’ acerbo e riporlo in frigorifero, in questo modo può conservarsi per alcune settimane. Per portarlo a maturazione è sufficiente riporlo a temperatura ambiente per 5-6 giorni. Se invece avete acquistato un frutto già maturo questo può essere conservato in frigo per 2/3 giorni, non di più.

Mango e Curiosità

Non ha controindicazioni può essere consumato da chiunque, ad eccezione delle persone che soffrono di disturbi renali e di diabete a causa del suo alto contenuto di zuccheri.

Appartiene alla stessa famiglia dei pistacchi e degli anacardi.

Pare anche che sia un ottimo rimedio contro l’insonnia, alcune fonti affermano infatti che consumare mango prima di coricarsi aiuti a conciliare il sono quasi come un sonnifero. La coltivazione di questo squisito frutto ha avuto inizio alle Hawaii ed in florida nel XIX secolo. Secondo le credenze indiane il mango simboleggia la vita e viene quindi utilizzato in quasi tutti i rituali sacri del Paese.

Per Scegliere Bene

Quando acquistiamo un mango meglio sceglierne uno senza macchie o ammaccature. Il colore invece non è in grado di comunicarci se il frutto è maturo o meno, in quanto esistono molte varietà di mango con colori diversi. Per sceglierne uno ben maturo meglio tastare e spingere leggermente con le dita, se la polpa risulta morbida e cede leggermente allora il frutto è maturo. Anche un eventuale profumo fruttato proveniente dal picciolo testimonia che il mango è maturo.

Le foglie hanno proprietà antinfiammatorie: è sufficiente riscaldarle ed applicarle sulla parte “interessata” per constatarne immediatamente i benefici. Anche in caso di cistiti la polpa dei frutti tropicali può apportare significativi benefici. Ricordiamo che, se possibile, è sempre meglio non conservarlo in frigorifero, in quanto, così facendo, perde alcune delle sue proprietà organolettiche.

 

Graviola-annonacea

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Graviola Proprietà e Benefici

La graviola è un frutto tropicale prodotto dalla pianta “Annona muricata che appartiene alla famiglia delle Annonaceae. La pianta può raggiungere un’altezza di 12 metri circa.

Graviola: proprietà e benefici

La graviola ha grandi dimensioni e può arrivare a pesare fino a 4 Kg, la sua buccia è di colore verde con sfumature giallognole quando matura ed è ricoperta da una sorta di aculei che le conferiscono un aspetto quasi minaccioso. Negli ultimi anni la graviola è stata al centro di dibattiti e studi a causa delle sue presunte proprietà anti tumorali. Nei paesi tropicali da cui ha origine vengono utilizzate tutte le parti della pianta nella medicina tradizionale. Si ritiene infatti che le foglie, la corteccia, le radici, i semi ed il frutto contengano sostanze con proprietà terapeutiche.

Composizione Chimica

Contiene l’80 % di acqua, l’1, 22 % di proteine, l’1,6 % di fibre alimentari, il 13,5 % di zuccheri, lo 0,3 % di grassi, lo 0,7 % di ceneri e l’1,6 % di amido.

I minerali: calcio, il fosforo, il ferro, il magnesio ed il potassio.

Contiene vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B5e la vitamina C.

La graviola è principalmente conosciuta per le sue proprietà terapeutiche ed i benefici che ha sull’organismo umano, questo grazie alla presenza di diversi principi attivi che sono presenti non solo nel frutto ma in tutte le parti della pianta.

Contiene un acido con funzioni di neurotrasmettitore chiamato GABA che agisce sul sistema nervoso, contiene lattoni, tannini, cumarine ed acido ellagico che è una sostanza con proprietà antiossidanti.

Proprietà e Benefici della Graviola

Antitumorale

Come scritto in precedenza si è fatto un gran parlare di questo frutto a causa delle sue proprietà anti tumorali. Numerosi studi condotti in laboratorio hanno dimostrato come alcune sostanze presenti non solo nel frutto, ma anche nelle foglie, nelle radici e nella corteccia, abbiano la capacità di eliminare in modo selettivo le cellule tumorali.

Uno studio pubblicato sul “Journal of Medicinal Chemistry» riporta che nelle foglie della pianta sono state isolate alcune sostanze la cui attività è in grado di inibire la crescita di alcuni tipi di cellule tumorali. La ricerca suggerisce che le foglie possono curare i tumori in modo più rapido ed efficace rispetto alla chemioterapia. Gli studi hanno dimostrato come i principi attivi delle foglie siano 10.000 volte più potenti della chemioterapia nella lotta alle cellule tumorali. Sembra che la pianta sia particolarmente utile nella cura del tumore alla prostata, alla mammella ed al polmone.

Preparato di Foglie

Per beneficiare delle proprietà antitumorali della graviola occorre far bollire dieci foglie di graviola nell’equivalente di tre tazze d’acqua. L’ebollizione deve continuare fino a che non rimane un quantitativo d’acqua pari ad una tazza. Il preparato va bevuto freddo ogni mattina (una tazza) per la durata di 4 settimane.

Antiparassitario

Le proprietà del frutto e del suo succo vengono utilizzate per combattere i parassiti intestinali, gli stati febbrili e per curare la dissenteria. Con le radici e la corteccia si preparano infusi che hanno diverse proprietà con benefici su patologie come il diabete e l’ipertensione. I semi triturati hanno invece proprietà anti parassitarie.

Espettorante

In alcune zone del Perù viene utilizzato un tè a base di foglie di Annona muricata in quanto pare abbia proprietà benefiche contro il catarro.

Diabete

Uno studio del 2008 apparso sull’ African Journal of Traditional Complementary and Alternative Medicine riporta i risultati di esperimenti condotti sui ratti. A quanto pare il consumo di graviola è in grado di regolare il livello di zuccheri nel sangue e di proteggere i tessuti del fegato dallo stress ossidativo.

Non vi sono al momento studi che confermino questa proprietà anche sugli esseri umani per cui non vi è ancora nulla di certo sull’utilità di questo frutto nei confronti del diabete umano.

Depressione

Uno studio pubblicato sul Journal of Pharmacy and Pharmacology suggerisce che gli estratti dalle foglie e dai frutti della graviola contengono 3 alcaloidi ad attività antidepressiva.

Acido Urico

Le foglie della pianta vengono utilizzate per prevenire l’accumulo di acido urico nell’organismo, questa proprietà si rivela molto utile nella prevenzione e nel trattamento della gotta.

Dolori Reumatici

Le foglie della graviola si sono rivelate particolarmente utili nel trattamento dei dolori causati da reumatismi, in particolar modo nelle persone anziane.

Diarrea

Grazie alle sue proprietà astringenti la graviola si rivela un ottimo rimedio contro diarrea e dissenteria.

Pressione Sanguigna

Recenti studi hanno dimostrato che la graviola ha effetti ipotensivi (abbassa la pressione) ed è un buon vasodilatatore (dilata i vasi sanguigni).

Controindicazioni della Graviola

Come abbiamo visto la graviola produce molti benefici sulla salute umana ma, a causa delle sue proprietà non può essere assunta per molto tempo consecutivo ed in presenza di diverse patologie. A causa delle sue proprietà anti parassitarie la graviola, se assunta per lungo tempo, potrebbe provocare l’eliminazione di alcuni batteri benefici per l’organismo e causare quindi nausea e diarrea. Anche le donne in gravidanza dovrebbero astenersi dal consumare la graviola in quanto questa potrebbe avere effetti negativi sul feto. 

Anche chi ha problemi di depressione deve fare attenzione con questo frutto in quanto potrebbe peggiorare la situazione, soprattutto in presenza di individui che assumono farmaci antidepressivi in quanto potrebbe verificarsi una pericolosa interazione. Anche chi fa uso di farmaci per il controllo della pressione deve consultare il medico per un’eventuale assunzione. In caso di dubbi sulle dosi e sugli effetti collaterali è sempre d’obbligo rivolgersi al proprio medico prima di assumere qualsiasi prodotto a base di graviola o di Annona muricata.

Calorie della Graviola

La graviola è un frutto poco calorico, infatti 100 grammi di polpa forniscono un apporto calorico pari a 68 calorie.

Graviola Curiosità: Graviola: proprietà e benefici

Sebbene la graviola venga sconsigliata alle donne in gravidanza viene assunta dalle neo mamme in quanto pare abbia proprietà galattogene, cioè di aumentare la produzione di latte. In Brasile l’olio delle foglie e del frutto acerbo viene mescolato con l’olio di oliva ed utilizzato esternamente per curare i dolori dell’artrite e dei reumatismi. Attualmente, viste le molte proprietà e benefici della graviola e del suo albero, è possibile trovarli in commercio sotto diverse forme: in pastiglie, in capsule, in gocce, in polvere, in integratori, foglie e radici essiccate. La pianta che produce la graviola è originaria dei paesi tropicali e non resiste a temperature inferiori ai 4 gradi. 

Malgrado ciò possiamo coltivare la pianta anche a casa nostra se adottiamo l’accorgimento di ritirarla in casa durante l’inverno. La graviola è anche conosciuta coi nomi Guanàbana e Corossole. La graviola è un frutto molto deperibile e va consumato appena maturo tagliando a metà il frutto e mangiandolo con un cucchiaino. Attualmente sono allo studio eventuali collegamenti tra il consumo di graviola ed il Morbo di Parkinson. La graviola infatti contiene un’alta concentrazione di annonacina che, se assunta in abbondanza, sembra poter provocare danni al cervello. Gli studi sono comunque ancora in corso e non vi è ancora nulla di ufficiale.

Papaia

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Papaya Proprietà e Benefici

La papaya, nome scientifico Carica papaya, è una pianta appartenente alla famiglia delle Caricacee ed è anche conosciuta con l’appellativo albero dei meloni a causa della forma ovale che richiama quella del melone.

La sua provenienza non è ancora stata chiarita, alcuni testi sostengono provenga dalla Malesia, mentre altri dal Messico. Certo è che la papaya è una pianta ormai diffusa in tutti i paesi tropicali.

Il clima ideale per la sua crescita è il caldo umido e grazie a questo clima il suo arbusto è in grado di generare molti frutti in breve tempo.

La papaya è un frutto dall’aspetto giallo quando maturo, verde quando ancora acerbo e può raggiungere un peso di 5 kg.

Composizione Chimica

Contiene l’86 % di acqua, lo 0,5 % di proteine, lo 0,3 % di grassi, il 7,8 % di zuccheri e lo 0,4 % di amido.

I minerali: calcio, sodio, zinco, rame, manganese, selenio, ferro, fosforo e magnesio.

Le vitamine: vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, vitamina E, K e J. La papaya contiene inoltre licopene, alfa-carotene, beta-carotene, criptoxantina-beta, luteina e zeaxantina.

Gli zuccheri si dividono in destrosio e fruttosio.

Gli aminoacidi: acido aspartico, acido glutammico, alanina, cistina, glicina, fenilalanina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, prolina, metionina, serina, tirosina, triptofano e treonina.

Proprietà e Benefici della Papaya

La papaya è un frutto contenente vari principi attivi con una elevata capacità protettiva nei confronti di diverse forme di patologie ed ha allo stesso tempo ottime proprietà nutritive.

Protegge il Cuore

Il frutto è un’ottima fonte di antiossidanti come le vitamine, i carotenoidi, la criptoxantina, il beta-carotene, la luteina e la zeaxantina. Questi nutrienti prevengono l’ossidazione del colesterolo e proteggono l’organismo dalle malattie cardiache e dall’arteriosclerosi.

Infatti quando il colesterolo si ossida forma pericolose placche di grasso che si depositano sui vasi sanguigni e che possono dare luogo ad attacchi di cuore ed ictus.

Proprietà digestive

Contiene un prezioso enzima, la papainache si comporta allo stesso modo di un succo gastrico e ha quindi un forte potere digestivo. Per questo motivo è un frutto che si può tranquillamente consumare al termine di un abbondante pranzo.

Vermifuga

La papaina è utile anche per eliminare i vermi intestinali. La medicina popolare cinese ha da sempre utilizzato questo frutto a tale scopo.

Il rimedio prevede di far marinare la polpa del frutto nell’aceto di mele che viene poi bevuto per rimuovere i vermi intestinali. Si può raggiungere lo stesso scopo mangiando un cucchiaino di semi schiacciati.

Benefici alla Pelle

Le proprietà battericide del frutto sono efficaci sia a titolo preventivo sia per guarire brufoli ed altri problemi della pelle. Per prendervi cura della pelle del vostro viso dovete cospargerlo di succo di papaya per almeno 15 minuti e poi risciacquarlo con acqua tiepida. Questa sua caratteristica è utilizzata anche dall’industria cosmetica che utilizza i componenti della papaya per la preparazione di creme e maschere di bellezza.

Tonsille

Con il suo succo si fanno gargarismi per ridurre l’infiammazione e l’eventuale pus presente in caso di tonsillite.

Salute degli Occhi

La papaya contiene una serie di costituenti molto utili alla salute degli occhi. Flavonoidi, vitamina A, beta-carotene, criptoxantina, luteina e zeaxantina hanno proprietà antiossidanti che proteggono gli occhi da parecchi disturbi e patologie. La vitamina A in particolare, tra le sue virtù, protegge gli occhi dalla degenerazione maculare, una patologia tipica dell’età avanzata.

Allevia lo Stress

Alcuni studi sugli animali condotti presso l’Università dell’Alabama suggeriscono che 200 mg al giorno di vitamina C possono ridurre notevolmente i livelli di stress.Per avere la certezza di questa potenziale proprietà del frutto bisogna però attendere che gli esperimenti vengano fatti anche sugli esseri umani.

Nausea in Gravidanza

Il consumo di una fetta di papaya aiuta le donne in gravidanza ad eliminare la nausea mattutina.

La Papaya Fermentata

Per ottenere la papaya fermentata si utilizzano tutte le parti del frutto: polpa, buccia e semi, grattugiati insieme vengono posti in un’apposita vasca di fermentazione dove vengono aggiunti in seguito zucchero ed un apposito fermento. Il periodo di fermentazione dura un massimo di 100 giorni, durante il quale il prodotto viene mescolato quotidianamente.

Terminato il periodo di fermentazione si ottiene un liquido a cui viene aggiunto un carboidrato idrosolubile, la maldodestrina. Il liquido viene infine filtrato ed essiccato (liofilizzato).

Papaya Fermentata Proprietà e Benefici

Radicali Liberi

La proprietà più interessante è quella che riguarda gli enzimi antiossidanti contenuti nella papaya fermentata che vengono per così dire, potenziati dal processo di fermentazione. Questi enzimi sono in grado di attaccare i radicali liberi e di trasformarli in sostanze innocue per il nostro organismo. Inoltre possono attenuare gli effetti della degenerazione delle cellule causati dall’età o da particolari patologie tipo il morbo di Parkinson o l’Alzheimer.

Digestione

Rispetto a quella fresca, quella fermentata contiene una maggiore quantità di enzimi digestivi che facilitano ancora di più l’organismo nel processo di assorbimento degli alimenti.

Antisettica: Il Lisozima, che è un enzima e la Capraina che è un  alcaloide, sono presenti nella papaya fermentata e svolgono un’azione antisettica e preventiva nei confronti delle infezioni dell’intestino.

Perdita di Peso

L’alto contenuto di fibre fa di questo frutto fermentato un valido aiuto nell’affrontare diete dimagranti e situazioni che richiedono energia con basso apporto calorico. Importante: la papaya fermentata deve essere dichiaratamente liofilizzata, in quanto i suoi enzimi sono molto sensibili al calore e solo la liofilizzazione è in grado di mantenerne le sue proprietà e benefici.

Calorie: 100 grammi di parte edibile hanno una resa calorica pari a 43 calorie.

Curiosità

La papaina presente viene spesso utilizzata come ingrediente di prodotti per la pulizia delle lenti a contatto.

Precauzioni e Controindicazioni

A dispetto del costo, sicuramente più alto, è bene procurarsi questo frutto in negozi specializzati in frutta esotica i quali sono in grado di garantire una qualità del frutto sicuramente migliore e soprattutto un processo di maturazione più naturale.

Ultimamente gli studi e le ricerche si sono concentrati sulle proprietà contraccettive maschili. Pare infatti che l’assunzione prolungata di semi di papaya abbia un effetto contraccettivo sul genere maschile e nel peggiore dei casi possa anche portare alla sterilità. Notizia questa che va presa sicuramente in considerazione al fine di evitare spiacevoli situazioni derivanti dal troppo consumo del frutto e dei suoi semi annessi.

Litchi

https://www.researchgate.net/profile/Sundarapandian_Vaidyanathan/post/What_are_the_health_benefits_of_Lychee_Litchi_fruit/attachment/59d620786cda7b8083a19c4e/AS%3A273655475441666%401442255957406/image/Litchi+Fruit.jpg

Litchi Proprietà e Benefici

La litchi (o litchi) è un frutto esotico originario della Cina e appartenente alla famiglia delle Sapindacee il cui albero può raggiungere l’altezza di 30 metri con foglie lunghe sempreverdi. I frutti della litchi crescono in grappoli e giungono a maturazione nel tardo periodo autunnale. Esistono molte varietà di litchi, più di 40 e, a seconda del tipo cambia il colore della buccia e della polpa.

Litchi proprietà e benefici

Cina ed India sono attualmente i maggiori produttori mondiali di questo frutto particolare, mentre in Italia, per ora, esistono solo alcune coltivazioni al sud.

La litchi viene anche chiamato col nome di uva cinese o ciliegio cinese, ha forma ovale ed è ricoperto da una sottile crosta verde quando acerbo e rossa quando matura. All’interno sotto alla polpa bianca, troviamo un grosso nocciolo simile a quello delle nespole

Composizione Chimica del Litchi

La litchi contiene l’82 % di acqua, lo 0,8 % di proteine, l’1,3 % di fibra alimentare, il 15,2 % di zuccheri, lo 0,4 % di grassi e lo 0,4 % di ceneri.

Questi i minerali: potassio, rame, ferro, magnesio, fosforo, calcio, sodio, zinco, manganese e selenio. Le vitamine: vitamine B1, B2, B3, B6, vitamina C, vitamina E, K e J. Litchi: proprietà e benefici

Proprietà e Benefici del Litchi

Benefici all’Apparato Circolatorio

Le principali proprietà terapeutiche della litchi si devono soprattutto alla vitamina B3. Questa vitamina infatti è in grado di dilatare i vasi sanguigni, facilita la purificazione del sangue e allo stesso tempo è in grado di regolare numerose reazioni ossidative nelle cellule del nostro organismo, rendendosi così importante al fine della prevenzione di patologie come l’aterosclerosi. La presenza di minerali importanti come potassio e magnesio è utile per rafforzare e rendere più tonico il cuore e l’apparato circolatorio. Anche il rame ha proprietà utili a migliorare la circolazione sanguigna e l’apporto di ossigeno ai vari organi.

Antiossidanti

La litchi è una buona fonte di vitamina C e di Oligonol, due sostanze con proprietà antiossidanti i cui benefici si manifestano nei confronti dei virus influenzali e nella protezione della pelle dai raggi UVA.

Sistema Immunitario

L’abbondanza di vitamina C rende la litchi un alimento ideale per rinforzare il sistema immunitario durante la brutta stagione quando influenza e raffreddori sono sempre in agguato.

Radicali Liberi

È sempre grazie agli antiossidanti che questo frutto è in grado di contrastare l’attività dei tanto temuti radicali liberi con effetti positivi sulla salute.

Antitumorali

I litchis contengono anche polifenoli e proantocianidine che, insieme alla vitamina C riescono a neutralizzare efficacemente i radicali liberi. i radicali liberi sono dei sottoprodotti nocivi risultanti dal metabolismo cellulare e possono causare gravi problemi come i tumori, i disturbi cognitivi e le malattie cardiache. La litchi è ricca di questi composti è può essere consumato a titolo preventivo nei confronti di tali malattie.

Proprietà Digestive

La buona quantità di fibre alimentari presenti in questo frutto facilita il transito intestinale degli alimenti con conseguenti benefici per il processo digestivo. La litchi inoltre stimola la produzione dei succhi gastrici, questa sua proprietà riduce il rischio di stitichezza e di disturbi gastrointestinali.

Pressione Sanguigna

L’abbondanza di potassio invece permette all’organismo di tenere sotto controllo l’equilibrio dei fluidi corporei, tale equilibrio è molto importante per la prevenzione dell’ipertensione. Inoltre il potassio ha proprietà vasodilatatrici per cui facilita la circolazione sanguigna diminuendo lo stress dell’apparato circolatorio a tutto beneficio della pressione sanguigna.

Coltivazione

La principale specie di litchi che meglio si presta alla coltivazione dai nostri parti, parliamo sempre del sud Italia, è la “Bengali Mauritius”. Questa pianta produce frutti che giungono a maturazione in primavera e nelle zone di origine ha una produzione che può raggiungere i 200 quintali per ettaro. Il clima ideale per la coltivazione della pianta della litchi è quello tipico delle zone sub tropicali, con estati calde e umide ed inverni secchi e non particolarmente rigidi. 

Le piante più giovano soffrono molto il freddo e, qui in Italia, hanno bisogno di particolari attenzioni che, una volta cresciuta la pianta, possono venire abbandonate. Le abbondanti piogge nel periodo della fioritura sono molto pericolose per la salute della pianta giovane e solo quando la pianta comincerà a diventare adulta, la sua coltivazione risulterà meno difficoltosa. Nella nostra zona mediterranea il periodo ideale per la semina della litchi è a fine febbraio, periodo in cui le piogge sono solitamente abbondanti. La concimazione avviene per mezzo di azoto, fosforo e potassio ed è necessario, in estate, fornire sempre una buona quantità d’acqua alle piante.

Controindicazioni

L’assunzione moderata della litchi non presenta controindicazioni, A causa del suo alto contenuto di zuccheri è un alimento sconsigliato per i diabetici. Consumati in modo eccessivo possono provocare alcuni disturbi come il sanguinamento del naso ed il mal di gola.

Calorie

Per quanto riguarda il suo valore calorico, 100 grammi di litchi forniscono 66 calorie.

Litchi e Curiosità

La litchi si conserva abbastanza bene anche a temperatura ambiente, e può essere conservato tranquillamente per 15 giorni fuori dal frigorifero. Anche nel caso in cui il guscio dovesse cambiare colore e divenire più scuro, non preoccupatevi, il gusto resta inalterato. Nel caso vi avventuraste nella semina di questo fantastico frutto, è bene che sappiate che la pianta della litchi fiorirà dopo 10 anni dalla semina e la sua produzione di frutti sarà all’inizio scadente. 

Per accorciare i tempi e migliorare la qualità è necessario avvalersi della tecnica dell’innesto. In Cina la litchi viene coltivato da più di 2.000 anni e ancora oggi, per tradizione, si è soliti regalarlo come segno di buon auspicio per il nuovo anno. La sua pianta è molto longeva e, ad oggi, in Cina ne esiste un esemplare di circa 1.200 anni. La bontà di questo frutto era nota fin dall’antichità, tanto che si narra che l’imperatore Kao Tsu, vissuto nel 200 a.C., accettava i litchis come pagamento dei tributi locali dovuti dai contadini

Carambola

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Carambola Proprietà e Benefici

La pianta della carambola, nome scientifico Averrhoa carambola, è un sempreverde appartenente alla famiglia delle Oxalidaceae che può raggiungere i 10 metri di altezza ed è originaria dell’Asia tropicale. Il frutto è di color giallo ed ha una sezione a forma di stella a cinque punte. Ha una buccia sottile che non necessita di essere tolta per poter essere consumato, il gusto ha un aroma particolare con sfumature che ricordano l’ananas ed il limone. Vi sono due varietà principali di carambola, simili nell’aspetto ma con proprietà organolettiche differenti: una dolce e l’altra acidula. In Italia è ormai possibile trovarla in commercio anche nei supermercati e negli ipermercati. La varietà che viene importata nel nostro paese è quella dolce.

Composizione Chimica

È composta per il 91 % da acqua, dallo 0,3 % da grassi, dal 4,8 % da zuccheri, dal 2,8 % da fibre alimentari, dallo 0,5 % da ceneri e dall’1% da proteine.

Queste le vitamine: vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, vitamina E, e J. Sono inoltre presenti alfa-carotene, beta-carotene, luteina e zeaxantina.

I minerali: potassio, magnesio, zinco, rame, manganese, ferro, fosforo, calcio, sodio e selenio.

La carambola contiene anche fenoli e flavonoidi come per esempio la quercetina, l’acido gallico e catechina.

Il suo sapore acido è dato dall’elevato contenuto di acidi organici tra i quali citiamo l’acido citrico, l’acido malico, l’acido fumarico e l’acido tartarico.

Proprietà e Benefici della Carambola

Insonnia e mal di testa: ha effetti benefici su alcune patologie di lieve entità come il mal di testa, l’insonnia, la nausea e la tosse.

Contrasta i radicali liberi: Le proprietà antiossidanti dei flavonoidi contenuti aiutano a contrastare gli effetti dei radicali liberi mentre l’alta quantità di potassio presente in questo frutto, oltre a rafforzare il sistema cardiovascolare, aiuta a garantire il buon funzionamento dei muscoli e a riequilibrare il livello di liquidi nell’organismo.

Sistema immunitario: l’abbondanza di vitamina C rafforza il sistema immunitario aumentando la resistenza dell’organismo agli attacchi virali.

Digestiva e diuretica: ha anche proprietà digestive e diuretiche mentre, se consumata quando non completamente matura, ha proprietà astringenti.

Regolazione degli zuccheri: recenti studi condotti sui topi hanno dimostrato come le catechine possono collaborare nella regolazione dei tassi di glucosio nel sangue.

Digestiva e depurativa: la presenza di fibra nella carambola è d’aiuto al processo digestivo e protegge la mucosa colon dall’esposizione alle sostanze tossiche in quanto si lega a queste facilitandone l’espulsione. Allo stesso tempo questa proprietà della fibra alimentare aiuta ad abbassare il tasso di colesterolo nel sangue.

Blando lassativo: sempre grazie alla presenza di fibre la carambola ha leggere proprietà lassative che vengono impiegate per il trattamento della costipazione e per facilitare il transito intestinale del cibo.

Contrasta i radicali liberi: la carambola è ricca di sostanze antiossidanti come la vitamina C, i flavonoidi ed i composti polifenolici. Quercetina, epicatechina, e acido gallico contrastano gli effetti dei radicali liberi con conseguenti benefici sulla salute.

Espettorante: nella medicina popolare di alcuni paesi come ad esempio il Brasile, la carambola viene utilizzata per le sue proprietà diuretiche ed espettoranti.

Stimola la secrezione di saliva: nella medicina tradizionale cinese questo frutto viene utilizzato per calmare la sete e per trattare la secchezza della bocca. Questa proprietà della carambola è dovuta alla presenza di acido malico che è anche un buon battericida.

Emostatico: la presenza di acido ossalico invece conferisce a questo frutto la capacità di contrastare le emorragie e per curare le emorroidi sanguinanti.

Principali Varietà di Carambola

È coltivata in diversi stati come per esempio Brasile, Israele, Colombia e Hawaii ma il paese maggior produttore di carambola è la Malesia.

Le principali varietà sono la Dwarf, la Arkin, laMaher e la Thayer.

Calorie Carambola

È un frutto poco calorico, infatti 100 grammi di polpa forniscono un apporto calorico pari a 31 calorie.

Carambola Curiosità

Nelle regioni con clima tropicale come la Malesia che presenta un clima ideale per questo tipo di frutto, la carambola fiorisce e fruttifica in modo continuativo ed è quindi disponibile tutto l’anno. Grazie a questa caratteristica non è improbabile trovare sulla pianta contemporaneamente fiori, frutti maturi ed acerbi. La lunghezza del frutto varia dai 5 ai 15 centimetri. Grazie alle sue proprietà la carambola viene utilizzata nella medicina cinese per la cura del diabete. Cresce riunita in grappoli ed il suo colore varia dal verde quando acerba al giallo quando matura. Per la sua forma a stella a cinque punte viene anche chiamata star fruit. Sempre grazie alla sua forma stellata viene spesso impiegata come elemento decorativo nella preparazione di cocktail esotici ed in pasticceria. 

La carambola viene anche utilizzata per la preparazione di gelati e marmellate mentre, quando ancora acerba, avendo lo stesso gusto del limone, viene utilizzata per guarnire i dolci oppure viene spremuta sui cibi proprio come fosse limone. Quando è completamente matura cade a terra. Malgrado ciò la raccolta viene effettuata quando il frutto è ancora verde tendente al giallo. La maturazione avviene in un secondo tempo in ambienti con temperatura compresa tra i 15° ed i 20°. Le tecniche di propagazione della carambola sono tre: per seme, per talea e per innesto. La pianta mal sopporta temperature basse prossime allo zero. Con il succo della carambola si preparano liquori distillati mentre dalla polpa si ricavano ottimi canditi.

A causa dell’acido ossalico, la carambola deve essere consumata con molta attenzione da chi soffre di problemi legati ai reni.

I Fichi

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Fichi Proprietà e Benefici

I fichi, frutti dalle proprietà lassative, sono il prodotto della pianta Ficus carica, appartenente alla famiglia delle “Moraceae che ha origini molto antiche che la fanno collocare in medio oriente.

Proprietà benefici ad Ossa e Denti

La pianta può raggiungere la ragguardevole altezza di 8 metri e si divide in due tipi principali: una produce i fichi fioroni che giungono a maturazione all’inizio della primavera o, al massimo, alla fine dell’estate. L’altra che produce i cosiddetti fichi normali che giungono invece a maturazione alla fine dell’estate.

Vengono coltivati in molti paesi tra cui, i principali, sono: Stati Uniti, Grecia, Turchia, Spagna e Portogallo.

Le varietà sono moltissime, oltre 150 e si distinguono, oltre che per le dimensioni anche per i colori che possono essere verdi, marroni, viola e neri. Le varietà più apprezzate e commercializzate sono quelle verdi e nere.

Composizione Chimica

Contengono il 79 % di acqua, il 16 % di zuccheri, lo 0,8 % proteine, il 2,9 % di fibre alimentari, lo 0,7 % di ceneri e lo 0,3 % di grassi.

I minerali sono: calcio, potassio, ferro, sodio, fosforo, manganese, magnesio, rame, zinco, e selenio.

Queste le vitamine: vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, vitamina E, J e K. È grazie alla presenza di queste sostanze che ai fichi vengono riconosciute buone proprietà terapeutiche e nutritive riconosciute ed apprezzate fin dall’antichità. Contengono beta-carotene, luteina, zeaxantina, acidi grassi Omega 3 ed Omega 6.

Gli aminoacidi sono: acido aspartico e glutammico, alanina, arginina, cistina, glicina, fenilalanina, istidina, isoleucina, leucina, prolina, metionina, serina, tirosina, triptofano, valina e treonina.

Proprietà e Benefici dei Fichi

La discreta presenza di vitamina A, in abbinamento al potassio, al ferro ed al calcio risulta avere proprietà benefiche e rinforzanti nei confronti di ossa e denti.

Occhi e Pelle

Anche la vista e la pelle sono in grado di trarre benefici dalle sopracitate sostanze. Uno studio pubblicato sull’ Archives of Ophthalmology sostiene che mangiare 3 porzioni di frutta al giorno può ridurre del 36 % il rischio di degenerazione maculare legata all’età.

