SENTIVO, LA SUA CHIAMATA

IL MIO INCONTRO CON DIO

Sin dalla più giovane età, avvertivo dentro di me un forte sentimento di voler conoscere il Creatore. Avevo circa un anno e mezzo, quando ho incominciato a lodarlo, questo me lo ha raccontato la mia mamma.

Mammano che crescevo, cresceva anche la nostalgia di poterlo conoscere e sperimentare come Lui è! Sono cresciuta in una famiglia timorosa di Dio, erano credenti religiosi. Si rispettavano le ricorrenze tradizionali, e la domenica di solito si andava a messa.

Amare Dio e rispettare il prossimo, erano principi importanti nella mia famiglia. La nostra infanzia non è stata facile, abbiamo dovuto incominciare molto presto ad aiutare in famiglia, nei lavori domestici e nella campagna.

L’età non aveva priorità, sì doveva essere presenti in tutti i lavori possibili, e in più si doveva andare a scuola. Nonostante ciò, ringrazio i miei genitori, che ci hanno cresciuto insegnandoci a vivere nell'umiltà e nel rispetto, lavorare e a far del meglio della vita, di non cercare di fuggire dalle situazioni, ma affrontarli.

Lavoravano e affrontavano la vita così come si presentava, loro erano dei buoni esempi. Questa infanzia dura e provata, ci ha insegnato ad accettare il bene e il male; di abbattere i problemi e non lasciarsi abbattere.

Gli anni passavano e il mio più grande desiderio continuava a restare inadempiuto. E io diventavo sempre più impaziente, ma non mi perdevo d’animo, avevo la speranza che prima o poi questo Dio che amavo, si fosse fatto conoscere.

Era ormai primavera, e mentre pascolavo quelle poche bestiole affidatami, mi lasciavo incantare da quelle distese di prati fioriti.

Correvo spensierata dietro ogni farfalla, ammiravo i loro colori e le loro bellissime forme, e pensavo fra me! Come sarà grande e “Savio questo “misterioso “Genio che ha Creato ogni cosa?

Guardavo sorprendentemente quei manti di fiori ondulati dal vento, e respiravo il loro inebriante profumo, diffuso nell’aria dalla fresca brezza di quel venticello leggero.

Amavo correre fra esso proprio come una farfalla, mi piaceva scrutare da vicino le forme e i colori, mi rendevano perplessa tutte quelle bellezze, si adattavano perfettamente al loro corpo. Non c’era nessun dissenso, nessuna imperfezione fra essi; e se pur essa ci fosse, non si manifestava come tale, ma come una nuova attrazione. 

Quella natura sembrava che mi parlasse di Dio e della sua immensa “Sapienza e “Gloria. E questo mi attirava sempre di più ad avvicinarmi a questo “misterioso Padre!

Mentre fra mille pensieri mi lasciavo avvolgere da quel venticello profumato e benevole, i miei occhi sfioravano quel cielo dal color celestiale, che sembrava un’enorme distesa, adornata da soffici fiocchi di nuvole come piccole candide farfalle bianche. Era tutto così bello, proprio come in una favola!

Non resistevo all’idea di non poter conoscere più da vicino questo grande “Artista, quel “Genio che si nascondeva dietro quel velo “invisibile! Pensavo e ripensavo, come fare per potermi avvicinare a Lui e conoscerlo?

Allora ho fissato i miei occhi verso quell’immensa distesa celeste, e ho incominciato a parlare con Lui, anche se mi immaginavo che “abitasse molto lontano, dietro di essa.

Secondo quello che ci insegnavano nella religione, mi immaginavo un Dio lontano e “autoritario, e quindi irraggiungibile da noi umani. Ma questa “teoria non mi convinceva per niente.

Nel mio “istinto avvertivo che Lui fosse molto più vicino. Mi sembrava di vederlo “ovunque, nell’aria e nei prati in fiore, fra mille forme e colori che rivestivano tutte quelle creature, lo sentivo sussurrare sulle ali del vento!

Annusavo quel profumo che riempiva l’aria e le mie narici! Avvertivo i suoi abbracci fra il calore di quei luminosi raggi che mi avvolgevano come un caldo mantello.

Ho come desideravo abbracciarlo e stringerlo fra le mie braccia, era più forte di me quel sentimento! Volevo amarlo come il mio primo “Amore, volevo stare insieme e comunicare con Lui più di qualcun altro.

Non mi interessava più di tanto quello che vedevo e sentivo; mi sentivo fortemente attratta da quello che non vedevo, ma mi sembrava di vederlo e sentirlo ovunque.

Più guardavo quella immensa distesa di blu, e più mi sentivo attratta dal mondo spirituale e i suoi misteri, e dal “Genio di tutte le meraviglie. E con gli occhi fissi verso l’alto pregai così: “Padre in Cielo ti prego fatti conoscere come Tu Sei Veramente! ho tanta brama di conoscerti, “costi quel che costi”!

Ero convinta che Lui era molto più grande e potente, di come lo insegnavano gli uomini, ma soprattutto buono e “misericordioso. “Allora avevo circa “Nove anni-(9).

L’attesa si faceva lunga, e niente avveniva, il tempo passava e il mio desiderio rimaneva tale. Ormai ero una signorina, nel pieno fiore della gioventù, nel frattempo erano sorti in me anche altri interessi. Ero ormai impaziente di aspettare.

Pensai che se Lui non si fosse fatto conoscere in tutto quel tempo, era ora di cercarlo io! E così mi mise alla ricerca, inoltrandomi sempre di più nel mondo “occulto. Incominciai a interessarmi di astrologia, e della vita oltre la vita; rafforzando anche le credenze e le tradizioni tramandatami dai miei antenati.

Non vedevo niente di pericoloso in loro, anche perché la religione "cattolica romana non vietava tali credenze, anzi li alimentava con il suo credo. Incominciai a procurarmi diversi libri a partire dall’astrologia, incominciai a leggerli con molto entusiasmo.

Più leggevo e più volevo leggere, questi temi mi affascinavano molto. Mi interessava quasi tutto ciò che parlasse del mondo invisibile.

Pian piano, sono scivolata in un mondo soprannaturale, non c’era giorno o notte che i miei pensieri non vaneggiassero in esso! Senza nemmeno accorgermi ero diventata dipendente di quel mondo nascosto a gli occhi umani.

Leggevo e credevo nell'oroscopo, consultandolo spesso e volentieri. Mi affascinava quasi tutto del mondo occulto: (il culto dei morti, magia, carte, astrologia, ecc.).

Anche per cultura ero legata alle superstizioni tramandatemi dagli antenati, essi mi erano stati iniettati nelle vene, ero affascinata da tante misteriose storie, ma anche provata.

I miei nonni mi raccontavano spesso storie legati all’occulto; per esempio il tempo: (delle streghe, incontri di spiriti immondi che apparivano ai viventi, o di spiriti dei propri morti che apparivano sottoforma di animali, dando messaggi ecc.). Questo mondo mi sembrava lontano dall’uomo naturale, eppure vicino e interessante.

Più tempo passava, più prendevo radici in esso! Spesso nei sogni incontravo delle persone morte che conoscevo o meno, e comunicavo con loro, e loro mi parlavano delle loro esigenze.

Vedevo anche degli avvenimenti futuri, che poi in parte qualcuno si avverava. Giocavo alle carte per aver risposte dal mondo invisibile, consultavo alcuni maghi per scritto. Si potrebbe dire che la mia vita era cambiata come il giorno e la notte!

Non pensavo più a voler conoscere il misterioso Dio, perché ero convinta che si fosse manifestato a me per mezzo di codeste conoscenze, e le virtù ricevute. Non ero solo affascinata da tutto ciò ma anche dipendente, passavo molto tempo ad interessarmi di quei temi.

Sembrava che andasse tutto bene, ero tranquilla e potevo fare e cercare quello che mi attraeva, non cerano contraddizioni che mi avrebbero segnalato che qualcosa non andasse. L’unica cosa che non mi andava bene era l’amore!

In questo campo mi andava tutto al contrario; se amavo non ero contro cambiata e viceversa, nonostante avessi una vasta scelta, niente funzionava.

Allora pensavo che forse dovevo pregare di più o meglio! E così salivo e scendevo dai luoghi di culto sparsi sui monti, offrendo loro anche sacrifici, denaro, candele e cose vari.

Pregavo anche da sola, oppure andavo nella chiesa cattolica, a stralciarmi le ginocchia sopra un freddo gradino di pietra, chiedendo grazia davanti a gli idoli lì presenti: (madonne e santi ecc.). Ma nonostante tanti sacrifici, le mie preghiere restavano “inascoltate.

