LA POTENTE FORZA DEL PERDONO - LIBERAZIONE - GUARIGIONE 

Il perdono è una parte molto centrale del vangelo, è buono essere ricordati delle promesse veramente straordinarie che Dio dà riguardo a questo. Di seguito sono descritti alcuni versetti sul perdono, le sue condizioni e la sua forza. Leggendo i Versetti Biblici, possiamo scoprire la Potenza del perdono, e la sua forza liberatrice e guaritrice. 

Quando ci pentiamo dei nostri falli, e perdoniamo noi stessi e anche gli altri, possiamo sperimentare la vera forza liberatrice. Perché solo quando noi perdoniamo gli altri, riceviamo il perdono di Dio per i nostri peccati. Se noi non facciamo il primo passo verso Dio e il prossimo, impediamo a Dio di avvicinarsi a noi e operare nel nostro cuore e nella nostra vita. Di salvarci, liberarci dal potere e la schiavitù si “satana, e da tutti i mali che procedono dal peccato. 

Il “Perdono è la chiave della salvezza dell’anima, e della guarigione del corpo. Dio si può avvicinare e operare in noi, solo quando abbiamo riconosciuto di essere dei peccatori bisognosi della Sua misericordia e perdono. Dopo questo ravvedimento Spirituale, riconosciamo quando siamo imperfetti e deboli nella carne. Lo Spirito è volenteroso, ma la carne è viziosa e ribelle alla voce dello Spirito. 

Questa battaglia l’ha quasi sempre vinta la carne, a causa del suo appetito mondano. Per lasciar vincere la voce dello Spirito, bisogna “domare la carne, ed essere “ubbidienti seguaci di Cristo. Il tal modo scopriamo la nostra natura dedica a peccare, e l’imperfezione delle nostre opere carnali. E questo ravvedimento ci fa comprendere che il nostro fare e dire, non solo danneggia noi stessi, ma coloro che ci sono intorno. 

E così comprendiamo anche il bisogno di perdonare noi stessi, e chiedere perdono a gli altri, nel prezioso nome di Gesù Cristo. Lui ci ha perdonato e “Riscattati già su quella Croce, ha già fatto il primo passo verso di noi, adesso tocca a noi fare il prossimo passo verso di Lui, e accettare il Suo misericordioso perdono, e perdonare i nostri debitori. Gesù prima di “Spirare sulla Croce disse: Padre “perdona loro perché non sanno quello che fanno! 

E anche noi per amore Suo siamo chiamati a fare lo stesso. L’uomo schiavo del peccato è cieco, sordo e muto. Non vede e non sente, e non da gloria a Dio, e non si ravvede e non si salva. Ma colui al quale sono stati aperti gli occhi, vede, sente e parla, e quindi è chiamato a prendere il cieco per mano e guidarlo alla luce della Verità, e non accusarlo della sua infermità! In questo consiste l’amore di Dio, e il lavoro dei veri seguaci del Signore. Il seme che cade su un terreno ben preparato, nascerà di certo, e porterà abbondante frutto. Esso abbonderà e non si esaurirà, proprio come la farina e l’olio della vedova che ha ospitato Elia il Profeta di Dio. Siate fedeli nel poco dice il Signore, e sarete benedetti nel molto.    

(Salmi 103:10-12): Egli non ci tratta secondo i nostri peccati, e non ci castiga in proporzione alle nostre colpe. Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così è grande la sua bontà verso quelli che lo temono. Come è lontano l'oriente dall'occidente, così ha egli allontanato da noi le nostre colpe.>>

(Salmi 130:3-4): Se tieni conto delle colpe, Signore, chi potrà resistere?  Ma presso di te è il perdono, perché tu sia temuto.>>

(Isaia 1:18): Poi venite, e discutiamo” dice il Signore; “anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana.>>

(Isaia 43:25): Io, io, sono colui che per amor di me stesso cancello le tue trasgressioni e non mi ricorderò più dei tuoi peccati.>>

(Isaia 55:7): Lasci l'empio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; si converta egli al SIGNORE che avrà pietà di lui, al nostro Dio che non si stanca di perdonare.>>

(Michea 7:18-19): Quale Dio è come te, che perdoni l'iniquità e passi sopra alla colpa del resto della tua eredità? Egli non serba la sua ira per sempre, perché si compiace di usare misericordia. Egli tornerà ad avere pietà di noi, metterà sotto i suoi piedi le nostre colpe e getterà in fondo al mare tutti i nostri peccati.>>

(Matteo 6:14-15): Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.>>

(Marco 11:25): Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro, che è nei cieli, vi perdoni le vostre colpe.>>

(Luca 6:37): Non giudicate, e non sarete giudicati; non condannate, e non sarete condannati; perdonate, e vi sarà perdonato.>>

(Luca 7:47-48): Perciò, io ti dico: i suoi molti peccati le sono perdonati, perché ha molto amato; ma colui a cui poco è perdonato, poco ama.>>

(Luca 24:46-47): Così è scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno, e che nel suo nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il perdono dei peccati a tutte le genti.>>

(Atti 3:19-20): Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati e affinché vengano dalla presenza del Signore dei tempi di ristoro.>>

(1 Corinzi 6:9-11): Non sapete che gl'ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v'illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.>>

(Efesini 1:7-8): In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, che egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d'intelligenza.>>

(Colossesi 1:13-14): Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati.>>

(1 Giovanni 1:9): Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.>>

(1 Giovanni 2:1-2): Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. Egli è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.>>

(Matteo 18:21-22):"Allora Pietro si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?»  E Gesù a lui: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.» 

(Matteo 6:14-15): "Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.">>

Perdonare qualcuno che ti ha fatto un torto, che sia qualcosa di relativamente piccolo, o per azioni che ti hanno danneggiato seriamente, a volte può sembrare una montagna difficile da scalare, specialmente per uno scalatore inesperto. Per scalarla senza mettere in pericolo la propria vita in un modo o nell’altro; bisogna conoscere bene la montagna e i suoi pericoli, e insegnare accuratamente l’arte da scalatore. 

Anche il senso del perdono deve essere approfondito! Per essere pronti a perdonare, bisogna approfondire meglio la natura e l’origina del peccato, e l’importanza del ravvedimento. Se si perdona solo a parole e non dal profondo del cuore; ciò è simile a una ferita non medicata e disinfettata accuratamente, che anche in apparenza sembra guarita, emette qua e là liquido infetto. Solo quando essa viene ripulita accuratamente e medicata, guarirà senza conseguenze. 

Il peccato è causa di ferite e malattie dell’anima, che di conseguenza infettano anche il corpo. Se codesti mali non vengono radicalmente sradicati e curati con cura, essi si dileguano infettando altri organi, fino a diventare dei malesseri cronici. Prima si interviene nella cura, è meglio è, si previene così il peggio. Il peccato è un “cancro, e se esso non viene bloccato in tempo, si ammala tutto il corpo, e lo uccide insieme all’anima. 

Per codesto “cancro, Gesù è andato alla Croce! Gesù ha lasciato colpire e lacerare il peccato e ogni sua causa, nella sua carne, a messo a disposizione il Suo corpo all’ira del peccato. Si è caricato su di Esso i nostri peccati, le nostre colpe, e le nostre malattie. Realmente, la carne del corpo di Gesù è stata colpita dai peccati della nostra ribellione, e dalle conseguenze, che sono malattie e ogni sorta di malesseri a cui essa è soggetta. 

E dato che, “Essa era diventata “impura per colpa nostra, ha dovuto essere flagellata e condannata a morte. Gesù Cristo è stato flagellato e crocifisso a morte, al posto nostro. Eravamo noi che dovevamo subire tutto ciò, ognuno di noi! Ma Dio per risparmiarci tanto dolore, ha deciso di “Espiare il peccato di tutti gli ingiusti, sul Giusto. Nei tempi della Legge, il peccatore veniva subito giustiziato, veniva portato fuori dal campo e messo a morte, ucciso con le pietre ecc. 

Immaginiamoci cosa vuol dire, ricevere un colpo da una violenta pietra? E per uccidere qualcuno, di solito ci vogliono tanti colpi di pietra. Si potrebbe dire che il corpo di colui che aveva peccato, doveva essere colpito e lacerato per le colpe commesse. Quindi ognuno di noi, dovrebbe essere portato fuori dal campo e lacerato a morte per la sua natura peccaminosa. 

Ma nonostante ciò, la morte di costui non potrebbe assolverlo dai suoi peccati, perché il peccato, non può assolvere il peccato stesso. Esso non può sconfiggere sé stesso; “satana non sconfigge satana, non lotta contro sé stesso, ma se pur lo facesse, non c’è giustizia fra lo stesso, perché sono della stessa natura. Quindi l’uomo non può assolvere sé stesso, anche se si lascia flagellare e uccidere per le proprie colpe. Esso vive, soffre e muore nel peccato. Solo un “Giusto senza peccato può liberarlo ed “Espiare la “Condanna che pesa su esso, una volta per sempre. Giusto è solo Dio, quindi Lui ha dovuto prendere forma umana e rivestirsi di un corpo, per poter caricare su esso il peccato dell’uomo e le sue conseguenze, e lasciarlo flagellare e annientare nella sua carne. 

Per mezzo dei colpi e delle lividure inflittigli, siamo stati liberati e purificati dal dardo del (peccato), e delle nostre colpe, e dichiarati giusti da Dio. Il peccato e le sue conseguenze sono stati flagellati e uccisi insieme al corpo di Gesù Cristo. Noi abbiamo “Remissione dei peccati, solo se ci lasciamo crocifiggere e morire al peccato insieme al nostro Signore su quella croce.

(Giovanni.6. 51-59):51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno, e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».52 Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». 53 Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 

55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. 57 Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. 58 Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno». 59 Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga a Cafarnao.>>

Mangiare il corpo di Cristo, vuol dire nutrirsi della Sua Parola. Nella Genesi sta scritto: la Parola era dal principio, e la Parola era Dio. Quindi chi apre il cuore a Gesù Cristo, “riconoscendosi peccatore e colpevole delle “Sue sofferenze e morte sulla croce, e si “pente e “ravvede, “colui muore al peccato nella sofferenza e morte di Gesù, e “Risuscita in Lui in gloria. Morire al peccato in Gesù significa: aprirgli il cuore in Verità, e camminare nelle Sue orme, abbracciandosi la croce assegnatagli, e seguirlo fino sul monte del “Calvario, e lasciarsi crocifiggere in Lui al peccato. 

Camminare in e con Gesù, e seguirlo fedelmente con la propria croce sulle spalle! Essere pronti a soffrire e morire per amor Suo, come Lui lo è stato per amor nostro. Chi vuol salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà per “amor mio, la troverà, disse Gesù. Ogni qualvolta che mangiamo il pane, rammentiamo di essere morti al peccato in Lui, e che grazie ai flagelli e alle lividure che il Suo corpo ha subito, siamo stati “Riscattati dalla schiavitù del peccato che domina nella carne. Mangiare il pane che rappresenta il Suo corpo, vuol dire nutrirsi del cibo che viene dal cielo, che è Gesù Cristo, diventare uno con Lui, nella gioia e nella sofferenza. Dar Gloria a Dio nella gioia e nel dolore, essere ubbidienti e fedeli, caricarci la croce e andare avanti fino su Golgata. Dar Gloria a DIO senza sì e ma, “perdonare i propri nemici, e vivere possibilmente in pace con tutti, evitare il male e fare il bene. 

Chi porta la sua croce e segue il Signore fino a Golgata, e muore al peccato in Lui, esso risuscita anche in gloria in Lui. Muore al peccato, e risuscita in gloria, e il maligno non lo tocca. Abbiamo visto che mangiare il corpo di Cristo, vuol dire morire al peccato con Gesù su quella croce, e nutrirsi del pane della vita, che è la Sua Parola, la quale ci nutrisce e ammonisce, e ci forma a immagine del nostro Salvatore Gesù Cristo. 

Gesù oltre a sacrificare il suo corpo per l’annientamento dei nostri peccati, versò il Suo Sangue per “riconciliarci con il Padre nello Spirito. Nel Sangue è la Vita, il Sangue di Gesù è il Patto della nuova alleanza. Chi accetta Gesù Cristo e lo segue, oltre ad essere salvato a Vita eterna, ha comunione con Dio, e gli è permesso “tramite il Suo “Sangue l’accesso nel luogo santissimo, davanti alla Sua gloria. 

L’accesso nel luogo Santissimo, nell’antico Testamento era permesso solo al sacerdote prescelto da Dio. Costui poteva entrare nel luogo santissimo solo una volta all’anno, e solo dopo aver fatto l’espiazione del peccato per il popolo e gli addetti al Tempio, e per lui stesso; e dopo aver fatto l’aspersione del “sangue. Senza “sangue non poteva entrare nel luogo “Santissimo, alla presenza di Dio, altrimenti moriva. Nessuno può vedere Dio e restare in vita, e poi anche coperto dall’immondizia dei propri peccati. 

Il “sangue permetteva al sacerdote di potersi presentare davanti a Dio, per pregare per i peccati di tutti loro. Il Patto fatto a Mose da Dio, era di ubbidire e mettere in pratica i Suoi comandamenti, e purificarsi tramite i sacrifici di agnelli e tori ecc. senza difetto. Coprendo così il loro peccato tramite il sacrificio offerto, e l’aspersione del sangue sull’altare. In tal modo potevano presentare le loro colpe al “sacerdote, il quale faceva l’Espiazione per loro con il sangue del sacrificio, davanti a Dio l’Eterno. Ma più tardi Dio ha messo fine a tutto quel spargimento di sangue, e ha sparso una volta per sempre il Sangue del Suo Figlio. 

Gesù è l’Agnello del Sacrificio, sacrificato per i nostri peccati. Il Suo Sangue è il Patto della Nuova Alleanza fra Dio e gli uomini. Se con i sacrifici di tori e agnelli si espiavano i peccati, e con il loro sangue si poteva trovare grazia di essere ascoltati da Dio! Quanto di più, si ha “accesso davanti a Dio per mezzo del Sangue del Suo prezioso Figlio? Tramite il corpo di Gesù, si è Riscattati dal peccato, e dal Suo prezioso Sangue guariti e “Riconciliati con la Vita, con Dio. Senza nutrirsi del “Corpo del Signore, e senza bere il Suo “Sangue, “non c’è comunione e riconciliazione con Dio, con la Vita. E quindi si vive e muore senza mai conoscere la Vita, ne in questo mondo, né in quello avvenire.>> 

(Luca.22): 17E, ricevuto un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e fatelo passare tra voi, 18perché io vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non verrà il regno di Dio». 19Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 20E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi».

(Giovanni.6): 47In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
48Io sono il pane della vita. 49I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; 50questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. 51Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

52Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». 53Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. 54Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. 55Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 

56Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. 57Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. 58Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».  

(Matteo.26):26Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e, mentre lo dava ai discepoli, disse: «Prendete, mangiate: questo è il mio corpo». 27Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, 28perché questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati. 29Io vi dico che d’ora in poi non berrò di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi, nel regno del Padre mio».    

(Lettera ai Romani.5): 5La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
6Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. 7Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. 8Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. 9A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. 10Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. 

11Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.12Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, e così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato.

13Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge, 14la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.15Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo si sono riversati in abbondanza su tutti. 

16E nel caso del dono non è come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed è per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed è per la giustificazione. 17Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.18Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. 1

9Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.20La Legge poi sopravvenne perché abbondasse la caduta; ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia. 21Di modo che, come regnò il peccato nella morte, così regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.>>

GESÙ DISSE: PADRE PERDONA LORO PERCHÉ NON SANNO QUELLO CHE FANNO. IL PERDONO È UN ATTO D’AMORE E MISERICORDIA.

(Luca 23): 34Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno».

Cristo soffrì l'ingiustizia, un'ingiustizia anche crudele. Nessuno potrebbe aver sofferto in modo più ingiusto che Cristo. E alcune delle sue ultime parole che disse, furono: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno». 

È semplice, o impossibile perdonare? 

(Marco 9:23): 23Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». 

E quando non hai la forza, quando sai che non hai dentro di te il voler perdonare, allora lo devi trovare in Cristo. "Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica.

(Filippesi 4:12-13): 12So vivere nella povertà come so vivere nell’abbondanza; sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all’abbondanza e all’indigenza. 13Tutto posso in colui che mi dà la forza.>>

Perdonare non nega l’ingiustizia ricevuta, e neanche annienta la responsabilità del debitore, che dovrà risponderne davanti a Dio, o in questo mondo, trovando misericordia e ricevendo il perdono, o nell’altro, davanti al Giusto Giudizio. Il perdono è una medicina dell’anima, e un benessere per il corpo, esso libera dal veleno dell’odio e dall’ amarezza, e dal loro peso. Il perdono non si dà solo a motivo della persona che stai perdonando, ma per te stesso, così che non devi vivere con quel pesante fardello e ammalarti.

(Malachia 4:2):"Ma per voi che avete timore del mio nome spunterà il sole della giustizia, la guarigione sarà nelle sue ali; voi uscirete e salterete, come vitelli fatti uscire dalla stalla.>>

Il fatto che perdoni qualcuno non condona il tuo comportamento verso di lui e viceversa. Il perdono non vuol dire acquistare fiducia di nuovo verso l’offensore, e neanche costringe a dimenticare. Questo non lo troviamo nella S. Bibbia. Anzi è savio prendersi la distanza dalle persone che ti feriscono e colpiscono ingiustamente. La discordia è frutto di odio, il perdono invece è il frutto della misericordia. 

Perdonare vuol dire non sentire più rancore, ma un sentimento di pace. Il che alimenta la salute dell’anima e del corpo. Quindi perdonare gli altri, vuol dire far del bene a sé stesso. Perché l’odio, l’invidia e la discordia ecc., sono frutto del peccato, e causa di ogni malessere fisico e spirituale. Dio è “giusto. Sarebbe buono e giusto se l’offensore riconosce le sue colpe davanti a Dio, e anche davanti a colui che ha offeso. 

Ma il perdono non dipende da quello che decide o fa l’altro, ma dal tuo volere, sapendo che è salute per te. Il perdono non vuol dire che il colpevole non è chiamato a caricarsi le sue colpe e responsabilità! Sarebbe bene se entrambi le parti possono arrivare ad un accordo, e un perdono reciproco, assumendosi ognuno le proprie colpe e responsabilità! Ma di solito non è così, quindi per arrivare a bonificare i danni, si deve intervenire spesso con la legge, è per questo che essa sussiste. 

Chi poi non riconosce le sue colpe davanti a Dio e agli uomini in questa vita, lo dovrà riconoscere davanti al Suo Trono in quella avvenire. Ma come abbiamo detto, il perdono avviene indipendentemente da come si procede. Esso avviene nel cuore, dopo di ciò anche il resto procede più pacificamente e veritiero. Dove c’è il perdono, c’è anche l’intervento e la Sapienza del Signore, e la sua luce risplende e rischiara le tenebre.

È importante notare che il perdono non è un sentimento, è una scelta. “Scegliere il perdono, significa andare da Dio in ginocchio per ricevere la forza di perdonare. Significa “scegliere di non lasciare che i pensieri di odio regnino nel tuo cuore. Il che ti spinge ad andare a Dio per trovare aiuto e conforto, invece di continuare a guardare indietro nel peccato, anche quando i nostri sentimenti ci spingono a ignorare e continuare nell’odio e nella discordia. 

Non dobbiamo ubbidire alla mente, e neanche ai sentimenti avvelenati che si nascondono nel cuore, ma bisogna imparare a ubbidire la voce di Dio, “ascoltarla e metterla in pratica, senza sì e ma. Se noi gli ubbidiamo, il Signore ci aiuta a perdonare, e ci guarisce da ogni rancore che ci brucia dentro. Gesù nelle Sue sofferenze, non ci incolpava e oltraggiava, e neanche a coloro che lo avevano umiliato e flagellato. Se Cristo Vive in noi, lo Spirito Santo ci aiuta a perdonare, e ci fascia le dolorose ferite, in modo che esse guariscono senza restare alcuna cicatrice. 

(1 Pietro 2): 21A questo infatti siete stati chiamati, poiché anche Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: 22egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca, 23oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia. 24Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; 25dalle sue piaghe siete stati guariti. Eravate erranti come pecore, ma ora siete tornati al pastore e guardiano delle vostre anime.>>

AVVICINATI A DIO CON CUORE PURO E SARAI FASCIATO E GUARITO. 

(1. Corinzi.13:4-5): 4La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, 5non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, 6non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità. 7Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.>> 

(Efesini.4:26-27): Nell’ira, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date occasione al diavolo.>>

(Levitico 19: 17-18): Non coverai nel tuo cuore odio contro tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai d'un peccato per lui. Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore.>>

(Proverbio 10:12): L’odio suscita litigi, l'amore ricopre ogni colpa.

 (Giacomo 1:19): Lo sapete, fratelli miei carissimi: sia ognuno pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all'ira.>>

(Proverbi 15: 1): Una risposta gentile calma la collera, una parola pungente eccita l'ira.>>

(Proverbi 14:29): Il paziente ha grande prudenza, l'iracondo mostra stoltezza.>>

(Marco 7:20-23): Quindi soggiunse: «Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo».

(Proverbi 13:10): L’insolenza provoca soltanto contese, la sapienza si trova presso coloro che prendono consiglio.>>

(Proverbi 29:11): Lo stolto dà sfogo a tutto il suo malanimo, il saggio alla fine lo sa calmare.>>

(Proverbi 12:16): Lo stolto manifesta subito la sua collera, l'accorto dissimula l'offesa.>>

(Proverbi 20:3): È una gloria per l'uomo astenersi dalle contese, attaccar briga è proprio degli stolti.>>

(Ebrei 3:12): Guardate perciò, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente.>>

(Geremia 3:12): Ritorna, Israele ribelle, dice il Signore. Non ti mostrerò la faccia sdegnata, perché io sono pietoso, dice il Signore. Non conserverò l'ira per sempre.>>

COSA CI DICE LA BIBBIA ARRIGUARDO IL PERDONO.

Nella Bibbia il termine greco tradotto “perdonare” significa letteralmente “lasciar andare,” per esempio: quando una persona sceglie di non riscuotere più il debito che gli è dovuto. Gesù insegnò ai suoi seguaci a pregare così: Padre “perdonaci i nostri peccati, poiché anche noi perdoniamo a chiunque sia in debito verso di noi” 

(Luca 11) 14Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. 15Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». 16Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. 17Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in sé stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. 

18Ora, se anche Satana è diviso in sé stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. 19Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. 20Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.>>

Anche l’odio e la discordia é frutto del peccato. Si potrebbe chiamare “spirito della discordia; e quindi il perdono che è un atto della misericordia Divina, lo scaccia nel nome di Gesù. Tutti gli spiriti immondi hanno un nome! Per esempio: “lo spirito dell’odio, si chiama odio, e così tutto quanto viene dal peccato, è uno spirito immondo che ci nuoce, e che noi gli permettiamo di continuarlo a fare tramite la durezza dei nostri cuori.

(Matteo 18:23-35): 23Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. 24Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. 25Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. 26Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. 27Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
 
28Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. 29Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò. 30Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.31Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. 

32Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. 33Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. 34Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto. 35Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».

(1Corinzi 13): 1Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita.
2E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla.3E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe.

4La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, 5non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, 6non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità. 7Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
8La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà. 9Infatti, in modo imperfetto noi conosciamo e in modo imperfetto profetizziamo. 

10Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. 11Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino. 12Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto. 13Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!>>

Il “Perdono avviene solo quando non coviamo più risentimento nei loro confronti, e quando rinunciamo a rivendicare qualsiasi offesa o perdita che abbiamo subìto. La Bibbia insegna che alla base del vero perdono c’è l’amore altruistico, perché l’amore “non tiene conto del male.” 

COSA “NON VUOL DIRE - PERDONARE… 

Quello che non può chiamarsi o essere perdono, sono i rigiri intriganti, il falso perdono.

(Isaia 5:20): 20Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro.>>

(2 Samuele 12): 9Perché dunque hai disprezzato la parola del Signore, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai colpito di spada Uria l’Ittita, hai preso in moglie la moglie sua e lo hai ucciso con la spada degli Ammoniti. 10Ebbene, la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, poiché tu mi hai disprezzato e hai preso in moglie la moglie di Uria l’Ittita”. 

11Così dice il Signore: “Ecco, io sto per suscitare contro di te il male dalla tua stessa casa; prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un altro, che giacerà con loro alla luce di questo sole. 12Poiché tu l’hai fatto in segreto, ma io farò questo davanti a tutto Israele e alla luce del sole”». 13Allora Davide disse a Natan: «Ho peccato contro il Signore!». Natan rispose a Davide: «Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai. 14Tuttaviapoiché con quest’azione tu hai insultato il Signore, il figlio che ti è nato dovrà morire».

(Proverbi 28:13-14): 13Chi nasconde le proprie colpe non avrà successo; chi le confessa e cessa di farle troverà indulgenza. 14Beato l'uomo che teme sempre Dio, chi indurisce il cuore cadrà nel male.>>

(Atti 26:20): 20ma, prima a quelli di Damasco, poi a quelli di Gerusalemme e in tutta la regione della Giudea e infine ai pagani, predicavo di pentirsi e di convertirsi a Dio, comportandosi in maniera degna della conversione.>>

(Ebrei 10:26): 26Infatti, se pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati, 27ma soltanto una terribile attesa del giudizio e la vampa di un fuoco che dovrà divorare i ribelli.>>

(Salmo139:21-22): 21 Quanto odio, Signore, quelli che ti odiano! Quanto detesto quelli che si oppongono a te! 22 Li odio con odio implacabile, li considero miei nemici.>>

(Salmo 37:8): 8 Sono tutti infiammati i miei fianchi, nella mia carne non c’è più nulla di sano.>>

(Ebrei 10:30-31): 30Conosciamo infatti colui che ha detto: A me la vendetta! Io darò la retribuzione! E ancora: Il Signore giudicherà il suo popolo. 31È terribile cadere nelle mani del Dio vivente!>>

(Isaia 65:17): 17Ecco, infatti, io creo nuovi cieli e nuova terra; non si ricorderà più il passato, non verrà più in mente.>>

(Apocalisse 21:4): 4E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate».

(Ecclesiaste 7:9): 9Non esser facile a irritarti nel tuo spirito, perché l'ira alberga in seno agli stolti.>>

COME PERDONARE

(Proverbi 14:30-33): 30Un cuore tranquillo è la vita di tutto il corpo, l'invidia è la carie delle ossa. 31Chi opprime il povero offende il suo creatore, chi ha pietà del misero lo onora. 32Dalla propria malvagità è travolto l'empio, il giusto ha un rifugio nella propria integrità. 33In un cuore assennato risiede la sapienza:>>

(Matteo 5:7-10): 7Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
8Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. 9Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. 10Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.>>

(Matteo 6:14-15): 14Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; 15ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.>>

(Giacomo 3:1-6): 1Fratelli miei, non siate in molti a fare da maestri, sapendo che riceveremo un giudizio più severo: 2tutti infatti pecchiamo in molte cose. Se uno non pecca nel parlare, costui è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. 3Se mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro corpo. 4Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e spinte da venti gagliardi, con un piccolissimo timone vengono guidate là dove vuole il pilota. 5Così anche la lingua: è un membro piccolo ma può vantarsi di grandi cose. Ecco: un piccolo fuoco può incendiare una grande foresta! 6Anche la lingua è un fuoco, il mondo del male!>>

(Matteo 7:21-23): 21Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. 23Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.>>

(Colossesi 3:2): 1Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; 2rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. 3Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio!>>

(Efesini 4:25-28): 25Perciò, bando alla menzogna e dite ciascuno la verità al suo prossimo, perché siamo membra gli uni degli altri. 26 Adiratevi, ma non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, 27e non date spazio al diavolo. 28Chi rubava non rubi più, anzi lavori operando il bene con le proprie mani, per poter condividere con chi si trova nel bisogno.>>

LA GUARIGIONE

(Salmo 34:19): 19 Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti.>>

(Giacomo 5:14-16): 14Chi è malato, chiami presso di sé gli anziani della Chiesa ed essi preghino su di lui, ungendolo con olio nel nome del Signore. 15E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo solleverà e, se ha commesso peccati, gli saranno perdonati. 16Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto potente è la preghiera fervorosa del giusto.>>

(Salmi 107:19-20): 19 Nell’angustia gridarono al Signore, ed egli li salvò dalle loro angosce. 20 Mandò la sua parola, li fece guarire e li salvò dalla fossa.

(2 Re 20:5): 5«Torna indietro e riferisci a Ezechia, principe del mio popolo: “Così dice il Signore, Dio di Davide, tuo padre: Ho udito la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco, io ti guarirò: fra tre giorni salirai al tempio del Signore.>>

(Geremia 30:17): 17Curerò infatti la tua ferita e ti guarirò dalle tue piaghe - oracolo del Signore –>>

(Isaia 40:29-31): 29Egli dà forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato.
30Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono;
31ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile,
 corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi.>>

(Salmi 103:3): 2 Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici. 3 Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità.>>

(Isaia 53:4-5): 4Eppure egli:(Gesù Cristo) si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. 5Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti.>>

(Esodo 15:26): 26Disse: «Se tu ascolterai la voce del Signore tuo Dio e farai ciò che è retto ai suoi occhi, se tu presterai orecchio ai suoi ordini e osserverai tutte le sue leggi, io non t'infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitte agli Egiziani, perché io sono il Signore, colui che ti guarisce!».

(Luca 17:14-17): 14Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. 15Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, 16e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. 17Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono?>>

(Matteo 10:1): Gesù 1Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro “potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.>>

(Malachia 3.4:7-20): 7Fin dai tempi dei vostri padri vi siete allontanati dai miei precetti, non li avete osservati. Tornate a me e io tornerò a voi, dice il Signore degli eserciti. / 20Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia e voi uscirete saltellanti come vitelli dalla stalla.>>

(Atti degli Apostoli 9:34): 34Pietro gli disse: «Enea, Gesù Cristo ti guarisce; alzati e rifatti il letto». E subito si alzò.>>

(Marco 16:17.18): Gesù disse: 17Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».>>

(Ebrei 12:13-14): 13e camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire. 14Cercate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà mai il Signore.>>

(2Corinzi 12:7-9): 7e per la straordinaria grandezza delle rivelazioni. Per questo, affinché io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi, perché io non monti in superbia. 8A causa di questo per tre volte ho pregato il Signore che l’allontanasse da me. 9Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la Sua forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo.>>

(Giovanni 7:37-38): 37Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, ritto in piedi, gridò: «Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva 38chi crede in me. Come dice la Scrittura: Dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva». 39Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non vi era ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato.>>

(Salmo 146:3): 3 Non confidate nei potenti, in un uomo che non può salvare.>>

PRATICARE LA MISERICORDIA

(1Timoteo 4:7-11): 7Evita invece le favole profane, roba da vecchie donnicciole.
Allénati nella vera fede, 8perché l’esercizio fisico è utile a poco, mentre la vera fede è utile a tutto, portando con sé la promessa della vita presente e di quella futura. 9Questa parola è degna di fede e di essere accolta da tutti. 10Per questo infatti noi ci affatichiamo e combattiamo, perché abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente, che è il salvatore di tutti gli uomini, ma soprattutto di quelli che credono. 11E tu prescrivi queste cose e inségnale.>>

(Romani 15:13): 13Il Dio della speranza vi riempia, nel credere, di ogni gioia e pace, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo.>>

(Matteo 28:18-20): 18Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. 19Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

(Isaia 41:10): 10Non temere, perché io sono con te; non smarrirti, perché io sono il tuo Dio. Ti rendo forte e ti vengo in aiuto e ti sostengo con la destra della mia giustizia.>>

(Giovanni 16:33): 33Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».

PRESTARE ATTENZIONE

(Proverbi 4:20-22): 20Figlio mio, fà attenzione alle mie parole, porgi l'orecchio ai miei detti; 21non perderli mai di vista, custodiscili nel tuo cuore, 22perché essi sono vita per chi li trova e salute per tutto il suo corpo.>>

(Salmo 27:13-14): 13 Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. 14 Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.>>

(2Corinzi 1:3-7): 3Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione! 4Egli ci consola in ogni nostra tribolazione, perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in ogni genere di afflizione con la consolazione con cui noi stessi siamo consolati da Dio. 5Poiché, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione. 

6Quando siamo tribolati, è per la vostra consolazione e salvezza; quando siamo confortati, è per la vostra consolazione, la quale vi dà forza nel sopportare le medesime sofferenze che anche noi sopportiamo. 7La nostra speranza nei vostri riguardi è salda: sappiamo che, come siete partecipi delle sofferenze, così lo siete anche della consolazione.>>

(Matteo 11:28): 28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero»

(Giovanni 5:15-17): 15Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. 16Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato. 17Ma Gesù disse loro: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco».

(Geremia 17:14): 14Guariscimi, Signore, e guarirò, salvami e sarò salvato, poiché tu sei il mio vanto.>>

(Salmo 107:19-21): 19 Nell’angustia gridarono al Signore, ed egli li salvò dalle loro angosce. 20 Mandò la sua parola, li fece guarire e li salvò dalla fossa.>>

(Salmo 103:2-5): 2 Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici.3 Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, 4 salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia, 5 sazia di beni la tua vecchiaia, si rinnova come l’aquila la tua giovinezza.>>

(Luca 17:13-14): 13e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». 14Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.>>

(Matteo 8:5-10): 5Entrato in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: 6«Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». 7Gli disse: «Verrò e lo guarirò». 8Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. 9Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa». 10Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande!>>

I seguenti scritti si basano sulle promesse, come ottenere la guarigione da Cristo, è credere di avere già ottenuto quello che chiedi in preghiera.

Molti pregano per anni di ricevere quanto Dio ha promesso loro, ma non pensano mai di avere ottenuto quanto domandano. Non credono di essere stati esauditi, finché non sono evidenti i risultati. Dio non può gradire le preghiere di chi non dimostra di avere fede.

Fede significa fidarsi della promessa di Dio, ritenere già di possedere quanto ha promesso. È necessario che tu creda di aver ottenuto la guarigione già prima di vederne i risultati evidenti e reali. La tua fede è realtà che credi anche se non vedi, essa non deve basarsi su quello che vedi e senti, ma unicamente sulla Parola di Dio, sulla Sua promessa esplicita.

È proprio in questa fase che la tua mente e la tua natura combattono le più aspre battaglie. È proprio in questa fase che si sviluppa un duro conflitto tra la Parola di Dio e la ragione dell'uomo.

Molto spesso esperimenti, che dopo aver pregato per la guarigione dei mali che ti affliggono, non avviene niente. Soffri ancora, hai tutti i loro sintomi; eppure la Parola di Dio ha dichiarato "per le Sue lividure abbiamo avuto guarigione". La ragione ed i sensi ti dicono che la malattia è ancora in te. Però per ricevere il successo, non devi lasciarti influenzare negativamente dai sentimenti carnali, devi credere solo sulla Parola di Dio, e le sue promesse

Bisogna credere il possibile nell’impossibile, essendo certi che a Dio tutto è possibile. E quello che Lui promette, lo mantieni di certo. Non bisogna dare retta ai sentimenti della carne, perché essi sono schiavi di essa, e quindi sono anche frutto di sentimenti negativi, di accuse o scoraggiamenti malefici. Bisogna fidarsi di Dio e della Sua Parola senza vacillare, guardando fisso sul Signore, che tutto può e tutto vuole!

(Proverbi 4:20-22)"Figliuol Mio, sta' attento alle Mie parole, inclina l'orecchio ai miei detti; non si dipartano mai dai tuoi occhi, serbali nel fondo del cuore; poiché sono vita per quelli che li trovano, e salute per tutto il loro corpo".>>

La Bibbia ci dice che dobbiamo “concentrare la mente, il cuore, le orecchie, tutti i nostri sensi, sulle promesse di Dio. Ciò significa che non dobbiamo avere alcun timore, non dobbiamo lasciarci mai abbattere. “Fa' quanto ti ordina la Parola di Dio, e otterrai di certo la guarigione per la quale lo implori. 

Sta scritto, infatti: "Mandò la Sua Parola e li guarì" (Salmo 107:20).

Dio ha dato a tutti gli uomini cinque sensi: vista, udito, olfatto, gusto e tatto, perché servano loro di guida nelle cose di questo mondo; allo stesso modo ha posto nel cuore dei Suoi figliuoli la fede che è il "senso" spirituale che li deve guidare nelle realtà dello spirito.

(Romani 12:3): 3Per la grazia che mi è stata data, io dico a ciascuno di voi: non valutatevi più di quanto conviene, ma valutatevi in modo saggio e giusto, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato.>> 

I CINQUE SENSI SONO NATURALI, MENTRE LA FEDE È SOPRANNATURALE.

Per mezzo dei sensi naturali possiamo conoscere il mondo che ci circonda, ma non possiamo mai arrivare alla conoscenza di Dio, mentre per la fede, che è soprannaturale, possiamo giungere fino a Lui. 

(2 Corinzi 5:7): "Poiché camminiamo per fede e non per visione">>

Non è per mezzo dei sensi naturali che riceviamo le benedizioni di Dio. Molti pregano a lungo e pensano di non essere ascoltati, perché i loro sensi non avvertono nulla di straordinario.

Quali sono gli atteggiamenti che gli uomini assumono nei confronti della Bibbia! Alcuni credono solo che Essa sia vera. Molti leggono la Parola di Dio e arrivano anche ad ammirarla con stima. Ne imparano a memoria molti passi e dicono: "Senza dubbio è tutto vero quanto dice la Bibbia, ma certamente non è per me!" Essi credono alla Parola di Dio, ma non operano conformemente a quanto Essa dice.

Altri credono ad Essa solo quando hanno la conferma dai propri sensi. Io posso confermarlo; quando si crede fermamente in quello che si chiede, si avverte anche un sentimento di benessere. Non bisogna dar retta ai sintomi che persistono, bisogna affermare la guarigione, credere che essa è realmente avvenuta. Anni fa, sono stata guarita da una grave malattia fra la sera e la mattina, solo lodando il Signore del bene e del male, a cuore pieno. 

Potrei dire che la guarigione è avvenuta nel sonno. I sintomi mi hanno tormentato per alcuni mesi seguenti, nonostante la malattia si era già bloccata, e questo lo ha attestato il dottore. Io però dichiaravo apertamente che Gesù mi aveva guarito. E nonostante i sintomi ancora presenti e le dichiarazioni del dottore, che essa poteva riapparire in ogni momento, io credevo fermamente alla guarigione completa. I sintomi apparivano sempre più di raro, ma hanno continuato per circa tre anni. 

Io invece mi attenevo con certezza alla guarigione, e davo giornalmente gloria al Signore. Quando i sintomi cercavano di tormentarmi, li sgridavo nel nome Glorioso di Gesù. Dopo di quel dato tempo, i sintomi sono spariti per sempre, e la malattia non è mai più riapparsa, Gloria al mio e nostro Potente Dottore Gesù Cristo. Bisogna credere fermamente che dopo la preghiera del cuore, la guarigione è già avvenuta, e quando i sintomi riappaiono, “sgridarli in nome di Gesù, e continuare a Glorificare e lodare il Signore

Non lasciarsi scoraggiare dai sintomi che il corpo emana, né da quello che gli occhi vedono, credere con certezza, e affermare il successo con inni di lodi. Molti leggono la Parola di Dio, magari la conoscono a memoria, ma non ne realizzano realmente il contenuto, perché non riescono ad esercitarlo nella loro vita. Il Signore ci ha dato la Sua Parola per farci conoscere la Sua volontà. Ma a cosa serve la volontà di qualcuno che ami e ammiri, quando poi non mette in pratica i suoi insegnamenti. 

La Parola di Dio diventa Vivente in noi, quando ci nutriamo di “Essa, la mangiamo e digeriamo, e la mettiamo realmente in pratica. Vedere, toccare e ammirare un prezioso frutto, non ti permette di gustarlo; il gusto lo potrai godere solo se quel frutto lo mangi con desiderio e gusto, e in tal caso ti è anche salutare. La Parola di Dio è un frutto appetitoso, gustandola con ammirazione, ne ritrarrai sorprendenti benefici. Anche "Io sono guarita, poiché la Parola di Dio dice: "Per le Sue lividure voi siete stati sanati".

Noi siamo stati Riscattati a prezzo di Sangue, e siamo stati liberati dal peccato che è la causa di ogni malessere. Gesù Cristo ci ha Riscattati, liberati e guariti, la guarigione da ogni malattia è avvenuta già sulla Croce. Basta solo accettare in fede la Grazia del nostro Salvatore, e goderne i benefici; camminare e operare per fede non per visione. E per di più, "Dio ha promesso di provvedere a tutte le necessità di chi si affida a cuore pieno a Lui, importante e credergli senza indugiare. Lui non mente come fanno gli uomini. Anche quando mi dice che Lui è la mia forza, ci devo credere fermamente. 

Diversi anni addietro, stavo veramente male, a causa di tante persecuzioni che avevo subito e subivo. Ero giunta al punto che non avevo più forze, il mio corpo era crollato, pensavo di avere i giorni contati. E una mattina verso l’alba, ho avuto una visione, camminavo in mezzo alla furia di un uragano.

Poi sono crollata su quella strada, sentivo che il mio spirito stava per lasciare il corpo; quando una voce dolce ma nello stesso tempo anche “Autoritaria, mi chiamò dicendomi: Alzati, ma io gli risposi: non posso, realmente non c’erano più forza nel mio corpo; e la voce di nuovo mi disse:” Alzati! Ad un tratto ho avvertito una Potenza soprannaturale che entrata in me come un vento, e il mio corpo è stato rafforzato e raddrizzato in piedi. 

Poi ho incominciato a camminare fra quell’uragano spaventoso, senza paura e preoccupazioni, camminavo su quella strada di struttura antica romana, il che raffigura il mondo senza Dio. Ma niente poteva nuocermi, o colpirmi, perché il Signore era il mio scudo e la mia forza. Quello che Dio promette, lo fa con certezza. La Parola di Dio è Eterna, e quello che Essa contiene è Potenza Virtuale e reale. Dio è la Verità, la Sua Parola è, e resta sempre lo stesso Eternamente. Essa non può vacillare, o cambiare versione, o adattarsi ai tempi o le culture. 

Essa non ha età, il Suo contenuto è una medicina per l’anima e il corpo, che non ha scadenza! Quindi se Dio AFFERMA che è così – così è, e non altro. La Parola di Dio è una, e tramite Essa ha generato e creato ogni cosa, il visibile e l’invisibile. L’Universo e i suoi abissi, la Terra e tutto quello che in essa vive e vegeta. Per mezzo della Parola - Dio ha vivificato ogni vita, e tramite Essa ha “Adempiuto ogni cosa. Essa è la Verità; e non quello che afferma o intuisce la carne. Se Dio dice che è così, noi dobbiamo credergli senza indugiare. 

E in tal caso il volere di Dio si “Adempie tramite la Parola, e la fede si trasforma in certezza reale. "Così dice la Bibbia: la fede è completamente indipendente e al disopra dei sensi. La fede è una certezza realtà che i nostri sensi non arrivano a percepire. Vi è una lotta continua tra la fede ed i sensi dell'uomo. I sensi vogliono le prove, dichiarano di non poter ammettere ciò che non sentono, mentre la fede si basa sulla Parola di Dio, e sulle promesse di Dio.

Camminare per fede, significa dare alla Parola di Dio assoluta priorità di competenza, in ogni circostanza. A prima vista sembra impossibile che un deserto possa fiorire! Ma quando la pioggia cade su di esso, avviene il miracolo. La Parola di Dio è fonte di Vita, quando le sue acque inondano l’arido deserto, esso risorge e fiorisce. 

Camminare per fede e lasciarsi guidare dalla Sua Parola, significa fidarsi di Dio e delle Sue promesse, e lasciargli prominenza e competenza di operare in noi. Se invece ci affidiamo ai nostri sensi carnali, operiamo e decidiamo a secondo i loro impulsi, il che significa: dare ad essi la prominenza “sulla fede e “sulla Parola di Dio. Che vuol dire, innalzare i sensi al di sopra della Parola, che è Potenza Divina; esplicitamente significa mettere il suo “ego al posto di Dio, dar ragione ai sensi, e torto alla Parola di Dio. In tal caso non si deve aspettare di ricevere niente dal Signore. Sta scritto: senza fede è impossibile piacere a Dio.

LA FEDE È LA VIA DI DIO – SONO CONTRARIE ALLE VIE DELL'UOMO.

Dio infatti, dice in: (Isaia 55:8):"I Miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le Mie vie.>>" 

La via di Dio per noi è, che conserviamo la mente, le orecchie ed il cuore sempre intenti alla Sua Parola.

Dio vuole che i Suoi figliuoli prestino fede solo alla Sua Parola, e credano ad Essa anche quando tutto sembra contrario. La prima cosa che deve fare chi si avvicina al Signore Gesù, è di "lasciare la propria via ed i propri pensieri, e convertirsi al Signore.

DIO "CHIAMA LE COSE CHE NON SONO - COME SE FOSSERO." 

(Romani 4:1): 1Che diremo dunque di Abramo, nostro progenitore secondo la carne? Che cosa ha ottenuto? 2Se infatti Abramo è stato giustificato per le opere, ha di che gloriarsi, ma non davanti a Dio. 3Ora, che cosa dice la Scrittura? Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia.>>

Egli ordina al cieco di acquistare la vista quando questi ancora non vede; dichiara guarito il lebbroso quando questi è ancora coperto di piaghe. Alla tomba di Lazzaro Gesù pregò: "Padre, Ti ringrazio che M'hai esaudito". Lazzaro era ancora nella tomba, eppure Gesù ringraziava già il Padre per averlo risuscitato. Questa è la vera fede.

Aver fede significa credere che Dio ha già fatto quel che ha promesso, e ciò anche prima di realizzarlo. Noi dovremmo dire: "Crediamo che sarà fatto quel che chiediamo, perché così ha promesso il Signore Gesù; lo crediamo come se già fosse avvenuto, solo perché Dio ha dichiarato che lo farà.

GESÙ CI HA DETTO CHIARAMENTE COME DOBBIAMO PREGARE PER ESSERE ESAUDITI.”

(Marco 11:24): "Tutte le cose che voi domanderete pregando, crediate che le avete ricevute, e voi le otterrete.>>

Quindi, "le otterrete" quando pregherete non dopo vent'anni o venti giorni, non dopo esservi sentiti bene, ma mentre siete ancora malati. Penso che questo sia il passo più importante su questo argomento. Nota bene: "Tutte le cose che voi domanderete pregando crediate che le avete ricevute."