Proprietà Lassative

Un’ altra proprietà nota dei fichi è quella lassativa dovuta principalmente alla presenza nei fichi di fibre e mucillagini.

Energizzanti

Hanno un alto contenuto di zuccheri facilmente assimilabili e per questo motivo rappresentano una fonte di energia prontamente utilizzabile dal nostro organismo. Naturalmente va consumato con moderazione da quelle persone che hanno problemi di linea.

Antinfiammatori

Il decotto di fichi secchi ha un’azione lenitiva nei confronti degli attacchi di tosse. Il fico ha anche proprietà antinfiammatorie, viene infatti utilizzato come impacco sugli ascessi e sui foruncoli ed ha effetti benefici su infiammazioni dell’apparato urinario e circolatorio.

Regola la Pressione

Il buon contenuto di potassio rende lo rende un alimento con proprietà utili a controllare la pressione sanguigna. Contrasta quindi gli effetti della grande quantità di sodio che introduciamo nel nostro organismo quotidianamente quando mangiamo alimenti trasformati a livello industriale. Ricordiamo che un consumo elevato di sodio, abbinato ad uno scarso apporto di potassio, può portare all’ipertensione.

Diabete

In Italia non siamo abituati a pensare alle foglie di fico come un qualcosa di commestibile ma in alcune parti del mondo invece le foglie vengono regolarmente consumate. È stato ripetutamente dimostrato infatti che le foglie di fico hanno proprietà utili alle persone che soffrono di diabete. Sono infatti in grado di abbassare la quantità di insulina richiesta nelle persone che necessitano iniezioni di questa sostanza.

Acne

Hanno anche proprietà utili a curare l’acne, a tal proposito si può applicare sul viso una purea ottenuta con fichi freschi e lasciarla asciugare per 20 minuti circa.

Tumore al Seno

Uno studio che ha coinvolto più di 50.000 donne in post menopausa ha dimostrato che quelle che avevano una dieta più ricca di fibre alimentari riducevano del 34 % la possibilità di sviluppare un tumore al seno. Alcuni frutti ricchi di fibra alimentare oltre a fico sono i datteri, le prugne e le pere.

Tumore al Colon

La presenza di fibre alimentari aiuta l’organismo a contrastare l’attività dei radicali liberi e di altre sostanze cancerogene. In pratica legandosi nell’intestino alle sostanze nocive la fibra ne facilita l’espulsione.

Salute del Cuore

Contengono Omega 3 ed Omega 6. Questi acidi grassi sono in grado di ridurre il rischio di malattie coronariche. Le sue foglie inoltre contengono composti in grado di ridurre i trigliceridi a tutto vantaggio della salute del cuore.

Radicali Liberi

Sono ricchi di composti antiossidanti come polifenoli e flavonoidi la cui proprietà contrastano quelle dei radicali liberi.

Disfunzioni Sessuali

Per moltissimi anni sono stati consigliati per la cura delle disfunzioni sessuali come la sterilità e la disfunzione erettile. Per ottenere questi benefici la tradizione popolare riporta che bisogna mettere a bagno nel latte alcuni fichi per una notte e consumarli il mattino seguente.

Altre Proprietà

Sono utili per il trattamento dell’asma, della stipsi e del mal di stomaco. Vanno bene anche come rimedio di emergenza per la febbre, il mal d’orecchi, ascessi e per le malattie veneree.

I Fichi Secchi

I fichi secchi si ottengono dalla raccolta del frutto quando è giunto a piena maturazione e dalla sua conseguente essiccazione al sole a cui fa seguito un trattamento chimico di disinfestazione da eventuali parassiti. Affinché il fico raggiunga un grado di essiccazione ottimale è necessario che perda circa il 35% dell’acqua in esso contenuto. In Italia le varietà di fichi maggiormente utilizzate per ottenere i fichi secchi sono: Brogiotto, Dottato, Farà.

Fichi e Calorie

100 grammi di fichi freschi forniscono 65 calorie a differenza di quelli secchi che arrivano a 280 calorie per la stessa quantità di polpa.

Conservazione

Il fico è un frutto particolarmente delicato e bisogna quindi fare attenzione quando, non volendolo consumare subito, si intende conservarlo. Nel frigorifero possono essere conservati per un massimo di 3 giorni. È bene però riporli in qualche contenitore chiuso onde evitare l’assorbimento di odori provenienti da altri cibi presenti nel frigorifero. Un’altra soluzione di conservazione può essere il congelamento. In questo caso però bisogna ricordarsi che potranno essere conservati per non più di 30 giorni. I fichi secchi invece possono essere conservati più a lungo, l’unica attenzione è quella di conservarli in un luogo non accessibile agli insetti che potrebbero essere attirati dalla presenza di zuccheri.

Controindicazioni dei Fichi

I fichi sono uno dei pochi frutti a contenere ossalati, sostanze presenti nelle piante. Quando questi composti diventano troppo concentrati nei fluidi corporei possono dare luogo a problemi di calcoli renali o alla cistifellea. Per questo motivo chi è già interessato da queste patologie dovrebbe astenersi dal consumare i fichi. Anche chi deve subire un’operazione chirurgica è meglio che non consumi troppi fichi nelle due settimane che precedono l’operazione. Nelle persone sensibili può provocare il sanguinamento del tratto digestivo.

Curiosità Fichi

Da sottolineare che il fico non è un vero e proprio frutto ma un ricettacolo della pianta contenente al suo interno dei granellini che rappresentano i veri frutti. Secondo la medicina popolare il lattice contenuto nelle foglie è un ottimo rimedio per la cura e l’eliminazione delle verruche. Nella Bibbia viene riportato che Adamo ed Eva, per coprire le proprie nudità a causa della vergogna che il peccato determinò, staccarono alcune foglie dall’Albero della Conoscenza del Bene e del Male. 

L’albero è quello del fico. Si narra che a Platone, essendo un grande estimatore dei fichi, venne dato il nome di “mangiatore di fichi “, inoltre egli sosteneva che cibarsi di fichi contribuiva ad accrescere l’intelligenza. Anche Plinio si era dimostrato sensibile alle virtù dei fichi ed infatti era solito affermare che mangiarli aumentava la forza dei giovani e manteneva la salute degli anziani.

Una ricerca svolta presso Università di Innsbruck in Austria ha evidenziato che i fichi raggiungono la maggior quantità di antiossidanti quando sono completamente maturi.

La fibra vegetale contenuta nei fichi prende il nome di lignina, essa è molto utile per combattere i disturbi intestinali. In passato, il lattice presente nelle foglie di fico veniva utilizzato per cagliare il latte e per la produzione di diversi formaggi. Secondo un’antica leggenda il lupo che nutriva Romolo e Remo, i fondatori di Roma, riposava sotto una pianta di fico e nei secoli seguenti il fico nell’antica Roma era considerato un frutto sacro.

Fichi d’India Proprietà e Benefici

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Il fico d’India cresce senza difficoltà

La pianta dei fichi d’India, nome scientifico Opuntia ficus indica, è una pianta grassa appartenente alla famiglia delle Cactaceae ed è originaria del Messico. Può raggiungere un’altezza di circa 3 metri mentre le sue radici, generalmente molto estese, non superano i 30 cm di profondità. Il fico d’India cresce senza difficoltà nelle zone caratterizzate da un clima caldo ed arido. Infatti una delle caratteristiche più apprezzate di questa pianta è che essa necessita di pochissima acqua per vivere. Le piante dei fichi d’india non hanno bisogno di nessun intervento chimico da parte dell’uomo per potersi sviluppare e per questo motivo il fico d’India è uno dei pochissimi frutti a non subire manipolazioni.

Composizione Chimica

Sono composti per l’85,5 % da acqua, dal 3,5 % da fibre, dallo 0,7 % da proteine, dal’1,6 % da ceneri e dallo 0,5 % da grassi.

Questi i minerali: potassio, magnesio, calcio, fosforo, sodio, rame, zinco, selenio e ferro.

Le vitamine: vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B6, vitamina C. Contengono inoltre beta-carotene, luteina e zeaxantina, sostanze con forti proprietà antiossidanti.

Proprietà e Benefici Fichi d’India

Negli ultimi anni la ricerca scientifica si è dedicata allo studio dei fichi d’India per tentare di dimostrare in modo sperimentale le proprietà ed i benefici che questo frutto esplica nei confronti dell’organismo umano. La tradizione popolare ha da sempre attribuito ai fichi d’India proprietà terapeutiche ma gli ultimi studi condotti su questo frutto paiono proprio confermare le sue proprietà benefiche.

Aiutano a Dimagrire

Grazie al buon contenuto di fibre solubili e non, aiutano a dimagrire. Le fibre sono utili per favorire il transito degli alimenti nel tratto intestinale, rigenerano la flora intestinale e sono utili nella prevenzione delle emorroidi. Le proprietà dimagranti dell’estratto ottenuto dalla pianta sono state confermate da studi condotti in Francia su esseri umani.

Dissetante e Digestivo

I fichi d’India hanno proprietà dissetanti ed un buon potere energetico, queste caratteristiche lo rendono un frutto particolarmente indicato per l’inizio della stagione autunnale. Tra le proprietà più importanti dei fichi d’India vi è quella depurativa che è in grado di favorire l’espulsione dei calcoli renali e l’eliminazione dei liquidi.

Parassiti Intestinali

Dagli ultimi studi condotti sui fichi d’India pare che questi abbiano la proprietà di combattere i parassiti dell’intestino.

Osteoporosi

Grazie alla buona quantità di minerali come il ferro, il fosforo ed il calcio il fico d’India viene utilizzato come coadiuvante nella cura dell’osteoporosi.

Proprietà Disinfettante

Nella medicina popolare messicana polpa e succo vengono impiegati per il trattamento delle ferite della pelle, per eliminare il gonfiore addominale e le infezioni delle vie urinarie.

Diabete

Le mucillagini, la pectina e lo xilosio, due particolari tipi di fibra alimentare presenti nei fichi d’India, pare siano in grado di abbassare i livelli di zucchero nel sangue. Questo alimento può quindi essere d’aiuto alle persone diabetiche per evitare picchi glicemici.

Abbassa il Colesterolo

Un’altra proprietà della fibra alimentare è quella di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Uno studio ha dimostrato che il consumo di 250 grammi al giorno per 8 settimane di fichi d’India è efficace per la riduzione del colesterolo.

Benefici per il Fegato

Un altro studio ha dimostrato che questo frutto può avere effetti benefici sulla salute del fegato. Grazie agli antiossidanti i fichi d’india riescono a proteggere il fegato dai danni causati dalle sostanze tossiche.

Tali effetti protettivi si possono ottenere con un infuso di fiori che contengono flavonoidi protettivi del fegato come la rutina, la quercetina ed il kaempferol.

Gastrite

Proteggono la mucosa gastrica grazie alla presenza di mucillagine, studi scientifici hanno dimostrato che questa sostanza è in grado di accelerare la rigenerazione della mucosa gastrica.

Cura la Tosse

Uno sciroppo a base di fichi d’india viene utilizzato come rimedio contro la tosse. Questa proprietà è da ricondursi all’attività dei flavonoidi.

Sciroppo per la Tosse

Sbucciare e tagliare i fichi d’India a pezzetti, ricoprirli di zucchero di canna e lasciare riposare il tutto per un giorno. In seguito si cuoce il tutto sul fuoco fino a quando la polpa si scioglie. Bere caldo.

Antispasmodico

I fiori della pianta hanno proprietà antispasmodiche e possono venire utilizzati per la preparazione di tisane per lenire i crampi addominali.

Rinforza la Memoria

Alcuni studi sostengono che i flavonoidi presenti nei frutti hanno effetti utili a rinforzare la memoria ed a proteggere il cervello. Utili quindi per la prevenzione di malattie degenerative come l’Alzheimer.

Proprietà Astringenti

Fiori e frutti sono leggermente astringenti e possono venire impiegati per arginare la diarrea.

Fichi d’India Bastarduna

I fichi d’India hanno una prima fioritura in primavera, i frutti che si ottengono da questa prima fioritura vengono eliminati costringendo così la pianta ad una seconda fioritura. La seconda fioritura produrrà cosi nuovi frutti più grandi che matureranno nel periodo invernale e che troviamo solitamente disponibili sul mercato a dicembre. I fichi d’India tardivi ottenuti con questa tecnica vengono appunto chiamati bastarduna, sono meno numerosi ed hanno un prezzo più alto rispetto ai comuni fichi d’india. Un’altra caratteristica che li distingue, oltre ad essere più grandi, è l’assenza di semi.

Fichi d’India e Calorie 100 grammi di parte edibile si ha un apporto calorico pari a 41 calorie.

Varietà di Fichi d’India

Le varietà maggiormente diffuse nel nostro paese sono la moscateddo di color arancione, la “sanguigna” di color rosso, la sulfarina gialla e la muscarella bianca.

Curiosità

I fichi d’India non perfettamente maturi vengono chiamati col nome burduni che significa bastardi. Questo termina deriva dalla parola latina burdo che significa mulo, un animale non puro. In Sicilia si utilizza uno sciroppo che si ottiene dalla concentrazione del succo privato dei semi. Per quanto riguarda la conservazione possono stare in frigorifero anche per 2 mesi dopo la raccolta, anche se è sempre preferibile consumarli freschi. In Italia vengono coltivate tre varietà di fichi d’India che si distinguono per il colore della buccia: la bianca, la rossa e la gialla. 

Il succo che si ottiene dalle sue foglie (dette cladoidi o pale) viene impiegato per i disturbi epatici e come idratante ed emolliente per la pelle. Per sbucciare un fico d’India evitando di pungersi occorre tenerlo fermo con la forchetta e con un coltello tagliare le due estremità per poi inciderlo per la sua lunghezza e farlo rotolare sulla sua buccia. Una delle altre proprietà dei fichi d’India riguarda gli effetti benefici che la sua polpa ha sulle scottature. Bisogna fare attenzione a non consumare troppi fichi d’India in quanto i suoi semi potrebbero causare stitichezza.

Cachi: Proprietà e Benefici

Cachi: proprietà e benefici

La pianta dei cachi, nome scientifico Diospyros kaki, appartiene al genere delle Ebenacee è originaria dell’Asia orientale e può raggiungere un’altezza di 15 metri.

La sua coltivazione è una delle più antiche e risale a circa 2.000 anni fa ad opera dei contadini cinesi.

Le piante dopo il quarto anno di vita cominciano a produrre i frutti che giungono a maturazione nel periodo autunnale, ad ottobre/novembre, quando la pianta è rimasta quasi completamente spoglia delle foglie e la loro buccia diventa di un colore arancione acceso.

Le prime coltivazioni di cachi in Italia risalgono ai primi anni del ‘900 e riguardano la parte meridionale della penisola da dove poi si diffusero nelle altre regioni. Oggigiorno quelli più pregiati sono quelli siciliani che vengono anche esportati in molti paesi esteri.

Composizione Chimica

Contengono costituiti l’80% d’ acqua, il 12% di zuccheri, lo 0,2 % di grassi, il 3,6% di fibre alimentari, carboidrati, lo 0,5 % di proteine e lo 0,3 % di ceneri.

Questi i minerali: calcio, fosforo, sodio, magnesio, ferro, zinco, selenio, rame e manganese. Il potassio è presente in grande quantità.

I cachi contengono le seguenti vitamine: la vitamina A, tracce di alcune vitamine del gruppo B, la vitamina C e la E.

Gli aminoacidi sono l’acido aspartico l’acido glutammico, arginina, alanina, cistina, glicina, fenilalanina, leucina, isoleucina, lisina, metionina, prolina, serina, tirosina, treonina, valina.

Cachi

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Proprietà e Benefici dei Cachi

Energetici

Il caco, grazie all’alto contenuto di zuccheri e potassio, è un frutto molto energetico, grazie a questa proprietà è in grado di apportare benefici a chi soffre di stress psicofisico e di inappetenza.  Contengono zuccheri semplici che, essendo molto facili da assorbire, forniscono energia immediata e risultano quindi utili in caso di attività sportive o in cui si ha un grande dispendio di energie.

Lassativi

La ricchezza di fibre conferisce ai cachi proprietà molto utili in caso di stitichezza, hanno infatti proprietà lassative e diuretiche.

Gastrite

I cachi hanno anche proprietà utili a chi soffre di gastrite in quanto possono essere consumati senza alcun rischio. Non sono un frutto acido e, una volta ingeriti, la loro polpa ammorbidisce l’effetto dei succhi gastrici con conseguenti benefici per i soggetti sofferenti di gastrite.

Depurativi

I benefici dei cachi si esplicano anche nei confronti del fegato, della milza e del pancreas grazie alle loro proprietà depurative.

Rafforzano il Sistema Immunitario

Contengono vitamina C e provitamina A le quali apportano benefici al sistema immunitario in termini di protezione e rafforzamento.

Salute della Pelle

Anche la pelle riceve benefici dall’assunzione dei cachi, infatti la presenza di vitamina C e di licopene aiuta la pelle a rimanere elastica e tonica. Con la sua polpa si può preparare una maschera di bellezza per il viso con proprietà toniche e ringiovanenti. Per preparare la maschera è sufficiente cospargere la polpa matura di cachi sulla pelle del viso per una decina di minuti per poi risciacquare.

Antiossidanti

I cachi contengono anche composti antiossidanti come i flavonoidi ed i polifenoli tra i quali evidenziamo la presenza dell’acido betulinico, un composto con proprietà anti tumorale. La vitamina C è un’altra sostanza ad attività antiossidante, la sua assunzione contribuisce ad aumentare la resistenza dell’organismo contro gli attacchi degli agenti virali ed aiuta a contrastare l’attività dei radicali liberi.

Antinfiammatori

Nel frutto sono presenti anche le catechine, sostanze note i loro effetti anti infiammatori, anti infettivi ed anti emorragici (prevengono il sanguinamento dei vasi sanguigni).

Altre Proprietà

La presenza di vitamine e di betacarotene (nota sostanza antiossidante) rallenta l’invecchiamento delle cellule e rende questo frutto indicato per chi soffre di acne, infiammazione della prostata, bambini, anziani e donne con ciclo mestruale doloroso.

Le Varietà di Cachi

I cachi hanno in comune tra loro una polpa morbida e cremosa dal sapore molto dolce ad eccezione dei cachi vaniglia che hanno invece una polpa soda e croccante molto simile a quella delle mele.
 Le varietà più conosciute sono il Loto di Romagna, il caco Fui, il Kalamata, Vaniglia della Campania ed i Su ruga.

Cachi e Calorie

Ogni 100 gr. di parte edibile di cachi si hanno 70 calorie.

Cachi e Curiosità

La pianta dei cachi è molto resistente alle avversità per cui non necessita di particolari attenzioni dal punto di vista dei trattamenti antiparassitari. Il caco ha proprietà benevole nei confronti di tosse e singhiozzo. Si possono cogliere quando già maturi ma in questo caso vanno consumati il prima possibile in quanto non si possono conservare a lungo nemmeno in frigorifero. Al contrario si possono cogliere quando ancora acerbi per poi farli maturare pian piano in ambiente domestico. Per farli maturare più in fretta si possono mettere insieme a pere e mele le quali rilasciano etilene. 

È bene consumarli quando sono maturi al punto giusto in quanto, se ancora acerbi, sono molto allappanti. Il legno fornito dalla pianta del caco è molto duro e resistente e per questo motivo viene utilizzato per la fabbricazione di oggetti molto robusti come ad esempio le mazze da golf. Questa pianta si adatta molto bene all’area mediterranea per cui è molto diffuso nel nostro paese; è molto facile infatti trovarne alcuni nei giardini di molte città. La pianta dei cachi vive in media 30/40 anni. Il nome scientifico della pianta, Diospiro kaki, tradotto in italiano significa cibo degli dei.

Cachi e Controindicazioni

A causa del loro alto contenuto di zuccheri i cachi sono sconsigliati a chi soffre di diabete ed alle persone obese.

Per il resto non si riscontrano problemi, il frutto maturo può essere consumato anche dalle donne in gravidanza. Le reazioni allergiche sono molto rare

Ananas Proprietà

L’ananas è un frutto dalle molte proprietà che appartiene alla famiglia delle Bromeliacee, è originario del Sud America e la sua conoscenza in Europa ed in tutti gli altri paesi si deve a Cristoforo Colombo.Oggi la sua coltivazione è parecchio diffusa in paesi come l’Asia, Africa, Australia e l’America latina.

Attualmente la produzione mondiale di ananas è di circa 6 milioni di tonnellate, la gran parte della quale è destinata al’inscatolamento.In Europa l’ananas è il frutto in scatola più consumato in assoluto. Ha foglie lunghe, dure e seghettate dalle quali si ricava una fibra che viene utilizzata per la produzione di corde e tessuti vari.

Composizione Chimica

L’ananas è costituito dall’ 86 % di acqua, dallo 0,5 % di proteine, dal 9,8 % da zuccheri, dall’ 1,4 % di fibre alimentari, allo 0,2 di ceneri e dallo 0,1 % da grassi.

I minerali presenti sono lo iodio, il manganese, il calcio il potassio e il fosforo, il ferro, il sodio, il calcio, lo zinco, il rame ed il magnesio.

L’ananas contiene vitamina A, B1, B2, B3, B5, B6, una buona quantità di vitamina C (37, 8 mg x 100 gr), vitamine K, J e tracce di vitamina E. Contiene beta-carotene.

Gli zuccheri contenuti sono il destrosio, fruttosio e saccarosio.Agli aminoacidi presenti nell’ananas sono: acido aspartico e glutammico, alanina, arginina, cistina, glicina, fenilalanina, istidina, isoleucina, tirosina leucina, lisina, prolina, metionina, serina, triptofano, valina e treonina.Altri componenti di questo frutto tropicale sono la melatonina, la bromelina, l’acido ossalico, citrico e malico.

Ananas

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Proprietà e Benefici dell’Ananas

Digestivo

Le proprietà ed i benefici dell’ananas si devono soprattutto alla presenza della bromelina, un enzima molto importante e presente soprattutto nel gambo. La sua caratteristica principale è infatti quella di rendere facilmente digeribili anche le più complesse proteine.

L’ananas, grazie alle proprietà della bromelina, aiuta il processo digestivo. Già nel 18° secolo il gambo dell’ananas era noto per avere proprietà digestive e veniva largamente consumato proprio per questo fine al termine di pranzi abbondanti o da persone con particolari problemi digestivi.

Diuretico

Gli acidi organici contenuti nell’ananas, specie nel suo gambo, grazie alle loro proprietà, hanno una funzione diuretica in grado di contrastare efficacemente la ritenzione idrica. Per questo motivo l’ananas è il frutto più consigliato nelle diete per combattere o prevenire la cellulite.

Previene le Rughe

Da non sottovalutare i suoi effetti benefici sulla pelle. La vitamina C, il beta-carotene e il manganese, in unione con sostanze antiossidanti, aiutano a mantenere una pelle luminosa ed elastica rallentando così la formazione delle rughe. La vitamina C inoltre è necessaria per la sintesi del collagene nel nostro corpo, la proteina principale della nostra struttura cellulare.

Antinfiammatorio

La bromelina è un enzima che interviene nel processo di digestione del cibo e recenti studi hanno portato in evidenza alcune sue proprietà prima sconosciute: antinfiammatoria, anti tumorale e anti coagulazione. 

Nel trattamento degli stati infiammatori la bromelina è molto più indicata che qualsiasi farmaco, in quanto non è assolutamente tossica e la sua assunzione evita gli spiacevoli effetti collaterali derivanti dall’uso dei farmaci. Ma le proprietà della bromelina non si esauriscono qua. È stata dimostrata la sua azione anti trombotica e la capacità di rendere solubili le placche dell’arteriosclerosi.

Influenza

Il buon contenuto di vitamina C fa sì che questo frutto aiuti il sistema immunitario nel contrastare stati influenzali e raffreddori invernali.

Benefici agli Occhi

Anche gli occhi sono in grado di trarre benefici dall’assunzione dell’ananas in quanto le sue proprietà antiossidanti rallentano l’invecchiamento cellulare contrastando le malattie degli occhi tipiche dell’avanzare dell’età.

Ricco di Vitamina C

Il consumo regolare di alimenti ricchi di vitamina C aiuta il corpo a proteggersi dallo scorbuto e dall’attività dannosa dei radicali liberi.

Riduce l’acido Urico

In ultimo, questo prezioso frutto, si rivela utile anche contro la gotta in quanto il suo consumo riduce la quantità di acido urico nel sangue.

Ananas e Cellulite

La cellulite, come sappiamo, è il risultato di un’eccessiva ritenzione idrica ed un accumulo di grassi nei tessuti al di sotto della pelle che danno forma alla classica “buccia d’arancia”.

La bromelina, presente soprattutto nel gambo dell’ananas, è una delle sostanze più utilizzate come componente di integratori e prodotti specifici per la cura della cellulite. Diversi studi hanno confermato la sua efficacia nel combattere gli effetti della cellulite, grazie anche alle sue proprietà antinfiammatorie.

Come Scegliere un Buon Ananas

Per prima cosa evitate quei frutti che hanno la buccia con sfumature verdastre in quanto sicuramente troppo acerbi, al contrario di quelli con buccia marrone che sono troppo maturi.

Il colore ideale della buccia deve rientrare nelle varie sfumature di arancione. Questo colore assicura che il frutto sia fresco. In ultimo, annusandolo, dobbiamo essere in grado di percepire il suo profumo caratteristico.

Controindicazioni Ananas

L’eccessivo consumo di ananas o di sostanze da esso derivate è da sconsigliarsi a chi sta assumendo farmaci anticoagulanti. Infatti anche l’ananas contiene sostanze anticoagulanti e queste si sommerebbero creando probabilmente qualche complicazione. 

I frutti vanno consumati quando sono pienamente maturi. In caso di allattamento, può capitare che il succo assunto dalla madre dia seguito a reazioni allergiche della pelle del neonato. I preparati derivati dall’ananas potrebbero non essere pienamente tollerati dalle persone affette da ulcera peptica.

Ruolo della Vitamina A

Questa vitamina svolge un ruolo rilevante nel nostro organismo in quanto le sue proprietà facilitano l’adattamento alla visione crepuscolare (notturna), combatte i radicali liberi, mantiene la pelle tonica ed elastica, mantiene i capelli in salute ed aumenta la resistenza dell’organismo alle infezioni.

Ananas, una Panacea?

Beh, sicuramente questo frutto non è la panacea di tutti i mali, è sicuramente ricco di sostanze con proprietà terapeutiche e chi ne fa uso può fare affidamento su benefici provati in modo scientifico. Ovviamente un solo alimento non può rappresentare la soluzione a tutti i problemi di salute e non si può pretendere di eliminare la cellulite o meglio ancora dimagrire, mangiando solo ananas. Una dieta sana abbinata all’attività fisica è la strada migliore per mantenersi in forma ed in salute.

Ananas Calorie

100 grammi di parte edibile si ha un apporto calorico di sole 50 calorie.

Ananas Curiosità

La vitamina C si mantiene integra anche dopo che il frutto è stato raccolto. Infatti la sua buccia spessa e la sua acidità fanno sì che l’importante vitamina non si ossidi. Questo frutto è anche ricco di manganese, una fetta di ananas fresco contiene circa il 76 % del fabbisogno giornaliero raccomandato di questo minerale che è tanto importante per la formazione delle ossa e della cartilagine. La presenza di fibre invece, aumenta il senso di sazietà. 

E può tornare utile per perdere peso. L’ananas è uno dei frutti con il più alto contenuto di melatonina, una sostanza prodotta dalla ghiandola pineale che è responsabile del ciclo sonno-sveglia. Sono attualmente allo studio approfondite analisi per quanto riguarda la sua attività antitumorale. Ricordiamo che la bromelina è sensibile al calore e perde ogni sua proprietà con la cottura, per cui i suoi benefici vengono meno in prodotti come marmellate, crostate e ogni altro prodotto derivante da cotta

Banana

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Banana: Proprietà e Benefici

Come molti altri frutti tropicali, la banana possiede diverse proprietà terapeutiche.La banana non possiede una stagionalità ben precisa, arriva sulle nostre tavole da terre lontane, situate lungo la fascia climatica compresa tra i due tropici.Il trasporto avviene di norma via nave, in celle frigorifere, spesso dotate di atmosfera controllata, per prolungarne la conservazione. 

Per questo motivo la banana è sempre disponibile per essere acquistata in ogni periodo dell’anno.Il banano, grazie alle sue proprietà, oltre che per il suo frutto, è una pianta impiegata anche per altri utilizzi. Le fibre di cui sono ricche le foglie servono per produrre carta, tela e cordami. Le foglie stesse sono utilizzate per la copertura di capanne e per avvolgere pesce e carne prima della cottura.

Composizione Chimica della Banana

La banana contiene carboidrati, lo 0,4 % di grassi, fibre al 2,4 %, l’1 % di proteine, il 12 % di zuccheri, acqua per il 75 %, il 5 % di amido e lo 0,8 % di ceneri.  Ma vediamo nel dettaglio la composizione chimica della banana.

I minerali presenti nella banana sono calcio, fosforo, magnesio, ferro, potassio, zinco, rame, fluoro, sodio e selenio. Molto importante la presenza di potassio che, grazie alle sue proprietà, è indispensabile per il funzionamento del sistema cardiovascolare, ed apporta parecchi benefici a molte altre funzioni dell’organismo umano.

Per quanto riguarda invece le vitamine la banana contiene vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, K e J. La banana contiene inoltre beta-carotene, alfa-carotene, luteina, zeaxantina, acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi polinsaturi e acidi grassi saturi.

Gli zuccheri presenti nella banana si dividono in saccarosio, destrosio e fruttosio. Questi gli aminoacidi: acido aspartico ed acido glutammico, alanina, arginina, cistina, fenilalanina, glicina, isoleucina, istidina, leucina, metionina, prolina, tirosina, treonina e valina.

Banana Proprietà e Benefici

Antitumorale

Studi condotti in Irlanda, i cui risultati sono pubblicati sull’ International Journal of Cancer, dimostrano che il regolare consumo di banane sia positivamente relazionato con una riduzione dell’incidenza del tumore renale, questo grazie all’elevato contenuto di potassio. Una banana al giorno, o quasi, per allontanare il rischio di cancro al rene.

Abbassa la Pressione

La banana contiene alti quantitativi di sostanze con proprietà antiossidanti e tra l’altro, aiuta ad abbassare la pressione sanguigna. La sua assunzione regola le funzioni cardiache, provvede alla salute delle ossa e della vista, ma non solo. Le sostanze con proprietà antiossidanti sono un valido aiuto per contrastare l’attività dei radicali liberi.

Favorisce l’eliminazione dei Liquidi

Contrariamente a quanto si può pensare la banana non fa ingrassare. Al contrario, grazie all’abbondanza di potassio, aiuta l’organismo a bilanciare i liquidi nel corpo contrastando l’azione del sodio e favorendo quindi l’eliminazione dei liquidi.

Previene l’Ulcera

Studi condotti in India hanno dimostrato che questo prezioso frutto ha proprietà utili nella prevenzione dell’ulcera gastrica e nella protezione della mucosa intestinale.

Contro le Verruche

La tradizione popolare utilizza la parte interna della buccia per eliminare le verruche. Il rimedio consiste nel togliere la parte interna della buccia e strofinarlo sulla verruca due volte al giorno per una settimana.

Rinforza i Capelli

La banana è anche un frutto ricco di zinco, questo minerale può essere utile per rafforzare i capelli e prevenirne la caduta.