Questo mi feriva e deludeva, ma mi spingeva ad andare oltre, a fare qualcosa di più, per conquistare l’amore desiderato. Così mi è stato consigliato di comprarmi delle medaglie e dei braccialetti che avrebbero attirato gli amori, ma dovevo indossarli sempre, e così ho fatto. L’effetto di questi accessori non rimase nascosto.

Ovunque andavo avevo una catena di ammiratori, in tal modo che io giocavo con i loro sentimenti. Vivevo in un mondo “irreale! Infatti ero molto ingenua, non sospettavo male altrui, anche se uscivo con gli amici.

Ma nonostante avessi tanti ammiratori, l’amore vero si lasciava a desiderare! “Non avevo neanche la minima idea di dove io mi fosse cacciata, e perciò continuavo a proseguire per quel percorso buio.

Non mi mancavano gli amici e le belle serate insieme. Ma nel profondo del cuore mi sentivo vuota; “avevo una sete che non riuscivo a dissetare con niente, e una fame che non riuscivo a saziare. Prendevo in giro, e venivo presa in giro, era un cerchio senza uscita. Quel vuoto diventava pian piano un abisso.

All'età di diciannove anni, sono partita con una mia sorella per l'estero, con un contratto di lavoro. Le opportunità di poter essere felice non mi mancavano, ma nonostante tutto, il vuoto e la solitudine erano i miei migliori amici.

In quel tempo, ho conosciuto un ragazzo, ma non ci capivamo bene per la diversità della lingua e la cultura. Ci siamo frequentati per un periodo di tempo, ma era difficile comprenderci. Nonostante ciò, penso che in qualche modo eravamo legati l’un all’altro, anche perché era il mio primo uomo, anche per lui era lo stesso.

La cultura dei tempi non permetteva cambiare mariti come i vestiti! E questo era l’altro motivo che mi legava a restare con lui, anche se lui non la pensava come me. C’era molto dissenso fra noi, anche a causa del suo gelido carattere, come spesso sono i nordisti. Per me era chiaro che ormai era il mio uomo, e sarebbe stato il mio futuro marito.

Un giorno in preghiera ho chiesto al Signore che facesse in modo che noi restassimo insieme per la vita. Ma oltre alle incomprensioni, c’era la discordia dei suoi genitori, meglio dire di suo padre.

Questo non solo complicava le cose, ma lo rendeva più distaccato e schietto nei miei confronti. Io intanto profittavo di questo suo comportamento, per uscire con gli amici; anche in questo caso era un cerchio senza uscita. Io ero ancora attratta dal mondo occulto, e gli amici e gli amori non mi mancavano mai.

Io penso che a modo suo lui mi amava, ma non era pronto a fare un passo decisivo. Questo avanti indietro, e specialmente la discordia dei suoi genitori, hanno logorato questa unione.

Un giorno mi trovavo insieme a lui, e voleva farmi conoscere ai suoi genitori, e così gli ha telefonato, per chiedergli se potessimo visitarli, ma la furia del padre non si fece attendere.

A sentire quella voce gelida e arrogante al telefono ci sono rimasta molto male, e ho pensato che non era di mia natura portare discordie nelle famiglie. Poi ci siamo congedati e sono partita. Ormai mi era chiaro in testa, che quella storia non potesse andare avanti, e che eravamo costretti a dividere le nostre strade, volendo o dolendo.

Al ritorno ho conosciuto un ragazzo sul treno, mi sembrava un povero sofferente, mi raccontava che aveva problemi di salute a causa di un grave incidente. Accettai la sua amicizia e niente di più!

Volevo solo incoraggiarlo a lottare ad andare avanti, non immaginavo che lui si montasse la testa per me. Ma quello che temevo avvenne! Ero troppo buona ed avevo un cuore sensibile, lo stato di salute di lui mi faceva pena.

Infine mi disse che senza di me non poteva vivere, e l’avrebbe fatta finita. Io mi sono incominciata a sentire in colpa di avergli offerto l’amicizia, e non avrei potuto sopportare l’idea di averlo sulle coscienze. Lui voleva sposarmi a tutti i costi, io invece amavo ancora l’altro, e non avrei potuto farlo, altrimenti sarebbe stato un matrimonio solo per pietà.

Ma le cose si complicarono, nel frattempo fu operato urgentemente, e la sua vita era appesa ad un filo. Il suo chirurgo mi disse in una telefonata di non abbandonarlo in quelle condizioni, altrimenti non c’è l’avrebbe fatta.

Nonostante ciò, ero decisa a restargli solo vicino per conforto. Quello che sembrava di avere di positivo era il suo cuore, mi sembrava più affettuoso dell’altro. Mi sorprendeva con regali e fiori, quello che l’altro non faceva, ammiravo il suo comportamento, ma ero decisa di essergli solo amica e niente di più!

Nel frattempo, una persona di famiglia, ci ha messo lo zampino contro la mia volontà! Ai tempi certi imbrogli si potevano fare, oggi non più. Infine mi sono trovata ufficialmente sposata senza veramente volerlo. Cosa mi restava ormai!

Non mi potevo permettere uno scandalo nella mia cultura. Intanto mi sono consolata con l’idea che se lui mi amava veramente, avrei avuto la forza di imparare ad amarlo, ed essere un giorno felici insieme. Poi pensai, che forse un uomo come lui in tali condizioni, mi sarebbe stato almeno riconoscente e fedele.

E così ho chiuso gli occhi e sono andata avanti, e ci siamo sposati. Mi sono accorta ben presto, di essere caduta in una trappola di deboli sentimenti e di errori umani; questo è stato l’inizio della fine per me. Appena mi son svegliata da quello stato di incoscienza, mi sono trovata in un mondo a me sconosciuto. Sconosciuto sia nei sentimenti che nei dintorni. Solo alloro mi sono resa conto in quale guaio mi ero cacciata.

Ormai era un po' tardi per rimediare, non mi restava altro di andare avanti. L'uomo che avevo sposato, aveva avuto pochi anni prima un grave incidente d'auto, e a causa di ciò era rimasto per circa un mese in uno stato di coma.

Dopo il coma, aveva dovuto incominciare ad imparare tutto d’accapo, a leggere e scrivere, a riconoscere le persone, a stare in piedi e muoversi. Le sue condizioni erano evidenti, aveva bisogno di sostegno in tutto, anche a camminare a causa dell’equilibrio.

Mi sono trovata da un momento all’altro un peso a dosso, più pesante di quello che ero in grado di portare. A questo si sono aggiunte due gravidanze a differenza di poco tempo l’una dall’altra.

All’inizio pensavo che se non c’è l’avrei fatta, me ne sarei andata via! Ma adesso dove volevo andare? Come potevo lasciare un uomo malato e dipendente di me da solo? E caricarmi la responsabilità di due bambini piccoli?

Tornare nella mia terra, e chi mi avrebbe aiutato? Come avrei potuto portare via dalla loro terra questi bambini, che diritto ne avevo? Tante domande e risposte che mi frullavano per la testa, ma nessuna soluzione valida.

Con il passare del tempo, si scoprì anche l’altra faccia della medaglia! Questo uomo non era solo sofferente, ma anche violento e dipendente. Io che gli avevo in parte creduto, e offerto la mia propria vita per dare un senso alla sua. Adesso mi rendevo chiaramente conto in quali problemi ero finita! Mi son vista arrivare le tempeste a dosso in breve tempo.

Ero giovane e anche molto provata dalla situazione, e quindi avevo tanto bisogno di conforto e aiuto, ma anche quello mi è venuto a mancare. La mia famiglia si ha preso la distanza a causa di lui, anche le persone che ci hanno messo lo zampino si hanno preso la larga.

Quelle che erano vicino facevano finta di non sentire e non vedere. Le condizioni di salute di questo uomo non erano delle migliori, e quindi non potendo accettarsi così come era, cercava rifugio nelle dipendenze, (droghe e alcool, fumo ecc.). Tutto questo aveva il suo prezzo, e così si aggiungeva anche il problema finanziario.

Costui non aveva controllo sul denaro, quello che io cercavo di risparmiare con tanti sacrifici, lui lo spendeva inutilmente. Ma io essendo giovane e anche troppo buona, non mi rendevo conto delle conseguenze di tutto ciò! Pensavo di farcela! Nonostante le sue avversità, volevo aiutarlo il meglio che potevo e starle vicino, dargli la forza e il senso di vivere.

Ma col passar del tempo lui diventava sempre più violento e aggressivo, maltrattamenti e violenze erano all'ordine del giorno. Nonostante ne avessi tutte le ragioni, non riuscivo ad abbandonarlo, mi mancavano le forze e il coraggio di farlo.

