I TRE GIORNI DI BUIO

SOGNO - VISIONE -ATTUALE -(05-10-2014)

Questa mattina mi sono svegliata verso le quattro e mezza le cinque circa, poi mi sono riaddormentata di nuovo con il pensiero rivolto al Signore Gesù. Ho' sognato di trovarmi nel mio paese natio, non ricordo l'inizio del sogno, ma ricordo di trovarmi in un luogo che ai tempi coltivavamo.

Verso il calare della sera ho' detto alle mie sorelle che erano lì presente di proseguire prima che si facesse tardi, ma visto che loro non si decidevano, io gli ho detto che mi sarei avviata, volevo a tutti i costi proseguire prima che calasse la notte. E così io insieme ai miei due bambini di età adolescente ci siamo avviati. Nel frattempo era diventato buio, buio pesto, e tutto ad un tratto ha incominciato a soffiare un forte e gelido vento, insieme al vento arrivavano delle nuvole infuocate come fiamme di fuoco, ho avvertito subito che si trattasse di qualcosa di apocalittico.

Ero consapevole che tali eventi sono adempimenti apocalittici, essi precedono il ritorno di Gesù, e ho detto ai miei figli: “svelto andiamo via di qui, e siamo andati via alla svelta. Tutto ad un tratto ci siamo trovati in una grande sala, sembrava che stavamo aspettando GESÙ, il rapimento della chiesa. La tempesta si faceva sempre più' violenta, l’oscurità era illuminata da nuvole di fuoco e lampi, tuoni e raffiche di vento impetuoso.

L'entrata della casa in cui ci trovavamo era molto grande e senza porte, e perciò non potevamo chiudere per ripararci dalla sua ardente ferocia. Ho subito pensato che eravamo in pericolo, l'aria incominciava a essere irrespirabile, fiamme vento e gas chimici si diffondevano sempre di più nell'aria. Ad un tratto mi sono trovata fra le mani un grande tendone molto forte, esso mi poteva essere utile per poter chiudere l'entrata. Così mi sono diretta alla svelta verso di essa, e ho incominciato a chiuderla meglio che potevo.

Mentre la chiudevo è arriva una violenta nuvola di fuoco, e stava quasi per entrare in casa. In un attimo sono arrivati degli angeli che si sono messi davanti l’entrata a forma di barriera. Così non hanno permesso che l’infuocata nuvola entrasse, la loro efficace protezione non permetteva alle nuvole infuocate di avanzare verso la casa, ma li bloccavano ad una certa distanza. Gli angeli formavano un muro di protezione, in modo che la tempesta infuocata restasse ferma ad una certa distanza dall'entrata, minimo a dieci venti metri.

Eravamo lì in casa ad aspettare pazientemente, nel frattempo mio figlio più piccolo ha spostato un po' le tendine della finestra, per vedere cosa succedeva fuori. E in quell’istante ho dato uno sguardo fuori attraverso i vetri, ma era impressionante, si vedevano lampi sguizzare da un’estremità all’altra, in mezzo a nuvole infuocate spinte dal vento, accompagnati da forti tuoni che intonavano da far tremare cielo e terra. A veder ciò, temevo che quell’aria impestata potesse entrare in casa da qualche fessura, e cercavo di controllare se fosse tutto chiuso bene.

Mentre ero intenta a guardare in giro vedo entrare un giovane di bell’aspetto, vestiva un vestito marroncino, sembrava essere vestito sportivo e moderno. Mi sono accorta subito che era un angelo, esso si è seduto su una sedia lì vicino, sembrava che anche lui aspettasse insieme a noi, mio figlio impaziente ha incominciato a giocare e scherzare con lui. Poi si è avvicinato e gli ha sbottonato i bottoni della camicia, come di solito a lui piace provocare, specialmente se si annoia.

Io l’ho ripreso, perché non trovavo giusto il suo comportamento verso di questo giovane sconosciuto, anche se costui sembrava essere uno di noi. Poi mi sono avvicinata verso l'entrata che era chiusa con la tenda, e mentre ero affaccendata a controllare se era tutto in ordine, vedo entrare dal lato della tenda ben chiusa, una donna molto giovane, sembrava una ragazza, era di statura bassa un metro e cinquanta circa, indossava un vestitino verde chiaro un po’ sciupato, teneva per mano un piccolo bambino di circa due anni, ho capito che lei in questa vita terrena aveva vissuto in umiltà e povertà.