Colesterolo

Ha un buon contenuto di pectina che insieme alla fibra aiuta a tenere sotto controllo il colesterolo.

Altre Proprietà della Banana

La popolarità della banana, grazie alle sue proprietà e benefici, è indiscussa e universale. La banana è tra i cibi più consumati del pianeta, subito dopo i cereali.

Energetica

Il suo apporto energetico, una volta consumata, è immediato. Non a caso è considerata una dei carburanti maggiormente efficienti per il nostro organismo, grazie agli zuccheri, agli amidi e alle fibre.

Il risultato è un’energia costante e nessuna sensazione di buco allo stomaco per molte ore. La banana è molto indicata anche 40-50 minuti dopo l’attività fisica per ridare vigore ai muscoli grazie all’apporto del glicogeno.

Aiuta la Digestione

Le fibre alimentari contenute nella banana sono di aiuto al processo digestivo e contribuiscono così a mantenere l’intestino regolare.

Torta di Banane

Ingredienti:

4 Banane, 300 gr. di farina, 200 gr. di zucchero, 200 gr. di burro, tre uova, una bustina di lievito.

Preparazione:

Unire farina e zucchero e mescolare, sciogliere il burro e aggiungerlo alla farina mescolando; aggiungere ad una ad una le uova ed infine il lievito impastando il tutto per bene. Otterrete un morbido impasto dal colore giallognolo.

A questo punto dovete solamente tagliare le banane a rondelle ed aggiungerle all’impasto.

Terminato l’impasto mettetelo in una tortiera imburrata e mettete in forno, a 170° per circa mezz’ora. Buon appetito!

Banana e Calorie

100 grammi di parte edibile si ha un apporto calorico pari a 100 calorie.

Banana in Pillole

Visti i suoi molteplici benefici per quanto riguarda l’aspetto salutare, si potrebbe modificare il proverbio “una mela al giorno toglie il medico di torno” e sostituire la mela con la banana. Le banane contengono un tipo di aminoacido che viene trasformato dal nostro corpo in serotonina che è in grado di svolgere un’azione rilassante, e rendere l’umore più sereno; il nome dell’aminoacido è triptofano. 

Sono molto utili in caso di anemia, in quanto, contenendo molto ferro, stimolano la produzione di emoglobina nel nostro sangue. La grande quantità di potassio presente nelle banane fa di loro un perfetto alimento per chi ha problemi di pressione alta. A quanto pare il regolare consumo di banane può ridurre fino al 40% il rischio di infarto. Il potassio contribuisce a normalizzare il battito del cuore e regola l’afflusso di ossigeno al cervello.

Forse non sapevi che

Le banane vengono anche utilizzate nelle diete per curare disordini intestinali. Infatti, data la sua morbida conformazione, viene fortemente consigliata a chi ha problemi allo stomaco. È l’unico frutto che è in grado di neutralizzare l’acidità e ridurre l’irritazione delle pareti dello stomaco. È molto facile quindi, reintegrare la quantità di potassio nel nostro organismo consumando semplicemente banane. Non è certa l’origine della parola banana, si suppone che derivi dalla parola greca “banani” che significa “dito”. Forse non tutti sanno che la banana, a causa del suo alto contenuto di potassio, è lievemente

radioattiva. Questo perché il potassio, per sua natura, contiene piccole quantità di potassio-40. Esistono anche delle banane selvatiche, appartenenti al genere Musa, che al loro interno contengono molti semi. Il paese maggior produttore di banane al mondo è L’india con circa il 24% della produzione mondiale di banane. Grazie alla presenza di tannini invece, il consumo di banane può avere un effetto astringente utile in caso di diarrea.

Mela

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Mela Proprietà e Benefici

La mela, famosa per le sue proprietà terapeutiche, è il frutto della pianta del melo. La pianta è originaria dell’Asia ed appartiene alla famiglia delle Rosacee. Il suo fusto può raggiungere gli 8 metri di altezza. Le varietà di mele sono davvero tante infatti, ad oggi, se ne contano circa 7.500 varietà. Anche se la mela è un frutto che matura a fine estate, grazie all’importazione da paesi esteri, possiamo trovarla disponibile in commercio in ogni momento dell’anno. 

La mela è uno dei frutti più consumati al mondo, grazie alle sue proprietà e alla fama che ha di contribuire a mantenere integra la nostra salute allontanando molti tipi di malanni. In Europa si è stimato che il consumo pro capite di mele corrisponde a circa 18 kg all’anno, mentre negli Stati Uniti il consumo scende a circa 9 Kg pro capite all’anno. Ha proprietà veramente uniche ed i suoi benefici sulla nostra salute sono stati dimostrati da tempi lontanissimi.

Composizione Chimica della Mela

La mela contiene lo 0,1 % di grassi, lo 0,3 di proteine, il 7,5 % di fibre, lo 0,2 % di ceneri, il 10,4 % di zuccheri lo 0,05 di amido e l’85,5 % di acqua.

I minerali : calcio, sodio, ferro, rame, magnesio, zolfo, potassio, fosforo, zinco, fluoro e manganese.

Contiene vitamina A, B1, B2, B3, B5, B6, vitamica C, vitamina E e vitamine K e J. La mela contiene inoltre beta-carotene, criptoxantina, luteina e zeaxantina che sono tutti potenti antiossidanti.

Gli zuccheri della mela sono il glucosio, il fruttosio ed il saccarosio.

Questi gli aminoacidi: acido aspartico e glutammico, alanina, arginina, cistina, glicina, fenilalanina, lisina, istidina, isoleucina, leucina, prolina, metionina, serina, tirosina, triptofano, valina e treonina.

Nella mela è presente anche la pectina, una sostanza con proprietà utili ad abbassare il tasso di colesterolo cattivo nel sangue.

Proprietà e Benefici della Mela

Confermando il messaggio che ci lancia il famoso detto “Una mela al giorno leva il medico di torno”, è particolarmente importante sottolineare la necessità di assumerla regolarmente in funzione preventiva riguardo ad una grande quantità di disturbi.

Antitumorale

Una ricerca italiana svoltasi all’Istituto Tumori di Genova conferma le sue proprietà antitumorali. Consumare mele in buona quantità diminuisce del 21% il rischio di sviluppare un tumore.

I risultati di tale studio sono stati pubblicati sublim Annals of Oncology e dimostrerebbero appunto, che le persone che mangiano una o più mele al giorno, vedono scendere di circa il 21% i rischi di ammalarsi di tumore. La varietà più efficace nella prevenzione tumorale sarebbe quella Renetta seguita dalla Stark Delicious e dalla Granny Smith.

Tutto questo è dovuto ad una sostanza con proprietà antiossidanti, denominata procianidinache riesce a contrastare in modo efficace l’invecchiamento delle cellule e quindi lo svilupparsi dei tumori. Sempre questa sostanza sarebbe in grado di stimolare la crescita dei capelli.

Tollerata dai Diabetici

Altri benefici che la mela apporta alla nostra salute: se consumata cruda è un ottimo astringente, contiene fruttosio che viene assorbito dall’organismo umano senza bisogno dell’insulina, di conseguenza viene ben tollerata da chi ha problemi di diabete.

Le mele inoltre aiutano ad equilibrare i livelli di zucchero nel sangue, uno studio ha dimostrato che mangiare una mela al giorno riduce il rischio di diabete del 30 %. Contiene inoltre la pectinagrazie a questa particolare tipo di fibra riesce a mantenere sotto controllo la glicemia.

Depurativa

Secondo recenti studi di origine europea, la pectina contenuta nella mela sarebbe in grado di svolgere un’azione depurativa delle sostanze tossiche nei confronti dell’organismo. Per questo motivo la mela viene consigliata nella dieta di chi vive soprattutto in città particolarmente inquinate.

Riduce il Colesterolo

Grazie al buon apporto di fibra alimentare abbassa il colesterolo cattivo LDL ed aumenta la produzione di quello buono HDL in un tempo relativamente breve.

Fa bene al Cuore

La mela previene inoltre le malattie cardiache, tra cui l’infarto. Il motivo è da ricercarsi nella ricchezza di flavonoidi che, come già scritto sopra, hanno proprietà antiossidanti.

Diarrea

Se abbinata alla camomilla, ha proprietà utili contro la diarrea nei bambini.

Perdita di Peso

Secondo uno studio, un apporto di tre mele al giorno nelle persone in sovrappeso, comporterebbe una significativa perdita di peso, probabilmente grazie anche al senso di sazietà che deriva dopo l’assunzione di questo frutto.

Proprietà Digestive

È un frutto ricco di fibre, il suo consumo assicura un regolare movimento intestinale in grado di prevenire la stitichezza. La fibra stimola anche la produzione di succhi gastrici e garantisce un efficace assorbimento delle sostanze nutritive.

Anemia

Le mele sono ricche di ferro, un minerale che aumenta l’emoglobina nel sangue con conseguente aumento dei globuli rossi nel sangue e quindi la prevenzione dall’anemia.

Energetica

La mela è un frutto dalle proprietà energetiche in grado di risolvere problemi temporanei di debolezza. Il frutto viene infatti spesso somministrato alle persone convalescenti per far loro recuperare le forze più velocemente.

Fa bene ai Denti

È risaputo che la mela pulisce i denti ma probabilmente non tutti sanno che questo frutto è anche utile a mantenerli in salute. Mentre le fibre provvedono alla pulizia dentale le proprietà antibatteriche della mela tengono a distanza virus e batteri e riducono il rischio di carie.

Reumatismi

Chi soffre di reumatismi può trovare un valido aiuto nel consumare questo frutto. Recenti studi hanno evidenziato che alcuni flavonoidi contenuti nelle mele come il kaempferol, la quercetina e la miricetina, sono collegati ad una riduzione dei sintomi reumatici e di altre patologie come la gotta e l’artrite.

Benefici alla Pelle

Un impasto composto da polpa di mele e latte applicato sulla pelle ne aumenta luminosità e vigore. Grazie agli antiossidanti che neutralizzano i radicali liberi la pelle viene protetta dall’invecchiamento precoce, dalle rughe e dalle macchie tipiche dell’età avanzata. Anche la circolazione ne trae benefici con conseguenti benefici per il ricambio cellulare ed il mantenimento di una pelle giovane.

Protegge il Cervello

In ultimo, ma non meno importante, la mela contiene delle sostanze denominate fitonutrienti che hanno la proprietà di prevenire l’insorgere di malattie celebrali come l’Alzheimer ed il morbo di Parkinson.

La Mela in Tavola

Unico consiglio che si può suggerire è quello di consumare mele biologiche, al fine di poterne consumare anche la buccia, ove risiedono sostanze con proprietà benefiche. In tutti gli altri casi non esistono controindicazioni, sia cruda che cotta, oppure in succo fresco piuttosto che in infusi e decotti.

Un cenno particolare va fatto invece all’aceto di mele, che stando agli ultimi studi pare abbia la proprietà di contribuire in modo positivo a fissare il calcio nelle ossa e di distruggere i batteri nocivi che risiedono nell’intestino.

Decotto di Mela contro l’Insonnia

Si tratta di una preparazione molto semplice:

Mettere a bollire per 40 minuti una mela intera (con buccia e semi), di sicura provenienza biologica, in un litro d’acqua. Lasciare raffreddare e riporre in frigorifero; da bersi un bicchiere per qualche sera prima di coricarsi.

La Mela in Cosmesi

Se volete prepararvi una maschera per il viso efficace contro le rughe, prendete una mela, tagliatela a pezzetti e fatela cuocere in mezzo bicchiere di latte. Quando il tutto avrà raggiunto l’aspetto di una crema, lasciate raffreddare e applicatela sul viso per circa 20 minuti.

Invece, per chi ha la pelle secca e spenta, può tentare di migliorare la situazione con una maschera a base di mela grattugiata e yo

Varietà di Mela

Come abbiamo scritto prima, le varietà di mele sono moltissime ed è quindi impossibile elencarle tutte in questo spazio. Per questo motivo elencheremo le principali più diffuse e le loro caratteristiche: Renette: dalla forma irregolare, colore rosso e verde, sono consigliate per torte di mele e dolci in generale a base mela. Granny Smith: colore verde, ricca di magnesio e croccante al morso. Stark delicious: colore rosso, polpa molto fine, quasi sabbiosa, ricca di carotene. Fuji: aspetto rotondo, buccia color rosso chiaro, sapore dolce dovuto alla presenza di fruttosio e abbastanza croccante. 

Braeburn: colore rosso scuro, croccante, abbastanza dolce il gusto. Red delicious: come dal nome colore rosso, croccante, con la particolarità di avere la buccia caratterizzata da proprietà antitumorali grazie alla presenza dei triterpenoidi, sostanze in grado non solo di prevenire l’insorgere dei tumori ma anche di combattere le stesse celle tumorali. Royal Gala: color rosso, gusto dolce con una piccola vena di acidità e abbastanza croccante al morso. Morgendeft: caratterizzata dall’alto contenuto di vitamina C, molto croccante e succosa con gusto particolarmente aromatico.

Mela e Calorie

La mela ha un apporto calorico pari a 53 calorie per 100 grammi di parte edibile.

Curiosità

Forse non tutti sanno che, contrariamente a quanto sostiene la teoria che la frutta va consumata lontano dai pasti, è consigliabile mangiare una mela a fine pasto, in quanto favorisce la digestione. Un frutto di medie dimensioni contiene circa 4 grammi di fibre il che la rende uno spuntino perfetto per tenere a bada la fame tra un pasto e l’altro. 

La mela, grazie alle fibre ed al contenuto di acido ossalico, aiuta a sbiancare i denti. Consiglio: mangiate mele biologiche. Dopo averle ben lavate potrete mangiarne anche la buccia, assumendo così tutte quelle sostanze curative presenti in questa parte della mela.

Pera: Proprietà e Benefici

L’albero della pera, il cui nome scientifico è Pyrus communis, appartiene alla famiglia delle Rosaceae. La sua origine non è localizzata con precisione e diverse sono le zone del mondo da cui si fa risalire: Europa occidentale, nord Africa ed Asia le regioni più probabili.

Il pero è molto robusto e di medie dimensioni, può raggiungere i 15 metri di altezza, con radici molto profonde. Questa pianta predilige le regioni con clima temperato, per questo motivo non tollera temperature molto basse d’inverno né molto alte d’estate.

Il pero cresce spontaneo nei boschi delle regioni europee e viene coltivato fin dai tempi più antichi in moltissime varietà, ne esistono più di 4.000 tipi.

Composizione Chimica

La pera è composta per l’84% da acqua, da carboidrati, dallo 0,4 % da proteine, dal 9,8 % da zuccheri, dallo 0,3 da ceneri, dal 3,1 da fibre alimentari e dallo 0,1 % da grassi.

Gli zuccheri si dividono in: destrosio, fruttosio, lattosio, maltosio e saccarosio.

Questi i minerali: potassio, calcio, sodio, fosforo, magnesio, ferro, boro, fluoro, zinco, rame, manganese e selenio.

Queste le vitamine: vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, vitamina E, K e J. La pera contiene anche beta-carotene, criptoxantina, luteina e zeaxantina che sono tutti potenti antiossidanti.

Gli aminoacidi: acido aspartico e acido glutammico, alanina, cistina, glicina, fenilalanina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, prolina, metionina, serina, tirosina, triptofano, valina e treonina.

Pera

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Pera: Proprietà e Benefici

Antitumorale

Recenti studi hanno dimostrato che la buccia della pera contiene almeno il triplo dei fitonutrienti rispetto alla polpa. Questi fitonutrienti comprendono i flavonoidi con proprietà anti-infiammatorie, gli antiossidanti e gli acidi cinnamici con proprietà potenzialmente antitumorali.

Radicali liberi

Grazie al buon contenuto di sostanze con proprietà antiossidanti come le vitamine, il beta-carotene, la criptoxantina, la luteina e la zeaxantina, è indicata per contrastare gli effetti negativi dei radicali liberi con grandi benefici per la salute.

I radicali liberi infatti sono all’origine di diverse malattie che vanno dai tumori alle malattie cardiovascolari, l’assunzione di pere è quindi utile per prevenire l’infarto, l’ictus e l’arteriosclerosi. La pera contiene anche glutatione, un altro composto antiossidante la cui attività concorre a contrastare i radicali liberi.

Riduce il Colesterolo

Tutte le specie di pera, benché come abbiamo visto siano veramente tante, vantano numerose proprietà benefiche. Sono molto ricche di fibra, soprattutto nella buccia, dove è particolarmente concentrata la pectina che, una volta assunta ed essendo questa solubile, forma una sostanza viscosa che ha la proprietà di legarsi al colesterolo cattivo LDL presente nel nostro organismo che viene così espulso più facilmente attraverso le feci.

Aiuta a Dimagrire

L’alta presenza di fibre contenute nella pera aiuta il dimagrimento e ne è quindi consigliata l’assunzione in caso di obesità.

Protegge il Colon

Vi è anche un altro tipo di fibra, la lignina, che è la stessa contenuta nei fagioli, non solubile ma in grado di assorbire molta acqua e facilitare così il passaggio delle feci nell’intestino. Questo meccanismo, oltre a ridurre la probabilità di insorgenza di emorroidi, pare riduca i rischi di tumore al colon.

Diabete

Per queste stesse proprietà delle fibre, il consumo di pere apporta benefici anche in caso di diverticolite ed infiammazioni del colon. Una dieta che preveda il consumo abituale delle pere, inoltre, è associata ad un minor rischio di sviluppare il diabete ed aiuta a mantiene la glicemia stabile. Basta pensare che una sola pera contiene il 24% del fabbisogno giornaliero di fibra.

Mal di Gola

Bere il succo di pera bollito insieme a del miele apporta benefici alle corde vocali ed in caso di mal di gola.

Gravidanza

È un frutto consigliato in gravidanza perché è ricco di folati che aiutano a prevenire le malformazioni del feto.

Stitichezza

La pera contiene un’altissima percentuale di acqua che aiuta a pulire l’intestino dalle tossine, previene la stitichezza ed apporta benefici alla regolarità, mantenendo l’apparato digerente sano.

Fa bene alle Ossa

Tra i componenti della pera troviamo il boro che aiuta il corpo a trattenere il calcio. Questa proprietà si rivela utile nell’apportare benefici significativi in caso di osteoporosi. Il buon contenuto di potassio e calcio, che intervengono direttamente nella formazione delle ossa, è molto utile per i bambini durante la crescita e per gli anziani, per mantenere le ossa in salute.

Ipertensione

Il potassio svolge anche un altro ruolo molto importante per la nostra salute, ha infatti proprietà vasodilatatrici e controlla la frequenza cardiaca. Rilassando le pareti dei vasi sanguigni permette un afflusso maggiore di sangue con effetti benefici sull’ipertensione.

Gotta

L’acido folico contenuto nella pera è molto importante per l’espulsione dell’acido urico dall’organismo, infatti quando questo raggiunge concentrazioni elevate, cristallizza e provoca la gotta ed altri disturbi.

Altre Proprietà

La pera ha proprietà antinfiammatorie e, grazie al suo alto contenuto di zuccheri, può essere utilizzata per immagazzinare una buona percentuale di energia utile nei periodi di spossatezza. La pera contiene inoltre il sorbitolo, sostanza in grado di favorire il processo digestivo e di apportare benefici ai denti.

Le Varietà di Pere

La pera è ormai coltivata in tutte le parti del mondo ed anche in Italia la sua coltivazione è diffusa in tutte le regioni con particolare rilievo in Emilia Romagna, Trentino, Piemonte e Veneto. La maturazione avviene nel periodo compreso tra giugno e settembre.

Abbiamo già scritto che le varietà di pere sono moltissime, esse si distinguono per il colore, la forma, la grandezza ed il gusto, in particolare i tipi di pera più diffuse sono le seguenti:

Pera William: è la pera più coltivata in assoluto, soprattutto in Emilia Romagna, ha la polpa bianca ed è molto dolce. Sul mercato è disponibile da agosto ad ottobre/novembre.

William rossa: a differenza della sorella questa pera è disponibile fino a gennaio, la sua buccia è di un colore giallo rossastro con la polpa dal gusto dolce ma leggermente acidulo; è molto ricca di fibre ed è quindi consigliata alle persone afflitte da stitichezza.

Decana: pera con buccia color verde/giallo, polpa bianca dal gusto dolce, lievemente acidula; presente soprattutto in Emilia Romagna si raccoglie, in genere, nella prima decade di settembre.

Abate: pera con buccia di colore verde/giallo, assume sfumature arancio durante la maturazione, la polpa è bianca con consistenza “granulosa”, molto dolce ed aromatica.

Conference: buccia verde/giallastra, polpa bianca molto dolce ed aromatica, si raccoglie agli inizi di ottobre e va consumata entro due settimane dalla sua raccolta.

Kaiser: buccia gialla rugginosa, polpa bianca giallastra a carattere granuloso e dal sapore molto dolce; si raccoglie agli inizi di ottobre.

Altre varietà di pera sono: La Guyot, la Coscia, la Santa Maria e la Passa Crassana.

Calorie

La pera, oltre ad essere un frutto particolarmente digeribile è anche scarsamente calorico: ogni 100 gr di parte edibile si ha una resa di 35 calorie.

Curiosità

Le foglie della pianta hanno proprietà diuretiche che risultano utili in caso di problemi come ipertensione, obesità, calcoli renali, infiammazione alla vescica urinaria ed anche per l’infiammazione alla prostata. Per questo scopo si utilizza un infuso preparato con 20 gr di foglie secche di pero messe in infusione in mezzo litro di acqua bollente per 20 minuti. Da bersi due volte al giorno prima dei pasti.

Per approfittare delle proprietà ed i benefici delle pere è assolutamente indispensabile consumarle fresche, quelle in scatola hanno proprietà che non possono essere minimamente paragonate a quelle fresche. Prima di tutto molte delle sostanze nutrienti vengono eliminate durante la lavorazione e, in secondo luogo, le pere in scatola sono prive della buccia che contiene la preziosa fibra alimentare con effetti benefici. L’unica cosa in cui eccellono le pere sciroppate sono le calorie che in media sono il 25 % in più rispetto a quelle fresche. La prima nazione produttrice di pere al mondo è la Cina, 

con circa 7 milioni di tonnellate all’anno, la seconda è l’Italia con circa 1 milione di tonnellate l’anno. L’Emilia Romagna è la prima regione italiana in termini di quantità di pere prodotte in un anno; si stima che il 70 % della produzione nazionale arrivi da questa regione. Ad oggi in Italia esistono due tipi di pere con denominazioni geografiche: la pera dell’Emilia Romagna IGP e la Mantovana IGP. Vanno conservata a basse temperature mentre per il loro consumo si consiglia di tenerla prima a temperatura ambiente per 4/5 ore.

Forse non tutti sanno che

Nei secoli addietro le pere venivano consumate mentre si passeggiava per strada, venivano infatti vendute dagli ambulanti che, una volta cotte, le ricoprivano di caramello e le infilzavano con un bastoncino così da poter essere consumate mentre si passeggiava.

La pera William, la cui produzione è la superiore in assoluto, è impiegata principalmente nell’industria alimentare per la preparazione di succhi di frutta e confetture.

Se volete accelerare la maturazione delle pere, sarà sufficiente metterle in un sacchetto di carta e tenerle a temperatura ambiente.

Prugne

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Prugne Proprietà e Benefici

Le prugne sono i frutti della pianta Prunus domestica, un albero appartenente alla famiglia delle Rosacee. Le possiamo trovare in commercio sia fresche che secche, anche se quest’ultime hanno una concentrazione di sostanze con proprietà antiossidanti superiori a quelle fresche. Questa pianta viene coltivata indifferentemente un po’ in tutta Europa e negli Usa, dove, la più famosa e diffusa, 

è sicuramente quella californiana, le cui proprietà e benefici sono universalmente noti. Le varietà sono molto numerose e la loro buccia può avere diversi colori che vanno dal giallo al rosso violaceo. Se consumate fresche vengono chiamate susine mentre se consumate secche vengono chiamate prugne.

Composizione Chimica

Le prugne fresche sono composte per l’88% da acqua, carboidrati, dallo 0,7 % di proteine, dall’1,5 % di fibre, dal 10 % di zuccheri, dallo 0,3 % di grassi e dallo 0,4 % di ceneri.

Minerali: hanno un alto contenuto di potassio, contengono calcio, magnesio, fosforo, ferro, zinco, rame, fluoro, boro, manganese e sodio.

Vitamine: vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, vitamina E, K e J. Contengono beta-carotene, criptoxantina-beta, luteina e zeaxantina.

Gli zuccheri si dividono in destrosio, fruttosio e saccarosio. In minor percentuale sono presenti anche maltosio e galattosio. Aminoacidi: acido aspartico e acido glutammico, alanina, arginina, cistina, glicina, fenilalanina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, prolina, metionina, serina, tirosina, triptofano, e valina. Le prugne secche, grazie al processo di essiccazione che riduce drasticamente la presenza di acqua,

contengono una maggiore concentrazione di sostanze nutritive e di zuccheri facilmente assimilabili. Contengono fibre, buone quantità di minerali come potassio, zinco e magnesio. Non solo. La prugna secca contiene inoltre una buona percentuale di sostanze antiossidanti in grado di arginare l’azione dannosa dei tanto temuti radicali liberi.

Proprietà e Benefici delle Prugne

Lassative

La principale proprietà delle prugne è quella lassativa, la loro assunzione è un buon metodo per prevenire la stitichezza. L’effetto lassativo delle prugne si deve alla presenza delle fibre alimentari, del fruttosio e dello zolfo. A tal proposito bisogna consumarle regolarmente, senza esagerare, sia fresche che secche.

Radicali Liberi

Come abbiamo visto le prugne secche sono un’ottima fonte di sostanze con proprietà antiossidanti in grado di contrastare l’invecchiamento delle cellule e di proteggere così il nostro organismo. Il dipartimento dell’agricoltura degli Usa ha messo a punto una tecnica per misurare l’efficacia delle sostanze antiossidanti degli alimenti. 

Lo scopo è di valutare la loro efficacia nel combattere i radicali liberi. Nei test effettuati su frutta e verdura le prugne secche della California hanno raggiunto il primo posto, seguite a lunga distanza dall’uva passa. I radicali liberi sono la causa di diverse malattie, tra le quali anche i tumori e le malattie cardiovascolari. I composti antiossidanti delle prugne sono quindi in grado di contrastare i loro effetti nocivi sulla salute umana con grandi benefici anche in termini preventivi

Abbassano il Colesterolo

Le fibre solubili presenti nelle prugne hanno proprietà utili ad abbassare il colesterolo cattivo LDL, queste infatti si legano agli acidi biliari e favoriscono l’espulsione del colesterolo attraverso le feci.

Vi è anche un’altro composto presente nella prugna che pare contribuisca ad abbassare il colesterolo, l’acido propionico. Al momento però non vi è ancora nulla di certo in merito a questa sostanza in quanto gli esperimenti sono stati fatti solamente su animali.

Remineralizzanti e Rinvigorenti

Hanno un buon contenuto di sali minerali e vitamine, per questo motivo sono un alimento consigliato per gli stati di spossatezza e per reintegrare i sali minerali dispersi durante un’intensa attività fisica.

Anemia

Sono una buona fonte di ferro e grazie al buon contenuto di vitamina C le prugne favoriscono l’assorbimento del ferro da parte dell’organismo apportando quindi benefici a varie parti del corpo in quanto aumentano l’apporto di ossigeno ai tessuti e prevengono quindi l’anemia.

Capelli

Il buon contenuto di ferro apporta molti benefici ai nostri capelli, la sua carenza infatti può portare alla perdita di capelli, al loro assottigliamento e alla secchezza.

Sistema Immunitario

La vitamina C rafforza il nostro sistema immunitario difendendo l’organismo dall’attacco degli agenti patogeni. Per questi motivi è sempre consigliabile consumare non solo le prugne quando è possibile ma anche tutti gli altri alimenti ricchi di vitamina C.

Benefici alle Ossa

Uno studio condotto presso l’Università dello Stato della Florida FSU ci suggerisce che il consumo giornaliero di prugne secche è in grado di contrastare l’osteoporosi nelle donne dopo la menopausa. Lo studio ha evidenziato come dopo tre mesi che le donne consumavano quotidianamente 100 grammi di prugne secche i loro marcatori di formazione ossea erano migliorati.

Problemi Respiratori

Hanno effetti benefici sull’apparato respiratorio, sono utili in caso di tosse e bronchite in quanto aiutano i polmoni a liberarsi delle secrezioni accumulate.

Glicemia

Sebbene siano ricche di zuccheri le prugne secche non provocano picchi glicemici. Probabilmente questa caratteristica è da imputarsi alla presenza di fibre, sorbitolo e fruttosio. La fibra infatti rallenta la velocità con cui l’organismo assorbe gli zuccheri dagli alimenti. Il loro indice glicemico è 29.

Fanno Bene alla Pelle

Hanno un buon contenuto di vitamina A che, insieme al beta-carotene e ad altri composti antiossidanti, contribuisce a mantenere in salute la pelle. Queste sostanze la proteggono dall’invecchiamento precoce, dall’acne e dalla comparsa anzitempo delle rughe.

Le Varietà

La prugna più largamente diffusa nel nostro paese è la Prunus domestica, queste le sue varietà principali:

Florentia: rotonde con pelle di colore giallo e polpa particolarmente succosa.

Santa Rosa: frutti di grandi dimensioni, rosse, dalla forma rotonda e dalla polpa giallo-rosa.

Rusticana: piccola dal colore giallo o rosso.

Goccia d’oro: questa prugna prende il nome dal colore giallo dei suoi frutti.

Sugar: molto ricca di zuccheri ed adatta all’essiccazione.

San Pietro: di forma ovale e dal colore giallo sfumato verde.

Regina Claudia: prugna dalla forma sferica, verde quando acerba e giallognola una volta matura.

Prugne e Calorie

Le prugne fresche ogni 100 grammi forniscono un apporto calorico che va, a seconda della specie, dalle 30 alle 45 calorie.

Le prugne secche invece hanno un apporto calorico maggiore, pari a 220 calorie ogni 100 grammi di polpa.

Prugne Curiosità

Una ricerca condotta negli Stati Uniti ha dimostrato che questo frutto è l’alimento di origine vegetale che contiene la più alta percentuale di sostanze antiossidanti. Mangiare tre prugne al giorno è un ottimo metodo per la prevenzione di malattie degenerative e per rallentare l’invecchiamento cellulare. Come tutta la frutta secca, anche le prugne secche sono altamente digeribili. Si consiglia la loro somministrazione ai bambini, soprattutto a colazione in sostituzione delle merendine a base di burro e di grasso animale, sostanze nocive per il nostro organismo. 

Per depurare l’organismo si consiglia bere un decotto di prugne secche prima di andare a dormire. Il nome susina deriva probabilmente dalla città della Persia, Susa, dove probabilmente veniva coltivata nell’antichità. Pare che la prugna venne introdotta in tutta l’Europa ad opera dei cavalieri della prima crociata intorno all’anno 1.200 d.C. Il mese in cui le prugne giungono a maturazione  è generalmente luglio. In Trentino Alto Adige vi è l’usanza di servire la grappa alla prugna con una prugna secca 

all’interno del bicchiere. In ultimo ricordiamo che le prugne, una volta colte acerbe, difficilmente giungeranno a maturazione. Una porzione di 100 grammi soddisfa il fabbisogno giornaliero di boro in un individuo adulto. Il processo di essiccazione per la produzione di prugne secche ebbe inizio in California nel XIX° secolo. Attualmente la California è il maggior produttore a livello mondiale.