Anche se non era stato un matrimonio basato sull’amore, ma più per compassione, volevo adempire il mio compita davanti a Dio e il mondo. Nel frattempo avevo imparato a volergli bene, ed accettare il suo stato di salute e le tante difficoltà, come la volontà di Dio per entrambi.

Non era un’avventura facile, ma speravo di potercela fare, e che un giorno lui si fosse calmato, e si sarebbe risolto tutto nel migliore dei modi. Ogni piccolo aiuto, sarebbe stato grande per me, ma purtroppo esso era raro.

A questo si aggiungeva la solitudine, ma anche le incomprensioni di quelli che mi erano intorno. Problemi di lingua e cultura, ma anche di carattere egoistici. Avrei accettato qualsiasi aiuto o consiglio utile, ma non sapevo proprio a chi rivolgermi, per chiedergli di aiutarmi ad uscire da quell'incubo?

I giorni e i mesi passavano, e quella “croce diventava sempre più pesante, le sue dipendenze e la sua violenza verso me e i bambini, diventava sempre di più. Quando lui si rendeva conto del suo comportamento mi chiedeva scusa, e io continuavo a perdonarlo come spesso si fa.

Sia il suo pentimento che il mio perdono non servivano a niente. Dopo poco tempo il dilemma incominciava d’accapo. Se lui non si fosse fatto trascinare dalla dipendenza e la violenza, potevamo anche vivere sereni.

Alcool bisticci e violenze, erano all’ordine del giorno come ho già detto prima. A tutto questo si aggiungevano gli interessi che mostrava per le altre donne e i suoi tradimenti.

Se vedeva una donna che gli piaceva, non la perdeva d’occhio, anche se era sposata. Per il suo comportamento insopportabile e assillante, si allontanarono quei pochi amici che avevamo, e anche la mia famiglia.

Mi trovavo in trappola senza nessuna possibilità di poterne uscire, l’unica liberazione poteva venire di fuori, se qualcuno avrebbe sentiti i nostri gridi di sofferenza.

Ma nonostante molti sapevano, nessuno parlava o cercava di aiutarci. Sembrava che tutti si prendevano la distanza. Non era neanche facile intervenire, perché lui minacciava chiunque avrebbe voluto tirarmi fuori e aiutarmi, anche i miei famigliari.

Quando io gli dicevo che me ne sarei andata, lui mi minacciava di ammazzarmi insieme ai bambini. Questo era anche un altro motivo perché non cercavo aiuto, e non parlavo apertamente della violenza che subivamo. Neanche con la mia famiglia potevo parlarne, perché avevo paura che lui gli facesse del male.

Non vedevo via di uscita, ma questo anche a causa della cultura nella quale ero cresciuta; in cui si credeva al matrimonio come un “sacramento intoccabile, che deve durare per tutta la vita. Nonostante i maltrattamenti ecc. si doveva sopportare ogni pena ed andare avanti! Fra culture e sentimenti pietosi era un dilemma.

Come ho già accennato prima, mi trovavo in una terra straniera, non capivo la lingua, non sapevo a chi rivolgermi e chiedere aiuto, quindi ero costretta a sopportare la sua violenza e le sue umiliazioni giornaliere.

Avevo avuto pietà di lui, ma adesso nessuno aveva pietà di noi! Volevo salvare la sua vita, ma lui stava distruggendo la mia e quella dei miei figli! Io dico miei, perché lui non aveva nessun amore verso di loro!

La sua vita era ormai “alcool “violenza e “donne! Oggi mi chiedo come ho potuto sopportare quell’inferno per diciotto anni??? Così incominciai ad ammalarmi!  Anche se realmente i sintomi di quella malattia si sono manifestati subito dopo il matrimonio, a causa della situazione in cui mi sono risvegliata.

Essi non si sarebbero diffusi se avrei trovato amore e comprensione! Ma dopo tante sofferenze, era già un miracolo che ho resistito per un paio di anni. Mi sentivo male, ma pensavo che fossero malori passeggeri.

Non volevo andare dal dottore, speravo in un miglioramento, finché un giorno persi l’equilibrio e caddi per terra. Lui chiamo il dottore, e dopo avermi fatto un breve controllo mi disse che avevo grave depressione.

E mi assegnò alcuni farmaci, probabilmente non addetti né al tipo della malattia, ma neanche alla mia salute. Non avevo più le forze di accudire la casa e neanche i bambini, ma non avevo un'altra scelta! Le mie mani erano gli unici sani da svolgere i compiti di famiglia, anche se per il corpo non era così!

Nonostante mi trovassi in uno stato vegetativo, dovevo continuare ad essere madre e moglie, e portare avanti il carro. Tutti coloro che erano vicino non avevano compreso, o non volevano comprendere, in quali condizioni pericolose io e i bambini vivevamo. Non avevano compreso neanche la gravità della mia malattia, non c'era nessuno, che mi avrebbe steso una mano, (o voluto)!

Tutti si presero la distanza, a causa del comportamento di lui. Avrei tanto desiderato un angelo che mi avrebbe aiutato, e accompagnato in questi momenti di grande sofferenza. La violenza di questo uomo non veniva a mancare mai, nonostante il dottore lo aveva avvisato del mio stato di salute.

A volte pensavo che prima o poi ci sarebbe capitato il peggio, specialmente quando c'era di mezzo l'alcool. Io non avevo più le forze di cercare aiuto, anche perché le medicine mi rendevano incapace di agire. Ormai sembrava che la mia vita non avesse più nessun valore. Con le poche forze che mi restavano pensavo solo ai bambini, che innocentemente dovevano subire tutte quelle violenze e paure.

Realmente non avrei dovuto neanche per breve tempo accettare quell’inferno, ma cercare subito una via di uscita, per il mio bene e quello dei bambini soprattutto! Nonostante i farmaci, il pensiero di farla finita era un chiodo fisso nella mia testa. Ma guardando i miei bambini pensavo fra me, devo vivere per loro! altrimenti cosa ne sarà?

La mia vita era diventata un inferno, mi sentivo priva di essa e della libertà. La voglia di continuare a vivere mi veniva a mancare di giorno in giorno, non sapevo più come proseguire in quel tunnel buio.

Mi ero rinchiusa in me stesso, non uscivo di casa per non guardare negli occhi la triste realtà! Fuori avrei incontrato un mondo che ormai non mi apparteneva più! Avrei visto coppie felici che passeggiavano con i loro figli, visi sorridenti e gioiosi! Persone sereni e liberi nel corpo e nella mente, tutto quello che a me mancava!

Io invece facevo fatica ad identificarmi, chi ero un tempo, e chi ero diventata adesso. Gran parte dei miei ricordi se ne erano volati via, non li rammentavo più, solo se qualcuno me ne parlasse, riuscivo a raccogliere qualche frammento. La malattia e i farmaci avevano completamente trasformato la mia vita.

Primo ero di bell’aspetto, autonoma e intelligente, piena di vita e energia; ma dopo anni di psicofarmaci, il mio corpo si era trasformato in un rottame. Avevo gravi problemi di digestione e anche di peso, soffrivo di terribili “emicranie, penso che essi erano anche frutto dei farmaci.

Non mi guardavo più allo specchio da molto tempo, per non spaventarmi di più. Non solo il mio corpo e la mente si erano trasformati, ma anche il mio sorriso era ormai tramontato, insieme a quella raggiante luce che un dì illuminava il mio volto. Non vivevo più, ma vegetavo!

Sin dalla mia infanzia ero una bambina solare, nonostante i maltrattamenti che subivo, sembravo un raggio di sole che sorrideva sempre. E adesso questa mia luce era diventata opaca, anzi si era spenta! Avevo voluto aiutarlo a fargli trovare un po' di sorriso, ma lui mi aveva tolto il mio. E pure lui diceva che ci amava! ma era un amore malato e criminale.

Forse proprio a causa delle sue promesse d’amore e dei sui regali! che restavo intrappolata in quella situazione, e nella sua violenza, perdonandolo continuamente per pietà. Lo avevo sposato con la speranza che mi fosse grato, di aver sacrificato la mia vita e la mia libertà per lui, e mi avesse amato e rispettato. Purtroppo quella speranza si è manifestata vana, e infine ci ho rimesso anche la salute.

Proprio quella caldaia bollente che temevo, mi si è riversata a dosso. “Il mio consiglio oggi, a tutti coloro che si trovano in situazioni simili, è questo: che noi non possiamo cambiare “nessuno! l'uomo violento resta violento, "non rischiare la tua vita, non puoi aiutare chi non si lascia aiutare.