Essi erano stati mandati da noi come angeli, per starci vicino e farci compagnia. Questi erano i messaggeri o gli angeli che noi vedevamo. Ma sentivo che oltre a questi e a quelli che erano fuori all'ingresso, per fermare le tempeste e anche tutte le potenze diaboliche, c’erano altri angeli tutto intorno che non vedevamo. Tutti erano stati mandati per starci vicino e proteggerci.

Poi mi sono avvicinata al giovane angelo che era entrato per primo, e stavo per chiedergli se anche le mie sorelle ci sarebbero state alla venuta di Gesù, al rapimento della chiesa, ma mentre glielo chiedevo, lui mi ha interrotto dicendomi: (30.000) A sentire tale cifra mi sono spaventata, ho pensato, non può essere vero? In quel momento mi sono incominciata a svegliare.

Questa risposta mi ha scosso, e ho chiesto al Signore, di farmi comprendere cosa significava quella cifra. Da quello che ho capito, che quella cifra è “simbolica, vuol dire che in realtà sono molto pochi quelli che lo stanno aspettando veramente. Vuol dire che l'uomo è abituato a vivere in questo mondo, questo è il suo abitat! Si ha costruito un sogno e vuole anche goderselo.

Si aggrappa a quello che vede anche se ha la fede, è difficile metterla realmente in pratica così come piace al Signore. Con la bocca diciamo: “vieni GESÙ ti stiamo aspettando, ma realmente non siamo disposti a voler lasciare veramente questo nostro abitat, con tutto quello che ci abbiamo costruito con tanta fatica e orgoglio, siamo ben radicati qui sulla terra.

Noi siamo simile ad un nido di formiche, costoro non sono disposte ad abbandonare il loro nido facilmente, anzi sono pronti a lottare per difenderlo; lo lasceranno solo se un incendio o una fiumara si abbatte su di essi, in modo che non hanno più scampo, allora si salvi chi può!

In fine saranno costretti a mettersi in salvo, sapendo che non c'è scampo, si tratta di salvarsi la vita, non più il nido. L'uomo si stacca da quello che si ha faticosamente acquistato solo se è costretto. La tempesta su questa terra è incominciata da tempo, ma finché non sarà tutto in fiamme, l’uomo cerca di salvare quello che può e andare avanti, pur sapendo che il peggio gli sta davanti, non perde la speranza di salvare il suo nido.

Solo quando le fiamme infurieranno al punto di mettere a rischio la vita, si rende conto che non c’è salvezza per niente e nessuno. Proprio in quel momento si viene sradicati perdendo speranza e abitat! Se il tronco riceve dei danni anche le radici lo saranno, esse non hanno più vigore e muoiono lentamente.

Per spegnere un incendio ci serve acqua, tanta acqua, meglio è sé quest’acqua sopraggiunge dall’alto, in modo che le fiamme perdono il loro vigore e si spengono. L’acqua è l’unica salvezza per quelle vite coinvolte nell’incendio, senza di essa periranno nelle fiamme. L’acqua che spegne questo incendio “terreno è, GESÙ CRISTO, solo Lui può farlo. Questo non è un incendio solo di natura materiale, “esso è soprattutto di natura “spirituale. Sappiamo che colui che è a capo di tutto questo è “satana,” e quindi l’uomo non può combattere quello che non vede!

Gesù ha detto, che codesta lotta non è visibile ma “invisibile, e chi la potrà vincere se non Colui che è invisibile? Se noi ci affidiamo a Lui non siamo da soli in questo incendio. Sarà con noi fino alla fine, sarà con noi in mezzo alle fiumare e le tempeste, e insieme a ne usciremo illesi! Ma bisogna essere anche pronti ad ascoltare i Suoi “insegnamenti, adempire la Sua volontà e “servirlo, ma anche a lasciare tutto e seguirlo quando ci chiama.

Da quello che ho potuto discernere dal sogno, che il Signore Gesù ci avverte in tempo di quello che avviene, si prende cura di noi in ogni situazione. Comanda ai suoi angeli di starci vicino e proteggerci da ogni male. Lui opera a secondo le situazioni, noi siamo protetti in ogni circostanza, ma se infuria la tempesta, saremo circondati da più protettori.  Questo sogno indica sofferenze, persecuzioni e tribolazioni, ma credo che indica anche i tre giorni di buio.) Può sembrare che il nostro Salvatore sta ritardando ma non è così!

