LA CREAZIONE…  IL MATRIMONIO VOLUTO DA DIO

La creazione dell'uomo e della donna…

Cosa dice la Bibbia a proposito del Matrimonio! Esaminiamo anche alcuni testi biblici che ci aiuteranno ad avere un’accurata comprensione del matrimonio e di tutto ciò che questo comporta, quindi di tutta la realtà familiare.

(Genesi 2) il racconto della creazione dell'uomo e della donna. Si tratta di un testo "classico" che dà delle indicazioni antropologiche di base “chi è l'uomo, cosa è l'umanità, cosa è il rapporto di coppia. Il discorso è fondamentalmente e “originale come la Bibbia ce lo insegna.

Poi leggeremo un altro testo, il capitolo 2 del libro di Osea, la famosa requisitoria contro la moglie adultera e prostituta. Alla luce di tutta la Rivelazione Biblica si vede bene che l'amore dell'uomo e della donna, cioè la coppia, diventano segno dell'amore di Dio. Al capitolo 2 del libro di Osea abbiamo l'amore di Dio messo alla prova, in grado di esprimersi con tutte le sue conseguenze
Vediamo poi, in un altro testo Biblico, il capitolo 2 del Cantico dei Cantici, testo appositamente per il matrimonio, vediamo: la comunione dei coniugi, il rapporto matrimoniale, ancora una volta come il segno del rapporto di Alleanza di Dio con gli uomini.

La creazione dell'uomo e della donna

È il racconto della Creazione dell'uomo e della donna, quello che viene subito dopo la Creazione di Genesi 1. Attraverso questo testo, la Parola di Dio ci dà indicazioni molto precise su quale è la verità dell'uomo. Questo è posizionato nei primi testi della Creazione. Questo indica la sua origine e chi è veramente l'uomo. La S. Bibbia non va nei dettagli della creazione compreso chi è l'uomo e la donna, qual è il rapporto tra loro e qual è il loro rapporto con Dio.

La Creazione è il tema iniziale della Parola di Dio, come Lui ha generato e creato ogni cosa, dell'uomo fatta dalla polvere della terra, dopo aver detto che la terra aveva bisogno di essere lavorata e gestita. Dio formò l'uomo con la polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita ed esso divenne un essere vivente. Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden a Oriente e lo affidò all'uomo che aveva formato e vivificato.

Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi fruttiferi e indispensabili all’uomo e il Creato, attraenti alla vista e gustosi e buoni da mangiare: Dio posizionò l'albero della vita e della conoscenza del bene e del male in mezzo al giardino."

(Genesi 2:7-9) il testo ci descrive il giardino e la sua posizione fra i quattro fiumi, un giardino che viene descritto perfetto e ricco di minerali preziosi; e ogni variazione di piante di fiori e frutti vari. «Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo coltivasse e lo custodisse". (Genesi 2:15)

L’uomo fatto dalla terra

Leggiamo come L’uomo viene formata da Dio dalla materia terra e «vivificato dall’Alito del suo Creatore, e poi condotto nel bel giardino progettato e creato per le sue esigenze, e le creature vivente in esso, le quali furono anche affidati all’uomo, perché esso si prendesse cura di tutto ciò con amore e responsabilità. Il Signore affidò tutto all’uomo per amore. Lui era il responsabile assoluto del creato che il Padre gli affidò, poteva gestirlo come meglio gli piaceva, era libero in tutta la sua fantasia di dominare e creare su esso e in esso! Però aveva ricevuto dei limiti, “limiti che non doveva “oltrepassare!

Questi limiti non erano “doveri, ma liberamente scelte che lui poteva fare, che di conseguenza ne avrebbe poi raccolto i frutti a secondo la scelta fatta. Dio era ed è Sovrano di tutto, lo era anche sul giardino affidato all’uomo!  Nella Sua natura vediamo come caratteristica principale l’amore, Lui Crea tutto dalla Sua natura “Amore! Tutto quello che ha Creato, lo ha creato libero di crearsi e procrearsi, questo lo vediamo nelle varietà delle specie, negli incroci che danno vita ad un svariata specie di piante, a partire dalle qualità alle forme diverse. Affidare qualcosa nelle mani di qualcuno, non vuol dire che costui diventa padrone ma solo gestore.

È chiaro che se la gestione è imperfetta anche l’oggetto lo diventa. Il gestore è il responsabile del buon funzionamento dell’opera e anche della sua sopravvivenza. L’uomo ha ricevuto in affidamento la terra e le sue creature, per gestirli nel modo migliore e goderne i frutti, lui ha ricevuto la piena libertà di dare ad ogni creatura un nome a suo piacimento. Dare un nome a qualcuno o qualcosa vuol dire avere il libero potere di gestire e operare su essa.

Chi può dare il nome ad un’opera, se non colui che l’ha creata? L’Amore di Dio verso l’uomo è “indeterminato. Dio ha dato all’uomo la libertà persino di nominare la Sua opera a suo piacimento, e questo anche perché esso si sentisse amato e libero, e a sua volta avrebbe amato liberamente ogni cosa affidatagli. Dunque l'uomo fu nominato da Dio, signore sulla Terra, ha ricevuto la libertà di esercita liberamente il suo sapere e volere sulla creazione.

Vediamo come viene specificato in (Genesi 1), dice che l'uomo è creato a “immagine di Dio, e riceve il compito di dominare la terra e di coltivarla. La definizione “signore, gestore e operatore, si riferisce ad un essere materiale vivente, in grado di dominare e lavorare con l’opera e nell’opera, ci fa capire anche la natura di esso. Uomo, in ebraico si dice Adam, e terra si dice Adama; Adam viene da Adama. Tra uomo e terra c'è una vicinanza che li rende praticamente simili, hanno lo stesso nome, sono uguali.

Nel testo di lingua originale si può capire che l’uomo non solo viene dalla polvere terra, ma che lui stesso è polvere cioè terra. La stessa cosa è detta in “Genesi 1, si dice che l'uomo è stato fatto ad immagine di Dio, esso viene creato nello stesso giorno in cui vengono fatti gli animali. C’è un giorno particolare per i rettili, per i pesci, ma non per l'uomo.  L'uomo è stato creato nello stesso giorno che sono stati creati gli animali terrestri, questo ci indica che condivide con essi la stessa benedizione di Dio

(siete fruttiferi e moltiplicatevi e riempite la Terra),

A differenza di essere a immagine di Dio. In (Genesi 2): l'uomo è signore del creato, ma la stessa materia degli animali, cioè polvere. È un mistero incomprensibile dalla mente umana! Esse sono due realtà che non si contraddicono l’un l’altra, ma si infondono fra loro. Questo invita l’uomo a serbare nel suo cuore il mistero che lo unisce alla Creazione, ma lo priva di illudersi e innalzarsi al pari di Dio.

Ha il privilegio di essere fatto ad Immagine del Creatore, ma tener presente che è una stessa cosa con il creato, ciò fatto della stessa materia, della stessa natura terrena. Esso nonostante il privilegio di essere signore sul Creato, è un pezzo del Creato stesso, un pezzo del Collage. L’immagine di Dio vuol dire essere il privilegiato fra le creature, di avere la supremazia di scegliere sull’terra e per l’eternità. Gli animali non possono scegliere né in questa vita né per l’altra, essi vengono dal creatore e tornano alla fine anche a Lui.

Ma l’uomo è stato fatto a immagine di Dio, che vuol dire libero di scegliere e operare indipendentemente dal resto del Creato, lui è libero anche di vivere con il Creatore e il Suo consiglio o meno! Di voler vivere la vita in un certo modo o nell’altro, con il suo voler far da sé, si carica anche la responsabilità di prolungare la sua vita o accorciarla, a secondo il suo stile di vita che sceglie. Lui è libero di scegliere non solo per questa vita, ma anche per quella avvenire!

Dio non può morire perché è Vita in sé stesso, quindi quello che è di Dio torna a Lui quando non ha più un corpo dove risiedere. La vita materiale precede a quella spirituale, chi viene generato alla vita, ha il privilegio di continuare a vivere in eterno, “la domanda è dove? Questo dipende dalla scelta fatta dall’individuo stesso, mentre era nel corpo materiale. Leggiamo che Adamo ed Eva erano stati creati a Immagine di Dio, per vivere “Eternamente insieme a Lui, ma attraverso la loro ribellione; “io” posso cavarmela bene da solo,” si sono separati dal Padre Creatore per sempre, e nello stesso tempo dalla Vita e dalla Sua presenza Protettiva e Gloriosa.

L’uomo una volta venuto alla vita è un’anima vivente, e quindi non può più morire, lui muore solo allo stato visibile, ma continua a vivere da invisibile ha gli occhi umani. Muore allo stato materiale, ma continua a vivere in quello spirituale. A differenza che lo stato della vita Spirituale viene deciso mentre si è in quella naturale, se nella vita naturale si può scegliere e rimediare, nella Spirituale non più, si resta nello stato in cui si lascia il corpo, da perduto o salvato, a secondo la decisione presa mentre si è in vita.

Dopo la morte materiale si raccoglie “Eternamente il frutto di quello che è stato seminato mentre si era in vita, allora non si potrà più scegliere o rimediare, ma si resta eternamente nelle condizioni che si era in quel momento che si abbandona il corpo materiale! Se era in comunione con il Creatore per mezzo di Gesù Cristo, avendo accettato la grazia offertagli come “Riscatto dei propri peccati, a Vita Eterna, altrimenti a perdizione Eterna.

Sappiamo che in questo mondo non è tutto rosa, le prove e le sofferenze superano in maggioranza i momenti di felice serenità, e quindi è una continua lotta alla sopravvivenza e alla perseveranza! Ma la cosa decisiva è quella di essere da solo o accompagnato, aiutato o abbandonato? Se noi accettiamo già in questa vita la comunione del Salvatore e Creatore, la lotta diventa meno pesante, possiamo usufruire del Suo aiuto certo e verace, altrimenti siamo da soli con le nostre forze a far fronte alla battaglia. A una sola differenza, che nonostante la battaglia che abbiamo nella carne, in questo mondo bene o male c’è la caviamo anche senza Dio o almeno si crede!

A differenza dell’Eternità, sul pianeta Terra sorge ogni giorno il Sole e la luce per tutti, per buoni e cattivi, ubbidienti e disubbidienti che siano, in un modo o in un altro la vita continua. Dio è Vita e Luce Eterna! Alla morte si entra in un misterioso mondo invisibile, sappiamo che nel vasto mondo invisibile troneggiano le tenebre. Dio dice: Io sono la luce, quindi si capisce chiaramente, che chi lascia la vita terrena in comunione con Lui, vivrà Eternamente insieme alla Luce.

Altrimenti esisterà e vivrà eternamente separato dalla Luce e da Dio, subendo le conseguenze di tutto ciò! Mentre si è in vita si può riparare a gli errori! Si può cambiare idea attraverso le esperienze vissute, si può certamente rimediare al peggio in un modo o nell’altro, quello che dopo la morte non è più possibile. Dal peccato Originale l’uomo si è separato liberamente da Dio Creatore, e le conseguenze di tale decisione sono state “amare per l’uomo e la sua discendenza.

La separazione da Dio ha condotto l’uomo al denudarsi anche della Sua protezione. Privarsi della vita vuol dire morire alla vita, ma dato che la Vita non può morire perché è una parte di Dio, allora vuol dire vivere “distaccati dalla Vita che è anche Luce, vivendo in uno stato di tenebre. Le tenebre possono indicare e specificare “sofferenze, e in questo caso sofferenze senza fine, perché la Vita non può morire.

Possiamo immaginarci dieci anni di profonde tenebre sul Pianeta Terra dove condurrebbe? Lo scenario è chiaro a tutti! È chiaro che questo sarebbe l’estinzione degli esseri viventi materiali! Nell’eternità la materia non esiste, e lo spirito non dipende dalla materia e delle sue esigenze, e quindi continua a vivere nonostante le pessime condizioni di vita, senza nessuna speranza. Secondo tante testimonianze di premorte, e da quello che Gesù ci ha insegnato, la sensibilità del corpo spirituale è molto più intensa di quello materiale.

Quello che proviamo nella carne per esempio: «dolore e tristezza, irrequietudine e solitudine, abbandono e rimorsi ecc., lo si prova molto più intensamente nello stato spirituale. Realmente la sofferenza parte dallo spirito che la trasmette alla materia. Quindi tutto quello che avvertiamo o viviamo, sentiamo e gustiamo ecc., sono sentimenti dello spirito, che all’abbandono del corpo continuano ad esistere e vivere in esso in un’altra dimensione. La felicità di un individuo dipende dal suo rapporto con il Creatore, e da questo dipende anche il buon rapporto con la famiglia e gli altri.

Chi ha comunione con il Creatore ne ha anche con le creature, le discordie e le incomprensioni non mancano, ma c’è la base di un fondamento stabile e sicuro che è Cristo l’Eterna “Roccia. Anche se le tempeste non danno tregua la costruzione regge. Non siamo in grado di capire le creature se prima non conosciamo il Creatore e la Sua volontà sul Creato e l’uomo, il senso perché siamo stati creati e venuti alla Vita, il Suo piano per questa Vita e quella futura. Questo vale anche per la vita di coppia e la famiglia. Questo sarebbe il primo passo che l'uomo dovrebbe fare, avvicinarsi a Dio Creatore e Salvatore in Cristo Gesù, Colui che dà la Vita, la guida e preserva oggi e in Eterno.

La sovranità di Dio e la Sua volontà

Dio ha dato vita al Suo Creato l’uomo compreso, ma come vediamo che a differenza delle altre creature, l’uomo viene messo alla prova di scegliere liberamento quale direzione volesse andare. Questo ci mostra la comunione privilegiata che Dio gli ha messo a disposizione difronte al resto del Creato. L’uomo era felice e appagato insieme a Dio Padre e i suoi occhi non vedevano oltre. Ma il Padre per preservarlo dalle sofferenze lo mise alla prova, avvertendolo delle conseguenze della scelta.

Per renderlo completamente felice il Padre gli aveva messo tutto a disposizione, poteva dominare su tutto, avere tutto a sua disposizione e piacere, godere di tutti i frutti esistenti nel giardino, ma solo di un albero in mezzo ad esso non poteva mangiarne i frutti, altrimenti si sarebbero aperti gli occhi oltre i suoi limiti. Dio non gli ha vietato di mangiare quel frutto perché voleva privarlo di avere più conoscenza, ma per preservarlo dalle conseguenze della “disubbidienza.

Dio Padre volle mettere alla prova la sua amata creatura, per sperimentare l’amore e la fiducia che essa avesse in Lui. E con questo voleva preservarlo dalle sofferenze inutili, ma l’uomo invece pensava che il Padre gli nascondesse qualcosa di importantemente misterioso. L’uomo Adamo con sua moglie Eva non ha superato la prova e ha fallito disubbidendo, e così si sono ribellati verso il loro Padre Creatore, e in quel momento i loro occhi si sono aperti, e si sono accorti di essere stati ingannati da “satana tramite il serpente.

Si sono accorti subito di essere nudi, quello che prima non vedevano, hanno avvertito subito anche la separazione dal Padre, a motivo della solitudine e la tristezza e il dolore che ha preso su di loro il sopravvento, tutti sentimenti che prima non conoscevano. E allora si sono resi conto delle conseguenze di codesta disubbidienza.

Dopo la loro caduta, il peccato prese su essi il sopravvento, i loro occhi si erano aperti all’amara realtà! Il prezzo della disubbidienza verso Dio Padre, era l’allontanamento dalla Sua presenza, a questo si aggiungeva la solitudine e la sofferenza e di conseguenza la morte. L’uomo dopo la sua ribellione non avrebbe potuto più restare nel giardino, altrimenti avrebbe continuato a mangiare i frutti dell’albero della vita, e sarebbe vissuto eternamente in uno stato peccaminoso.

Sappiamo e conosciamo anche tali conseguenze, li conosciamo molto bene da carnali, (odio e guerre, ricchi e poveri, intrighi e malvagità varie, schiavi e schiavitù, violenze e omicidi, pedofili e pedofilia, gei e perversioni ecc.) questi sono i frutti del peccato. Se l’uomo sarebbe vissuto eternamente da peccatore, sarebbe stato un orrore sanguinario sulla terra orrendo, ancora molto peggio di quello che già viviamo e vediamo! Come poteva un Dio Santissimo lasciare tutto ciò?  Lui che aveva creato tutto “Paradisiaco? Grazie al Padre in cielo, questo orrore non è destinato a vivere per sempre, ma solo ancora per breve tempo.

Il prezzo del peccato è la morte

(Geni 2:15-17): Il testo dice: che l'uomo non può mangiare di quell'albero, che vuol dire, che egli non può assimilare della conoscenza del bene e del male, questo è dato di conoscere solo al Creatore e non alle creature! Se questo avvenisse, esso si innalzerebbe al di sopra del Creatore.

L’opera non è prima di colui che la crea ma viceversa. La conoscenza della S. Bibbia ci porta a comprendere che Dio è al di sopra di tutto e tutti, l’uomo deve riconoscere la Sua Sovranità, capire che l’assomiglianza a Dio non gli dà nessun diritto di sentirsi uguale, o innalzarsi al di sopra di Lui. L’uomo deve riconoscere di essere una Sua creatura, bisognosa della sua presenza e comunione per essere felice. Anche se la sua creatività e conoscenza gli rammenta la somiglianza a Dio, non è da paragonare con l’infinita Sapienza e conoscenza del Creatore.

Anche nella comunione di coppia, è indispensabile riconoscere la libertà dell’altro, e la differenza di essere ed esprimersi. Essere consapevoli di essere due individui separati e liberi di agire, a secondo la propria natura di vivere e pensare. È indispensabile che se si sceglie di vivere insieme, si deve anche camminare insieme, mano in mano. La fedeltà e la fiducia è indispensabile nella vita di coppia, altrimenti tutto il resto crolla. L’amore è un dare e ricevere, non si può aspettare di ricevere quando non si dà! Esso è fondamentale per costruire una casa solida. La comunione fra i due è vitale, risolvere i problemi insieme rafforza l’unione.

I genitori sono lo specchio dei figli, cosa si può aspettare da loro, se non il frutto di quello che si è seminato? Ma se si mette Dio al di sopra di ogni cosa e di sé stesso, si semina il buon seme, e codesto seme porterà buon frutto. Dio dopo aver creato gli animali accoppiati secondo le loro specie; vide che l’uomo era solo. Disse: non è bene che l’uomo sia solo! Quindi la Sua volontà è che l’uomo lasci il suo nido materno, e si unisce alla donna che ama e viceversa, e formano una nuova famiglia.

Dio ha creato l’unione di coppia fra l’uomo e la donna e viceversa, e nient’altro. Le conseguenze del peccato hanno trasformato la Verità in bugie e viceversa. Dio vede che l’uomo ha bisogno di una compagna, da solo la vita non è completa, essa doveva essere della sua stessa specie, della sua stessa carne, dal suo costato. Qui vediamo l’importanza dell’unione e dell’amore fra i coniugi, essi sono fatti della stessa carne, sentono lo stesso dolore, anche se i sentimenti variano secondo l’amore che c’è fra loro, essi hanno sentimenti profondi l’uno per l’altro, che li legano e li rendono capaci di essere fedeli e rispettosi l’un verso l’altro.

Dio ha creato e accoppiato tutti secondo la loro specie,

(Genesi 1): L’unione è possibile solo all'interno della stessa specie. È indispensabile capire come Dio opera, Lui crea gli animali ognuno secondo la sua specie,

Genesi 1, L’uomo lo crea maschio e femmina, una sola specie, in esso c'è un'unicità che rispecchia l'unicità di Dio. Perciò l’uomo non può unirsi ad altre specie, ad animali ecc.! L’uomo è fatto per unirsi a colei che ha unicità con lui, lui è completo solo quando si riconosce unito in un’unione fra uomo e donna.

Come abbiamo già menzionato, Adamo fu creato per primo, ma Dio dopo aver visto che ogni specie aveva la sua compagna e l’uomo era solo, fece cadere Adamo in un profondo sonno, e li tolse una costola, dalla quale formò Eva. Poi la condusse all’uomo Adamo. Allora l'uomo disse: "Questa volta è carne della mia carne e ossa delle mie ossa. Si chiamerà donna perché è stata tolta dall’uomo". Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne. Vediamo che all’inizio tutti e due erano nudi, l'uomo e la donna e non provavano vergogna."

(Genesi 2,22-25) Dio con la creazione della donna portò a compimento la Sua opera, specificando e valorizzando l’importanza delle specie animali; con a capo l’importanza dell’unicità della “specie umana
Nel termine Ebraico - uomo -maschio - (Adamo) (natura maschio - contrapposto alla natura - femmina – donna) - Uomo - generico di umanità.

L'accettazione alla diversità di essere e pensare

Bisogna capire l'uomo come colui che viene dalla terra con tutte le sue culture e provenienze, “signore sulle creature, ma che ha il compito di ubbidire e riconoscere Dio come Suo Creatore, non ignorarlo, mangiando così del frutto dell'albero proibito. Egli ha accesso alla vita, ma solo sotto la grazia e la misericordia Divina, beneficiando anche lui di codesti doni verso gli altri. Il compimento nel rapporto uomo-donna.

L’adempimento è l'essere-uomo, è l'essere due, nel vivere in due, cioè non solo nel rapporto matrimoniale, ma nel riconoscimento dell’essere diverso dell'altro, nel riconoscimento che l'essere umano non è completo finché non si apre alla conoscenza e l’accettanza di essere diversi. L'umanità diventa tale solo quando c'è riconoscimento reciproco tra l'uomo e la donna. Quando l'uomo e la donna si riconoscono incompleti, di non poter vivere l’uno senza l'altro.

È un problema dell'uomo e della donna. È un problema di entrambi quello di riconoscere la fondamentale uguaglianza nella diversità, di entrare in comunione e diventare uno, ma nello stesso tempo continuare a riconoscersi incompleti, mancanti di ciò che consente di realizzarsi come esseri umani.
Si potrebbe anche spiegare perché l'uomo è uomo – e donna, questo indica la sua natura uomo. Solo Dio è unico assoluto, non ha bisogno degli altri.

L'essere umano è uomo e donna, non potrà mai innalzarsi di essere assoluto, di poter bastare a sé stesso, perché in sé stesso non realizza l'essere umano, ha bisogno dell'altro sesso, e questo in termini di riconoscimento e del bisogno. Chi riconosce questi valori, la libertà e diversità di essere e di pensare, e così rafforzando il sano rapporto fra entrambi tramite il dialogo e la conversione reciproca, è anche degno di essere chiamato vero essere umano a immagine di Dio,

Una sola carne

Come abbiamo visto dalla creazione i due sono due individui, con modo di vivere e idee diverse, ma sono uniti insieme nella carne. La donna è stata fatta da una costata dell’uomo, questo è un sentimento che li unisce fra loro. L’uomo avverte questo sentimento di appartenenza profondo in sé sin dall’inizio, è un istinto profondo in lui, che la donna è una parte del suo essere, e quindi gli appartiene.

Con la consapevolezza che nonostante sono uniti nella carne, i due sono ben due esseri viventi diversi nelle idee e nei pensieri È importante riconoscere e rispettare la sovranità e libertà dell’altro. La dominanza e la possessione sull’altro non hanno niente a che fare con l’amore e l’appartenenza carnale, essa è una sindrome di possessione malefico. Nessuno infliggerebbe al suo corpo dolori consapevolmente! Quindi se la donna viene riconosciuta come parte di sé stesso, non si è in grado di infliggergli sofferenze che a lui stesso non piacerebbero.

Il fatto che essi sono diversi e nello stesso tempo uniti nella carne, è un privilegio che ne gode solo l’uomo. Appartenersi nella carne, vuol dire essere uniti e alleati fra loro, che l’uno non può fare a meno dell’altro. Per esempio, quando Davide viene consacrato re di Israele, tornando in patria dopo la rivolta di Assalonne, doveva unirsi al popolo e vediamo come il popolo gli risponde "Noi siamo il tuo popolo, e ossa delle tue ossa e tua carne.

Con queste espressioni il Re si unisce al popolo. (2 Sam 5:1-3). Davide dice: "Voi siete mio osso e mia carne"

(2 Sam 19:13). Lui non vuol dire che erano un sol corpo, ma che avevano un’alleanza di carne che li univa!