La violenza non è Amore, ma è disprezzo per la Vita. Lasciati aiutare, esci dal tuo incubo e non aspettare finché sarà troppo tardi. Non distruggere la tua vita e di quelli che ti sono intorno, cerca aiuto e allontanati al più presto dal tuo aguzzino, e da quel posto; spezza i contatti con lui, e con coloro che sono dalla sua parte completamente, altrimenti non funziona.

Chiudi con il tuo passato, e guarda avanti. C'è una via di uscita dal tunnel "oscuro e tenebroso, e dalle sofferenze. Non buttare la tua vita, ma lotta per essa, né vale la pena. La tua vita, e quella di coloro che ti sono vicino e “Preziosa! "Il mio sbaglio è stato di non aver messo fine al più presto possibile a quel matrimonio sbagliato.

Però il Signore, conoscendo il mio cuore ha girato il male in bene, grazie a quelle orrende esperienze, che ho avuto la possibilità di avvicinarmi a “Colui che volevo da tempo conoscere e incontrare. Niente e nessuno può oggi farmi cambiare idea, perché io conosco VERAMENTE il mio SALVATORE, l’ho "vissuto e lo "vivo realmente.

Lui è sempre presente nella mia vita, non ho bisogno di cercarlo in determinati luoghi, o affidarmi a dei mediatori che non servirebbe a niente. Lui Vive nel mio cuore, dentro di me e intorno a me, io non potrei vivere senza della Sua presenza!

In Sua comunione mi sento appagata e serena. Adesso vivo la mia vita volentieri, amandola e apprezzandola, accettandola come un grande Suo regalo, ammirando le Sue meraviglie.

Non fisso più il mio sguardo, e i miei pensieri sui problemi e le prove che vengo esposta, ma io “so che “Colui che è in me, È SOVRANO SU TUTTO E TUTTI. Tutto è sottomesso alla “Sua Autorità e “Volontà, il mondo visibile, e quello invisibile, le forze visibile e quelle invisibile.

Se Lui e per me. nessuno può essere contro di me! Lui sa quello che abbiamo bisogno, e "Interviene in tutti i nostri fabbisogni.

CREDI IN LUI, E AFFIDATI A LUI, E SPERIMENTERAI LA SUA POTENZA)

Tornando sulla mia storia, le mie condizioni di salute, erano gravemente peggiorate, Cercavo la distanza da tutti e da tutto. Mi rendevo conto che nessuno umano mi avrebbe potuto aiutare in modo risolutivo. Avevo bisogno proprio di un aiuto soprannaturale, ma sapevo da dove incominciare!

Eppure amavo Dio! e pensavo che quello che avevo creduto e credevo facevano parte della spiritualità, e perciò non poteva essere lontano da me e starsene zitto! Lo cercavo nella preghiera, leggevo la S. Bibbia, ma niente avveniva.

Mi sembrava che Lui non era interessato ad ascoltarmi, mi sentivo delusa e triste, ma soprattutto abbandonata dal mio primo “Amore! Incominciai a cercarlo anche attraverso altre religioni ecc. ma non riuscivo ad avvertire più la Sua presenza, eppure io credevo fermamente che Lui esisteva!

Un giorno bussarono alla porta una coppia di anziani, e gli chiesi cosa cercavano, loro mi risposero che erano missionari “evangelici, e distribuivano calendari e letteratura cristiana per gli stranieri; io gli dissi: entrati in casa mia, perché io sono anche una straniera in questa terra. Da allora, essi sono diventati i miei angeli terreni, i miei secondi genitori, in loro vedevo l'amore di Gesù.

Loro sono stati gli angeli che Dio mi ha mandato nei momenti più triste della mia vita. Come ho già detto, ero ormai dipendente degli psicofarmaci, e senza di questi non riuscivo più ad andare avanti. Se essi mi venivano a mancare tremavo in tutto il corpo.

Passavo gran parte della giornata sdraiata su un divano, a sforzi riuscivo a fare le cose essenziali. Alla malattia si incominciarono ad aggiungere incubi e paura del buio. Mi sentivo perseguitata da potenze invisibili, ovunque vedevo un coltello o qualcosa di simile, sentivo quelle voci che mi dicevano; “falla finita ammazzati”.

Scappavo via dallo spavento, pensando che tutto si tranquillizzava, ma ovunque andavo sentivo quelle voci che mi perseguitavano. Tutto era diventato un pericolo per me, ogni cosa che vedevo poteva essere una buona arma per distruggere la mia vita. Così ho incominciato a buttare ogni cosa che mi terrorizzava, ho tagliato le punte a tutti i coltelli, e odiavo ogni cosa appuntita.

Ma con questo non era finita, avevo un gran terrore della notte, e appena faceva buio accendevo tutte le luci, e se volevo prendere un attimo di sonno, dovevo dormire con le luci accese in tutta la casa. Appena spegnevo le luci, incominciava il terrore, “rumori ecc.

Diverse volte mentre dormivo, qualcosa di molto pesante si sedeva sul petto e mi toglieva la voce completamente ma anche il respiro, volevo gridare e non avevo più voce, l’unico aiuto era chiedere l’intervento di Dio in “spirito, questo mi ha liberato da diversi attacchi. 

Altre volte sono stata avvertita dallo Spirito Santo degli attacchi del maligno, e mi sono messa in preghiera, in modo che quando è arrivato e passato come un vento “impetuoso e furioso. Questa persecuzione ha avuto inizio quasi subito dopo il matrimonio.

Sembrava proprio che con quel matrimonio ero finita nel laccio di “satana, ma ad esso erano legati anche le mie credenze occulte! Già quando aspettavo il primo figlio il male ha incominciato a perseguitarmi, dicendomi che quel figlio, era figlio suo; ed io gridavo e dicevo: no questo bambino è del Signore!

Già allora ho incominciato a cercare con tutte le mie forze il Signore. Sono stata terrorizzata per tutta la gravidanza, era una terribile lotta. Dopo pochi mesi che il bambino era nato, hanno incominciato a perseguitare anche lui. Nel pieno della notte il bambino veniva svegliato e spaventato, tutto ad un tratto mi svegliavano i suoi strazianti strilli.

Io correvo in camera sua e lo vedevo come se fissasse qualcuno spaventato. Cercavo di calmarlo, ma niente da fare, il bambino non si calmava con niente, neanche se lo toccavo si accorgeva della mia presenza. Le prime volte non sapevo cosa fare, poi mi sono accorta della forza malefica che era in azione.

Allora pregavo ogni sera nella camera del bambino, se poi succedeva di notte di svegliarmi, mi mettevo in ginocchio davanti il suo letto a pregare finché il bambino non si tranquillizzasse. Come infatti la “preghiera era l’unico modo per tranquillizzare il bambino.

Questo lo continuato per un dato di tempo, e infine le tentazioni sono sparite dalla sua camera, e il bambino dormiva tranquillo. Le conseguenze delle credenze e le pratiche occulte che avevo praticato, mi avevano resa schiava di satana; anche se ai tempi sembrava che ne avessi dei benefici! Tutta la rabbia di “satana verso di me, si è scatenata quando ho incominciato di nuovo a cercare il vero Dio.

Con quelle credenze e pratiche, “satana si era impadronito della mia vita; ero sua proprietà, i suoi piani erano andati a gonfie vele! Ma non aveva fatto i conti con la “Sapienza di Dio! (Costi quel che costi, ti voglio conoscere come Tu sei, avevo chiesto all’età di nove anni al Signore)?

Il Signore ha mantenuto la Sua “Promessa! Lui ha lasciato che io facesse tutte quelle esperienze, e che sposassi quell’uomo, mi ha dato anche le forze per sopportare e andare avanti.

Perché sapeva che tramite quelle terribili sofferenze lo avrei cercato con tutte le mie forze! Anche se mi ha lasciato libera di fare le mie esperienze nel vasto mondo, non mi ha mai-mai lasciato da sola. In tutte le circostanze che mi trovavo, pericoli e tribolazioni, ero stata sempre protetta e aiutata da Lui.

Tornando alla mia persecuzione; “nel mezzo della notte sognavo un gigante che mi rincorreva per uccidermi, o buttarmi giù da un ponte, mi svegliavo gridando, mi sembrava di trovarmi in un film d’orrore.

Appena chiudevo gli occhi il film d’orrore continuava. Infine mi ero inventata di volare davanti a tali mostri, ma a causa di tutto ciò, riuscivo a dormire poco. La mancanza di sonno danneggiava ancora di più la mia salute. Questo lo subito per diversi anni prima di convertirmi a Gesù Cristo.