Controindicazioni

La sua assunzione è sconsigliata a tutte quelle persone interessate da patologie in cui è prescritta una dieta povera di fibre.

Un esagerato consumo di prugne può provocare effetti indesiderati come diarrea, meteorismo e flatulenza, questo a causa della fermentazione degli zuccheri a livello intestinale.

Il loro consumo è inoltre sconsigliato in caso di colite in quanto si potrebbero vedere aumentati gonfiori e spasmi.

Ciliegie

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Ciliegie: Proprietà e Benefici

Le ciliegie, frutto dalle buone proprietà diuretiche, sono prodotte dall’albero Prunus avium che appartiene alla famiglia delle Rosacee e che tutti conosciamo col nome di ciliegio. La pianta delle ciliegie è presente nella zona mediterranea da circa 3.000 anni, le prime notizie a riguardo arrivano dall’Egitto. Difficile stabilire con certezza il paese d’origine anche se si pensa che molto probabilmente il ciliegio provenga dall’Asia. Il ciliegio fiorisce in primavera in contemporanea con la comparsa delle foglie ed il suo aspetto, nel pieno della fioritura, è qualcosa di incantevole per la vista. 

Le ciliegie si dividono in due specie ben distinte: dolci ed acide. Quelle dolci si dividono a loro volta in due sottofamiglie che sono rispettivamente le duracine e le tenerine. Quelle acide si dividono invece in tre sottofamiglie che sono le marasche, le amarene e le visciole. Il periodo di maturazione varia a seconda del tipo di ciliegia ma possiamo affermare che quasi tutte maturano nel periodo compreso tra maggio e giugno.

Composizione Chimica

Sono composte per l’82 % da acqua, dal 12,8 % di zuccheri, dal 1 % di proteine, dal 2 % di fibre alimentari, e dallo 0,5 % da ceneri.

I minerali: potassio, fosforo, calcio, ferro, sodio, zinco, rame, fluoro e magnesio.

Queste le vitamine: vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, vitamina E, K e J.

Gli zuccheri si dividono in glucosio, fruttosio, galattosio, maltosio e saccarosio.

Questi gli aminoacidi: acido aspartico e glutammico, alanina, arginina, cistina, fenilalanina, glicina, isoleucina, istidina, leucina, lisina, metionina, prolina, serina, tirosina, treonina, triptofano e valina.

Da evidenziare la presenza del fruttosio, uno zucchero che non ha controindicazioni per i diabetici e che contribuisce ad abbassare l’indice glicemico delle ciliegie, solo 22. Tuttavia sono presenti altri zuccheri che fanno delle ciliegie un cibo non proprio adatto per i diabetici.

Le ciliegie contengono flavonoidi che, come sappiamo, hanno proprietà molto utili nella lotta ai pericolosi radicali liberi e soprattutto svolgono un ruolo primario nel processo che rallenta l’invecchiamento delle cellule del nostro organismo.

Proprietà e Benefici delle Ciliegie

Diuretiche e Depurative

La ciliegia fresca ha proprietà depurative e disintossicanti, oltre a quelle diuretiche e leggermente lassative che fanno della ciliegia un frutto molto utile in caso di gonfiore a livello addominale.

Benefici alla Pelle

Grazie alla presenza dei flavonoidi, in combinazione con le vitamine A e C, l’assunzione di ciliegie stimola la produzione di collagene, apportando così benefici alla nostra pelle. Una maschera di bellezza preparata applicando sul viso polpa di ciliegie schiacciate ha proprietà rivitalizzanti per la pelle del viso. Da sottolineare la presenza di acido malico, che, con le sue proprietà, è in grado di favorire la digestione degli zuccheri e l’attività epatica.

Favoriscono il Sonno

Negli ultimi tempi le ciliegie sono state oggetto di studio da parte dell’Università del Texas, in quanto si ritiene che abbiano proprietà in grado di favorire il sonno. Pare infatti che la melatonina, presente nelle ciliegie in buona quantità, abbia appunto questa caratteristica.

Abbassano il Colesterolo

Ribadiamo gli importanti benefici che il consumo di ciliegie apporta al cuore ed al sistema circolatorio in generale. È stato infatti confermato, in base ad esperimenti svoltisi nel Michigan (USA), che il loro consumo ridurrebbe di molto la percentuale di colesterolo nel nostro organismo grazie alla presenza di sostanze antiossidanti.

Proprietà Sazianti

Contengono fibra alimentare che contribuisce ad aumentare il senso di sazietà una volta ingerite. Per questo motivo possono essere utilizzate per allontanare l’appetito ed allo stesso tempo mangiare qualcosa di piacevole che non faccia molte calorie.

Ricche di Antiossidanti

Sono un frutto ricco di pigmenti che prendono il nome di antocianine. Le antocianine sono dei composti flavonoidi polifenolici concentrati nella buccia e che hanno un forte potere antiossidante. Gli studi scientifici hanno dimostrato che le antocianine agiscono come dei farmaci antinfiammatori.

Contrastano i Radicali Liberi

La presenza di antiossidanti è in grado di contrastare l’attività dei radicali liberi prevenendo così l’insorgere di diverse patologie legate al cuore. A potenziare questa qualità delle ciliegie vi sono anche altri composti flavonoidi polifenolici ad attività antiossidante: luteina, zeaxantina e beta-carotene. 

Questi composti agiscono come spazzini nei confronti dei radicali liberi e giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione di tumori, invecchiamento ed altre malattie.

Controindicazioni

Per i bambini al di sotto dei tre anni è vivamente sconsigliato cibarsi di questo frutto in quantità abbondanti. A quell’età, infatti, l’effetto lassativo delle ciliegie, potrebbe risultare troppo forte, cosa che non succede in età adulta. Il loto consumo non è consigliato alle persone con insufficienza epatica o renale. Si consiglia anche di non bere acqua dopo aver mangiato molte ciliegie, questo perché la ciliegia è un frutto già ricco di acqua di per sé, aggiungerne altre subito dopo potrebbe arrecare qualche “problemino”, anche digestivo.

Calorie:100 grammi di ciliegie hanno una resa calorica di 63 calorie.

Le Varietà

Le varietà di ciliegie sono moltissime, quelle che seguono sono quelle che vengono maggiormente coltivate in Italia: Ciliegia Bigarreu: è la più precoce come maturazione e solitamente la si trova in vendita già dalla prima metà di maggio. Ciliegia Durone: è un tipo di ciliegia molto pregiato, a detta di molti il migliore; presenta una polpa dura e compatta dal gusto particolarmente dolce e gustosa, colore scuro e grosse dimensioni. Matura a fine giugno. 

Ciliegia Ferrovia: sono molto diffuse in Puglia e sono caratterizzate da una polpa molto succose; anche loro maturano in giugno. Ciliegia Marca: anche queste ciliegie, come i duroni, hanno una polpa molto compatta ma il loro colore è rosso giallognolo. Per le loro caratteristiche vengono spesso utilizzate per la preparazione di conserve (ciliegie sotto spirito e sciroppate). Ciliegia Anella: ottime ciliegie dal colore rosso acceso e dalla polpa croccante sono disponibili da fine maggio.

Curiosità

Molto spesso si dice che siano un frutto “luculiano”: questo perché furono introdotte in Italia da Lucullo. Mentre le acquistiamo controlliamo che abbiano una consistenza soda e siano prive di ammaccature, è importante che abbiano ancora il peduncolo (o picciolo) e che questo abbia un colore verde vivo, sintomo di freschezza. I peduncoli delle ciliegie vengono anche utilizzati per la preparazione di infusi con proprietà diuretiche. Una volta lavate possono essere conservate in frigorifero per tre giorni, qualche giorno in più se si avvolgono in un canovaccio ed inserite successivamente in un sacchetto aperto alla sommità. 

Le ciliegie, soprattutto le varietà acide, risultano essere un frutto particolarmente dissetante e con un buon indice di sazietà. Il maraschino, un ottimo liquore dal colore bianco prodotto soprattutto in Italia, si ottiene dalla distillazione di questo frutto, in particolare dal genere delle marasche. Anche in cosmesi si approfitta delle proprietà benefiche di questo frutto per portare benefici alla pelle. La sua polpa infatti viene impiegata come rinfrescante su pelli irritate. Il nome latino Avium, in italiano uccello, sta ad indicare che la propagazione dei semi, i cosiddetti nocciolini, avviene soprattutto ad opera appunto dei volatili che ne sono molto golosi. Il suo legno viene anche utilizzato per la fabbricazione di mobili e pipe.

Forse non Sapevi Che

Sapevate che anche le ciliegie hanno un santo protettore? È San Gerardo dei Tintori.

In Giappone addirittura le ciliegie sono considerate un frutto sacro. Esiste perfino un’usanza chiamata Hanami dove i giapponesi si recano nei luoghi di fioritura dei ciliegi per ammirane la bellezza.

I noccioli di ciliegia hanno al loro interno alcuni componenti che rilasciano cianuro quando ingeriti. Per questo motivo i noccioli non vanno rotti ed ingeriti. Se invece vi capita di ingerire un nocciolo intero non preoccupatevi poiché non verrà digerito ma verrà espulso con le feci.

Olivello spinoso

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Olivello spinoso: le proprietà

380L’olivello spinoso è una pianta dalle proprietà straordinarie, conosciuto ed apprezzato sin dall’antichità. È un arbusto selvatico diffuso soprattutto in vaste aree europee come le Alpi, i Carpazi, il Danubio, il Mar Baltico, il Mar del Nord, anche se altre varietà si possono trovare in Asia centrale, in alcune regioni dell’Himalaya, in Cina e in Mongolia. La particolare denominazione deriva dal suo tronco, che presenta, appunto, delle spine.

Ma la vera particolarità sono indubbiamente le bacche, che rimangono sui rami per tutto l’inverno. Di colore giallo-aranciato, talvolta tendente al rosso, sono caratterizzate da un alto concentrato vitaminico al loro interno: in primis Vitamina C, ma anche Vitamina A, E, P e numerose altre del gruppo B. Inoltre posseggono in quantità numerosi flavonoidi e diverse sostanze minerali, come ferro, calcio, magnesio e rame.

Le proprietà di questi frutti sono numerose e davvero sorprendenti. In Europa settentrionale, soprattutto, sin da Medioevo erano note da le virtù terapeutiche delle “olivelle”. I Paesi Scandinavi conoscevano ed usavano le bacche di olivello non solo nella medicina popolare, ma anche in cucina, dove venivano impiegate nella preparazione di marmellate e di composti di frutta secca con miele. 

In Italia, invece, perché se ne diffondesse l’utilizzo si dovette attendere la metà del ‘900: solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, con il progredire della ricerca fu infatti dimostrato il valore dell’olivello come ottimo ricostituente per raffreddamenti e stati influenzali. Anche l’olio che si ricava dalle bacche è altrettanto prezioso per la cura del nostro corpo. Non solo perché, svolgendo un’importante azione cicatrizzante, può essere prescritto come coadiuvante nella cura dell’ulcera gastrica, ma anche perché tale proprietà lo rende un prodotto di bellezza davvero speciale: lo ritroviamo non a caso fra i componenti di molte creme e gel anti-smagliature.

L’olivello spinoso è una pianta dalle proprietà straordinarie, conosciuto ed apprezzato sin dall’antichità. È un arbusto selvatico diffuso soprattutto in vaste aree europee come le Alpi, i Carpazi, il Danubio, il Mar Baltico, il Mar del Nord, anche se altre varietà si possono trovare in Asia centrale, in alcune regioni dell’Himalaya, in Cina e in Mongolia. La particolare denominazione deriva dal suo tronco, che presenta,

appunto, delle spine. Ma la vera particolarità sono indubbiamente le bacche, che rimangono sui rami per tutto l’inverno. Di colore giallo-aranciato, talvolta tendente al rosso, sono caratterizzate da un alto concentrato vitaminico al loro interno: in primis Vitamina C, ma anche Vitamina A, E, P e numerose altre del gruppo B. Inoltre posseggono in quantità numerosi flavonoidi e diverse sostanze minerali, come ferro, calcio, magnesio e rame.

Le proprietà di questi frutti sono numerose e davvero sorprendenti. In Europa settentrionale, soprattutto, sin da Medioevo erano note da le virtù terapeutiche delle “olivelle”. I Paesi Scandinavi conoscevano ed usavano le bacche di livello non solo nella medicina popolare, ma anche in cucina, dove venivano impiegate nella preparazione di marmellate e di composti di frutta secca con miele. In Italia, invece, perché se ne diffondesse l’utilizzo si dovette attendere la metà del ‘900: solo dopo la Seconda

Guerra Mondiale, con il progredire della ricerca fu infatti dimostrato il valore dell’ulivello come ottimo ricostituente per raffreddamenti e stati influenzali. Anche l’olio che si ricava dalle bacche è altrettanto prezioso per la cura del nostro corpo. Non solo perché, svolgendo un’importante azione cicatrizzante, può essere prescritto come coadiuvante nella cura dell’ulcera gastrica, ma anche perché tale proprietà lo rende un prodotto di bellezza davvero speciale: lo ritroviamo non a caso fra i componenti di molte creme e gel anti-smagliature.

Le proprietà dell’olivello Spinoso

L’Olivello Spinoso ha ottime proprietà benefiche per la salute. Per trarre beneficio da questo frutto, è consigliato assumere un misurino al giorno della sua spremitura pura (fare attenzione a scegliere un Integratore Alimentare e non un semplice succo di frutta allungato in acqua o altri succhi e zuccherato).

Un ricostituente naturale

In caso di astenia, debilitazione, convalescenza, inappetenza, stress e stanchezza, il succo di Olivello spinoso può essere di grande aiuto. Svolge attività tonica e di stimolo alle fisiologiche funzioni organiche, in virtù del suo naturalmente ricco fitocomplesso.

Proprietà immunostimolante

Il succo di Olivello Spinoso supporta il sistema immunitario svolgendo una naturale funzione immunostimolante e protettiva grazie al suo contenuto di vitamina C, in particolar modo in caso di sindrome da raffreddamento e influenza.

Azione Cicatrizzante

L’Olivello Spinoso può svolgere azione cicatrizzante in caso di mucose in stato infiammato o ulcerativo. Può quindi essere utile nei confronti di gastriti, ulcere gastriche e infiammazioni intestinali: svolge attività astringente, lenitiva e normalizzante.

Attività antiossidante

I frutti di Olivello Spinoso sono infine particolarmente ricchi di antiossidanti naturali, molecole che contrastano l’attività nociva dei radicali liberi (i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare). Proprio per questa elevata concentrazione di molecole antiossidanti, superiore a quella comunemente trovata nei frutti nostrani, anche le bacche di Olivello sono considerate “superfrutti”.

Olivello Spinoso: controindicazioni

In passato, la pianta di Olivello era stata erroneamente reputata velenosa. In realtà, a meno che non sia presente nel soggetto una particolare ipersensibilità alla pianta, l’Olivello Spinoso non presenta controindicazioni. È sconsigliato solo nel caso di calcolosi renale a causa del suo alto contenuto di vitamina C che può favorire la precipitazione di ossalati.

Come assumere L’Olivello spinoso

Per beneficiare al massimo delle proprietà dei frutti di Olivello spinoso ti consigliamo di scegliere un succo che sia:

Non diluito in acqua o altri succhi Non zuccherato (le bevande zuccherate non sono benefiche per la salute) Ottenuto da spremitura a freddo

Pastorizzato mediante sistema “Flash” (la pastorizzazione classica tende a deteriorare i principi nutritivi contenuti nei frutti di origine)

Conservato in vetro scuro di grado farmaceutico (più salubre della plastica)

Privo di conservanti, coloranti, additivi

L’Olivello Spinoso Prima Qualità Salugea detiene proprio tutte queste caratteristiche, tali per cui rappresenta un’ottima risorsa realmente efficace per contrastare stanchezza, astenia, stati di debilitazione anche immunitaria e infiammazioni gastro-intestinali.

spinoso - una delle piante in cui preparare i farmaci sono utilizzati in quasi tutte le parti della pianta (foglie, frutti, corteccia).Proprietà medicinali e ricette per olivello spinoso è molto varia.Ciò è facilitato dalla composizione di varie vitamine contenute in questa pianta.Il contenuto di vitamina K nel olivello spinoso, superi la quantità di questa vitamina in rosa canina, sorbo e ribes.A causa di questa vitamina, spinoso e preparazioni a base di esso sono utilizzati per interrompere e curare le emorragie.

Le bacche di olivello spinoso contengono una grande concentrazione di acido ascorbico. Non è distrutto nella lavorazione di bacche di olivello spinoso, così le proprietà curative di olivello spinoso è in aumento. L’acido Oleanovaya in olivello spinoso migliora il tono del corpo, abbassa la pressione sanguigna e ripristina la circolazione del sangue. spincervino e succo hanno usato la carenza di vitamine nel corpo. Le foglie e le bacche curare varie malattie dello stomaco e reumatismi. 

Sandthorn corteccia e il suo alcolato ha un effetto antitumorale. Olivello spinoso e prodotti da esso vengono utilizzati in aterosclerosi e prevenzione. prodotto più pregiato derivato da olivello spinoso - è il petrolio. Grazie alle sue proprietà antibatteriche e analgesiche, è usato per trattare una varietà di malattie della pelle e lesioni. Olio spinoso è usato nel trattamento di eczema, piaghe da decubito, ustioni. preparazione di olio di olivello spinoso. Olio dallo spinoso può essere cucinato a casa.Vi offriamo l'olio ricette.

Ricetta -1

spremere il succo dal frutto di olivello spinoso. Secco, ciò che resta - sono le bucce e semi di olivello spinoso. Peremel essiccato di massa. Una parte della massa fresata, versare due parti del pre-riscaldato, ma non bollire olio. Insistere 24 ore, quindi scaricare l’olio. Ora può essere utilizzato per il trattamento.

numero di ricetta 2

bacche di olivello spinoso Ripe ben lavati, schiacciato. Spremere il succo del mix, con una pressa, estrattore di succo o di un setaccio. Mettere 20-30 minuti fanghi. Dopo decantazione, il succo raccolto dalla superficie dell’olio giallo-arancio. Mettere l'olio viene catturato in un contenitore di vetro separata.

succo olivello, rimasto dopo la rimozione del petrolio consumato come bevanda.Torta olio di olivello spinoso (che rimane dopo spremere il succo di massa, con le pelli di frutta e semi) buon lavaggio e asciutto e caldo, luogo buio (per questo forno in forma riscaldato a 50 gradi o batteria).La massa essiccato è stato accuratamente schiacciare saltare più volte attraverso un tritacarne o macinacaffè.Aggiungere triturati oliva bagassa, girasole o di qualsiasi altro burro riscaldato, mescolare fino a che liscio.Burro reale per 2 giorni, mescolando ogni tanto.

Dopo 2 giorni, il filtro olio, un po' di calore e versarli con torta appena (nuovo lotto).

Infondere solo per 2 giorni. Ripetere i passaggi da altre 2 volte. In preparazione di questo olio, versare l'olio scremato dalla superficie di difendere il succo. Mescolare bene, filtrare e posto in un contenitore pulito in vetro scuro e chiudere ermeticamente. Memorizzazione di tale olio può essere fino a 6 mesi in un luogo fresco.

per il trattamento di erosione cervicale, uso quotidiano ad, ben saturi con olio di olivello spinoso. I tamponi vengono utilizzate 1-2 volte al giorno per diverse settimane. Per il trattamento di congelamento e ustioni spinoso olio applicato alle più volte ripiegate il tessuto viene applicato alla zona colpita e secured la benda di garza superiore. Infine spincervino adeguatamente preparato, è possibile salvare le loro proprietà medicinali per lungo tempo.

Olivello spinoso marmellata

Ricetta -1

Fare uno sciroppo di zucchero e mezzo kg e 250 ml di acqua. Un chilo di bacche di olivello spinoso pour 3 ore sciroppo cotto, e poi cuocere in una sola volta. Raffreddare e mettere in piccoli vasetti. Mare marmellata spinoso con tè, aiutano a far fronte con il raffreddore.

numero Ricetta 2

strofinare attraverso un setaccio o usa mezzi 1,5 kg di olivello spinoso frutta, insieme con 1,5 kg di zucchero. Organizzare un vasetto pulito. Conservare soltanto un inceppamento in un luogo fresco.

succo di olivello spinoso

numero Ricetta 1

senza aggiunta di zuccheri

bacche fresche di olivello spinoso lavati, messo in un bagno d'acqua per 5 minuti. Spremere il succo dalle bacche con una centrifuga o macinare al setaccio. Il succo ottenuto durante la centrifuga al calore, senza portare a ebollizione. Vasetti sterilizzati e versare il succo in loro. Chiudere le palpebre pulite e fresco. Conservare preferibilmente in un luogo fresco.

numero Ricetta 2

addolcito

Preparare succo prescrizione № 1. Il succo caldo aggiungere il miele o sciroppo di zucchero - ¼ della quantità di succo. La miscela viene riscaldata fino a completa dissoluzione, quindi sterilizzato. Ben chiuso, conservare in un luogo fresco. Viene utilizzato come tè, e come una bevanda autonoma.

spinosa marmellata

spremere il succo dal frutto di olivello spinoso. Aggiungere un litro di succo di bacche di olivello spinoso chilo di zucchero. Preriscaldare senza dare a ebollizione, mescolando continuamente, fino a quando lo zucchero si scioglie. Marmellata caldi versare banche. Sterilizzare 15-20 minuti, fresco. Conservare in luogo fresco.

Per curare il raffreddore, è necessario macinare e miscelare 1 cucchiaiofoglie di olivello spinoso, 1 cucchiaio camomilla, 1 cucchiaio Erba di San Giovanni. Versare il miscuglio di queste erbe, 200 ml di acqua calda, infusione per 15-20 minuti. Mangiare come un tè normale.

applicazione esterna di olio di livello spinoso non ha controindicazioni. E 'utilizzato nel trattamento di malattie infettive, come un microbicida. Trattano malattie degli occhi, eczema, ulcera gastrica, ulcera duodenale. Uso

interno di petrolio dal olivello spinoso più limitata. Non può essere utilizzato nei disturbi dello stomaco e dell'intestino, con colecistite acuta, e la malattia del pancreas. Prima di applicare l'olio richiede una consultazione obbligatoria con un medico.

Ricetta Marmellata di Olivello spinoso, 300 gr fragole bio, 200 gr di olivello spinoso, 312gr mele bio, 401 gr zucchero, 401 gr limone bio.

Preparazione

Laviamo e asciughiamo accuratamente le bacche di olivello spinoso, le fragole le mele e le fragole. Adesso le tagliamo in pezzi piccoli e mettiamo il tutto in una zuppiera capiente, versiamo lo zucchero di canna e poi uniamo il succo del limone.

Ora è tutto pronto per la cottura, versiamo il tutto in una pentola e la portiamo in ebollizione, quando la nostra marmellata è pronta, la invasiamo nei nostri barattoli già sterilizzati, poi la conserviamo in frigorifero, ed è pronta per il consumo, a nostro piacere.

Rosa Canina

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Rosa Canina: Proprietà e Benefici

Rosa canina Proprietà e Benefici

La rosa canina è un arbusto spontaneo dalle interessanti proprietà terapeutiche. Le diverse componenti di questa pianta sono in grado di offrire diversi benefici alla nostra salute. La parte più utilizzata della pianta per fini terapeutici è però il suo frutto che si distingue per l’alto contenuto di vitamina C.

Il suo habitat naturale è rappresentato dai boschi di faggio, quercia ed abete, è diffusa in tutt’Italia ed in Europa ma cresce anche nel Nord Africa, in Asia ed in India.

La pianta della rosa canina è un arbusto spinoso appartenente alla famiglia delle Rosaceae che può raggiungere i 3 metri di altezza, fiorisce dalla primavera inoltrata all’inizio dell’estate. Produce dei frutti o bacche di color rosso vivace che giungono a maturazione ad autunno inoltrato.

Rosa Canina Composizione Chimica

Le bacche di rosa canina contengono circa il 75 % d’acqua, il 3,2 % di ceneri, il 2,5 % di zuccheri, il 7,2 % di proteine, il 5,1 % di pectina ed il 24 % di fibre alimentari.

I minerali contenuti nei frutti di rosa canina sono fosforo, potassio, calcio, manganese, sodio, ferro, rame, magnesio, zinco e boro.

Contiene vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B6, la vitamina C, la vitamina K e la vitamina E.

Contiene l’1,7 % di acidi grassi come l’acido palmitico, l’acido stearico, l’acido oleico e l’acido linoleico.

Altre sostanze sono i flavonoidi, i triterpenoidi, tra cui l’acido oleanolico, i tannini, i carotenoidi, tra cui luteina, zaexantina, licopene e beta-carotene.

Rosa Canina: Proprietà e Benefici

Rosa canina Proprietà e Benefici

Radicali liberi: la proprietà che più contraddistingue la rosa canina, come abbiamo visto, è l’alto contenuto di vitamina C che, insieme ai flavonoidi, ai carotenoidi, ai polifenoli ed alle catechine fanno di questo frutto un potente antiossidante in grado di apportare molti benefici alla nostra salute. Una delle funzioni più importanti degli antiossidanti è quella di contrastare gli effetti nocivi dei radicali liberi con conseguenti benefici per il sistema immunitario, per la salute del sistema cardiovascolare e quindi del cuore.

Fa bene alla pelle: la vitamina C ha un ruolo attivo nella produzione del collagene che ricordiamo è una proteina portante nella struttura della pelle. La rosa canina ha anche un alto contenuto di vitamina A che è in grado di apportare benefici alla salute della nostra pelle.

Artrite reumatoide: con i frutti essiccati tritati e ridotti in polvere, ed a volte anche con i semi, si prepara un tè dalle proprietà terapeutiche che viene utilizzato per il trattamento delle malattie reumatiche come ad esempio l’artrite reumatoide. La sua assunzione migliora lo stato di salute delle articolazioni riducendone il dolore in caso di patologie in corso. Uno studio condotto in Danimarca ha dimostrato come i pazienti che hanno utilizzato regolarmente gli estratti di rosa canina in polvere, hanno ridotto la rigidità ed il dolore alle articolazioni dopo 3 mesi di trattamento con l’estratto.

Lassativa: il tè a base di bacche di rosa canina ha anche proprietà lassative e blandamente diuretiche. Abbassa il colesterolo: da recenti studi è emerso che la somministrazione quotidiana di estratto di rosa canina, per un periodo di sei settimane, ha ridotto il livello di colesterolo LDL del 5/6 % nelle persone obese mentre è rimasto invariato il livello di colesterolo HDL-C.

Anemia: la rosa canina contiene anche ferro, un minerale importante nella produzione dei globuli rossi mentre la vitamina C ne facilita l’assorbimento da parte dell’organismo. Questo Mecanismeo si rivela utile nella prevenzione dell’anemia.

Diabete: le sue proprietà possono essere d’aiuto anche ai diabetici in quanto la sua assunzione aiuta l’organismo a regolare i livelli di zucchero nel sangue.

Sistema immunitario: è utile anche al sistema immunitario, aiuta a prevenire le infezioni sia di origina batterica che virale.

Disturbi allo stomaco: viene utilizzata per trattare i disturbi allo stomaco, ne previene le irritazioni e le ulcere. La rosa canina viene anche utilizzata per curare la stipsi, i calcoli biliari, la gotta e le infezioni dell’apparato urinario.

Rosa Canina Calorie

Ogni 100 gr di polpa di frutto della rosa canina si ha una resa calorica pari a 162 calorie.

Usi Culinari

I frutti della rosa canina sono rappresentati dalle bacche che rimangono sulla pianta dopo la fioritura, ovvero quando i fiori sono ormai morti. Sono di color rosso o arancione, in alcune specie possono assumere anche colori più scuri come il viola ed il nero. Ad uso culinario è preferibile raccogliere i frutti dopo la prima gelata, in modo che la polpa interna della bacca risulti più morbida.

I frutti possono essere utilizzati in diversi modi, freschi, essiccati oppure conservati. I frutti della rosa canina possono essere utilizzati nella preparazione delle salse, nelle zuppe, nei budini, si possono preparare marmellate, sciroppi e si possono utilizzare per preparare torte e pane. Lo strato carnoso esterno contiene i semi che sono circondati da una peluria irritante che va eliminata prima di utilizzare la polpa a scopo culinario. Con le bacche essiccate e tritate, due cucchiai ogni litro d’acqua messi a bollire per dieci minuti, si possono preparare ottime tisane a scopo terapeutico. 

Rosa canina Proprietà e Benefici Rosa Canina Curiosità Se si assume sotto forma di polvere, la dose consigliata di rosa canina è di 10 gr al giorno da assumersi in due dosi separate durante i due pasti principali, pranzo e cena. Un solo cucchiaio di polpa fornisce ad un adulto più del fabbisogno giornaliero di vitamina C.

Per beneficiare delle proprietà della rosa canina si possono preparare tisane, succhi, sciroppi marmellate e gelatine. L’olio essenziale ottenuto dalla rosa canina viene utilizzato nell’industria cosmetica per la preparazione di creme e lozioni per il trattamento della pelle, in particolare acne, ustioni e cicatrici.

In Inghilterra, durante la Seconda Guerra Mondiale, quando gli approvvigionamenti del paese erano limitati, grazie al suo alto contenuto di vitamina C, la rosa canina venne impiegata in grandi quantità per la preparazione di uno sciroppo da utilizzare come integratore di vitamina C per i bambini.

Ricordiamo che le alte temperature distruggono la vitamina C per cui tenetene conto se dovete assumere le preziose bacche. Il nome della pianta si attribuisce a Plinio il Vecchio che sosteneva di aver guarito dalla rabbia un soldato romano grazie ad un infuso ottenuto con le radici della pianta. 

Nel 77 d.C. Plinio il Vecchio descriveva ben 32 disturbi che rispondevano in modo positivo ai trattamenti a base di rosa canina.Sono stati ritrovati erbari medioevali che al loro interno contenevano descrizioni di ricostituenti a base di rosa canina.I frutti di questa pianta hanno un sapore fruttato e piccante che richiama vagamente quello dei mirtilli.

Marmellata di bacche di rosa canina. Pulire bene le bacche, poi coprirle di acqua e metterli a bollire per mezzoretta insieme a dello zucchero normale, esso serve ad appiccicare i peli in un secondo momento. Poi frullare tutto l'insieme con un mix elettrico a crema. Infine prendere per primo un setaccio un pò a rete larga, e passarlo un pò alla volta, separarlo dai peli, 

e poi passarlo una seconda volta per un setaccio più stretto. Infine usare il metodo (ricette marmellate) lo zucchero grezzo sarebbe un'alternativa migliore, o quella gelatina, unire un kg-un litro di succo, (tener conto che la cottura a lungo distrugge gran parte delle proprietà) scegliere un metodo possibilmente breve.

Olio di rosa canina, proprietà cosmetiche

Non solo l’olio di rosa canina e usato in cosmetica, anche il decotto di questo fiore è molto usato in cosmetica: è applicato per lenire e idratare le pelli secche, delicate e arrossate, utile per alleviare i sintomi della dermatite atopica.

L’olio di rosa canina, aiuta a rigenerare i tessuti sottoposti ai segni dell’invecchiamento e ai danni della pelle lasciati da cicatrici o acne.