Il rapporto di alleanza carnale vale anche per l’unione fra uomo e donna il “matrimonio. Questo rapporto di alleanza ci rende uniti uomo e donna. È realtà originale ed espressiva, ma non vuol dire che abbiamo diritto di possesso su l’altro! Anzi al contrario! Essendo carne della stessa carne, percepiamo ogni sentimento negativo o positivo che sia in essa e per essa, e questo ci conduce a reagire a favore del corpo, per neutralizzare il dolore che avvertiamo. Quindi se i due vivono consapevolmente la realtà che li unisce, non possono che essere d’aiuto l’un l’altro!

La dominanza fra loro è un segno di rivalità egoistico, non ha niente in comune con l’unione originale voluta da Dio Creatore. Come l’uomo si è ribellato e Dio, si è ribellato automaticamente alla Sua volontà! E si è creato un mondo e un’idea diversa dalla Volontà espressa e dettata da Dio. La felicità dell’uomo dipende da lui, dal suo modo di vivere e lasciar vivere. Siamo parenti nella carne, ma non possessori l’un dell’altro! Questa appartenenza carnale si infonde per mezzo dell’amore in unione vitale.

L’amore è il fondamento virtuale e fondamentale per un’unione matrimoniale che si rispecchia in Dio Creatore. Il matrimonio nell’amore e il rispetto reciproco, è un comandamento voluto da Dio per adempiere la Sua promessa di Benedizioni: (moltiplicatevi e riempite la terra), dal matrimonio si dà inizio ad una nuova generazione. Per far sì che questa generazione si procrea in “Benedizioni, bisogna anche essere fondati e camminare in essa così come Dio vuole, non come vogliamo noi! Per primo come abbiamo già detto, l’inizio di una nuova generazione deve essere fondata sull’amore reciproco e nell’ubbidienza al Creatore.

L’amore unisce l’appartenenza carnale, in modo che i due diventeranno una sola carne. Essi lasceranno il padre e la madre, e si uniranno in unione carnale e morale. Quest’unione attratta dall’amore si scioglie e infonde nella carne dei due, che gli dà l’impulso di appartenersi e unirsi per mezzo dell’atto sessuale, esso non è altro che una richiesta di attrazione morale e fisica dei due. Che da inizio alla loro fecondità. La sessualità è il simbolo, la conseguenza dell’appartenenze amorosa di un’unione attratta dal vero amore, quell’amore che scintilla dal profondo del cuore.

Essi diventano una carne sola, i figli da loro generati portano gli stessi cromosomi dei genitori in sé, e nello stesso tempo, gli stessi segni di riconoscimento che li uniscono all’identificazione con coloro che li hanno generati. Non si può dividere il nascituro dai cromosomi di padre e madre altrimenti muore, lui è frutto di entrambi e tale resta. È carne della madre ed è carne del padre. Voler manipolare i cromosomi, vuol dire uccidere il nascituro.

Questo è impossibile farlo, ma anche se fosse possibile, morirebbe ugualmente alla sua identità generica.  Proprio per questo è importante il matrimonio basato sull’amore e la fedeltà reciproca, esso è una promessa di unione vitale fra i due, i figli sono il frutto di questa promessa d’amore. Essi i figli, portano avanti l’identità generica, e il dono che unisce gli sposi sin dall’inizio, e la promessa d’amore e fedeltà. Dio approva e benedice tali unioni.

Il Rifiuto e l’adempimento

Tutto questo va vissuto nella consapevolezza del problema dell'accettazione di essere diversi " nella loro parità. È assolutamente necessario che l'uomo e la donna, nella coppia o fuori, si riconoscano diversi. Appunto perché se non c'è diversità non c'è più differenziazione, non c'è più comunione fra loro. Se si identifica totalmente nell'altro da sparire in lui, non si può essere in comunione con lui e viceversa.

Se l'altro mi racchiude in sé stesso e mi unifica a lui, mi fa prigioniera in lui, e nello stesso tempo si assola, la possibilità di comunicare viene a mancare se lui non riconosce la libertà di opinione, e di essere diversi. In tal caso si ingloba il partner in modo di non poter essere ed esprimersi per quello che è, e sente, e nello stesso tempo ingloba sé stesso, in modo che non può comunicare con esso, aprendo le porte alla solitudine che è frutto del suo egoismo possessivo.

Di questo parla in (Genesi 4): Caino rifiuta la diversità di Abele e lo uccide. Lui Caino non accettava il “diverso di Abele, e così decide di toglierlo di mezzo, di liberarsene. Lui invece di accettare il fratello nella sua diversità, se ne liberò! Questo atto crudele non appagò Caino, ma lo spinse nel delirio della sofferenza e la solitudine più assoluta. Il Suo atto egoistico fu il frutto della sua possessività verso il fratello, voleva dominarlo e possederlo.

Il suo atto non vuol dire che lui odiava il fratello, ma non ammetteva che era diverso da lui. Quello che ha fatto al fratello non lo rese felice, anzi il fratello gli era sempre presente, questo vuol dire che lui Caino amava il fratello, era solo possessivo verso di lui, era la diversità fra loro che non voleva accettare. Accettare la diversità è l’unico modo per avere una comunione reciproca che realizza l’unione vera dei due, la diversità è una condizione in comune, che non tocca solo uno ma anche l’altro.

Leggendo bene in (Genesi 3) vediamo che la ribellione dell’uomo verso Dio ha origine proprio dall’essere differenti.

L’uomo non accettava la differenza fra lui e il Creatore, il “diavolo voleva essere pari a Dio! Vediamo che il rifiuto della differenziazione ha origina nel peccato Originale, dalla ribellione dell’uomo verso Dio Creatore.

Quando l'uomo e la donna non sono più in comunione con Dio, non sono e non possono essere più in comunione gli uni con gli altri.

L’uomo mangia insieme a sua moglie Eva il frutto della conoscenza del bene e del male, e così i loro occhi si aprono e si accorgono di essere nudi, e di conseguenza si coprono con delle foglie di fico ecc.! La nudità fra i coniugi, “non è un segno di attrazione sessuale, ma di libertà di essere ed esporsi così come sono fra loro, essere liberi dal pudore e la vergogna, è un segno di amore e fiducia verso l’altro. L’uomo ha scoperto di essere nudo solo dopo il peccato! Prima camminavano nudi per il giardino nella presenza di Dio, ed erano felici! Erano felici perché non vedevano la loro nudità, i loro occhi erano chiusi a quella dimensione.

La nudità fra coniugi rappresenta anche essere felici spensieratamente in quello spazio in cui sono, senza guardare oltre! Il vestito è Qualcosa che ci rende più fiduciosi e coraggiosi difronte a gli altri. Non viviamo più nel giardino Eden, e quindi è indispensabile coprirsi in modo decente difronte al prossimo. Essere nudi difronte a gli altri non è proprio piacevoli, produce vergogna e insicurezza e anche paura, in alcuni casi anche inferiorità e umiliazione, oltre al rischio che si va incontro!

La nudità fra coniugi è un segno di fiducia e amore fra loro, al contrario della nudità in pubblico! Essa può essere un segno di sdegno e vergogna verso gli altri e verso sé stesso. Vediamo in tutto questo anche le conseguenze del peccato Originale, il voler essere come Dio, e non accettare la differenza di essere e operare diverso. Per mezzo della ribellione verso il Creatore, si sono aperti a gli occhi dell’uomo nuovi dimensioni.

Dimensioni oltre i limiti messi da Dio, e così si sono aperti anche le barriere che lo proteggevano dai pericoli che esso comporta, che sono le conseguenze, frutto della conoscenza del bene e del male. Per mezzo del Sacrificio di Gesù sulla Croce, diventiamo figli di Dio, se noi accettiamo di morire al peccato in Cristo e “Risuscitare alla Vita con Lui. Se crediamo “fermamente che Lui ha pagato il Riscatto per il nostro peccato, richiesto come prezzo della nostra ribellione verso Dio Padre.

Noi non viviamo più allo stato iniziale e paradisiaco per causa del peccato Originale, ma per mezzo del Riscatto pagato da Gesù Cristo, abbiamo la “certa speranza di riviverlo. Chi è morto con Cristo, è anche risuscitato con Lui, quindi è passato dallo stato di peccatore condannato, allo stato di peccatore “Graziato e Salvato. Gesù disse: chi muore in Me, non muore, ma passa dalla morte alla Vita.

Quindi anche nella comunione matrimoniale è importante mettere al centro del matrimonio Gesù come Salvatore e Operatore, Lui è il Fondamento sicuro che non cede. Chi costruisce sul Fondamento che è Cristo Gesù, di certo non affonderà, esso è la pietra “Angolare, l’eterna “Roccia, sulla quale è di Vitale importanza costruire la propria vita, il proprio matrimonio e la famiglia. Il piano di Dio è di Santificarci attraverso le unificazioni e l’accettanza delle diversità, in modo che un giorno potremo essere simili a Lui, vedere come Lui vede.

(Osea 2): Amare fino infondo

Il progetto di Dio sulla coppia viene spezzato dall’uomo, attraverso il peccato entra in giogo anche l’infedeltà coniugale. Il matrimonio viene messo in crisi dall’uomo stesso, le cause sono sempre le stesse, esse sono lisca che spingono la preda a vedere oltre i limiti sani e protettivi. Il matrimonio è un’unione basata sull’amore e la fiducia, questo vacilla quando queste due basi vengono a mancare. Se i principi sono sani, anche la durata dell’unione è certa, il matrimonio non è basato solo sull’attrazione fisica, ma soprattutto su quella morale. Essa è la base di una vita e una famiglia insieme, che consiste non solo nel piacere, ma soprattutto nel dovere di entrambi.

I momenti critici non sono da escludere, ma se la comunione dei due è sana anche la resistenza è sicura. Come abbiamo visto che il matrimonio è l’unione voluta e Benedetta da Dio, purché l’uomo non sia da solo e non si corrompi, ma sii per la futura generazione. L’indispensabile è l’amore fedele, esso non è solo una soluzione efficace contro la tempesta, ma anche un’alleanza forte.

L’amore vero non tradisce, ma è fedele anche nelle prove, resiste alle intemperie e anche alla prova del fuoco, perché è basato sui sentimenti profondi che li uniscono, esso non vede in prima linea la bellezza del fisico, ma quella che viene dal cuore. Si accontenta di quello che ha, non di quello che vede oltre i confini! L’accontentarsi è la ricetta che infine rende felici e appagati, la garanzia di avere vicino la persona fidata, che ti sa ascoltare e cammina insieme a te lo stesso percorso di vita, nel bene e nel male. L’uomo per poter arrivare all’adempimento completo anche nel matrimonio, dovrà camminare nelle Orme del Creatore, “amare come Lui ama, senza predisposizioni e aspettative.

Dio ci ha amato prima che il mondo fosse! Ci ha Creato e formato e inalato in noi la Vita per amore! Non ha mai perso in noi la speranza, nonostante la nostra natura ribelle ed egoista! Non ha chiesto niente in cambio mentre offriva il Suo Unigenito Figlio al nostro posto, come Sacrificio per l’espiazione dei nostri peccati! Lui ci ama incondizionatamente, il Suo amore è gratuito per mezzo della fede in Lui. E questo vale anche per i coniugi, il primo elemento base della loro unione deve essere la fiducia reciproca, essa rafforza e accresce ancora di più l’amore e la comunione fra loro, che di seguito si diffonde nella famiglia come un profumo benefico.

Questo vale anche con Dio, non possiamo piacergli se non ci avviciniamo con fede pura, se essa è presente, allora non ci sono barriere per il resto della comunione con Lui. Insieme possiamo abbattere ogni barriera, scalare tutte le Vette che si presentano, uscire vincitori da tutte le tempeste, dipende da noi, dalla nostra fede. Il Signore ci dice di essere luce, una lettera da leggere, questo è possibile solo se siamo uniti a Lui!  Solo se ci lasciamo formare e guidare dal Signore possiamo arrivare a diventare una lettera da leggere, una luce nelle tenebre.

Gesù ci dice anche siete sale della Terra! Solo se Lui Vive e opera in noi, può formarci in modo di essere un esempio per gli altri. Se la coppia vive in amore e armonia fra loro, diventano anche uno specchio della vita cristiana. Cristo è lo Sposo della Sua chiesa! Il matrimonio si rispecchia nella comunione di Gesù con la sua chiesa! Essa è amata senza pregiudizi o limiti, Lui è vicino a tutti, e se per alcuni questo non sembra corrispondere, dipende da lui.

Lui non condanna nessuno, ma è pronto a perdonare se si riconosce il proprio fallo, non respinge ma è misericordioso difronte al pentimento, non incolpa ma cerca il dialogo, non guarda o giudica in apparenza, ma scruta il profondo del cuore. Il perdono è essenziale e vitale, anche e soprattutto nel matrimonio e la famiglia. La coppia è messa a capo della famiglia, come Cristo è capo della chiesa, il loro compito non è vagare fra sentimenti e piacere egoistici, ma vivere in amore, in fede e fedeltà, camminando così nelle Orme di Cristo Gesù! Loro devono essere un insegnamento e una lettera d’amore per i loro figli, come Cristo lo è per la Sua Chiesa.

La sposa infedele

Nel testo di Osea 2, vediamo la tristezza che il Signore prova verso l’infedele Israel, che si prostituisce ad altri dei. Lui attira all’attenzione l’infedele popolo, cercando di fargli capire il dolore che gli provocava, dicendo loro di svestirli della sua amorevole attenzione, di metterli al nudo esposti alla vergogna di tutti. Spogliarlo, vuol dire privarlo di beni e benignità ricevuti da Lui, e anche della Sua presenza e protezione.

Aveva tutte le ragioni Dio di operare in tal modo, perché mentre Lui li copriva di beni e benignità, loro rivolgevano tutte le loro attenzioni a gli idoli, che hanno bocca e non parlano, hanno orecchie e non sentono, sordi, ciechi e muti come coloro che li adorano. Il comportamento di Dio possiamo qui paragonarlo ad un fedele marito, che accuratamente non fa mancar nulla alla sua consorte, ma nonostante ciò lei lo tradisce!

Lui non accetta il tradimento, ma gli dice chiaramente di avergli fatto un torto non meritato, mentre lui si prendeva cura di lei attentamente, lei si divertiva! Le conseguenze che seguono per lei, sono quelle di mettere al pubblico la sua vergogna, di spogliarla dei beni che aveva ricevuto, fino a quando non avrebbe riconosciuto le sue colpe, e si sarebbe pentita veramente dal profondo del cuore. Vediamo anche che nonostante tutto ciò, Dio non ripudia completamente l’infedele popolo di Israele, ma aspetta la sua conversione.

(Osea.C.2: v.16-17): Perciò, ecco, la attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. 17 Le renderò le sue vigne e trasformerò la valle di Acro in porta di speranza.

Nonostante l’infedeltà, Dio non smette di amare l’infedele, ma ne tira le conseguenze senza perdere la speranza, promettendogli di rivestirla di benignità da quel momento che lei avrebbe riconosciuto le sue colpe e cambiato strada, abbandonando la prostituzione e tornando a Lui fedelmente. L’amore Divino, quello che ci viene dato per mezzo dello Spirito di Dio, è quello che resiste anche alle tempeste, e che è in grado di perdonare conseguentemente.

Sappiamo che quello che seminiamo mieteremo, non possiamo aspettarci di mietere grano se abbiamo seminato zizzania! Come in tutte le cose, anche nell’infedeltà c’è un prezzo da pagare. Dio nonostante l’infedeltà del popolo, non lo minaccia di morte o estinzione, Ma è pronto a perdonarlo se lui si ravvede! Qui Dio ci fa capire l’importanza del perdono, e di un amore incondizionato, e come è possibile riceverlo! Il profeta Osea è condotto a sposare una donna del popolo di prostituzione, quindi era probabilmente una prostituta davanti a Dio, per l’adorazione dei suoi idoli.

Il profeta doveva vivere sulla sua pelle quello che predicava, ed essere di esempio nello stesso tempo per il suo popolo. Israele raffigura la sposa di Cristo, prostituendosi ad altri dei, tradiva lo sposo, qui il Signore ci fa capire l’importanza di amare fedelmente un solo Dio. Il rapporto fra Dio e il Suo popolo, la Sua sposa, si rispecchia nel matrimonio, l’importanza della fedeltà verso il coniuge è vitale per un’unione sana e duratura, esso è la base di un amore vero e sincero.

Al Profeta Osea viene chiesto da Dio di sposare un’infedele, una prostituta. Adorare degli idoli, si è al pari di una prostituta, il profeta doveva provare lui stesso il dolore di essere tradito e offeso, per poter predicarlo a gli altri, doveva provare il dolore che provava Dio dal popolo, per capire meglio il significato del compito affidatogli. Lui era un mediatore scelto da Dio fra Lui e il popolo. Questo raffigura ancora Cristo sposo della chiesa, «Unico Mediatore fra Dio e l’uomo.” Lui è l’unico Sposo della chiesa, ma se essa si prostituisce ad altri dii, è un’idolatra una prostituta, e questo si rispecchia nel racconto del Profeta “(Osea C:2.)

Dio qui ci fa capire la Sua fedeltà verso la nostra infedeltà, le conseguenze ma anche la Sua misericordia, la prontezza di perdonare i nostri tradimenti, di prendersi cura dei nostri guai e impicci, e aiutarci a risolverli nel modo migliore nel momento che abbandoniamo il percorso sbagliato e ci rivolgiamo fedelmente a Lui.

L'accusa e il suo scopo

L’accusa può essere un modo di portare all’attenzione l’altro, nella speranza che esso comprende il senso di tutto ciò e si ravvede. Anche il Profeta Osea, ha rivolto le accuse contro il popolo, e nello stesso tempo anche verso colei che era diventata sua moglie. Per aver abbandonato Dio e servito quelli che non lo erano, li ha accusati di prostituzione. Con questa accusa Dio per mezzo del Profeta metteva a nudo la vergogna del popolo ribelle. Nella speranza che il popolo avrebbe capito l’origine del problema, e avrebbe rimediamo con il pentimento e il ritorno a Lui, abbandonando radicalmente l’idolatria e i tradimenti infedeli verso Colui che gli era fedele.

Sperando che i loro occhi si fossero aperti e avrebbero potuto vedere la realtà, così come lo sposo Dio la vedeva e provava. In poche parole l’accusa non è altro che una nuova opportunità di riuscire a introdursi per la retta via. Il frutto di un’esperienza da dimenticare, che spinge a mettersi sulla strada giusta, quella che appaga con accettanza e serenità. L’accusa è anche un segno d’amore verso l’accusato, vuol dire che se uno ti accusa, vuol indicarti che stai sbagliando, nella speranza che accetti la correzione e ti penti. Se l’accusa non avviene, significa che ormai l’altro ha perso la speranza e la fiducia in te, e nello stesso tempo anche l’interesse di aiutarti e recuperarti, in tal caso l’amore è stato ferito a morte.

Sbagliare è umano, ma ignorare la correzione e continuare a sbagliare è la cosa peggiore, a questo punto si decide di proseguire per quel cammino “consapevolmente, essendo cosciente anche delle conseguenze che tale decisione comportano. L’uomo avvisato è mezzo salvato!  L’interesse dell’accusatore è la speranza che l’altro riconosca il suo fallo, e che costui possa ritornare a vivere una vita serena, trovare l’adempimento e la pace, a diventare umile e comprensivo.

Sappiamo che attraverso gli sbagli si impara, ma questo avviene solo se l’individuo è pronto a rimediare ed ascoltare per il suo bene soprattutto. Anche il Profeta Osea ha operato in fin di bene verso il popolo, nella speranza che attraverso il ravvedimento, esso sarebbe rinato ad essere felice, ricevendo così anche i frutti della Benedizione a loro attribuita attraverso l’ubbidienza al Creatore. Dio è conseguente verso il Suo popolo, non gli nasconde il Suo amore, e questo lo vediamo attraverso l’accusa che gli rivolge, della loro disubbidienza.

Lui gli dice chiaramente che se loro no si ravvedono le conseguenze seguono, li spoglierà di tutto il bene a loro disposizione, e che avrebbero continuato a raccogliere i frutti della loro disubbidienza - sofferenze e abbandono da parte Sua! Dio vuole attraverso la punizione portare l’uomo ad aggrapparsi alla salvezza dell’anima e del corpo. Perciò. Il Suo intervento è un segno d’amore, purificazione e guarigione, con la speranza di poter portarci fuori da quello stato di peccato in cui siamo intrappolati e incatenati.

Allontanare e annientare lo scandalo e la vergogna che si era riversata su noi per mezzo dei nostri stessi sbagli. Il perdono non protegge o nasconde il peccato, ma manifesta e scopre la sua identità, offrendo all’altro di capire il senso vero del prezzo che il peccato comporta, il perdono non è necessario solo per la salvezza, ma anche e soprattutto per la guarigione dell’anima e la felicità dell’individuo. Esso è il dono principale ed essenziale per guarire dentro, trovando così la sua propria identità e capire quella degli altri, trovare pace e serenità e specchiarla a gli altri.

Il perdono è un dono che riceviamo attraverso il pentimento vero, per mezzo della conversione con Dio, attraverso Gesù Cristo, e solo attraverso Lui si può confessare i propri falli, in cambio del prezioso dono di essere perdonati e accettati come Suoi figli. Esso il perdono ci porta a comprendere l’errore fatto, ma anche il valore del perdono stesso, e ci invita a non ricadere di nuovo, ma ad astenerci dalla tentazione. Si dice che chi gioca con il fuoco, si brucia di sicuro! Il perdono ci conduce a capire lo stato in cui ci troviamo, e la necessita di riceverlo, esso scopre le tenebre e porta la Verità alla Luce, senza di questo non c’è Salvezza. La tentazione consiste nel sottovalutare la debolezza della carne, sporgendosi oltre i limiti di sicurezza dovuta.

Questo conduce a scivolare facilmente nel fallo! Quando hai preso la discesa sarà difficile fermarsi o aggrapparsi, la forza di gravità ti spinge a scivolare sempre più in basso, a volte si ha la grazia di trovare un sostegno in grado di fermarti e sostenerti, ma di solito si scivola fino infondo. Solo quando si arriva infondo si rende conto del danno causato a sé stesso e a gli altri. Per tirarti fuori dal fondo di quella fossa ci vuole una potente mano, le tue sono già indebolite e con esse anche il corpo. Ricordati che Dio ti ama.

E ti vede anche in fondo alla fossa, e se tu lo chiami e cerchi il Suo aiuto, Lui non esita a tirarti fuori e perdonarti. Il peccato non è solo un verbo o una parola, ma è una realtà che ci divide da Dio Santissimo, Lui è misericordioso con quelli che si riconoscono di aver peccato, e cercano il Suo perdono, ma resiste a coloro che “minimizzano il peccato e lo ignorano. Minimizzando il peccato si fa Dio “bugiardo! Questo è un peccato ancora più grave del peccato stesso!

Come infatti tutti sono figli di Adamo ed Eva, tutti sono discendenti del peccato Originale, tutti sono peccatori e continuano a peccare nella carne, non c’è né neanche uno giusto, chi dice di non essere peccatore o di non aver peccato, fa Dio Bugiardo, e la sua posizione e peggio di prima davanti ad un Dio giusto, che non scambia il colpevole per innocente e viceversa.

Infedeltà e prostituzione

Vediamo nel testo che la moglie di Osea non ha intenzione di essere fedele al marito, e così anche la progenie di lei ne paga le conseguenze, essi i figli vengono privati dall’amore del padre a causa dell’infedeltà della moglie. Lei la moglie è attirata dai suoi amanti credendo di essere addobbata dai loro regali!

(Osea c.2: v.7). Essa ha detto: «Seguirò i miei amanti, che mi danno il mio pane e la mia acqua, la mia lana, il mio lino, il mio olio e le mie bevande». Qui vediamo l’idolatria commessa da lei, invece di riconoscere la vera Sorgente di questi doni, essa riconosceva i suoi amanti come datori dei doni che riceveva, i suoi dii. E questo attira l’ira di Dio che è la vera fonte dei doni che essi godono.

(Osea c.2. 8)“Perciò ecco, ti sbarrerò la strada di spine e ne cingerò il recinto di barriere e non ritroverà i suoi sentieri.
L'adulterio, la prostituzione è un atto di tradimento verso colui che ti ama e si fida di te. L’unione dei due si moltiplica in più amori e amanti. Il marito non è più l’unico amore e compagno, ma uno dei tanti. Non si vive più una vita matrimoniale composta da due individui, ma un bordello di perversione e scambi amorosi. Questo è il contrario di quello che Dio si aspetta dall’uomo!