Bisogna credere nella volontà di Dio; alcuni pregano secondo la volontà della carne, e non quella del Signore. Molti mettono la loro volontà al posto di quella di Dio, invertono i ruoli. Prima di aspettarsi di ricevere ascolto dal Signore, bisogna rispettare la Sua legge e volontà. Sono tanti che invertono i Suoi ordini. Molti pensano che l’ordine sia: prega per quello che desideri avere, e credi di averlo ottenuto. "Vedere e credere" è l’ordine seguito dall'uomo carnale. Per l’uomo vedere e sentire significano credere. Per il Signore Gesù, "credere significa vedere e sentire. La fede è certezza di quello che spero.

(Ebrei 11): 1La fede è certezza di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede.>>

Davide disse: (Salmo 27:13)."Ah! se non avessi avuto fede di vedere!"

Non disse: "Prima di credere ho voluto vedere! 

E Dio disse di lui: (Atti 13:22):"Io ho trovato Davide, figliuolo di Iesse, un uomo secondo il mio cuore, che eseguirà ogni Mio volere">> 

(Ebrei 11:6): "Senza fede è impossibile piacere a Dio">> 

SOLO SE ABBIAMO FEDE - DIO PUÒ RENDERE "UNA BUONA TESTIMONIANZA" DI NOI.

(Ebrei 11): 1La fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede. 2Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
3Per fede, noi sappiamo che i mondi furono formati dalla parola di Dio, sicché dall’invisibile ha preso origine il mondo visibile.
4Per fede, Abele offrì a Dio un sacrificio migliore di quello di Caino e in base ad essa fu dichiarato giusto, avendo Dio attestato di gradire i suoi doni; per essa, benché morto, parla ancora.

5Per fede, Enoc fu portato via, in modo da non vedere la morte; e non lo si trovò più, perché Dio lo aveva portato via. Infatti, prima di essere portato altrove, egli fu dichiarato persona gradita a Dio. 6Senza la fede è impossibile essergli graditi; chi infatti si avvicina a Dio, deve credere che egli esiste e che ricompensa coloro che lo cercano. 7Per fede, Noè, avvertito di cose che ancora non si vedevano, preso da sacro timore, costruì un’arca per la salvezza della sua famiglia; e per questa fede condannò il mondo e ricevette in eredità la giustizia secondo la fede.>>

L'uomo carnale si ribella a quanto abbiamo descritto; egli dichiara: "Se non sento, non credo! Ma questa non è la via di Dio. Tommaso disse: "Se io non vedo non crederò, e il suo atteggiamento non fu approvato dal Maestro Gesù, ma ripreso.

(Giovanni 20:25): 25Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». 

Dio vuole che tu creda alla Sua Parola; che creda di essere guarito, perché Egli lo ha promesso. Cristo Gesù ti “autorizza a considerare già esaudita la preghiera che fai per la tua guarigione. E questo vale anche per le altre benedizioni che chiederai al Signore Gesù, se pur non vacilli. 

IMPARA A CREDERE NEL MODO GIUSTO - COSÌ COME DIO VUOLE. 

L'uomo carnale crede, dopo aver visto o sentito; mentre Gesù vuole che si creda prima di vedere o sentire.

La Parola di Dio deve essere l’unica ragione e base della nostra fede. Non ha Dio promesso di guarirti quando crederai alla Sua Parola? Sappiamo che le nostre richieste saranno accolte, non perché vediamo già la risposta, ma perché Dio è fedele e Verace, e “Adempie quello che promette. 

(1 Tessalonicesi 5:24): 24Degno di fede è colui che vi chiama: egli farà tutto questo!>>

IN OGNI CASO DI GUARIGIONE CI SONO TRE TESTIMONIANZE… 

1) LA PAROLA CHE DICHIARA: "PER LE SUE LIVIDURE SIAMO STATI GUARITI".

2) La malattia che manifesta ancora i segni della sua presenza.

3) La persona malata che dice: "PER LE SUE LIVIDURE - SONO GUARITA".

Se quest'ultima testimonianza sarà la testimonianza di ogni persona malata, nonostante la presenza della malattia e dei suoi sintomi esteriori, la guarigione avverrà sicuramente. "Riteniamo fermamente la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è Colui che ha fatto le promesse».

(Ebrei 10:23): 23Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è degno di fede colui che ha promesso.>>

Quando preghi per la tua guarigione, e Satana ti fa notare che non stai ancora bene, rispondigli con fede: "Sta scritto: io guarirò sicuramente, perché il Signore me l'ha promesso. La Parola di Dio ti darà la vittoria sul nemico infernale.

Quando Satana tentò Gesù Cristo nel deserto, fu contrastato dalle parole: Gesù gli disse: "E' scritto..." "è scritto... "è scritto..." E il risultato fu che "il diavolo Lo lasciò." 

(Matteo 4:11): 11Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.>>

Ma invece sembra, che alcuni non sappiano dire altro che: "Il diavolo dice..."  "il diavolo dice..."  "il diavolo dice..."

Gesù seguì la via dell’obbedienza, e vinse Satana con la Parola di Dio. Sappiamo che la via seguita da Cristo è sempre la migliore, sforziamoci a imitarlo. Non avventuriamoci per altre strade. 

(Efesini 4:27): "Non fate posto al diavolo">> 

(Giacomo 4:7): 7Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà lontano da voi.>>

A un uomo con un ginocchio malato, I medici avevano detto che era necessaria l'amputazione della gamba. Fu pregato per lui, ed egli fu immediatamente guarito. Alcuni giorni dopo, mentre camminava tranquillamente per la via, all'improvviso sentì di nuovo le trafitture dolorose di prima. Il primo pensiero fu, che il male fosse tornato. Ma poi disse fra sé: "non posso crederci! 

"Sta scritto che io sono stato guarito per le Sue lividure. E comandò al dolore, “nel Nome di Gesù, o dolore, ti comando lascia subito questo mio ginocchio. La fede nella Parola di Dio era assoluta. Il dolore scomparve di nuovo e non tornò mai più. Egli era stato guarito e non lasciò che il minimo dubbio sfiorasse la sua mente. Satana voleva tentarlo a indugiare nella guarigione, ma non ebbe successo e lo lascio.

LA VERA FEDE È - QUALCOSA DI PIÙ - DEL CREDERE IN CHE SI VEDE E SI SENTE.

Troppi hanno idee sbagliate circa la natura della fede. Molti pensano che essa è frutto di un grande sforzo mentale; altri invece che essa sia una specie di "lotta" con Dio. Alcuni dicono "Ho tutta la fede che volete, ma finché non avrò visto evidentemente la mia guarigione, non potrò affermare di essere guarito.

Altri ancora affermano, ma si abbiamo pregato, ma non vedo nessun beneficio, o forse Dio non mi ascolta, e quindi non posso attestare quello che ancora non ho. Molti pensano che una persona che è stata guarita debba saperlo, perché avverte certezza dai sentimenti del corpo. Queste sono idee completamente errate! 

LA FEDE CHE OCCORRE PER OTTENERE LA GUARIGIONE - È LA STESSA CHE OCCORRE PER OTTENERE LA SALVEZZA.

La Bibbia insegna che il peccatore deve credere di essere salvato e deve confessarlo sulla base della sola promessa. Egli deve credere basandosi soltanto “sull'autorità della Parola di Dio. Questa è la fede approvata e richiesta da Dio. Per questa fede si ottiene la salvezza e per questa medesima fede si riceve la guarigione del corpo.

Imparare a credere che Dio ascolta le nostre preghiere è una benedizione, ancora maggiore della guarigione stessa. In tal caso innalzerai continuamente lodi e preghiere al Signore Gesù, e la tua vita sarà benedetta anche nell’afflizione, e sarà di benedizione anche per gli altri. La Guarigione prioritaria è quella interiore dell’anima, dalla quale hanno origine tutti gli altri mali

Se un albero soffre dalle radici, è inutile cercare di curare i rami, bisogna incominciare dalla radice. La radice di ogni male è il peccato, l’aver abbandonato Dio! Quindi prima che si vuole ricevere una guarigione; bisogna avvicinarsi al Signore. Riconoscere di essere un peccatore bisognoso del Suo perdono, umiliarsi, pentirsi con cuore sincero, e convertirsi a Lui. Solo dopo si ha la grazia di avvicinarsi in preghiera inginocchio davanti a Lui. In tal caso quello che si chiede - sarà concesso, se non è di carattere egoistico.

CHE DEVE FARE IL MALATO DIFRONTE ALLA MALATTIA?

Cosa fare affidarsi a Dio che non si vede; o a gli uomini che sono visibili?

IN TUTTI I SENSI – GESÙ CRISTO È LA PAROLA – E DUNQUE LA RISPOSTA…

Tanti credenti desiderano essere fedeli a Cristo e alla Sua Parola, tuttavia sono spesso combattuti dalle opinioni diverse di coloro che li circondano. Il pericolo maggiore è quello di farci prendere dal panico. La paura fa cadere in gravi errori di valutazione, e ci spinge a seguire estremismi pericolosi. Il primo errore è quello di porre unicamente e totalmente la propria fiducia nelle cure mediche.

È bene chiarire immediatamente, che il cristiano non disprezza né disconosce le possibilità di curare le malattie tramite l’intervento umano. L'attività generosa e apprezzata di innumerevoli scienziati e cercatori, medici e personale sanitario, non può essere né dimenticata né sottovalutata. La scienza con le sue ricerche e scoperte, permette all'organismo di unire le difese e la capacità di riabilitazione, di cui Dio stesso lo ha dotato, perché riacquisti quell'equilibro necessario alla propria salute. 

Ambroise Paré, noto medico francese, che era uno studioso della chirurgia moderna, affermava: "Io ho curato, Dio ha guarito".

Tuttavia il cristiano non deve dimenticare che Dio è "l'Eterno che guarisce". Prima di ogni cosa, quindi, deve porre la propria fiducia nel Signore che ha la potenza di guarire secondo il Suo piano per ciascuno.

Nell'Antico Testamento abbiamo una descrizione significativa riguardo - Asa, re di Giuda, il quale ebbe una malattia ai piedi gravissima, ma esso non ricorse all'Eterno, ma ai medici." 

(2 Cronache 16:12): 16Roboamo si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella Città di Davide. Al suo posto divenne re suo figlio Abia.>>

Il testo è molto chiaro, il suo peccato fu di non affidarsi a Dio, ma a gli uomini; i quali, all'epoca praticavano di solito cure e riti occulti, non scientifiche. Un altro re d'Israele, Achazia, dopo un grave incidente, spedì dei messaggeri dicendo: andate a consultare Baalzebub, dio di Ekron, per sapere se guarirò da questa malattia" 

(2 Re 1:4): 1Dopo la morte di Acab, Moab si ribellò a Israele.
2Acazia cadde dalla finestra della stanza superiore a Samaria e rimase ferito. Allora inviò messaggeri con quest’ordine: «Andate e interrogate Baal-Zebùb, dio di Ekron, per sapere se sopravviverò a questa mia infermità». 3Ma l’angelo del Signore disse a Elia, il Tisbita: «Su, va’ incontro ai messaggeri del re di Samaria e di’ loro: “Non c’è forse un Dio in Israele, perché dobbiate andare a consultare Baal-Zebùb, dio di Ekron? 4Pertanto così dice il Signore: Dal letto, in cui sei salito, non scenderai, ma certamente morirai”».
 

Il vero cristiano deve consultare per primo Dio, affidarsi in ogni circostanza al Suo intervento, con o senza l’operare dell’uomo. La scienza può essere di grande aiuto; ma al di sopra di ogni scienza, c’è lo Scienziato Dio Creatore. Lui è la fonte di ogni scienza e scienziato. Quindi cosa è più fidabile, la fonte stessa, o le pozzanghere che si riempiono delle sue acque? Le acque che sgorgano direttamente dalla Sorgente, sono di certo le più indicate! 

L’acqua che scorre nelle pozzanghere non è più pura e limpida, come quella che esce direttamente dalla Sorgente. Essa ha più proprietà salutari di quella che è scorsa nelle pozzanghere. L’uomo può essere di grande aiuto, ma non potrà mai sostituire il Creatore! Quindi la sapienza è, cercare Dio, e affidarsi a Lui per primo. Fidarsi e affidarsi a Lui senza vacillare, ma a cuore pieno. Avendo la certezza che ogni cosa che lascia, che ci piaccia o meno, è per il nostro bene

L'AUTO-ESAME

Quando il credente è malato deve prima di tutto porre la propria fiducia nel Signore poi esaminare sé stesso. La parola della Scrittura: "se egli ha commesso dei peccati e si ravvedrà, gli saranno rimessi"

(Giacomo 5:13-18): 13Chi tra voi è nel dolore, preghi; chi è nella gioia, canti inni di lode. 14Chi è malato, chiami presso di sé gli anziani della Chiesa ed essi preghino su di lui, ungendolo con olio nel nome del Signore. 15E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo solleverà e, se ha commesso peccati, gli saranno perdonati. 

16Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto potente è la preghiera fervorosa del giusto. 17Elia era un uomo come noi: pregò intensamente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. 18Poi pregò di nuovo e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto.>>

Di solito siamo tanto occupati da non avere tempo di pensare alla nostra vita spirituale, ed allora il Signore permette che siamo provati per richiamare la nostra attenzione sullo stato dell'anima nostra.

"Iddio parla una volta ed anche due, per distogliere l'uomo dal suo modo di agire e tener lungi da lui la superbia. L'uomo viene ammonito anche tramite il dolore, ma esso non da retta, e neanche ascolta la voce del Signore. E continua ad affidarsi a uomini, che molto spesso sono impotenti difronte ai mali, e in tal caso l’ammalato è condannato a soffrire fino alla morte.

(Giobbe 33:14 -19): 12Dio è infatti più grande dell'uomo. 13Perché ti lamenti di lui, se non risponde ad ogni tua parola? 14Dio parla in un modo o in un altro, ma non si fa attenzione. 15Parla nel sogno, visione notturna, quando cade il sopore sugli uomini e si addormentano sul loro giaciglio; 16apre allora l'orecchio degli uomini e con apparizioni li spaventa, 17per distogliere l'uomo dal male e tenerlo lontano dall'orgoglio, 18per preservarne l'anima dalla fossa e la sua vita dalla morte violenta. 19Lo corregge con il dolore nel suo letto e con la tortura continua delle ossa:>>
 
(Proverbi 3): 1Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei precetti, 2perché lunghi giorni e anni di vita e pace ti porteranno. 3Bontà e fedeltà non ti abbandonino; “legali intorno al tuo collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore, 4e otterrai favore e buon successo agli occhi di Dio e degli uomini. 5Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza; 6in tutti i tuoi passi pensa a lui ed egli appianerà i tuoi sentieri. 7Non credere di essere saggio, temi il Signore e sta lontano dal male. 8Salute sarà per il tuo corpo e un refrigerio per le tue ossa.>>

Dopo aver esaminato sé stesso, il cristiano potrà mettere in atto l'ordine della Parola di Dio:

(Giacomo 5:14-15): 13Chi tra voi è nel dolore, preghi; chi è nella gioia, canti inni di lode. 14Chi è malato, chiami presso di sé gli anziani della Chiesa ed essi preghino su di lui, ungendolo con olio nel nome del Signore. 15E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo solleverà e, se ha commesso peccati, gli saranno perdonati.>>

L'AUTO-ESAME È IMPORTANTE - MA LA MALATTIA NON È SEMPRE UNA CONSEGUENZA DEL PECCATO.

L'ATTESA DELLA RISPOSTA 

Dio è Sovrano, ha la potenza di guarire all'istante, lentamente, oppure mettere in atto qualche altro Suo programma. Il cristiano deve saper attendere la Sua risposta, che spesso si manifesta con la guarigione istantanea o progressiva, ma qualche volta con un operare diverso da quello che l'individuo si aspetta.

(1 Giovanni 5:13-15): 13Questo vi ho scritto perché sappiate che possedete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio.
14E questa è la fiducia che abbiamo in lui: qualunque cosa gli chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta. 15E se sappiamo che ci ascolta in tutto quello che gli chiediamo, sappiamo di avere già da lui quanto abbiamo chiesto>>

Spesso chiediamo qualcosa che non corrisponde alla volontà di Dio, allora la risposta sarà diversa da quella che desideriamo. Allora cosa dobbiamo fare?

(2 Corinzi 12:7-9): 7Per questo, affinché io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi, perché io non monti in superbia. 8A causa di questo per tre volte ho pregato il Signore che l’allontanasse da me. 9Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo.>>

Il Signore non è costretto ad adempire le nostre richieste secondo le nostre immaginazioni, ma li adempie a secondo la Sua volontà per il nostro bene. Il credente deve affidarsi a Dio, in ogni modo che Esso decida di proseguire, con la guarigione o meno. Una cosa è certa, che le preghiere sono esaudite! Di solito il malato ha bisogno prima della guarigione dell’anima, perché il male che in “essa vive, è causa delle infermità visibili del corpo. 

Di solito sono le sofferenze del corpo, che portano alla guarigione dell’anima. Le malattie ci fanno capire che non siamo invincibili o indistruttibile. E ci costringono attraverso il dolore ad abbassare le ali del nostro orgoglio. Ci aiutano a comprendere meglio i sofferenti e i deboli, ci cambiano il modo di pensare e vedere. Ci insegnano ad apprezzare e amare la vita e quello che ci circonda. 

Le sofferenze ci permettono di vedere ogni cosa con altri occhi, e di approfondire in noi il senso della vita. Infine avviene tutto per il nostro bene, per la nostra guarigione completa. Tutto ciò fa crescere nell’esperienza e sapienza, e ci colma di conoscenza, avvicinandoci sempre più al Creatore, che è la Fonte della Vita, della Salvezza e la guarigione. Quindi per ricevere una guarigione completa ed “efficace, bisogna avvicinarsi e abbeverarsi alla Fonte della Vita e del benessere! Solo così la guarigione è completa e duratura. 

(Romani 5:1-5): 1Giustificati dunque per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. 2Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. 3E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, 4la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. 5La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.>>

Dopo aver riposto la fiducia nel Signore, aver ubbidito alla Sua Parola, e atteso la risposta; e il Signore ci fa comprendere che il Suo piano è quello di dover sopportare la prova, perché è la Sua volontà per il nostro meglio. Allora con il Suo permesso possiamo rivolgerci ad aiuti medici, che possono intervenire chirurgicamente, o somministrarci farmaci o consigli per lenire dolori e sofferenze. 

Affidando codesto “operatore al Signore, perché sii solo un attrezzo nelle Sue mani. Tenendo presente, che Dio stesso ha dato ogni sorte di sapienza e intelligenza all'uomo, chi in un modo chi nell’altro. L’uomo è un’opera di Dio, che funziona solo se è collocato all’Energia Divina. L'apostolo Paolo, dopo che il Signore gli rispose esplicitamente, che la sofferenza fisica non gli sarebbe stata evitata, accetto la volontà del Signore, ma aveva tra i suoi assistenti, Luca "il medico fidato, che era anche un seguace di Cristo. 

E quando "la spina nella carne" diveniva più dolorosa, veniva assistito con aiuti pratici o medicamentosi. La spina di Paolo non gli fu guarita, ma lui la sopportò fedelmente fino alla fine, con l’aiuto del Signore. infatti, Vediamo nell’affermazione della sua ultima lettera scritta dal carcere Mamertino di Roma, Paolo scrive: "Luca solo è von me. 

(2 Timoteo 4:10): 10perché Dema mi ha abbandonato, avendo preferito le cose di questo mondo, ed è partito per Tessalònica; Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia. 11Solo Luca è con me.>>

Come si può apprendere dalle scritture, l'apostolo Paolo non rifiutava l'uso di palliativi, e consigliava Timoteo a prendere "un poco di vino a motivo del suo stomaco e le sue frequenti infermità" 

(1 Timoteo 5:23): Non bere soltanto acqua, ma bevi un po’ di vino, a causa dello stomaco e dei tuoi frequenti disturbi.>>

Tutte queste considerazioni però, pur trattando direttamente un argomento che ci riguarda tutti da vicino, non basiamoci solo su eccezioni, ma diamo priorità alla Parolo di Dio, scegliendo modi e pratiche che evidenziano la Verità biblica, incoraggiando il sofferente a porre la propria fiducia nel Signore.

(Esodo 15:26): 26Disse: «Se tu darai ascolto alla voce del Signore, tuo Dio, e farai ciò che è retto ai suoi occhi, se tu presterai orecchio ai suoi ordini e osserverai tutte le sue leggi, io non t’infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitto agli Egiziani, perché io sono il Signore, colui che ti guarisce!>>.

(1Timoteo 5): 22Non aver fretta di imporre le mani ad alcuno, per non farti complice dei peccati altrui. Conservati puro!>> 

E da tener presente, che prima di imporre le mani a qualcuno, è essenziale pregare per la sua salvezza, spiegargli l’importanza del perdono, e della conversione a Gesù Salvatore. La guarigione, è un frutto della liberazione dal peccato. La guarigione primaria deve avvenire nell’anima, e da essa si propagano anche quelli del corpo. Dio è Vita, quindi dove Lui è, c’è Vita; il che vuol dire: che il male non può persistere alla Sua presenza. Se lo Spirito Suo Santo Vive in noi, la guarigione è pronta!

LA CAUSA DI OGNI MALE È IL PECCATO.

LA RADICE DEL PECCATO È SATANA.

ESISTE IL DIAVOLO? CHI È SATANA? CHI È LUCIFERO?

La Bibbia ci informa che il “diavolo” in principio era un angelo buono. L’Antico Testamento lo chiama, “satana, la cui radice primitiva significa: attaccare, accusare, contraddire - avversario, resistere. “Satana, quindi, significa:” avversario, nemico, oppositore.                       

(Apocalisse 12.10): 10 Allora udii una voce potente nel cielo che diceva: «Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, perché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte.>>

Possiamo identificare “Satana anche con il nome di “diavolo, ma non un diavolo come tanti, bensì il “capo” di tutti. Non a caso la Bibbia fa uso della parola “diavolo” sempre al singolare, riferendosi al più forte di tutti i demoni esistenti. Atri titoli con i quali la Sacra Scrittura identifica Satana, sono: il Nemico, il Tentatore, il Maligno, l’Antico Serpente, l’Omicida fin dal principio e il Padre della menzogna. 

(Giovanni 8.44): 44Voi avete per padre il diavolo e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli era omicida fin da principio e non stava saldo nella verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso, dice ciò che è suo, perché è menzognero e padre della menzogna. Gesù nel Vangelo lo chiama “il principe di questo mondo.>> 

(Giovanni. 12.31) 31Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori.>>

Per quanto riguarda Lucifero invece, l’origine del suo nome starebbe a significare “stella del mattino” stella mattutina. Questo suo nome indica i privilegi che codesto angelo godeva prima della sua ribellione. Stella mattutina, raffigura una sfolgorante luce nelle tenebre, essa spiccava come una pietra preziosa fra tutte le figure angeliche.

Nonostante le tradizioni e i testi ecclesiastici, si è da sempre assimilato il nome di Lucifero a quello del diavolo (Satana), ma secondo l’esperienza di alcuni esorcisti, si è sperimentato che Satana e Lucifero siano i nomi appropriati di due differenti demoni, ai vertici delle gerarchie infernali. Satana, è il più maligno e perverso tra gli angeli ribelli. E Lucifero è il più bello, “la Stella del “Mattino, probabilmente per natura superiore a Satana.