Sembrava che non avevo nessuna via liberatoria, e non mi restava che convivere e lottare con quegli “spiriti “immondi. Non sapevo cosa fare, pregavo e leggevo la Parola di Dio, ma non venivo completamente liberata da quel terrore.

Pensavo fra me, se ne parlo con qualcuno, mi rinchiuderanno in una clinica psichiatrica, e che ne sarà dei miei figli? Se non trovavo una via di uscita, non mi restava che aspettare la mia fine. Tornando ai miei cari amici missionari, in loro ho trovato un pilastro dove aggrapparmi.

Loro erano sposati da tanto tempo, e a causa della salute di lei non avevano avuto figli, ma erano dei fedeli servi del Signore. Lui era un dottore in Chimica, lei una professoressa di scuole secondarie, ma erano molto umili, in loro non c’era ombra di arroganza o egoismo. Erano così bravi e pazienti che non riesco a descriverlo.

Nella situazione in cui mi trovavo ci voleva molta pazienza, umiltà e amore, e questo loro ne avevano in abbondanza, perché amavano il Signore e lo servivano fedelmente. Dato il mio stato di salute, loro ci andavano cauti in ogni cosa! Si prendevano diversi giorni alla settimana per starmi vicino e me e la mia famiglia.

Avevano molta pazienza con mio marito e con i bambini, ci davano molti consigli per la vita pratica, la casa il giardino ecc. Erano veramente dei tesori. Poi pian piano abbiamo incominciato a pregare e studiare insieme la S. Bibbia, da capo a fondo.

Nonostante la loro chiara spiegazione, non li riuscivo a comprendere, sembrava che la lezione non mi entrasse proprio in testa. Io ero ancora fortemente legata alla religione cattolica e i culti occulti. Amavo il Signore ma non riuscivo a liberarmi di quelle catene. Questo poteva essere il motivo della mia assurda cecità!

Erano ormai quattro anni che studiavo la Bibbia con loro, e non riuscivo a capire profondamente la lezione e il suo significato. Sembrava proprio che fra Dio e me ci fosse un enorme muro che ci separava. Io pensavo di essere una buona cristiana; credevo al Signore ed ero legata a quella chiesa e i suoi culti.

Ma in realtà queste credenze occulte e religiose formavano il muro che mi separava da Dio. Questo muro era il “Filtro che “satana usava per perseguitarmi insieme alla famiglia. Non era colpa del Signore che le mie preghiere sembravano inascoltate, ma era solo colpa mia!

Io ero fedele a una religione non a Dio, seguivo dei culti idolatri non Cristo Gesù. Visto che non riuscivo a comprendere la differenza fra religioni e la vera fede in Cristo, questi miei amici mi procuravano dei libretti per farmi capire meglio la Parola di Dio.

Una volta mi hanno portato un piccolo libretto, che si intitolava: la chiesa cattolica e i suoi precetti alla luce della S. Bibbia. Ero un po' schietta, ma dato che mi piaceva leggere e imparare lo accettai, anche perché volevo andare avanti con lo studio Biblico, che lo trovavo molto interessante. Mammano che leggevo questo libretto e lo confrontavo con la Parola di Dio, mi si raddrizzavano i capelli in testa.

Mi rendevo conto che quella chiesa a cui ero tanto fedele e legata era falsa. Essa non solo predicava un altro “evangelo, ma aveva “falsificato il Vero “Evangelo, e lo aveva sostituito con i suoi comandamenti e precetti!

Non credevo ai miei occhi, era proprio vero, la S. Bibbia me lo “Attestava! Alloro ho capito tutto quello che mi era successo! Per credere alle credenze di questa falsa chiesa, ero scivolata nelle mani di “satana, con il pieno consenso di “essa.

Ero veramente arrabbiata con “satana che aveva usato la mia stupida religiosità! Ma lo ero di più con quella falsa chiesa e falsi profeti, che portano le anime a “perdizione, lasciandogli credere che sono in buone mani.

La mia decisione era ormai di lasciare al più presto quel covo di “idolatri e “idolatria. Io non avrei né creduto né messo in atto mai più nessun di quei loro precetti, che son opere umane, macchiati di peccato e falsificazione della S. Parola di Dio.

Mi incominciavo a rendere conto che non avrei mai più seguito codesta chiesa, ma solo Cristo Gesù. Mi era chiaro che finora ero stata solo una buona religiosa e niente di più; il Signore non era dentro la mia vita ma fuori di essa; e proprio per questo “satana ne aveva potuto prendere possesso e deviarla.

Così mi decisi di seguire il Signore, e mi convertii. Nel mese di Luglio 1987 mi battezzai in una chiesa Evangelica.

Un po' alla volta crescevo con il pane quotidiano, ma le prove non mi mancavano. Ero al fronte di guerra! Lottare per seguire il bene ed evitare il male, pregare e restare vicino al Signore.

La Parola di Dio incominciò a diventare il mio pane quotidiano. Non la leggevo per abitudine o coscienza, ma perché ne avevo proprio fame, ogni volta che l’aprivo aspettavo ansiosamente che il Signore avrebbe qualche mollica per me.

Da quel momento che mi sono convertita, sono entrata in un’altra dimensione spirituale. Ero solo una bambina bisognosa di latte, non ero ancora in grado di mangiare e digerire cibi solidi!

E perciò Dio mi lasciava capire con misura la sua Parola. Ero affamata del suo conforto e della sua pace, ed essa mi veniva data abbondantemente. Cercavo di avvicinarmi a Lui in ogni occasione possibile.

Ogni giorno mi prendevo un tempo fisso per pregare e leggere la S. Parola. Anche mio marito si era convertito e battezzato insieme a me, e questo aveva acceso in me un filo di speranza verso di lui.

Ma nonostante ciò il suo stile di vita non era cambiato! Mi chiedevo spesso perché il Signore non lo cambiasse e guarisse nell’anima. Anche perché lui invece di crescere con il Signore, incominciò a farne peggio di prima.

Era arrabbiato verso di me, perché mi vedeva serena e adempiuta dell’amore del Signore. Questo non lo poteva proprio sopportare! Era arrabbiato anche verso il Signore, perché non lo guarisse a suo piacimento. Lui si era convertito e battezzato probabilmente con la speranza che il Signore lo guarisse dalle conseguenze di quell’incidente.

Ma Dio non si lascia manipolare da niente e nessuno; Lui conosce il cuore di ogni creatura, e “Opera a secondo la nostra “fede. Visto che il Signore non lo aveva guarito, le sue condizioni spirituali peggiorarono; e anche la violenza verso di noi aumentava. Quindi per me e i miei figli la lotta continuava, anche perché non sapevo quale pesce pescare!

La chiesa in cui andavo mi consigliava una cosa, il mio cuore un’altra, ero spaccata in due fra la decisione dello spirito e quella della carne. E nonostante il Signore vivesse in me, non mi mancavano le lotte e le discordie intorno. Sembrava una continua lotta fra il bene e il male. Mi chiedevo cosa fossero le cause di tutto ciò!

Appartenevo a Cristo, e il male non aveva niente più nella mia vita che gli appartenessi! “Niente più"? Un giorno chiesi ai miei cari amici, cosa potesse essere la “causa di tutta quella discordia e lotta nella famiglia, e loro mi chiesero del mio passato; e gli raccontai che avevo avuto a che fare con l’occulto e i culti dei morti ecc.

Loro mi chiesero se avevo spezzato la corda completamente con tutto ciò, e se avevo in casa o nella mia vita oggetti legati a questi culti. (libri e medaglie, amuleti e cose vari)

In un primo momento rimasi perplessa, e gli risposi che con sicurezza c’erano cose simili in casa. A questa risposta, mi dissero di sbandire e buttare tutto quello che avevo in casa o in giro, e di pentirmi di vero cuore e chiedere il perdono al Signore.

Di fare pulizia completa in casa, ma anche dentro il mio cuore, altrimenti la lotta fra il bene e il male non si sarebbe conclusa mai! A pensarci bene, anche se mi ero convertita e battezzata a Gesù, ero ancora legata alle credenze occulte, per esempio l’astrologia e le superstizioni ecc.

Queste cose erano radicati in me così profondi, che era quasi impossibile “estirparli! Mi incominciavo a rendere conto che le mie lotte erano dovute al mio cuore diviso. Volevo camminare con Dio ma anche con il mondo, volevo godermi la pace di Dio, ma non rinunciare ai piaceri mondani.

Era proprio un dilemma! Io pensavo fra me: “Sì amo Dio, ma non voglio diventare sua schiava, e neanche dipendente di Lui, «Volevo avere il Signore nella mia vita, ma essere padrona e signora di me stessa. Nonostante la fede e tutto, ero ancora cieca, non vedevo oltre il mio naso!