Proprietà rigeneranti su smagliature e cicatrici

Per sfruttare al meglio le proprietà cicatrizzanti dell’olio di rosa canina è possibile coadiuvarne l’azione con un olio essenziale specifico. Vi basterà aggiungere 3 ml di olio essenziale di betulla o olio essenziale di bergamotto a 10 ml di olio di rosa canina e applicare sulla zona interessata dalle smagliature o dalle cicatrici.

Se da un lato aiuta a rigenerare i tessuti della pelle, dall’altro riesce a restituire tonicità alle pelli danneggiate dalle scottature solari o dall’invecchiamento.

Per rinforzare le unghie

Un buon rimedio per rinforzare le unghie è dato da 6 ml di essenza di limone disciolti in 15 ml di olio di rosa canina.

Rimedio anti acne

Chi ha la pelle molto grassa e forti problemi di acne, dovrebbe sperimentare un sapone allo zolfo da preparare in casa a partire da olio di rosa canina. Per la ricetta di questo sapone vi rimandiamo alla pagina Sapone allo zolfo fai da te, per un effetto rigenerativo e più gentile sulla pelle, sostituire la metà dell’olio vegetale indicato con l’olio di rosa canina.

Olio di rosa canina contro le rughe

Per un’azione antirughe più efficace, diluite 6 ml di Olio essenziale di semi di carota in 15 ml di olio di rosa canina, tamponate questa soluzione sul viso dopo la consueta pulizia. Tale soluzione oleosa donerà elasticità alla pelle nutrendola in profondità e promuovendo la rigenerazione dei tessuti danneggiati.

L’olio di rosa canina è infatti, come l’olio di Rosa Mosqueta, un ottimo aiuto per: Rigenerare la pelle PROCEDIMENTO

Il procedimento per preparare l’Oleolito di Rosa Canina è lo stesso di tutti gli altri Oleoliti di cui vi ho già parlato. Dopo avere raccolto i cinorrodi sciacquateli velocemente e asciugateli molto bene con uno strofinaccio. Con un coltello tagliateli a metà e togliete le due estremità così da liberare i semi all’interno e sfruttare appieno le loro benefiche proprietà.  Disponeteli in un contenitore di vetro a chiusura ermetica fino a pochi centimetri dall’orlo e poi versate l’olio extra vergine di oliva fino a ricoprire

completamente i cinorrodi. Chiudete ermeticamente il contenitore. Riponete il vostro vaso su un davanzale di una finestra, esposto alla luce solare, per almeno 20 giorni. Se le temperature dovessero scendere portatelo in casa e mettetelo sempre in un luogo dove sia esposto alla luce del sole. Trascorsi i 20 giorni filtrate il vostro olio con un colino e versatelo in un contenitore di vetro scuro.

Conservatelo in un luogo fresco e asciutto. Esso è efficace per:

Combattere le rughe, Combattere le striature, Ridurre la visibilità delle cicatrici, Ridurre la visibilità delle smagliature, Ridurre la visibilità delle macchie, Nel trattamento dell’acne e di molti problemi cutanei.

Il momento migliore per raccoglierli è in una giornata asciutta e soleggiata, per essere sicuri che non contengano muffe o funghi che possano rovinare l’oleolito. Ricordatevi poi di indossare dei guanti quando li raccogliete perché hanno, come tutte le rose, tante spine.

Aloe Vera

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Aloe Vera Proprietà e Benefici

L’aloe vera cresce spontanea sui terreni secchi e calcarei ma può anche essere coltivata tramite i semi o per propaggine. L’aloe è una pianta grassa dalle cui foglie si estrae, con un lavoro manuale, un succo denso, chiamato gel. Spesso chiamata la Pianka del Miracle, l’aloe vera è una pianta dalle molte risorse. Le varietà di questa pianta sono molte, circa 200, ma quella che ha maggior utilità per l’uomo, grazie alle sue proprietà medicinali, è l’Aloe Barbadensis miller, chiamata comunemente aloe vera. 

L’aloe vera era conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà curative e per i benefici sulla salute umana. Troviamo riferimenti a questa pianta nella Bibbia ed in antichissimi documenti in cui se ne tramanda l’uso a fini curativi presso le antiche popolazioni dell’Egitto e dell’India. È sorprendente come l’uso che viene fatto oggi della pianta corrisponda all’uso che ne facevano gli antichi. Gli studi effettuati confermano che già più di mille anni fa se ne faceva un corretto uso.

Composizione Chimica

I principi attivi dell’aloe vera sono costituiti da antrachinoni catartici, conosciuti come veri sterminatori di malattie, hanno lo stesso effetto degli antibiotici ma con meno effetti tossici.

I minerali: contiene fosforo, potassio, calcio, ferro, magnesio, zinco, sodio, cloro, alluminio, boro, manganese, bario, rame, cromo e silicio.

Le vitamine: vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B6, B12, vitamina C ed E.

Contiene i seguenti aminoacidi essenziali: Isoleucina, Leucina, Lisina, Metionina, Fenilalanina, Treonina, Triptofano, Valina. Questi invece gli aminoacidi secondari: Acido aspartico e glutammico, Arginina, Alanina, Glicina, Istidina, Prolina, Serina Tirosina.

L’aloe vera contiene inoltre Lignina, Aloina, Acido cinnamico, Antracene e molte altre sostanze. La composizione completa del gel e le sue proprietà non sono ancora state chiarite ma sono sicuri i suoi effetti benefici sull’organismo umano.

Stimola il Sistema Immunitario

In base a recenti studi si è dimostrato come l’aloe vera possa sensibilmente prolungare la vita dei pazienti affetti da tumore e addirittura stimolare il loro sistema immunitario. In un esperimento effettuato su cellule di cancro umano si è appurato, iniettando direttamente in queste cellule aloe vera e lecitina, quanto le proprietà di questa pianta siano collegate all’attivazione del sistema immunitario. 

Le cellule trattate hanno attivato una parte del sistema immunitario che, a sua volta, produce sostanze che attaccano il cancro.  Pare inoltre che l’aloe vera favorisca la crescita delle cellule normali.

Antitumorale

Secondo alcuni studi, l’aloe emodina avrebbe valide proprietà anticancro ed anti-virali ed un suoestratto etanolico sarebbe anche attivo contro i virus dell’herpes. Studi riguardanti l’aloina A contenuta nell’aloe vera, hanno evidenziato le sue proprietà antinfiammatorie, anti ulcera e anti-tumorale. 

L’aloina è una resina di colore giallo con tonalità variabili ed è presente sulla parte esterna delle foglie ma non nel gel. A contatto con l’aria e la luce questa resina si ossida, assumendo un colore scuro. Le proprietà anti tumorali di questa sostanza si manifestano attraverso la stimolazione del sistema immunitario.

Proprietà Digestive

In caso di problemi digestivi, infiammazione dello stomaco, ernia iatale, gastrite ed ulcera gastrica i prodotti a base di aloe vera possono fornire un grande aiuto per il recupero della salute. Si possono assumere compresse o gocce durante tutto l’arco della giornata a patto che non si superino gli 0,5 grammi. In dosi superiori la pianta a effetti lassativi.

Lassativa

Aloe ed aloina sono largamente impiegate come principi attivi nei preparati lassativi, spesso in unione con altre sostanze come la cascara e la senna.

Carminativa

L’acido cinnamico, presente in questa pianta, ha proprietà utili ad espellere il gas in eccesso che si forma nell’intestino.

Antisettica

L’aloe vera contiene ben 6 agenti antisettici ed è per questo che è molto efficace nel trattamento di funghi, batteri e virus.

Gengivite Il suo succo contiene un tonico astringente che aiuta in casi di gengiviti e ulcere alla bocca. A tal scopo si utilizza il suo succo diluito al 50 % con acqua per effettuare risciacqui.

Mal di Gola e Tonsillite

Per il trattamento del mal di gola e della tonsillite di può utilizzare il preparato di cui sopra per fare gargarismi antinfiammatori.

Analgesica

L’olio di etere invece ha proprietà analgesiche ed anestetiche.

Osteoporosi

Il boro contenuto nella pianta permette al nostro organismo di migliorare il processo di assorbimento del calcio ed allo stesso tempo di evitare la dispersione del magnesio. Queste proprietà del boro si rivelano utili nella prevenzione dell’osteoporosi e dell’artrite.

Protegge la Pelle

L’aloe vera protegge la pelle dai raggi gamma e da quelli UV ed ha effetti benefici sulla pelle. Questa pianta è in grado di stimolare la produzione di collagene, mantenendo la pelle elastica e combattendo la comparsa delle rughe. L’aloe vera ha inoltre ottime proprietà idratanti, utili nella cura della pelle secca.

Da sottolineare la capacità della pianta di curare le ferite e le scottature. È in grado di penetrare all’interno dei tessuti offesi, alleviare il dolore ed aumentare la circolazione sanguigna verso la pelle danneggiata

Guarigione dalle Ferite

Aloe vera proprietà e benefici

Secondo un rapporto del giornale americano di chirurgia ed oncologia dermatologiche, la convalescenza dopo interventi chirurgici viene notevolmente ridotta se trattata con aloe vera. Un campione di persone affette da acne è stato sottoposto ad intervento chirurgico per risolvere il problema. Dopo l’intervento sui loro visi sono state applicate delle fasciature: su una metà del viso è stato applicato un normale medicamento, mentre nell’altra metà è stato utilizzato un composto a base di gel di aloe. 

La metà trattata con l’aloe vera è guarita ben 72 ore in anticipo rispetto all’altra. L’autore del rapporto, il dottor dermatologo James Fulton, dichiara di curare qualsiasi ferita con questa pianta perché accelera notevolmente la guarigione del tessuto.

Denti e Gengive

Da uno studio condotto in India emerge che il gel d’aloe vera può essere impiegato per tenere in salute denti e gengive. Per arrivare a questa scoperta i ricercatori indiani hanno sperimentato il risultato dell’effetto del gel d’aloe vera e lo hanno confrontato con quelli dei dentifrici tradizionali. 

In base ai risultati ottenuti si è potuto constatare che il gel d’aloe vera non è da meno dei tradizionali dentifrici nell’eliminare la microflora batterica e la placca, con la differenza di non avere un effetto abrasivo sullo smalto dei denti. In più, questo gel riduce l’eventuale dolore causato dalle infezioni o dalle infiammazioni alle gengive, grazie alle proprietà anti infiammatorie degli antrachinoni.

Il Gel di Aloe Vera

Le foglie di aloe vera contengono, nella loro parte interna, una sorta di sostanza gelatinosa che chiameremo gel a cui sono attribuite potenti proprietà terapeutiche. Si tratta di una sostanza completamente naturale in possesso di proprietà benefiche. Il gel di aloe vera è impiegato nelle bevande analcoliche che vengono chiamate comunemente succo di aloe vera e che si producono diluendo il gel con acqua e mescolando il tutto con acido citrico e conservanti. 

I prodotti del gel sono disponibili sia in forme liquide che secche. In America il gel fresco estratto da questa pianta è conosciuto come il rimedio popolare più diffuso nel paese per le bruciature e le scottature e l’aloe viene anche chiamata “pianta del primo soccorso”, in quanto ha anche proprietà idratanti ed emollienti.

Aloe Vera Controindicazioni

Sono molte le persone che chiedono informazioni su come reperire la pianta e come preparare bevande fai da te con le sue foglie. Fate attenzione, perché le foglie di aloe vera sono molto ricche di aloina, che è una potente droga antrachinonica. Gli effetti di questa sostanza non sono ancora completamente noti e, se assunta regolarmente, può provocare seri danni come crampi addominali, diarrea, urine rosse,

epatite e può perfino provocare l’aborto. Si consiglia quindi di acquistare il succo d’aloe vera già preparato (accertarsi sempre della qualità) e privato di aloina. Con l’uso topico questa pianta può dare luogo ad arrossamenti, bruciori e dermatiti sui soggetti sensibili. Si consiglia quindi di applicarla prima su piccole zone della pelle per verificarne la tollerabilità.

Aloe vera Curiosità

La pianta era usata dagli antichi egizi nei loro processi di imbalsamazione. Nel 1862 venne ritrovato un papiro egiziano risalente al 1500 avanti Cristo in cui si scoprì come già allora le sue proprietà terapeutiche fossero conosciute ed apprezzate, anche da medici greci e romani. Nel Papiro di Ebers, uno dei testi più antichi di medicina risalente al 1550 a.C. circa, vi sono alcune ricette a base di questa

pianta per la cura di diversi disturbi e malanni. I cavalieri templari erano soliti consumare una bevanda a base di aloe vera e vino di palma a cui attribuivano proprietà energetiche e salutari. Già Dioscoride, nel 1° sec. dopo Cristo, descriveva nelle sue opere le proprietà medicamentose del gel di aloe vera. Cura dei foruncoli, mal di gola, gengiviti, emorroidi erano solo alcune delle patologie per la cui guarigione veniva consigliato l’impiego di questa pianta.

Stabilizzazione Gel d’Aloe

Il gel di aloe vera, essendo formato da polisaccaridi ed acqua, è una sostanza estremamente instabile i cui principi attivi si deteriorano rapidamente. Si rendono dunque necessari processi di estrazione e conservazione molto accurati. Per questo motivo la moderna industria alimentare ha brevettato numerosi processi di stabilizzazione e concentrazione.

Tra questi, c’è un particolare tipo di liofilizzazione che permette di concentrare il gel di aloe di ben 200 volte (200:1), stabilizzandolo sotto forma di polvere. In tal modo, il gel di aloe vera può essere inserito in formulazioni deglutibili come capsule o compresse ovviando alla problematica del sapore che non a tutti risulta gradevole.

Come preparare il gel di aloe vera in casa

Preparare il gel di aloe vera in casa è semplicissimo. Certo, è facilmente reperibile in negozio, ma fatto in casa lo rende un prodotto biologico, rispettoso dell’ambiente e senza conservanti chimici. Ma attenzione, per poter beneficiare dei principi attivi che si trovano all’interno della pianta, essa dovrà avere almeno 5/6 anni di vita. Se l’aloe non ha raggiunto questa età, non conterrà i giusti principi nutritivi per la pelle e risulterà inefficace.

Ingredienti:

3 foglie di aloe vera, 10 ml di succo di limone non trattato, 10 grammi di olio di germe di grano biologico

Raccomandazione utile: innaffiate ogni giorno la pianta di aloe, cinque giorni prima di preparare il gel, assicurandovi che al momento del taglio, sia in condizioni ottimali. Dopo aver innaffiato regolarmente l’aloe vera per 5 giorni, tagliate tre foglie o quelle che considerate necessarie ad estrarre la quantità di prodotto che vi occorre

Preparazione

1 Con l’aiuto di un coltello, eliminate i bordi laterali con le spine

2 A questo punto, mettete le foglie in un recipiente pieno d’acqua per almeno 24 ore: cambiate l’acqua ogni tre o quattro ore, affinché le foglie perdano l’aloina, sostanza che potrebbe risultare tossica.

Trascorse 24 ore, potete levare le foglie dall’acqua e passare all’estrazione della polpa. Con un coltello aprite a metà tutte le foglie, incidendole lateralmente. Con l’aiuto di un cucchiaio o di una spatola, estraete tutta la polpa e trasferitela in un recipiente. Aggiungete il succo di limone e l’olio di germe di grano e mescolate con cura: questi ingredienti hanno il compito di aumentare le proprietà del gel, grazie al loro contenuto di vitamina E e di altri antiossidanti. 

Dopo aver ottenuto il composto, frullatelo a velocità medio alta, fino ad ottenere una crema densa e bianca: potete utilizzare il frullatore ad immersione o il frullatore tradizionale. Versate, infine, il gel ottenuto in un barattolo di vetro con il tappo ermetico. Da conservare in frigorifero e al riparo dalla luce

Gel di aloe vera fatto in casa, applicazione

Prendere la quantità necessaria e stenderla sull’area interessata. Ripetere l’applicazione almeno tre volte alla settimana per poter beneficiare delle proprietà

Come si può usare il gel di aloe fatto in casa?

Ecco un elenco degli impieghi possibili. Deterge, idrata e rigenera la pelle. Libera i pori ostruiti, Cura tutte le forme di acne, Riduce le irritazioni e le infiammazioni

Attenua macchie, cicatrici e vescicole, Previene la formazione di brufoli e punti neri, Riduce gli effetti di un’eccessiva esposizione al sole, Lenisce le scottature, Previene e attenua le smagliature, Calma il prurito e la desquamazione provocati dalla dermatite seborroica e la psoriasi, Previene l’invecchiamento precoce, Tonifica e rassoda., Ridurre la carica batterica sulla pelle.

Bacche di Goji

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Bacche di Goji: Proprietà e Benefici

In Asia, in particolar modo in Cina, le bacche di goji sono molto conosciute in farmacopea per le loro proprietà terapeutiche ed i loro benefici sulla salute umana. Sono il frutto di una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae, conosciuta con il nome di Lycium barbarum.

Bacche di goji proprietà e benefici

Le bacche di goji, anche conosciute come il frutto della longevità, crescono in modo spontaneo nelle regioni orientali, dalla Mongolia all’Himalaya, nel Tibet e nelle regioni cinesi.

Il frutto delle bacche di goji è particolare, ha un colore rosso vivo che ricorda quello delle ciliegie o di qualche tipo di peperoncino, mentre la forma è arrotondata ed allungata, ricorda quella delle olive, le dimensioni invece sono simili a quelle delle ciliegie selvatiche

Bacche di Goji Composizione Chimiche

Le bacche contengono 18 amminoacidi tra i quali sono compresi i nove amminoacidi essenziali: treonina, triptofano, lisina, isoleucina, metionina, valina, fenilalanina, istidina e leucina. Le bacche contengono inoltre beta-carotene, licopene, luteina e zeaxantina.

Nelle bacche troviamo anche l’acido linoleico, una sostanza con proprietà antiossidanti ed in grado di apportare benefici al sistema immunitario. Altri costituenti sono i polifenoli, flavonoidi, steroidi e polisaccaridi.

Bacche di Goji Proprietà e Benefici

Dalle proprietà delle sostanze contenute nelle bacche di goji si evince che i benefici per la salute che si possono trarre dal loro consumo posso essere molti, ne bastano 15/20 grammi al giorno.

Antiossidanti

Innanzitutto bisogna sottolineare che, tra tutti i frutti al mondo, le bacche di goji sono quelle che contengono la più alta percentuale di antiossidanti. Queste sostanze, oltre a contrastare l’attività dei radicali liberi, rallentano l’invecchiamento delle cellule e rappresentano un valido aiuto per contrastare l’insorgere di molte malattie degenerative tra le quali l’artrite reumatoide ed il morbo di Alzheimer.

Benefici agli Occhi ed alla Vista

Tra gli antiossidanti contenuti nelle bacche di goji c’è la zeaxantina, un carotenoide che ha la capacità di proteggere gli occhi dai raggi ultravioletti del sole e di diminuire il rischio di cataratta, soprattutto se abbinato ad un altro antiossidante, la luteina. 

Una delle proprietà più note di questo frutto è la sua capacità di migliorare la vista e gli studi scientifici degli ultimi tempi hanno fornito alcuni fondamenti a questa virtù delle bacche di goji. Infatti non solo contengono alte quantità di beta-carotene, questa sostanza antiossidante è infatti presente in una forma biologicamente molto attiva che viene utilizzata facilmente dal nostro organismo.

Anemia

Contengono moltissimo ferro, circa 15 volte in più rispetto agli spinaci. Le bacche portano quindi benefici alle persone che soffrono di anemia.

Rivitalizzanti

Grazie alla presenza in abbondanza di polisaccaridi e di minerali hanno proprietà energetiche, rivitalizzanti e rinvigorenti e sono quindi consigliate in caso di debolezza e stress psico-fisico.

Sistema Immunitario

Aiutano anche a combattere le allergie, hanno proprietà anti infiammatorie, anti batteriche ed anti micotiche naturali. Grazie alle loro potenti proprietà antiossidanti ed alla presenza dell’acido linoleico, le bacche di goji rafforzano il sistema immunitario, stimolano il metabolismo ed apportano benefici alle funzioni digestive.

Abbassano il Colesterolo

Il colesterolo cattivo (LDL) è una delle cause principali delle malattie cardiache e cardiovascolari. Questa sostanza forma delle placche che si depositano sui vasi sanguigni ostacolandone il normale flusso. In questo modo il cuore è obbligato a pompare più forte sostenendo quindi uno sforzo maggiore che,

protratto nel tempo porta ad un suo indebolimento che può portare come conseguenza un attacco cardiaco. Recenti studi hanno dimostrato che una regolare assunzione di bacche di goji può portare ad un abbassamento dei livelli di colesterolo LDL nel sangue.

Altre Proprietà

Questi preziosi frutti del Lycium barbarum influiscono positivamente anche sulla memoria e sulla qualità del sonno. Secondo uno studio cinese pubblicato su Life Sciences, sarebbero in grado di migliorare la fertilità maschile.

Bacche di Goji e Antiossidanti

Come scritto sopra, hanno proprietà antiossidanti e a tal proposito esiste un test medico scientifico americano, messo a punto dal USDA (United States Department of Agriculture), che misura la capacità di reazione delle sostanze antiossidanti presenti negli alimenti.

Il test si chiama Oxigen Radical Absorbance Capacity (ORAC) e, in base alle analisi effettuate, le bacche di goji si posizionano al primo posto distanziando nettamente gli altri tipi di frutta contenenti antiossidanti (mirtilli, lamponi, melograno etc)

Calorie 100 grammi di bacche di goji hanno una resa calorica pari a 340 calorie.

Bacche di Goji e Curiosità

Le proprietà delle bacche di goji ed i loro benefici sono conosciuti all’uomo sin dai tempi più antichi. Pare che in Cina le proprietà delle bacche di goji fossero note già nel 2.600 a.C. La tradizione popolare le utilizza da tempo per la prevenzione del diabete, per l’epatite, per rafforzare il sistema immunitario e per curare l’infertilità maschile.

Nella medicina tradizionale cinese vengono utilizzate per le loro proprietà anti invecchiamento, sedative e per la loro capacità di aumentare la resistenza alla fatica, sia fisica che psichica. Grazie alle loro proprietà, possono essere considerate un sostituto completamente naturale di numerosi integratori in pastiglia, si trovano in commercio essiccate, oppure sotto forma di succo di frutta. Le bacche di goji appartengono alla famiglia delle Solanaceae, la stessa a cui appartengono i pomodori, le patate, la melanzana, il peperoncino ed anche la belladonna, una pianta molto velenosa. 

Queste bacche possono essere consumate fresche oppure essiccate. Nel mercato occidentale sono presenti anche sotto forma di succhi. Il nome “goji” deriva presumibilmente dal termine persiano gojeh che significa, appunto, bacca.Per acquistare le bacche di goji potete guardare qui oppure cliccare sulla fotografia qui sotto.

Bacche di Goji e Controindicazioni

Le bacche di goji hanno indubbiamente molte proprietà ed apportano numerosi benefici alla salute ma, in alcuni casi, bisogna fare attenzione prima di consumarle. Coloro che prendono farmaci per la pressione o per il diabete, ad esempio, dovrebbero rivolgersi ad un medico per valutare la propria situazione e l’opportunità di consumare regolarmente questi frutti.

Alcune complicazioni potrebbero verificarsi anche nei soggetti con allergie ai pollini; crisi respiratorie, nausee e orticarie potrebbero essere le brutte conseguenze dell’ingestione di questi frutti.

Come altri alimenti appartenenti alla famiglia delle Solanaceae, se assunte in quantità eccessive, possono scatenare delle intolleranze. Per questo motivo è bene che i bambini e le donne incinte o in fase di allattamento si attengano ad ingerire con attenzione soltanto piccole quantità di questi frutti.

Corbezzolo

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Corbezzolo: Proprietà e Benefici

Corbezzolo: proprietà e benefici

Il corbezzolo è una pianta sempreverde con buone proprietà antiossidanti, i suoi fiori ed i suoi frutti appaiono insieme da ottobre a dicembre.

La pianta dei corbezzoli, nome scientifico Arbutus Unedo, appartiene alla famiglia delle Ericaceae e spesso, si presenta sotto forma di un grande cespuglio o di un piccolo albero che può arrivare, in certi casi, a raggiungere gli otto metri di altezza.

Il corbezzolo pare avere le sue origini nella Francia del nord e nel sud dell’Irlanda, ma nasce ormai spontaneo in molti paesi della macchia mediterranea. Lo si trova nel sud dell’Italia, in Sardegna, in Corsica, in Spagna, in Libano, in Turchia ed in Algeria.

Fiorisce in autunno con piccoli fiori di colore bianco riuniti in una sorta di grappolo. I frutti prodotti dai corbezzoli sono commestibili ma raramente si consumano freschi. Solitamente, grazie alle loro proprietà, vengono utilizzati per la preparazione di composti a scopo terapeutico.

Composizione Chimica

Le parti della pianta che presentano maggiori proprietà e quindi benefici per la salute umana sono le foglie che contengono tannini, resine e gomme. Da sottolineare anche la presenza di sostanze come l’arbutina e l’arbutoside che, insieme alla monotropeina e alla geniposide, fanno parte dei composti fenolici presenti nelle foglie. Nelle foglie dei corbezzoli troviamo altre importanti sostanze come la quercetina e i glicosidi fenolici.

I corbezzoli invece contengono arbutina, una buona percentuale di zuccheri, pectine, luppolo, flavonoidi e vitamina E.

Proprietà e Benefici del Corbezzolo

Come abbiamo già scritto le proprietà del corbezzolo sono da ricercarsi prevalentemente nelle foglie. Anche i frutti e le radici però contengono proprietà terapeutiche, ma in minore quantità.

Antisettico

I corbezzoli vengono principalmente apprezzati per le loro proprietà antisettiche nei confronti dell’apparato urinario, è anche un blando diuretico. Con l’infuso di corbezzolo si possono apportare notevoli benefici in caso di cistiti ed infiammazioni alla vescica.

Contrasta la Diarrea

Ha proprietà anti diarroiche ed astringenti. i corbezzoli contengono pectina che, insieme ai tannini contenuti una buona quantità soprattutto nelle foglie, li rendono ideali per preparare una tisana di frutti e foglie che apporta benefici in caso di diarrea.

Sistema Circolatorio

Il corbezzolo apporta benefici al sistema circolatorio, non a caso in Marocco le foglie di questa pianta vengono tradizionalmente usate per preparare una tisana che abbassa la pressione sanguigna.

Per contrastare i disturbi circolatori risulta utile assumere un decotto fatto con 20 grammi di foglie di corbezzolo unite ad altrettante foglie di rovo che vanno poi bollite per 5 minuti in un pentolino d’acqua. Al termine si lascia il composto a riposo per 10 minuti dopodiché si filtra e se ne bevono due tazze al giorno.

Antinfiammatorio

Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie una tisana di foglie di corbezzolo può essere usata anche per curare i sintomi del raffreddore.

Macchie della Pelle

L’arbutina contenuta nelle foglie ed in minima parte anche nei frutti, ha la proprietà di schiarire le macchie della pelle. A tal proposito vengono create apposite creme per schiarire le macchie della pelle che contengono appunto l’arbutina.

Antiossidanti

Uno studio realizzato in Turchia sostiene che gli estratti di metanolo ed etanolo delle foglie sono in possesso di buone proprietà antiossidanti.

Decotto

Un decotto preparato con 7 grammi di foglie schiacciate in una tazza di acqua bollente e lasciate in infusione per 15 minuti provoca uno stato euforico simile a quello di una leggera sbronza. Il buon umore è assicurato. Non esagerare con l’assunzione di corbezzoli in quanti possono provocare stitichezza.

Il Miele di Corbezzolo

Il miele di corbezzoli è un prodotto tipico della Sardegna, regione in cui la pianta cresce e vive florida in modo spontaneo grazie al clima favorevole. Questo tipo di miele, oltre ad essere di buona qualità, è anche molto ricercato in quanto rappresenta l’ultima produzione delle api prima del periodo invernale.

Nel periodo autunnale, dove spesso si incontrano avversità climatiche quali pioggia, freddo e giornate particolarmente corte e quindi con meno luce, le api hanno spesso una bassa produttività. Per questo motivo il miele di corbezzolo, oltre ad essere molto ricercato, ha anche un alto valore commerciale.

Il miele di corbezzolo ha un colore scuro con un sapore amaro ed a tratti pungente ed è caratterizzato da proprietà antisettiche delle vie urinarie, astringenti ed anti asmatiche. Consigliato per alleviare il mal di gola. In Inghilterra, probabilmente grazie alla somiglianza di questo frutto con la fragola, il corbezzolo prende il nome di” strawberry tree”

I Vari Nomi Regionali del Corbezzolo

erra, probabilmente grazie alla somiglianza di questo frutto con la fragola, il corbezzolo prende il nome di” strawberry tree”.

Corbezzoli Curiosità

I frutti sono maturi quando si staccano spontaneamente dalla pianta e cadono a terra. Il corbezzolo, visto che fa parte delle Ericaceaeappartiene alla stessa famiglia dell’erica e dei mirtilli. Il corbezzolo viene raramente consumato fresco ma si utilizza invece cotto per la preparazione di svariati prodotti tra cui: marmellate, distillati, vini, sciroppi, succhi, salse. Dalla corteccia della pianta si estraggono i tannini che vengono utilizzati per produrre coloranti o per la concia delle pelli. Il legno di corbezzolo viene spesso utilizzato per la cottura di carne e pesce grazie alle sue proprietà aromatiche. 

I pastori sardi utilizzano spesso il legno di corbezzolo, unito a quello di mirto e lentisco, per affumicare le forme di formaggio. L’aceto di corbezzolo si prepara aggiungendo al normale aceto dei corbezzoli e dell’alloro. I liquori si preparano invece facendo macerare i frutti maturi nell’alcool puro. Il miele di corbezzolo in Sardegna viene utilizzato per la preparazione dei dolci locali chiamati “seadas” ed accompagna spesso i piatti di pecorino sardo.

Forse non tutti sanno che

L’etimologia della parola corbezzolo è incerta, alcuni studiosi la fanno risalire alla parola germanica” kirsch – bùschel” che tradotto significa “grappolo di ciliege”. I preparati ottenuti dai fiori di questa pianta hanno la proprietà di favorire la sudorazione. Nell’antichità il corbezzolo era una pianta funebre. Greci e romani erano soliti mettere i suoi rami sulle tombe dei defunti. 

Insieme all’orso, la pianta del corbezzolo appare sullo stemma di Madrid. Nel sud del Portogallo il corbezzolo viene usato per produrre una bevanda alcolica chiamata Aguardente de Medronho. La pianta del corbezzolo, grazie ai suoi fiori bianchi ad ai suoi frutti rossi, è molto decorativa. Per questa ragione viene spesso usata a scopo ornamentale. Esistono diverse specie di Arbutus che sono esclusivamente ornamentali ed i cui frutti non sono commestibili.

Mirto proprietà e Benefici

Mirto

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Mirto: proprietà e benefici

La pianta del mirto, nome scientifico Myrtus Communis, appartiene alla famiglia delle Mirtaceae ed è una pianta sempreverde che cresce spontanea nella zona mediterranea. Sardegna e Corsica sono due luoghi in cui questa pianta cresce in modo rigoglioso ed abbondante.