(Genesi. c.1). Dio ha creato l’uomo a Sua immagine, li creò maschio e femmina 18 Poi il Signore Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile». 19 Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. 20 Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l'uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile.

21 Allora il Signore Dio fece scendere un profondo sonno sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. 22 Il Signore Dio formò dalla costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. 23 Allora l'uomo disse: «Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall'uomo è stata tolta». 24 Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. 25 Ora tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna.

(Genesi 1:27 28): Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra;
Dio donò ad Adamo Eva come moglie, e gli disse: di essere la sua moglie, dalla quale avrà una generazione e li Benedisse. Dio non condusse Eva a “gli “Adami, né Adamo alle Eve”! Quindi la prostituzione è un peccato fondamentale e centrale, e molto di più quando questo avviene nel matrimonio. Il rapporto sessuale con due o più persone contemporaneamente è Adulterio e prostituzione, questo non adempie il Comandamento che dice: i due diventeranno una sola carne

(Genesi 2,24). Un rapporto destinato a unire due vite e due cuori, non può essere condiviso con più individui, altrimenti non è un’unione coniugale basata sull’amore e la fiducia, ma una perversione basata sui piaceri carnali. Tutto questo non è benedetto ma maledetto! Abbiamo visto che il dono sessuale è frutto di un amore affiatato e legato dal laccio “amore, che unisce i due marito e moglie. Il sesso che avviene fuori di questo sentimento è perversione carnale, e quindi entra nella sfera di Adulterio e prostituzione.

Quando il dono del sesso si vive con più individui, vuol dire che costoro non appartengono a nessuno, non hanno un punto di riferimento fedele e affiatato, ma sono soli, sono di tutti e di nessuno. Sia l’uomo che la donna sono stati creati per vivere una vita in comunione reciproca fra loro. Di unirsi in matrimonio e vivere l’intimità fra loro e diventare così una sola carne, e dar vita ad una progenie che è il frutto del loro seme e amore, che ha le stesse caratteristiche dei genitori.

Portando così avanti la loro Generica originale. Questo parallelo lo troviamo con lo Sposo Cristo Gesù! non si può servire due padroni, non si può amare due persone! Perché o perdi l’uno o l’altro! Se accettiamo Gesù come nostro Sposo, non possiamo rivolgerci ad altri “dii o personaggi visibili o invisibili che siano, e come se ci rivolgessimo ad altri amanti! Tutto quello che vale per il matrimonio naturale, vale anche per quello Spirituale!

L'idolatria e le sue conseguenze

Avere gli amanti è un atto di infedeltà, sia che avvenga verso l’uomo che verso Dio! L’idolo è tutto quello che si sostituisce a Colui dal quale vengono tutte le cose. Le cose ricevute sia materiali che in piaceri vari, sono doni, c’è il dono e il donatore, “colui che te li dona, è il donatore, i doni sono solo l’oggetto ricevuto. Ma come è giusto che sia, non si ringrazia il dono ma il “donatore! Altrimenti metti il dono al primo posto, ed è un’offesa a colui che te lo ha offerto. Dio è il donatore di tutto!

Non c’è niente che non venga da Lui. Questo l’uomo in gran parte lo ignora, altri danno gloria ai doni, invece che al Donatore! Anche nel matrimonio è importante riconoscere il Donatore, non solo il dono! Dio dice: un buon compagno e viceversa, è un dono di Dio! Ma questo in gran parte si ignora, e si innalza il dono, dimenticando che quel dono non si avrebbe potuto ricevere, se Lui non lo avrebbe Creato e donato. Il matrimonio felice è un dono di Dio, e non dell’uomo. Quindi è di vitale importanza riconoscerlo e dare solo a Lui la Gloria.

Rivolgersi ad un idolo significa rivolgersi e adorare tutto ciò che si “sostituisce al posto di Dio, sia di carattere spirituale che materiale, per esempio:< i nostri fabbisogni, ciò che noi identifichiamo per la nostra felicità e nella nostra vita, il denaro, la salute, una persona, la carriera, tutto ciò che da relativo viene trasformato di assoluto privilegio>.  Diventiamo idolatri ogni qualvolta che crediamo di poter farcela da soli, realizzare i nostri sogni e le nostre avventure solo con le nostre forze, (io - dio), oppure ci rivolgiamo e diamo la nostra fiducia a creature simili, senza riconoscere la Sovranità del Creatore.

Idolatria è anche quando noi dettiamo a Dio come e cosa ci farebbe comodo, invece di essere riconoscenti di tutto quello che abbiamo a disposizione, e riceviamo automaticamente di continuo. Lui sa quello che abbiamo di bisogno, senza che glielo chiediamo. Idolatria è anche il mio (io) in me: per esempio< io faccio, io dico, io farò quello e quell’altro ecc.> la parola “io” vuol dire autonomia di sé stesso, senza l’intervento di nessun’altro, il che significa “io - dio”.

Il Signore dice: in (Matteo c.10: v.29): Non cade un passero senza il volere del Padre vostro che è nei cieli.

(Isaia.c.49: v.16). 16 Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani, le tue mura sono sempre davanti a me.

(Isaia c.42: v.5) Così dice il Signore Dio che crea i cieli e li dispiega, distende la terra con ciò che vi nasce, dà il respiro alla gente che la abita l'alito a quanti camminano su di essa.

Non cade foglia che Dio non voglia, questo ci afferma quello che leggiamo sopra, l’uomo non può far niente da sé stesso, dipende dalla vita che le viene data, dall’alito di Dio: Lui può fare piani e predisporli, ma non sa se li potrà portare a fine, perché la vita non è nelle sue mani, ma nelle mani di chi c’è l’ha data! Sarebbe meglio esprimersi così: se Dio vuole faccio questo e quello, se Lui vuole andremo lì e là! Mettere Dio al primo posto è cosa giusta, perché tutto dipende da Lui, la nostra vita e quella del Pianeta.

Accontentiamoci di quello che abbiamo, non di quello che miriamo, chi si accontenta gode, e questo vale anche nel matrimonio. Non creiamoci un “dio di nostra fantasia, che adempie tutti i nostri egoistici desideri, un “dio fatto a nostro piacere e misura, così come la prostituta moglie di Osea, che dipende dai doni che riceve, “il suo vino, la sua lana, il suo olio ecc.” Un idolo è un “dio fatto su misura e piacere di chi lo fa e immagina, e di chi lo adora, e una materia morta e immobile, essa nonostante e stata fatta a forma umana o animale, non sente e ne vede, tanto meno opera.

La cosa più soddisfacente per chi lo adora, è che costui non parla! E non parlando, non pronuncia né bene e né male, e quindi chi lo adora può fare come vuole! Gli offre un sacrificio a suo piacere, chiedendogli questo e quello, poi spera di ricevere quello che ha chiesto senza nessuna pretensione da parte dell’idolo. Non ci sono né comandamenti né tanto meno limiti da rispettare, tutto gli va bene, questi sono “idoli fatti a misura e a piacere, chi ne sceglie uno chi l’altro, chi un patrono chi l’altro, ma sono tutti muti e sordi e ciechi proprio come quelli che li adorano.

La rivelazione del Donatore delle diversità del Creato

Nel testo di Osea, Quando Dio interviene dicendo Io rendo tutto un deserto.

È il vero Donatore che si rivela, facendo capire che i doni non vengono da “baal” ma da Lui. Dio annuncia di togliere i beni dati, di chiudere la chiave del rubinetto dei doni, a finché non si riconosca la Sovranità del Donatore. Con la privazione di codesti doni, Dio vuol far capire alla moglie di Osea e il popolo infedele, l’importanza di riconoscere il vero Donatore!

Essi si sarebbero accorti solo quando questa sorgente sarebbe essiccata, e i loro “idoli muti e sordi non avrebbero reagito a i loro sacrifici e supplicazioni. Aprire un rubinetto non collocato alla Sorgente, non darà di certo acqua! Esso è come uno spauracchio che non reagisce! Dio ha provato a far capire al popolo per mezzo di Osea, che il loro rivolgersi a coloro che non sono niente, né dii né datori dei bene, non porterà a ricevere niente! Ma come leggiamo, il popolo compreso la moglie di Osea, continuano a non voler ascoltare e ragionare!

Per loro i donatori di tanta abbondanza, restano i loro “idoli muti, sordi e ciechi. Dio non ha un’altra scelta, quella di mostrare a loro da dove “provengono realmente codesti doni, tutta questa abbondanza! È l’unico modo è quello di essiccare la loro sorgente! Essiccare la sorgente, vuol dire siccità e carestie con tutte le loro conseguenze, e le conseguenze li conosciamo bene. L’acqua è la vita di tutto il pianeta, se essa viene a mancare le conseguenze sono: sofferenze e morte, desolazione e deserto!

Le conseguenze della ribellione li conosciamo tutti! Adamo ed Eva si sono ribellati al Creatore, e le conseguenze di tutto ciò sono le sofferenze e la morte di loro e della loro progenie. Anche nel matrimonio è importante riconoscere e apprezzare la Fonte del bene che mantiene in vita la famiglia, anche se l’aspetto di essa non corrisponde ai piaceri fisici e materiali! L’importante che essa contiene l’acqua. Non è il rubinetto che scaturisce l’acqua, ma la Sorgente al quale esso è collegato! E quindi se il rubinetto non è collegato alla Sorgente, non serve a niente.

Non è l’aspetto fisico del rubinetto che ci assicura l’acqua, ma la certezza che esso sia collegato alla Sorgente, anche se il suo aspetto ha un certo valore per l’occhio. L’aspetto fisico è valorizzato dagli occhi materiali, quello interiore da quelli Spirituali. L’aspetto fisico serve a soddisfare l’essere “io” che si paragona ad un bel rubinetto che soddisfa la vista, ma quando vai per aprirlo non esce acqua.

La soddisfazione degli occhi non garantisce l’essenziale vitale, per soddisfare le esigenze che l’essere umano ha realmente bisogno, “essenziale è il contenuto del prodotto. Assicurarsi che esso non solo soddisfa gli occhi, ma adempie soprattutto il compito desiderato. Si dice che la bellezza fisica da sola non nutre, ma quella del cuore sì! La bellezza del cuore consiste nell’amore e l’umiltà, sapienza e conoscenza. Vediamo che la bellezza fisica è un aspetto del corpo materiale, la bellezza interiore è invece quella che viene dal cuore, nel cuore vive lo Spirito della sapienza, dell’amore e dell’umiltà!

Questa bellezza è la sorgente che fornisce l’acqua della vita. La garanzia di un buon matrimonio non consiste solo a soddisfare gli occhi, ma soprattutto lo spirito. La bellezza è come una giornata di sole, essa è destinata a passare, se tutti i giorni il sole prende il sopravvento e non lascia spazio alla pioggia, il terreno si prosciuga e diventa arido e privo di vita! Il sole senza la pioggia non dà vita, e la pioggia senza il sole ugualmente!

Come la natura ha bisogno di tutto, acqua e sole, venti e neve, ghiaccio, freddo e caldo per riprodursi alla vita, così anche la vita umana e il matrimonio! La vita sul pianeta consiste nella diversità del tempo e le stagioni, e da essi quella delle creature, tutto è collegata fra loro, non può esistere l’uno senza l’altro! Così è anche nel matrimonio, non tutto corrisponde e soddisfa a piacere, ma è di vitale importanza per esso! Essere diversi e accettarsi come tali, e riconoscere l’essenzialità del dono dell’altro, anche e soprattutto, nella differenza di essere e agire diverso.

Cosa ha in comunione il sole con la pioggia, oppure il vento con il ghiaccio e la neve! Eppure senza di loro la vita non sarebbe possibile sul pianeta! L’uno è l’essenziale dell’altro, e insieme creano la sostanza, la materia essenziale per mettere in moto un processo di vita. La Vita nasce dalla diversità di essere e operare! Questo è visibile nella natura umana, e in quella animale, e in tutto il Creato. Pensiamo solo alla diversità della flora, di piante utili ed essenziali, da frutto ecc. Gli animali, le loro diverse forme e varietà, modi di agire e vivere. Biodiversità in tutte le forme e variazioni immaginarie possibili. La diversità offre svariate forme di vita, interessanti e sorprendenti, incantevolmente affascinanti, senza della diversità la vita sul pianeta sarebbe un noioso deserto.

È giusto così! Essere diversi, pensare e vedere le cose diverse, operare vivere diversi, “questa è la natura della Creazione. Accettare la diversità, vuol dire identificarsi una parte di essa, un pezzo del collage “Creato”. Accettare e riconoscere la perfezione di Dio! (Genesi c.1), “e Dio vide che tutto era buono.” Per sentirci un pezzo del collage “Creazione, è indispensabile accettare la diversità delle creature, anche umane! Il matrimonio non è altro che due esseri ben diversi e distinti fra loro, che vengono attirati dal dono dell’amore, e per mezzo di esso decidono di stare insieme. Se l’amore è fondato sul rispetto reciproco saranno anche in grado di superare l’ostacolo della loro diversità.

Dio non ha detto a caso di fondare il matrimonio nell’Amore; “ma perché l’unione per mezzo dell’amore reciproco fosse in grado di superare le difficoltà che si presentano nel corso della loro convivenza. L’amore rende possibile comprendere la bellezza e il valore della “diversità fra loro, e anche i benefici che ne traggono dal loro essere diversi! Al contrario è l’unione basata sugli interessi materiali o culturali, codesta unione non ha il dono dell’amore in centro, ma l’interesse, e quindi non potrà beneficiare dei frutti dell’amore. Codesto matrimonio non è il matrimonio voluto da Dio ma dagli uomini, e non ha in prima linea la Sua Benedizione ma quella degli uomini.

Questo non è un matrimonio basato sull’amore e l’armonia, ma può essere una vera e propria prigionia. Non c’è cosa più umiliante che sentirsi usati per gli interessi altrui! Sentirsi prigionieri senza una via di uscita, è un sentimento che ti distrugge lentamente! E lì che incomincia la “maledizione! L’espressione “maledizione” viene dalla parola “Male - dire” che vuol dire: (sentirsi male, parlare e pensare male), in ogni caso significa “Sofferenza. Le maledizioni incominciano nella sofferenza dell’impotenza di non poter operare a proprio favore, per esempio: uscire da un tunnel oscuro, da una prigione senza via di uscita!

E lì che incomincia il travaglio della sofferenza dell’anima che coinvolge anche il corpo, e di conseguenza anche coloro che sono intorno. L’uomo è un essere fatto a Immagine di Dio, quindi è stato creato libero come Lui lo è! Dal momento che viene sottomesso ad uno stato di schiavitù possessiva, la sua anima si ammala pian piano, e così anche tutto il corpo, a questo seguono le conseguenze di non poter adempiere il suo compito verso sé stesso e gli altri. E quelli che sono intorno non sono più soddisfatti di lui. È tutta una catena legata insieme, il dare e il ricevere, non possiamo nutrire le nostre piante con prodotti nocivi, e poi lamentarci ché ci siamo ammalati!

Quello che noi diamo a gli altri, riceveremo indietro, e questo vale per il dare e il dire, pensare e operare. Se noi lasciamo a gli altri la loro libertà, l’avremo anche noi, se imprigioniamo gli altri, lo saremo anche noi! Tutto il Creato è unito insieme per mezzo della “Grazia del “Dono dare e ricevere. L’uomo deve essere cosciente che tutto quello che dà e fa, lo riceve indietro prima o poi! Proprio come la pioggia, essa evapora dalla terra e si forma in nuvole, poi si riversa di nuovo sulla terra sotto forma di pioggia. Se l’acqua che è evaporata era sana, anche la pioggia che cadrà lo sarà.

L’accettanza della biodiversità; cioè della diversità delle creature compreso l’uomo, è la chiave della grande Benedizione che Dio pronunciò in (Genesi.c.1)” Moltiplicatevi e riempite la terra, e Dio Benedisse Tutto quello che aveva fatto, perché “era “Buono. Questa è la chiave anche e soprattutto nel Matrimonio e la Famiglia. Dio è costretto ad operare con noi a “secondo il nostro comportamento cieco ed egoista, di voler metterci di continuo al Suo posto; avere e voler sempre la prima e l’ultima parola, dominare su tutto, e anche sulle persone che ci sono accanto! Noi trasformiamo con il nostro “io” il giardino “Eden in un “deserto!

E Dio per Amore interviene, per trasformare il deserto che ci siamo creati, di nuovo nel giardino Eden. In questo ci manifesta il Suo Amore, la Sua immensa misericordia verso noi egoisti peccatori ribelli, incapace di operare e amare senza il Suo intervento. Dio promette Benedizioni e fedeltà ad una prostituta, se lei si ravvede e torna ad essere fedele. Perdona tutte le sue infedeltà e la fa parte del Suo regno, e di tutti i beni che ne son parte e la rendono felice. Pronto a perdonargli anche il peccato della prostituzione senza mai più ricordarlo, dichiarandola così Sua sposa.  Questo si specchia nell’amore di Cristo Gesù verso la Sua Chiesa!

Essa viene tratta fuori dalla prostituzione, il che vuol dire “adoratori di “dii falsi, di “idoli mondani, materiali o spirituali che siano, non importa di quale natura essi sono, sono e restano “dii morti! Ogni cosa che viene adorata o venerata al posto del Creatore che è il Padre di tutto e tutti, è un “idolo.” Nella venerazione l’idolo viene innalzato al posto di Dio, vengono dedicati a lui onori che appartengono solo al Dio Creatore. Non si onora o venera qualcosa senza esserci legata con i sentimenti, da quel momento che i nostri sentimenti sono legati all’oggetto che veneriamo e adoriamo, è “idolatria e infedeltà verso il vero Dio, proprio come è descritto in “Osea.

Gli idoli non sono solo figure o oggetti, ma sono anche pensieri e desideri che ci immaginiamo nella mente e nel cuore, per esempio < < alcool e droga, fame di potere e denaro, sesso e piaceri vari >>!

Questi idoli partono dal cuore e dal pensiero; “facendoci immaginare che essi possano adempiere e soddisfare i nostri desideri del cuore o la mente. Anche quando mettiamo la nostra fiducia in uomini che operano a secondo del loro dono, è idolatria, per esempio: “credere che il dottore può guarirti, o il parroco può perdonarti i peccati, o il politico può salvare la Nazione dal baratro; che questo o l’altro ha più potere nella preghiera o nella guarigione ecc. Dio è sempre lo stesso, quindi in questo o in quello è sempre Lui che opera!

Non esiste, che “Opera da una parte più dell’altra, o per mezzo di uno più dell’altro! Lui “Opera “indipendentemente dagli uomini e da ogni creatura. Il Padre “Opera “Ovunque e in ogni luogo, fuori e nel cuore degli uomini! Lui “Opera nel e per mezzo del politico e del dottore, nel debole come nel forte! È sempre lo stesso Spirito che “Opera, tutto dipende dalla nostra fede, non da Lui! Se la nostra fede non è veritiera o velata, anche il risultato lo è! Dio è “Onnipotente in Sé stesso, non ha bisogno di mediatori o intercessori, Lui Opera indipendentemente da tutto e tutti.

Lo Spirito che opera in uno è lo stesso che opera nell’altro, quindi non dipende dalle persone o dal problema, ma solo da Lui. Il risultato della nostra preghiera dipende da noi, dal nostro stile di vita e dalla nostra fede, vera o velata, fedele o idolatra! Quando pensiamo che Dio non ci sta ascoltando, è un segno che qualcosa nella comunione fra noi e Lui non è in ordine, non dobbiamo rivolgerci a uomini come noi per avere una risposta, ma a Dio stesso fiduciosamente per mezzo della preghiera.

Lui ci farà capire di certo quale è il problema dell’intoppo. In questo consiste l’amore di Dio, che Lui non imputa a nessuno la sua natura ribelle ed egoista, dal momento che l’individuo torna a lui con il cuore in mano, è pronto a perdonarlo senza il sì o il ma! Dio conosce bene la nostra natura umana e imperfetta, a causa del peccato che padroneggia nella carne, è interviene in nostro aiuto se noi ci rivolgiamo a Lui con fede, e lo lasciamo operare nella nostra vita. Il piano di Dio è quello di vedere l’uomo felice! E se lo lasciamo “Operare in noi e nelle nostre vite, trasformerà di sicuro il nostro deserto in un giardino Eden.

Questo non avviene in un giorno, come non si è formato in un giorno il deserto! Ma se Lo lasciamo Operare, avverrà! Dobbiamo prendere in considerazione che per far sì che questo avvenga, devono susseguirsi diversi processi di cambiamenti in noi e con noi! Formare e riformare, scavare e colmare ecc., questo comporta anche sofferenze e ferite da sopportare, esse sono indispensabile per poter rimettere a sesto il danno causato alla nostra anima, e di conseguenza anche al corpo. Dio incomincia ad Operare nel nostro intimo, nel nostro cuore, si dedica per primo alla guarigione dell’anima, quella del corpo è un processo che seguirà a secondo il progresso di quella dell’anima.

A volte gli chiediamo di essere guariti di questo o di quello mirando solo al benestare del corpo. Nel chiedere non ci rendiamo conto che molto spesso sono solo richieste di carattere egoistico, che adempiono solo i desideri della carne, e ignorano il benessere dell’anima. Se Lui adempie i nostri desideri secondo le richieste rivoltegli, non potrà andare avanti con la guarigione dell’anima, e nello stesso tempo con la sua Santificazione, sta scritto: (senza la santificazione nessuno vedrà il Signore).

La guarigione del corpo senza quella dell’anima, non serve a niente! E come mettere un pezzo di stoffa nuovo sopra un vestito marcio e sudicio. Dio non vuole aggiustare il nostro vestito ormai irreparabile, ma vuole rivestirci di uno nuovo e festoso, candido e senza macchia di peccato. Per far in modo che questo avvenga deve risanarci e guarirci, e dare una nuova identità alla nostra anima, purificarla e formarla ad “Immagine Sua! Solo così potrà rivestirla di splendore. Dio non opera come gli uomini, che imbrogliano e pasticciamo, il risultato sono opere destinate a scomparire, ma Lui “Opera alla “Perfezione, formando Opere che sono destinati a vivere in Eterno.

Quindi il processo di guarigione del nostro corpo, dipende dal processo di guarigione della nostra anima. Se la “smettiamo di continuare a lamentarci, e ci affidiamo a Lui lasciandoci cadere fra le Sue braccia, con la consapevolezza di trovarci nelle mani dell’Esperto, e lo lasciamo “Operare in noi, infine “farà di noi un’Opera da ammirare, un diamante che acceca tutti coloro che lo fissano, una lettera da leggere, una luce splendente in mezzo alle tenebre. Ci “Trasformerà in una stella lucente che brillerà di Eternità in Eternità…

Cantico dei Cantici. Lo sposo e la sposa

Il Cantico dei Cantici è un testo classico per riflettere su cosa è il matrimonio alla luce del rapporto tipico tra Dio e l'uomo, cioè l'alleanza, di cui il rapporto matrimoniale è segno.

(canto dei cantici 1:14-17):14 L’amato mio è per me un grappolo di Cipro nelle vigne di Egadi. 15 Quanto sei bella, amata mia, quanto sei bella! Gli occhi tuoi sono colombe.
 16 Come sei bello, amato mio, quanto grazioso! Erba verde è il nostro letto, 17 di cedro sono le travi della nostra casa, di cipresso il nostro soffitto.

(canto dei cantici 2: 8-17)

8Una voce! L’amato mio! Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline. 9L’amato mio somiglia a una gazzella o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; guarda dalla finestra, spia dalle inferriate. 10Ora l’amato mio prende a dirmi: «Alzati, amica mia, mia bella, e vieni, presto! 11Perché, ecco, l’inverno è passato, è cessata la pioggia, se n’è andata; 12i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella nostra campagna. 13Il fico sta maturando i primi frutti e le viti in fiore spandono profumo.

Alzati, amica mia, mia bella, e vieni, presto! 14O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è incantevole». 15Prendeteci le volpi, le volpi piccoline che devastano le vigne: le nostre vigne sono in fiore.
16Il mio amato è mio e io sono sua; egli pascola fra i gigli. 17Prima che spiri la brezza del giorno e si allunghino le ombre, ritorna, amato mio, simile a gazzella o a cerbiatto, sopra i monti degli aromi.

In questi brani il Signore Dio esprime per bocca del Profeta la Sua gioia al ritorno della sposa.