IL DIAVOLO È L’ANGELO DECADUTO.
 “Secondo i Padri della Chiesa, agli inizi dei tempi, Dio avrebbe voluto sottoporre a prova gli angeli, chiedendo loro un grande atto d’umiltà! Di adorare La Seconda Persona della Santissima Trinità – Gesù Cristo, il figlio dell’Eterno Padre – che si era fatto uomo.

Lucifero – “superiore agli uomini per natura – solo al pensiero di doversi inginocchiare dinanzi a un uomo: (nonostante quell’uomo – Gesù – fosse Dio in vesti di “uomo), si inorgoglì tanto da rifiutarsi definitivamente. Di lì la sua caduta, che i Patriarchi collocano con la caduta della stella del mattino (“Lucifer”).

(Isaia 14,12): 12Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero, figlio dell'aurora?>>

(Isaia 14.11-21): 11Negli inferi è precipitato il tuo fasto, la musica delle tue arpe; sotto di te v'è uno strato di marciume, tua coltre sono i vermi.>>

(Ezechiele 28.11-19/14): 14Eri come un cherubino protettore, ad ali spiegate; io ti posi sul monte santo di Dio e camminavi in mezzo a pietre di fuoco. 15Perfetto tu eri nella tua condotta, da quando sei stato creato, finché fu trovata in te l’iniquità.>> 

Le Scritture ci forniscono un chiaro aspetto del diavolo, prima della sua ribellione. Egli viene raffigurato come l’essere più elevato e bello di tutta la “creazione, si potrebbe dire una creatura privilegiata difronte alle altre, un'opera perfetta di Dio, “un cherubino con ali spiegate a difesa, posizionato da Dio a svolgere il privilegiato incarico di sorvegliare il Suo Trono. La Bibbia lo descrive come un essere “pieno di sapienza, perfetto in bellezza.” 

(Ezechiele 28. 13-15): 13in Eden, giardino di Dio, tu eri coperto d’ogni pietra preziosa: rubini, topazi, diamanti, crisoliti, ònici e diaspri, zaffìri, turchesi e smeraldi; e d’oro era il lavoro dei tuoi castoni e delle tue legature, preparato nel giorno in cui fosti creato./ 14Eri come un cherubino protettore, ad ali spiegate; io ti posi sul monte santo di Dio e camminavi in mezzo a pietre di fuoco. 15Perfetto tu eri nella tua condotta, da quando sei stato creato, finché fu trovata in te l’iniquità.>> 

È chiaro che il peccato entrò nell’Universo a seguito della sua ribellione. Isaia narra il suo intento peccaminoso. 

(Isaia 14.13-14): 13Eppure tu pensavi: Salirò in cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il trono, dimorerò sul monte dell'assemblea, nelle parti più remote del settentrione. 14Salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all'Altissimo.>>

Tale ribellione scatenò nei cieli una terribile guerra. Nonostante gli angeli fossero spiriti puri, le loro armi di battaglia furono l’intelletto e la volontà.

(Apocalisse 12.7-9: 7Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, 8ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo. 9E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana e che seduce tutta la terra abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli.>>

In seguito al peccato di ribellione, il diavolo, insieme ai suoi angeli ribelli, fu scacciato dal cielo. 

(2Pietro. 2.4): 4Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li precipitò in abissi tenebrosi, tenendoli prigionieri per il giudizio.>>

Quanto scritto sopra, lo conferma anche Giuda: (Giuda 1.6): 6e tiene in catene eterne, nelle tenebre, per il giudizio del grande giorno, gli angeli che non conservarono il loro grado ma abbandonarono la propria dimora.>>

QUAL È LA NATURA DEI DEMONI?
 I 
demoni – essendo angeli decaduti – sono puri spiriti (- Spiritus = soffio). Essi non hanno corpo, né possono avere le nostre inclinazioni “fisiche” al peccato; non essendo dotati di “sensi, “possono “cogliere” i nostri peccati materiali solo dal punto di vista “intellettuale, i loro peccati però, sono esclusivamente di natura “spirituale.”

MA I DEMONI SONO TUTTI UGUALI?
Secondo la tradizione ebraica e successivamente cristiana, gli angeli sono organizzati in una gerarchia di differenti ordini, detti nel medioevo cori angelici
I cori angelici sarebbero nove: Serafini, Cherubini, Troni, Dominazioni, Virtù, Potestà, Principati, Arcangeli, Angeli. Le gerarchie superiori (a partire dai Serafini) sono quelle più belle, forti e intelligenti. 

Poiché nella caduta non hanno perduto la loro natura; possiamo dire che anche i demoni, sono schierati a seconda della loro gerarchia di appartenenza e del peccato in loro predominante. “Dagli esorcismi si può apprendere che alcuni peccano maggiormente d’ira, altri di egolatria, ecc.” E così si differenziano gli uni dagli altri, con capacità e poteri specifici, in grado di renderli unici.

Sappiamo che Dio ci dice: che ogni creatura è unica, anche l’uomo. Da questo possiamo apprendere che anche le creature spirituali, sono esemplari unici.

CHE COSA DICE LA BIBBIA RIGUARDO AL DIAVOLO?

I teologi, sociologi, antropologi, linguisti, psicologi ecc. preferiscono parlare di tutt’altro che del principe di questo mondo, perché a secondo i detti tramandati non è lecito interessarsi a tali ragionamenti o ricerche, per non cadere nelle sue trappole. Tanti ci credono e lo temono, altri credono che sia solo un mito di fantasia umana. 

Charles Baudelaire poeta francese, oltre al suo idealismo; precisò: che il capolavoro di Satana “consiste proprio nell’aver convinto l’essere umano, che egli non esiste. Ma al contrario, è importante inquadrare esattamente la personalità spirituale del diavolo, attraverso la descrizione esplicita e appropriata della Sacra Scrittu­ra, affinché i credenti non ignorino le sue macchinazioni.

(2 Co­rinzi 2:11): 11per non cadere sotto il potere di Satana, di cui non ignoriamo le intenzioni.>>

UNA IMMAGINAZIONE PRECISA DELL’AVVERSARIO.

L’apostolo Pietro, ispirato dallo Spirito Santo, definisce il (diavolo) il vostro avversario.  

: 8Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. 9Resistetegli saldi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze sono imposte ai vostri fratelli sparsi per il mondo.>>

“Avversario” è il significato di Satana, in termine ebraico. La definizione “diavo­lo” proviene dal greco, e significa “calunniatore.” I due termini conducono inevitabilmente alla conclusione, che si tratta non di una forza o di un’energia impersonale, ma di una “persona” che agisce in opposizione a Dio, il Creatore e contro i seguaci di Dio e di Cristo. È descritto come “il vostro avversario,” perché il suo scopo e la sua ambizione sono di disfigurare e cancellare l’immagine Divina impressa nell’uomo.

Satana è uno degli angeli che peccarono, e non conservarono la loro dignità. 

(Giuda 1.6): 6e tiene in catene eterne, nelle tenebre, per il giudizio del grande giorno, gli angeli che non conservarono il loro grado ma abbandonarono la propria dimora.>>

La Bibbia lo descrive in modo ben preciso: egli è un angelo decaduto. Prima della creazione dell’uomo, Dio aveva creato degli esseri intelligenti, puri; spirituali chiamati nella Bibbia angeli, cioè inviati o messaggeri, spiriti al servizio di Dio, mandati a favore di quelli che erediteranno la salvezza eterna.”

(Ebrei 1:14): 14Non sono forse tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati a servire coloro che erediteranno la salvezza?>>

Alcune chiese cristiane si esprimono in tal modo: “Crediamo nell’esistenza di angeli creati puri, e che una parte di questi sono caduti nel peccato, per l’azione efficace di satana, ribellandosi a Dio, e saranno con lui eternamente puniti. Ora costui è il principe della potestà dell’aria, che guida le forze spirituali malvagi, che sono nei luoghi celesti.

(Efesini 2:2): 2nei quali un tempo viveste, alla maniera di questo mondo, seguendo il principe delle Potenze dell’aria, quello spirito che ora opera negli uomini ribelli.>> 

(Efesi­ni 6:12): 12La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.>> 

SPESSO SATANA PER INDURRE GLI UOMINI AL MALE “SI TRAVESTE DA ANGELO DI LUCE. 

Ma per la grazia del nostro Signore Gesù Cristo, tutti quelli che gli sono fedeli sono stati liberati dai suoi intrecci ingannevoli. Questi “avversari” so­no intellettuali, morali e spirituali. 

(Colossesi 1:13-15): 13È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore, 14per mezzo del quale abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. 15Egli (Gesù)è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione.>>

Il diavolo è descritto nel Nuovo Testamento in diversi modi: il dragone, il serpente antico, cioè il diavolo, Satana. 

(Apo­calisse 20:2): 2Afferrò il drago, il serpente antico, che è diavolo e il Satana, e lo incatenò per mille anni;>> 

È descritto anche come colui che “va attorno come un leone ruggente.” 

(I Pietro 5:8): 8Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare.>>

Il tentatore -(Matteo 4:3): 3Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane».>> 

Maligno - (Giovanni 17:15): 15Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno.>>

Omicida, bugiardo e “padre della men­zogna - (Giovanni 8:44): 44Voi avete per padre il diavolo e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli era omicida fin da principio e non stava saldo nella verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso, dice ciò che è suo, perché è menzognero e padre della menzogna.>> 

Tutte queste caratteristiche rivelano il “suo scopo e la sua strategia malefica.  

LA STRATEGIA DELL’AVVERSARIO

L’avversario siccome è astuto, sa camuffarsi in modo da raggiungere il suo proposito, com’è descritto, che è quello di offuscare, deturpare e cancellare nell’uomo l’Immagine Divina. Generalmente non si fa nota­re, ma agisce con le sue insidie, con le sue manovre e frodi. Agisce per mezzo di stimoli esterni, così da alimentare desideri illimitati e impuri, e pas­sioni spregevoli e malvagi. 

Talvolta, agisce perfino servendosi di apparenti desideri innocenti e legittimi, per nascondere la sua opera di seduzione. Non esistono limiti alla sua astuzia, tuttavia la strategia che adotta può essere identificata, perché la sua tattica è sempre quella di “impedire l’opera di Dio nei cuori. Egli incoraggia quindi l’incredulità, le false speranze, la superbia, la vanità, la disubbidienza alla Parola di Dio. Mentre nell’Antico Testamento il diavolo si presenta genericamente come l’oppositore dei piani Divini, e in favore degli uomini; nel Nuovo Te­stamento la sua personalità ed i suoi scopi sono messi molto più in evi­denza. 

La testimonianza Biblica, annienta categoricamente le infondate teorie moderne riguardo a lui, le quali cercano di offuscare la sua esistenza, lasciando credere che sono solo miti e leggende pagane. Il Nuovo Testamento lo mette chiaramente in evidenza! Rive­lando l’opera “Redentrice di Cristo, Figlio di Dio, che è stato manifestato per “distruggere le opere del diavolo.” 

(I Giovanni 3:8-9): 8Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da principio il diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo. “9Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe Divino rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio.>>

(I Giovanni 5:19): 9Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è superiore: e questa è la testimonianza di Dio, che egli ha dato riguardo al proprio Figlio. 10Chi crede nel Figlio di Dio, ha questa testimonianza in sé. Chi non crede a Dio, fa di lui un bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha dato riguardo al proprio Figlio. 11E la testimonianza è questa: Dio ci ha donato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio. 12Chi ha il Figlio, ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita.>>

Dal peccato Originale, tutta la creazione a causa di esso, è tenuta in ostaggio dal diavolo. Gesù è venuto per “annunziare la liberazione ai prigionieri, a rimettere in libertà gli oppressi

(Luca 4:18-19): 18Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, 19a proclamare l’anno di grazia del Signore.>>

Gesù è venuto per liberare il territorio occupato dall’av­versario di Dio, e ristabilire l’ordine. Purtroppo il maligno può manipolare gli eventi del mondo “con ogni sorta di inganni e iniquità, a danno di quelli che periscono; perché non hanno aperto il cuore all’amor della Verità per esser salvati. 

(II Tessalonicesi 2:10): 10e con tutte le seduzioni dell’iniquità, a danno di quelli che vanno in rovina perché non accolsero l’amore della verità per essere salvati.>> 

(I Giovanni 4:2-3): 2In questo potete riconoscere lo Spirito di Dio: ogni spirito che riconosce Gesù Cristo venuto nella carne, è da Dio; 3ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo. >>

Il diavolo confonde i pensieri degli “increduli. I quali il dio di que­sto mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del Vangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio, e non si salvino.

(II Corinzi 4:2-4): 3E se il nostro Vangelo rimane velato, lo è in coloro che si perdono: 4in loro, increduli, il dio di questo mondo ha accecato la mente, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo, che è immagine di Dio.>>

Il maligno è colui che infligge anche le malattie, soprattutto di carattere psi­cosomatico. 

(Luca 13:11): 11C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta.>>

Nel versetto si parla di “una donna, che da diciotto anni era prigioniera di uno spirito, il quale la rendeva inferma. Gesù dice che: Satana l’aveva tenuta legata per ben diciotto anni”

(Luca 13:16): 16E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?»

Satana è descritto nella Parola, come “colui che aveva il “potere sulla morte! Ma Dio gli ha tolto codesto potere per mezzo del “Sacrificio di Gesù Cristo, in tal modo il maligno è stato “disarmato da “ogni potere, è stato sconfitto e vinto. Quindi grazie al nostro Glorioso Salvatore Gesù Cristo, nessuno è più schiavo di “satana, tranne coloro che non vivono sotto la “grazia. Satana non è più libero di operare, ma codesta libertà gli viene data dall’uomo che non vive sotto la “grazia, ma sotto il dominio del “peccato.  

(Ebrei 2:14-15): 14Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, 15e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita.>>

(2 lett. Timoteo. 2:10-13): 10Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. 11Questa parola è degna di fede: Se moriamo con lui, con lui anche vivremo; 12se perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà; 13se siamo infedeli, lui rimane fedele.>>

IL MALIGNO OPERA LIMITATO.

Nonostante il diavolo sia un essere che sprigiona terrore, a causa della sua natura malefica, bugiarda e ingannevole, che non per niente è il “padre della menzogna, esso è stato sconfitto. Di solito si presenta molto più autorevole di quello che realmente è, infatti egli è l’imbroglione per eccellenza. Si vanta e innalza, il che mette in evidenza la sua natura ribelle, che fu la causa di intoppo, che lo privò dello splendore che gli era stato assegnato dal Creatore. 

Troppe persone, perfino cristiani, sono terrorizzate da Satana, ma si deve “tener conto che egli agisce quando gli si fa spazio, e lo si riconosce come “dio di questo mondo. Nonostante il maligno all’inizio abbia ricevuto dei poteri da Dio; è da chiarire che, lui non ha gli stessi poteri del Creatore, poi è limitato nel suo volere e potere. L’idea che tanti nutrono, che il bene ed il ma­le sono due potenze parallele, e guerreggiano fra loro nel campo di battaglia di questo mondo, è Biblica­mente “infondata. Secondo la Sacra Scrittura, al diavolo è stato tolto ogni potere, è limitato nell’operare, lui può agi­re sull’uomo nella misura che questo gli permette. Satana è “omicida fin dal principio. 

(Giovanni 8:44-45): Gesù disse: 44Voi avete per padre il diavolo e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli era omicida fin da principio e non stava saldo nella verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso, dice ciò che è suo, perché è menzognero e padre della menzogna. 45A me, invece, voi non credete, perché dico la verità.>> 

Satana ha lo scopo di separare l’uomo da Dio, perché sa che soltanto così può avere podestà su lui.

LA NOSTRA VITTORIA SUL MALE.

Come possiamo difenderci dagli attacchi del diavolo? Come possiamo evitare di cadere vittime delle sue insidie? L’unica sicurezza è indossare “la completa armatura di Dio, così come è scritto.

(Efesini 6:10-18): 10Per il resto, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. 11Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. 12La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. 13Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. 14State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; 15i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. 

16Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; 17prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. 18In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi.>>

QUESTA È LA DESCRIZIONE DELL’ARMATURA DEI SOLDATI DI CRISTO IN FORMA SPIRITUALE - PER “STAR SALDI CONTRO LE INSIDIE DEL DIAVOLO.

L’ARMATURA È COMPOSTA DA…

1) Della “Verità come cintura:(V.14), cioè operare ed esprimersi nella totale verità della Paro­la di Dio.

2) La corazza della giustizia:(V.14), Avere la co­scienza integra e onesta, rinnovata dalla grazia di Dio.

3) Come calzature ai vostri piedi, lo zelo dato dal vangelo della pa­ce:(V.15), cioè stabile fermezza, frutto della certezza della ricon­ciliazione con Dio.

4) Lo scudo della fede: (V.16), cioè avere fiducia “totale in Cristo e nelle Sue promesse.

5) L’elmo della salvezza: (V.17), cioè la difesa della nostra mente dagli attacchi del nemico, grazie alla potenza di Dio.

6) La spada dello Spirito, che è la Parola di Dio: (V.17), l’arma che Gesù stesso ha usato per sconfiggere Satana dalla tentazione nel deserto, e durante tutta la sua vita terrena.

7) Pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito:(V.18). 

Questa è l’armatura di Dio da indossare “permanentemente, di non privarsi mai di essa, in modo che il male non trovi un varco per entrare. La preghiera serve per non temere l’avversario, ma per opporgli resistenza. Appartenere a Cristo vuol dire: nati di nuovo per mezzo della conversione, e rigenerati a vivere per mezzo dello Spirito Santo, mediante la Parola di Dio. Appartenere a Dio mediante il Suo Sigillo, è la nostra garanzia assoluta, che Satana non può avere nessun potere su di noi. “Se noi restiamo saldi sotto la Grazia in Gesù Cristo, siamo anche protetti da ogni “insidia e freccia del maligno. Quindi non siamo noi ad aver timore del “diavolo, ma è lui che ha timore di noi; perché in noi Vive Colui che è più Potente di lui, Colui che lo ha “Sconfitto e disarmato definitivamente.

CRISTO HA VINTO “IL PRINCIPE DI QUESTO MONDO. 

Risorgendo dalla morte, Cristo l’ha annientato per sempre. La Sua Risurrezione ha “Trionfato sulla morte, e su ogni podestà del male. Cristo ha spogliato principi e principati delle potenze delle tenebre; e ha tolto all’Avversario ogni podestà, e ne ha fatto un pubblico spetta­colo, trionfando su di loro per mezzo della morte sulla croce. La barriera della morte è stata da Lui abbattuta definitivamente, Risorgendo Gloriosamente alla Vita. In tal modo tutti coloro che muoiono in Cristo al peccato, risorgono in Gloria con Lui.

(Colossesi 2:15): Dio: 15Avendo privato della loro forza i Principati e le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in Cristo.>>

(Luca 10:18): 18Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore.> >

Il maligno è consapevole, che gli resta solo ancora breve tempo da operare fra gli uomini e nel mondo. Purtroppo grazie a coloro che si sono allontanati da Dio, lui si illude di poter cambiare le menti e le leggi, e codeste illusioni li fa diventare reali nella mente di coloro che non conoscono Dio. Però sa bene che ha solo breve tempo ancora a disposizione, e oltretutto, non può andare oltre i limiti permessigli da Dio. 

Chi è che ha timore del maligno? Realmente sono coloro che non hanno “nessuna comunione con il Creatore, e vivono sotto l’influsso di religioni e culture; oppure sono a mezzo cuore con il Signore, e non leggono attentamente la Sua Parola. Purtroppo costoro hanno tutta la ragione di aver paura dell’avversario, perché non hanno nessuna garanzia di protezione, e quindi sono esposti direttamente alla sua ira. 

“Anche se sappiamo che l’ira di “satana è rivolta contro Dio e i suoi seguaci, “ma sa bene, che essi sono proprietà di Dio e non può vincerli. È importante restare uniti al Salvatore in Spirito e Verità, e avere di continuo comunione con Lui. Gli incre­duli invece, sono prigionieri del diavolo, e quindi li conduce dove vuole. Anche se il figlio di Dio in Cristo, viene tentato dall’avversario con l’intento malizioso di indebolirlo, colui che è nato di nuovo è al sicuro dai suoi attacchi, perché Gesù Io ha vin­to per sempre. Quindi i fedeli del Signore non devono temere le sue insidie, perché Dio è fe­dele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma nella tentazione vi darà anche la via d’uscirne, affinché la possiate sopporta­re. 

(I Corinzi 10:13): 13Nessuna tentazione, superiore alle forze umane, vi ha sorpresi; Dio infatti è degno di fede e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze ma, insieme con la tentazione, vi darà anche il modo di uscirne per poterla sostenere.>>

Il Signore permette che il credente sia provato, per renderlo consa­pevole della forza della sua fede. “Affinché la vostra fede messa alla prova, è ben più preziosa dell’oro che perisce, ma tutta­via è provato con il fuoco, a motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo.

(I Pietro 1:6-7): 6Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove, 7affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell’oro – destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco – torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà.>> 

Dio ha promesso che “triterà tosto Satana sotto ai vostri pie­di.

(Romani 16:20): 20Il Dio della pace schiaccerà ben presto Satana sotto i vostri piedi. La grazia del Signore nostro Gesù sia con voi.>>

(Giacomo.4.7): Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.>>

Se siamo veri fedeli e resistiamo alle insidie del diavolo, fugge da noi. Purtroppo spesso avviene il contrario, “diamo spazio” all’avversario, e resistiamo ai suggerimenti Santi e preziosi dello Spirito Santo. Se invece preghiamo a cuore pieno, chiedendo l’aiuto del Signore e rimanendo saldi nella verità, il nemico dovrà allontanarsi e fuggire da noi. 

L’importante è riconoscere le nostre colpe davanti al Signore e ravvederci; e tener sempre presente, che “satana è stato sconfitto, perciò bisogna resistergli restan­do fermi nella fede, e col l’Arma della Parolo di Dio, dicendo: sta scritto, proprio come ha fatto Gesù! E Dio di ogni grazia, che vi ha chiamati alla Sua gloria eterna in Cristo, vi perfezionerà Egli stesso, vi renderà fer­mi e fedeli, vi formerà e fortificherà a Suo piacimento. Sua è la Potenza e la Gloria - nei secoli dei secoli. Amen” 

(I Pietro 5. 8-11): 8Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. 9Resistetegli saldi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze sono imposte ai vostri fratelli sparsi per il mondo. 10E il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo Gesù, egli stesso, dopo che avrete un poco sofferto, vi ristabilirà, vi confermerà, vi rafforzerà, vi darà solide fondamenta. 11A lui la potenza nei secoli. Amen!>>

LE ARMI DEL CRISTIANO NELLA LOTTA CONTRO IL MALE. 

C’è un luogo preciso in cui si svolge la lotta spirituale. Più in generale, tutta la vita spirituale procede da un organo centrale dell’uomo che la Bibbia chiama “cuore. Secondo da quello che apprendiamo dalla S. Bibbia, il cuore è il luogo dell’intelligenza e della memoria, della volontà e del desiderio, dell’amore e del coraggio, è l’organo che meglio rappresenta la vita nella sua totalità: è la «sede della vita sensibile, della vita affettiva e della vita intellettuale, il cuore contiene gli elementi costitutivi di ciò che noi chiamiamo “persona” “(Antoine Guillaumont).

Il cuore è un «luogo impenetrabile» che Dio solo conosce, scruta e discerne in verità.

