CHIAMARSI CRISTIANO - ESSERE CRISTIANO
Chiamarsi cristiano o esserlo sono due realtà diverse.
Conoscere qualcuno, essere buoni amici e condividere diverse cose e momenti insieme, non vuol dire che si è un membro della sua famiglia. Membro si diventa quando si decide di camminare lo stesso percorso insieme, e di condividere il bene e il male e anche diritti e privilegi.
Convivere con la persona che ami, non ti dà il diritto di ricevere il suo nome. Il suo nome lo ricevi solo quando ti decidi di unirti a lui nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore, e di voler proseguire insieme il cammino della vita, manifestando questo desiderio davanti a Dio e al mondo, in una “Benedizione “matrimoniale.
GESÙ È IL NOSTRO SPOSO.
Per diventare un membro della famiglia REALE - DIVINA, bisogna sposarsi con CRISTO. "Quando due persone si uniscono in matrimonio diventano un solo corpo, così anche quando accettiamo CRISTO nella nostra Vita, diventiamo un corpo solo con Lui. IL matrimonio funziona bene solo se si ama e si rispetta l'un l'altro nella fedeltà reciproca.
Questa legge vale sia per il matrimonio naturale, che per quello Spirituale con Cristo Gesù. Cosa succede nel matrimonio quando vengono a mancare questi principi? la risposta è chiara, i due si incominciano ad all'lontanarsi l'un l'altro, e i litigi sono all’ordine del giorno, non si può più aspettarsi un’unione basata sull’armonia. A tutto ciò seguono discordie e sofferenze per tutta la famiglia, e tutto a causa del proprio “egoismo. Nonostante tutto, crediamo di essere buoni e credenti!
Molti appartengono ad una credenza religiosa solo per tranquillizzare la loro coscienze, non conoscono Dio e neanche hanno comunione con Lui. Credono che ci sia qualcosa o qualcuno lassù, ma loro stessi non ne sono convinti. Se si domanda loro perché portano il nome di quel credo, non sanno cosa rispondere, tanti dicono che così gli è stato tramandato dai loro antenati, e in esso sono stati battezzati dai loro genitori ecc.
Realmente non lo sanno neanche loro perché portano quel nome! Sui loro documenti risultano essere cristiani, ma nel loro cuore sono pagani. Essi non conoscono il vero Dio, ma neanche si impegnano a conoscerlo, preferiscono vivere da “dio «io” questo li permette di fare quello che gli pare e piace. Dicono che non conoscono il Creatore, e si infiammano ad “innalzare le creature; ma quando gli arriva le tempeste a dosso danno la colpa al Creatore. Questo ci indica che loro lo sanno che c’è un Creatore e Dio Supremo, ma non vogliono avere a che fare con Lui nella vita quotidiana.
Essi non vogliono sottomettersi alla Sua Legge, “essa gli crea il “ronzio nelle “orecchie, perché contraddice la loro legge. Ma quando si accorgono che i loro “dii” non rispondono, non sanno più dove rivolgersi, e si ricordano che c’è un Dio Sovrano, e provano a rivolgersi a Lui. Ma se poi il Signore non ubbidisce ai loro ordini, incominciano a incolparlo di tutte le loro disgrazie.
Prima lo ignorano e calunniano, poi trasformano la Sua Legge a loro piacere, dando gloria e onore a creature morte, innalzandoli nelle piazze e nei loro cuori. Poi quando tutto va a rotoli provano a tornare al Creatore. C’è da chiedere cosa faremo noi in tal caso, come risponderemo a tali comportamenti? Non penso che aspetteremo tali operatori a braccia aperte! Dio è “misericordioso e buono, ma non ritiene il colpevole per giusto.
Lui non è un pezzo di “ricambio o di “sostituzione. Conosce profondamente il cuore dell’uomo, e dà ad ognuno a secondo la sua “fede, e questo solo Se è rivolta a Lui. Chiamarsi cristiani vuol dire essere “seguaci di Cristo! Di aver deciso di seguirlo nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore fino alla fine. Questo nome non appartiene ad una religione, ma al Signore e Salvatore, il figlio dell’Iddio Altissimo.
Solo coloro che gli sono veramente devoti in Spirito E Verità ne sono “degni. Chi porta il nome di un culto religioso, non è un seguace di Cristo, ma di quel culto. I veri Convertiti a Cristo che lo “adorano in Spirito e Verità sono pochi! Molti che portano il Suo nome non lo conoscono, e non potranno “usufruire dei Suoi meravigliosi “doni Spirituali e reali.
L’uomo che adora “idoli, è simile ai profeti e i preti di baal sul monte Carmelo! vediamo: (1Re.18): 25 Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi il giovenco e cominciate voi perché siete più numerosi. Invocate il nome del vostro Dio, ma senza appiccare il fuoco». 26 Quelli presero il giovenco, lo prepararono e invocarono il nome di Baal dal mattino fino a mezzogiorno, gridando: «Baal, rispondici!». Ma non si sentiva un alito, né una risposta.