“Israele, «che raffigura la Sua chiesa che torna a Lui, ricordandosi del primo vero e fedele amore. La gioia indescrivibile da parte di Dio a venir incontro alla Sua sposa, gli corre incontro saltellando e balzando, come una gazzella, e non si ricorda più della sua infedeltà passata, ma la vede con gli occhi dell’amore che ha per lei. La chiama la Sua bella amata e la incoraggia a venirgli incontro, dicendole di non guardare indietro a quello che era, ma a quello che sarà adesso insieme a Lui.

Gli confessa che non l’ha mai persa d’occhio, anche quando lei lo ignorava e tradiva Lui la scrutava da lontano. La incoraggia a non nascondersi davanti a Lui, per la vergogna del torto fattogli, ma uscire allo scoperto, e mostrargli la sua bellezza e fargli sentire la sua voce incantevole. L’amore che lo sposo ha per lei è indescrivibile, non gli importa tutto il resto, la ama così come è, ama il suo essere e tutto di lei. Ha solo un desiderio quello di stare con lei, proteggerla e prendersene cura, e far sì che niente gli accade o gli manchi!

Il ritorno della sposa è per Lui un evento di gioia, di una festa senza fine. La vigna è la chiesa di Cristo. La Sua sposa è, colei che si è sposata per mezzo della conversione della “fede con Lui. Il Signore si preoccupa della sua vigna, dicendo: di fare attenzioni alle volpi piccole e grandi, esse devastano la vigna la (chiesa). Essa è in fiore, è tempo di impollinazione,” questo è importante e decisivo per il frutto! Se il danno avviene proprio in quel periodo, la raccolta è annientata! Essa, la sposa è nel tempo di rinascita Spirituale, di ritorno al suo primo amore, allo sposo che l’ha aspettata pazientemente e non ha perso mai la speranza in lei.

Quindi lo Sposo Gesù si preoccupa della salute e sicurezza della sposa! Lui sa che le piccole volpe appaiono sotto diverse forme, per esempio (debolezza nella fede, la non conoscenza della Sua parola, questo porta facilmente a cadere in fanatismi e credenze che deviano dallo Sposo che è Cristo Gesù, impazienza nella fede, attrazioni e piaceri carnali, che attirano a corruzioni e deviazioni dalla verità nella chiesa stessa ecc.) Bisogna stare molto allerta, perché le piccole volpe possono annientare tutta la vigna, una volta entrate distruggono e strappano tutto quello che gli viene davanti. Quello che resta è ormai destinato a seccare.

Leggere e conoscere la Parola di Dio è di vitale importanza per ogni cristiano. Quando si conosce il Padrone della Vigna (Dio) e le Sue intenzioni, si cura la vigna attentamente, e si riesce a riconoscere più facilmente i pericoli che possono devastarla, e se qualche volpe vi si nasconde si riesce a scoprirla e scacciarla fuori. I Vignaiuoli sono i responsabili della vigna, essi hanno il compito e la responsabilità di vegliarla, curarla attentamente perché essa porti buon frutto e abbondante. (Essi sono i pastori del gregge), la vigna è il gregge di Dio. Un buon pastore si prende attendamenti cura delle pecore, come un buon vignaiuolo della vigna.

Qui il Signore chiama all’attenzione i vignaiuoli come responsabili della vigna.

lì dice di vegliare su di essa, e di essere molto attenti alle infiltrazioni di carattere carnale o spirituali che siano, che non corrispondono alla Sua Parola la Verità.  L’amore vero è quello che sa vegliare nella verità, ma anche perdonare; in questo amore viene raffigurato anche il matrimonio. Essere in grado di ricordarsi il primo amore, quello che li ha uniti per diventare una sola carne, per essere un sostegno l’un per l’altro, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore, gioire insieme e soffrire insieme. Il matrimonio non è solo un letto di amori e rose, ma anche di prove e responsabilità, l’amore vero è fedele in ogni circostanza. I matrimoni moderni, non sono più basati sull’amore vero e la fedeltà reciproca, perché ognuno di loro insegue i propri sogni e disegni, l’amore ha preso il posto del piacere!

Essere fedeli nel bene e nel male, vuol dire essere insieme in tutte le circostanze che si presentano, non solo in quelle favorevoli, ma in tutti quelli che la vita ci serba. L’amore vero non abbandona quello che è carne della sua carne, ma è fedele all’altro in ogni circostanza, specialmente quando esso non è più in grado di seguirlo ovunque, a causa delle sofferenze, proprio in tali circostanze si ha ancora più bisogno dell’altro, perché potrebbe essere anche lui al suo posto. È nelle sofferenze che l’amore viene messo alla prova del fuoco, se esso è vero e sincero resisterà, altrimenti no. Solo l’Amore che viene dallo Spirito di Dio, è quello che resiste alla prova del fuoco.

L’amore invece che viene dalla carne che è “(attrazione fisica e materiale) non può durare per sempre, durerà finché i suoi interessi si sono esauriti, e poi alla prima tempeste svanisce. L’amore che viene da Dio, è un sentimento Spirituale che unisce i cuori, esso mostra in prima linea i valori e la bellezza invisibile di una creatura. L’amore che viene dallo Spirito ci rende capaci di vedere l’altro così come lo vede Dio, e ci guida a prendere la decisione giusta. L’amore umano “simboleggia quello “Divino, ma “quello “Divino è il modello “perfetto di quello che dovrebbe essere quello umano.

Matrimonio: Cosa dice la Bibbia sul matrimonio?

La risposta di Dio sul matrimonio la troviamo nella: (Genesi c.1) "L’uomo disse: Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dall’uomo’. Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne."

(Genesi 2:21-24): 21 Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. 22 Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. 23 Allora l'uomo disse: «Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall'uomo è stata tolta». 24 Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. 25 Ora tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna.

22 E l’Eterno Iddio, con la costola che aveva tolta all’uomo, formò una donna e la menò all’uomo.

Il termine ebraico per “costola” significa letteralmente “fianco” di una persona.
Pertanto, Eva fu tratta dal "fianco" di Adamo ed è al suo fianco che doveva stare: "L’uomo diede dei nomi a tutto il bestiame, agli uccelli del cielo e ad ogni animale dei campi; ma per l’uomo non si trovò un aiuto che fosse adatto a lui" (Genesi 2:20). I termini "aiuto” e “adatto” sono la stessa parola ebraica, azer, che deriva da una parola primitiva che significa circondare, proteggere, aiutare, aiuto, soccorso. Quindi, essa significa aiutare, assistere o aiutare. Eva fu creata per stare accanto ad Adamo come la sua "altra metà" che fosse il suo aiuto e sostegno. I due sposi, uomo e donna diventano "una stessa carne". Il Nuovo Testamento aggiunge un avvertimento riguardo a questa "unità: "così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l’uomo non lo separi"

(Matteo 19:6): 6Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».

Ci sono parecchie epistole scritte dall’apostolo Paolo, che affrontano gli argomenti che specificano la concezione biblica del matrimonio, e il modo in cui i credenti nati di nuovo devono comportarsi all’interno della relazione matrimoniale.

(1Corinzi 7:1.5) Ora, riguardo alle cose di cui mi avete scritto, sarebbe bene per l'uomo non toccare donna. Ma, a motivo della fornicazione, ogni uomo abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito. Il marito renda alla moglie il dovere coniugale, e ugualmente la moglie al marito.

La moglie non ha potestà sul proprio corpo, ma il marito; nello stesso modo anche il marito non ha potestà sul proprio corpo, ma la moglie.

Non privatevi l'uno dell'altro, se non di comune accordo per un tempo, per dedicarvi al digiuno e alla preghiera, poi di nuovo tornate a stare insieme, affinché Satana non vi tenti a causa della vostra mancanza di autocontrollo.

(Efesini 5:22-26-33): Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore, 23 perché il marito è capo della moglie, come Cristo è capo della Chiesa, che è il suo corpo. Egli ha dato la sua vita per essere il Salvatore della Chiesa! 24 Così voi mogli dovete obbedire volentieri in tutto ai vostri mariti, proprio come la Chiesa obbedisce a Cristo. 25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa fino a sacrificare la sua vita per lei, 26 per renderla santa e pura.

Questi due passi insieme, forniscono al credente i princìpi biblici che possono essere utilizzati per farsi un quadro generale di come rendere gradita a Dio una relazione matrimoniale.
Il passo di Efesini ha un contenuto abbastanza ampio in riferimento al matrimonio biblico. "Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo. Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato sé stesso per lei. Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro mogli, come la loro propria persona.

Chi ama sua moglie ama sé stesso

Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa.

“Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diverranno una carne sola.

(Efesini 5:21-33): 21Nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: 22le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore; 23il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. 24E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto.
25E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, 26per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, 27e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata.

28Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama sé stesso. 29Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, 30poiché siamo membra del suo corpo. 31Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne. 32Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! 33Così anche voi: ciascuno da parte sua ami la propria moglie come sé stesso, e la moglie sia rispettosa verso il marito.

Quando un marito e una moglie scelgono questi princìpi in armonia con il loro rapporto di credenti nati di nuovo, questo produce un matrimonio Biblico.

In tal caso non è un rapporto disorientato, ma orientato ed equilibrato dall’insegnamento di Cristo come capo dell’uomo e della moglie. Il contenuto Biblico sul matrimonio è un’unità fra due individui, è un’immagine del rapporto di unità fra Cristo e la Sua chiesa.

Il matrimonio è solo un contratto fra due persone, o molto di più?

COSA DICE LA S. BIBBIA

(Matteo.19: v.6): Quello che Dio ha unito insieme l’uomo non lo separi.

Agli occhi di Dio il matrimonio è molto più di un’unione sociale. È un’unione Sacra tra un uomo e donna. La Bibbia afferma: “Dal principio della creazione ‘Dio li creò maschio e femmina.

(Marco.c.10: v.6-9.): Ma dal principio della creazione, Iddio fece gli uomini maschio e femmina. 7.E disse: Perciò l’uomo lascerà suo padre, e sua madre, e si congiungerà con la sua moglie; 8.e i due diverranno una stessa carne; affinché non son più due, ma una stessa carne. Perciò quello che Iddio ha congiunto, l’uomo non separi.

(Genesi c.2.24) Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua moglie, e saranno una stessa.

Il contenuto di Genesi è, «quello che Dio ha “unito insieme” che non significa “Dio li fa e poi li accoppia.” Ma ci indica la volontà di Colui che ha generato il matrimonio, che esso è voluto dal Creatore per preservare le sue creature da sofferenze inutili, e come punto di riferimento centrale per entrambi. Le coppie che credono in Lui, ritengono questa unione indispensabile e sacra. La speranza di una buona riuscita dipende da una sana comunione fra di loro e con Dio Creatore, basandosi sulla Sua Parola che è fondamentale nel matrimonio e la famiglia.

Quale è il compito dell’uomo, come marito e capo della moglie

(Efesini -c.5: v.23-24) il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. 24E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto.

Per far in modo che in famiglia le cose vadano bene, è necessario che qualcuno sia responsabile prioritario nelle decisioni da prendere.

La Bibbia affida questa responsabilità al marito. Ma questo non lo autorizza a essere un autoritario prepotente, e nemmeno gli permette di sottrarsi alle proprie responsabilità, perdendo così il rispetto della moglie, addossandole così pesi e colpe non di sua portata. Al contrario, Dio vuole che il marito faccia tutto il possibile per prendersi cura della moglie e per onorarla come sua compagna più intima e fidata.

(1Timoteo.c.5: v.8) Che se uno non provvede ai suoi, e principalmente a quelli di sua, ha rinnegato la fede, ed è peggiore dell’incredulo.

(1 Pietro 3:7): Similmente voi, mariti, vivete con le vostre mogli con la comprensione dovuta alla donna, come al vaso più debole, e onoratele perché sono coeredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite.

(Efesini 5:28):si legge: “I mariti devono amare le loro mogli come i propri corpi”.

Un marito che ama davvero sua moglie ne valorizza capacità e talenti; rispetta la sua opinione e ne tiene conto, specialmente su questioni che riguardano l’intera famiglia. Un uomo non dovrebbe pretendere che si faccia a modo suo solo perché è il capofamiglia. Quando Abramo respinse il consiglio di sua moglie Sara sulla questione che si era creata fra lui e sua moglie, Dio gli disse: “Ascolta la voce di tua moglie Saara”

(Genesi 21: 9-12): E Abramo lo fece, ascolto umilmente la moglie, e questa decisione savia preservò la famiglia da inconvenienti dramma famigliari, che sarebbero potuti accadere in futuro.

Il ruolo della donna nel matrimonio: < Mogli, siate sottomessi ai vostri mariti >”

(1 Pietro. c. 3: v.1): Similmente voi, mogli, siate sottomesse ai vostri mariti affinché, anche se ve ne sono alcuni che non ubbidiscono alla parola, siano guadagnati senza parola dalla condotta delle loro mogli, quando vedranno la vostra casta condotta accompagnata da timore. Il vostro ornamento non sia quello esteriore: intrecciare i capelli, portare i gioielli d'oro o indossare belle vesti ma l'essere nascosto nel cuore con un'incorrotta purezza di uno spirito dolce e pacifico, che è di grande valore davanti a Dio.

Cosa dice la Bibbia sulla donna

Dio disse: “Non è bene che l’uomo stia solo. Gli farò un aiuto, come suo complemento:

(Genesi 2:18): Poi Dio il SIGNORE disse: «Non è bene che l'uomo sia solo; Io gli farò un aiuto che sia adatto a lui”.

Un complemento è una cosa che si aggiunge a un’altra per completarla o perfezionarla. Quindi Dio creò la donna non perché fosse uguale all’uomo o si mettesse a competere con lui, ma per essere il suo complemento. Insieme avrebbero potuto assolvere il compito che Dio aveva affidato loro, di aiutarsi l’un l’altro e dar vita a una nuova generazione, i figli, e riempire la terra della loro progenie.

(Genesi 1:28): Dio li benedisse e disse loro:< Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra >
Perché la donna potesse adempiere l’incarico ricevuto da Dio, fu anche formata e creata adatta al compito ricevuto, sia fisicamente che mentalmente.

Essa ha altri istinti emotivi, il suo modo di pensare e vedere le cose sono diversi dalla natura dell’uomo, e qui torniamo sulla diversità della creazione di Dio. Lei ha la saggezza di rendere appagato e felice il marito, e contribuisce così alla buona riuscita del matrimonio. È dotata di doni che contribuiscono la crescita sana dei figli, facendosi carico della buona riuscita della famiglia con l’attenzione e la sapienza donatagli. Agli occhi del Creatore tale donna è degna di lode e Benedizioni.

(Proverbi 31:28-31) 28 I suoi figliuoli sorgono e la proclamano beata, e il suo marito la loda, dicendo: 29 "Molte donne si son comportate valorosamente, ma tu le superi tutte"! 30 La grazia è fallace e la bellezza è cosa vana; ma la donna che teme l’Eterno è quella che sarà lodata. 31 Datele del frutto delle sue mani, e le opere sue la lodino alle porte!

Cosa “comporta oggi il mondo dello schermo televisivo?

Sappiamo che il mondo televisivo e digitale è interessante, ma è anche il metodo che alimenta e sparge velocemente la corruzione, specialmente nei giovani questo è inevitabile. È indispensabile che i genitori si occupino attendamenti dei loro figli, scrutando il mondo in cui si muovono e operano. Essi non sono in grado di riconoscere il pericolo reale, il loro cervello non riesce a memorizzarlo facilmente! Il cervello incomincia a maturare e prendere responsabilità da venti anni in su! Ma questo dipende anche dal carattere dell’individuo, e soprattutto dall’ambiente in cui è cresciuto, sia nella famiglia che fuori di essa.

Seguirli accuratamente è fondamentale per il loro futuro. È importante investire il tempo e la sostanza nei figli, questo prima o poi ti appaga di certo. Non sempre l’attenzione che diamo ai figli ci viene ricompensata, dal loro modo di fare e dire, ma di sicuro non si dimenticheranno del bene o del male ricevuto. Un buon fondamento non può cedere, forse la costruzione non va avanti così come l’immaginavamo noi, ma il fondamento resta, e prima o poi la costruzione volgerà a termine. Quello che noi investiamo in loro forse non si vede subito, ma con il tempo loro si ricorderanno dell’insegnamento ricevuto, e continueranno a costruire su quel fondamento!

Il nostro compito è darci un buon insegnamento, ma non solo teorico ma anche pratico, viverlo insieme a loro, essere il loro esempio. Il cervello di un giovane incomincia a maturare dopo il secondo decennio di età, chi prima chi poi, esso è ingenuo non immagina o pensa a scenari negativi, non percepisce facilmente il pericolo, ma prende l’occasione che si presenta come un’avventura o un gioco. L’attenzione e l’insegnamento savio dei genitori gli può salvaguardare la vita.

Questo è l’importanza di un fondamento stabile, un insegnamento sano nella famiglia, esso è solo possibile se essa è fondata sulla Roccia che è “Cristo Gesù, se non ha questo fondamento, allora è fondata sulla sabbia, e le tempeste della vita saranno la sua rovina. Anche se a volte ci può sembrare insistente e dominante il nostro comportamento verso i figli, ma loro hanno bisogno fondamentalmente di regole e limiti! Dio per amore ci ha messo a disposizione i Suoi comandamenti, Essi sono una lampada ai nostri piedi, per far sì che non inciampiamo, ma che possiamo vedere dove mettiamo i piedi. Questi sono i limiti che Dio ci ha dato, chi non li rispetta e non li mette in pratica, né paga le conseguenze.

Questo accade anche nella famiglia quando non ha dei limiti, e non li dà ai figli, si rende colpevole delle conseguenze future. Quello che oggi vediamo nel mondo, sono le conseguenze di un’umanità che ha abbandonato Dio, un’umanità senza limiti! Non avendo limiti, si è perso il senso del “pudore e del rispetto dell’altro. Ognuno crede di essere meglio dell’altro, il senso dell’umiltà si è pervertito in arroganza! L’odio ha preso il posto dell’Amore e la carità. Satana ha preso il sopravvento sul pianeta e soprattutto sull’uomo, non perché né ha il diritto! Ma perché l’uomo stesso gli ha dato questo diritto, per mezzo della sua ribellione verso il Padre Creatore.

Gli effetti e le conseguenze della pornografia sui giovani e gli adulti

Abbiamo visto che il sesso è un frutto che nasce dall’amore fra l’uomo e la donna, meglio dire fra marito e moglie. Dio ha messo dei limiti da rispettare su questo tema, ma l’uomo li ignora, e con questo ignora anche le conseguenze di ciò!

(Genesi 18-19-20): 19Infatti Io l’ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui a osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore compia per Abramo quanto gli ha promesso». 20Disse allora il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. 21Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».

Alla luce della Parola di Dio vediamo la causa della distruzione di Sodoma e Gomorra. Quale era l’origine del peccato compiuto da loro? «L’omosessualità! che significa «sodomia" Questa espressione divento comune per indicare il sesso anale tra due individui dello stesso sesso, che sia di pieno accordo o meno. È chiaro che Dio non poteva più lasciare una tale situazione, e quindi fu la causa principale della loro distruzione. Gli uomini di Sodoma e Gomorra volevano stuprare anche i due angeli in forma umana, che Dio aveva mandato da Lot per avvisarlo del prossimo castigo. L’omosessualità non è un semplice peccato, ma di maggior gravità in confronto ad altri.

(Ezechiele 16:49-50): dice: "Ecco, questa fu l'iniquità di tua sorella Sodoma: lei e le sue figlie vivevano nell'orgoglio e l'abbondanza del pane e in grande godimento, ma non sostenevano l'afflitto e il povero. Erano arroganti e commettevano abominazioni davanti a me. In Ebreo la parola «abominazioni" si riferisce a qualcosa di “immorale e disgustoso, è la stessa parola usata in (Levitico 18:22) per riferirsi all'omosessualità come atti "abominevoli."

(Giuda c.7): Paragona le città vicine, a Sodoma e Gomorra, che nello stesso modo si erano abbandonate alla fornicazione e alle perversioni sessuali contro natura."

L’omosessualità non era l’unico peccato che Sodoma e Gomorra commettevano, ma il principale. Quindi se Dio non ha risparmiato codeste città per le loro perversioni, non di certo risparmierà quelle avvenire! Un mondo senza Dio è simile a Sodoma e Gomorra. Se i genitori non conoscono Dio e le sue Leggi, come possono insegnarli ai loro figli? Se loro stesso vivono e praticano la perversione, come possono aspettarsi che i loro figli non lo facciano? Oggi è all’ordine del giorno vedere per strada e in tv. e internet perversione di ogni genere. Non parlando della prostituzione minorile che si pratica ovunque, per piaceri e denaro, a danno degli innocenti.

Non voglio immaginare e pensare al crudele scenario di sofferenze che questi poveri angeli innocenti devono subire, e il terrore di trovarsi difronte al loro carnefice senza poterne sfuggire. Chi sopravvive a tutto questo non vive più, perché è stato assassinato nell’anima. Non dobbiamo permettere tali orrori, girandoci dall’altra parte, dobbiamo portare alla luce le tenebre di questa Sodoma e Gomorra, altrimenti ci rendiamo complici di tutto ciò! Direi che la situazione di oggi supera di molto quella di Sodoma e Gomorra dei tempi. Che il castigo di Dio è certo e prossimo, c’è lo dice tutto questo!

Colui che ha che fare spesso con materiale pornografico, può avere difficoltà nell’intimità coniugale. Gli specialisti addetti alla cura di tali dipendenze, hanno riscontrato una tendenza di ricaduta di costoro che praticano tali pratiche. Se non si interviene in tempo, quelle che all’inizio sono occasioni causali possono trasformarsi nella ricerca di materiale sempre più spinto e sempre più sofisticato. Questo può portare a comportamenti sessuali devianti. Gli studiosi di scienze della materia concordano questo tipo di sintomo. Questo può portare a conquistare qualsiasi tipo di deviazione sessuale” e che una volta acquisita non si è più in grado di liberarsene nemmeno con enormi sensi di coscienze”.

Infine l’individuo può cercare di vivere nella realtà le fantasie immorali coltivate con la pornografia, spesso con risultati devastanti. Gli specialisti ammettono che questo problema può svilupparsi piano piano, senza neanche rendersi veramente conto, esso si può allargare come un tumore che continua a crescere e a diffondersi. Raramente si frena, ed è anche molto difficile curarlo e guarirlo. Con tutta probabilità, l’uomo che ne è schiavo negherà di esserlo e si rifiuterà di affrontare il problema, il che porta quasi invariabilmente a problemi coniugali o di coppia, talvolta al divorzio, e talvolta alla rottura di altri legami stretti.

I danni che provoca ai giovani la pornografia, ha conseguenze molto preoccupanti

Dalle statistiche risulta che i principali consumatori di pornografia sono ragazzi tra i”12 e i “17 anni. Molti di loro vedono la pornografia una principale fonte di educazione sessuale. La “teoria espansiva sulla pornografia è “quella di dire e pensare che non comporta conseguenze dolose, che nessuna adolescente può restare gravida, che non esistono malattie trasmesse per via sessuale come “l’AIDS,” tutto questo alimenta una convinzione “completamente “sbagliata. Incitando a credere che tali pratiche non portano a nessuna conseguenza dolosa, questa teoria “errata sviluppa l’estensione di tali pratiche.

La pornografia ha gli occhi e la mente dell’infanto, “compromette il sano sviluppo del cervello del bambino. Il loro cervello percepisce qualsiasi suono o immagine di natura erotica o pornografica che sia, questo è stato accertato attraverso osservazioni fatte su questo campo. Questo è nella natura biologica dell’uomo sin dalla nascita.

Questo danneggia il cervello del bambino, essi non riescono a collegare questo con la realtà, danneggiando così la loro salute psicofisica, privandoli di una crescita sana ed equilibrata. I bambini hanno bisogno di essere e crescere da bambini, di accettare il loro corpo così come è, vivere spensieratamente sereni. Oggi invece hanno incominciati a rovinarli con le nuove teorie, (gender) di scuole sessuali e omosessuali, compromettendo il loro piccolo cervello. Questi crescenti non riescono più a distinguere il giusto dall’errato, e si fanno idee completamente sbagliate sul sesso e la sessualità. Non sanno più discernere neanche la loro sessualità!

Incominciano a confondersi e chiedersi se sono veramente maschi o femmine! Costoro che alimentano tali istruzioni a scuola, non sono di sicuro sul cammino giusto. Come genitori bisogna prendere posizioni sani per i propri figli! Non si può lasciargli rovinare il loro futuro per mezzo di teorie diaboliche e controverse. Questo insegnamento può danneggiare seriamente il cervello del bambino, esso ha bisogno per uno sviluppo sano, teorie e scuole sani della vita. Un insegnamento basato sulla verità Biblica della famiglia e la sua derivanza, la verità sulla Creazione e la geologia umana, non le calunnie Sodomie. La felicità dei bambini e del loro futuro dipende da sani insegnamenti ed esperienze.