(Sal 64,7): 7 Tramano delitti, attuano le trame che hanno ordito; l’intimo dell’uomo e il suo cuore: un abisso!>>

(1Corinzi 4): 5Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, fino a quando il Signore verrà. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno riceverà da Dio la lode.>>

(1Giovanni 3): 20qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.>>

(1Re 8): 39tu ascoltala nel cielo, luogo della tua dimora, perdona, agisci e dà a ciascuno secondo la sua condotta, “Tu che conosci il suo cuore, poiché solo “tu conosci il cuore di tutti gli uomini.>>

TU SCRUTI IL CUORE E GLI ABISS - TU SOLO SEI VERITÀ E GIUSTIZIA “O DIO. 

(Sal 7,10): 10Poni fine al male degli empi; rafforza l'uomo retto, tu che provi mente e cuore, Dio giusto.>>

Chi può conoscere il cuore? 

IO - IL SIGNORE - SCRUTO IL CUORE ED ESAMINO IL PROFONDO.

(Geremia 17.9-10): 9Niente è più infido del cuore e difficilmente guarisce! Chi lo può conoscere? 10Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per dare a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni.>>

È nel cuore, la parte più segreta di ogni essere umano, nella quale è impressa l’Immagine di Dio in noi. In questo spazio che sfugge al rigore dei concetti, ma che è penetrabile attraverso il linguaggio simbolico, Dio parla all’uomo e lo invita a rispondere, a dialogare con Lui.

(Osea 2. 16-17): 16Perciò, ecco, io la sedurrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. 17Le renderò le sue vigne e trasformerò la valle di Acor in porta di speranza. Là mi risponderà come nei giorni della sua giovinezza, come quando uscì dal paese d’Egitto.>>

Il deserto è il luogo ideale per aver sete della Sorgente rinfrescante, correre a sedersi presso le sue rive, ascoltando con tutto il cuore il fruscio delle sue acque scintillanti e invitanti.  

(1Re 3.9): 9Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?».  

DIO AMA IL CUORE CHE LOTTA PER ACCOGLIERE E FAR FRUTTIFICARE LA PAROLA DI DIO SEMINATA IN ESSO.

(Isaia 43.10-21): 14 Così dice il Signore vostro redentore, il Santo di Israele.>> 

(Marco 4.1-20): 20Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno».

È un cuore insensibile alla Parola, che finisce per cadere in quell’incredulità che il Nuovo Testamento definisce «durezza di cuore>>

(Matteo 19. 8): 8Rispose loro: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all’inizio però non fu così.>> 

(Marco 10.5./ 5Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma.>>

(Marco16.14): 14Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto.>>

È evidente che è proprio questo il terreno su cui si radica la lotta spirituale. Se infatti il cuore è il luogo dell’incontro intimo e dell’alleanza tra Dio e l’uomo, esso è però anche sede di cupidigie e passioni alimentati dalla potenza del male: «dal di dentro, cioè dal cuore degli uomini» – «escono le intenzioni (dialogismo) cattive» ha spiegato con chiarezza Gesù.

(Marco 7.21): 21Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, 22adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. 23Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».

Il cuore è il luogo di incontri e scontri; in esso si incontra l’azione della grazia di Dio, e lo scontro delle astuzie di Satana. È un’esperienza comune, la Bibbia si limita a specificare, che il cuore può essere senza intelligenza, incapace di comprendere e discernere.

(Marco 6.52.):52perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.>>

(Marco 8.17-21): 17Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? 18Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate.>>

LA MISERICORDIA DI DIO

(Marco 3.5): 5E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita>>

Il cuore è un giardino di benessere, ma anche una selva incerta, da dove sbucano - Rancore e odio, Gelosia e invidia ecc.

(Levitico 19.17): 17Non coverai nel tuo cuore odio contro tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui.>> 

IL CUORE PUÒ ESSERE MENZOGNERO E «DOPPIO» 

(Giacomo 3.14-15): 14Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non dite menzogne contro la verità. 15Non è questa la sapienza che viene dall’alto: è terrestre, materiale, diabolica.>>

(Giacomo 1.5-8): 5Se qualcuno di voi è privo di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti con semplicità e senza condizioni, e gli sarà data. 6La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all’onda del mare, mossa e agitata dal vento. 7Un uomo così non pensi di ricevere qualcosa dal Signore: 8è un indeciso, instabile in tutte le sue azioni.>>

(Salmo 12.3): 3 Si dicono menzogne l’uno all’altro, labbra adulatrici parlano con cuore doppio.>>

Il cuore è fonte di bene e di male, da esso esce il bene e anche il male, il dolce e l’amaro. Dipende di cosa è colmo; se è colmo del Signore, o del mondo. Questo lo si capisce anche da quello che ha detto Gesù: «Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore» Quindi il cuore è il vaso dei sentimenti, da esso parte ogni invenzione e desiderio. Si comprende “esplicitamente che la radice del bene o del male è radicata nel cuore. È vitale vivere in comunione con il Signore, e domare i sentimenti del cuore, per vivere in pace con sé stesso e gli altri; e non lasciare al maligno terreno fertile.

(Matteo 5.28): 28Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.>>

Come infatti, ogni peccato, ancora prima di essere realizzato realmente nei fatti, (deviandoci così dalla somiglianza di Dio), esso è già avvenuto, perché è già stato consumato dal cuore. Il cuore è dunque il luogo della lotta invisibile. È lì che può avere inizio il ritorno a Dio, la “conversione.

(Geremia 3.10.): 10E nonostante questo, la sua perfida sorella Giuda non è ritornata a me con tutto il cuore, ma soltanto con menzogna». Oracolo del Signore.>> 

(Geremia 29.13): 13Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore.>>

O l’uomo si sottomette a Dio e ascolta la Sua voce; oppure si sottomette al peccato e si lascia sedurre a schiavitù. È una vera lotta quella di tenere a bada i sentimenti del proprio cuore, unificati al Signore.  

(Sal 86,11): 11 Mostrami, Signore, la tua via, perché nella tua verità io cammini; tieni unito il mio cuore, perché tema il tuo nome. 12 Ti loderò, Signore, mio Dio, con tutto il cuore e darò gloria al tuo nome per sempre, 13 perché grande con me è la tua misericordia: hai liberato la mia vita dal profondo degli inferi.>>

Il cristiano è chiamato a collaborare con Dio per mezzo della fede, per essere trasformato a immagine di Cristo, che è la nostra Luce e salvezza. La battaglia del Cristiano non è una battaglia visibile, ma invisibile; è chiamato a combattere il male per poter adempire il bene. Purtroppo il male risiede nel cuore, come pure il bene; quindi se codesta battaglia si vuole vincere, è inevitabile morire a sé stessi, all’egoismo; e lasciare il nostro trono “io al Signore. 

Se Cristo vive in me, non vivo più “io, ma Cristo in me. Questo è il primo passo da fare, se si vuole essere vincitori; e poi non distaccarsi mai dal lembo del Signore. Altrimenti il male ci fa inciampare e cadere. In tal caso, bisogna ravvedersi e pentirsi, e tornare al Signore con cuore umile e addolorato; e Lui che scruta i cuori, avrà misericordia. 

COME PUÒ IL CRISTIANO AFFRONTARE LA LOTTA SPIRITUALE? 

(Efesini 6.10-18): 10Per il resto, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. 11Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. 12La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.
13Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. 1

4State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; 15i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. 16Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; 17prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. 18In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi.>>

(Efesini 5.10-11):10Cercate di capire ciò che è gradito al Signore. 11Non partecipate alle opere delle tenebre, che non danno frutto, ma piuttosto condannatele apertamente.>>

E da tener conto che per vincere bisogna allenarsi sodo e costante, e non come meglio pare, ma secondo le regole attribuiti. Molti si allenano, ma non rispettano il giusto insegnamento assegnatogli! Purtroppo la medaglia viene assegnata solo a colui che si è allenato istintivamente secondo le regole. Le regole della fede sono: “avvicinarsi a Dio per mezzo di Gesù Cristo, credere che sei un peccatore bisognoso del Suo perdono; e che Lui stesso ha pagato il prezzo dei tuoi peccati. 

Ravvedersi, e seguirlo, e avere comunione con Lui di continuo attraverso la preghiera, istruirsi a conoscere la Sua Volontà, Leggendo e meditando la Sua Parola giorno e notte, vivere a Suo piacimento; evitare il male e fare il bene, “testimoniarlo davanti a tutti, amarlo sopra ogni cosa; amare te stesso e il tuo prossimo. Tutto ciò è possibile solo se restiamo uniti al Signore, e camminiamo nelle sue “orme.  

(2Timoteo 2.5): 5Anche l’atleta non riceve il premio se non ha lottato secondo le regole.>>

ALIMENTATI DALLA FORZA DEL SIGNORE.

(Efesini 6.10): 10Per il resto, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza.>>

Il cristiano si alimenta attingendo alla forza del Signore per mezzo del Suo Spirito. La lotta è asserragliata, ma la rivincita è certa, se si è decisi a rinunciare al male per seguire il bene.

(1Timoteom 2.1-2): 1E tu, figlio mio, attingi forza dalla grazia che è in Cristo Gesù: 2le cose che hai udito da me davanti a molti testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali a loro volta siano in grado di insegnare agli altri.>>

Mi affatico e lotto con la forza che viene da Cristo e che agisce in me con “potenza» 

(Colossesi 1. 29): 29Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza.>>

Questa forza e potenza si è manifestata in modo eminente nella “Resurrezione di Cristo. Questo si legge all’inizio della Lettera gli Efesini. 

(Efesini 1.18-20):Dio: 18illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi 19e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore.20Egli la manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli.>>

Realmente la lotta invisibile del cristiano si fonda sulla fede nella Resurrezione di Gesù Cristo, avvenuta nella potenza dello Spirito Santo, evento che ha segnato la vittoria definitiva sulla morte e su «colui che ne ha il potere, il diavolo» 

(Ebrei 2.14-15): 14Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, 15e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita.>>

Se infatti ogni peccato è un tentativo malefico per condurre alla morte; l’unica arma efficace per annientare tale spirito di schiavitù e paura, è proprio la fede nella Resurrezione.

L’apostolo dopo aver fatto chiarezza su ciò, prosegue dicendo: “Rivestitevi dell’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. 

(Efesini 6.11-13): 11Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. 12La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.
13Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove.>>

Paolo si serve del linguaggio bellico, ammonendo i cristiani a indossare l’armatura (panoplía) di Dio; la quale Dio mette a disposizione di quelli che aderiscono a lui. Da questi passi della S. Scrittura possiamo comprendere meglio la descrizione illustrata nell’Antico Testamento, l’armatura e la lotta del fedele. Della cui Dio stesso si cinge per lottare contro i malvagi, e far trionfare sulla terra la Sua salvezza.

(Isaia 59.17): 17Egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, e sul suo capo ha posto l’elmo della salvezza. Ha indossato le vesti della vendetta, si è avvolto di zelo come di un manto.>>

(Isaia 11.4-5): 4ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra. Percuoterà il violento con la verga della sua bocca, con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. 5La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi. 6Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà.>>

È importante riflettere sulla risposta che Gesù diede a coloro che lo accusavano di «scacciare i demoni in nome di Beelzebul, il capo dei demoni» 

(Luca 11.15): 15Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni».

(Luca 11.17-20): 17Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in sé stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. 18Ora, se anche Satana è diviso in sé stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. 19Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. 20Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.>>

Gesù replica: «Quando il Forte bene armato, custodisce la sua dimora, i suoi averi sono al sicuro; ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli toglie l’intera armatura nella quale confidava e distribuisce le sue spoglie» 

(Luca 11.21-22): 21Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. 22Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.>>

Sì, Gesù è più forte del demonio; se pur il male con la sua forza cerca di sedurre gli uomini: opera “solo attraverso di esso in lui stesso; perciò è possibile lottare contro il “nemico, disarmarlo e vincerlo nel nome di Gesù Vincitore.

L’Apostolo definisce l’Avversario: il «diavolo», cioè «divisore»; lo nomina anche il Maligno. 

(Efesini 6.12 /16): 12La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.>>/ 16Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; 17prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio.>>

L’Apostolo dopo aver specificato che la lotta del cristiano non è rivolta contro altri uomini («la carne e il sangue»), spiega specificamente la tattica del male, che ricatta il credente, costringendolo a guardare indietro sul suo peccato; impedendogli così di mettere in pratica l’arma della fede. Quando gli attacchi di malessere ci spingono a guardare indietro, lasciandoci credere che il nostro peccato è ancora presente, allora bisogna raddrizzare le “antenne! Perché sono accuse del maligno, specializzato a calunniare e accusare i santi di Dio, giorno e notte. Bisogna resistergli; e credere alla Parola di Dio, e alla Sua promessa fermamente.

(Efesini 2.2): 1Anche voi eravate morti per le vostre colpe e i vostri peccati, 2nei quali un tempo viveste, alla maniera di questo mondo, seguendo il principe delle Potenze dell’aria, quello spirito che ora opera negli uomini ribelli.>>

Il primo “atteggiamento “richiesto con insistenza al credente, è quello di «essere allerto e fervente in Cristo» 

(Efesini 6.11 - 14): 11Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. / 14State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia.>>

(Efesini 6.13): 13Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove.>>

Tale saldezza consiste innanzitutto nell’affrontare gli attacchi del Nemico, senza fuggire davanti a lui; in tali prove è da mettere in pratica l’esempio di Cristo, che accettò di dimorare quaranta giorni nel deserto, confrontandosi “decisivamente senza timore alle seduzioni di Satana. Il successo dipende dalla fermezza decisiva della fede, nella promessa della Parola di Dio. Sanza tali valori, la battaglia è persa dall’inizio.

L’APOSTOLO PAOLO ELENCA UNA PER UNA - QUELLE CHE SONO LE «ARMI DI GIUSTIZIA» 

(Romani 6.13): 6Lo sappiamo: l’uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. 7Infatti chi è morto, è liberato dal peccato. 8Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, 9sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui.

10Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. 11Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù. 12Il peccato dunque non regni più nel vostro corpo mortale, così da sottomettervi ai suoi desideri. 13Non offrite al peccato le vostre membra come strumenti di ingiustizia, ma offrite voi stessi a Dio come viventi, ritornati dai morti, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia.>>

(2Corinzi 6.7): 7con parole di verità, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra.>>  

«Armi della luce» (Romani 13.12): 7con parole di verità, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra>> 

Armi della Potenza di Dio:(2Corinzi 10.4): 4ma hanno da Dio la potenza di abbattere le fortezze.>>

STATE SALDI – DUNQUE - ATTORNO AI FIANCHI - LA VERITÀ. 

La corazza della Giustizia:(Isaia 11.5): 5La giustizia sarà fascia dei suoi lombi
 e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.>> 

(Isaia 59.17): 17Egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, e sul suo capo ha posto l’elmo della salvezza. Ha indossato le vesti della vendetta, si è avvolto di zelo come di un manto.>>

AFFERRATE SEMPRE LO SCUDO DELLA FEDE

(Isaia 52.7): 7Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace, del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza, che dice a Sion: «Regna il tuo Dio».

L’ARMA PIÙ EFFICACE CONTRO IL DARDO DEL MALIGNO È - PRONTI AD ANNUNCIARE L’EVANGELO DELLA SALVEZZA A TUTTI… 

(Efesini 6.): 18In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi. 19E pregate anche per me, affinché, quando apro la bocca, mi sia data la parola, per far conoscere con franchezza il mistero del Vangelo, 20per il quale sono ambasciatore in catene, e affinché io possa annunciarlo con quel coraggio con il quale devo parlare.>>

(Efesini 5.19): 19intrattenendovi fra voi con salmi, inni, canti ispirati, cantando e inneggiando al Signore con il vostro cuore, 20rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo.>>

(Isaia 59.17): 17Egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, e sul suo capo ha posto l'elmo della salvezza.>>

LA SPADA DELLO SPIRITO - CHE È LA PAROLA DI DIO.

L’Apostolo Paolo, descrive l’armatura per difenderci dagli attacchi del male, citando le Scritture, spiegandone gli elementi che la consolidano. Tutto ciò non è sorprendente per colui che è illuminato dalla fede, e che è un corpo solo con il Signore. Gesù Cristo è l’Immagine del Dio “invisibile, in Lui lo abbiamo conosciuto, e attraverso di Lui abbiamo comunione, e siamo “unificati in un sol corpo. 

(Giovanni 1.18): 18Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.>>

Gesù è la verità: (Giovanni 14.6.7): 6Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto.>>

(Efesini 4.21): 21se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù.>>

Gesù è la giustizia di Dio:(Romani 3.21-24): 21Ora invece, indipendentemente dalla Legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla Legge e dai Profeti: 22giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. Infatti non c’è differenza, 23perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, 24ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù.>>

(Romani 3. 26.): 26mediante la clemenza di Dio, al fine di manifestare la sua giustizia nel tempo presente, così da risultare lui giusto e rendere giusto colui che si basa sulla fede in Gesù.>>

GESÙ GIUSTIFICA CHI CREDE IN LUI.

(1Corinzi 1.30-31): 30Grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale per noi è diventato sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzione, 31perché, come sta scritto, chi si vanta, si vanti nel Signore.>> 

(Filippesi 3.9): 9ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede.>> 

GESÙ È IL VANGELO - LA PAROLA DELLA SALVEZZA. 

(Marco 8.35): 35Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.>>

Romani:( 15.19): 19con la potenza di segni e di prodigi, con la forza dello Spirito. Così da Gerusalemme e in tutte le direzioni fino all’Illiria, ho portato a termine la predicazione del vangelo di Cristo.>>

(2Corinzi 2.12): 12Giunto pertanto a Troade per annunziare il vangelo di Cristo, sebbene la porta mi fosse aperta nel Signore.>>

Camminiamo annunziando la buona notizia – l’Evangelo della Salvezza - che è “adempimento di vita per tutti gli uomini.

(Galati 1.7): 7Però non ce n’è un altro, se non che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.>> 

Gesù Cristo è il “fondamento e il compimento della nostra fede.

(Ebrei 12.2): 12Perciò, rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche 13e camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire.>> 

Gesù Cristo è il “fondamento sicuro, la Roccia, in Lui siamo chiamati a deporre la nostra fede vacillante.

(Galati 2.20): 20e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato sé stesso per me.>> 

(Efesini 3.12): 12nel quale abbiamo la libertà di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in lui.>>

GESÙ È LA NOSTRA SALVEZZA.

(1Timoteo 5.9) 9Una vedova sia iscritta nel catalogo delle vedove quando abbia non meno di sessant’anni, sia moglie di un solo uomo, 10sia conosciuta per le sue opere buone.>

GESÙ È LA NOSTRA SPERANZA.

(2Timoteo 2.10): 10Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.>>

Gesù Cristo è Colui nel quale speriamo, al fine di partecipare alla salvezza da Lui stesso ottenuta.

(1Timoteo 1.1): 1Paolo, apostolo di Cristo Gesù per comando di Dio nostro Salvatore e di Cristo Gesù nostra speranza.>>   

(1Timoteo 5.8) 8Se poi qualcuno non si prende cura dei suoi cari, soprattutto di quelli della sua famiglia, costui ha rinnegato la fede ed è peggiore di un infedele.>>

Gesù Cristo è la Parola di Dio fatta carne.

(Giovanni 1.1-14): 14E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.>>

Parola che «è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio, capace di scrutare i sentimenti e i pensieri del cuore» 

(Ebrei 4.12): 12Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discernere i sentimenti e i pensieri del cuore.>>  

Parola che si accompagna al dono dello Spirito.

Il cristiano dunque è chiamato a «rivestirsi del Signore Gesù Cristo»  

(Romani 13.14): 14Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non lasciatevi prendere dai desideri della carne.>>

GESÙ CRISTO È L’UNICA ARMA EFFICACE NELLA LOTTA SPIRITUALE. 

La fede in Cristo è il terreno in cui può germogliare ogni sentimento e operato in Lui. Questo è il senso di ogni sforzo del credente, la certezza di essere esauditi nella preghiera; anche l’apostolo Paolo esorta a ciò. Pregate incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi. 

(Efesini 6.18): 18In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi.>>

LA PREGHIERA - È UNA VERA LOTTA.

(Romani 15.30): 30Perciò, fratelli, per il Signore nostro Gesù Cristo e l’amore dello Spirito, vi raccomando: lottate con me nelle preghiere che rivolgete a Dio.>> 

(Colossesi 4.12): 12Vi saluta Èpafra, servo di Cristo Gesù, che è dei vostri, il quale non smette di lottare per voi nelle sue preghiere, perché siate saldi, perfetti e aderenti a tutti i voleri di Dio.>> 

La preghiera deve essere incessante - in ogni momento. 

Vivere in costante comunione con Dio, in modo che la nostra vita sia un’interminabile preghiera, un profumo soave davanti all’Eterno.

(1Timote 5.17): 17I presbìteri che esercitano bene la presidenza siano considerati meritevoli di un duplice riconoscimento, soprattutto quelli che si affaticano nella predicazione e nell’insegnamento.>> 

L’Apostolo parla inoltre di preghiera «nello Spirito» il che vuol dire: che lo Spirito preghi in lui e trasformi la sua vita in preghiera. In modo che si ha una permanente comunione con Dio, e comunione anche con i suoi figli, innalzando preghiere per i santi, e per tutti. 

E INFINE LA PREGHIERA È ANCHE L’ARMA DELLA VIGILANZA IN OGNI TEMPO.

La preghiera rafforza nella fede e lucida il cuore e il pensiero, e trasforma l’energia deviatrice in edificatrice; blocca il maligno e ci preserva. Ci rammenta quale è il nostro scopo di vita, e il senso della lotta. Ci riporta nella realtà Divina, a vivere e operare nel suo Amore (Agape).

(Luca. 21.36): 36Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo». 

La vigilanza è la completa sorveglianza della tensione interiore, per discernere la presenza del Signore e fargli spazio in sé, “essa conduce il credente in uno stato di lucidità spirituale. 

La vigilanza è la radice matrice di tutte le virtù cristiane, perché forma il credente facendone una persona capace di resistere, di combattere, di trasformare l’energia vitale sviata o bloccata dal peccato, in energia per alimentare l’unico vero scopo della lotta spirituale: l’Agápe, l’amore verso Dio, e verso tutti i fratelli e tutte le creature.

 LA VITTORIA DELLA CROCE - LA LIBERAZIONE DEI PRIGIONIERI.

L’Eterno Iddio Ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce.

(Colossesi 2:15): 13Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e 14annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. 15Avendo privato della loro forza i Principati e le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in Cristo.>>

Grazie al Sacrificio di nostro Signore Gesù Cristo, “offerto lì su quella Croce, che satana è stato sconfitto, adesso è un nemico disarmato, le sue armi non hanno potere contro quelli che sono nati di nuovo in Cristo. Il maligno non ha alcuna autorità sui figli di Dio. Nella lotta, “Affermare la verità della vittoria di Cristo e della sconfitta di satana, questo è “fondamentale per combattere con successo i tentativi del nemico, quando tenda di intimidirci ed assalirci. 

Nella morte e risurrezione di Cristo, ogni “credente è vivificato con Lui, ed è ora seduto con Lui nei luoghi celesti. Per resistere al diavolo, dobbiamo capire e mettere in “opera l’Autorità che abbiamo in Cristo. Più vigorosi cresciamo nella fede e nell’ubbidienza, più l’avversario tenda di portarci fuori strada. Si inventa nuove modalità per farci cadere in trappola. È importante stare allerta

Lui si traveste da angelo di luce per far cadere in inganno. 