Quelli continuavano a saltare intorno all'altare che avevano eretto. 27 Essendo già mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: «Gridate con voce più alta, perché egli è un dio! Forse è soprappensiero oppure indaffarato o in viaggio; caso mai fosse addormentato, si sveglierà». 28 Gridarono a voce più forte e si fecero incisioni, secondo il loro costume, con spade e lance, fino a bagnarsi tutti di sangue.
29 Passato il mezzogiorno, quelli ancora agivano da invasati, ed era venuto il momento in cui si sogliono offrire i sacrifici, ma non si sentiva alcuna voce né una risposta né un segno di attenzione. 30 Elia disse a tutto il popolo: «Avvicinatevi!». Tutti si avvicinarono. Si sistemò di nuovo l'altare del Signore che era stato demolito.
31 Elia prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei discendenti di Giacobbe, al quale il Signore aveva detto: «Israele sarà il tuo nome». 32 Con le pietre eresse un altare al Signore; scavò intorno un canaletto, capace di contenere due misure di seme. 33 Dispose la legna, squartò il giovenco e lo pose sulla legna. 34 Quindi disse: «Riempite quattro brocche d'acqua e versatele sull'olocausto e sulla legna!». Ed essi lo fecero. Egli disse: «Fatelo di nuovo!».
Ed essi ripeterono il gesto. Disse ancora: «Per la terza volta!». Lo fecero per la terza volta. 35 L'acqua scorreva intorno all'altare; anche il canaletto si riempì d'acqua. 36 Al momento dell'offerta si avvicinò il profeta Elia e disse: «Signore, Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, oggi si sappia che tu sei Dio in Israele e che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose per tuo comando. 37 Rispondimi, Signore, rispondimi e questo popolo sappia che tu sei il Signore Dio e che converti il loro cuore!».
38 Cadde il fuoco del Signore e consumò l'olocausto, la legna, le pietre e la cenere, prosciugando l'acqua del canaletto. 39 A tal vista, tutti si prostrarono a terra ed esclamarono: «Il Signore è Dio! Il Signore è Dio!». 40 Elia disse loro: «Afferrate i profeti di Baal; non ne scappi uno!». Li afferrarono. Elia li fece scendere nel torrente Kison, ove li scannò.)
Il Signore è lento all’ira, ed è pronto a perdonare ognuno che con cuore sincero si pente de male che ha fatto, e della disubbidienza verso il Suo Creatore. Non esiste una conversione a metà, un po’ dalla parte di Dio e un po' dalla parte del mondo e delle false dottrine. Un matrimonio destinato a vivere nel tempo, deve essere basato sulla purezza e la fedeltà reciproca, altrimenti viene macchiato e svergognato davanti al visibile e l’invisibile.
Come infatti l’idolatria e paragonata al tradimento nel matrimonio.
Il Tradimento rompe e corrompe ogni laccio, anche quello più solido, compreso il “Sacramento ricevuto. Praticare l’idolatria è tradimento e umiliazione a Dio, oltre a ferirgli il cuore, lo si paragona alle sue opere, vittime e schiave del peccato. Da Santo Santissimo, viene paragonato a creature morte e peccaminose! L’uomo si crede di essere buono e giusto, per mezzo delle sue opere, e annulla così il Sacrificio di Cristo Gesù; “innalzando sé stesso al posto di Dio, dichiarando la sua giustizia per mezzo di sé stesso.
L’idolatria provoca Dio ad operare, se non si ravvede. Non c’è da meravigliarsi, che prima o poi il Signore si mette all’opera per svegliare i dormienti. Il nostro Sposo è "geloso di noi, come lo è uno sposo terreno. Ci Ama incondizionatamente e non accetta di condividerci con nessun altro. Lui è Andato alla Croce per riscattarci dal peccato, e offrirci una vita gioiosa ed eterna.
Ha “Offerto Sé stesso al nostro posto, e ha pagato il prezzo per noi sulla Croce. Ha Compiuto tutto questo perché ci ama, e vuole passare insieme a noi tutta l'Eternità. Chi di noi sarebbe disposto a morire al posto di un altro per amore? Penzo che è difficile trovare una certa disponibilità!
In questo riconosciamo il Suo immenso e inconfondibile amore verso l'uomo.
Se vuoi sperimentare la Sua presenza nella tua vita, ed essere amato e protetto, «Sposati con Gesù Cristo, Lui è l’eterno Sposo.
Sii fedele, rivolgiti in tutto e per tutto Solo a Lui, allora sperimenterai realmente il vero amore, quell'amore che nessuno ti potrà mai dare. Lui è fedele e verace, dipende solo da te se lo sei anche tu. Il Signore è la nostra forza, il nostro migliore amico e “dottore della nostra vita, solo in Lui c’è guarigione e salvezza.
TORNIAMO AL PADRE