La pornografia modifica atteggiamenti e comportamenti

Le conseguenze di queste pratiche e filosofie sono devastanti, soprattutto perché sono immaginari e si presentano più eccitanti della realtà. Chi pratica e alimenta tali pratiche di pornografia, sviluppa aspettative non realistiche che rovineranno la relazione con sé stesso e con gli altri. La pornografia può distruggere l’essenziale, la fiducia e la sincerità nel matrimonio, ma anche intorno. Normalmente colui che alimenta tali pratiche lo fa di nascosto, e questo lo conduce a nascondere la verità con menzogne o inganni.

Per il coniuge questo equivale al tradimento, soffre della freddezza del partner, sentendosi abbandonato e indesiderato. La pornografia è una vera droga per colui che la pratica, essa fa l’individuo dipendente, anche se si sforza di uscirne, provando a tornare a riprendersi l’autonomia su sé stesso, la ricaduta e prossima e sicura! Questo è spesso uno dei tanti motivi che porta il matrimonio al baratro, la causa di tanti bisticci e incomprensioni, che trascinano l’intera famiglia nella sofferenza.

Il danno spirituale

Possiamo gioire e godere dei doni affidateci o al contrario! Per godersi tali doni bisogna conoscerne il loro “valore, è così si ha anche la grazia di goderseli con riconoscimento, “rendendo “grazie al Creatore non alle creature. Dio non vuole altro che questo! Riconoscere il valore di ogni cosa, specialmente dell’amore, e avere grazia e rispetto l’un dell’altro, e di ogni creatura, ricordandosi che niente ci appartiene, ma ogni cosa appartiene al Creatore che l’ha Creata e gli dà la vita, noi compreso. Il Creatore ha messo dei limiti all’uomo, la “Legge, i dieci “Comandamenti,” e questo perché conosce la natura “possessiva della sua creatura; ma nonostante c’io l’uomo continua a voler essere l’unico padrone di sé stesso e degli altri.

La dominanza umana è “idolatria ha gli occhi di Dio” da ciò partono tutti gli altri peccati! Dio ha detto ad Adamo ed Eva di prendersi cura del bel giardino e goderne i frutti, non ha detto “dominate, distruggete e calpestate ogni sua creatura!

Questo cancro si è alimentato nell’uomo dal peccato” “Originale,” da quel momento che ha incominciato ad ascoltare “satana il ribelle,” e da allora è diventato ribelle come lui, e padre padrone di ogni cosa. Impadronendosi di un’autonomia mai ricevuta, dominando e calpestando ogni creatura e autorità Divina, innalzandosi al posto di Dio. Contraddicendo così la Sua Parola che dice: non avere altri “dii nel mio cospetto! Guardare materiale pornografico provoca gravi danni anche allo Spirito. Può diventare un vero ostacolo per una persona che desidera avere una relazione con Dio. La Bibbia. paragona la richiesta sessuale fuori dal matrimonio, con la concupiscenza e l’idolatria

(Colossesi 3: 5-10): 5 Fate dunque morire le vostre membra che son sulla terra: fornicazione, impurità, lussuria, mala concupiscenza e cupidigia, la quale è idolatria. 6 Per queste cose viene l’ira di Dio sui figliuoli della disubbidienza; 7 e in quelle camminaste un tempo anche voi, quando vivevate in esse. 8 Ma ora deponete anche voi tutte queste cose: “ira, collera, malignità, maldicenza, e non vi escano di bocca parole disoneste.

9 Non mentite gli uni agli altri, 10 giacché avete svestito l’uomo vecchio con i suoi atti e rivestito il nuovo, che si va rinnovando in conoscenza ad immagine di Colui che l’ha creato. Chi concupisce una cosa e la desidera a tutti i costi, essa diventa la cosa più importante della sua vita, ossessionato da essa neutralizza tutto il resto. In sostanza, chi è schiavo della pornografia mette il desiderio sessuale al di sopra di Dio. Ne fa un “idolo. “YHWH il Creatore Dio, è l’unico Dio e tale deve essere “Adorato.

(Esodo 20:3-6): 3Non avrai altri dei davanti a me. 4Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché Io, l'Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisce l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano 6 e usa benignità a migliaia, a quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.

La pornografia distrugge le relazioni fondate sull’amore

L’apostolo Pietro, che era sposato, esortò i mariti cristiani a fare onore alla loro moglie. Il marito o la moglie che viene meno a questo obbligo “impedisce che le sue preghiere rivolte a Dio siano ascoltate.

(1Pietro 3:7): 7 Anche voi, mariti, vivete insieme alle vostre mogli con il riguardo dovuto alla donna, come a un vaso più delicato. Onoratele, poiché anch'esse sono eredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite.

Chi guarda di nascosto immagini indecenti di altre donne o uomini, può forse dire che sta onorando sua moglie o suo marito? Come si sentirebbe la moglie o il marito se lo venisse a sapere? E cosa ne pensa il Signore che “porterà in giudizio ogni sorta di opere da noi compiute sulla terra? Tenendo conto anche di quelle spirituali, assimilando gli spiriti!

(Ecclesiaste 12: v.1-13-14) 1-Ricorda, ora, il tuo grande Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i giorni calamitosi, o che siano arrivati gli anni in cui dirai: “Non provo alcun diletto in essi. 13. La conclusione dell’argomento, avendo udito ogni cosa, è: Temi il (vero) Dio e osserva i suoi comandamenti. Poiché questo è l’intero “obbligo dell’uomo. 14. Poiché il Vero Dio stesso “porterà in giudizio ogni sorta di opera in relazione a ogni cosa nascosta, in quanto a sé è buona o cattiva.

Chi legami con la pornografia o con materiale simile, non può aspettarsi che Dio ascolti le sue preghiere?

Un elemento fondamentale della pornografia, è la ricerca egoistica del proprio appagamento a qualunque costo. Pertanto, guardare materiale pornografico non è un comportamento amorevole. Bisogna sforzarsi di rimanere nell’educazione cristiana per piacere a Dio e nello stesso tempo alla persona accanto.

Per riservare la propria moralità e quella della famiglia, la salute di sé stesso e di quelli che ti sono accanto, e voler avere la grazia di essere ascoltato e risposto dal Padre Creatore. “Questo è ciò che Dio vuole,” l’apostolo Paolo scrisse: “che vi asteniate dalla fornicazione, che ciascuno di voi sappia possedere il proprio vaso in santificazione e onore, non in concupiscenza di appetito sessuale; che nessuno arrivi al punto di danneggiare e abusare dei diritti del proprio prossimo.

(1Tessalonicesi 4:3-7): 1Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù: avete appreso da noi come comportarvi in modo da piacere a Dio, e così già vi comportate; cercate di agire sempre così per distinguervi ancora di più. Voi conoscete infatti quali norme vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù.

Perché questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dall’impurità, che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, non come oggetto di passioni e libidine, come i pagani che non conoscono Dio; che nessuno offenda e inganni in questa materia il proprio fratello, perché il Signore è vindice di tutte queste cose, come già vi abbiamo detto e attestato.

Dio non ci ha chiamati all'impurità, ma alla santificazione. Perciò chi disprezza queste norme non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo Santo Spirito. Riguardo all'amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi infatti avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri.

La pornografia sfrutta soprattutto i più deboli, le donne e i bambini. umiliandoli e li privandoli della loro dignità e diritti.

Chi guarda materiale pornografico prende parte a questo sfruttamento e lo alimenta sostenendolo. “Per quanto un uomo si consideri buono e corretto! Se fa uso di tali pratiche, li approva per mezzo del praticarli, rendendosi complice di chi li fa e li approva. Essendo incoscienti verso i deboli e le sofferenze a loro attribuiti! Costui non ha scuse, il “sì o il ma”, il peccato è peccato! Non esiste il piccolo o il grande peccato! “Il fatto che esso approvi la pornografia in silenzio, lo rende insensibile nei confronti della persona a cui dice di rispettare o voler bene, se non addirittura crudele nemico”.

Liberarsi dal vizio della pornografia

La schiavitù della pornografia è un vizio paragonabile ad una droga? Ma si può uscirne? La Bibbia ci dà speranza! Prima di conoscere Cristo, alcuni dei primi cristiani erano stati degli avidi fornicatori. “Paolo disse: Voi siete stati salvati da tutto ciò! Com’era avvenuto tutto ciò? Egli spiegò loro dicendo: “Siete stati “Santificati con lo Spirito del nostro Dio Padre in Cristo Gesù.

(1 Corinti 6:9-11): 9Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v'ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, 10né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio. 11Or tali eravate già alcuni di voi; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù e mediante lo Spirito del nostro Dio.

(1 Corinti 10:13). Non sottovalutate mai il potere dello spirito santo di Dio. “Dio è fedele” dice la Bibbia, “e non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare”.

Sì, vi guiderà e provvederà la via d’uscita da tutto ciò, se voi lo volete veramente.  13 Nessuna tentazione vi ha finora colti se non “umana, or Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d'uscita, affinché la possiate sostenere.

Se pregate decisamente e fedelmente, aprendo umilmente e continuamente il vostro cuore al Signore, portando il peso della vostra anima a Lui che è Misericordioso, sarete ascoltati di certo, e riceverete anche risposta alle vostre preghiere. Dio nella Sua Parola ci incoraggia dicendo: “Getta su “YHWH tuo PADRE” il tuo peso, ed Egli ti sosterrà"

(Salmo 55:22-23):22 Getta sull'Eterno il tuo peso, ed egli ti sosterrà; egli non permetterà mai che il giusto vacilli. 23 Ma Tu, o Dio, farai scendere costoro nel pozzo della perdizione; gli uomini sanguinari e fraudolenti non giungeranno alla metà dei loro giorni; ma io confiderò in te.

È giusto agire in armonia con le vostre preghiere! Dovete decidere in maniera risoluta e sincera di tenervi alla larga dalla pornografia. Un amico o un familiare fidato può esservi di grande aiuto, provvedendo nel sostegno e l’incoraggiamento di cui avete bisogno, per attenervi fermamente alla vostra decisione. Ci sono anche istituzioni cristiani, pronti a dare il loro aiuto, è chiaro che l’individuo è chiamato a prendere atto consapevolmente del consiglio e l’insegnamento offertogli, senza nascondere le ricadute e i sentimenti che lo legano ad essi. Questo Dio lo vede e dà il Suo aiuto per una buona riuscita e uscita da codesta prigionia. L’uomo dispone e Dio propone!

(Proverbi 27:11): Sii saggio, figlio mio, e allieterai il mio cuore
e avrò di che rispondere a colui che mi insulta.

Infatti bisogna sapere che guardare materiale pornografico offende Dio, se chiedete il Suo aiuto, può aiutarvi, e fornirvi maggior motivazione per smettere.

(Genesi 6: 5-6): Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male. 6 E il Signore si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo.

Non sarà una lotta facile, ma è possibile uscirne se si vuole realmente! I pericoli della pornografia sono concreti. La pornografia è dannosa e distruttiva. Corrompe chi la produce e chi la guarda. È un insulto per uomini e donne, un pericolo per i bambini, è una pratica da evitare. Per approfondire i veri pericoli che corrono su questo tema, basta informarsi sull’internet “pornografia “on-line, si vede da questi articoli il danno che questo può causare.

Essa ferisce mortalmente l’anima della vittima, con le ferite visibili o invisibili che causa con la sua perversione, e di conseguenza anche il corpo si ammala. Coloro che subiscono tali “trauma” lo restano a vita! La vittima può uscirne fuori solo se intraprendere un percorso di guarigione con il Supremo “Dottore Celeste. Accettando Gesù nella sua vita, affidandosi completamente al Suo operare in lui e nella sua anima, confidando a Lui tutti i suoi dolori che lo affliggono e perseguitano.

Lasciarsi cadere fra le Sue braccia e farsi trasportare oltre la tempesta. Non possiamo ignorare il danno che la pornografia causa, né tanto meno le conseguenze! Queste conseguenze oggi sono più che visibili nella nostra società:” HIV/Aids” e altre infezioni vari, oltre a quelle conseguenze invisibili! La pornografia incita l’individuo a vivere tali esperienze in un modo o nell’altro, distogliendo il suo pensiero dalle conseguenze che esse comportano.

Oggi più che mai ci dobbiamo svegliare! Come può il buon Dio sopportare una società così declinata e malata? Che futuro hanno i nostri figli? Con chi e come potranno formarsi una famiglia ad “immagine e volontà di Dio? Potranno aver fiducia della persona che gli è accanto? La perversione è allarmante nell’essere umano! O l’uomo incomincia a ragionare e cambiare “rotta, oppure si autodistrugge con le sue opere distruttive e perverse! Nonostante le conseguenze della caduta dell’uomo, una volta si aveva più timore di Dio e della Sua Legge.  Anche le condizioni di vita contribuivano a cercare Dio per mezzo della fede.

L’abbondanza e il benestare che è stata una Benedizione di Dio, e anche una via di uscita da tante sofferenze e povertà, è stata interpretata male! L’uomo invece di essere riconoscente al Creatore di tutto ciò, si è allontanato, facendo dell’abbondanza il suo “dio. Allontanandosi da Dio hanno trasformato l’abbondanza materiale in povertà spirituale. Chi si lascia ispirare dallo spirito mondano, non ha più una coscienza sana, e neanche i sensi del pudore.

Non si conoscono più limiti, quando il frutto è appetitoso deve essere mangiato, non importa a chi appartiene. Il mondo offre a tutti la libertà di soddisfare i propri piaceri, “io mangio il tuo, “tu mangi il mio. Non c’è più rispetto alcuno, né per l’amico né tantomeno per il nemico! Anzi è proprio colui di cui ti fidi che ti colpisce e tradisce. Il Signore ci insegna di non fidarsi degli uomini, ma solo di Lui.

(Isaia 2:22) Cessate di confidare nell’uomo, nelle cui narici non c’è che un soffio, quale conto si può fare di lui?

(Salmo 118:8) È meglio rifugiarsi nell’Eterno che confidare nell’uomo.

(Michea 7:5) Non fidatevi del compagno, non riponete fiducia nell’intimo amico; custodisci le porte della tua bocca davanti a colei che riposa sul tuo seno.

(Geremia 17:5) Così dice l’Eterno: «Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dall’Eterno! >

(Geremia 17:7) Benedetto l’uomo che confida nell’Eterno e la cui fiducia è l’Eterno!

È ora che torniamo alla Sorgente della Vita, e “insegniamo le Sue vie ai nostri figli prima che sia troppo tardi!

Cercare aiuto è indispensabile

Lo sforzo da fare per liberarsi dalla pornografia non va sottovalutato; può essere una battaglia difficile, ma non impossibile con l’intervento di Dio. Ci sono anche dei buoni dottori, attrezzi attraverso i quali Dio adopera, essi hanno curato e curano questi individui ossessionati dal sesso con successo; però la loro teoria e le promesse non bastano, ci vuole la forza di volontà dell’individuo, ma chi è ossessionato da codesta dipendenza non riesce a uscirne solo. Secondo gli esperti, per arrivare a raggiungere dei progressi dalla terapia, è fondamentale coinvolgere anche il coniuge se costui è sposato, contare sulla sua comprensione e aiuto.

La guarigione può avvenire più rapidamente se sono coinvolti tutti e due. “Entrambi sono feriti, entrambi hanno bisogno di aiuto. La persona non sposata, può ricevere sostegno da un amico o un familiare fidato. L’aiuto può venire anche indipendentemente, da chi è coinvolto nel problema e nella terapia. Una regola sperimentata è di parlarne “liberamente del problema e delle eventuali ricadute. “I segreti non aiutano ma distruggono. Nascondere vuol dire vergognarsi di far conoscere a gli altri chi si è veramente, aver paura delle reazioni degli altri.

Ma nonostante ciò è importante deporre la maschera, sia davanti a Dio che davanti a gli uomini. Davanti al Creatore non si può nascondere niente, Lui che scruta i fondamenti della Terra e dell’Universo, e anche il profondo del nostro cuore, cosa vogliamo nasconderci?  Nascondere a gli uomini la propria identità e modo di vivere è una gran fatica, spesso inappagata! La verità prima o poi viene sempre a galla, e allora la vergogna è più di prima.

Quindi c’è un solo modo per guarire nell’anima e nel corpo!

Togliersi la maschera! Accettare di essere caduto in una trappola del “diavolo” e di aver bisogno di aiuto, aprirsi e parlarne con la persona o le persone che ti stanno accanto, che ti possono esserti di conforto e aiuto. Riconoscere davanti a Dio di essere un peccatore bisogno del Suo intervento misericordioso. Riconoscere di aver ferito l’anima e di conseguenza anche il corpo di innocenti, di coloro che si fidavano di te, per primo chiedere a loro il perdono, e poi a Dio.

(Matteo.c.5. v.23-24) 23Se dunque stai per offrire la tua offerta sull’altare, (preghiera) e quivi ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, 24 lascia quivi la tua offerta dinanzi all’altare, e va’ prima a riconciliarti con tuo fratello; e poi vieni ad offrir la tua offerta al Signore.

Il messaggio che la pornografia invia, è questo:<< Fare sesso con chiunque e ovunque, in qualunque circostanza o modo che sia, esso è un piacere e occasione da non perdere, non lascia tracce o conseguenze indesiderati!

Come vede tutto questo Dio, a Luce della Bibbia

(Ebrei c.13.v.4-6):4Rispettate il matrimonio e siate fedeli, perché Dio sicuramente punirà gli immorali e gli adulteri.

(1 Corinti 6:18-20): 18 Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l’uomo commetta è fuori del suo corpo, ma chi pratica la fornicazione pecca contro il proprio corpo. 19Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito santo che è in voi, il quale avete da Dio? E voi non appartenete a voi stessi, 20 poiché siete stati comprati a caro prezzo. A tutti i costi, glorificate Dio nel vostro corpo.

(Romani 1:26-27): 26Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami, poiché anche le loro donne hanno mutato la relazione naturale in quella che è contro natura.27Nello stesso modo gli uomini, lasciata la relazione naturale con la donna, si sono accesi nella loro libidine gli uni verso gli altri, commettendo atti indecenti uomini con uomini, ricevendo in sé stessi la ricompensa dovuta al loro traviamento. Quello che la pornografia trasmette a riguardo del matrimonio, è che “esso è un impedimento ai piaceri sessuali di ogni modo! Quindi la pornografia annienta i valori del matrimonio biblico.

(Proverbi 5:18-19):18) Sia benedetta la tua fonte, e trova gioia nella sposa della tua gioventù. 19 Cerva d'amore, capriola di grazia, le sue carezze t'inebrino in ogni tempo, e sii sempre rapito nell'affetto suo.

(Genesi c.1.28) Dio li benedisse e disse loro: Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra.

(Genesi.2. v.24: 24): Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua moglie, e saranno una stessa carne.

(1 Corinti 7:3): 3 Il marito renda alla moglie ciò che le è dovuto; ma anche la moglie faccia similmente verso il marito.4 La moglie non esercita autorità sul proprio corpo, il marito similmente, nemmeno il marito esercita autorità sul proprio corpo, ma la moglie.5 Non ve ne private l’un l’altro, se non di comune consenso per un tempo fissato, per dedicarvi alla preghiera e unirvi di nuovo, affinché Satana non continui a tentarvi per la vostra mancanza di continenza.

Il messaggio che la pornografia “invia è questo: le donne servono solo a uno scopo, soddisfare i bisogni sessuali degli uomini.

Cosa dice Dio nella Bibbia

(Genesi 2:18): Poi il Signore Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile»

(Efesini 5:28-29): 28 Allo stesso modo anche i mariti debbono amare le loro mogli, come i loro propri corpi. Chi ama sua moglie ama sé stesso.

29 Poiché niuno ebbe mai in odio la sua carne; anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la Chiesa.

La pornografia dice: Uomini e donne sono schiavi dei propri impulsi sessuali.

Cosa Dio dice nella Bibbia a proposito.

(Colossesi 3:5): 5 Fate dunque morire le vostre membra che son sulla terra: fornicazione, impurità, lussuria, mala concupiscenza e cupidigia, la quale è idolatria. 6 Per queste cose viene l’ira di Dio sui figliuoli della disubbidienza; 7 e in quelle camminaste un tempo anche voi, quando vivevate in esse. 8 Ma ora deponete anche voi tutte queste cose.

(1 Tessalonicesi 4:4): 6 che nessuno 4che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, 5 non come oggetto di passioni e piaceri, come i pagani che non conoscono Dio; offenda e inganni in questa materia il proprio fratello, perché il Signore è Giudice di tutte queste cose, come già vi abbiamo detto e attestato.7 Dio non ci ha chiamati all'impurità, ma alla santificazione. 8 Perciò chi disprezza queste norme non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo Santo Spirito.

Bisogna avere rispetto delle donne anziani come madri, e le giovani come sorelle con ogni rispetto dovuto.

(1 Timoteo 5: 1-2): 1Non essere aspro nel riprendere un anziano, ma esortalo come fosse tuo padre; i più giovani come fratelli; 2 le donne anziane come madri e le più giovani come sorelle, in tutta purezza.

(1 Corinti 9:27): anzi tratto duramente il mio corpo e lo trascino in schiavitù perché non succeda che dopo avere predicato agli altri, venga io stesso squalificato.

La pornografia distruggere la fiducia e la sincerità reciproca nell’unione matrimoniale, essa è causa di incomprensioni e divisioni a danno dei deboli.

La preghiera è un pilastro d’appoggio sicuro, ma questo funziona solo se si è pronti ad un cambiamento del proprio modo di pensare e agire, se si rende conto del danno che si fa e si riceve.

Là fornicazione equivale all'adulterio.

La Bibbia condanna chiaramente l’adulterio.

Esso è considerato un peccato di gravità. Indica qualsiasi rapporto sessuale volontario fuori del vincolo matrimoniale, un “adulterio. “Specialmente una persona sposata che ha rapporti sessuali con altri, che non sia il suo proprio coniuge.

(Esodo 20:14-17): 14 Non commettere adulterio. 15 Non rubare. 16 Non attestare il falso contro il tuo prossimo. 17 Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna che sia del tuo prossimo".

L’infedeltà adultera, annienta e ferisce l’impegno preso nel matrimonio ad essere fedele al proprio coniuge.

Il matrimonio deve essere rispettato e onorato da tutti, e il letto coniugale non sia macchiato da infedeltà; poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri.

(Ebrei 13:4): Rispettate il matrimonio e siate fedeli, perché Dio sicuramente punirà gli immorali e gli adulteri. Sta scritto che “Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo.

(Ecclesiaste 3:11): Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo; egli ha perfino messo nei loro cuori il pensiero dell’Eternità, quantunque l’uomo non possa comprendere dal principio alla fine l’opera che Dio ha fatta.

Ha ordinato anche un tempo per l’intimità sessuale, per un uomo e una donna all’interno della relazione d’Amore nel matrimonio.

Avere questa relazione prima del matrimonio è (fornicazione) o con un altro partner dopo il matrimonio è (adulterio). Questo è una disobbedienza alla volontà di Dio. Anche se il tuo coniuge acconsentisse ad un incontro adultero, questo non lo renderebbe accettabile agli occhi di Dio.

Fuggite la fornicazione

L’Apostolo Paolo avverte chiaramente contro tali comportamenti

“Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l’uomo commetta, è fuori dal corpo; ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo.

(1 Corinzi 6:18 -20): 18Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l'uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà alla fornicazione, pecca contro il proprio corpo.19 non sapete che il vostro corpo è il Tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? 20 Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!

L’aver ricevuto un corpo da Dio è un grande privilegio, e perciò usiamolo per onorare Colui che ce lo ha dato. “Sappiamo che il nostro corpo è il Tempio dello Spirito Santo che è in noi e che abbiamo ricevuto da Dio? Quindi non appartiene a noi stessi. Poiché siamo stati comprati a caro prezzo. Glorifichiamo dunque Dio nel nostro corpo.”

(1 Corinzi 6:18-20): 18State lontani dall’impurità! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà all’impurità, pecca contro il proprio corpo. 19Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? Lo avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi. 20Infatti siete stati comprati a caro prezzo: glorificate dunque Dio nel vostro corpo!