E per questo che il Signore ci ha detto di restare uniti a Lui in preghiera in ogni tempo. Non dobbiamo ignorare che viviamo nella carne, essa è debole. Con i figli di Dio, il maligno usa spesso e volentieri la tattica religiosa e perfezionista, per condurli a cadere. E molto spesso cadiamo nelle sue malefiche trappole. La sua trappola preferita è l’orgoglio umano, che sia nell’uomo mondano che cristiano persistono. Molti pastori del gregge o pecorelle pensando che siano più savi o privilegiati degli altri, oppure si pensa da farla da maestri. 

Senza accorgersi si guarda dall’alto il prossimo, criticando il loro stile di vita, e spesso in nome della fede. Invece di praticare l’amore e la semplicità, facendogli capire la Verità. Oggi più che mai codesti atteggiamenti sono frequenti, specialmente nelle chiese. Non possiamo accettare tutto, e neanche far di tutte le erbe un fascio! 

Se si vuole raccogliere le pecore nell’ovile, bisogna chiamarle con voce mansueta, altrimenti essi si disperdono. Perciò facciamo attenzione a non inorgoglirci, stimandoci più savi degli altri; altrimenti offriamo delle buone occasioni a “satana di sedurci a peccare, e molto spesso senza neanche accorgerci. 

La preghiera e la comunione con il Signore è la medicina efficace contro ogni pensiero malefico, del cuore e della mente. Lo scopo di “satana è indebolire i credenti, in modo che non hanno tempo per la preghiera, tanto meno per predicare l’Evangelo della Salvezza. Questo è il tasto efficace per deviarci dalla presenza del Signore. 

Se si passa più tempo in preghiera, e si testimonia Gesù in ogni occasione, non resta spazio al male di sedurre, e si allontana, almeno per quel tempo che restiamo in comunione con il Signore. E se questa comunione è permanente, saremo permanentemente preservati. Lo scopo del male è di impedire in un modo o nell’altro al credente di dar Gloria a Dio.

LA POTENZA DELLA CROCE

Il nemico si serve di seguenti basi per attaccarci. 

1) Satana sa di essere sconfitto, sa che il suo tempo è ormai limitato! 

2) il “peccato; ma Cristo, mediante la CROCE, ha fornito il perdono e la purificazione d’ogni nostro peccato. 

3) L’altra base d’attacco: è il nostro “IO.” Lo scopo è sempre quello di distoglierci da Dio ed indurci a diventare “egocentrici. 

Ma anche il mio “io” va alla Croce con Cristo; quindi, se sono stato crocifisso con Cristo, anche il mio io è stato crocifisso insieme al peccato sulla Croce, e ogni giorno mi considero morto alle esigenze della vecchia natura, la Croce è quindi il fondamento della nostra vittoria. 

IL MONDO MATERIALE - LA CARNE E IL MALIGNO.

Spesso ci fermiamo a voler analizzare e classificare ogni cosa, per capire meglio questo o l’altro. Chiedendoci come è possibile analizzare cosa viene dalla carne o dallo Spirito, specialmente davanti a prove.

(Efesini 2. 1-3): 1Anche voi eravate morti per le vostre colpe e i vostri peccati, 2nei quali un tempo viveste, alla maniera di questo mondo, seguendo il principe delle Potenze dell’aria, quello spirito che ora opera negli uomini ribelli. 3Anche tutti noi, come loro, un tempo siamo vissuti nelle nostre passioni carnali seguendo le voglie della carne e dei pensieri cattivi: eravamo per natura meritevoli d’ira, come gli altri.>>

Satana e i suoi demoni sanno quali aspetti della carne sono particolarmente vulnerabili, e si servono degli stimoli del mondo che ci circonda per suscitare in noi pensieri peccaminosi. Il diavolo sarebbe uno sciocco se, nel suo intento di distruggerci, non cercasse d’approfittare del mondo e della carne. Satana non è onnisciente, non può leggere nella nostra mente; ma osservandoci vede come agiamo e viviamo, e come ci comportiamo in diverse circostanze; non gli sono occulti i nostri deboli carnali, e in tal modo capisce quali sono i nostri punti deboli, e ci attacca proprio lì!

(Luca 10:18-20): 18Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. (Gesù disse: 19Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. 20Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».  

La forza di resistere al diavolo - è un privilegio di responsabilità per ogni figlio di Dio. 

(Giacomo 4:7): 7Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà lontano da voi.>>

Molti cristiani nel corso della loro vita, lottano contro potenze di schiavitù, perché non hanno mai potuto scoprire e realizzare in modo chiaro chi sono “in Cristo”. 

La schiavitù di satana su di noi si equilibra sul nostro peccato. Secondo come proseguiamo nella nostra vita; a chi diamo più spazio al bene o al male; nella stessa misura “satana ci schiavizza. 

La conoscenza della “Verità riguardo la nostra “Vittoria in Cristo, è il punto di partenza “determinante per “esigere la “vittoria nella vita di tutti i giorni. Sì, l’esito del conflitto è già deciso. Dio ci ha dato la vittoria. 

HO MIRATO ALLA FINE E -VINCEREMO.

Ma, battaglie da combattere ve ne sono ancora! Per quanto strano possa sembrare, abbiamo la capacità di limitare l’azione dello Spirito Santo nella nostra vita in modo che Egli non possa compiere ciò che vorrebbe. E questo avviene attraverso comportamenti a Lui “offensivi. 

(Efesini 4:30): 30E non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, con il quale foste segnati per il giorno della redenzione.>>

Un altro problema da cui satana cerca di trarre vantaggio può consistere nel fatto che, ad alcuni piacciono le esperienze emotive, e cercano quindi di riviverle con regolarità. Purtroppo non dobbiamo permettere a tali richieste carnali di determinare la nostra vita, e la crescita spirituale. Dio non interviene per darci la vittoria, perché siamo noi che dobbiamo avvicinarci a lui, e chiedergliela.   

Dio non interveniva per far ottenere la vittoria al suo popolo sui nemici, sino a quando Israele stesso non compiva il primo passo verso di Lui, quel passo di ubbidienza desiderato. Così anche oggi, il Signore non interviene negli scontri che dobbiamo affrontare, fino a quando non ci rivolgiamo a Lui con umiltà e volontà di ubbidienza alla Sua Parola. 

IL GRANDE “MANCO DELLA CHIESA Di OGGI È QUELLO DI NON “ILLUSTRARE “APERTAMENTE LA “REALTÀ DELLA “VITTORIA DI CRISTO E DELLA “POTENZA DELLO SPIRITO SANTO. 

Incominciando dalla teoria alla fede professante, e anche nell’esperienza pratica. Bisogna smettere di consentire alla paura di condizionarci, specialmente quando vengono menzionati i demoni, cominciare invece a trattare questi ultimi da nemici sconfitti quali essi sono. 

Satana è spesso riuscito ad indurci a credere che anche lo studio di questi argomenti potrebbe farci accadere qualcosa di terribile. La verità invece è il contrario; più veniamo a conoscenza della nostra Vittoria in Cristo, e più siamo orientati sul nostro avversario sconfitto. Questo ci permetterà di sentirci al “sicuro nel conflitto in cui siamo impegnati, ed al quale non possiamo sottrarci, ma affrontarlo con la Spada del Signore, la Parola di Dio e la fede stabile.Eliminiamo quindi, codesta espressioneche la cosa più sicura da fare in merito all’argomento su satana e sui demoni è di non immischiarsi. 

LA VISIONE DELLA CROCE.

(Matteo 16:24-27): 24 Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua. 25Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. 26Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita? 27Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni. 28In verità io vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non moriranno, prima di aver visto venire il Figlio dell’uomo con il suo regno».

RINUNCIARE A SE STESSI.

Gesù ha detto di rinunciare a “se stessi per amor suo; questa è la battaglia più asserrata in noi, una battaglia continua fra il bene e il male, fra l’egoismo a e lo spirito, fra il cuore e la dominanza del pensiero. È una dura e lunga battaglia, ma essa è essenziale per poter camminare nelle “orme del Signore, e diventare uno con Lui. È una vera contesa quella del trono “io, è una lotta per la propria sovranità, infine dovrai decidere chi deve essere il “sovrano della tua vita: Dio o tu. 

Realmente noi vogliamo essere sovrani della nostra vita, operare e decidere da soli; e questo è l’ostacolo che “impedisce allo Spirito Santo di operare appieno in noi. Diciamo: Signore – Signore, vogliamo – facciamo, ma poi si continua a far da sé. Purtroppo “O servirai Dio e il Suo regno; oppure l’avversario e il suo regno. Quando rinunci a te stesso, inviti Dio a prendere il “trono della tua vita, ad “occupare ciò che è realmente Suo di diritto, così che tu possa funzionare come persona spiritualmente viva in Cristo. In tal modo sei preservato dal maligno perché sei il corpo di Cristo.

CARICARSI LA PROPRIA CROCE OGNI GIORNO. 

 Prendere ogni giorno la propria croce significa riconoscere quotidianamente che apparteniamo a Dio. Quando prendiamo la croce affermiamo che la nostra identità non si basa sulla nostra esistenza fisica, ma sul nostro rapporto con Dio. Riconoscendo che siamo figli di Dio, cesseremo quindi di fare quello che vogliamo noi, ma cerchiamo di fare quello che piace a Colui che vive in noi. Non viviamo più per noi ma per il Signore

SEGUIRE CRISTO OVUNQUE.

Significa ubbidire a Cristo, seguire ovunque e sempre la sua voce. Noi non siamo stati “ideati per funzionare indipendentemente da Dio, ma per uniti a Lui. Soltanto quando siamo dipendenti da Lui e intenti a seguire Cristo, siamo completi e liberi di dimostrare che la volontà di Dio è buona, gradita e perfetta. 

(Romani 12:2): 1Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. 2Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.>>

SACRIFICARE LA VITA MATERIALE - PER RAGGIUNGERE LA SPIRITUALE. 

Sacrificare il piacere delle cose materiali, per ottenere il piacere della vita Spirituale. Che cosa accetteresti in cambio del frutto dello Spirito? Saresti disposto a rinunciare a quello che ti lega al mondo, per esempio: “titoli e posizioni elevati, denaro eccessivo ecc. “in cambio dell’Amore vero, della pace e la serenità profonda e duratura, della Certezza di una vita appagata e tranquilla adesso sulla terra, e di quella eterna? Anche se sembra banale e insignificante alla mente umana, il vero guadagno è quello Spirituale. 

L’uomo investe tutto, denaro e forze, salute e tutto il resto, solo per accumulare tesori che sono destinati a marcire, a svanire con il tempo. Però non si preoccupa di accumulare tesori nei cieli, lì dove non perderanno mai né forma né valore, anzi accrescono sempre di più in valore Spirituale. Realmente qui sulla terra ci siamo solo di passaggio, noi stiamo aspettando di lasciare questa nostra tenta per traslocare nella vera casa, quella che il Padre ci sta preparando nei cieli! 

Ma quella casa Lui la costruisce con le nostre opere Spirituali. Ma se noi serviamo la carne e non lo Spirito, allora ci preoccupiamo di costruire una casa destinata a diventare polvere, proprio come il nostro corpo. E nell’aldilà la nostra casa non è stata terminata, forse neanche incominciata; a causa della nostra infedeltà. Quindi saremo privi della casa eterna, perché non abbiamo operato nello Spirito Santo, non abbiamo servito il Signore. L’ubbidienza al Signore è un premio eterno; ogni operato nello Spirito per amore di Cristo, è una pietra da costruzione. Più operiamo in Cristo, più cresce la nostra casa nell’Eternità! 

Mentre qui ci inorgogliamo di possedere un castello da sogni, come frutto del nostro duro lavoro; nell’eternità ci vergogneremo in eterno, perché non avremo una casa a disposizione. Mentre chi invece rinuncia al suo castello in questa vita per seguire Gesù, ne costruisce uno nell’altro, e un giorno avrà di cosa gioire. 

SI PUÒ ESSERE VITTORIOSI SULLA CARNE E SUL PECCATO.

La morte al peccato ha posto fine al rapporto con il peccato “come padrone, ma non all’esistenza del peccato. Il peccato continua ad essere vivo, forte ed attraente, ma il suo potere e la sua autorità sono stati completamente spezzati

(Romani 8:2): 2Perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte.>>

Inoltre, neppure la carne, la parte di noi che era abituata a vivere in modo indipendente da Dio “prima che incontrassimo Cristo, è morta. Abbiamo ancora ricordi, abitudini, reazioni condizionate e schemi di pensiero radicati nel nostro cervello che ci spingono a concentrarci sui nostri propri interessi. Non siamo più nella carne come lo era il nostro vecchio io; ora siamo in Cristo. Ma possiamo ancora scegliere di camminare secondo la carne, “cedendo al vecchio bisogno di servire noi stessi, invece che Dio, bisogna essere allerta!

(Romani 8:12-13): 12Così dunque, fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, 13perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.>> È nostra responsabilità crocifiggere la carne. In questo versetto, Dio ci dice di imparare a camminare secondo lo spirito.>> 

(Galati 5:16): 16Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne.>

Rinnovando sempre di più i nostri pensieri al nostro nuovo essere, permettiamo che la nostra mente si alimenta sempre più del cibo Spirituale. 

(Romani 12:1-2): 1Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. 2Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.>>

Pur essendo morti al peccato, il forte richiamo del peccato potrà ancora farci lottare con la sensazione di essere più vivi al peccato che a Cristo, ma è un'autentica menzogna! 

(Romani 6:1-13): 1Che diremo dunque? Rimaniamo nel peccato perché abbondi la grazia? 2È assurdo! Noi, che già siamo morti al peccato, come potremo ancora vivere in esso? 3O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? 4Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. 

5Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui a somiglianza della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della sua risurrezione. 6Lo sappiamo: l’uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. 7Infatti chi è morto, è liberato dal peccato. 8Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, 9sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. 

10Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. 11Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù. 12Il peccato dunque non regni più nel vostro corpo mortale, così da sottomettervi ai suoi desideri. 13Non offrite al peccato le vostre membra come strumenti di ingiustizia, ma offrite voi stessi a Dio come viventi, ritornati dai morti, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia.>> 

QUANDO TROVIAMO NELLA BIBBIA UNA PROMESSA - CE NE DOBBIAMO APPROPRIARE… 

QUANDO TROVIAMO UN COMANDAMENTO DOBBIAMO UBBIDIRE… 

E QUANDO TROVIAMO UNA VERITÀ DOBBIAMO CREDERCI… 

(Romani 6): non sono solo comandamenti a cui ubbidire; sono “Verità che devono essere credute. Cristo è già morto al peccato e, poiché noi siamo in Lui, anche noi siamo morti al peccato. 

NON POSSIAMO MORIRE AL PECCATO PERCHÉ SIAMO GIÀ MORTI - POSSIAMO SOLTANTO CREDERLO… 

Ognuno di noi vive basandosi sulla propria percezione della sua identità. Di fatto, nessuno è in grado di comportarsi in modo diverso della maniera in cui si percepisce. Le attitudini, le azioni, le risposte e le reazioni alle circostanze vengono determinate dalla percezione conscia e subconscia che abbiamo di noi stessi. Se crediamo di essere morti al peccato (e questo è vero!), vivremo da persone morte al peccato

Il versetto (Romani.6.11): 11Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù. >>

Questo versetto riassume ciò che dobbiamo credere riguardo il nostro rapporto con il peccato, grazie alla nostra posizione in Cristo. Così “credete di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesù. Non importa se ci sentiamo morti al peccato o meno; “dobbiamo considerarci tali perché è la verità. Basandoci su quello che è scritto in Romani 6. non sui nostri sentimenti; l’Apostolo ci invita a credere, e ci insegna come comportarci nei confronti del peccato. 

(Romani 6:12-13): Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscenze; 13 e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d'iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio. 

Il peccato è un padrone sovrano che richiede di essere servito dai suoi sudditi. Noi dunque siamo morti al peccato; però abbiamo ancora la capacità di servirlo, mettendo il nostro corpo a sua disposizione. E per questo che il Signore ci ammonisce, e ci dice di restare uniti a Lui in ogni tempo, in modo che il peccato non si infiltri in noi e ci seduce.

STA A NOI SCEGLIERE SE LASCIARE CHE IL NOSTRO CORPO SIA USATO PER IL PECCATO OPPURE PER LA GIUSTIZIA.

Per illustrare meglio il contenuto, paragoniamo ciò, a qualcuno che ti chiede in prestito la tua vettura per fare la spesa, poi un malvivente te la chiede per sbrigare qualcosa di non buono. Tu la puoi dare a uno o all’altro, tanto ne sei il padrone, ma non credo che sceglieresti di darla al malvivente, e in più per operare del male! Anche il nostro corpo lo riteniamo nostro, finché non riconosciamo la Parola di Dio. 

Quindi anche con il tuo corpo sei libero di servire un padrone o l’altro. Servire Dio o l’avversario “satana. La scelta la fai tu! 

E per questo che Paolo scrisse con insistenza: (Romani 12.1-2): 1Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. 2Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.>> 

Grazie alla vittoria di Cristo sul peccato, sei completamente libero di non ubbidire al peccato come se fosse il tuo padrone. È “responsabilità tua a chi vuoi servire, non permettere che il peccato regni nel tuo corpo mortale.

CHIACCHIERE E CHIACCHIERATE.

Mi dovrei ripetere a me stessa: non permettere che il peccato mi regni! Non è una battaglia facile questa. Spesso si cerca di parlare o di fare il meglio possibile, magari credi anche che stai facendo del bene; ma infine devi arrenderti di aver detto o fatto il contrario di quello che realmente volevi o avevi in cuore. Ma di questo anche l’Apostolo Paolo ne era consapevole, e perciò che lo ripeteva e spiegava più volte.” Egli lo scrisse proprio perché provava lo stesso senso di frustrazione come ognuno di noi. In questi versi Dio ci indica a uscire dalla schiavitù del potere del peccato, per godere la libertà di vivere sereni in Lui. 

(Romani 7:15-25): 15Non riesco a capire ciò che faccio: infatti io faccio non quello che voglio, ma quello che detesto. 16Ora, se faccio quello che non voglio, riconosco che la Legge è buona; 17quindi non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. 18Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene: in me c’è il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; 19infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. 20Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. 

21Dunque io trovo in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. 22Infatti nel mio intimo acconsento alla legge di Dio, 23ma nelle mie membra vedo un’altra legge, che combatte contro la legge della mia ragione e mi rende schiavo della legge del peccato, che è nelle mie membra. 24Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? 25Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mia ragione, servo la legge di Dio, con la mia carne invece la legge del peccato. >>

(Romani 7:15) Poiché, ciò che faccio, io non lo capisco: infatti non faccio quello che voglio, ma faccio quello che odio. (questo potrebbe indicare me?>>

(Romani 7:17): 17quindi non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me.>> Qui vediamo che in noi ci sono ancora ricordi e abitudini, reazioni condizionate, e schemi di pensiero radicati nel nostro cervello, i quali ci spingono a concentrarci sui nostri propri interessi.

(Romani 7:18): 18Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene: in me c’è il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo.>>

Questa “oppressione malefica che abita in noi, “non siamo noi! Se una scheggia di legno o ferro si infilza nel mio corpo, non è buono. Ma quel “non buono, “non sono io; ma è la scheggia. È anche importante notare, che quel non buono, non è neppure la carne, ma è la presenza della scheggia in essa. 

(Romani 7:22-23): 22Infatti nel mio intimo acconsento alla legge di Dio, 23ma nelle mie membra vedo un’altra legge, che combatte contro la legge della mia ragione e mi rende schiavo della legge del peccato, che è nelle mie membra.>>

Secondo gli ultimi versetti, si può identificare dove viene combattuta questa battaglia contro il maligno e il peccato! 

TUTTO HA INIZIO NEL CUORE CHE LO TRASMETTE ALLA MENTE.

È proprio nella nostra mente che infuria la battaglia! Ora, se satana riesce a farti credere che tu sei solo nella battaglia, te la prenderai o con te stesso o con Dio quando fallisci. Ma se arriva un avversario e ti colpisce, non di certo te la prendi con Dio, oppure picchi te stesso, ma colpisci l’avversario. Il maligno è un avversario reale che si manifesta tramite il peccato. Quindi noi dobbiamo istruire la mente a riconoscere la sua tattica, e la sua sembianza spirituale e raggirante, e lottare, resistergli con le armi Spirituali, con l’Autorità che abbiamo ricevuta da Dio tramite il Sigillo dello Spirito Santo.

(Romani 7:24): 24Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte?>> Paolo non sta dicendo che uomo malvagio che sono; ma che uomo infelice sono! Un uomo sconfitto e schiavo, perché fallisce in ogni tentativo di fare il bene. Si chiede se potrà essere liberato da tutto ciò, e chi potrà liberarlo? 

(Romani 7:25): 25Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mia ragione, servo la legge di Dio, con la mia carne invece la legge del peccato. >> 

Paolo esprime fiducia rivolgendosi a Dio, perché il Signore Gesù lo renderà capace di vivere al di sopra del peccato. Condannare sé stessi non servirà a niente, perché non c’è condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. Devi capire la natura della battaglia per la tua mente. Poi devi scoprire in che punto, in che area stai perdendo questa battaglia nella tua vita, come e perché stai permettendo al peccato di regnare nel tuo corpo.” Quando lo avrai scoperto e avrai preso dei provvedimenti al proposito, potrai trovare la libertà in Cristo.

DIFENSIVA CRISTIANA

Essere attaccati da persone increduli, specialmente nel lavoro missionario, non vuol dire aver fallito in qualcosa. Purtroppo il diavolo non attacca coloro che vivono sotto il suo influsso, ma quelli del “Regno opposto; essi sono il suo bersaglio preferito. Anche il nostro Signore è stato “odiato e perseguitato, e quindi anche ai suoi seguaci gli tocca la stessa sorte. E per questo che il Signore ci spinge a leggere e mettere in pratica le Scritture. Anche Gesù quando fu tentato dal maligno, si difese con “Esse. La Parola di Dio è un’arma a due tagli.

(Ebrei 4.12): 12 Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore.>>

(1Timoteo.2.3-4): 3Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, 4il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.>>

SIAMO DEI SOLDATI IN UNA GUERRA SPIRITUALE. 

(1Pietro 5:8-9): 8Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. 9Resistetegli saldi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze sono imposte ai vostri fratelli sparsi per il mondo.>>

Purtroppo il “termine “resistere” si è trasformato in “ignorare” nelle chiese di oggi. Oggi più che mai la chiesa è debole nella fede. Dice Signore – Signore, ma ha molta difficoltà a mettere in pratica la Sua Parola, e a viverla come si dovrebbe realmente. In questo “satana è specializzato, basta spostarsi un po' qua e un po' là, e il suo piano va a gonfie vele. Questo fenomeno di “tiepidezza è il “dardo che il maligno usa nella chiesa, basta radicarsi per poi svilupparsi in ogni direzione. 

È importante che ognuno provi sé stesso, e non si affidi alla sua denominazione, o ad altri membri, ma al Signore soltanto. Perché siamo tutti deboli nella carne, e per questo che non possiamo copiare dagli altri, ma solo da Cristo il nostro Salvatore e Maestro. Chi crede di essere giusto, provi sé stesso davanti a Dio, perché di giusto c’è né uno solo, Dio il Creatore di ogni cosa. Quotidianamente verremo provati e tentati dal male per mezzo della carne, ma bisogna lottare contro i sentimenti errati, cioè quelli contrari allo Spirito. 