La verità è, che sono pochi quelli disposti a lasciare questo mondo per seguirlo nell’altro, io mi riferisco a quei cristiani convertiti. Questa è la causa principale del suo ritardo. Quindi come le formiche saranno disposte a lasciare il loro abitato solo quando arriva le tempeste o le fiamme, così anche l'uomo, esso sarà pronto a seguire il Suo Salvatore, solo quando la sua casa è in fiamme e la sua vita è in pericolo, compreso quello che si ha accumulato nel tempo.

Il Signore conosce bene il pericolo che il Pianeta sta andando incontro, e sta facendo di tutto per avvertirci, sperando che lo ascoltiamo e lo seguiamo prima che le fiamme ci raggiungono. Lui sta prolungando il suo ritorno, nella speranza che tutta la Sua chiesa riconosca il segno dei tempi, e si distacchi da tutto quello che la lega a questo mondo, per incontrare il Suo Salvatore nell'aria, con tutto il suo cuore non solo con la bocca, e questo prima che le fiamme s’innalzano.

Allora sarà il caus completo, quello che noi viviamo è solo l’inizio del grande incendio che sta per divampare su tutto il Pianeta terra. A causa di questa “impreparazione, temo che il Signore ci lascerà in parte attraverso le tribolazioni, e questo solo per preparare i Suoi veramente a Seguirlo. Ma come nel sogno! Proteggerà tutti coloro che confidano in Lui di vero cuore, e anche le loro case con miriade di angeli. Nonostante tutto quello che avviene nel mondo e intorno a noi, i Sui sono e saranno protetti.

Quindi non aver paura di quello che sta avvenendo sulla terra, ma affidati a Lui con tutto quello che sei e quello che hai, con tutto il tuo cuore, non solo a parole, distaccati da quello che te lo impedisce. Ringrazialo della vita, goditela nella Sua grazia e volontà, riconosci i segni dei tempi e preparati, se non vuoi trovarti fra le fiamme che non fra molto avvolgeranno tutta la TERRA, compreso tutto e tutti quelli che vi si troveranno.

SOGNO VISIONE. Giorno - 30 - 10 - 2014.

Mi trovavo nel mio paese natio, lì dove abitavano i miei nonni. Noi eravamo spesso da loro nella nostra tenera età, e forse per quello che nei sogni mi trovo spesso in quei posti. Era l’alba, fra le quattro le cinque circa, sognavo di trovarmi lì a svolgere alcune faccende giornaliere, e mentre lavoravo pensavo al Signore.

Coglievo ogni occasione, di parlare alla gente che incontravo strada facendo di Gesù. Mi affrettavo anche a salutarli, perché avvertivo che saremo partiti presto. Non avvertivo sempre la Sua presenza attiva come lo avrei desiderato, ma   nonostante c'io mi sforzavo come potevo di parlare agli altri di Lui e la Sua venuta.

Coloro che mi ascoltavano non sempre capivano, e mi prendevano per una chiacchierona, ma a me non importava più di tanto e continuavo a dire a tutti di quanto Gesù lì amassi, invitando loro a venire a Lui e pentirsi dei loro peccati. Gridavo a gran voce, dicendo: che GESÙ... sarebbe tornato ben presto. E mentre predicavo alla gente e pregavo, “avvertivo che non ero da sola, sentivo in spirito la Chiesa che pregava insieme a me, anche se non era lì presente.

Tutti attendevamo ansiosi la Sua venuta. Tutto ad un tratto sento la voce della Chiesa che gridava: ECCO IL SIGNORE VIENE!  Mi sono guardata intorno, mi pareva che stava spuntando il giorno, sembravano le prime ore del mattino. Ho alzato gli occhi verso il cielo e ho visto una gran luce nel ciel, sembrava che da quella luce uscissero dei lampi che illuminavano tutto il cielo da una estremità all’altra.

E proprio in quel momento ho sentito una forza “entrare in me, come se un gran fuoco si accendesse dentro di me, una forza “Energetica e Soprannaturale. Se prima predicavo la Sua Parola come mi era possibile, adesso tutto ad un tratto, ho ricevuto un'immensa forza di gridarlo a gran voce, se prima non avvertivo la sua presenza come lo desideravo, adesso “avvertivo che Gesù era lì con me.

Gridavo con più ardore di prima e dicevo: (Convertitevi subito, umiliatavi e chiedetegli perdono, ormai dobbiamo partire, sbrigatevi)! Solo all’idea che coloro non partissero con noi mi rattristava, perciò dicevo loro: “non c'è tempo da perdere, (convertitevi... venite a Gesù al più presto. “dobbiamo partire.)