Utilizzare i nostri corpi per glorificare Dio

(1 Tessalonicesi 4:3-5: 3 Poiché questa è la volontà di Dio: la vostra santificazione; che vi asteniate dalla fornicazione. 4 che ciascuno di voi sappia possedere il suo vaso il proprio (corpo) in santità ed onore, 5 non abbandonarsi a passioni disordinate, come fanno i gentili che non conoscono Dio,

La santificazione, è il processo che avviene in coloro che si offrono in obbedienza alla volontà di Dio, e il risultato sarà che diverremo partecipi della Sua Benedizione Santità, saremo formati a Sua somiglianza. Nel Nuovo Testamento Gesù spiega l’adulterio come una potenziale “intenzione nascosta nel cuore.

(Matteo 5:27-28) Voi avete udito che fu detto: Non commettere adulterio. Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. Lui specifica il comportamento disciplinare che si dovrebbe avere per evitare tale peccato.

(Matteo 5:29-30): Se dunque il tuo occhio destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo. E se la tua mano destra ti fa cadere in peccato, tagliala e gettala via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo.)

Qui il Signore ci dice di tenere sotto controllo le nostre richieste carnali, non altro! Che è meglio rinunciare a richieste illecite che ardere!)

Gesù Cristo è stato tentato come noi, senza commettere peccato

Quando siamo tentati da pensieri impuri, possiamo ricordare che Gesù è il nostro esempio! Lui ci ha aperto una via d’uscita dal peccato a tutti.

(Ebrei 4:15-16) 15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché Egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.

Accostiamoci al Trono della Sua Grazia, riceviamo di certo l’aiuto di cui abbiamo bisogno.

(Ebrei 2:18): Infatti, poiché Egli stesso ha sofferto la tentazione, può venire in aiuto a quelli che sono tentati.”

La felicità vera è quella che nasce da uno spirito adempiuto e appagato, non dal materialismo tanto meno dai piaceri carnali. La felicità basata sui piaceri carnali e materiali non è di lunga durata, essa dura finché la richiesta carnale è adempiuta! Ma anche in questo caso non colma il cuore! L’uomo che ha poco, soffre di manco, quello che ha troppo, non sa più come spendere la sua abbondanza, e incomincia a permettersi di tutto.

Oltrepassando i limiti della dignità umana, innalzandosi e credendosi di essere meglio degli altri. L’abbondanza dovrebbe essere un dono, una grazia ricevuta se fosse ben gestita, ma più del solito diventa oggetto di orgoglio e arroganza a danno dei deboli. Se essa fosse gestita con dignità e umiltà sarebbe una benedizione per tutti. Ma la natura umana tira ad accumulare e voler sempre di più, anche se realmente poi non si sa come gestire o godere il tutto. L’uomo fa tanti sacrifici per aver tutto quello che desidera, ma non si rende conto che la sua vita è appesa ad un filo sottile, se esso si spezza, lui non è più! Tutto il materialismo accumulato sarà dispero e consumato come pula al vento, il lavoro di una vita sparisce in un attimo.

Gesù ci dice di accumulare tesori nei cieli, perché lì dureranno in Eterno, e ne godremo i loro frutti eternamente. E non sulla terra, che sono destinati a scomparire come il vento che passa. Dio non condanna chi lavora lealmente e gestisce bene il frutto del suo lavoro, esso ne avrà benedizioni per sé stesso e la sua progenie. Beato colui che si ricorda di chi ha freddo, fame e sete, “esso accumula un tesoro nei cieli. Dio è con gli umili di cuore, e non vede di buon occhio un cuore orgoglioso; il Signore dice: chi si innalzerà Io l’abbasserò, ma chi si abbasserà Io lo innalzerò. Anche questo vuol significare Gesù con la Parabola dei Talenti.

(Matteo 25: V.14-30): Chi ha ricevuto di più, di più gli sarà richiesto, chi ha ricevuto di meno, meno gli sarà richiesto. Potremo chiederci cosa vuol significare qui Gesù!

Dobbiamo forse pagare le tasse anche a Dio? Realmente se paghiamo le tasse per gestirci sulla terra, è giusto che li paghiamo anche per gestire le cose dei cieli? Dio il Creatore ha collocato ogni cosa insieme, e questo per renderci un corpo unito e nello stesso tempo dipendente l’uno dall’altro. La corda che ci unisce è Dio, il Creatore di ogni cosa, che per mezzo del Suo Figlio Gesù Cristo ha “riunito ogni cosa insieme. Tutto il Creato che era stato sedotto e dominato dal geloso avversario il “diavolo, è stato “Riscattato da Gesù Cristo, per mezzo del Suo Sacrificio sulla Croce.

Anche se apparentemente il “maligno “l’avversario sembra di dominare e avere ogni cosa sotto il suo potere, non è realmente così! Lui ha poteri sull’uomo e sulle ricchezze materiali di questo mondo, ma solo per mezzo dell’uomo stesso, che sin dall’inizio l’ha ricevuto in affidamento da Dio. Ma nonostante ciò “satana” non può operare liberamente e indisturbato, ma solo sotto il controllo di Dio! Lui lascia operare (satana) lì dove l’uomo disobbediente decide liberamente di ascoltarlo e seguirlo!

Ma interviene contro i suoi disegni malvagi verso coloro che si affidano al Signore. Tornando al collage “Creato” noi siamo una parte di esso geneticamente, e quindi siamo stati creati per vivere uniti e in comunione fra noi e con il Creatore. Sia l’uomo che le creature esistenti, sono stati creati dalla polvere e dal liquido vitale (acqua). Sono stati plasmati con la materia, e vivificati dall’Alito vivente di Dio.

(Genesi c.1: v.24) Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie». E così avvenne: 25 Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. 26 E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza.

(Genesi c.2: v.7) allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.

(Genesi c.1: v.29): 29 Poi Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. 30 A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde >>. E così avvenne.

Nel libro della Genesi vediamo che Dio ha dato tutto nelle mani dell’uomo, lui ha piena libertà e responsabilità di operare sulla Terra.

Dio Benedisse la Sua Opera

(Genesi c.1: v.28) 28 Dio li benedisse e disse loro:<< Siate fecondi e moltiplicatevi.” Dio vide che tutto quello che aveva fatto era “buono” e lo “Benedisse” Benedizione vale a dire: “Vita” permettere che “l’opera diventi “vivente e prospera” e adempia il compito per la quale è stata generata. Il Creatore ha messo a disposizione delle Sue creature tutto il necessario, perché potessero vivere sani e sereni e in comunione con Lui e fra loro, senza manco di niente.

(Genesic.1: v.1-10) 10 Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. 11 E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie >>.

E così avvenne: 12 la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie, e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona.”

Tutto è stato creato in “Armonia con sé stesso e il Creatore, vivere e infondersi l’un nell’altro, rispettandosi a vicenda. Fare esperienze e acquistare sapienza, insegnando il bene e il male e fare le giuste scelte. Infondersi l’un nell’altro vuol dire sentirsi tutti un pezzo del collage, trovarsi nella stessa barca ed essersi utili l’un l’altro. Sforzarsi ad accettare la diversità di essere, e comprendere il messaggio dell’altro. Il virus più pericoloso è l’indifferenza, ignorare la sofferenza altrui e il grido di aiuto di ogni creatura.

Dove l’indifferenza abbonda non permette all’individuo di vivere in armonia con il resto del Creato, e lo spinge a diventare immune ai sentimenti e i bisogni delle altre creature. Noi siamo un pezzo di questo collage, e se non restiamo in comunione con il resto di esso, diventa incompleto e incomincia a screpolare. Il disordine mondiale nasce dall’indifferenza e l’intolleranza egoistica dell’uomo.

Il Creatore, non ha creato tutte le cose a nostra somiglianza e piacere, ma alla “Sua! L’uomo vorrebbe che tutto prosegue a suo piacimento: per esempio (questo o quello non mi piace, quello o quella non la pensa e vede come me, questo o quello non è di mio gusto ecc.) Dio non ha creato tutte le creature uguali, ma diverse e indipendenti l’uno dall’altro, e questo vale anche per l’uomo! Lui ha creato tutto e tutti per adempire un compito complimentare ed essenziale alla vita del creato stesso. Dio dice che ognuno di noi è un esemplare “unico in mezzo a miliardi di esseri umani! E questo vale anche per le altre creature.

Anche se c’è una certa somiglianza fra loro, qualche cosa di certo lo assimila dall’altro. In questo vediamo la perfezione inscrutabile del Creatore, “Fonte di Vita di tutti e tutto. Questo ci fa capire l’importanza del rispetto e l’accettanza della “diversità. In conclusione, l’uomo che si incammina con Dio incomincia anche a comprendere il Suo piano, e questo lo rende fiducioso e tranquillo, sapendo che ogni cosa volgerà a fin del nostro bene. Dove è Dio, c’è anche il Suo Spirito che “Opera e unisce nell’amore. Una vita in comunione con gli altri è solo possibile sé Dio è il suo fondamento.

Lui rende possibile quello che all’uomo è impossibile. Lui è Amore, e dove c’è la Sua presenza c’è anche armonia reciproca fra l’uomo e il Creato. L’amore non ignora e non è indifferente, essa non è arrogante né egoista, non si innalza, ma è umile, non cerca solo il proprio interesse, ma anche quello altrui. Non cerca la disuguaglianza, ma l’uguaglianza, non ama le incomprensioni e le contestazioni, ma cerca la riconciliazione e la comprensione reciproca, essa è sensibile ai bisogni altrui. L’amore ci rende capaci di gestire meglio la propria vita, e nello stesso tempo comprendere meglio gli altri.

L’uomo dovrà infine rendere conto di tutto quello che ha fatto qui sulla terra di bene e di male. Dio ha dato all’uomo dei limiti da rispettare, se non li rispetta né paga le conseguenze, e questo già ancora quando è in vita. Come abbiamo già visto prima, che Dio ha creato tutta la materia sia umana che animale ecc. dalla polvere della terra, questo è un elemento che ci unisce tutti. Questo vuol dire che siamo fatti della stessa materia, e quindi abbiamo anche gli stessi privilegi (libertà di scelta di vita e di opinioni.

L’uomo è il privilegiato fra essi, e ha avuto tutto in affidamento

Codesto incarico è di prendersene cura, non di dominarli e distruggerli!

(Genesi.c.1: v. 24-25) Dio disse: << La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie >>. E così avvenne: 25 Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie.

L’acqua è l’altro elemento che ci unisce al resto delle creature

(Genesi.c.2: v.4-7 ) Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, 5nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata - perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo, 6 e faceva salire dalla terra l'acqua dei canali per irrigare tutto il suolo, 7 allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.

(Genesi c.2: v.15) Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.

Questo vale anche per il Matrimonio, il matrimonio è stato creato per una benedizione fra due persone e la loro progenie. Chi distrugge il matrimonio attraverso l’arroganza e la dominanza, non parlando dell’adulterio, esso distrugge il “giardino dell’Eterno, quel giardino affidatogli per prendersene cura il meglio possibile.

Andiamo un po' nei dettagli della cura del giardino

Per prima viene il trattamento dei semi a secondo la loro natura, i semi esotici per esempio richiedono tutto un altro trattamento e ambiente, poi metterli possibilmente a bagno per abbreviare il processo di germinazione, preparare il semenzaio con un terreno fertile e privo di insetti nocivi ecc. Poi seminarli nel terreno a secondo delle loro richieste, i piccoli semi vanno seminati quasi in superfice, e coperti con poco terriccio, i più grandi ad un centimetro o due di profondità circa. Avere esperienza e conoscenza del tema è essenziale per la buona riuscita.

L’umidità, la temperatura e la cura premurosa è vitale per una buona riuscita. Appena i semi germogliano ci vuole tanta grazia e pazienza accurata per poter far crescere. Finita la prima fase bisogna continuare a prendersi cura di queste piantine deboli e inermi, esposti ad ogni minimo pericolo possibile, la loro sopravvivenza dipende da colui che c’è l’ha in affidamento. Se è un buon giardiniere esperto e pazienzioso, avrà dei buoni risultati, altrimenti no. Ugualmente è nel matrimonio e la famiglia. Essi sono basati sulla fedeltà, l’amore e la comprensione reciproca, che è l’ingrediente “essenziale per un buon funzionamento di esso:( il terreno fertile).

Le creature deboli hanno bisogno di molta attenzione ed esperienza, e pazienza. Le piantine non curate bene, non vivono ma sopravvivono. La famiglia è paragonabile ad un semenzaio, o a una nidiata! La buona riuscita del semenzaio dipende dal buon seme e dalla cura del giardiniere. Una nidiata sana, dipende dall’esperienza e l’attenzione dei genitori. Una famiglia compatta e unita in comunione fra loro e con il Creatore, è pronta a resistere anche alle tempeste della vita.

La pianta che è cresciuta in un terreno fertile e sano, è resistente anche ai parassiti e le tempeste, essa ringrazierà con la sua abbondanza di frutti appetitosi e gustosi, frutti che a loro volta produrranno buoni semi, pronti a dare vita a una nuova generazione. Beato l’albero le cui radici si abbeverano alla sorgente, esso non essiccherà mai, e non cesserà mai di portar frutto. Beati tutti quelli che scelgono la vita e i suoi valori, non i piaceri materiali, essi sono solo adempimenti momentanei. Cerchiamo la comunione e la Santificazione con il Signore in primo posto, e tutto il resto ci verrà dato a secondo i nostri fabbisogni.

Gesù pur essendo il Figlio di Dio, ha vissuto per un tempo nella carne, e quindi era esposto a tutti i desideri di essa. Ma Lui decise di “Adempire il piano di Dio per il bene e la salvezza di tutto e tutti. Pur avendo la libertà di scegliere fra il bene e il male, i piaceri della carne o dello Spirito, Lui scelse di ubbidire al Padre e adempire la Sua volontà, nonostante sapeva bene cosa gli aspettasse. La Sua carne preferiva evitare tutte quelle sofferenze, ma lo Spirito sapeva che era l’unica via per salvare un intero Creato, finito sotto il dominio del “diavolo per mezzo della disubbidienza dell’uomo.

(Per la “disubbidienza di un solo uomo (Adamo) il peccato ha preso il sopravvento su tutti, per “l’ubbidienza di un solo Uomo Cristo Gesù “esso è stato annientato.

(Romani c.5: v.18-19): 18Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. 19Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.

Quindi l’ubbidienza al Padre era prioritaria per Gesù, era più importante dei piaceri materiali. Gesù Cristo ha scelto l’ubbidienza per fedeltà e amore verso il Padre, ma anche verso tutti noi che andavamo errando senza meta. Cristo è il capo della chiesa, l’uomo è il capo della famiglia! Come Cristo ha scelto di ubbidire al Padre per amore, e per salvare ciò che era stato da Lui creato! Così anche l’uomo offra priorità e fedeltà nel matrimonio e nella famiglia per mezzo dell’amore vero.

E come Cristo si è sacrificato in ubbidienza, al nostro posto, per darci un futuro prospero e felice! Così faccia anche colui che è capo della famiglia, “l’uomo, “questo vale anche per la donna, amore e fedeltà e sincerità! Chi decide di unirsi in matrimonio e formare una famiglia, sii “anche pronto ad offrire sé stesso come sacrificio d’amore per “essa, e di non cercare il piacere fuori dal matrimonio!

Ma si carichi la sua croce sulle spalle, e sii fedele fino alla fine, come Cristo lo è stato fino alla morte sulla croce per noi. In questo consiste l’amore Divino, ubbidienza fedele! In questo si Glorifica il Padre Eterno, nel matrimonio e fuori di esso, e se ciò avverrà, la Sua “Benedizione è pronta. Allora diventiamo una benedizione e un esempio per gli altri. Il Signore ci dice: siate luce, siate una lettera da leggere, se la Sua Luce risplende in noi, saremo luce, se è presente in noi, saremo una lettera da leggere.

L’adulterio nella Bibbia

Nella Bibbia l'adulterio è peccato, indica qualsiasi rapporto sessuale volontario fuori dal matrimonio. Essa paragona l'adulterio alla fornicazione, che significa infrangere la fedeltà coniugale.

L'adulterio è un atto proibito nella Bibbia, perché esso viola il concetto della santità della famiglia e del matrimonio

(Esodo 20:14): 14 Non commettere adulterio. 15 Non rubare. 16 Non attestare il falso contro il tuo prossimo. 17 Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna che sia del tuo prossimo».

(Deuteronomio 5:18): 18 Non commettere adulterio. 19 Non rubare. 20 Non attestare il falso contro il tuo prossimo. 21 Non concupire la moglie del tuo prossimo, e non bramare la casa del tuo prossimo, né il suo campo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna che sia del tuo prossimo". "22 Queste parole pronunziò l’Eterno parlando a tutta la vostra radunanza, sul monte, di mezzo al fuoco e alla nuvola e al buio, con voce di “Tuono, senza aggiungere altro. Le scrisse su due tavole di pietra, e me le diede.”

In Levitico questo tema viene specificamente messo in evidenza

(Levitico 18:20-30): 20 Non avrai relazioni carnali con la moglie del tuo prossimo per contaminarti con lei.

21Non darai dei tuoi figliuoli ad essere immolati a Moloc; e non profanerai il nome del tuo Dio. Io sono l’Eterno.

22Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole.

23Non t’accoppierai con alcuna bestia per contaminarti con essa; e la donna non si prostituirà ad una bestia: è una mostruosità.

24Non vi contaminate con alcuna di queste cose; poiché con tutte queste cose si son contaminate le nazioni ch’io sto per cacciare dinanzi a voi.

25Il paese n’è stato contaminato; onde Io punirò la sua iniquità; il paese vomiterà i suoi abitanti.

26Voi dunque osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni, e non commetterete alcuna di queste cose abominevoli: né colui ch’è nativo del paese, né le forestiere che soggiorna fra voi.

27Poiché tutte queste cose abominevoli le ha commesse la gente che v’era prima di voi, e il paese n’è stato contaminato.

28Badate che, se lo contaminate, il paese non vi vomiti come vomiterà la gente che vi stava prima di voi.

29Poiché tutti quelli che commetteranno alcuna di queste cose abominevoli saranno sterminati di fra il loro popolo.

30Osserverete dunque i miei ordini, e non seguirete alcuno di quei costumi abominevoli che sono stati seguiti prima di voi, e non vi contaminerete con essi.

Io sono l’Eterno, l’Iddio vostro". (Non avrai relazioni carnali con la moglie del tuo prossimo per contaminarti con lei." Questo è considerata tanto grave da meritare la morte.

(Levitico 20:10-12): 10 Se uno commette adulterio con la moglie d’un altro, se commette adulterio con la moglie del suo prossimo, l’adultero e l’adultera dovranno esser messi a morte. 11 Se uno si giace con la moglie di suo padre, egli scopre la nudità di suo padre; ambedue dovranno esser messi a morte; il loro sangue ricadrà su loro. 12 Se uno si giace con sua nuora, ambedue dovranno esser messi a morte; hanno commesso una cosa abominevole; il loro sangue ricadrà su loro.

(Giovanni 8:5): 5-7 Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare queste tali; e tu che ne dici? “6 Dicevano questo per metterlo alla prova, per poterlo accusare. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito in terra. 7E siccome continuavano a interrogarlo, egli, rizzatosi, disse loro: Chi di voi è senza peccato, scagli il primo la pietra contro di lei.

Sebbene la legge di Mosè non specifichi come vada eseguita questa pena, essa è spiegata nel Nuovo Testamento come lapidazione:" (Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare tali donne, tu che ne dici?") Questo viene chiesto a Gesù! Ma sappiamo che Lui è venuto per “graziare non per condannare! E quindi Gesù graziò la donna, che glie ne fu riconoscente! Il peccato dell’adulterio è un peccato grave ha gli occhi di Dio!

Esso è anche la causa di tanta perversione nel mondo, che Dio non ignorerà di certo. Il Signore è pronto a perdonare tali trasgressioni solo tramite il “pentimento vero. Questo è possibile “grazie al Sacrificio di Cristo Gesù. Lui si è immolato al nostro posto, perché ottenessimo grazia per i nostri peccati presso il Padre! Questa grazia si riceve dal momento che il “trasgressore si rende conto della gravità del problema e del peccato, e cerca la riconciliazione con Dio per mezzo del Suo amato figlio Gesù Cristo. Questo deve avvenire dal profondo del Cuore,

(Giovanni. c. 8: v.10-11): 10 E Gesù, rizzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: Donna, dove sono quei tuoi accusatori? Nessuno ti ha condannata? 11 Ed ella rispose: Nessuno, Signore. E Gesù le disse: Neppure io ti condanno; va’ e non peccar più.

Il Signore è Colui che si è caricato delle nostre debolezze, ed è pronto a venirci incontro ed aiutarci, ma questo è possibile solo se l’individuo vuole cambiare rotta, e si rende conto che da solo non può farcela. Il Signore è Colui che scruta i “cuori, e non si lascia ingannare dall’apparenza! Il pentimento deve avvenire dal profondo del cuore, e il prezzo è di cambiare “rotta!

L’adulterio Sotto la Legge era condannato severamente con la pena di “morte. Ci può sembrare orrendo tutto questo! Ma Dio non è solo “Amore, ma anche “Giustizia e “Ordine! L’ordine parte dal capo famiglia! 1-Dio è il padre Eterno! 2- Il padre genetico che è il padre di famiglia! 3-I politici che sono i padri responsabile della “Nazione! Tutti hanno una loro responsabilità! Essi hanno il dovere di “amministrare la guida della loro famiglia, o della loro Nazione, con piena responsabilità!

Non sono la grande volpe che distruggono la vigna, ma sono le piccole ad incominciare, anche perché esse sono poco visibili! Se colui che deve amministrare l’ordine, sia nella famiglia che nella Nazione, chiude gli occhi davanti all’ingiustizie, facendo finta di non vedere, oppure fa agevolazioni basati su piaceri e simpatie, che “padre di famiglia è? Lui dovrebbe tenere l’ordine ed essere un “esempio per gli altri, ma se lui stesso commette e approva la corruzione, come può esserci ordine e serenità nella famiglia, o nella “Nazione?

L’educazione non si affronta sempre con i buoni metodi! Più delle volte per tenere l’ordine ci vuole la “frusta! L’uomo pur conoscendo le conseguenze non ascolta e non mette in pratica il sano insegnamento, per il suo bene e quello degli altri, e questo porta al baratro. Ma Dio “Opera da Sovrano e con Giustizia per il bene di tutti.

Lui è Luce, Verità e Vita, e questo ci dice tutto! Non può far passare il colpevole per innocente e viceversa, altrimenti non sarebbe un Padre Giusto e “Veritiero.

In Deuteronomio (22:22): Quando si troverà un uomo a giacere con una donna maritata, ambedue morranno, l’uomo che s’è giaciuto con la donna, e la donna. Così toglierai via il male di mezzo ad Israele.

Non viene dettagliatamente prescritto il modo in cui vada punita l'adultera, ma vediamo nei prossimi versetti.

(Ezechiele 16:40 / 23:43-47) si menzioni la lapidazione come l'appropriato castigo.

(Deuteronomio 22:23.24) una giovane donna” adultera fidanzata ad un uomo deve essere lapidata assieme al suo partner colpevole.

Vediamo che Dio cerca di trovare anche delle soluzioni in certi casi, per esempio: “se lo scempio avviene con una donna giovane non promessa sposa,

(Deutoronomio.c.22:28-29): 28 Se un uomo trova una fanciulla vergine che non sia fidanzata, e l’afferra, e si giace con lei, e sono sorpresi, 29 l’uomo che s’è giaciuto con lei darà al padre della fanciulla cinquanta sicli d’argento, ed ella sarà sua moglie, perché l’ha disonorata; e non potrà mandarla via per tutto il tempo della sua vita.)

Dobbiamo sapere che ai tempi, una donna disonorata non poteva più prendere marito, perché era considerata una “meretrice! E per questo che Dio usa il metodo duro su questo tema! Immaginiamoci come poteva essere la situazione ai tempi per una donna malcapitata! Essa era esclusa e mal vista da tutti, specialmente dalla propria famiglia, era trattata simile ad una “lebbrosa! Non aveva nessuna possibilità di prendere più marito e formarsi una famiglia! Ma era costretta a restare zitella, e per lo più essere provocata e tentata da tutti, come “oggetto di piaceri sessuali! Se essa non veniva lapidata, veniva straziata a vita per mezzo di tali discriminazioni.