Di questa pianta si utilizza tutto: foglie, fiori e bacche. Dai fiori si ricava un’essenza che viene utilizzata in campo cosmetico. Le foglie, una volta essiccate, vengono utilizzate per insaporire piatti a base di carne e di pesce ma anche per la preparazione di infusi. Le bacche, oltre a poter essere consumate appena colte, vengono impiegate per la preparazione del liquore. La raccolta delle bacche del mirto avviene da novembre fino a gennaio, i fiori invece sbocciano in pienel periodo compreso tra luglio ed agosto.

Composizione Chimica

Il mirto (rami, foglie, fiori e bacche) contiene un olio essenziale chiamato mirtolo che al suo interno contiene antiossidanti e principi attivi quali mirtenolo, geraniolo, canfene, quercetina, pinene, cineolo, catechina, linalolo, tannini, zuccheri e resine.

Contiene inoltre acido citrico, acido malico e vitamina C.

Proprietà e Benefici del Mirto

Vie respiratorie

Il mirto, assunto sotto forma di decotto preparato con le sue foglie ed addolcito con miele, risulta essere un valido rimedio contro le infiammazioni delle vie respiratorie, il catarro e le bronchiti. L’olio essenziale è molto usato nell’aromaterapia per alleviare i sintomi di problemi come l’asma e la bronchite.

Astringente

Usato come infuso, sempre utilizzando le sue foglie, possiede ottime proprietà astringenti per l’intestino ed antiemorragiche.

Sistema Immunitario

Sono le foglie e l’olio essenziale che da esse si ricava ad avere proprietà terapeutiche. Le sostanze contenute nelle foglie di mirto hanno la proprietà di portare benefici al sistema immunitario durante la stagione invernale aiutandolo appunto a difenderci dai malanni di stagione.

Antitumorale

Questa pianta è molto apprezzata per i suoi alti livelli di antiossidanti, tra i quali spiccano la quercetina, i tannini, la miricetina e la catechina. Questi antiossidanti sono stati ampiamente studiati e le loro proprietà anti cancerogene e anti mutagene sono state dimostrate.

In particolare, pare che il mirto apporti benefici in caso di cancro alla prostata ed al seno. La ricerca sulle sue proprietà antitumorali è ancora in corso per scoprire altre potenziali applicazioni di questa pianta.

Digestivo

Il liquore, prodotto tipico della Sardegna, preparato con la macerazione delle bacche in alcool, è ritenuto un buon liquore con proprietà digestive.

Grazie alle sue proprietà toniche ed antisettiche, il mirto viene utilizzato in cosmesi per la preparazione di creme e detergenti per parti intime nonché per il trattamento di pelli sensibili. L’olio essenziale, in concentrazioni molto limitate ed insieme ad un altro olio vettore, è molto efficace contro l’acne ed altre imperfezioni della pelle.

Regola la Tiroide

È stata condotta una ricerca sugli effetti che l’olio essenziale ha sul sistema endocrino. È stato dimostrato che l’olio essenziale di mirto può influire positivamente sul rilascio di ormoni, compresi quelli relativi al sistema riproduttivo femminile.

Benefici ai Reni

Questa pianta stimola la minzione, eliminando tossine, sali, liquidi e grassi in eccesso, contribuendo così a regolare la funzione dei reni.

Per la Mente

Le foglie e le bacche di questa pianta, grazie ai flavonoli che contengono, aiutano a mantenere la mente lucida ed impediscono il degrado dei processi neurali che possono portare all’Alzheimer ed alla demenza.

Regola i Livelli di Colesterolo

La miricetina contenuta nel mirto mantiene i livelli di colesterolo nel sangue in equilibrio, evitando così l’intasamento dei vasi sanguigni e delle arterie, prevenendo l’aterosclerosi e proteggendo il sistema cardiovascolare da malattie coronariche ed ictus.

Controllo del Diabete

Anche se gli studi in questo settore sono ancora in corso, i primi rapporti indicano che i flavonoli contenuti in questa pianta potrebbero aiutare a regolare i livelli di zucchero nel sangue.

Altre Proprietà

Nella tradizione popolare si ritiene che le proprietà del mirto esplicano i loro benefici nei casi di cistite, nei problemi di digestione, nelle gengiviti e nelle emorroidi. Per tradizione il mirto viene utilizzato per contrastare la diarrea, l’ulcera peptica e i problemi di infiammazione polmonare.

Il Liquore di Mirto

Mirto: proprietà e benefici. Il liquore di mirto è un prodotto tipico della Sardegna, qui di seguito una ricetta originale del luogo:

Ingredienti per la preparazione di circa 3 litri di liquore di mirto: 1 bottiglia da 1 litro piena di bacche mature di mirto, 1 bottiglia di Alcool a 90°, 800 gr. di zucchero, 2 litri d’acqua

Preparazione: versare l’alcool all’interno della bottiglia piena di bacche di mirto fino a riempirla; chiudere la bottiglia e lasciare in infusione per almeno 20 giorni in ambiente buio. Durante questi 20 giorni, man mano che le bacche assorbono l’alcool è necessario aggiungere altro alcool per riempire la bottiglia. Scuotere di tanto in tanto.

Trascorsi 20 giorni, scolare le bacche e conservare l’alcool di infusione rimasto. Mettere a bollire l’acqua con lo zucchero per pochi minuti e, alla fine, aggiungere le bacche che dovranno bollire per un minuto insieme all’acqua zuccherata. In questa fase è consigliabile schiacciare un po’ le bacche per fare uscire il liquido residuo.

Lasciare raffreddare il composto dopodiché scolare ed aggiungere mezzo litro di alcool puro più quello ottenuto dall’infusione iniziale del mirto. Infine filtrare il tutto con un panno in tessuto oppure con appositi filtri di carta ed imbottigliare.

Mirto e Calorie

Ogni 100 grammi di bacche si ha un apporto calorico pari a 20 calorie.

Controindicazioni

Non sono indicate particolari controindicazioni nell’assunzione del mirto, l’unico effetto collaterale potrebbe essere rappresentato da allergie cutanee ed è sconsigliato alle donne in gravidanza ed ai bambini fino ai due anni di età.

Come per la maggior parte degli oli essenziali, quello derivato dal mirto deve essere utilizzato in piccolissime dosi. Prima di utilizzarlo è sempre meglio consultare un medico o un esperto del settore, anche per evitare gravi effetti collaterali dovuti ad un uso eccessivo.

Curiosità

In epoca romana il mirto era considerato il simbolo della gloria, della prosperità e dell’amore eterno. I suoi fiori erano spesso presenti durante i banchetti nuziali come segno bene augurante e propiziatorio.

Dai fiori di questa pianta si ricava, attraverso la distillazione, un’essenza usata in cosmesi e profumeria chiamata Acqua degli Angeliche ha proprietà tonificanti ed astringenti per la pelle. L’olio essenziale di mirto invece è usato per la preparazione di saponi e cosmetici.

A Brunella, in provincia di Nuoro, ogni anno, ad inizio agosto, si svolge la sagra del mirto. Quando un incendio distrugge le piante di mirto queste, subito dopo, producono germogli dalle radici che formeranno nuovi fusti. Il legno di mirto viene anche utilizzato per fabbricare piccoli oggetti.

Il liquore di mirto viene generalmente servito a temperature molto fredde. Le origini del liquore sono incerte, le fonti più accreditate lo fanno risalire al 1800 circa.

Moringa: proprietà, benefici e utilizzi

A detta di molti, dietro l’invidiabile forma fisica di Fidel Castro si nasconderebbe la Moringa oleifera; pianta dalle eccezionali proprietà benefiche conosciuta anche come “albero miracoloso” o “albero della vita”

Moringa oleifera

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Dietro l’invidiabile forma fisica di Fidel Castro, nonostante i suoi quasi 90 anni e i diversi interventi chirurgici subiti per un’importante diverticolite, si nasconderebbe, a detta di molti, un segreto naturale: la Moringa oleifera, di cui l’ex presidente cubano avrebbe una piantagione privata; pianta di cui la FAO ha promosso la coltivazione, considerandola un alimento ricco e completo da poter essere un valido aiuto per affrontare la malnutrizione nel mondo. 

Foglie verde smeraldo, fiori bianchi, sapore che ricorda quello degli asparagi, altezza che può raggiungere i 10 metri…la pianta in questione, conosciuta come “albero miracoloso” o “albero della vita”, appartenente alla famiglia delle Moringaceae, cresce in India e ai piedi dell’Himalaya ed è coltivata, per lo più, nelle zone equatoriali e tropicali del pianeta (Etiopia, Filippine, Sudan) e in Sudamerica (Cuba, Repubblica Dominicana, Paraguay e Argentina).

La Moringa, di cui si possono mangiare frutti, foglie e fiori, che nel nostro Paese si trova, generalmente, sotto forma di polvere (da aggiungere a frullati e centrifugati freschi), compresse, semi da consumare tali e quali o tostati, tè e olio, ottimo come condimento a crudo, acquistabili in erboristeria, nei negozi di prodotti biologici e negli shop online di prodotti naturali. Chiamata in diversi modi.

Drumstick tree, Horseradish tree, Ben-oil tree, Benzolive tree, Moringa Moringa ailée, Mouroungue, Merrettichbaum, Moringueiro, Quiabo da Quina, Maranga, Mlonge, Mronge, Mzunze, Sigru, Malunggay ecc., la Moringa viene contemplata nella Medicina Ayurvedica contro febbre, influenza, raffreddore, dolori articolari e gotta. Le foglie sono una preziosa fonte di proteine utili per prevenire la malnutrizione dovuta alla scarsità di cibo; l’infuso di foglie viene usato, in diversi luoghi, per ridurre la glicemia,

contrastare l’ipertensione e nel trattamento di alcuni disturbi respiratori come bronchite, tubercolosi e malaria. Ritenuta un utile rimedio febbrifugo, antidiarroico, antinfettivo in caso di patologie oculari e uditive; è dotata di fiori dalle proprietà toniche, diuretiche e colagoghe, mentre il frutto immaturo viene spesso usato come tonico del fegato e come antielmintico a livello intestinale.

Altamente nutrizionale, ricca di vitamine, proteine e sali minerali, contiene aminoacidi essenziali che combattono i radicali liberi, vitamina A, importante per la salute della vista, vitamina C, che rinforza il sistema immunitario; calcio per avere denti e ossa sani; magnesio che favorisce la circolazione; potassio, a garanzia di un efficiente metabolismo; ferro, essenziale per l’ossigenazione delle cellule; zinco dalle proprietà antinfiammatorie, acidi saturi omega 3, indispensabili per le funzioni cerebrali. Molti guaritori tradizionali considerano la Moringa come una pianta utile per prevenire il cancro, specialmente se consumata come alimento. L’applicazione locale viene considerata utile in caso di tumori alla pelle.

L’olio ottenuto dai semi di Moringa, simile nella composizione all’olio d’oliva, ricco di antiossidanti e omega 9, può essere usato per condire il cibo a crudo ma anche per la cottura e la frittura, oltre ad avere proprietà antibatteriche e antinfiammatorie. Ottimo per i massaggi, ha effetto deodorante, neutralizzando gli odori, tanto da essere impiegato per la produzione di saponi e altri prodotti per l’igiene personale.

Oltre ad essere ingerita, la polvere di Moringa può essere applicata localmente sulla pelle in caso di ascessi, gengiviti, forfora, morsi, verruche e ferite. La pianta di Moringa trova numerose applicazioni culinarie. In Bangladesh, ad esempio, viene usata per un’ampia varietà di piatti a base di curry, mescolata con noce di cocco, semi di papavero e senape. Impiegata nella preparazione di molti piatti tipici (sambars, kormas e dals), ma anche per insaporire le cotolette.

In Cambogia, con le foglie dell’albero di Moringa si preparano gustose zuppe di verdure miste, mentre nelle Maldive una zuppa di riso consumata a colazione durante il mese del Ramadan. Uno dei piatti più noti è il curry thailandese preparato coi baccelli di Moringa e pesce. Nelle Filippine con le foglie si prepara la tinola, un piatto tipico a base di pollo con brodo, papaya e foglie di Moringa, mentre il succo di Moringa, miscelato col succo di limone, è ottimo per preparare ghiaccioli e bevande fresche.

Nonostante le notizie sulla Moringa oleifera potrebbero sembrare ingigantite dalla stampa, in realtà, molte sono straordinariamente vere. Si tratta di alberi estremamente tenaci, chiamati in alcune zone dell’Africa “nebedies”, che significa “che non muore mai”, poiché crescono in suoli poveri, ricrescono dopo essere stati tagliati e sono tra i pochi alberi che producono frutti durante il periodo della siccità. La Moringa oleifera, inoltre, può essere utile proprio per la prima fase del processo di rimozione fisica del particolato dall’acqua non potabile. Si tratta di un procedimento già usato in alcune aeree rurali del Sudan, dalle donne, quando raccolgono l’acqua dal fiume Nilo.

Esse mettono una polvere ottenuta coi semi della Moringa in una piccola borsa di stoffa a cui è attaccato un laccio. In questo modo, muovendo la borsa in senso circolare, creano un vortice nel secchio affinché le particelle fini e i batteri flocculino con la polvere dei semi dell’albero, sedimentando sul fondo. Ovviamente questa non è ancora acqua da bere: per arrivare a farlo, l’acqua deve essere ulteriormente sterilizzata, bollendola o filtrandola attraverso della sabbia o mettendola in piena luce in una bottiglia pulita per alcune ore; processo anche chiamato solarizzazione

Moringa che cos’è?

La Moringa è una pinta dal nome affascinate, originaria dell’India. Si tratta di un arbusto molto piccolo, il cui nome scientifico è Moringa Oleifera, che può raggiungere dai 4 ai 6 metri di altezza. La Moringa è una pianta tenace, che sa resistere a situazioni climatiche molto difficili quali la siccità e che le permette di crescere in zone aride come le pianure africane.

L’alberello è conosciuto per i suoi fiori, che hanno un colore bianco crema e terminano con un finale dal colore giallo vivo. I suoi semi sono molto speciali e possono raggiungere i 60centimetri di lunghezza.

Questa è la Moringa, che viene chiamato “l’albero della vita” per le sue tante virtù salutari. Dell’arbusto vengono impiegati i semi, le foglie e anche le radici ai fini curativi, alimentari e terapeutici. Tante sono le proprietà di questa pianta, benefica per la salute e abile nell’aiutare il corpo a ritrovare vitalità, benessere e bellezza naturale.

Le mille proprietà della Moringa

La Moringa vanta delle incredibili proprietà antiossidanti. È stimato che l’estratto in polvere annovera ben 46 diversi tipologie di sostanze antiossidanti, un pool che agisce in modo forte e deciso sulla protezione degli organi interni e sui tessuti, regalando benessere e contrastando l’invecchiamento cellulare ai massimi livelli.

Fra i componenti antiossidanti di cui la pianta è ricca spicca sicuramente la vitamina C, che viene considerata un importante aiuto nei processi di contrasto dei radicali liberi e un valido alleato nella lotta contro le infiammazioni. La Moringa è ricchissima di questa vitamina e gli estratti in polvere ne contengono elevate quantità.

L’apporto vitaminico si arricchisce con la vitamina A, importante per la sintesi dei nutrienti e per il buon funzionamento del corpo. Grazie all’elevata presenza di antiossidanti naturali, la Moringa è utile per rinforzare il sistema immunitario e per neutralizzare in modo naturale la pericolosa azione dei radicali liberi.

Al contenuto vitaminico, la Moringa associa una presenza incisiva di aminoacidi. Si tratta di 18 diverse tipologie che sono presenti nelle foglie e che comprendono gli otto aminoacidi essenziali per l’organismo. Possiamo quindi comprendere perché questa pianta venga considerata vitale da tante popolazioni, perché sa apportare delle sostanze preziose e importanti per la salute e il benessere del corpo umano.

È interessante notare che questo alberello contiene tantissime proteine, tanto quanto la carne. Si tratta di una caratteristica rara da incontrare in natura e che rende la Moringa una pianta ideale per chi ricerca un apporto proteico vegetale forte ed incisivo. Le proteine sono infatti fondamentali durante la crescita e in età senile, ma fondamentali per gli adulti al fine di mantenere un ottimo stato di salute dei muscoli e delle ossa. Le proteine lavorano inoltre per creare enzimi e ormoni che sono indispensabili nell’equilibrio dell’organismo.

Dal punto di vista dei sali minerali, la Moringa è in grado di offrire il 30% di fabbisogno quotidiano di calcio. Il calcio è un minerale fondamentale per il benessere delle ossa, che può essere reperito con una dieta attenta, ricca di vegetali e di prodotti leggeri derivati dal latte. Chi conduce una dieta disordinata e ha bisogno di integrare il calcio nell’alimentazione, può quindi privilegiare l’estratto di Moringa, un prodotto che apporta sali minerali preziosi al corpo e si propone quindi di evitare le pericolose carenze.

Oltre a contenere un tasso di calcio quattro volte superiore a quello del latte, la Moringa contiene moltissimo potassio, minerale indispensabile nella sintesi dei nutrienti e amico dell’apparato osseo muscolare, tanta vitamina A amica della pelle e dei tessuti, preziosa vitamina B3 e un elevato contenuto di ferro. Tutti noi sappiamo che le carenze di ferro sono pericolose e possono indurre all’anemia.

La dieta poco ordinata e le errate combinazioni alimentari inducono spesso le persone a non assimilare correttamente questo minerale, indispensabile per l’ossigenazione del sangue. Grazie all’estratto di Moringa, l’organismo può contare su una quantità di ferro abbondante e facilmente assimilabile, che migliora le condizioni del sangue e del sistema ematico in generale, scongiurando la comparsa di anemia o di altre problematiche gravi.

La Moringa per la pelle

Ora che abbiamo scoperto i tanti principi nutritivi presenti nella pianta di Moringa, possiamo soffermarci sulle sue virtù dedicate alla pelle. Da millenni questa pianta viene utilizzata dalle popolazioni locali per preparare degli unguenti e dei rimedi topici idratanti per la pelle.

La Moringa è alla base della preparazione di prodotto cosmetici e impiegata da tante case di produzione, perché l’olio estratto dai semi è considerato un eccellente idratante, nonché un prodotto naturale in grado di lenire i tessuti, di migliorarli dal punto di vista della composizione e di renderli morbidi e setosi. Ecco quindi spiegata la bontà della Moringa per la pelle, che risulta amplificata dal contenuto di vitamina A e di beta carotene, di preziosi sali minerali amici della pelle e di sostanze idratanti difficili da trovare in natura in una così alta concentrazione.

Perché la Moringa è considerata un rimedio naturale?

La Moringa viene considerata un valido alleato per difendere e migliorare le condizioni del sistema ematico. Questa funzione viene svolta dai principi attivi in essa contenuti, che aiutano ad abbassare la pressione arteriosa e a favorire il sistema immunitario in generale. La pianta lavora sull’apparato digestivo migliorando il processo di assimilazione dei nutrienti, favorendo la diuresi e anche l’evacuazione regolare, grazie all’elevato contenuto di fibre.

La Moringa viene altresì impiegata come un valido aiuto nelle diete dimagranti, perché si tratta di una pianta eccezionale, in grado di ridurre il numero di calorie assorbire con i pasti e in grado di favorire una naturale e stabile perdita di peso. Questa funzione risultata amplificata dall’elevato contenuto di fibre e di sostanze che lavorano per combattere la digestione difficile e la stipsi.

Sappiamo che una buona dieta dimagrante deve essere associata ad integratori alimentari che sono in grado di migliorare e di favorire la digestione, al fine di velocizzare il metabolismo e precettare l’attacco delle riserve di adipe. La Moringa lavora efficacemente in questo verso e in più offre un pool di sostenne nutritive e antiossidanti preziose per la salute e il benessere dell’organismo.

Tutta la pianta di Moringa è commestibile, ma sono soprattutto le foglie che vengono scelte per il loro elevato contenuto di sostanze nutrienti e di principi attivi preziosi. Le foglie della Moringa lavorano infatti apportando fibre e al contempo incrementano le vitamine, regalando un apporto abbondante di A, E, K, C e del gruppo B.

È interessante infine notare che la medicina tradizionale attribuisce un intenso potere afrodisiaco, alla Moringa, dal quale possono trarre vantaggio uomini e donne.

Nel complesso, la pianta di Moringa è consigliata a chi:

soffre di problemi del sistema ematico, ha carenze di ferro e di sali minerali, nonché dimostra livelli di colesterolo e di trigliceridi troppo elevati;

desidera perdere peso in modo naturale grazie all’azione regolatrice del glucosio, all’apporto di fibre e di vitamine preziose che stimolano la digestione e contrastano la stipsi;

vuole accrescere la serenità, ritrovare concentrazione e buon umore, perché la pianta lavora in questo verso migliorando lo stato di benessere generale;

desidera migliorare la condizione della pelle e dei tessuti, purificarla e renderla più morbida, elastica, setosa e protetta nel periodo dell’abbronzatura;

ricerca un prodotto antiossidante dalla forza eccezionale, in grado di contrastare attivamente l’azione pericolosa dei radicali liberi.

Moringa come si consuma

La Moringa è commestibile, ma è difficile reperire la pianta fresca da portare nelle nostre tavole. In sostituzione si può contare su un pool di prodotti molto interessanti e che sono disponibili in diversi canali di acquisto. La Moringa può essere consumata in molti modi.

Il primo è dedicato all’alimentazione e si tratta di un olio molto saporito, che viene estratto dai suoi semi e che può essere impiegato per scopi alimentari, alternandosi ad altri oli benefici come l’oliva, l’olio di semi di lino e di canapa.

Per quanto riguarda l’alimentazione, la Moringa viene impiegata per la preparazione di buoni succhi e di integratori, che sono dedicati a chi desidera migliorare la salute e il benessere del sistema ematico, ad abbassare i livelli di glucosio nel sangue migliorando l’apporto di sali minerali.

La Moringa viene proposta solitamente in polvere, che può essere aggiunta con fiducia ai succhi e ai frullati, impiegata come condimento in cucina e nella preparazione di infusi e di tisane. La polvere di Moringa viene inoltre consigliata a chi ha bisogno di rasserenare l’umore e di favorire un sonno piacevole e prolungato. Gli integratori a base di Moringa possono essere acquistati in diversi canali e si propongono come la scelta ideale per approfittare in modo pratico e veloce dei tanti benefici che questa pianta sa regalare alla salute e al benessere dell’organismo.

Tutti gli Oli Essenziali e le loro proprietà

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L'elenco di tutti gli oli essenziali, suddivisi per le loro proprietà, dagli oli essenziali afrodisiaci a quelli calmanti, dagli oli essenziali contro la cellulite ai dimagranti.

Oli Essenziali Afrodisiaci: Anice verde, Cannella, Cipolla, Eugenia, Ginepro, lVlenta, Pino, Rosmarino, Sandalo, Santoreggia, Timo, Verbena delle Indie, Ylanq Ylanq, Zenzero.

Oli Essenziali Antalgici: Aglio, Camomilla, Cipolla, Eugenia, Geranio, Ginepro, Lavanda, Maggiorana, Menta, Niaouli, Noce moscata, 0riqano, Rosmarino, Salvia, Sassofrasso, Timo.

Oli Essenziali Antianemici: Aglio, Camomilla, Limone, Timo.

Oli Essenziali Antiartritici: Aqlio, Limone.

Oli Essenziali Antidiabetici: Cipolla, Eucaìipto, Geranio, Ginepro.

Oli Essenziali Antidiarroici: Aglio, Arancio amaro, Camomilla, Cannella, Cipolla, Eugenia, Geranìo, Ginepro, Lavanda, Limone, Menta, Noce moscata, Rosmarìno, Sandalo, Santoreggia, Salvia, Timo, Zenzero.

Oli Essenziali Antidissenterici: Aglio, Cajeput, Limone, Niaouli, Tìmo.

Oli Essenziali Antiemicranici: Lavanda

Oli Essenziali Antigottosi: Aglio, Basilico, Cajeput, Camomilla, Finocchio, Ginepro, Límone, Pino, Rosmarino, Sassofrasso, Timo, Trementina.

Oli Essenziali Antinfettivi: Aglio, Borneolo, Eucalipto, Eugenia, Ginepro, Lavanda, Limone, Niaouli, Timo.

Oli Essenziali Antinfluenzali: Aglio, Borneolo, Camomilla, Cannella, Cipolla, Cipresso, EucalÌpto, lssopo, Lavanda, Limone, Menta, Niaouli, Pino, Rosmarino, Salvia. Timo.

Oli Essenziali Antigalattofori: Menta, Salvia

Oli Essenziali Antiasici biliari: Cipolla, Limone, Noce moscata, Pino, Rosmarino, Trementina.

Oli Essenziali Antilitisiaci urinari: Aglio, Finocchio, Geranio, Ginepro, lssopo, Lrmonq Trementina

Oli Essenziali Antioftalminici: Camomilla

Oli Essenziali Antinevralgici: Aglio, Camomilla, Cipolla, Eugenia, Geranio, Ginepro, Noce moscata, Origano, Rosmarino, Salvia, Sassofrasso, Timo

Oli Essenziali Antiparassitari: Aglio, Cannella, Carvi, Eucalipto, Eugenia, Geranio, Ginepro, Lavanda, Limone, Menta, Origano, Rosmarino, Timo, Trementina, verbena delle indie

Oli Essenziali Antiprurigginosi: Camomilla, Limone, Menta, Timo

Oli Essenziali Antisettici epatici: Pino

Oli Essenziali Antireumatici: Aglio, Caieput, Camomilla, Cipolle, Cipresso, estragone, Eucalipto, Ginepro, Issapo, Lavanda, limone, Niaouli, Origano, Pino, Rosmarino, salvia, santoreggia, Tima, Trementina

Oli Essenziali Antisettici generali: Aglio, Basilico, Bergamotto, Borneoro, cajeput, camomilra, Canneila, cipofia, Estragone, Eucalipto, Eugenia, Geranio, Ginepro, Lavanda, Limone, Menta, Niaouli, pino, Rosmarino, salvia, Santoreggia, Trementina, Verbena delle lndie, ylang ylang, Zenzero.

Oli Essenziali Antisettici intestinali: Aglio, Basilico, Bergamotto, cajeput, cannella, cipolla, tstragone, Fugenia, Geranio, Ginepro, Lavanda, Limone, Menta, Niaouli, Santoreggia, Timo, Zenzero

Oli Essenziali Antisettici Polmonari: Aslio, Cajeput, cipolla, Eucalipto, Ginepro, Limone, Niaouli, Origano, Pino, Rosmarino, Sandalo, Timo, Trementina

Oli Essenziali Antisettici urinari: Cajepul Cipolla, Eucalipto, Ginepro, Lavanda, Limong Niaouli, pino, Salvia, Sandalo, Timo, Trementina

Oli Essenziali Antispasmodici: Aglio, Anice verde, Basilico, Bergamotto, cajeput, camomilla, cannella, carvi, cipolla, cipresso, Estragone, Eugenia, Finocchio, Issopo, Lavanda, Limone, maggiorana, Noce moscata, origano, Rosmarino, Salvia, Santoreggia, Timo, Trementina

Oli Essenziali Antisudoriferi: Salvia

Oli Essenziali Antitossici: Limone

Oli Essenziali Antivelenosi: lavanda, limone

Oli Essenziali Aperitivi: Aglio, Camomilla, Carvi, Estragone, Finocchio, 0rigano, Salvia, Timo, Zenzero.

Oli Essenziali Astringenti: Cipresso, Geranio, Salvia.

Oli Essenziali Balsamici: Niaouli, Pino, Timo, Trementina.

Oli Essenziali Batteriostatici: Aglio, Camomilla.

Oli Essenziali Calmanti: Aglio, Anice, Basilico, Bergamolto, Cajeput, Camomilla, Lavanda, Maqqiorana, Salvia.

Oli Essenziali Carminativi: Aglio, Anice verde, Carvi, Coriandolo, Estragone, Eugenia, Finocchì0, Limone, lviaggiorana, Menta, Miristica, 0rìgano, Rosmarino, Santoregqia, Sassofrasso, Timo, Zenzero.

Oli Essenziali Cicatrizzanti: Aglio, Cajeput, Camomilla, Cipolla, Eucalipto, Fugenia, Geranio, Ginepro, lssopo, Lavanda, Lavanda, Niaouli, Rosmarino, Salvia, Santoreggia, Tìmo, Trementina.

Oli Essenziali Colagoghi: Camomilla, Lavanda, Rosmarino.

Oli Essenziali Depurativi: Limone, Ginepro, Salvia.

Oli Essenziali Dimagranti. Cipolla, Limone

Oli Essenziali Diuretici: Aglio, Anice verde, Carvi, Cipolla, Clpresso, Fìnocchio, Ginepro, Lavanda, Limone, Rosmarino, Salvia, Sassofrasso, Tìmo, Trementina.

Oli Essenziali Emmenagoghi: Basìlico, Camomilla, Cannella, Carvì, Estragone, Ginepro, lssopo, Lavanda, Menta, Origano, Rosmarino, Santoreggia, Timo.

Oli Essenziali Emostatici: Canneìla, Cipresso, Geranio, Ginepro, Limone. Trementina

Oli Essenziali Espettoranti: Cipolla, Finocchio, Maggiorana, 0rigano, Santoreggia, Timo.

Oli Essenziali Febbrifughi: Aglio, Camomiìla, Eucalipto, Limone, Zenzero.

Oli Essenziali Galattogoghi: Anice verde, Carvi, Finocchio, Verbena delle lndie.

Oli Essenziali Ipertensori: lssopo, Rosmarino, Salvia, Timo.

Oli Essenziali Ipnotici. Arancio amaro, Basilico, Camomilla, Lavanda, lVaggiorana.

Oli Essenziali Ipotensori: Aglio, Lavanda, Limone, lVaggiorana, Ylang Ylang.

Oli Essenziali Parassiticidi: Aglio, Cannella, Carvi, Eucalipto, Eugenia, Geranio, Ginepro, Lavanda, Limone, Menta, 0rigano, Rosmarino, Timo, Trementina, Verbena delle lndie.

Oli Essenziali Revulsivi: Trementina.

Oli Essenziali Riequilibranti generali e nervosi: Basilico, Cípresso, Lavanda, lVaggiorana, Rosmarino.

Oli Essenziali Riequilibranti ghiandolari: Aqlio, Cipolla.

Oli Essenziali Rimineralizzanti: Limone

Oli Essenziali Rinfrescanti: Lìmone.

Oli Essenziali Risolutivi: Aglio, Cipolla, lssopo, Rosmarino, Santoreggia

Oli Essenziali Sedativi: Camomilla, Lavanda, Limone, Maggiorana, Timo.

Oli Essenziali Stimolanti celebrali: Basilico, Cipolla, Eugenia, Noce moscata, Rosmarino, Santoreggìa, Timo.

Oli Essenziali Stimolanti circolatori: Aglio, Cannella, Carvi, Noce moscata, Timo.

Oli Essenziali Stimolanti digestivi: Aglio, Anice verde, Camomilla, Carvi, Estragone, Finocchio, Ginepro, Verbena delle indie

Oli Essenziali Stimolanti epatici: Cipolla, Limone

Oli Essenziali Stimolanti gastrici: Bergamotto

Oli Essenziali Stimolanti generali: Aglio, Anice verde, Camomìlla, Cipolla, Coriandolo, Estragone, Eucalìptg Eugenia, Finocchio, Geranio, Ginepro, Lavanda, Limone, Menta, Noce moscata, Rosmarino, Salvia, Sassofrasso, Timo.