Se prima non avvertivo la Sua presenza come lo desideravo, adesso lo sentivo lì presente, ne ero certa! Quindi predicavo con la piena convinzione e certezza. Tutto ad un tratto vedo vicino a me un bel giovane, alto di corporatura forte e muscolosa, era vestito sportivo, come nella visione del 3- 10; camicia e pantaloni di jeans color celeste chiaro, ma il suo viso non era visibile.

Avvertivi in Spirito che questo bell’uomo era GESÙ, era lo stesso “personaggio delle visioni precedenti, i primi di ottobre 2011, e l'ultima visione 3-10, 014. In Sua presenza avvertivo un sentimento d’amore e pace surreale e indescrivibile, tutto era così meraviglioso, provavo una felicità immensa e indescrivibile.

Parlavo a tutti di Lui con certezza, perché lo vedevo sempre presente davanti a me. La Sua presenza era un'immensa fonte di ’Energia, che mi spingeva a continuare a predicare. La gente si accorgeva di questo fuoco che avevo dentro, ma non vedevano niente. Io sentivo che queste persone non sarebbero partiti con noi, perché non riuscivano a comprendere l'importanza di quei messaggi.

Il tempo stava ormai per scadere, ma avvertivo che quei messaggi erano importanti per loro, gli servivano per “ravvedersi dopo che la chiesa sarebbe partita. Io spiegavo loro quello che avrebbero dovuto fare, quando noi (la chiesa di Cristo) non ci saremo più stati.

Dicevo loro di non accettare il marchio della - bestia-( n.666 il cip), e di non piegare le loro ginocchia davanti ad essa, e al falso profeta (l’anticristo) ecc. Ma di cercare GESÙ in Spirito e Verità, chiedendogli il perdono dei peccati e aprirgli il proprio cuore. Seguendolo anche a costo della propria vita terrena!

Perché chi vuole salvare la propria vita la perderà, ma chi la perderà per GESÙ CRISTO là ritroverà, questo ci ha detto Gesù stesso. Sotto i nostri piedi si sentiva la terra tremare mentre il tempo scadeva, in quel momento ho' sentito la voce di GESÙ che mi diceva di raccogliere la mia famiglia, perché si doveva partire.

Ad un tratto ci siamo trovati infondo l'ultimo vagone di un lungo treno, c'erano giusto i posti per noi, per me e i miei bambini e GESÙ. Lui si è seduto lì con noi. Erano gli ultimi posti vuoti, tutti gli altri erano già occupati. Era un lungo treno, l'inizio del treno non si vedeva scompariva nell'infinito, i vagoni del treno erano senza tetto, simile a lunghe carrozze unite l'uno all'altro.

Aspettavamo che il treno partisse, sembrava che stava partendo dal movimento delle carrozze. Ma tutto ad un tratto ci siamo trovati di nuovo nel cortile della casa dove prima abitavamo, che io avevo chiuso con cura per lasciare tutto in ordine. Eravamo lì tutti insieme con Gesù, sembrava che dovevamo aspettare ancora un momento, la partenza era stata rimandata per pochissimo tempo.

Mio figlio ha incominciato a giocare al computer, io sembravo un po’delusa di trovarmi ancora lì ad aspettare, ero anche demoralizzata di riprendere la vita quotidiana, anche se sapevo che era per breve tempo. Mi dava anche fastidio che mio figlio era lì attaccato al computer, a fare giochi insensati a mio parere, e quindi ho fatto il gesto di togliergli tutto dalle mani. Proprio in quel momento è intervenuto GESÙ, si è avvicinato a mio figlio senza dir niente, con un gesto affettuoso e comprensivo si è messo anche Lui a giocare con il ragazzo al computer.

Io sono rimasta perplessa, come il SIGNORE ha reagito. Lui capisce perfettamente i giovani, ed è un esperto della tecnica. Nel frattempo ho sentito bussare alla porta del cortile, ma non volevo più aprire perché pensavo di ripartire presto, e quindi non volevo più aprire quella porta che avevo chiuso accuratamente prima, ma poi mi sono convinta ad aprire. Erano dei ragazzi giovani, compagni di mio figlio che avevano sentito che GESÙ era lì con noi, e volevano incontrarlo a tutti i costi, e così li ho fatti entrare.