Queste crudeli sofferenze verso gli innocenti, attirava l’ira di Dio Padre sui colpevoli. Se Lui condanna l’adulterio nel “matrimonio e fuori di esso, è solo per risparmiare alle persone coinvolte sofferenze e conseguenze inutili. Sappiamo che il motivo più frequente che porta al divorzio dei coniugi, è l’infedeltà e il tradimento fuori dal matrimonio. L’infedeltà e il tradimento hanno diverse facce! “pornografia - tradimenti sessuali - umiliazioni del coniuge fuori della sfera privata - giochi d’azzardo e vizi vari che prosciugano le risorse dovute alla famiglia ecc.! Tutto l’insieme entra nella sfera dell’infedeltà. Se l’uomo si attiene alle Leggi di Dio, si risparmia tante sofferenze, e viene appagato dalla serenità armoniosa in sé stesso e con gli altri.

Tornando indietro nei tempi dell’antico Testamento. la pena di morte poteva essere inflitta su una persona "colta in flagrante adulterio"

(Giovanni 8:4): la donna sospettata dal marito d'aver commesso adulterio doveva essere sottoposta ad un processo per stabilire la sua innocenza o essere manifestata come peccatrice da un giudizio Divino.

(Numeri 5:11-16/ 29-31): 11 Il SIGNORE disse ancora a Mosè: 12 «Parla ai figli d'Israele e di' loro: "Se una donna si svia dal marito e commette un'infedeltà contro di lui; 13 se uno ha relazioni carnali con lei e la cosa è nascosta agli occhi del marito; se ella si è contaminata in segreto senza che vi siano testimoni contro di lei o che sia stata còlta sul fatto,

14 qualora lo spirito di gelosia s'impossessi del marito e questi diventi geloso della moglie che si è contaminata, oppure lo spirito di gelosia s'impossessi di lui e questi diventi geloso della moglie che di fatto non si è contaminata, 15 quell'uomo condurrà la moglie dal sacerdote, e porterà un'offerta per lei: un decimo d'efa di farina d'orzo; non vi spanderà sopra olio né vi metterà sopra incenso, perché è un'oblazione di gelosia, un'oblazione commemorativa, destinata a ricordare un'iniquità. 16 Il sacerdote farà avvicinare la donna, e la farà stare in piedi davanti al SIGNORE.

29-31/ 29 Questa è la legge relativa alla gelosia, per il caso in cui la moglie di uno si svii ricevendo un altro invece di suo marito e si contamini, 30 per il caso in cui lo spirito di gelosia s'impossessi del marito e questi diventi geloso della moglie; egli farà comparire sua moglie davanti al SIGNORE e il sacerdote applicherà questa legge integralmente. 31 Il marito sarà immune da colpa, ma la donna porterà la pena della sua iniquità"».

Sebbene l'adulterio sia una trasgressione molto grave davanti a Dio, l’uomo è soggetto a caderci.

(Giobbe 31:9-11), “essa non poteva essere estirpata, e sia uomini che donne ne erano spesso trovati colpevoli.

(Giobbe 24:15): L'occhio dell'adultero spia il buio e pensa: «Nessun occhio mi osserva!».

(Giobbe 31:9): 9Se il mio cuore si lasciò sedurre da una donna e sono stato in agguato alla porta del mio prossimo,

(Proverbi 2:16-19): 16per salvarti dalla donna straniera, dalla forestiera che ha parole seducenti,17che abbandona il compagno della sua giovinezza e dimentica l'alleanza con il suo Dio. 18La sua casa conduce verso la morte e verso il regno delle ombre i suoi sentieri. 19Quanti vanno da lei non fanno ritorno, non raggiungono i sentieri della vita.

(Proverbi 7/ 5):5perché ti preservi dalla donna forestiera, dalla straniera che ha parole di lusinga.) Anche Davide si rende colpevole d'adulterio, concludendosi in omicidio.

(2 Samuele 11:2-5): 2Un tardo pomeriggio Davide, alzatosi dal letto, si mise a passeggiare sulla terrazza della reggia. Dalla terrazza vide una donna che faceva il bagno: la donna era molto bella d’aspetto. 3Davide mandò a informarsi sulla donna. Gli fu detto: «È Betsabea, figlia di Eliàm, moglie di Uria l’Ittita». 4Allora Davide mandò messaggeri a prenderla. Ella andò da lui ed egli giacque con lei, che si era appena purificata dalla sua impurità. Poi ella tornò a casa.
5La donna concepì e mandò ad annunciare a Davide: «Sono incinta». Dopo il peccato Davide si ravvede sinceramente davanti a Dio

L'adulterio si estende soprattutto per l'influenza di profeti e sacerdoti immorali

(Salmo 51:1-8): 3 Perché ti vanti del male, o prepotente? Dio è fedele ogni giorno.
4 Tu escogiti insidie; la tua lingua è come lama affilata, o artefice d’inganni! 5 Tu ami il male invece del bene, la menzogna invece della giustizia. 6 Tu ami ogni parola che distrugge, o lingua d’inganno. 7 Perciò Dio ti demolirà per sempre, ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda e ti sradicherà dalla terra dei viventi. 8 I giusti vedranno e avranno timore e di lui rideranno.

(Geremia 23:10-14): 10 Il paese infatti è pieno di adùlteri; il paese infatti è tormentato a causa della maledizione che lo colpisce; i pascoli del deserto sono inariditi. La corsa di costoro è diretta al male, la loro forza non tende al bene. 11 «Profeti e sacerdoti sono empi, nella mia casa stessa ho trovato la loro malvagità»,
dice il SIGNORE.12 «Perciò la loro via sarà per loro come luoghi sdrucciolevoli in mezzo alle tenebre; essi vi saranno spinti e cadranno; poiché io farò venire su di loro la calamità, l'anno in cui li visiterò», dice il SIGNORE.

13 «Avevo ben visto cose insensate tra i profeti di Samaria; profetizzavano nel nome di Baal e traviavano il mio popolo Israele. 14 Ma in mezzo ai profeti di Gerusalemme ho visto cose nefande.

(Geremia 29:23): 23 Poiché essi hanno operato cose nefande in Gerusalemme, hanno commesso adulterio con le mogli del prossimo, hanno proferito in mio nome parole senza che io avessi dato loro alcun ordine. Io stesso lo so bene e ne sono testimone. Oracolo del Signore».

Nonostante le leggi penali nella Bibbia considerino solo la trasgressione del comandamento della castità, la legge morale condanna pure le pratiche adultere commesse dall'occhio e dal cuore “adulterio virtuale.

(Giobbe 31:1-12): 1 Avevo stretto con gli occhi un patto di non fissare neppure una vergine. 2 Che parte mi assegna Dio di lassù e che porzione mi assegna l'Onnipotente dall'alto? 3 Non è forse la rovina riservata all'iniquo e la sventura per chi compie il male? 4 Non vede egli la mia condotta e non conta tutti i miei passi?
5 Se ho agito con falsità e il mio piede si è affrettato verso la frode, 6 mi pesi pure sulla bilancia della giustizia e Dio riconoscerà la mia integrità.

7 Se il mio passo è andato fuori strada e il mio cuore ha seguito i miei occhi, se alla mia mano si è attaccata sozzura, 8 io semini e un altro ne mangi il frutto e siano sradicati i miei germogli. 9 Se il mio cuore fu sedotto da una donna e ho spiato alla porta del mio prossimo, 10 mia moglie macini per un altro e altri ne abusino; 11 difatti quello è uno scandalo, un delitto da deferire ai giudici, 12 quello è un fuoco che divora fino alla distruzione e avrebbe consumato tutto il mio raccolto.

Gesù Cristo mette in evidenza l’adulterio virtuale

(Matteo 5:28): Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per appetirla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. Ugualmente la condanna fatta da Gesù agli “ipocriti che condannavano l'adulterio, mentre loro stessi si rendevano colpevoli di trasgressioni immorali e sessuali.

Ma dato che continuavano ad interrogarlo, Egli alzato il capo, disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra contro di lei» (Giovanni 8:7).

Nonostante che Gesù contesti a gli accusatori il diritto di eseguire la condanna verso di lei, nello stesso tempo Lui non condona il peccato dell'adultera, ma la esorta a non peccare più in tal modo, indicandogli così l’importanza della guarigione dal suo problema, di non ricadere di nuovo, di evitare così la condanna capitale.

(Giovanni 8:11). Le parole di Gesù devono essere considerate come il perdono, l'assoluzione di un peccatore che si ravvede del suo peccato.

Quando Gesù discute sulle pratiche del divorzio

(Deuteronomio 24:1-3): 1 Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che essa non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casa. 2 Se essa uscita dalla casa di lui, va e diventa moglie di un altro marito 3 e questi la prende in odio, scrive per lei un libello di ripudio, glielo consegna in mano e la manda via dalla casa, o se quest'altro marito che l'aveva presa per moglie, muore, 4 il primo marito che l'aveva rinviata, non potrà riprenderla per moglie dopo che essa è stata contaminata, perché sarebbe abominio agli occhi del Signore; tu non renderai colpevole di peccato il paese che il Signore tuo Dio sta per darti in eredità.

Queste Leggi Dio li ha dati a Mosè, “Essendo a conoscenza della durezza e la stoltezza che viene dall’intimo dell’uomo!

A proposito di ciò Gesù disse: "Per la “durezza del vostro cuore, Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così. 9 Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra “commette adulterio".

L’amore vero non pecca

Quindi un coniuge che tradisce l’altro non è veramente innamorato

Ma ci sono altri interessi in campo! Un matrimonio che non è basato sull’amore (Agape) non è destinato a durare. In questo caso non sono due cuori uniti ma separati. Non è un matrimonio basata sull’amore, ma solo un contratto di convivenza fra i due. Sappiamo che l’amore (Agape) è essenziale per una vita serena e appagata. Il sentimento (Amore) è il fluido vitale che ci unisce, se esso non è verace l’altro lo percepisce e ne soffre. Un amore finto non regge perché non c’è benedizione. Il matrimonio voluto e “approvato da Dio, è quello che si basa sull’amore vero e fedele.

Parliamo chiaramente dell’amore (Agape),” che non è quello basato sul piacere carnale e superficiale, “esso non condanna l’innocente ma il colpevole, e quindi è dalla parte del colpito non del colpevole. Se un coniuge viene abbandonato per l’infedeltà dell’altro, non deve essere ancora condannato a “subire, ma “graziato a “vivere. Quindi può ricostruirsi una vita, e con il consenso di Dio risposarsi e formarsi una famiglia. “L’amore (Heros) è l’amore del piacere, ed è l’opposto dell’altro!

Gli adulteri, sono trasgressori “di tutti i Comandamenti dati da Dio a Mosè

(Esodo 20:1-17): 1 Allora Iddio pronunziò tutte queste parole, dicendo:
2‘Io sono l’Eterno, l’Iddio tuo, che ti ho tratto dal paese d’Egitto, dalla casa di servitù. 3 Non avere altri dii nel mio cospetto. (la pornografia, "l’amore (Heros) può diventare il tuo “dio” nel momento che tu dipendi da esso! 4 Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù né cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; Oltre al culto di Immagini e sculture vari ecc.

È idolatria anche «Immaginarsi nel cuore e nella mente, le diverse perversioni che fanno parte del sesso illecito e pornografia."

5 non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno,

l’Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano.

Il Signore Iddio ci dice chiaramente di non inginocchiarci davanti a tali cose! Inginocchiarsi, vuol dire chiaramente “essere dipendenti, schiavi di essi!

6 e usa benignità, fino alla millesima generazione, verso quelli che m’amano e osservano i miei comandamenti.

Lui prende piacere in quelli che prendono piacere nelle sue vie e lo seguono.

7 Non usare il nome dell’Eterno, ch’è l’Iddio tuo, in vano; perché l’Eterno non terrà per innocente chi avrà usato il suo nome in vano.

Quante volte si dice: "bè, il sesso lo ha creato Dio, «quindi è un frutto che ci ha messo a disposizione, e quindi ne possiamo fare uso a nostro piacimento!

Costoro non solo rigirano, ma annullano l’unione voluta da Dio.

(Genesi.c.1-2) mangiando del frutto nel modo sbagliato e vietato,” (commettendo peccato) nel Suo nome, e quindi è infamia verso il Creatore!

8 Ricordati del giorno del riposo per santificarlo.

“Santificare il Giorno di Dio “significa aver rispetto assoluto di Lui, adempiendo la Sua volontà.
9 Lavora sei giorni e fa’ in essi ogni opera tua;

“In quei sei giorni, opera non per piacere solo a te stesso ma al tuo Creatore, e questo vale ancora di più per il giorno del riposo che dovrebbe essere consacrato all’Eterno, e non ai piaceri materiali!
10 ma il settimo è giorno di riposo sacro all’Eterno, ch’è l’Iddio tuo; non fare in esso lavoro alcuno, né tu, né il tuo figliuolo, né la tua figliuola, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero ch’è dentro alle tue porte;

Questo equivale alla risposta precedente!
11 poiché in sei giorni l’Eterno fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò ch’è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò l’Eterno ha benedetto il giorno del riposo e l’ha santificato. 12-Onora tuo padre e tua madre: il che vuol dire, vivere in modo di dargli onore e non vergogna. La felicità dei genitori è influenzata in gran parte dalla vita che i figli conducono, loro possono essergli d’onore o di vergogna a secondo le vie che scelgono.

13 -Non uccidere: Questo comandamento è principale nel tema “Pornografia e sesso! La pornografia è diabolica, e questo non è messo in dubbio. Un individuo che fa uso di tali pratiche, fa del male a sé stesso e a gli altri, in un modo o in un altro! Non parlando della fantasia sporca che nutre. Tanti delitti sono frutto di tali “ossessioni diaboliche! Quindi queste pratiche conducono ad uccidere, sia il corpo, ma anche l’anima di chi la scampa! Questo non è solo un semplice omicidio, ma un’”omicidio doppio, esso uccide il corpo e l’anima delle vittime!

14- Non commettere adulterio: Questo è chiaro, abbiamo visto le conseguenze che esso comporta!

15-Non rubare: Quando uno desidera morbosamente quello che non gli appartiene, sia una donna o un uomo, oppure altre cose materiali, fino al punto di attirarli a sé con intrighi o calunnie, o truffe vari, questo vuol dire togliere illecitamente all’altro quello che non è ti appartiene! Questo è rubare in tutti i modi!

16 -Non attestare il falso contro il tuo prossimo: Questo fa parte del tema “pornografia e sesso, bugie e falsità vari sono essenziali per adescare le proprie “vittime!

17 Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna che sia del tuo prossimò: Questo equivale a non desiderare, non sedurre, tutto quello che non è tuo, bisogna astenersi dall’ossessione di voler possedere quello che ha l’altro e quello che non è tuo! Bisogna accontentarsi di quello che si ha, e non guardare oltre!

I DIECI COMANDAMENTI

Io sono il Signore, il tuo Dio.

1 Non avere altri dii nel mio cospetto

2- Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù né cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra

3-Non pronunciare il nome del tuo Dio invano.

4 Ricordati di santificare il giorno del riposo

5 Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che l’Eterno, l’Iddio tuo, ti dà.

6 Non uccidere.

7 Non commettere adulterio.

8 Non rubare

9 Non attestare il falso contro il tuo prossimo.

10 Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna che sia del tuo prossimò.

(Deuteronomio 5:18) :(Ebrei 13:4): Il matrimonio sia onorevole fra tutti, e il letto matrimoniale sia senza contaminazione, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri.

(Giacomo 2:10-11):10 Poiché chiunque osserva tutta la Legge, ma fa un passo falso in un solo punto, è divenuto violatore di tutti.

11 Poiché colui che disse: “Non devi commettere adulterio” disse anche: “Non devi assassinare” Se, ora, tu non commetti adulterio ma assassini, sei divenuto trasgressore della legge.

La condanna della morte fisica (lapidazione) secondo la Legge.

(Levitico 20:10):10 Ora l’uomo che commette “adulterio con la moglie di un altro uomo commette “adulterio con la moglie del suo prossimo. Dev’essere messo a morte immancabilmente, sia l’adultero che l’adultera.)

Coloro che sono degni di “morte “spirituale

(1Corinzi 6:9-11): 9 Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v'ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, 10né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno.”11Or tali eravate già alcuni di voi; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù e mediante lo Spirito del nostro Dio.

L'adulterio è una trasgressione alla legge di Dio, è come il furto (della moglie altrui o dell'uomo che appartiene già ad un'altra donna), e produce il suicidio spirituale di chi lo compie perché “presume la falsità di Dio. "L'adultero pensa che Dio perdonerà il suo peccato per misericordia, ma questo non si legge da nessuna parte nella Bibbia. Se così fosse! Allora la “Legge non avrebbe nessun valore, e il Sacrificio di Cristo sulla Croce sarebbe vano!

Se Dio avrebbe potuto cambiato idea difronte al peccato e i peccatori per misericordia, Gesù Cristo non doveva andarsi a farsi Sacrificare al nostro posto sulla Croce. Non doveva scendere dalla Gloria di Dio per venire a soffrire in mezzo a noi. Tutto questo Dio glie lo poteva “evitare, se c’era un’altra possibilità per essere salvati. In molti passi Dio associa l'adulterio ad altri peccati, come una frana che provoca altra frana!

(Osea 4:2): Si giura, si mente, si uccide, si ruba, si commette adulterio, si fa strage e si versa sangue su sangue.

(Geremia 7:9): 9 rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri dèi che non conoscevate.

(Geremia13:27):27 i tuoi adultèri e i tuoi ammiccamenti, l’ignominia della tua prostituzione! Sulle colline e nei campi ho visto i tuoi orrori. Guai a te, Gerusalemme, perché non ti purifichi!
Per quanto tempo ancora si continua a peccare verso Dio e contaminare il paese?».

(Geremia 29:23): 23 Poiché essi hanno operato cose nefande a Gerusalemme, hanno commesso adulterio con le mogli del prossimo, hanno proferito nel mio nome parole menzognere senza che Io avessi dato loro alcun ordine. Io stesso lo so bene e ne sono testimone. Oracolo del Signore.

(Romani 2:22): 22 Tu che dici: «Non commettere adulterio!» commetti adulterio? Tu che detesti gli idoli, ne spogli i templi?

(Malachia 3:5): Io mi accosterò a voi per il giudizio e sarò un testimone pronto contro gli incantatori, contro gli adùlteri, contro gli spergiuri, contro chi froda il salario all'operaio, contro gli oppressori della vedova e dell'orfano e contro chi fa torto al forestiero. Costoro non mi temono, dice il Signore degli eserciti.

(Matteo 15:19): Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultèri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie.

(Marco 7:21-22): 21 Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, 22 adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza.

L'adulterio è commesso anche se si desidera col pensiero, senza un rapporto fisico

(Matteo 5:28). L'adulterio è fonte di “Maledizione.

(Geremia 23:10): 10 Il paese infatti è pieno di adùlteri; il paese infatti è tormentato a causa della maledizione che lo colpisce; i pascoli del deserto sono inariditi. La corsa di costoro è diretta al male, la loro forza non tende al bene. 11«Profeti e sacerdoti sono empi, nella mia casa stessa ho trovato la loro malvagità», dice: il SIGNORE.

L’adultero è figlio di “maledizione

(2 Pietro 2:14): 14hanno gli occhi pieni di desideri disonesti e insaziabili nel peccato, adescano le persone instabili, hanno il cuore assuefatto alla cupidigia, figli di maledizione!15 Abbandonata la retta via, si sono smarriti seguendo la via di Balaam figlio di Bosor, al quale piacevano ingiusti guadagni.

Le motivazioni dell'adulterio sono da cercare nella ribellione verso Dio, e anche verso gli uomini stessi, l’ossessione di tradire e ferire la persona accanto o intorno, per motivi di insoddisfazione o orgoglio! Oppure il desiderio illecito o del proibito, a volte si sente dire: ("non si fa, io lo faccio perché mi sento libero di farlo ecc.) Questo è mancanza di conoscenza e rispetto verso Dio, e verso i suoi simili. “Misoginismo o androginismo, egoismo, rancore, astio, odio, ira, "radici amare,” vendette, menzogne, superbia, orgoglio, crudeltà ed altri sentimenti simili; sono tutti sentimenti lontano anni luce dal vero amore!

L’uomo che mira ai piaceri materiali, si interessa di tutto ciò che soddisfa il suo “dio "io, si nutre di tali sentimenti. Costui non cerca la gloria di Dio, ma di sé stesso, innalzandosi e umiliando gli altri, cercando onori e favoritismi a suo favore. Per le vanità materiali si è disposti a tutto, pur di ricevere un privilegiato posto di lavoro, una parte in un film, un posto in squadra, un posto ai vertici della carriera o un momento di autoesaltazione, e altre attenzioni e piaceri vari!

L’all'adulterio è un possessivo desiderio di arrivare a mangiare l’appetitoso frutto mirato. Esso è un’attrazione degli occhi, che a loro volta lo trasmettono alla mente e al cuore. E se l’individuo non è radicato nel bene, tale desiderio diventa un’ossessione incontrollabile, un’euforia pericolosa. Tali sintomi non si riconoscono dall’apparenza, ma sono sintomi possessivi, invisibili e insospettati, essi possono avere radici anche nel profondo dell'anima, difficilmente codeste radici riescono ad affiorare alla superfice, “ma essi possono essere sradicate tramite un intervento Divino.

Questo può avvenire tramite una terza persona che sensibilmente riesce a far capire all’individuo il suo problema. Anche tramite correzioni e castighi attiratisi a dosso per il suo comportamento “errato. Più delle volte per mezzo di malattie o incidenti, che portano l’animo di costui a capire chi è veramente, e perché è arrivato a quel punto! L’uomo di solito arriva al dunque solo se viene costretto. Dio conosce l’intimo dell’essere umano, quindi per Lui non è un problema far affiorare la verità, intraprendendo un’opera di guarigione in lui, dal profondo dell’anima sua.

Spesso sono avvenimenti della vita stessa, che riescono a portare alla memoria sentimenti e dolori profondi, dando così la possibilità di elaborarli piano piano, accelerando la guarigione dell’intimo. Permettendogli anche di scoprire la causa del suo modo di vedere e usare le cose e le persone, rendendosi anche conto delle conseguenze che tutto ciò ha provocato. Dal peccato “Originale, niente e nessuno è perfetto. Quindi ognuno di noi ha una storia da raccontare sin dal giorno che è venuto al mondo. Chi in un modo e chi nell’altro, tutti hanno un sacco che si trascinano dietro, a volte pieno di ricordi piacevoli a volte meno.

I più fortunati se la cavano abbastanza bene, hanno dei buoni genitori e anche radici sani, che gli permettono di crescere ben preparati per la vita, e quindi si possono chiamare beati! Altri invece questa opportunità non c’è l’hanno, quindi devono imparare a sopravvivere. Altri ancora vengono al mondo nel nido sbagliato, si trovano davanti a dei genitori incapace di amarli e accudirli, che mirano ai propri interessi e piaceri. Chi è stato usato, tende a usare gli altri, chi è stato maltrattato e ignorato, ugualmente, non parlando di quelli che sono stati usati per la “pedofilia e pornografia, nella propria famiglia e fuori di essa; queste “vittime sono i più sfortunati fra tutte le altre!

Una giovane vita è come un tenero stelo di fiore, esso si rompe o si affloscia facilmente al minimo gesto brusco. Essi i bambini hanno un loro mondo, un mondo di sogni felici, non sospettano il male che può manifestarsi “in e tramite un individuo, loro credono ingenuamente ad ogni cosa che vedono e sentono. Sono come un foglio bianco senza macchia, però se quel foglio si scarabocchia o si stropiccia, esso non potrà mai più ritornare quello che era. La bella struttura liscia e illesa si stropiccia e macchia, e con tutte le cure possibile esso non potrà più diventare come era prima, i segni e le macchie si noteranno sempre.

Chi si avvicina ad un piccolo essere indifeso per fargli del male, “commette omicidio triplo! 1-L’omicidio dell’indifeso, 2-dell’anima e 3- del corpo. Questa vita macchiata e stropicciata non potrà più apparire senza macchie e segni. Essa non vive più, ma prova a sopravvivere. Questo peccato è più ancora crudele dell’omicidio stesso, e quindi la pena dovrebbe essere ancora maggiore. Se per le leggi umane un tale peccato non sembra gravoso, per Dio lo è, chi svergogna uno dei Suoi piccoli, non se la caverà facilmente con poco.

Vediamo: “Caino” (Genesi c.4: v.9) 9Allora il Signore disse a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello?».  Egli rispose: «Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?».

(Dio) 10 Disse: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!  11 Ora sii maledetto lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello. 12 Quando lavorerai il suolo,” esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra».