Oli Essenziali Stimolanti la leucocitosi: Camomilla, limone, timo

Oli Essenziali Stimolanti pancreatici: Limone

Oli Essenziali Stimolanti renali: Cipolla

Oli Essenziali Stimolanti respiratori: Aglio, Anìce verde, Cannella.

Oli Essenziali Stimolanti del sistema nervoso: Basiìico, Cipolla, Finocchio, Ginepro, Limone, menta, Rosmarino, Salvia, Timo.

Oli Essenziali Stomachici: Aglio, Anice verde, Basilico, Cannella, Carvi, Cìpolla, Coriandolo, Estragone, Eugenia, Ginepro, lssopo, Maggiorana, Menta, Miristica, 0rigano, Rosmarino, Salvia, Santoreggia, Timo, Zenzero.

Oli Essenziali Sudorifici: Camomilla, Cipresso, Gìnepro, Lavanda, Rosmarino, Sassofrasso, Timo.

Oli Essenziali Tonici: Aglìo, Anice verde, Camomilla, Cipolla, Coriandolo, Estragone, Eucalipto, Eugenia, Finocchio, Geranio, Ginepro, Lavanda, Limone, Menta, Noce moscata, Rosmarino, Salvia, Sassofrasso, timo.

Oli Essenziali Tonici del sempatico: Limone

Oli Essenziali uterini: Eugenia

Oli Essenziali venosi: Cipresso: Limone

Oli Essenziali vacocostrittori: Cipresso

Oli Essenziali Vasodilatatori: Aglio, Maggiorana

Oli Essenziali Vermifughi

Aglio, Bergamotlo, Cajeput, Camomilla, Cannella, Carvi, Chenopodio Antielmintico, Cipolla, Estragone, Eucalipto, Eugenia, Finocchio, lssopo, Lavanda, Limo-ne, Menta, Niaouli, Santolina, Timo, Trementina.

Oli Essenziali Vulneari

Aglio, Camomilla, Maggiorana.

Manuale di aromaterapia e indicativo all’uso di oli essenziali da non far mancare mai in casa Iniziamo col dire cos’è l’aromaterapia e come viene veicolata.
 L’aromaterapia è una branca della medicina naturale che utilizza come rimedi gli oli essenziali molto concentrati detti anche essenze. L’aromaterapia si basa su principi olistici, esamina il problema nel suo complesso, non solo i sintomi, soffermando l’attenzione sul modo in cui le essenze possono dare benefici all’uomo.

La parola aromaterapia è stata utilizzata per la prima volta dal chimico francese Renè Gattefosse, che lavorava nel campo dei profumi e che, essendosi scottato la mano, applicò l’olio essenziale di lavanda e osservò che la lesione cicatrizzava in tempo inferiore alla norma. Egli mise a punto un test, aromatogramma, per misurare la capacità degli oli come antibatterici, antimicotici e antivirali.

Verso il 1950, gli studi del medico Jean Valnet, riconobbero scientificamente le proprietà delle essenze. Oggi gli studi vengono effettuati in laboratori universitari e confermano l’efficacia nei confronti dei diversi germi patogeni.
 Gli oli derivano da un’unica pianta e sono presenti in piccole quantità rispetto alla massa del vegetale. Vengono suddivisi, secondo l’impressione olfattiva suscitata, in tre categorie chiamate NOTE.

Note di testa: si riferisce agli oli ricavati dai frutti o dalle bucce, come gli agrumi, con effetti dinamizzanti e rinfrescanti, adatte alle attività intellettuali perchè stimolano il piano mentale.

Note di cuore: raggruppa tutti quegli oli ottenuti dal fusto, dalle foglie e dalle parti aeree (fiori e petali). Esplicano un’azione riequilibrante sull’affettività ed evaporano in tempi più lunghi rispetto ai precedenti. Appartengono a questo gruppo la Lavanda, la Rosa e il Neroli.

Note di base: presenta oli persistenti, come il sandalo e il vetiver, che possiedono azione rilassante e sedativa.

Gli oli essenziali sono odorosi, oleosi, molto volatili (evaporano rapidamente), sono solubili in alcol e negli oli, insolubili in acqua e infiammabili. Gli oli essenziali di una pianta sono l’equivalente degli ormoni, hanno una chimica complessa, sono estremamente concentrati e rappresentano l’anima della pianta, l’informazione energetica che esercita un’azione fisica ma anche psichica e spirituale.

Le specie botaniche che più si prestano alla produzione di essenze si distribuiscono prevalentemente nelle zone calde, dove il sole col suo calore e la sua luce ha maggiore intensità. A seconda della pianta, le essenze possono essere ricavate dai petali dei fiori, dalle foglie, dalle radici o dal legno. In molte piante, gli oli sono addirittura distinguibili sotto forma di minuscole goccioline come nelle foglie del rosmarino, nei fiori di lavanda o nella buccia delle arance (se schiacciate la buccia di una arancia, le minuscole goccioline che schizzano sono olio essenziale).
Metodi di estrazione
 L’estrazione delle essenze varia a seconda della pianta, il metodo più utilizzato è la distillazione in corrente di vapore , utilizzata in genere per fiori e foglie, la spremitura a freddo utilizzata per gli agrumi, l’ENFLEURAGE che utilizza un grasso animale (oggi molto spesso sostituito da solventi) per estrarre l’essenza e l’estrazione per mezzo di solventi.

Come funziona l’aromaterapia e i suoi benefici

Le vie che veicolano l’informazione dei vari oli sono, oltre a quella orale che è sconsigliata se non sotto stretto controllo medico, la via olfattiva, l’applicazione sulla pelle e attraverso l’aria inspirata.

I RECETTORI OLFATTIVI:

Captano le molecole e veicolano l’informazione, attraverso il nervo olfattivo, direttamente alla corteccia cerebrale senza mediazione,  che risponde producendo neurotrasmettitori e altre sostanze chimiche atte a rilassare o stimolare il sistema nervoso e conseguentemente l’organismo. I recettori del naso, sono collegati con quella parte del cervello interessata alla memoria e alle emozioni: a tutti è capitato di sentire un odore che rievoca ricordi che pensavamo perduti. 

L’olfatto è molto influente sul cervello, basti pensare che il neonato riconosce l’odore della pelle della madre oppure che l’attrazione sessuale è fortemente condizionata dall’odore dei feromoni. I neurobiologi hanno dimostrato che lavorare in un ambiente profumato aumenta le prestazioni di un individuo.
La Pelle è un altro veicolo utilizzato in aromaterapia, attraverso il massaggio perchè gli oli essenziali vengono assorbiti dall’epidermide. Oltre al massaggio, in caso di contratture muscolari, problemi articolari, di circolazione sono utili come antibatterici, antisettici e antimicotici se, opportunamente diluiti vengono utilizzati per pulire ferite o facilitare la cicatrizzazione, in caso di candidosi o per tenere lontani gli insetti.
 Il Respiro porta l’olio, in minuscole quantità, negli alveoli polmonari e al sangue   risultando espettorante e disinfettante nelle infezioni e infiammazioni del tratto respiratorio ma, apporta benefici anche in caso di tensione nervosa, ansia o tristezza.

Proprieta’ degli oli essenziali e utilizzi per indicazione

Le proprietà degli oli essenziali sono innumerevoli e note sin dall’antichità: antisettici, antibatterici, antimicotici, cicatrizzanti, antireumatici, antinevralgici, digestivi, tonificanti, antispastici, anticatarrali, espettoranti, stimolanti la sessualità, sedativi, riequilibranti migliorano la circolazione venosa.

Applicazioni per metodo: dai massaggi fino alla cosmesi

Massaggi. L’olio essenziale non va mai applicato puro sulla pelle, deve essere miscelato con olio vegetale, come l’olio di jojoba, di mandorle dolci o anche extravergine di oliva, l’importante è che siano spremuti a freddo. In linea di massima: 2 gocce in un cucchiaio di olio vettore, o 15 gocce in una boccetta contenente 50 ml di olio. Dopo il bagno, quando i pori sono dilatati, è il momento migliore e comunque dipende poi dalla necessità per cui si effettua il massaggio. Ad esempio, un massaggio che migliori la circolazione venosa a livello delle gambe, si effettua più volte nell’arco della giornata soprattutto in estate…
Impacchi. Per preparare un impacco freddo, usare acqua fredda in una bacinella, alla quale potrete aggiungere qualche cubetto di ghiaccio e 5 o 6 gocce di olio essenziale (agitate con la mano per emulsionare l’olio). L’impacco caldo invece, si ottiene facendo scorrere acqua calda dal rubinetto con o.e. e, in entrambe i casi, immergete un panno di lino o di cotone, strizzatelo e applicatelo sulla parte. Quando il panno si è intiepidito, ripetete l’operazione.
Vapori e inalazioni. Aggiungere 1 o 2 gocce di o.e. in 1 litro di acqua bollente e, con un asciugamano sulla testa respirate a fondo i vapori per alcuni minuti. Se avete il naso chiuso cercate di respirare con il naso se è la gola ad essere infiammata, respirate con la bocca.
Colluttorio. Con 2 gocce di o.e. in 200ml di acqua minerale, agitate bene, è possibile fare sciacqui e gargarismi. Non ingerire.
Per profumare gli ambienti e allontanare gli insetti. Qualche goccia nella vaschetta del calorifero o nei diffusori (in vendita nelle erboristerie), liberano dagli odori cattivi e persistenti, allontanano gli insetti, disinfettano e sono d’aiuto nelle malattie da raffreddamento e per placare gli stati d’ansia.
Bagno. Riempite la vasca a metà, aggiungete qualche goccia dell’olio scelto e terminate di riempire. Ricordatevi di agitare l’acqua con la mano per emulsionare l’olio che altrimenti, essendo insolubile in acqua, galleggerebbe.
Olio per la pelle. Si prepara come l’olio per massaggio e si usa come una comune crema dopo bagno. Si può sostituire l’olio di mandorle con quello di jojoba, che non unge ed è anti-age, o di avocado, sempre anti-age ma anche anti-rossore e leggera protezione solare.
 Compressa. Mettere 4 o 5 gocce di o.e. in acqua fredda o calda e immergervi un panno che, strizzato, sarà applicato sulla parte.

Manuale di aromaterapia e indicativo all’uso di oli essenziali da non far mancare mai in casaIniziamo col dire cos’è l’aromaterapia e come viene veicolata.
 L’aromaterapia è una branca della medicina naturale che utilizza come rimedi gli oli essenziali molto concentrati detti anche essenze. L’aromaterapia si basa su principi olistici, esamina il problema nel suo complesso, non solo i sintomi, soffermando l’attenzione sul modo in cui le essenze possono dare benefici all’uomo. La parola aromaterapia è stata utilizzata per la prima volta dal chimico francese Renè Gattefosse, che lavorava nel campo dei profumi e che, essendosi scottato la mano, applicò l’olio essenziale di lavanda e osservò che la lesione cicatrizzava in tempo inferiore alla norma. 

Egli mise a punto un test, aromatogramma, per misurare la capacità degli oli come antibatterici, antimicotici e antivirali. Verso il 1950, gli studi del medico Jean Valnet, riconobbero scientificamente le proprietà delle essenze. Oggi gli studi vengono effettuati in laboratori universitari e confermano l’efficacia nei confronti dei diversi germi patogeni.
Gli oli derivano da un’unica pianta e sono presenti in piccole quantità rispetto alla massa del vegetale. Vengono suddivisi, secondo l’impressione olfattiva suscitata, in tre categorie chiamate NOTE.

 

Note di testa: si riferisce agli oli ricavati dai frutti o dalle bucce, come gli agrumi, con effetti dinamizzanti e rinfrescanti, adatte alle attività intellettuali perchè stimolano il piano mentale.

Note di cuore: raggruppa tutti quegli oli ottenuti dal fusto, dalle foglie e dalle parti aeree (fiori e petali). Esplicano un’azione riequilibrante sull’affettività ed evaporano in tempi più lunghi rispetto ai precedenti. Appartengono a questo gruppo la Lavanda, la Rosa e il Neroli.

Note di base: presenta oli persistenti, come il sandalo e il vetiver, che possiedono azione rilassante e sedativa.

Gli oli essenziali sono odorosi, oleosi, molto volatili (evaporano rapidamente), sono solubili in alcol e negli oli, insolubili in acqua e infiammabili. Gli oli essenziali di una pianta sono l’equivalente degli ormoni, hanno una chimica complessa, sono estremamente concentrati e rappresentano l’anima della pianta, l’informazione energetica che esercita un’azione fisica ma anche psichica e spirituale.

Le specie botaniche che più si prestano alla produzione di essenze si distribuiscono prevalentemente nelle zone calde, dove il sole col suo calore e la sua luce ha maggiore intensità. A seconda della pianta, le essenze possono essere ricavate dai petali dei fiori, dalle foglie, dalle radici o dal legno. In molte piante, gli oli sono addirittura distinguibili sotto forma di minuscole goccioline come nelle foglie del rosmarino, nei fiori di lavanda o nella buccia delle arance (se schiacciate la buccia di una arancia, le minuscole goccioline che schizzano sono olio essenziale).
Metodi di estrazione
 L’estrazione delle essenze varia a seconda della pianta, il metodo più utilizzato è la distillazione in corrente di vapore , utilizzata in genere per fiori e foglie, la spremitura a freddo utilizzata per gli agrumi, l’ENFLEURAGE che utilizza un grasso animale (oggi molto spesso sostituito da solventi) per estrarre l’essenza e l’estrazione per mezzo di solventi.

Come funziona l’aromaterapia e i suoi benefici

Le vie che veicolano l’informazione dei vari oli sono, oltre a quella orale che è sconsigliata se non sotto stretto controllo medico, la via olfattiva, l’applicazione sulla pelle e attraverso l’aria inspirata.
I RECETTORI OLFATTIVI 

captano le molecole e veicolano l’informazione, attraverso il nervo olfattivo, direttamente alla corteccia cerebrale senza mediazione,  che risponde producendo neurotrasmettitori e altre sostanze chimiche atte a rilassare o stimolare il sistema nervoso e conseguentemente l’organismo.

I recettori del naso, sono collegati con quella parte del cervello interessata alla memoria e alle emozioni: a tutti è capitato di sentire un odore che rievoca ricordi che pensavamo perduti. L’olfatto è molto influente sul cervello, basti pensare che il neonato riconosce l’odore della pelle della madre oppure che l’attrazione sessuale è fortemente condizionata

dall’odore dei feromoni. I neurobiologi hanno dimostrato che lavorare in un ambiente profumato aumenta le prestazioni di un individuo.
 La Pelle è un altro veicolo utilizzato in aromaterapia, attraverso il massaggio perchè gli oli essenziali vengono assorbiti dall’epidermide. Oltre al massaggio, in caso di contratture muscolari, problemi articolari, di circolazione sono utili come antibatterici, antisettici e antimicotici se,

 opportunamente diluiti vengono utilizzati per pulire ferite o facilitare la cicatrizzazione, in caso di candidosi o per tenere lontani gli insetti.
 Il Respiro porta l’olio, in minuscole quantità, negli alveoli polmonari e al sangue   risultando espettorante e disinfettante nelle infezioni e infiammazioni del tratto respiratorio ma, apporta benefici anche in caso di tensione nervosa, ansia o tristezza.

Proprieta’ degli oli essenziali e utilizzi per indicazione

Le proprietà degli oli essenziali sono innumerevoli e note sin dall’antichità: antisettici, antibatterici, antimicotici, cicatrizzanti, antireumatici, antinevralgici, digestivi, tonificanti, antispastici, anticatarrali, espettoranti, stimolanti la sessualità, sedativi, riequilibranti migliorano la circolazione venosa.

Applicazioni per metodo: dai massaggi fino alla cosmesi

Massaggi. L’olio essenziale non va mai applicato puro sulla pelle, deve essere miscelato con olio vegetale, come l’olio di jojoba, di mandorle dolci o anche extravergine di oliva, l’importante è che siano spremuti a freddo. In linea di massima: 2 gocce in un cucchiaio di olio vettore, o 15 gocce in una boccetta contenente 50 ml di olio. Dopo il bagno, quando i pori sono dilatati, è il momento migliore e comunque dipende poi dalla necessità per cui si effettua il massaggio. Ad esempio, un massaggio che migliori la circolazione venosa a livello delle gambe, si effettua più volte nell’arco della giornata soprattutto in estate…
Impacchi. Per preparare un impacco freddo, usare acqua fredda in una bacinella, alla quale potrete aggiungere qualche cubetto di ghiaccio e 5 o 6 gocce di olio essenziale (agitate con la mano per emulsionare l’olio). L’impacco caldo invece, si ottiene facendo scorrere acqua calda dal rubinetto con o.e. e, in entrambe i casi, immergete un panno di lino o di cotone, strizzatelo e applicatelo sulla parte. Quando il panno si è intiepidito, ripetete l’operazione.
Vapori e inalazioni. Aggiungere 1 o 2 gocce di o.e. in 1 litro di acqua bollente e, con un asciugamano sulla testa respirate a fondo i vapori per alcuni minuti. Se avete il naso chiuso cercate di respirare con il naso se è la gola ad essere infiammata, respirate con la bocca.
Colluttorio. Con 2 gocce di o.e. in 200ml di acqua minerale, agitate bene, è possibile fare sciacqui e gargarismi. Non ingerire.
Per profumare gli ambienti e allontanare gli insetti. Qualche goccia nella vaschetta del calorifero o nei diffusori (in vendita nelle erboristerie), liberano dagli odori cattivi e persistenti, allontanano gli insetti, disinfettano e sono d’aiuto nelle malattie da raffreddamento e per placare gli stati d’ansia.
Bagno. Riempite la vasca a metà, aggiungete qualche goccia dell’olio scelto e terminate di riempire. Ricordatevi di agitare l’acqua con la mano per emulsionare l’olio che altrimenti, essendo insolubile in acqua, galleggerebbe.
Olio per la pelle. Si prepara come l’olio per massaggio e si usa come una comune crema dopo bagno. Si può sostituire l’olio di mandorle con quello di jojoba, che non unge ed è anti-age, o di avocado, sempre anti-age ma anche anti-rossore e leggera protezione solare.
Compressa. Mettere 4 o 5 gocce di o.e. in acqua fredda o calda e immergervi un panno che, strizzato, sarà applicato sulla parte.
Acqua floreale di o.e. 20 gocce in 100 ml di acqua minerale (non gasata), mettete a riposo per 5 giorni e voilà la vostra acqua floreale da applicare sulla pelle. Scegliete l’olio essenziale più indicato al vostro tipo di pelle o la fragranza che più vi cattura. Io la preparo con o.e. di lavanda, lenitiva e rilassante, la passo sul viso picchiettando e poi stendo un velo di olio di argan o jojoba, che non unge…pelle vellutata in 2 mosse!
Sul fazzoletto. 2 gocce di o.e. sul fazzoletto, rappresentano il metodo più semplice per sfruttare le proprietà degli o.e. Annuserete il fazzoletto in caso di attacco di mal di testa o come rilassante o ancora per liberare il naso. In caso di insonnia si può tenere il fazzoletto sul cuscino o versarne una goccia direttamente.
 Cosmesi. Gli usi degli o.e. sono veramente innumerevoli, anche in cosmetica è possibile aggiungere qualche goccia di o.e. alla crema da giorno o da notte scegliendo fra quelli più indicati per il vostro tipo di pelle.

L’uso degli oli essenziali in base al disturbo

In linea di massima, gli oli essenziali che non devono mai mancare o meglio che io non mi faccio mai mancare, sono: lavanda, tea tree, eucalipto, camomilla romana o comune e limone. Questo perchè sono i più versatili e adatti a molti disturbi, quindi non partite senza, ciò non toglie che anche gli altri trovano impiego possedendo una loro specificità.

Legenda: O.e = Olio essenziale

Acne. O.e. di camomilla romana o comune, lavanda vera, rosmarino, tea tree e calendula. Applicazioni: compresse fredde, acque floreali.

Agitazione e ansia.  O.e. di melissa, bergamotto, lavanda vera. Massaggi sul corpo, spalle e collo, bagni caldi, nei diffusori.

Tosse– O.e. di eucalipto, pino palustre o silvestre. Massaggi al petto, inalazioni.

Tosse cronica. O.e. di issopo. Incenso, mirto. Massaggi al petto, inalazioni.

Raffreddore. O.e. eucalipto, pino palustre o silvestre. Bagni caldi, inalazioni.

Catarro. O.e. di eucalipto, lavanda vera, pino palustre o silvestre, tea tree. Massaggi al petto, inalazioni.

Mal di gola. O.e. di timo, issopo, salvia sclarea. Inalazioni.

Sinusite. O.e. di lavanda vera, pino palustre, tea tree. Inalazioni.

Calli. O.e. di ginepro, limone. Una goccia al giorno sul callo.

Contusioni, strappi, distorsioni. O.e. di lavanda vera. Compresse fredde, applicazione in loco di o.e. in olio vettore.

Dolori agli arti, alla schiena, reumatismi, artrite. O.e. di lavanda vera, camomilla comune o romana, rosmarino. Massaggi, compresse calde, bagni caldi.

Eczema. O.e. di camomilla comune o romana, lavanda vera. Applicazioni di olio in olio vettore sulla parte, acqua floreale, bagni tiepidi.

Emorroidi. O.e. di cipresso, achilleo millefoglie. Compresse fredde, bagni tiepidi.

Herpes labiale, foruncoli. O.e. tea tree, bergamotto. Applicazione in olio vettore sulla parte.

Punture d’insetto. O.e. di tea tree, il più efficace. Applicazione sulla parte di o.e. in olio vettore.

Insonnia, stress, tensione. O.e. di melissa, lavanda vera, camomilla romana o comune, fiori d’arancio. Massaggi al corpo, bagni caldi, vaporizzazioni.

Mal di testa tensivo. O.e. di camomilla romana o comune, lavanda vera, menta ppiperita. Massaggi alle tempie, compresse fredde alle tempie, vaporizzazioni.

Mal di testa pulsante. O.e. di lavanda vera. Compresse fredde alle tempie.

Mestruazioni dolorose. O.e. di camomilla romana o comune, lavanda vera, salvia sclarea o spagnola. Compresse calde, massaggi al basso ventre.

Gonfiori addominali. O.e. di finocchio. Massaggiare l’addome in senso orario con o.e.  in olio vettore.

Vertigini, vomito, nausea. O.e. di camomilla romana o comune, lavanda vera, menta. Mettere 1 o 2 gocce sul fazzoletto e inalare.

Energizzante. O.e. di limone, lavanda vera, timo. Massaggio con i tre o.e. in 2 cucchiai di olio di mandorle.

Rinfrescante. O.e. di cipresso, geranio. Lavanda. Limone. Bagno.

Afrodisiaco. O.e. di cedro, sandalo, ylang-ylang, cannella. Bagno e massaggio.

Capelli. O.e. di lavanda o rosmarino per la caduta dei capelli. O.e. di tea tree per i pidocchi. O.e. di limone e cedro per i capelli grassi. O.e. di cedro per la forfora. Miscelare 2 gocce di o.e. in 1 cucchiaio di olio di jojoba e massaggiare il cuoio capelluto poi avvolgere la testa con un asciugamano umido impregnato di 4-5 gocce di o.e. per 20/30 minuti.

Le esigue quantità estraibili da ogni pianta, insieme alla cura e precisione dell’estrazione incide sul costo del prodotto quindi è meglio diffidare di oli essenziali con un prezzo troppo basso e deve essere indicato “Olio essenziale purissimo” e il metodo di estrazione, meglio se bio. La conservazione deve avvenire in luoghi lontani da fonti di calore, luce, aria o umidità per non comprometterne la qualità.
 Ricordatevi di non usarli in gravidanza e con i bambini sotto i 2 anni. Alcuni oli, tutti gli agrumi, sono sconsigliati prima di una esposizione al sole.

Introduzione all’uso degli oli essenziali in base al metodo e al bisogno richiesto, in una pratica guida che ci descrive i meccanismi di funzionamento dell’aromaterapia e i benefici individuali che essa ci porta se applicata correttamente. Dai massaggi fino alla cosmesi, sono svariati i metodi d’uso degli oli essenziali, le cui indicazioni spaziano dall’acne, all’emorrodi, all’Herpes labiale e non solo! Ricette con oli essenziali

RICETTE CON OLII ESSENZIALI

Olio solare - fattore di protezione 4

far sciogliere lentamente

125 g di olio di cocco

75 g di burro di karitè aggiungere

10 ml di olio di calendula e

10 ml di aloe vera gel - Lasciare raffreddare e aggiungere

20 gocce di legno di rosa

30 gocce di lavanda (vera, angustifolia)

2 gocce di litsea

Tenere l'olio solare in un flacone scuro. Si può indensare a temperatura bassa, ma si scioglie facilmente al caldo.

Olio da massaggio per prevenire la cellulite

80 ml di olio di jojoba

20 ml di olio di arnica

5 gocce di arancio

6 gocce di pompelmo

4 gocce di rosmarino

3 gocce di cipresso

6 gocce di ginepro

Olio da massaggio per gli sportivi (dopo lo sport)

50 ml di olio di baobab e 50 ml di oleolito di arnica

6 gocce di pepe nero

4 gocce di rosmarino

3 gocce di salvia sclarea

3 gocce di canfora

Olio da massaggio per la pelle matura del viso con effetto rilassante, antistress

50 ml olio di rosa canina

1 goccia di rosa

2 gocce di lavanda

4 gocce di sandalo

2 gocce di geranio (oppure di ylang ylang)

Rimedio calmante in caso di shock, angoscia e paura

1 goccia di neroli su un fazzoletto di carta e inalare il profumo

Olio da massaggio con effetto rilassante contro stress e mal d'umore

50 ml di olio di nocciolo di albicocca

3 gocce di neroli

1 goccia di gelsomino

2 gocce di sandalo

5 gocce di bergamotto

3 gocce di melissa (o 3 gocce di salvia sclarea in caso di disturbi in menopausa)

Questa ricetta si puó usare anche per un bagno rilassante, mescolando alcune gocce in un cucchiao di latte o panna.

Olio cicatrizzante

10 gocce di geranio

5 gocce di elicriso

5 gocce di lavanda

50 ml di olio di rosa canina

usarlo regolarmente 2 volte al giorno per un periodo di 2-3 settimane.

Per sostenere bambini stressati e nervosi

3 gocce di geranio

3 gocce di lavanda

1 goccia di mandarino

eventualmente aggiungere 1 goccia di sandalo

si diffonde nell' ambiente tramite la lampada diffusore, oppure in 20 ml di olio di jojoba o mandorla per un dolce massaggio alla schiena dei bambini. È consigliato in caso si cerchi un equilibrio psicofisico.

Olio profumato e curativo per un massaggio rilassante

50 ml di olio di jojoba, mandorla o baobab

5 gocce di lavanda

5 gocce di bergamotto

5 gocce di ylang ylang

3 gocce di legno di rosa

Impacco per pelli impure e grasse

2 gocce di bergamotto

1 goccia di geranio

2 gocce di sandalo

3 gocce di lavanda

2 gocce di mirto
 Il tutto diliuito in 50 ml di acqua tiepida. Bagnare una compressa di cotone o garza col composto e applicarla sulla zona interessata.

Olio da massaggio per i piedi in caso di stanchezza fisica e psichica

100 ml di olio di jojoba, mandorla o sesamo

10 gocce di lavanda

6 gocce di manuka o tea-tree

3 gocce di cedro

4 gocce di legno di rosa

Per un massaggio rilassante e antiruhge del viso

20 ml di olio di jojoba o olio di baobab

2 gocce di ylang ylang

1 goccia di neroli

1 goccia di rosa

2 gocce di sandalo

Olio da massaggio lubrificante sensuale (profumo dolce, erotico, floreale)

50 ml di olio di jojoba

2 gocce di gelsomino

5 gocce di sandalo

2 goccedi rosa o geranio

5 gocce di arancio o mandarino

(volendo si può aggiungere 1 goccia di neroli)

Balsamo curativo per le labbra

40 ml olio di mandorla

10 ml oleolito di calendula

10 g di cera d'api

5 g di burro di cacao (puro o deodorizzato)

10 gocce di olio essenziale (p.es. vaniglia/benzoe e miele oppure anice e limone)

scaldare il tutto a bagnomaria lasciare raffreddare a temperatura ambiente e aggiungere gli oli essenziali. Versare il liquido ottenuto in dei vasetti o nei contenitori balsamo labbra e lasciare raffreddare. Con questa ricetta si riempiono ca. 6-7 contenitori di balsamo per le labbra.

Balsamo idratante ed esfoliante da usare sotto la doccia per una pelle meravigliosa

30 g di burro di cacao

20 g di burro di karitè

20 ml di olio di mandorla sciogliere in bagnomaria e aggiungere

10 gocce di lavanda

10 gocce di bergamotto

aggiungere una piccola manciata di mandorle macinate, zucchero o sale, massaggiare il composto delicatamente sul corpo.

Cura intensiva per capelli lucidi

40 g di burro di karitè

15 ml di olio di jojoba o olio di macadamia

5 ml di olio di cocco (se disponibile)

5 gocce di neroli

10 gocce di ylang ylang

Mescolare tutto e applicare su tutta la lunghezza dei capelli; lasciare agire per 1-2 ore, per un effetto super lucidante copri la testa con un asciugamano e scalda con il phon. Poi lavare bene i capelli, senza utilizzare balsamo.

Ricetta antica cinese

Olio per massaggi contro disturbi digestivi, flatulenza, mal di pancia. Massaggiare dolcemente la pancia per favorire la digestione e diminuire dolori.

50 ml di olio di mandorla dolce

50 ml di oleolito d'iperico

5 gocce di finocchio

5 gocce di coriandolo

5 gocce di cumino

5 gocce di anice

Ricette con il sale del Mar Morto

Sale del Mar Morto agli agrumi

250 gr di sale

10 gocce di arancio

10 gocce di bergamotto

5 gocce di mandarino

10 gocce di olio di olivello spinoso per dare un colore naturale arancione al sale

Sale del Mar Morto alla lavanda

250 gr di sale

20-30 gocce di lavanda vera

eventualmente colorare il sale con un colorante per alimenti blu

Sale del Mar Morto contro il raffreddore

250 gr di sale

10 gocce di ravintsara

10 gocce di eucalipto glob.

10 gocce di mirto

Volendo si può colorare il sale in modo naturale con la clorofilla verde.

Olio essenziale Elicriso (Helichrysum italicum)
L'olio essenziale di Elicriso, grazie ai suoi costituenti, ha un così ampio ed efficace spettro di usi terapeutici per la pelle, fornedole un supporto senza pari nella ricostruzione del tessuto dell'epidermide e nella sua guarigione.
E' un componente essenziale e molto prezioso nella formulazione di cosmetici naturali per la cura della pelle, è noto per le sue proprietà che sostengono il naturale collagene della pelle, contribuendo alla riduzione delle rughe.
Applicazione: è un olio essenziale pregiato, puoi usarlo all'interno di creme naturali o per un siero viso anti-età o in applicazioni su una piccola cicatrice.

Olio essenziale Geranio (Pelargonium graveolens)
Questo olio essenziale riequilibra la secrezione del sebo, ideale sia per la pelle grassa che secca, inoltre ne migliorare l'elasticità. Astringente, buon tonificante dei tessuti e antinfiammatorio.
 Inoltre ha un effetto positivo sul sistema nervoso alleviando la depressione e l'ansia, portando sollievo negli animi rende il mondo un luogo più facile dove vivere.