Un seguace di Cristo può essere anche tentato e deviato, a secondo la sua fede, “ma non può appartenere al maligno, e non può “possederlo; perché in lui vive il Signore; ogni figlio di Dio è Sigillato con lo Spirito Santo, e quindi è lo Spirito di Dio che troneggia in esso. Se costui è realmente “convertito, appartiene a Cristo. Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! Quindi la risposta è No, un “vero seguace di Cristo non può essere posseduto da “satana; almeno che non rinunci alla fede nel Signore e si compiace con lo spirito di questo mondo.

(Matteo 12.43-45): 43 Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi cercando sollievo, ma non ne trova.  44 Allora dice: Ritornerò alla mia abitazione, da cui sono uscito. È tornato la trova vuota, spazzata e adorna. 45 Allora va, si prende sette altri spiriti peggiori ed entra a prendervi dimora; e la nuova condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione perversa».

Se un “credente “abbandona la “fede in Cristo consapevolmente, allora avviene quello che il Signore dice nei versetti precedenti; il maligno prenderà con sé altri spiriti malefici e prenderanno posto in esso; e la situazione di costui diventerà peggio di come era prima di incamminarsi con il Signore.

IL CORPO DEL CRISTIANO FEDELE - È IL TEMPIO DELLO SPIRITO SANTO - E DEVE ESSERE - SANTO E IRREPRENSIBILE DAVANTI A DIO.

Due avversari non potrebbero abitare nella stessa casa. Quindi come abbiamo detto prima, il credente può cadere in tentazione, ma non può essere posseduto dal male. Cristo ha vinto il male, lo ha disarmato e sconfitto, e non lascia di certo che “esso si impadronisce di quello che non più gli appartiene. Il problema non è il Signore, ma siamo noi che continuiamo a vacillare, a non fidarci ciecamente di Lui, e delle Sue promesse. Non ci affidiamo alla Parola, ma ci lasciamo cullare dai nostri sentimenti carnali. 

In tal modo, non dobbiamo pensare di essere esauditi e guariti! Se tu sei un esperto professore di matematica, e i tuoi alunni non ti ascoltano, non potranno imparare la matematica, tanto meno trarne dei benefici. Essi diventeranno esperti in matematica, solo se ti ascoltano attentamente, nutrendosi di tale insegnamento, per poi metterlo in pratica nella propria vita. La Parola di Dio è il cibo dell’anima e del corpo; “Essa deve essere mangiata e digerita per poter essere efficace alla salute. La Parola è Dio, Cristo è la Parola, pane di Vita Eterna; Lui è il pane che “discende dal cielo! 

(Giovanni.6.43): 35Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!>>

Gesù disse:” chi si nutre di codesto pane non avrà più fame, e avrà vita eterna. Ma se non prendiamo sul serio queste Sue parole, non ci nutriamo di codesto pane, ma ne siamo solo a conoscenza della sua esistenza; e quindi non viviamo di esso perché non lo mangiamo! Ci sono solo due “alimenti che nutrono la nostra anima, Cristo o il mondo! Noi siamo quello che nutriamo! Quello che si semina si raccoglie!

MOTIVI E ATTACCHI AI SEGUACI DI CRISTO.

(1Giovanni 4:4):4Voi siete da Dio, figlioli, e avete vinto costoro, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo.>>

Uno potrebbe dire: perché un demone attacca un cristiano, pur sapendo che non gli appartiene, essendo consapevole che Cristo vive in esso ed è Vincitore. La risposta è semplice: la tattica di “satana è quella di impedire al Cristiano di testimoniare e predicare l’Evangelo della Salvezza, di innalzare Dio. Le diverse religioni non sono un ostacolo per il nemico, anzi molto spesso se ne serve alla grande. 

Il maligno “non sopporta la presenza di Dio, e molto di più quando per Sua Potenza si vincono le battaglie, e si innalza la Sua Gloria. Questa è l’arma che umilia e sconfigge “satana! E per questo, che più siamo attivi a servizio del Signore, più facciamo adirare l’avversario. Più siamo attivi e svegli nell’opera del Signore, più efficace e potente è la protezione di Dio su noi. La nostra fedeltà a Dio e al Suo “Evangelo, scatena una vera guerra fra Dio e l’avversario; una battaglia che sa bene di averla persa sin dall’inizio. 

Quando poi gli siamo infedeli e disubbidienti, il Signore ci mette alla prova, ci lascia provare per svegliarci dal letargo, e questo solo per il nostro bene. Di solito Satana attacca più volentieri i cristiani impegnati in prima linea nella battaglia spirituale! 

Gli spiriti del male hanno accesso al nostro cervello. Essi possono tentarci insinuando dei pensieri nelle nostre menti. Ma se restiamo fedeli a Cristo, siamo vincitori. 

Si può cadere sua vittima, solo se si concede opportunità all’avversario; prestando fede alle sue insidie e lasciandosi trascinare dai sentimenti carnali; in tal caso lui non si perde l’occasione di intrappolarci, e il giogo è fatto. Ma se restiamo uniti in preghiera con il Signore, il Suo Spirito ravviva nel nostro cuore il sentimento di correzione, ci fa capire che abbiamo sbagliato e abbiamo urgentemente bisogno di “ravvederci, per il nostro bene soprattutto. 

La battaglia spirituale, come ogni altro genere di guerra, implica una posizione offensiva e una difensiva. Queste due posizioni non si escludono a vicenda. In realtà esse sono spesso strettamente collegate tra loro. È ovvio, che satana si preoccupi in modo particolare, di coloro che sono attivamente impegnati ad adempire i piani di Dio sulla terra. Più violenta è l’offensiva, e ancora di più sono i contrattacchi. 

Quindi più si diviene attivi nel ministero del Signore, più “satana si infuria, si scatena una vera e propria battaglia. Ma se amiamo Dio, non cediamo alla tecnica di “satana, quella di spaventarci, per farci “indietreggiare dal servire il Signore! Anzi, tali attacchi ci incoraggiano a restare sempre più aggrappati al lembo del Signore, e restare uniti a Lui per essere vincitori. Più il male ci attacca, più ci incoraggia ad avanzare per vincere! Questa è vera fede, e vero Amore per Cristo nostro Salvatore, nostro Eterno Sposo. 

ATTACCHI DIRETTI AL NOSTRO CORPO

Dalla Scrittura risulta chiaro che i demoni hanno la capacità di attaccare in vari modi il corpo umano, a volte mediante le malattie. Giobbe ne è un esempio. Molti cristiani si scoraggiano a tal punto, da rinunciare a vivere la vita cristiana. Non tutti i mali fisici sono da attribuire a gli attacchi del maligno; molti mali si sviluppano per le stesse colpe; per esempio: vivere e nutrirsi nel modo sbagliato, senza voler ascoltare i buoni consigli della S. Bibbia e di tanti esperti di vita e natura. 

Però è anche chiaro, che “satana cerca in un modo o nell’altro di impedirci di star bene, proprio a causa della nostra voglia di servire il Signore. Io ne sono un buon esempio: Nonostante io abbia voluto servire il Signore “sin dalla mia infanzia; le condizioni di vita e le prove me lo hanno impedito. All’inizio più ardeva in me la voglia di servire il Signore, più venivo attaccata da tutti i lati! Questa lotta ormai dura da una vita, ma anche l’amore per il Signore, è una fiamma che si alimenta ogni giorno di nuovo.

Il maligno mi ha tentata di continuo, e non solo a me, ma anche quelli che amo; ma questo di solito per fragilità umana. Per debolezza di fede, per non avermi veramente nutrito del corpo del Signore, ma delle vanità del mondo. Gli ultimi anni sto crescendo di più in questa “consapevolezza, e guardando indietro posso dire con certezza, che il mio camminare con il Signore, era come quello del “gambero. Il Signore mi correggeva e guidava per il giusto cammino, ma da lì a poco ricominciavo di novo a fiancheggiare. 

Quindi la maggior parte delle mie prove e sofferenze, sono da addebitare al mio modo di ascoltare e seguire la Parola di Dio. La macina delle sofferenze mi ha svegliato, e mi ha spinto ad avvicinarmi a Dio, con più fede e prontezza di ascoltare e operare. Quindi non tutti i mali vengono per nuocerci; e non tutti sono causati dal maligno; ma di solito sono frutti di scelte non fondate nella volontà di Colui che ci ama, e cerca di guidarci e consigliarci per il nostro bene. 

Quindi si potrebbe dire: che i mali sono delle sentinelle che ci avvertono di trovarci sulla rotta sbagliata, e ci indicano, a volte con la forza, di orientarci alla bussola, che è la Parola di Dio, non ai nostri “istinti. Poi è chiaro, che alle nostre scelte egoistiche si allaccia il “diavolo, lui ne è più che soddisfatto di noi in tal caso. Quindi uscire da tale dramma è veramente difficile! 

Ai problemi di vita e famiglia, si aggiungono quelli della salute, e anche della finanza; e a tutto ciò la tenacia insistenza del maligno; che nella debolezza della carne ti indebolisce ancora di più! Ti incolpa e accusa, ti umilia e abbassa, ti odia e ti fa odiare, ti calunnia e ti rende bugiarda e spregevole, a te stessa e a gli altri, e molto di più! Finché stai zitta sotto il suo giogo, non succede niente; ma quando cerchi di liberarti dalle sue oppressioni, e ti rivolgi a Dio; allora si scatena una furiosa “battaglia fra il bene e il male, e tu ti trovi fra “essa come vittima. 

Ma il peggio è di sentirti e vederti “disarmata, e non sai come uscirne, quale via incamminarti! Dio Sì, ci parla e ci chiama, ma in mezzo al rumore e il terrore della battaglia, non senti la Sua voce, ma solo quella del nemico. O Sì, strappare terreno a satana è una dura e invincibile battaglia, con le nostre forze non è possibile. Molti che si incamminano per la strada della fede, già all’inizio della lotta, cedono e tornano indietro. 

Purtroppo costoro che si lasciano terrorizzare da satana, sono costretti a servirlo in questa vita e nell’altra, perché non lo hanno sfidato in Battaglia. 

La battaglia la può vincere solo chi lotta, non chi scappa o torna indietro. Cosa è la vita sulla terra, settanta o cento anni, e poi dove passerai l’eternità? Meglio morire da eroe che da schiavo! Meglio perdere una vita destinata a pochi anni, che quella Eterna! La battaglia è dura, ma la “Vittoria è certa e gloriosa con Cristo Vincitore. Cosa ci può strappare il dolore e la sofferenza, la persecuzione e la morte? 

Niente al di fuori che il corpo, che realmente è destinato a diventar polvere. Se lo diventa prima o poi, non fa poi tanta differenza difronte ad una gloriosa eternità! Gesù disse: chi muore in me, non muore ma passa dalla morte alla Vera Vita di gloria. Allora EROI DI CRISTO – siate pronti per la battaglia, e rivestitevi della CORAZZA DELLA FEDE - e non avete paura andate incontro al nemico e lottate decisivamente con la SPADA del SIGNORE – la SUA PAROLA -e vincerete di certo. 

Dio è Potente da liberarci dal potere della schiavitù del nostro “io, e anche dall’ autorità del maligno, se ci “sottomettiamo a Lui. In tal caso il Signore ci guarisce anima e corpo da ogni male attraverso la Salvezza; basta crederci e riceverne il dono in fede, senza sfiduciare e vacillare. La guarigione avviene sempre, anche se non è esteticamente visibile, basta crederci, e menzionare la Parola e le promesse di Dio. 

Lui è verità, e quello che promette, lo adempie con certezza. Ma molto spesso non come si aspetta, ma come è meglio per paziente. Dobbiamo tener presente, che la guarigione deve avvenire prima nell’anima, per essere efficace per il corpo. Quindi il “Dottore Dio incomincia ad operare prima nell’anima, perché Lui è perfetto e non fa le cose a metà o infruttuose. Quando si chiede qualcosa in preghiera al Signore, bisogna sapere che si è già ricevuta; e quindi non continuarla a chiederla, come se Dio non avrebbe ascoltato. 

Ma aspettare pazientemente “Lodandolo sempre di più, anche davanti a un “apparente fallimento. La “grazia è un frutto di lode, e perciò bisogna lodare Dio a cuor pieno per tutto, anche per le risposte inaspettate. La gioia sta nel dare, non solo nel ricevere. La lode a Dio è un fuoco che allontana ogni insidia del male, e sprigiona piogge di benedizioni.

ATTACCHI NELL’AMBITO DEGLI APPETITI.

Gli attacchi di satana non si basano solo sulla vita quotidiana, che è formata dalla famiglia e la comunione coniugale, il lavoro, la scuola ecc. Ma l’avversario è specializzato nei peccati dell’appetito, non solo quello del corpo, che gestito male è un serio danno a sé stesso, e di seguito causa anche altri malesseri, (mentali e organiche). Uno che soffre di sovrappeso, ne soffre anche nella mente, e di conseguenza si riversano su esso altri malesseri come una valanga. 

Quindi l’appetito sregolato è dannoso per anima e corpo. Ma questo non è l’unico mirino del maligno! Per esempio l’appetito del “Sesso, con tutte le sue fantasie perverse, e dai quali partono svariati appetiti peccaminosi; a partire dalla pedofilia, al porno, al sesso opposto ecc. Questo appetito è il più pericoloso di tutti, se non si vive nel matrimonio in rispetto e amore. 

E per questo che Dio condanna “severamente tali pratiche. Essi sono un danno per l’anima e per il corpo, che non danneggiano solo chi ne è coinvolto, ma tutti intorno. Questo è realmente il fine di “satana, di danneggiare e portare alla sofferenza, e di seguito alla perdizione, più anime possibile. Il maligno non è interessato ai piccoli banchetti, ma ai grandi. E perciò che mira a “conquistare i cuori di personaggi potenti, in tal modo non ne pesca solo uno, ma interi popoli. 

Lui va alla grande! Perciò non lasciamo di “Combattere contro le autorità delle tenebre, nel glorioso nome di Gesù, in Lui siamo protetti e vincitori. Preghiamo ogni tempo per tutti i popoli, ma soprattutto per coloro che stanno a capo delle responsabilità, sia per i governi che le autorità in generale; e anche per i” Pastori delle chiese, perché si “Svegliano, e guidano il gregge per la via del Signore, camminando nelle “Orme di Gesù e non fuori.  

(2Corinzi 11:3): 3Temo però che, come il serpente con la sua malizia sedusse Eva, così i vostri pensieri vengano in qualche modo traviati dalla loro semplicità e purezza nei riguardi di Cristo.>>

È vitale tenere a bada i pensieri del cuore e della mente, perché essi possono essere vasi pieni di lodi, o vasi pieni di immondizia peccaminosa.

ATTACCHI BASATI SUL PECCATO PERSONALE. 

Il peccato personale che si cerca di tener nascosto può essere causa degli attacchi dell’avversario. Il peccato che realmente arreca più danno di ogni altro è la MANCANZA di PERDONO - con tutti gli atteggiamenti che gli sono associati. Scegliere di “non perdonare, vuol dire: acconsentire all’avversario di esercitare il suo controllo sulla nostra vita. Il che significa: scegliere di essere suoi schiavi, mentre Cristo ci vuole liberi. Significa anche concedere terreno all’avversario, così che egli abbia la possibilità di costruirsi in noi una fortezza dalla quale può agire indisturbatamente. 

(2Corinzi 10:4): 4ma hanno da Dio la “potenza di “abbattere le fortezze, 5distruggendo i ragionamenti e ogni arroganza che si leva contro la conoscenza di Dio, e sottomettendo ogni intelligenza all’obbedienza di Cristo. 6Perciò siamo pronti a punire qualsiasi disobbedienza, non appena la vostra obbedienza sarà perfetta.>>

Altri punti chiave del peccato, che dobbiamo imparare a discernere e combattere sono: la ribellione contro l’autorità, “in prima linea quella Divina, l’orgoglio e l’egoismo, e il peccato carnale sopra descritto. Tali cose debbono essere affrontate con severità nella vita di un credente. È anche evidente, che satana si approfitti delle persone vicino, i quali gli lasciano la porta aperta tramite il peccato che li domina.

ATTACCHI A LIVELLO DELLA MENTE

Dietro a tutte le battaglie di scontro” vi è la psiche umana, con a capo la MENTE. Realmente questo è il vero campo di battaglia. Molto spesso si dice: la colpa è del “diavolo che mi ha tentato, o me lo ha messo in mente. Di solito il maligno è il tentatore che cerca di deviarci, proprio come fece con Adamo ed Eva, “ma l’atto lo adempie sempre colui che si lascia “sedurre e gli “ubbidisce, perché noi siamo responsabili dell’uso che facciamo dei pensieri che ci vengono insinuati nella nostra mente. 

Il problema consiste nell’incapacità di riconoscere la fonte di tali pensieri, e nell’incoscienza di respingerli. Gli angeli decaduti “non possono agire “direttamente sulla “tua volontà, possono però agire sulle immaginazioni, i pensieri, le emozioni e i desideri. Quando trovano in noi una passione viva, essi possono approfittare di queste passioni e fantasie e renderle più intense.

“Come puoi distinguere se si tratta di un demone o semplicemente dei desideri della carne?” Realmente sono coinvolti entrambi; sappiamo che l’avversario usa i sentimenti della carne per sedurre. Il male opera volentieri tramite un nostro debole, anzi per lui quel debole gli può servire da chiave per introdursi a deviarci. Bisogna mettere ogni cosa sotto la completa Armatura del Signore, pregare per ogni cosa e decisione, e chiedergli la benedizione su ogni pensiero e idea, sui nostri deboli e i nostri forti, sottomettendoci alla Sua volontà

(Giacomo 1:14-15): 14Ciascuno piuttosto è tentato dalle proprie passioni, che lo attraggono e lo seducono; 15poi le passioni concepiscono e generano il peccato, e il peccato, una volta commesso, produce la morte.>> 

Il nemico oltre a sedurci tramite i desideri e i pensieri, non lascia di accusarci. Prima seduce dopo accusa, e ti fa sentire un misero fallito, incapace di vivere in pace con te stesso e gli altri; ma soprattutto ci accusa di essere dei pessimi figli di Dio, e che è meglio rinunciarci, perché non ne siamo degni ecc. Quindi il maligno li prova tutte, pur di convincerci a indietreggiare. Questo lo vediamo nel libro di Giobba. Ma nonostante Giobba sia stato provato fino alla fine, e dolorosamente, lui è rimasto fedele al Signore, e non ha vacillato dalla Sua presenza, ma ha lottato fino alla fine. E per quello che è stato premiato da Dio.

PUOI VINCERE LA BATTAGLIA PER LA MENTE.

Abbiamo potuto apprendere che il “Centro di ogni schiavitù Spirituale é la mente.

Non è una battaglia facile, dato che essa è dominata dai desideri della carne. Ma bisogna combattere decisivamente contro le sue seduzioni, se si vuole sperimentare la libertà che ci spetta in Cristo, per poter ricevere il “dono delle Sue promesse largiteci nella Salvezza.

(2Corinzi 10:3-5): 3In realtà, noi viviamo nella carne ma non militiamo secondo la carne. Infatti le armi della nostra battaglia non sono carnali, 4ma hanno da Dio la potenza di abbattere le fortezze, 5distruggendo i ragionamenti e ogni baluardo che si leva contro la conoscenza di Dio, e rendendo ogni intelligenza soggetta all'obbedienza al Cristo.>>

In realtà, sebbene viviamo nella carne, non combattiamo secondo la carne, Come infatti le armi con la quali combattiamo non sono carnali, ma sono di natura Spirituali, ed hanno il Potere da Dio di “distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo. 

Mentre si è vissuti lontano da Dio, alcune fortezze di cattive abitudini e pensieri peccaminosi ricorrenti, si sono stabilite nelle nostre menti. La vita mondana ci ha influenzato a vivere secondo il suo stile. Ed esso è impresso nelle nostre menti; quando poi ti converti a Cristo, ti accorgi che non puoi servire due padroni, e cerchi di cambiare modo di vivere e di vedere le cose; ma quello che ti ha formato e influenzato per anni, non puoi cancellarlo via in un momento.

Come hai incominciato a fare i primi passi e imparato a camminare e mangiare, così devi imparare a camminare e vivere con Cristo. L’importante conoscere i sani principi di Dio e della Sua Parola, poi, pian piano a camminare in essa. 

I sentimenti e le lotte carnali devono essere affrontati quotidianamente. “Importante è voler camminare per la via del Signore, dove c’è il volere c’è anche il potere. È “essenziale rimanere svegli e allerta, e non lasciare spazio al male, di manipolare i nostri pensieri con le sue menzogne, offuscandoci così di riconoscere la Verità di Dio. 

L’AVVERSARIO SA, CHE SE RIESCE A DOMINARE I TUOI PENSIERI POTRÀ DOMINARE IL TUO COMPORTAMENTO… 

Satana è astuto, non si presenta come un elefante, ma striscia come un serpente tra l’erba. Le scritture insegnano chiaramente che satana può mettere dei pensieri nella nostra mente come ha fatto con Davide.

(1Cronache 21:1): 1Satana insorse contro Israele e incitò Davide a censire Israele.>> 

(Giovanni 13:2): 2Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo.>> 

(Atti 5:3): 3Ma Pietro disse: «Anania, perché Satana ti ha riempito il cuore, cosicché hai mentito allo Spirito Santo e hai trattenuto una parte del ricavato del campo?>> 

I pensieri che troviamo nella nostra mente li dobbiamo esaminare e non dare per scontato che siano nostri! Facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo. Una famosa frase di Martin Lutero diceva: “Non possiamo impedire che gli uccelli volino sulla nostra testa, ma possiamo impedire che facciano il nido sulla nostra testa!”. 

Se non si vince la tentazione di satana, a partire dall’intimo della propria mente, si può però incominciare a tener conto dei propri pensieri, e assimilarli fra il bene o il male, scegliendo poi di metterli in pratica o meno. 

COME DEMOLIRE LE FORTEZZE DELLA MENTE?

Tutto quello che si è appreso negativo negli anni, potrà essere “estirpato, rimparando la lezione d’accapo.

(Giovanni 8:32): 32conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».

La vittoria e la libertà si trovano nella Verità - nelle Scritture - che sono la Parola di Dio.

IN FINE 

I problemi sono causa di ogni male, essi sono spesso frutti di fondamenti errati. Il male rafforza tali fondamenti, lasciando credere che è impossibile rimuoverli. Ma dove c’è il volere c’è il potere, e quindi a Dio niente è impossibile. Se Lui ci ha tratti dalla polvere, quando di più può riformarci e rimodellarci a Suo piacere? Basta fidarsi di Lui. Se non ci lasciamo sopraffare, ma lottiamo, vinceremo la battaglia, e potremo essere un aiuto per altri. Dio è con noi, quindi siamo fedeli e coraggiosi guerrieri del Signore.

(Giovanni 8:32): 32conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». La vittoria è realmente a disposizione di coloro che sono in Cristo Gesù, basta appropriarsene!

GESÙ È LA LUCE DEL MONDO

(Giovanni 8:12): 12Di nuovo Gesù parlò loro e disse: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».

(Giovanni 7:10): 10Ma quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.>>

La festa delle Capanne è una delle feste di ricordanza dell’uscita di Israele dall’Egitto, della sua liberazione dalla schiavitù del Faraone. A differenza di altre feste, essa era principalmente dedicata alla gioia, a riconoscere e ringraziare la misericordia di Dio.