Puntavo il dito verso mio marito che voleva manipolare Dio, ma realmente lo facevo anche io, anche se in un altro modo. Questa cecità era la “causa di “prolungate sofferenze!

Dopo aver capito cosa dovevo fare, svuotai la casa di ogni cosa occulta, che erano gran parte libri di ogni genere, dalla magia spirituale occulta e quella biologica e così via.

Mi liberai di tutto quello che non sussisteva alla Luce della Verità Biblica. Infine mi erano rimaste le medaglie e il braccialetto che avevo comprato in quegli anni.

Mi ero anche dimenticata della loro esistenza, ma sono venuti fuori nel cercare il resto. Li ho presi e buttati nella spazzatura; ma appena sono uscita fuori una voce mi diceva di riprenderli, e li ho ripescati di nuovo, poi li ho buttati ancora.

Ho continuato questo avanti indietro per tre volte, la terza volta mi son detta “o Cristo o l’avversario” non puoi servire due padroni! E così ho chiuso subito il sacco e sono andata a buttarlo nei bidoni della spazzatura. Mi era chiaro che non potevo servire Dio e l’avversario, questo causava lotte e discordie senza fine.

Il bene lottava contro il male, perché io davo l’autorità a “satana ad aver “diritto su me e la mia famiglia, per mezzo dei lacci occulti che preservavo, sia nella mia vita che in casa. Quindi nella mia vita c’era il campo di Dio, ma anche quello di “satana! Chi mi tirava a sinistra e chi a destra, e questo mi dilaniava sempre di più.

Detto fatto, mi sono liberata di ogni cosa occulta in casa; restava solo ancora il resto dell’immondizia dentro di me, quella è più difficile da eliminare. I lavaggi di cervello ricevuti dal seno materno, sono radice profonde e ramificate, “solo il Signore Dio può sradicare completamente dal nostro cuore tali tralci.

Solo Lui può sradicarli completamente alla perfezione, e guarirci dalle ferite che essi lasciano nella nostra anima, e di conseguenza anche nel corpo.

Una volta fatta pulizia nella mia vita, incominciai a godermi i primi raggi di sole di pace. La paura incominciò a trasformarsi in serenità, e potevo dormire con la luce spenta, anche le persecuzioni ebbero fine.

Non venivo più perseguitata e spaventata, ma ero serena e lodavo Dio, che mi aveva strappato alle catene di “satana, e mi aveva liberato una volta per sempre dalla sua schiavitù e “terrore.

Ero veramente grata a Dio di potermi godere finalmente un po’ di serenità e prendere un po’di riposo. La pace del Signore era sempre con me, passavo lunghe ore in preghiera, e a leggere la Parola, che mi adempiva di pace.

In questi tempi ho ricevuto anche tante promesse dal Signore, che nel frattempo sono state “adempiute. Tutti i giorni mi diceva che mi amava, e non mi avrebbe lasciato in balio della morte.

Nel frattempo mi ero avvicinata e cresciuta con il Signore; ma ancora non mi rendevo conto del grande “manco che avevo! “Quello di non fidarmi ciecamente di Lui, e di volere essere io a manager la mia vita e tutto il resto.

Il mio chiodo fisso era: “non voglio essere sua schiava! Avevo paura che Dio mi dominasse e magari si prendesse anche i miei figli che amavo morbosamente se glieli avrei affidati.

Oggi mi chiedo, “perché avevo tutta quella sfiducia e incertezza verso Colui che non ci torcerebbe neanche un capello. Io penso che il male faceva di tutto per farmi vedere la figura di Dio sotto un altro aspetto.

Veramente erano le vecchie radici religiosi e culturali che non erano del tutto estirpati, e continuavano a nuocermi.    Ero talmente cieca da non capire che Dio ci ama, ma non è disposto a condividerci con il peccato.

“Pensavo che la preghiera e la comunione ci potessero bastare per restare uniti a Lui. Ma dove il peccato è di casa, non c’è Dio. Quello che ci unisce a Lui è la fede, e se veramente abbiamo fede, ci affidiamo ciecamente a Lui.

Questo manco era visibile nella mia salute, nonostante mi fosse convertita e battezzata, essa non migliorava ma peggiorava. Ero talmente accecata, che non capivo cosa mi impediva la “completa Benedizione e anche la mia guarigione.

Era da tempo che il mio medico curante mi diceva di andare in una clinica, che così non potevo andare avanti per molto. Io non accettava la sua opinione, perché non volevo lasciare i miei piccoli figli nelle mani violenti del padre. E così strappavo ad andare avanti imbottita di anti depressivi. Ormai ero a gli sgoccioli, giorno per giorno mi rendevo conto che così la mia vita non aveva senso.

Era passato il Natale e le altre feste, era ormai quasi un anno che il dottore mi diceva sempre le stesse cose, e ogni volta che andavo a controllo, appena entravo dalla porta mi diceva: signora lei sta molto male, bè queste sue parole mi facevano sprofondare di più di prima.

La mattina del sette (7) febbraio del -1988-) mi sono alzata presto come di solito, e dopo aver mandato i bambini all’asilo, mi sono seduta sul divano. Tremavo in tutto il corpo, mi battevano persino i denti, dovevo prendere le dosi di psicofarmaci, era ormai diventato rutina.

Ma quella mattina mi ha assalito una grande tristezza, mi rendevo conto che non vivevo ma vegetavo. Ero solo un robot che funzionavo a comando sotto l’influsso di quella chimica. Ero tanto giovane, e non potevo immaginarmi di vivere una vita dipendente da quei farmaci che trasformavano il mio essere e volere!

In quell’istante mi decisi di non prenderli, pur sapendo che non potevo vivere senza. Incominciai a parlare con Dio, e gli disse: Gesù se tu sei veramente il Figlio di Dio! e sei andato alla croce per noi, e per me, ti prego aiutami. Portarmi via da questo mondo di sofferenze, e prenditi cura dei miei figli, non lasciali fra le mani violente ed egoiste di questo uomo.

E mentre svuotavo il mio cuore, un fiume di lagrime mi solcavano quel viso strapazzato e sofferente. Poi ho continuato,” non la mia volontà ma la Tua sia fatta. “Signore, se poi vuoi lasciarmi in vita, ti prego “entra dentro di me e Vivi in me.

Da questo momento non sono io che vivo ma Tu in “me, fai di me il Tuo “Tempio Vivente, usami per la tua Gloria.

Sii tu la madre e il Padre di questi bambini, e anche la moglie di questo uomo, prenditi cura di noi, prendimi per la man destra e guidami alla Vita, e liberami da ogni attacco del maligno a me e la mia famiglia.

Mentre ad occhi chiusi supplicavo in questo modo il Signore, Ho avuto un una (visione)! Mi sono vista tutta sola in mezzo ad un vasto “oceano, fra le onde turbolenti e selvagge.

Sembrava l’alba e si vedeva appena, io ero lì a lottare per restare a galla, e non sprofondare in quelle acque gelide e scure, come il cielo che le copriva, non si vedeva niente e nessuno in lungo e largo. Nonostante mi affaticasse a restare con la testa fuor dall’acqua, essa mi era arrivata alla gola, e riuscivo a stento a tenerla fuori da essa.

Speravo che qualcuno mi tirasse fuori, ma non c’era nessuno. E mentre lottavo fra la vita e la morte in mezzo a quelle tenebre, dall’alto è apparsa una potente mano stesa verso di me, che mi implorava ad aggrapparmi ad “Essa.

Io la guardavo fissa, e pur sapendo che era per me l’unica speranza di salvezza, indugiavo ad “afferrarla, e questo, per non volermi lasciar cadere completamente nelle mani di quel Potente Dio e Salvatore.

Ormai stavo sprofondando, le mie mani cercavano di aggrapparsi ad Essa, ma il mio “egoismo me lo impediva bloccandomi. Quella mano continuava a restare stesa verso di me che stavo annegando, nella speranza che io mi aggrappassi, ma io ero talmente rigida e bloccata che non riuscivo ad agire.

E quella voce implorante mi ha detto: “A cosa ti serve voler restare indipendente da me? Tu stai affogando, e se non ti aggrappi alla mia mano sprofonderai nell’abisso di quell’oceano!

In quell’istante mi sono resa conto che il Signore voleva proprio salvarmi e tirarmi fuori da quelle acque oscure e minacciosi; e che non mi serviva più niente aggrapparmi al mio egoismo e alle mie forze, stavo sprofondando negli “abissi; e con uno sforzo mi sono aggrappata a quella Potente mano che mi implorava.