Olio essenziale Lavanda (Lavandula angustifolia)
Questo olio essenziale è un valido e multifunzionale aiuto per la pelle. In effetti, l'olio essenziale di Lavanda può essere di aiuto per tutto il corpo, non solo direttamente nei processi di invecchiamento della pelle, ma portando così tanti benefici effetti calmanti che alla fine indirettamente hanno un forte impatto sulla salute della pelle.

 Le applicazioni dell’olio essenziale di Lavanda sulla pelle sono veramente molte, grazie al suo forte potere antisettico e rigenerante dei tessuti, è rimedio rapido e completo per ferite, piaghe, eritemi allergici e solari, eczemi.

Olio essenziale Neroli (Citrus aurantium)
Questo olio essenziale è ottimo per le pelli secche e con rughe grazie per le sue preziose qualità di rigenetore delle cellule dei tessuti cutanei. È un’essenza pregiata, che può essere utilizzata nella preparazione di maschere di bellezza e sieri per il viso anti-age.

Olio essenziale di Rosa (Rosa damascena)
L'olio essenziale di rosa schiarisce la pelle, la rigenera, e combatte le macchie e la couperose, ed è un prezioso antirughe... il tutto al naturale!
 Poiché si tratta di un olio essenziale molto prezioso, ti suggerisco di diluirlo in dell’olio vegetale di Jojoba (che non è propriamente un olio, ma è una cera che ha la proprietà di non irrancidisce) in proporzione di 20% di olio di Rosa damascena e 80% di olio di Jojoba. Successivamente puoi utilizzare questa miscela come se si trattasse dell’olio essenziale puro e in questo modo potrai approfittare più a lungo di questa meraviglia della natura.

Ricette di bellezza con gli oli essenziali... e non solo! :)

Olio essenziale fai da te: il metodo a freddo
Per preparare l’olio essenziale in casa, innanzitutto scegliete come base un olio vegetale, come quello d’oliva, di mandorla (più adatto a essere applicato sulla pelle) o di germe di grano. È importante, poi, utilizzare solo erbe biologiche o fiori privi di pesticidi. Raccogliete, preferibilmente al mattino presto, una tazza da 250 ml di erbe e fiori freschi.

Mettete in una busta di plastica le foglie e i fiori raccolti, lavati e ben asciugati con carta assorbente; chiudetela e schiacciante lievemente con un pestello di legno o un mattarello. Questa operazione serve a far uscire l’olio dalle parti aeree della pianta. Subito dopo metteteli in un grande barattolo di vetro, con la bocca larga e il tappo di sughero, insieme a 250 ml dell’olio vegetale da voi scelto. 

Mettete il barattolo in un luogo tiepido e non a diretto contatto con il sole, per 24-48 ore, durante le quali le piante cederanno il loro aroma. Filtrate poi con l’aiuto di una garza di cotone. Per rafforzare la fragranza e la concentrazione dell’olio si possono aggiungere all’olio così ottenuto altre erbe e fiori trattate nel medesimo modo sopra descritto, lasciare a riposo per altre 24-48 ore e filtrare nuovamente.

Scoprite proprietà, usi e ricetta dell’olio essenziale di menta fatto in casa QUI>>

Adagiatele quindi sul fondo dei barattoli e ricopritele con i due oli: lasciate riposare per in un luogo asciutto e al buio per circa 50 giorni, avendo cura di smuovere di tanto in tanto il contenuto.

Dopo questo lungo periodo di attesa, spremete per bene le bucce di limone e procedete quindi al rinvaso dell’olio filtrandolo attraverso una garza. Riempite delle botticine dotate di contagocce e ogni volta che avrete voglia di essere avvolti dal profumo dei limoni, usatene 5 gocce su un brucia essenze: vi sembrerà di essere coricati su una spiaggia della costiera Amalfitana!

1. Cosmetici naturali fai da te: maschera viso alla zucca
Per donare al vostro viso un aspetto sano anche durante le giornate più rigide, usate un po’ di zucca, ideale per idratarlo e prevenire le rughe. Gli ingredienti:

1 fetta di zucca gialla

1 cucchiaio di miele

1 cucchiaio di yogurt bianco

1 cucchiaio di succo di limone

Lessate leggermente la fettina di zucca e una volta raffreddata riducetela in poltiglia con una forchetta e aggiungete il miele, lo yogurt e il succo di limone per amalgamare il tutto. Applicate la maschera sul viso e lasciatela in posa per 10 minuti, poi risciacquate.

2. Cosmetici naturali fai da te: detergente viso alla mela
 Per detergere il viso delicatamente, invece, non c’è niente di meglio che la mela. Vi serviranno:

1 mela matura

mezzo cucchiaino di miele

mezzo cucchiaino di argilla

Fate cuocere una mela, togliete la polpa e rendetela cremosa amalgamandola con il miele e l’argilla. Fate freddare e poi stendete la maschera sul viso, massaggiando con delicatezza per qualche minuto. Sciacquate e togliete i residui con un dischetto di cotone.

Struccante per occhi all’olio d’oliva

3. Cosmetici naturali fai da te: balsamo per labbra al miele
Vento e freddo mettono a dura prova anche le nostre labbra che tendono a seccarsi e spaccarsi. Per avere sempre labbra morbide da baciare vi basterà usare del miele che avete nella dispensa in cucina. Ingredienti:

7 cucchiaini di olio di mandorle dolci

2 cucchiaini di cera d’api (la trovate in farmacia e nei negozi biologici)

1 cucchiaino di miele liquido delicato

Riscaldate a bagnomaria l’olio e la cera finché non si sarà sciolta. Togliete dal fuoco e aggiungete il miele mescolando continuamente fino a far freddare il composto. Versatelo in un vasetto vuoto pulito e sterilizzato e usate il vostro balsamo per labbra quando ne avete bisogno.

4. Cosmetici naturali fai da te: maschera anti-arrossamento per le mani
Con l’arrivo dei primi freddi, prendersi cura delle mani è ancora più importante. Prendete spunto da queste due ricette casalinghe per una maschera naturale che le mantiene morbide e levigate e che previene rossori e screpolature. Avrete bisogno di:

1 patata

2 cucchiai di olio d’oliva o di mandorla dolce

Fate cuocere una patata, schiacciatela e poi aggiungete un cucchiaio d’olio d’oliva o di mandorla dolce. Applicate questo composto sulle mani, lasciate riposare per 15 minuti e risciacquate con acqua tiepida.

5. Cosmetici naturali fai da te: maschera levigante per le mani

mezza tazza di zucchero di canna

mezza tazza di rum speziato

noce moscata in polvere

1tazza di latte caldo

2-3 gocce d’olio essenziale di cannella

Mescolate lo zucchero, il rum e la noce moscata in una tazza fino ad ottenere la consistenza di uno scrub. Riempite una bacinella di latte caldo al quale avrete aggiunto qualche goccia di olio essenziale di cannella. Immergete le mani nel latte per 2-3 minuti. Strofinate il composto sulle mani per eliminare le pellicine e sciacquate con acqua tiepida. Asciugatevi le mani e applicate una crema idratante.

Impacco per capelli all’olio di cocco

https://www.wasserklinik.com/wp-content/uploads/2013/02/Kokosnuss.png

6. Cosmetici naturali fai da te: balsamo per capelli all’arancia e olio di cocco
 Capelli secchi, aridi e sfibrati? Con questi rimedi naturali riuscirete a restituire benessere e vigore alla vostra chioma grazie alle proprietà della frutta. Procuratevi:

300 ml di acqua distillata

2 arance

2 cucchiaini di olio di cocco

Sbucciate le arance e mettete in infusione le scorze nell’acqua bollente per circa 20 minuti. Inserite il tutto nel mixer, aggiungete l’olio di cocco e frullate. Filtrate il composto, applicatelo dopo lo shampoo sui capelli bagnati lasciando agire per qualche minuto e poi sciacquate con acqua tiepida.

7. Cosmetici naturali fai da te: maschera idratante capelli con banana e avocado

1 banana matura

1 avocado maturo

1 cucchiaio di olio d’oliva

Nel frullatore unite la banana, la polpa di avocado e l’olio. Se volete potete aggiungere al composto due gocce di olio essenziale profumato alla lavanda. Applicate la maschera sui capelli, insistendo su punte e lunghezze, e lasciate in posa 30 minuti. Lavate con uno shampoo delicato per rimuovere i residui oleosi e poi asciugate.

8. Cosmetici naturali fai da te: scrub corpo agli agrumi

1 cucchiaino di miele

1 cucchiaio di latte di capra

1 cucchiaio di crusca di frumento

3 gocce di olio essenziale di arancio dolce

2 gocce di olio essenziale di limone

Unite il miele al latte creando un composto omogeneo, aggiungete la crusca di frumento e gli oli essenziali. Durante la doccia, massaggiate delicatamente sulla pelle il composto e risciacquate abbondantemente.

9. Cosmetici naturali fai da te: crema rassodante corpo al ginepro

100 ml di olio

10 gocce di olio essenziale al limone

10 gocce di olio essenziale di arancio amaro

10 gocce di olio essenziale di ginepro

10 gocce di olio essenziale di cipresso.

Vi basterà mescolare questi profumati oli essenziali, depurativi e drenanti, alla base di olio d’oliva che svolgerà una funzione idratante sulla pelle. Spalmate la crema su tutte le parti interessate del corpo e lasciate assorbire.

10. Cosmetici naturali fai da te: maschera idratante piedi alle mandorle
Costretti in scarpe chiuse e fasciati da calze e calzini, la cura dei piedi non va trascurata neanche durante la stagione invernale. Per una buona maschera procuratevi:

un quarto di tazza di mandorle

un quarto di tazza di farina d’avena

3 cucchiai di burro di cacao

2 cucchiai di miele

Frullate le mandorle in modo da ridurle ad una consistenza simile a quella del caffè in polvere. Unitela alla farina d’avena, al burro di cacao e al miele e mescolate bene il tutto. Spalmate il composto sui piedi puliti e copriteli con dei calzini di cotone da tenere in posa tutta la notte. La mattina dopo, togliete i calzini, sciacquate con acqua fresca e asciugate con cura.

Kalanchoe, un’altra pianta per la cura del Cancro

 http://www.centraltexasgardener.org/wp-content/uploads/2014/09/kalanchoe-400x260.jpg

Il genere Kalanchoe raggruppa oltre 120 varietà di piante diverse, tutte facenti parte della famiglia delle Crassulacee. Molte di queste piante sono conosciute ed apprezzate in tutta Europa per la loro bellezza, così che vengono tenute in casa, o in giardino, esclusivamente come semplici piante ornamentali.

In realtà alcune varietà di Calanche sono dotate di incredibili proprietà medicamentose, tant’è che da secoli vengono impiegate nella medicina popolare di diverse zone dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina per il trattamento di un largo ventaglio di patologie, incluso il Cancro.

In questo articolo approfondiremo le proprietà di tre particolari piante, portate di recente alla ribalta qui in Europa, da un famoso agricoltore e studioso spagnolo, Josep Paese, membro e fondatore della cooperativa agricola Duce Devolution.

In Spagna Josep, insieme ad altri suoi collaboratori, coltiva moltissime varietà di piante officinali (cioè con proprietà utili per la salute dell’uomo). Tra queste c’è anche l’Aloe Arborescens, le cui foglie vengono impiegate dalla cooperativa per la preparazione della che anche Josep consiglia ai malati sia per la prevenzione che per il trattamento del Cancro.

Oltre all’Aloe, all’interno dell’immensa serra in Catalogna, grande spazio è riservato a tre varietà di Kalanchoe, anch’esse secondo lo studioso, capaci di curare moltissime forme tumorali e a conferma di ciò sul sito ufficiale della coperativa dolcarevolucio.cat, sono riportate numerose testimonianze di guarigione dal Cancro di pazienti che hanno fatto uso delle foglie di questa pianta (tra poco scopriremo come).

Queste sono le tre varietà coltivate dalla cooperativa:

Kalanchoe Daigremontiana (Bryophyllum daigremontianum);

Kalanchoe Pinnata (Bryophyllum pinnatum);

Kalanchoe Gastonis (Bryophyllum gastonis-bonnieri).

E questo è ciò che afferma Josep Pàmies sulla Kalanchoe durante una video-intervista pubblicata anche su Youtube (il video lo trovi alla fine di questo articolo):

“Abbiamo tre piante che sono state provate per il cancro. Parlo di persone che non hanno nessuna speranza di vita: uno, o due mesi di vita. Siamo riusciti a far riprendere molti di loro, dove la chimica, la chemio e la radio si erano fermate, perché non c’era niente da fare. Abbiamo avuto casi di persone che hanno reagito in maniera positiva. Questa pianta è da provare, perché non ha provocato nessun problema a persone che la prendono da un anno, ma al contrario sono migliorate.
 Quindi la prendono con la fiducia che aumenterà le loro difese immunologiche e ridurrà i marcatori tumorali e i tumori a poco a poco si dissolvono.”

In fondo all’articolo troverai anche il video dell’intervista.

Proprietà delle Kalanchoe

Le foglie delle Kalanchoe contengono: alcaloidi, glicosidi triterpenici, flavonoidi, steroidi, vitamine, sali minerali, enzimi e lipidi.

Le foglie contengono inoltre un gruppo di sostanze chimiche chiamate bufadienolidi, che hanno suscitato l’interesse degli scienziati. Queste sostanze sono molto simili, per struttura ed attività, ad alcuni farmaci utilizzati per il trattamento clinico dell’insufficienza cardiaca congestizia e condizioni connesse. I bufadienolidi della Kalanchoe hanno dimostrato durante diversi studi clinici, di possedere una spiccata proprietà insetticida, antibatterica e soprattutto antitumorale. Uno degli studi pubblicati su Pubmed.

Sempre le foglie hanno anche proprietà immunostimolanti, antinfiammatorie e vasodilatatorie che le rendono efficace nel trattamento di vari tipi di cancro, leucemia, lupus, miomi, complicanze polmonari e renali, diabete, bronchite, ulcere, ustioni e patologie della pelle.

Kalanchoe Daigremontiana

Il suo habitat naturale sono i paesi a clima tropicale, come l’India e il Madagascar, l’isola di cui la pianta è originaria. La Kalanchoe Daigremontiana è conosciuta con molti nomi, come “Madre di Migliaia “, per via dei numerosi figlioletti presenti sui margini delle foglie, “Aranto e “Spina dorsale del diavolo “.

È caratterizzata da foglie carnose verdi, con macchie scure e allungate sulla pagina inferiore. I margini sono ricchi di piccoli germogli di nuove piantine, che si staccano facilmente e dopo aver toccato il suolo, sviluppano rapidamente le radici e danno vita ad una pianta indipendente. Questa sua caratteristica la rende particolarmente “prolifica”, tant’è che in molti paesi è considerata alla strenua di una vera e propria pianta infestante.

Utilizzi

Nella medicina tradizionale il succo di Kalanchoe Daigremontiana è un rimedio per la diarrea e “tutti i tipi di febbre”. Un unguento preparato con il succo fresco delle foglie mescolato ad olio o a burro di karitè può esseere utilizzato esternamente per il trattamento di ascessi, bruciature, ulcere e ferite. L’unguento, così preparato, ha azione antiemorragica, antinfiammatoria e cicatrizzante.

Per uso interno Josep Pàmies la consiglia per la cura del cancro e in combinazione con l’assunzione di stevia, una pianta dalle foglie più dolci dello stesso zucchero, viene consigliata per la cura del diabete.

Alcune immagini:

Le Kalanchoe agiscono a 360° sul nostro organismo, pertanto il loro spettro di azione è davvero molto ampio e ancora non si sa esattamente in quante e quali patologie queste piante possono trovare impiego.

Per ora possiamo attingere dall’esperienza tramandataci dalla medicina popolare dei paesi dove le Kalanchoe hanno trovato un largo utilizzo per il trattamento e il medicamento di queste patologie. Tra queste possiamo elencare le seguenti: cancro, cancrena e ferite profonde, infezioni e ustioni, ascessi, punture di insetto o morsi di animali, reumatismi, artrite, infiammazioni di vario tipo, ipertensione, diabete, coliche renali, diarrea e malattie della pische (schizofrenia, ansia e attacchi di panico).

Per il trattamento di queste patologie vengono sempre impiegate le foglie (i fiori invece sono tossici), che possono essere utilizzate sia per via interna che per via esterna.

Per uso esterno

Le foglie di Kalanchoe vanno schiacciate fino ad ottenere un impiastro. Oppure, in alternativa, si possono spremere le foglie fino ad ottenere il succo, che andrà mescolato ad un olio vegetale, in modo da ottenere una sorta di unguento da applicare sulla parte malata (ustione, ferita, cancrena, ecc..).
 Utilizzata in questo modo la foglia di Kalanchoe ha una potente azione antinfiammatoria, antiemmoragica ed astringente.

Per uso interno

In questo caso le foglie si mangiano. Hanno un gusto leggermente acidulo, ma tutt’altro che sgradevole. Si possono mangiare crude da sole, oppure in insalata. Josep Pàmies consiglia di non superare i 30 g di foglie al giorno (più o meno un pezzo di foglia delle dimensioni di una carta di credito). Le foglie possono essere assunte anche spremute e bevute a mo’ di succo.

In alternativa è possibile utilizzare le foglie di Kalanchoe per la preparazione di un infuso. In questo caso si usa un cucchiaino di foglie di Kalanchoe per una tazza d’acqua (250 ml). Josep consiglia di bere tre infusi al giorno prima di ogni pasto.

Josep consiglia anche di consumare le foglie di Kalanchoe, nelle quantità indicate, tutti i giorni, ma di fare una pausa ogni mese per almeno 2 settimane. Nel frattempo nulla ti impedisce di proseguire con altre cure, come con l’utilizzo dell’Aloe secondo la ricetta di Padre Zago, di tisane, o di altri rimedi naturali o non.

Controindicazioni

Nel consumo di questa pianta bisogna utilizzare alcune precauzioni, in quanto non è totalmente priva di effetti collaterali.

È sconsigliato l’uso in gravidanza, in quanto può provocare contrazioni uterine;

È sconsigliato l’utilizzo per lunghi periodi di tempo. In genere è meglio attenersi alla regola dei 30 giorni e 15 giorni di pausa, per poi riprendere il trattamento;

Tutte le piante del genere Kalanchoe contengono bufadienolidi, che sono glicosidi cardiaci. Per cui nei pazienti che sono affetti da malattie cardiache o che in passato ne hanno sofferto, è caldamente consigliato un consulto medico;

Gli studi clinici condotti sulle piante di Kalanchoe indicano che i suoi componenti possono essere tossici sull’organismo se si supera un dosaggio pari a 5 grammi giornalieri per kg di peso. In una persona che pesa 60 kg il limite sarebbe dunque di 300 g di foglie di Kalanchoe al giorno, un dosaggio che è comunque 10 volte superiore a quello consigliato da Josep Pàmies, ovvero 30 g al giorno.

«Natürliches Antibiotikum selbst gemacht Auf deutsch Sprache»

ORIGINAL REZEPT UF DEUTSCH 

Achtung Umgang mit Chili-Schoten, weil es schwierig ist, Brennen

sogar die Pest. Das Grundrezept dieses starken Tonikums reicht

zurück in das mittelalterliche Europa, d. h. in eine Ära, als Menschen

unter allen Arten von Krankheiten und Epidemien litten.

aus den Händen zu bekommen. Seien Sie vorsichtig, der Geruch ist

stark, und es kann sofort die Nasen-Nebenhöhlen stimulieren.

Zutaten

700 ml Apfel-Weinessig (immer biologischen verwenden)

1/4 Tasse fein gehackter Knoblauch

1/4 Tasse fein gehackte Zwiebeln

2 frische Peperoni, die schärfsten, die zu bekommen sind

1/4 Tasse geriebener Ingwer

2 EL geriebener Meerrettich

2 EL Kurkuma-Pulver oder 2 Turmeric-Wurzeln

stark, und es kann sofort die Nasen-Nebenhöhlen stimulieren.

Zubereitung

Alle Zutaten in eine Schüssel geben, außer den Weinessig. Die Mischung in ein Einweckglas umfüllen. Gießen Sie den Apfelessig ein und füllen Sie es an den Rand. Am besten ist es, wenn 2/3 des Glases aus trockenen Zutaten bestehen und der Rest mit Essig aufgefüllt wird. Gut verschließen und schütteln. Bewahren Sie das Glas an einem kühlen und trockenen Platz für zwei Wochen auf.

 

Mehrmals täglich gut schütteln. Nach 14 Tagen pressen Sie die Flüssigkeit in eine Plastikschale. Nehmen Sie am besten ein Sieb dafür. Quetschen Sie so lange, bis der ganze Saft herauskommt. Verwenden Sie die trockenen Zutaten-Reste fürs Kochen. Ihr Meister-Tonikum ist fertig zur Verwendung. Sie brauchen das Tonikum nicht im Kühlschrank aufbewahren. Es ist lange haltbar.

Dosierung Vorsicht: Der Geschmack ist sehr intensiv und scharf!

 

Gurgeln und hinunterschlucken. Nicht mit Wasser verdünnen, da es

die Wirkung reduziert. Nehmen Sie 1 EL jeden Tag, um das

Immunsystem zu stärken und gegen Erkältungen. Erhöhen Sie täglich

die Menge, bis Sie eine Dosis von einem kleinen Glas pro Tag erreichen

(Größe eines Alkohol-Glases). Wenn Sie gegen eine ernstere Krankheit oder Infektion ankämpfen, nehmen Sie 1 EL des Tonikums 5-6 Mal am Tag.

 

Es ist ungefährlich für schwangere Frauen und Kinder (in geringer Dosierung verwenden), weil es rein natürliche Zutaten sind, die keine Giftstoffe enthalten.

Extratipp: Essen Sie eine Scheibe Orange, Zitrone oder Limone, nachdem Sie das Tonikum benutzt haben, um das brennende und das Hitzegefühl zu reduziere

Natürliches Antibiotikum selbst gemacht Auf deutsch

Es kann viele chronische Zustände und Erkrankungen heilen. 

 

Es fördert die Durchblutung und reinigt das Blut. Dieses Rezept hat Millionen von Menschen im Laufe der Jahrhunderte geholfen, die tödlichen Krankheiten zu bekämpfen. Das Geheimnis liegt in der leistungsstarken Kombination aus hochwertigen natürlichen und frischen Zutaten. Zusammenfassend ist dieses Tonikum wirkungsvoll bei der Behandlung aller Krankheiten, es stärkt erfolgreich das Immunsystem, es wirkt antiviral, antibakteriell, antimykotisch. Gegen Parasiten. Es hilft bei den schwersten Infektionen heilte

 

IN ITALIANO

ANTIBIOTICO NATURALE MOLTO EFFICACE

PREPARAZIONE «ANTIBIOTICO FATTO IN CASA»
 LA RICETTA

Fai attenzione ai peperoncini perché brucia, esso distrugge persino la peste.
La ricetta di base di questo potente tonico è sufficiente.
Questo tonico era la medicina dell’Europa medievale, un'era in cui le persone
soffrivano di tutti i tipi di malattie ed epidemie. Lava bene le tue mani, e non strofinarti gli occhi con esse. L'odore e le sue proprietà sono efficaci, è forte e può stimolare immediatamente i sensi.

INGREDIENTI

700 ml di aceto di vino di mele (usare sempre biologico)
1/4 tazza di aglio tritato finemente
1/4 tazza di cipolle tritate finemente
2 peperoncini freschi, il più piccante disponibile
1/4 tazza di zenzero grattugiato
2 cucchiai di rafano grattugiato
2 cucchiai di polvere di curcuma o 2 radici di curcuma
forte e può stimolare immediatamente i seni.

PREPARAZIONE

Gli ingredienti si possono tagliare fini o passarli per il frullino.
Metti tutti gli ingredienti in una ciotola, (tranne l'aceto di vino). Trasferisci la miscela in un barattolo di vetro. Versare l'aceto di mele e riempirlo fino all'orlo. È meglio se 2/3 del bicchiere sia costituiti da ingredienti e il resto riempirlo di aceto. Chiudi bene e agita. Conservare il barattolo in un luogo fresco e asciutto per due settimane.

  Agitare bene più volte al giorno. Dopo 14 giorni, si può incominciare ad ingerire il succo che si è formato, colandolo con un passino o spremere il liquido. Spremi fino a quando non esce tutto il succo. Usa gli avanzi di ingredienti rimasti per cucinare. Il tuo tonico principale è pronto per l'uso. Non è necessario conservare il tonico in frigorifero. Ha una lunga durata.

Dosaggio Attenzione: il gusto è molto intenso e pungente!
Gargarismi e deglutire. Non diluire con acqua così com'è
  l'effetto è ridotto.

Prendi 1 cucchiaio ogni giorno per farlo
Rafforzare il sistema immunitario e contro il raffreddore. Aumenta ogni giorno
la quantità fino a raggiungere una dose di un bicchiere al giorno
  (Dimensione di un bicchiere di alcol).

Se stai combattendo una malattia o un'infezione più grave, prendi 1 cucchiaio di tonico 5-6 volte al giorno.
È sicuro anche per donne in gravidanza e bambini (utilizzare a basse dosi) perché sono ingredienti puramente naturali che non contengono tossine.
Consiglio extra: mangia una fetta di arancia, limone o lime dopo aver usato il tonico per ridurre il bruciore e la sensazione di calore

ANTIBIOTICO NATURALE FATTO IN CASA 

 Può curare molte infezioni e malattie croniche. Promuove la circolazione sanguigna e purifica il sangue. Questa ricetta ha aiutato milioni di persone a combattere malattie mortali nel corso dei secoli.

Il segreto sta nella potente combinazione di ingredienti naturali e freschi di alta qualità. In sintesi, questo tonico è efficace nel trattamento di tutte le malattie, rafforza con successo il sistema immunitario, ha effetti antivirali, antibatterici, antifungini. Contro i parassiti. Aiuta a curare le infezioni più gravi

 

STORIA VERA

Da bambina conoscevo una cara vecchietta, era una vicina di casa. Io penso che lei era nata alla fine dell’”Ottocento e l’inizio del “Novecento, non conosco la data con precisione, anche se probabilmente me lo aveva raccontato.

Quando ero piccola mi piaceva molto stare in compagnia di gente anziana, essi mi raccontavano tante storie dei tempi passati e questo mi affascinava molto.

Si poteva imparare molto da loro, erano bei tempi, anche se a volte ti raccontavano anche storie che turbavano l’animo di un bambino. Questa vecchietta mi raccontò una storia che non ho mai più dimenticato. 

 

Lei aveva vissuto il tempo della “Peste dell’inizio “Novecento, e mi raccontava che lei si era ammalata di quel male. Aveva l’età fra i dieci o tredici anni, la mamma era molto preoccupata perché ai tempi non cerano medicine per una malattia simile. Il dottore curante aveva dato ordini alla mamma di non lasciare cibi in casa, perché lei più mangiava più alimentava il “virus nel suo corpo. Lei poteva mangiare solo sotto controllo della mamma qualcosa. La mamma come tutti a quei tempi trascorreva i giorni nei campi a lavorare, e quindi non poteva restare vicino alla sua figlia ammalata. Lei restava da sola tutto il giorno chiusa in casa. Non poteva uscire perché la porta era chiusa di fuori, ma non poteva neanche mangiare perché non c’era niente in casa.

A quei tempi si usava tener sempre a disposizione sul bordo del cammino una bottiglia di vino e una di olio di oliva, poi si usava anche appendere i peperoni in cucina, per mangiarli poi da secchi come peperoni croccanti. Un giorno lei aveva tanta fame che non sapeva più cosa mettersi in bocca.

Si è alzata in cerca di qualcosa da mangiare, ma non c’era niente, proprio niente, l’unica cosa che c’era era l’olio e il vino e una treccia di peperoncini forti secchi appesi in cucina.

In un primo momento ha pensato che era impossibile mangiarli senza pane, ma che era meglio che niente. Prese una padella e vi verso dell’olio d’oliva e parecchi peperoncini, accese il fuoco e li fece friggere brevemente, poi prese la bottiglia del vino e si mise al tavolo. Si mangiò tutti quei peperoncini e si bevve anche un paio di bicchieri di vino rosso, diventò rossa come un peperone e si sentiva bruciare tutto il corpo, e dopo ciò se ne andò a letto di nuovo. La sera la mamma non si accorse di niente.

I giorni seguenti ebbe visita dal Dottore, appena la ebbe visitata rimase perplesso; la mamma le chiese se la malattia fosse peggiorata; ma il dottore rispose che la malattia era sparita e che la bambina stava abbastanza bene. Allora il dottore chiese alla madre cosa gli avrebbe dato perché ciò avvenisse, ma la mamma gli rispose che non gli aveva dato niente di speciale. Poi chiesero alla bambina se avrebbe mangiato qualcosa all’insaputa della madre, ma lei disse di no. Bisogna sapere che una volta se i genitori davano un ordine si doveva ubbidire, altrimenti seguivano i castighi che di solito erano botte. Bè, la bambina non avrebbe parlato per paura delle minacce della madre. 

Il dottore sapendo il motivo disse alla mamma di allontanarsi, e lei così fece. Poi disse alla bambina di raccontargli cosa aveva mangiato, lei negava, il dottore allora per farla parlare gli promise del denaro. Si può immaginare, a quei tempi il denaro era raro, specialmente in tanta povertà, ma lei gli disse che avrebbe parlato solo se lui gli prometteva di non dire niente a sua madre.

Lui glielo promise e lei gli racconto tutto. Il dottore divulgo quella notizia ai “Elaboranti”, essi fecero un “esperimento, presero dell’olio d’oliva puro e vi unirono il peperoncino e il vino e poi vi unirono il “Virus della “peste, e in pochissimo tempo il batterò morì! Poi presero l’olio di oliva con del peperoncino e vi unirono del latte, e videro che il batterò si alimentava alla svelta e cresceva.

Visto ciò fecero una medicina a base di olio d’oliva e peperoncino molto piccante con del buon vino, per poter guarire la Peste. Lei mi raccontava che quella scoperta aveva salvato la vita di molti ai tempi.

 

(Indicazioni importanti) è consigliabile in caso di infezioni di “virus di non alimentarsi con prodotti lattei), ma di toglierli per tutto il tempo della terapia dalla dieta alimentare. 

Molto efficaci e anti batterie sono l’aglio e la cipolla, il peperoncino amaro e lo zenzero, senape e cavoli vari, rafano e radicchio cc.

 

RICETTA MISTA ANTIBIOTICO DA SPUNTINI E CONDIMENTO

5 cipolle, 3 teste di aglio, peperoncino, curcuma, olio di oliva, 1 decilitro di Aceto rosso o bianco, sale e un pizzico di zucchero. (si possono aggiungere anche altri ingredienti a piacere) Tagliuzzare il tutto o passarlo con il frullino, aggiungere abbastanza olio di oliva da raggiungere una pasta medio densa.

Poi metterla in barattoli e conservarla in frigo, si mantiene persino per mesi o più, mantenere sempre l’olio sopra. È buona sul pane sulla pasta ecc., bisogna mangiarla a crudo non cuocerla. Attraverso la cottura molte o quasi tutte le proprietà benefiche si distruggono.