Gli parlavo di Lui e che saremo partiti al più presto, dicevo loro di venire a Gesù e partire con noi, mi era sembrato che questi ragazzi volevano salutarlo, ma non avevano nessuna intenzione di partire insieme a noi. Ma io avvertivo quel presentimento come prima, che dovevo dire a loro tutte queste cose, perché se ne sarebbero ricordate dopo la nostra partenza, e si sarebbero ravveduti.

Mi è sembrato che la partenza è stata interrotta, non per quelli che erano pronti per partire ma per quelli che rimanevano, per poter testimoniare a loro e preparali, come comportarsi da quel momento che la chiesa sarebbe venuta a mancare. In tutto quel tempo avvertivo spiritualmente, che la chiesa di GESÙ CRISTO era pronta per partire; “eppure c’erano degli intervalli. Ogni volta che predicavo alla gente, sentivo profondamente che costoro non sarebbero partiti con noi, perché non erano pronti!

“Ma nonostante c'io dovevano conoscere la verità, e per quello il SIGNORE aveva rallentato la partenza della Sua Chiesa. Prego il nostro Signore GESÙ che ci dia discernimento di comprendere i Segni dei tempi, e quella che è la Sua volontà per ognuno di noi. Di discernere il compito che ci affida e il luogo nel quale ci chiama. Accenda in noi un’ardente fiamma d’amore per Lui e per la preghiera.

Accenda in noi la fiamma dell'amore e del perdono fra noi e verso il nostro prossimo, e dividere il nostro pane quotidiano con esso, ma soprattutto il Pane Spirituale, di invitarlo al pranzo delle Nozze dello SPOSO GESÙ CRISTO. Fa che noi diventiamo luce che illumini le tenebre nel mondo, in modo che esso si incammini nella Tua LUCE.

Fa che il calore di questa Fiamma in noi, sia ardente e riscaldi i cuori di chi ha freddo intorno. Fa che la Tua Luce illumini il nostro cammino e di coloro che camminano nelle tenebre, perché le loro tenebre si trasformino in luce.

SOGNO - VISIONE -DEL 15/O3/2017

Nel sogno ero presa dalle mie faccende giornaliere insieme a i miei figli più giovani. Sentivo in spirito che codesto “giorno (e da considerare che un giorno sono come mille anni per il Signore e viceversa) fosse l'ultimo prima dei tre giorni di buio. Volevo lasciare più o meno un po’ di ordine, perché intuivo un profondo presentimento, che dopo di questo avvenimento noi non eravamo più qui, che il Signore Gesù ci avrebbe preso via in un'altra dimensione (il rapimento della Sua chiesa).

Mi aspettavo anche l'aiuto dei miei figli per poter sbrigarmi più alla svelta, perché ero molto affaccendata, sembrava che le faccende non terminassero mai, c'era sempre qualcos’altro da sbrigare. C'era una piccola stalla lì vicino, e ho pensato di controllarla che non ci fossero animali viventi e pulirla bene, perché altrimenti sarebbero morti e putrefatti lì dentro. Sentivo che durante codesto avvenimento non sarebbe rimasto nessun essere esposto a rischio in vita, perché l'aria sarebbe infestata di gas velenosi e mortali.

Solo chi era in casa o in posti ben riparati avrebbe avuto la possibilità di sopravvivere. Anche se non li vedevo, ma avvertivo che là fuori c'era un asino o più all'aperto, e pensavo che essi non avrebbero avuto nessuna possibilità di sopravvivere, ma neanche di essere accuditi, perché nel mezzo della calamità non si poteva uscire all'aperto, altrimenti si moriva subito, e non si poteva lasciare nessuna fessura aperta, per evitare che i gas velenosi entrassero. Quindi per coloro che non fossero al riparo, non c'era nessuna speranza di sopravvivenza.

Ho lavorato senza sosta, per restare un po’di ordine, senza neanche accorgermi il tempo era trascorso abbastanza veloce, ad un tratto sento una voce che dice: „Sono le ore „8 di sera “sarebbero le ore „20“! Ma la voce mi ha detto: sono le ore „8“, quindi mancavano poche ore alla mezzanotte, al subentrare dei „tre -3 -giorni di buio.

Questo è un messaggio del Signore Gesù Cristo, per informarci del tempo in cui ci troviamo. “Siamo pronti! La catastrofe sta per riversarsi sull'umanità con tutta la sua furia! Siamo Pronti e serviamo il Signore Gesù Cristo fino alla fine e senza sosta, sapendo che il tempo è ormai terminato ed è prezioso!

LA SUA BENEDIZIONE È SU DI TUTTI