Proprio in quell’istante ho avvertito Spiritualmente, come mi sono lasciata cadere completamente nelle mani del mio Salvatore, e non solo io, ma anche coloro che amavo e tutto quello che mi era stato affidato. Ho avvertito un distacco completo da tutto quello che mi legava e teneva prigioniera.

Come mentre cadi nel vuoto! In quegli istanti ti rendi conto che niente ti appartiene, neanche la tua vita, essa sta sprofondando verso l’abisso e si trascina dietro tutto quello a cui è legata.

In quel vuoto niente ti lega e trattiene, solo la speranza di cadere fra le braccia di un salvatore. Dopo questa “Visione sono caduta in un profondo sonno, esso è durato circa tre quarti di ora. Poi mi sono svegliata tranquillamente, e mi sembrava di trovarmi in un altro mondo, non mi rendevo conto realmente cosa mi era successo.

Mentre prima tremavo fino ai denti, e mi sentivo rinchiusa in una cella oscura, dove non entrava un filo di luce, e il pianto e la tristezza era il mio pane quotidiano; adesso ad un tratto mi trovavo avvolta da un’abbagliante e calorosa Luce, che mi riempiva di un’immensa gioia e pace.

Era qualcosa di “indescrivibile, il mio corpo non tremava più, non c’era neanche l’ombra di tutte quelle sofferenze. Mi sono svegliata con il Signore e nel Signore, e nel suo meraviglioso giardino. Avvertivo fortemente i suoi calorosi abbracci, e di come Lui era felice di avermi lasciato salvare.

Mi sembrava di trovarmi in una gioiosa festa di suoni e danze; e così mi sono lasciata guidare da quella meravigliosa musica spirituale, e ho incominciato a danzare lodando il Signore ad alta voce per tutta la casa.

Mi sentivo felice e leggera come una farfalla in volo sui campi in fiore. Era un sentimento paradisiaco vivere una tale esperienza, qualcosa che non avevo mai vissuto prima sin dal seno materno.

Un’atmosfera di pace soprannaturale, che non era paragonabile ad una felicità terrena. E questo io lo potevo “discernere veramente bene! Erano più di sette anni ormai che ero afflitta da persecuzioni e tenebre, la luce non splendeva più per me, e il sorriso era assente dalle mie labra.

“Vhau” mi sembrava di volare liberamente in mezzo ad un mare di luce e colori. Sentivo che qualcosa di grande era successo in me, anche se ancora non lo capivo bene. Mi sentivo come un fiore appena sbocciato coperto dalle dissetanti goccioline di brina primaverile!

Ero rimasta per troppo tempo prigioniera di quell’arido deserto, e esse erano un vero tocca sano per me! Ero tanto felice da abbracciarmi fortemente questo grande “Amore e il mondo intero. Le medicine non li ho più prese, sentivo che non avevo più di bisogno, perché Gesù era tutto per me e per noi, Lui era anche la mia medicina.

Dopo alcuni giorni sono andata dal dottore, appena entrata dalla porta lei mi ha guardato in viso, e scioccata mi disse: “signora cosa gli è successo?

E io un po' perplessa gli ho chiesto perché quella domanda impulsiva, e lei ha continuato dicendo: “io vedo una gran luce sul suo viso! La luce del Signore era talmente luminosa che anche la dottoressa la vista.

Poi gli ho raccontato la storia vissuta, lei mi ha detto di essere cauta, ma di continuare per quella strada se essa era una tocca sano per me.” Da quel momento seppi che ero “Nata “veramente di nuovo in Cristo Gesù. Quando Lui é con noi, nessuno può essere contro di noi, né il dolore né la sofferenza, né la morte ci può dividere dal suo “Amore.

Se cadiamo ci rialzerà con la sua mano e ci guiderà, non ci lascia giacere per terra, ci darà nuove forze e libertà come l’aquila in volo. Da una nascita, viene fuori una nuova creatura!

Anche noi quando Rinasciamo in Cristo, diventeremo nuove “creature, quella di prima verrà sostituita. Acquistiamo un nuovo modo di vedere le cose; impariamo a crescere con il Signore ed amarlo sempre di più, e amare anche quello che è stato da lui creato.

Quando la tempesta si infuria verso di noi, il signore ci porterà fra le sue braccia fuori da essa al sicuro. quella pace che adesso vivevo, era come un balsamo rigenerativo e benefico, che mi sanava le profonde ferite e bruciature che avevo subito finora. con questo avvenimento il signore “Iddio ha “adempiuto la mia richiesta, che gli feci all'età di nove anni in quel prato in fiore.

(“Costi quel che costi, io ti voglio conoscere mio amato Padre come tu sei”)!

Questa è stata la prima volta che il Signore si è manifestato “realmente nella mia vita, essa è stata anche la mia prima guarigione del corpo ma soprattutto dell’anima.

La situazione famigliare era ancora la stessa, ma io e i miei figli eravamo completamenti protetti, questo lo avvertivo in ogni momento. A “satana non gli veniva permesso di operare come voleva per mezzo dei suoi attrezzi, perché venivano bloccati. Questo lo sperimentavo in un mare di pace tutti i giorni, il suo calore e la sua presenza erano sempre con noi.

Mi consigliava e preservava a me e i bambini premurosamente, ma operava anche nella vita dell’uomo che mi era accanto. Niente avviene per caso, ma è la mano di Dio che ci guida e previene. Sopportare la cattiveria cieca di quell’uomo non era più un peso. Non mi sentivo né offesa tanto meno colpita, la forza del Signore era così “immensa che io non avvertivo più nessuna sofferenza.

Mi sembrava di vivere in mezzo ad un mare di pace e perdono, ogni ingiuria che mi veniva fatta, se ne volava via con il vento, e non mi restava indietro nessun rancore. Il perdono era un “dono dello Spirito Santo, esso scendeva su di me come un fiume.

Non sentivo più nessun rancore verso quell’uomo, ma solo amore e pietà. Poi più tardi il Signore mi ha chiamato ad “uscire da quel “matrimonio sbagliato. E ha “adempiuto la sua “promessa!

LUI HÀ GUARITO LA MIA ANIMA E IL MIO CORPO... GESÙ È VERAMENTE IL FIGLIO DI DIO.

Ho ricevuto anche altre guarigioni, che non scrivo qui in questa pagina. A LUI SIA LA LODE... Il Signore mi ha liberato da tutto il terrore del mio passato, anche dalla sua causa.

Ha adempiuto tutte le sue promesse che mi aveva fatto nei tempi passati. Mi ha riportato indietro l'uomo che ai tempi amavo, e ancora amo, ci ha regalato insieme ancora due meravigliosi bambini.

Promesse che mi aveva fatto ai tempi dicendomi: (“Io ti darò le ali dell’aquila, e tu diventerai ancora giovane e forte, ed avrai una nuova vita). Questa promessa si è fatta attendere per circa dieci anni, e poi si è adempiuta nella mia mezza età. Realmente questa storia può sembrare una favola, ma è “reale come io lo sono.

Questo si adempie di solito solo nelle favole! Ma il nostro Dio è favoloso e Meraviglioso, Lui trasforma queste favole in realtà se abbiamo fede in Lui.
 IL nostro grande Padre in Cielo... è meraviglioso, “mi ha guarito da tutte le mie ferite e cicatrice, mi ha ridato indietro tutto quello che mi sembrava di aver perso, e con gli intessi.

Le prove della vita ci saranno sempre, ma adesso non sono più da sola, Lui è con me, non ho più paura delle sofferenze e delle prove, ma li accetto, come una preparazione alla Vita. Io lo So che le meravigliose sorprese con nostro Padre in Cielo non finiscono qui... ma continuano nell’Eternità...

Sono nata con il Signore nel cuore! Ma i lavaggi di cervello mi hanno portato fuori strada. Con questa mia esperienza, voglio incoraggiare altri che si trovano in un tale dilemma, di cercare aiuto in Cristo Gesù e di uscire al più presto da quell’orrendo tunnel di tenebre.

Di aprire il cuore al Signore in Verità, di raccontargli tutto quello che si ha dentro, lì ai suoi piedi, di pentirsi di vero cuore, e di affidare la propria vita e tutto quello che si ha, a Lui, di non cercare di manipolarlo.

Dio non si lascia manipolare da nessuno! Se tu affidi la tua vita al Signore solo in parte, sarei benedetto allo stesso modo.

Se invece riconosci che Lui è sovrano e vuole il “meglio per noi, allora non ti sarà difficile lasciarti cadere fra le sue braccia. Che vogliamo o meno, tutto gli “appartiene, noi siamo polvere e tali torneremo ad essere.