Durante quella festa c’erano due usanze particolari: la prima era quella di attingere acqua dalla fonte di Siloe, che rappresentava la benedizione che Dio avrebbe sparso sul suo popolo tramite lo Spirito Santo, e l’altra era di accendere grandi lanterne come simbolo della presenza di Dio in mezzo al suo popolo.

Gesù utilizzo questi due usanze particolari, per dimostrare che Lui stesso era il Messia, l’adempimento della Verità spirituale che la festa delle Capanne prefigurava. 

GESÙ ILLUMINA LE NOSTRE TENEBRE

Verso la fine del capitolo 7 leggiamo che Gesù fece riferimento alla prima di queste usanze.

(Giovanni 7:37-38): 37Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, ritto in piedi, gridò: «Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva 38chi crede in me. Come dice la Scrittura: Dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva»

E ora, nel capitolo 8, Gesù fa riferimento alla seconda usanza, l’accensione di quattro grandi lanterne. Esse illuminavano durante la notte il popolo che festeggiava e danzava, innalzando canti di lode a Dio. “Dichiarando “Io sono la luce del mondo,” Gesù disse di essere Lui il Messia - il Figlio di Dio che avrebbe portato la vera luce per il Suo popolo e per il mondo intero. 

(Giovanni 8:12) «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».  

Nella Bibbia leggiamo che il peccato domina il mondo, e l’umanità che si è allontanata da Dio, è rimasta intrappolata nelle sue reti. Essi vivono nelle tenebre, che rappresentano i frutti di sentimenti umani peccaminosi, perché sono stati generati nel peccato. In mezzo a queste fitte tenebre, Dio risplende la Sua luce, e vuole comunicare con le sue creature umane, attraverso la sua venuta sulla terra, per illuminarli dello stato in cui si trovano, offrendo loro una soluzione risolutiva in eterno, e non solo momentanea.  

Nel Vangelo di Giovanni leggiamo spesso della luce.

Cristo è la luce del mondo, il sole che sorge. Queste immagini ci ricordano due avvenimenti descritti nell’Antico Testamento, quello in cui YHWH incontrò Mosè in un roveto ardente, e la Sua presenza nella colonna di fuoco che indicava la strada al suo popolo, che aveva fatto uscire dall’Egitto.

Già il Profeta Isaia annunciò una gran luce - che sarebbe apparsa alla nascita del Messia.

(Isaia 9:1):1Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse.>>

Nel vangelo di Luca leggiamo del vecchio Simeone che attendeva con ansia la nascita del Messia, quando finalmente vide il neonato nel tempio lo abbraccio e disse: (Luca 2:29-32): 29«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, 30perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, 31preparata da te davanti a tutti i popoli: 32luce per rivelarti alle genti.>>

Gesù è la Luce del mondo, il mondo giace nelle tenebre, ma la Luce è venuta in esso per sostituire le tenebre. E restituire la vista a coloro che non vedono la luce, perché i loro occhi sono oscurati dalle fitte tenebre. Dio è Luce, e ogni cosa è stata creata per mezzo di essa. Lo splendore della Luce non solo scopre le tenebre e libera coloro che vi giacevano schiavi, ma mette in evidenza la bellezza della creazione, l’opera meravigliosa del Creatore.

Dio è Luce, e dove essa splende riscalda i cuori e le menti, ed essi si rigenerano alla vera vita. Un giorno il Signore rifarà tutto nuovo, e non ci saranno più le tenebre, perché lo splendore di Dio è ovunque.

(Apocalisse 22:5): 5Non vi sarà più notte, e non avranno più bisogno di luce di lampada né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà. E regneranno nei secoli dei secoli.>>

Le tenebre non sono state ancora del tutto estirpati, perché il maligno è ancora all’opera. Ma per coloro che seguono la luce, Essa splende e rischiara il loro cammino e le loro menti.

SEGUIRE GESÙ PER RESTARE NELLA LUCE

La luce di Cristo illumina l’uomo sin dalla sua nascita, e lo attira ad avvicinarsi ad essa, per poterlo illuminare e salvare. Il Suo potere purificante e i suoi raggi luminosi, continuano a brillare nei recessi profondi e negli angoli segreti della nostra mente, per portare alla luce tutto quello che ostacola la fede in Lui e nella Sua opera “Compiuta, e ci impedisce di crescere Spiritualmente nella comunione con Lui.  

Gesù afferma: “chi mi segue non camminerà nelle tenebre.” Questo significa che, se non lo seguiamo camminiamo nelle tenebre. 

E dove in verità si trovano queste tenebre? Nel mondo e nei nostri cuori.

Il mondo vive seguendo i propri desideri, cercando di trovare le risposte ai propri problemi ovunque, “pur non in Gesù. Noi cristiani non siamo immuni all’oscurità di questo mondo, ma possiamo camminare al sicuro seguendo la luce di Gesù, che ci illumina il cammino davanti. Ma coloro che non camminano nello splendore della Sua luce, sono dedichi a continui inciampi, perché non vedono dove mettono i piedi. 

Il mondo sta sprofondando sempre più nelle tenebre, e molti non sanno dove aggrapparsi, a chi affidarsi. Molto spesso è colpa di coloro che si chiamano cristiani, ma non operano come tali; non sono attivi nella “predicazione dell’Evangelo di Gesù Cristo. Magari si uniscono nei loro incontri cristiani, ma non hanno “ardore per Gesù, non hanno lo “spirito dell’evangelizzazione. 

Oggi molte denominazioni si sono accovacciati nel loro angolo, aspettano il ritorno di Gesù; ma essi sono informati in modo sbagliato, perché il Rapimento della chiesa non si verificherà se prima non avverrà l’apostasia, e sarà reso pubblico l’uomo del peccato –(l’anticristo). Questo si legge in Efesini, in Matteo 24, nell’apocalisse ecc. Purtroppo nella chiesa soffia un vento contrario alla volontà di Dio. Lui dice di predicare l’Evangelo della salvezza ovunque, di essere svegli e attivi. Di essere pazienti e perseveranti, nelle prove e nelle tribolazioni. 

Di non scoraggiarsi quando si soffre nel nome di Gesù, ma di combattere la battaglia della fede fino alla fine. Molti soffriranno, e altri saranno uccisi nel Suo nome. In poche parole, Gesù ci avverte che quello che hanno fatto a Lui lo faranno anche a noi, ma di perseverare e andare avanti. Perché solo colui che soffre ogni cosa per amor Suo, e non indietreggia o si nasconde, riceverà la corona della Vita. Gesù disse: molti mi diranno allora, Signore -Signore, abbiamo fatto questo e altro nel tuo nome, ma Lui gli dirà: Io non vi conosco, andate via. 

Non chi porta il Suo nome sarà salvato, ma chi opera in fede per amor Suo, quello è il vero “discepolo. Oggi assistiamo a un declino della chiesa. Nonostante ci sia tanta fame di pane spirituale, le strade e i luoghi di sofferenze sono quasi vuoti. Pochi sono i fedeli servi che son pronti a soffrire per amor del Signore. Penso che se la chiesa non si sveglia, non fra molto si sveglierà con la forza. Adesso non percorre le strade per amore dell’Evangelo, un giorno li dovrà percorrere scappando, e cercando un riparo dall’oppressione che verrà. 

Non credere a ogni spirito, ma provarli alla luce della Verità.

(2 Corinzi 11:14): 14Ciò non fa meraviglia, perché anche satana si maschera da angelo di luce.>>

Ma quelli che sono in Cristo sono liberati dal potere delle tenebre, se pur persistono nella Verità. 

(Colossesi 1:13): 13È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore.>>

Nonostante le tenebre persistono - la luce della Sua Parola continua a diffondersi attraverso la testimonianza della Sua Chiesa fedele

Gesù disse ai suoi discepoli: (Matteo 5:14): 14Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, 15né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. 16Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.>>

La luce del Signore ci illumina dentro nel cuore e nella mente, e anche il tragitto che percorriamo. E attraverso di Essa ci guida a proseguire nella luce della Verità, e illumina anche coloro che sono intorno.

(Efesini 5:8-10): 8Un tempo infatti eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce; 9ora il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità. 10Cercate di capire ciò che è gradito al Signore.>>

L’affermazione di Gesù – “Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” – è un’affermazione che trasforma la nostra vita se la nutriamo come una promessa di Gesù per noi

Gesù è la luce della vita

Noi saremo illuminati dalla Sua Luce, se ascoltiamo e mettiamo in atto quello che ci dice. Non chi dice Signore -Signore, ma chi mi “segue, avrà la luce della vita. Seguire Gesù, non vuol dire appartenere o seguire una denominazione cristiana. Ma camminare insieme a Lui, e adempire quello che sta scritto, testimoniarlo davanti al mondo, predicare l’Evangelo della salvezza a tutte le genti. 

(Giovanni 8:12): 12Di nuovo Gesù parlò loro e disse: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».

Oltre ad essere la luce che ci illumina, Gesù è il nostro buon pastore, e si prende cura di noi, ci conduce per sentieri di giustizia, e su pascoli verdeggianti, ci porta a dissetare alla Fonte della vita, insieme a Lui ci sentiamo protetti e al sicuro. (Salmo 23)

A volte può sembrarci che stiamo camminando nella valle dell’ombra della morte. Sono quei momenti della nostra vita nei quali non sentiamo la voce del Signore, dove tutto sembra essere così difficile, da sentirci abbandonati a noi stessi. E proprio in quei momenti che dobbiamo aggrapparci fermamente alle Sue promesse, e farle nostre. E se ci crediamo realmente, quei tempi possono trasformarsi in luce di speranza e certezza.  

(Salmo 27:1): 1 Di Davide. Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore? Il Signore è la difesa della mia vita: di chi avrò paura?

Ma per voi che avete timore del mio nome spunterà il sole della giustizia, la guarigione sarà nelle sue ali; voi uscirete e salterete, come vitelli fatti uscire dalla stalla. (Malachia 4:2).

(Isaia 60:19): 19Il sole non sarà più la tua luce di giorno, né ti illuminerà più il chiarore della luna. Ma il Signore sarà per te luce eterna, il tuo Dio sarà il tuo splendore.>>

Anche quando ci sembra di camminare al buio, non dobbiamo dimenticare che la luce di Cristo è comunque sempre presente. Anche se il sole non sorge sopra l’orizzonte, non vuol dire che luce del Signore non ci sia. È il nemico che te lo vuole fare credere.

Anche se a volte può sembrarti che la luce di Cristo non risplenda nella tua vita, arriverà il momento che la rivedrai. Accogli ogni minuto di luce che il Signore ti concede e non dimenticare che Lui è la tua luce.

Scacciare i demoni è un “potere dato da Cristo a coloro che credono in Lui, un “potere basato sulla fede e sulla preghiera e sul digiuno, ciò può essere esercitato sia da singoli fedeli che da comunità. 

Facciamo luce su questo campo per non far equivoci! Non bisogna “confondere questo “potere, “attribuito alla fede, alla preghiera ed al digiuno; “con l‘esorcismo, che è operare sacramentale, possibile solo ai sacerdoti espressamente autorizzati dai rispettivi vescovi. 

Dunque ogni credente può pregare per la “sua liberazione e dei “fratelli, unendosi anche a gruppi che abbiano lo “stesso “scopo e “modalità di fede. Per il successo, è necessaria tanta fede, tanta preghiera, tanta penitenza e soprattutto perseveranza.

Nella preghiera di liberazione possiamo identificare due tipi di comportamenti. 

1 - alcuni non accettano la sua astuzia perché non credono che il demonio ci inganni e ci soggioghi. 

2 -Negano la sua esistenza e di conseguenza la sua negativa influenza sulle nostre vite. In tal modo non si rendono conto che non credendo nell’esistenza del demonio, e quindi sono già cadute vittime dei suoi inganni. 

È anche importante tener conto, è convincersi che la liberazione totale non si otterrà solo con una semplice preghiera di guarigione e liberazione, per eliminare il male che ci opprime. 

In realtà non è sufficiente scacciare i demoni soltanto, ma è “necessario disfarsi di tutti i suoi inganni che motivano la nostra condotta sbagliata.

La forma efficace per vincere il demonio è quella di liberarci da tutte le catene che ci legano al peccato: “materialismo, egoismo, orgoglio, vanità, menzogna, pornografia, ecc. 

Non lasciar all’avversario alcun spazio in noi e intorno; ma liberarci da tutto ciò che contrasta e contrista lo Spirito Santo, da tutto quello che il Signore ci fa capire che è sbagliato. A cosa serve infatti scacciare un demonio, se poi nel nostro cuore e nella nostra mente restano una miriade di menzogne e di inganni? 

Dunque la preghiera di liberazione non è riservata solo a persone implicate nello spiritismo, occultismo o cose del genere, ma anche per chi è sotto il dominio del demonio; che è pieno d’orgoglio, e fa di se stesso un dio, colui che avido, idolatra di denaro e beni materiali, l’adultero che non può smettere di peccare, il bugiardo che vive ingannando e ingannato, in pratica per tutti coloro che vivono “incancreniti nel peccato.

La perfetta libertà richiede la rinuncia totale a Satana, e a tutte le sue menzogne e opere malefiche.

Dunque la preghiera di liberazione diventa efficace solo disarmando completamente il male, tagliando ogni legame che gli permette di infiltrarsi e operare in noi. Spezzare radicalmente ogni laccio malefico che tengono legato l’uomo.

La preghiera di liberazione può essere fatta da uno o più fedeli, un gruppo può essere costituito anche da solo due persone.
 Alcuni spirituali sono già all’opera, ma fra tanto male, c’è bisogno che il Signore chiami ancora soldati anche in questo campo, guerrieri che preghino saldamente la preghiera di liberazione, specialmente con a capo fedeli seguaci di Cristo, con grande fede e pratica Spirituale. 

Coloro che servono il Signore in Spirito e Verità devono distanziarsi dal mondo; rinunciando alla vita mondana e i suoi inganni; devono prendere la distanza da tutti i principi che “contrastano la Parola di Dio; perché il fedele non può servire due Signori; perché o segue e serve uno o l’altro. Il Cristiano fedele cammini nelle orme di Gesù, semplice come una colomba, ma astuto e attento; non ignori il male intorno, e non ne prenda parte, in modo che non si contamini con esso, e non lasci al male l’occasione di deviarlo dal bene e dalla misericordia Divina. 

Non predichi l’evangelo dell’arroganza e del castigo, ma quello Vero, della “misericordia e del “ravvedimento, nell’amore di Cristo. Esso riprenda e ammonisce quando deve, istruisce e operi nell’amore del Signore; e non si devia dalla Verità, e dalle orme di Cristo. In tal caso sarà come un albero piantato presso la riva di una fonte, porterà benedizioni e frutti in abbondanza per tutti, e glorificherà Dio con il suo operare. E il male non si avvicinerà ad esso, perché il fuoco del Signore lo protegge dalle insidie del maligno, protegge il suo uscire e il suo entrare, e non lascerà che intoppi, perché sarà preservato.

È da precisare, che non per opere e forza umana avvengono le liberazioni e le guarigioni, ma “Solo per Potenza dello Spirito Santo, per mezzo della preghiera e il digiuno, ma soprattutto per mezzo di una fede stabile fondata sulla Roccia Cristo Salvatore. Non è la moltitudine delle parole o delle preghiere che muove la mano di Dio, ma la fede che non vacilla, ma spera e crede ogni cosa in Cristo.  

LA VERA CONVERSIONE AL SIGNORE GESÙ CRISTO

1) Riconoscere di essere un peccatore e di aver bisogno del perdono.

2) Riconoscere che Gesù Cristo è venuto sulla terra a soffrire e morire per le nostre colpe.

3)Pentirsi al Suo cospetto di vero cuore, e chiedergli perdono delle proprie colpe. 

4) Ricordarsi di essere un peccatore bisognoso di essere perdonato, ma anche di perdonare i propri simili.

5) Perdonare gli altri, per essere perdonato.

6) Chiedere il perdono direttamente alle persone che hai offeso, e se è necessario, risarcire i danni fatti.

7) Dopo che hai chiesto ai tuoi debitori di perdonarti, presentati davanti al Signore. 

8) E chiedi al Signore di aver misericordia di te.

9) Convertiti a Cristo, aprigli il cuore e la mente, credi a Lui, e tutto quello che ha “Adempiuto per te, leggi e digerisci la Sua Parola.

10) Credi e metti in pratica la Sua Volontà nella tua vita, lasciati guidare dal Suo Spirito che vive in te.

11) Attieniti alla Parola e nutriti di essa giornalmente.

12) Loda il Signore in ogni circostanza, specialmente nelle prove, perché esse sono “Fondamentali per crescere nella fede e nella Sapienza Divina, nell’umiltà e l’amore.

13) Loda Dio il Signore nel bene e nel male; leggi il libro di Giobba e ti sarà di aiuto.

14) Non abbandonare la comunione con il Signore nella preghiera, e in ogni tempo.

15) Sii davanti al Signore un incenso soave.

16) Non abbatterti nelle prove, e neanche nelle cadute! Sappi che se pur noi siamo infedeli, il Signore è fedele, se pur noi non crediamo in noi, Lui ci crede, se poi cadiamo, Lui ci rialza e ci guida per mano. 

17) Se noi perdiamo la speranza, il Signore ci incoraggia a non cedere, a non guardare indietro, perché il passato è stato annientato.

19) Ricordarsi di non guardare mai indietro, ma sempre diritto avanti sul Signore.

20) il maligno ti accusa, e ti mostra il tuo passato: ma tu scaccialo nel nome di Gesù, e guarda sul tuo meraviglioso futuro.

21) Vivi in pace con te stesso e gli altri.

22) Non farti rubare il tempo della comunione con Dio, ma ruba tu il tempo alla vanità.

23) Sii fedele e attivo nel testimoniare il tuo amore per il Signore al mondo, e predica l’Evangelo della salvezza alle pecorelle perdute, tieni presente che lo eri anche tu un tempo che fu.

24) Ama con tutto il cuore il Signore, e siano i Suoi comandamenti la tua permanente Luce.

25) Ama il tuo prossimo come Dio lo ama, e non guardarlo con gli occhi della carne, ma con quelli dello Spirito.

26) Lasci che il profumo del Signore sii la tua scia. E il male non si avvicinerà, e beni e benignità saranno la tua corona permanente.

27) il Signore ci benedica tutti… Amen

PREGHIERA DI RINGRAZIAMENTO

O Gesù mio Signore, Dio mio, mio Potente Salvatore, e mia forza, con il Sacrificio della Croce ci hai redenti, e hai sconfitto il potere di satana. Ti ringrazio, che li su quella Croce mi hai liberato e Riscattato una volta per sempre dal potere del peccato. Mi hai Salvato e guarito da ogni male e malessere, rafforza la mia fede, e fai che la speranza diventi “certezza in me, e non vacillo dalla tua Parola, ma credo nella promessa fermamente, sapendo che tu o Dio non menti. Grazie che mi riprendi e correggi per il mio bene, in modo che io non mi allontano dai tuoi Comandamenti, ma li medito giorno e notte nel mio cuore e nella mente. Grazie che mi preservi dal male, e mi insegni a camminare nelle tue “Orme ogni istante della mia vita. Grazie che se cado mi rialzi e mi sostieni. 

Grazie che se io sono infedele, Tu mi sei sempre fedele, e se io sfiducio di te e della Tua promessa, tu credi in me e mi incoraggia a fidarti di Te, perché Tu sei il Giusto, il Veritiero Fedele. Grazie o mio Salvatore, che ti ricordi che sono polvere, e che ogni mia parola e pensiero sono contaminati dal debole della materia. Ti prego mio Signore, metti una sentinella davanti la mia bocca, e preservami dal parlare iniquo. 

Fa che il mio udito non oda ogni suono o frastuono mondano, preservami dal peccare verso di Te, e verso il mio prossimo. Conduci i miei passi, perché io non inciampi, o sia occasione d’inciampo per gli altri. Usa le mie braccia per operare il bene, e la mia lingua per benedire, e il mio udito per percepire il suono della Tua voce. Grazie o mio Signore di avermi chiamato, e scelto di vivere in me, nonostante io non ne sia degna. 

Grazie di avermi addobbato di beni e benignità in questo mondo, e il quello avvenire. Grazie di vivere dentro di me, e di avermi scelto come tuo Tempio vivente. Fa o mio Signore, che tu non debba soffrire per causa mia, che io divenga un buon tuo soldato, e un profumo “soave davanti a Te. Fai di me la luce per molti, benedici il mio uscire e il mio entrare, e che ogni giorno sii un giorno di abbondante semina e raccolto. 

Apri la mia bocca e il mio udito, e parla per mezzo di me, infuocami del Tuo amore, e fa che codesta fiamma divampi su coloro che arduamente ti cercano nell’arido deserto infuocato. Fa che io diventi una sorgente dissetante per molti. Tutti i miei giorni siano una lode a Te gradita o mio Dio, mio Salvatore. Rafforzami nella debolezza, e umiliami nella mia forza, in modo che io non mi innalzi al Tuo sospetto. 

Grazie mio Amato Signore e Salvatore, di avermi affilato nel cruccio del mio dolore, di avermi liberato dalle toppe grezze, di avermi corretto e insegnato a camminare, a mettere i primi passi e proseguire, di avermi insegnato a nutrire il corpo e l’anima. 

Grazie che non hai lasciato che io vivessi e morisse nelle tenebre, e non hai permesso all’avversario di deviarmi a perdizione eterna. Ma per amore mi hai ripresa e corretta, per amore hai lasciato affliggere le mie carni mortali. Le sofferenze sono state la mia guarigione, essi mi hanno spinto a cercarti nel mio abbandono. Nessuno mi stendeva più le mani, tutti mi avevano abbandonato nel mio peccato e nella mia vergogna; ma Tu hai visto le mie sofferenze, e hai guardato al mio cuore, e non hai “esitato a stendere la Tua mano e strapparmi alle fiamme che mi stavano consumando. 

Sì o mio Amato, Tu soltanto hai avuto pietà di me, e sei occorso in mio aiuto. In Te soltanto ho trovato misericordia, offrendomi aiuto e ristoro. La mia anima era ammalata di peccato, affamata d’amore e giustizia, e assetata di acqua limpida e pura. Sì o mio Signore, Tutto questo, e molto di più mi hai offerto nel mio delirio. 

Mi hai permesso di sedermi al Tuo tavolo imbandito di ogni bene e benessere, hai saziato l’anima mia di ogni bene, hai guarito le piaghe del mio peccato. Mi hai trovata nel lago del mio dolore, mi hai accolta e trasportata nel Tuo Regno, mi hai curata e fasciato le mie piaghe, e mi hai fatto sedere davanti un tavolo imbandito, ti sei preso cura di me con amore, e i tuoi abbracci hanno riempito il vuoto che era in me. 

Come potrei Papà, dimenticare tutto quello che hai “adempiuto e fatto per me, come potrei dimenticare i momenti belli passati con Te, e ignorare l’arduo amore che mi nutri. Come potrei dimenticare; non c’è nessuno che mi ama come Tu mi ami. Ti amo Papà, mio Signore e Salvatore Gesù Cristo. Grazie che mi ami “incondizionatamente, e che mi comprendi come nessun altro. Nella Tua casa e vicino a Te Papà mi sento al Sicuro, mi affido a Te, ti Amo con tutta me stessa…  Gloria – Gloria – Gloria – a te nostro Padre, Signore e Salvatore, nostro Creatore e Re Eterno, ALFA e OMEGA -Sposo Amato…  Amen