Solo lo Spirito che viene dal Padre, torna di nuovo a Lui. Quindi non serve a niente aggrapparti a quello che già non ti appartiene, esso ti viene affidato per un tempo, e poi “ripreso quando meno te lo aspetti. Che vogliamo ammetterlo o meno, tutto viene dal Creatore, e infine tutto torna di nuovo a Colui che lo ha dato.

Anche i nostri figli ci vengono affidati per un tempo, non sono di nostra proprietà. Se noi non affidiamo al Signore quello che già gli appartiene, siamo ladri, perché ci facciamo padroni della sua proprietà, e anche con prepotenza!

Convertirsi, è un “atto svelto fatto! Le promesse diventano valide solo se vengono adempiute; le parole non bastano, bisogna passare ai fatti concreti per avere buoni frutti. Seguire Dio come c’è l’insegna la sua “Parola, non come lo vogliamo noi, questo è per molti quasi “impossibile.

La “VERA Chiesa di Cristo, è quella che lo Ama e Segue in Spirito e Verità. Quando apriamo il cuore al Signore Gesù Cristo, dobbiamo mettergli alla luce tutto quello che siamo e abbiamo; tanto nascondergli i nostri sentimenti e tesori non porta a niente, solo alla nostra “Rovina!

Poi se pensiamo, che la nostra vera “casa non è questa che è destinata a diventar polvere, bensì quella futura; allora non avremo di certo problemi di investire in quella gioiosa casa che ci durerà in Eterno. Investire in Cristo, vuol dire amare Lui sopra ogni cosa, e amare quello che è stato da Lui “creato!

Se l’Amore di Cristo ci “invade, saremo invasi anche da un’ardente fiamma d’amore per il mondo, e questo ci spinge a parlare dell’infinito Amore di Dio ha gli uomini, e di operare fra loro per amor suo. Trovare dei bei frutti nella casa futura sarà una gran gioia, questi frutti li piantiamo adesso servendo il Signore con tutto il nostro cuore e le nostre forze.

Essi non saranno solo frutti che durano in eterno, ma saranno anche le pietre preziose che addobberanno la corona di riconoscimento e gloria a noi promessa.

Con essi un dì, non sazieranno solo il nostro palato, ma adempiranno di gioia anche il nostro cuore e i nostri occhi. Amiamo il Signore Gesù così come Lui ci ama, e lasciamoci invadere dalla sua “abbagliante Luce, e così diventeremo la sua Luce nel mondo.

Non possiamo servire due padroni, o servi uno o l’altro, altrimenti perdi l’uno o l’altro. Ognuno provi lo stato in cui si trova, e prenda provvedimenti se è necessario. Perché non chi dice Signore- Signore, sarà “salvato dice Gesù: ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei Cieli.

ALLELUIA LODATE IL PADRE (YHVH) QUESTO É IL SUO NOME) TRAMITE L'UNIGENITO SUO FIGLIO GESÙ CRISTO

in Lui è venuto nel Mondo, per Salvare quello che era perduto, l'uomo e il Suo creato. Perché chiunque creda in Lui, e quello che ha adempiuto per noi, abbia Vita Eterna. La Fede e speranza di quello che speriamo, non di quel che vediamo, quello che vediamo non lo dobbiamo sperare, e quello che non vediamo che speriamo.

Noi non abbiamo solo la speranza, ma anche la certezza in Cristo Gesù, che quello che speriamo si adempirà a suo tempo. La mia vita è nelle Tue mani o mio Signore e Salvatore…

GESÙ CRISTO È la primizia di tutto e tutti.

LUI È LA RISURREZIONE E LA VITA.

SALMO 116
RINGRAZIAMENTO E ALLELUIA
Amo il Signore perché ascolta il grido della mia preghiera.
 2 Verso di me ha teso l'orecchio nel giorno in cui lo invocavo.

3 Mi stringevano funi di morte, ero preso nei lacci degli inferi.
4Mi opprimevano tristezza e angoscia e ho invocato il nome del Signore:
 «Ti prego, Signore, salvami».

5 Buono e giusto è il Signore, il nostro Dio è misericordioso.
 6 Il Signore protegge gli umili: ero misero ed egli mi ha salvato.

7 Ritorna, anima mia, alla tua pace, poiché il Signore ti ha beneficato;
8 egli mi ha sottratto dalla morte, ha liberato i miei occhi dalle lacrime,
 ha preservato i miei piedi dalla caduta.

9 Camminerò alla presenza del Signore sulla terra dei viventi
10 Alleluia. Ho creduto anche quando dicevo: «Sono troppo infelice».
11 Ho detto con sgomento: «Ogni uomo è inganno».
 12 Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato?

13 Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.
14 Adempirò i miei voti al Signore, davanti a tutto il suo popolo.
 15 Preziosa agli occhi del Signore è la morte dei suoi fedeli.

16 Sì, io sono il tuo servo, Signore, io sono tuo servo, figlio della tua ancella;
 hai spezzato le mie catene.

17 A te offrirò sacrifici di lode e invocherò il nome del Signore.
18 Adempirò i miei voti al Signore e davanti a tutto il suo popolo,
 19 negli atri della casa del Signore, in mezzo a te, Gerusalemme

(SALMO C.117) Lodate l’Eterno, voi nazioni tutte! Celebratelo, voi tutti i popoli! Poiché la sua benignità verso noi è grande, e la fedeltà dell’Eterno dura in perpetuo. Alleluja

(SALMO C.118)

1 Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre.
2 Dica Israele: «Il suo amore è per sempre». 3 Dica la casa di Aronne: «Il suo amore è per sempre».
4 Dicano quelli che temono il Signore: «Il suo amore è per sempre».

5 Nel pericolo ho gridato al Signore: mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo. 6 Il Signore è per me, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un uomo? 7 Il Signore è per me, è il mio aiuto, e io guarderò dall’alto i miei nemici.

8 È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell’uomo. 9 È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nei potenti. 10 Tutte le nazioni mi hanno circondato, ma nel nome del Signore le ho distrutte. 11 Mi hanno circondato, mi hanno accerchiato, ma nel nome del Signore le ho distrutte.

12 Mi hanno circondato come api, come fuoco che divampa tra i rovi, ma nel nome del Signore le ho distrutte. 13 Mi avevano spinto con forza per farmi cadere, ma il Signore è stato il mio aiuto.

14 Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza. 15 Grida di giubilo e di vittoria nelle tende dei giusti: la destra del Signore ha fatto prodezze, 16 la destra del Signore si è innalzata, la destra del Signore ha fatto prodezze.

17 Non morirò, ma resterò in vita, e annuncerò le opere del Signore. 18 Il Signore mi ha castigato duramente, ma non mi ha consegnato alla morte. 19 Apritemi le porte della giustizia: vi entrerò per ringraziare il Signore.

20 È questa la porta del Signore: per essa entrano i giusti. 21 Ti rendo grazie, perché mi hai risposto, perché sei stato la mia salvezza. 22 La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo.

23 Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi. 24 Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci in esso ed esultiamo! 25 Ti preghiamo, Signore: dona la salvezza! Ti preghiamo, Signore: dona la vittoria!

26 Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore. 27 Il Signore è Dio, egli ci illumina.
 Formate il corteo con rami frondosi fino agli angoli dell’altare.

28 Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto. 29 Rendete grazie al Signore, perché è buono, perché il suo amore è per sempre.

(Salmo 90)

1 Tu che abiti al riparo dell'Altissimo e dimori all'ombra dell'Onnipotente,

2 di' al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido».

3 Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, dalla peste che distrugge.

4 Ti coprirà con le sue penne sotto le sue ali troverai rifugio.

5 La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza; non temerai i terrori della notte né la freccia che vola di giorno,

6 la peste che vaga nelle tenebre, lo sterminio che devasta a mezzogiorno.

7 Mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra; ma nulla ti potrà colpire.

8 Solo che tu guardi, con i tuoi occhi vedrai il castigo degli empi.

9 Poiché tuo rifugio è il Signore e hai fatto dell'Altissimo la tua dimora,

10 non ti potrà colpire la sventura, nessun colpo cadrà sulla tua tenda.

11 Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi.

12 Sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede.

13 Camminerai su aspidi e vipere, schiaccerai leoni e draghi.

14 Lo salverò, perché a me si è affidato; lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome.

15 Mi invocherà e gli darò risposta; presso di lui sarò nella sventura, lo salverò e lo renderò glorioso.

16 Lo sazierò di lunghi giorni e gli mostrerò la mia salvezza.