Dio non è "Immune difronte alla sofferenza dei piccoli e degli indifesi! Non è "Immune a tutto il male diabolico che avviene sulla Terra, ma registra, vede e sente ogni grido e sospiro delle Sue creature. Guai a coloro che compiono tali scempi, ma guai anche a coloro che li giustificano!

Chi copre o ignora, violenze di ogni genere verso le creature di Dio, si rende complice, e quindi non è innocente né davanti a Dio, tanto meno davanti a gli uomini. Colui che ignora e protegge le violenze di ogni genere, e anche le loro cause, si rende anche partecipe di esse, e quindi è degno anche lui della pena “attribuitagli! E questo, perché non è dalla parte delle vittime ma dei colpevoli! Coprire qualcosa o qualcuno, vuol dire preservarlo dalle conseguenze. Il nostro Dio è conseguente, e non protegge gli assassini, ma le vittime.

Se noi ci consideriamo Suoi figli e discepoli, non possiamo che operare come Lui opera. Ignorare o coprire un malfattore, non è altro che alimentare il suo modo di operare, giustificandolo direttamente o indirettamente con le calunnie o il silenzio. Un tale atteggiamento incoraggia il malfattore a continuare a far del male, perché sa che può agire indisturbatamente senza timore. Il danno che un malvivente provoca alle sue vittime, non è solo frutto suo, ma anche di chi lo ignora e lo copre!

Se costoro la scampano davanti ai giudici terreni, non la scampano di certo davanti a quello “Celeste, Padre e Creatore. Sia i malfattori che i protettori, se si “ravvedono in “verità, possono trovare misericordia e perdono presso Dio. Dipende da loro, se vogliono continuare a camminare nelle tenebre o nella Luce. Guarire, per vivere “oggi e in “Eterno, “o aggravare la loro situazione e morire nel peccato, a perdizione eterna. La radice del male la può guarire completamente solo l’Amore di Dio, se l’individuo gli si avvicina e lo lascia operare in lui.

Tornando all’adulterio nel matrimonio; chi veramente ama, non tradisce e ferisce colui che gli sta accanto fiduciosamente, perché questo dimostrerebbe mancanza d’amore e rispetto! L'adulterio vuol dire: venire meno alla parola promessa a colei che ha avuto fiducia in te, con un atto solenne e di comune accordo, in presenza di altri testimoni! In tal caso, si è anche colpevoli del “reato di "falsa testimonianza! L'adulterio di solito è un atto che avviene di nascosto. Esso viene mascherato e coperto da bugie e intrighi, proprio come si copre un sepolcro che nasconde i vermi nel suo interno.

L'adultero vive la sua ipocrisia come un atto di necessità, dicendo di averne bisogno in un modo o in un altro per soddisfare il suo corpo. La conversione dell’adultero davanti a Dio è indispensabile per avere comunione con Lui, per mettere fine ad una dipendenza dannosa sia al corpo che all’anima. Non c’è un’altra strada da percorrere, che quella del ritorno a Dio e la normalità. Pentirsi e convertirsi con tutto il cuore al Signore. Questo non è solo importante per trovare il bilancio delle coscienze, ma è una medicina che rigenera tutto il corpo compreso l’anima, essa porta alla guarigione completa.

(Geremia 7:9-10):Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e Io vi farò abitare in questo luogo. Pertanto non confidate nelle parole menzognere di coloro che dicono: Tempio del Signore, tempio del Signore, tempio del Signore è questo! Poiché, se veramente emenderete la vostra condotta e le vostre azioni, se realmente pronunzierete giuste sentenze fra un uomo e il suo avversario; se non opprimerete lo straniero, l'orfano e la vedova, se non spargerete il sangue innocente in questo luogo e se non seguirete per vostra disgrazia altri dei,

Io vi farò abitare in questo luogo, nel paese che diedi ai vostri padri da lungo tempo e per sempre. Ma voi confidate in parole false e ciò non vi gioverà: rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri dei che non conoscevate. 10 Poi venite e vi presentate alla mia presenza in questo tempio, che prende il nome da Me, e dite: Siamo salvi! per poi compiere tutti questi abomini. 11 Forse è una spelonca di ladri ai vostri occhi questo tempio che prende il nome da Me?

Anch'Io, ecco, vedo tutto questo. Parola del Signore. 12 Andate, dunque, nella mia dimora che era in Silo, dove avevo da principio posto il mio nome; considerate che cosa Io ne ho fatto a causa della malvagità di Israele, mio popolo. 13 Ora, poiché avete compiuto tutte queste azioni - parola del Signore - e, quando vi ho parlato con premura e sempre, non mi avete ascoltato e, quando vi ho chiamato, non mi avete risposto, 14 Io tratterò questo tempio che porta il Mio nome e nel quale confidate e questo luogo che ho concesso a voi e ai vostri padri, come ho trattato Silo.

(Apocalisse 2:22): Ecco, io getto lei sopra un letto di dolore, e quelli che commettono adulterio con lei in una gran tribolazione, se non si ravvedono delle opere d’essa.

Non si può essere giusti davanti agli uomini, se prima non si è giusti davanti a Dio Non si può pretendere di mettere in atto la propria giustizia, se prima non si è obbedienti alla “giustizia di Dio.

Gesù perdona infatti la donna adultera (solo una volta) perché le ordina di non peccare più!

(Giovanni 8:1-11): 10 Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono i tuoi accusatori? Nessuno ti ha condannata?». 11 Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch'Io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più».

Sicuramente quella donna, era data per spacciata davanti alla legge dei suoi accusatori, e quindi si sarà guardata bene in futuro di non cadere nello stesso peccato! Quell'esperienza sicuramente l'avrà toccata profondamente nella sua coscienza! Nelle scritture non troviamo che la donna adultera perdonata da Gesù, gli fosse portata una seconda volta per essere salvata. Essa a secondo quello che comprendiamo dalla Parola di Dio, si ravvede e si converte al Suo Salvatore.

Il perdono di Cristo Gesù si estende per 77 volte 7,

Ma nel caso della donna adultera, una volta è stato sufficiente, a causa dello spavento subìto! L’adultera o adultero che resiste all’ammonimento e continua il suo percorso, diventa un dipendente ossessionato dai piaceri carnali, incapace di agire per la sua salvezza, anche davanti ad una condanna dolosa. Il che vuol dire, che l’individuo è immune anche difronte ad una “Potenza superiore, rifiutando così il Suo intervento di grazia, questo comportamento conduce al concetto “io “dio”, il suo corpo è il suo, «idolo.

L'adultero è pronto a continuare a proseguire per il suo scopo, quello di usare le sue prestazioni amorose come scopo per raggiungere qualunque obiettivo determinato! Giustificando anche la "prostituzione “detta “sacra" delle sacerdotesse dell'antica Grecia e dei pagani, delle religioni orgiastiche antiche e moderne, essa viene praticata come mezzo idoneo per raggiungere i loro vari scopi.

Gli scopi della pornografia sono sempre gli stessi: “Potere, gloria ed onore!

Tutto ciò costituisce la "spazzatura" di cui parlava l'apostolo Paolo. Passare da un letto all’atro, è la dimostrazione che si vive solo per sé stessi (“io “dio) e per adempire le proprie richieste carnali. Quando si tradisce una volta, si è capaci di tradire sempre! Lo spirito di adulterio non è uno spirito "occasionale" ma uno spirito che si stabilisce nel cuore dell'uomo, o si caccia via, o si compiaccia con esso!

L’individuo incomincia inizialmente per una sola volta, dopo di che è facile ricaderci una seconda volta e così via; in tal modo occorre far uso di bugie e maschere, per non essere scoperto! Maschera o senza maschera, lo scopo è lo stesso e l’infedeltà anche, il “peccato è peccato, piccolo o grande che sia. Per piacere a Dio bisogna essergli fedele, senza fede non possiamo piacergli. Chi ha fede in Lui, è spinto per mezzo di essa ad amarlo e ascoltarlo! “L’uomo può scegliere a chi vuole piacere e ascoltare, il bene o il male! Vuole servire e sottomettersi alla carne o allo Spirito?

Vivere sottomessi allo Spirito, vuol dire essere “liberi dalla sottomissione della carne, e dalle sue esigenze e conseguenze! Vivere sottomessi alla carne invece, è adempire ciò che essa richiede con tutte le conseguenze che comporta. La prostituzione fa schiavi, e alimenta la schiavitù e lo sfruttamento! Per esempio: le prostitute hanno dei "protettori", che le proteggono con la legge dello sfruttamento e della paura, dell'inganno e della violenza, del potere illecito e mafioso, della forza del branco spietato, della tangente e del mercato, dove tutto ha un prezzo, e dove tutto si compra, le coscienze compreso.

La donna fedele invece ha suo marito come "protettore, che ha dalla sua parte la legge di Dio e la legge delle autorità costituite da Dio, anche la Verità e la solidarietà degli uomini onesti, la tranquillità della coscienza, la pace e la forza della famiglia unita. Nel linguaggio Spirituale, la prostituzione è idolatria, cioè tradimento contro Dio, per rivolgersi e adorare altri “dei.

(Ezechiele 6:9): i vostri scampati si ricorderanno di me fra le genti in mezzo alle quali saranno deportati; perché Io avrò spezzato il loro cuore infedele che si è allontanato da me e i loro occhi che si sono prostituiti ai loro “idoli; avranno orrore di sé stessi per le iniquità commesse e per tutte le loro nefandezze.

(Ezechiele 36:17): 17 "Figliuol d’uomo, quando quelli della casa d’Israele abitavano il loro paese, lo contaminavano con la loro condotta e con le loro azioni; la loro condotta era nel mio cospetto come la immondezza della donna quand’è impura.

(Geremia 9:2): 2 Tendono la loro lingua come un arco; la menzogna, e non la verità domina nel paese. Passano da un delitto all'altro e non conoscono il Signore.

(Geremia 13:27): 27 Io ho visto le tue abominazioni, i tuoi adulteri, i tuoi nitriti, l’infamia della tua prostituzione sulle colline e per i campi. Guai a te, o Gerusalemme! Quando avverrà mai che tu ti purifichi?

(Giacomo 4:4): 4 Da dove vengono le guerre e da dove vengono le lotte fra voi? Non vengono da questo, cioè dalle vostre brame di piacere sensuale che causano un conflitto nelle vostre membra?

Voi desiderate, eppure non avete. Continuate ad assassinare e a concupire e non potete ottenere. Continuate a combattere e a far guerra. Non avete perché non chiedete. Chiedete e non ricevete, perché chiedete per uno scopo empio per spendere nelle vostre brame di piacere sensuale Adultere, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia con Dio?

Chi perciò vuol essere amico del mondo si costituisce nemico di Dio.

(Ezechiele 16:38): E Geova (YHWH) proseguì, dicendomi: “Figlio dell’uomo, giudicherai Oola e Ooliba e dichiarerai loro, le loro cose detestabili? 37 Poiché hanno commesso adulterio e c’è sangue nelle loro mani, e hanno commesso adulterio con i loro idoli di letame. E certamente ti giudicherò con i giudizi delle adultere e delle donne che spargono sangue, e certamente ti darò il sangue del furore e della gelosia.”

È da mettere in chiaro, che il popolo di Dio temeva l'Eterno, ma serviva nello stesso tempo “dei “dii stranieri, “dii e “dei che avevano acquisito e conosciuto dalle tradizioni e culti dei popoli fra i quali erano stati esportati, in Samaria e altrove. Nonostante gli avvertimenti ricevuti da Dio tramite i Suoi profeti, essi continuavano a non voler ubbidire, proseguendo a prostituirsi davanti ai loro “idoli, loro e figli e figli dei loro figli, così hanno continuato fino al giorno d'oggi a fare quello che avevano fatto i loro padri. Attirandosi così addosso i castighi loro annunziati."

(2 Re 17:33-40-41): 33 Il popolo avevano timore di Geova, ma adoravano i loro propri “dèi, secondo la religione delle nazioni di fra le quali li avevano portati in esilio. 40 E non ubbidirono, ma facevano secondo la loro religione precedente. 41 E queste nazioni ebbero timore di Geova, ma mostrarono di servire le loro proprie immagini scolpite. In quanto ai loro figli e ai loro nipoti, hanno fatto fino a questo giorno proprio come avevano fatto i loro antenati.

(Apocalisse 2:20-23) "Ma ho questo contro a te: che tu tolleri quella donna Jebel, che si dice profetessa e insegna e seduce i miei servitori perché commettano fornicazione e mangino cose sacrificate agl'idoli. Ecco, io getto lei sopra un letto di dolore, e quelli che commettono adulterio con lei in una gran tribolazione, se non si ravvedono delle opere d'essa. E metterò a morte i suoi figliuoli; e tutte le chiese conosceranno che io son Colui che investigo le reni ed i cuori; e darò a ciascun di voi secondo le opere vostre."

(Giacomo 4:4): "O gente adultera, non sapete voi che l'amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio." Queste e altre più profonde motivazioni spingono Dio ad odiare l'adulterio, fino ad ordinarne la proibizione! La lotta “contro l'adulterio spirituale, (contro Dio) incomincia dal momento che non si vergogna di Cristo. “Perché se uno si sarà vergognato di me e delle mie parole in questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figliuol dell'uomo si vergognerà di lui quando sarà venuto nella gloria del Padre suo coi santi angeli."

(Marco 8:38) "Non v'illudete; né gli adulteri, erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signor Gesù Cristo, e mediante lo Spirito dell'Iddio nostro."

(1 Corinzi 6:9-11): “Eccezione: non è adultero chi divorzia da moglie adultera.

(Matteo 5:32): Ma io vi dico: chiunque manda via sua moglie, salvo che per motivo di fornicazione, la fa diventare adultera e chiunque sposa colei che è mandata via commette adulterio.

Matteo 19:9): 9 Ma io vi dico che chiunque manda via sua moglie, quando non sia per motivo di fornicazione, e ne sposa un'altra, commette adulterio».

A prescindere dal precedente verso citato dal Nuovo Testamento, si escludono esplicitamente situazioni parallele o simili a riguardo l’uomo, “per esempio il divorzio della moglie per il tradimento del marito,” per le seguenti ragioni indicate più avanti. Questa “eccezione ha un importante congiungimento spirituale, “perché la sposa, la moglie è paragonata alla Chiesa.

(Efesini 5:23 e): il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, Lui è il salvatore del suo corpo - (la chiesa).”

La Chiesa "adultera" può essere "ripudiata" ed abbandonata ("uscite da essa, o popolo mio!"

(Apocalisse 18:4): 4 Poi udii un'altra voce dal cielo che diceva: «Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate complici dei suoi peccati e non siate coinvolti nei suoi castighi.”

Quindi nessuno deve sposarla, perché commetterebbe adulterio

(Matteo 5:32): ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.!

È da prestare attenzione che il versetto: “(Apocalisse 18:4)” si riferisce proprio alla chiesa, la "gran “meretrice" la grande Babilonia con cui hanno “fornicato tutti i re della terra!

(Apocalisse18:3): 3 Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino
della sua sfrenata prostituzione,” La Chiesa "adultera" che ha tradito Gesù Cristo! Adora e venera tutto ciò che non è Dio, inginocchiandosi davanti ai suoi “idoli, i suoi amanti! Chiunque “condivide o si compiace con lei in tali amori e culti, si rende colpevole e adultera verso lo Sposo Gesù Cristo! Come fedeli amanti della "prostituta, essi saranno sottoposti alle “maledizioni, alle piaghe e i dolori che lei stessa sarà sottoposta!

(Apocalisse 18:4): 4 Poi udii un'altra voce dal cielo: «Uscite, popolo mio, da Babilonia per non associarvi ai suoi peccati e non ricevere parte dei suoi flagelli. 5 Perché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio si è ricordato delle sue iniquità.” In questi “versi leggiamo che i fedeli di Cristo sono autorizzati dal Signore stesso a "renderle il doppio,” senza vergogna alcuna, timore o paura!

(Apocalisse 18:6). 6 Pagatela con la sua stessa moneta, retribuitele il doppio dei suoi misfatti. Versatele doppia misura nella coppa con cui mesceva.

Questa è la maledizione delle religioni e dei culti “pagani, culti che servivano e servono ancora oggi gli “dei, non Dio Creatore. Culti e credenze che anche i nostri antenati hanno servito e insegnato alle loro discendenze, proprio come era stato loro tramandato. Questo lavaggio di cervello è visibile in tutte le generazioni di ieri e di oggi, che non conoscono la Parola di Dio, e non la leggono personalmente, ma si affidano a ciarlatani pagani. Fanno proprio come faceva il popolo di Dio!

Dicendo: ma abbiamo sempre fatto così come ci hanno tramandato e insegnato i nostri genitori! Perché dovremo adesso fare o credere diverso?  Non si rendono e non vogliono rendersi conto di essere stati sempre ingannati, anche i loro antenati. Ma i loro antenati sono ancora scusati! Perché non avevano la possibilità di possedere una Bibbia, tanto meno poterla leggere. C’era l’analfabetismo e il divieto dalla chiesa “romana, di possedere e leggere le S. Scritture, i fedeli avevano a disposizione solo manoscritti da lei stampati e permessi.

Oggi c’è la libertà di opinioni, almeno nel mondo civile, e quindi si è liberi di cercare la “Verità, di leggere liberamente le S. Scritture, e scegliersi il cammino del cuore, non si è più costretti a seguire credi e leggi che il cuore e la coscienza non accetta. Ma nonostante ciò, sono ancora molti quelli che si affidano alle guide cieche. L’Evangelo “Originale non è prioritario in tali dottrine, perché “Esso non è compatibile con il loro insegnamento “idolatro!

Il Signore condanna duramente l’Adulterio e la prostituzione, e il tradimento nel matrimonio, che equivale all’idolatria della chiesa verso lo sposo “Gesù Cristo!”

(Luca 16:18): 18 Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio.

(Marco 10:11-12): (chi non riconosce Cristo come suo unico Sposo, e ne accetta un altro, commette Adulterio verso Dio Stesso.)

Seconda Eccezione: in “caso di adulterio, “la morte del primo marito è causa di purificazione della moglie dal peccato di adulterio.

(Romani 7:3): 3Perciò, se lei diventa moglie di un altro uomo mentre il marito vive, sarà chiamata adultera; ma se il marito muore, ella è libera da quella legge; così non è adultera se diventa moglie di un altro uomo.

Anche questa condizione ha una grande importanza spirituale, perché il popolo d'Israele era impuro ed adultero agli occhi di Dio, anche qui si escludono situazioni simili, quale per esempio la morte della prima moglie, per le ragioni appresso indicate.
Gesù stesso definì adultera e malvagia la sua generazione: "Ma Egli rispose loro: Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno; e segno non le sarà dato.

(Matteo 12:39-41): 39«Una generazione perversa e adultera pretende un segno! Ma nessun segno le sarà dato, se non il segno del profeta Giona. 40 Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, “così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. 41Quelli di Ninive si alzeranno a giudicare questa generazione e la condanneranno, perché essi si convertirono alla predicazione di Giona. “Ecco, ora qui c'è più di Giona, (Gesù stesso, il Figlio di Dio)!

(Matteo 16:4) Gesù Cristo il “Salvatore, moriva sulla Croce per “espiare il peccato, i “tradimenti “Adulteri della sposa.

“(Gesù) è lo “Sposo del popolo adultero, della chiesa, Lui muore sulla croce, liberandoci così dal peccato di adulterio! La chiesa adultera che viene perdonata dallo Sposo (Gesù), per i suoi tradimenti “Adulteri, e che per mezzo del prezzo da Lui pagato, può avere comunione con lo Sposo felicemente! “Attenzione alle seconde nozze, (conversione Spirituale) di sposare un “Uomo - (Gesù Cristo) veramente degno di essere sposato. Essere consapevoli del prezzo che lo Sposo ha pagato per la tua liberazione lì su quella “Croce!

Il Creatore di ogni cosa, il Cristo “Risuscitato, è l’unico veramente “Degno di essere amato, uno Sposo migliore non c’è!

(Romani 7:4): Alla stessa maniera, fratelli miei, anche voi, mediante il corpo di Cristo, siete stati messi a morte quanto alla legge, per appartenere ad un altro, cioè a “Colui che fu Risuscitato dai morti, “affinché noi portiamo “frutti per Dio. Prima servivate un marito (satana) bugiardo adultero e spregevole sfruttatore che vi conduceva alla morte! Adesso Servite con dignità e fede lo Sposo che vi conduce alla Vita.

Che onore è, avere per Sposo il Re dei Re, il Signore dei Signori, un tale onore non è mai stato offerto a nessuno prima di Cristo Gesù! La chiesa può ritenersi glorificata e innalzata al di sopra di ogni onore mai offerto prima. Essa la chiesa, non è la moglie di un semplice re della terra, che vive in onori e glorie umane e materiali, che prima o poi il suo regno è destinato a finire! Essa è la moglie del Re dei Re in Eterno, la sua gloria sarà manifestata quando celebrerà le nozze con lo Sposo, in una festa senza fine e uguaglianza! Che ha che fare la Luce con le tenebre?

Che paragone c’è fra lo Sposo Cristo Re! “con lo sposo adultero e sfruttatore (il perverso bugiardo e traditore satana)? Come può l’uomo immaginare che il piccolo peccato non fa la differenza, e il piccolo tradimento non comporta gravità? “O servi lo Sposo Cristo e ti astieni dal resto, oppure servi quello opposto, non si possono servire due padroni! Non si possono sposare due mariti! Pur che questo fosse possibile nella carne, non è possibile nello Spirito!

La sposa deve essere pura e candida così come lo Sposo lo è, altrimenti non è degna di Lui.

(Matteo 25:1-12): 1 Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che prese le loro lampade, uscirono incontro allo Sposo. 2 Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3 le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; 4 le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi. 5 Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. 6 A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo Sposo, andategli incontro! 7 Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade.

8 E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. 9 Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene. 10 Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11 Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, Signore, aprici! 12 Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco.

L’adulterio materiale ferisce e mente alla carne, inventandosi e cercando scuse e appigli in essa. L’adulterio Spirituale ferisce e mente a Dio, cercando scuse e appigli nelle cose spirituali, per esempio: nella Sacra Scrittura, torcendone il significato e ritorcendo la verità. Questo è un atteggiamento del peccato "spirituale, rivolto contro Dio e la Sua Parola. Se un “credente cristiano non segue Cristo come sta scritto nelle S. Scritture. S. Bibbia, ma incomincia a vivere secondo le usanze dei popoli pagani, esso contrasta la Parola di Dio, e nello stesso tempo “contrista lo Spirito Santo che vive in Lui.

Un tale credente che si mescola in mezzo a credenze non Bibliche ma umane, e si lascia guidare da codeste menzogne, abbandona la guida e il consiglio dello Spirito Santo di Dio. “Esso diventa un’idolatro, un adultero che si prostituisce ad altri amanti. Perché sceglie di rompere la "comunione" con lo Spirito Santo, preferendo tradirlo "con la carne;” con la ragione, con la propria intelligenza, e con le cose del mondo!

(2 Corinzi 2:17): Noi non falsifichiamo infatti la parola di Dio come molti altri, ma parliamo in sincerità come da parte di Dio, davanti a Dio in Cristo.

Coloro che non conoscono lo Spirito Santo di Dio; rinunciano anche a credere che la Parola di Dio può essere compresa e Vivificata “solo dallo Spirito Santo.

(2 Corinzi 3:6): Egli ci ha anche resi idonei a essere ministri di un nuovo patto, non di lettera, ma di Spirito; perché la lettera uccide, ma lo Spirito vivifica.

Questo perché lo Spirito Santo è l'Autore della Parola di Dio, “Essa è stata scritta da mano d’uomo, ma dettata da Dio stesso, e quindi solo Colui che è l’Autore conosce il vero contenuto e significato di quello che è scritto in Essa, e solo Lui può farlo capire nel modo giusto e idoneo.

È una bella differenza, capire il contenuto così come è voluto originalmente, oppure farsi un’idea cosa vorrebbe significare! Sappiamo che le false “dottrine sono nati proprio da questo! Ognuno si fa un’idea del significato a modo suo! Le diverse opinioni sono frutto di immaginazioni del pensiero umano non Divino. Esse possono spingere su strade diverse, a secondo come si interpretano le Scritture, allontanando dalla Verità e dalla Volontà di Dio colui che cerca di comprenderli con lo spirito umano!

La Parola di Dio, la S. Bibbia, non è un libro qualsiasi, “ma la volontà di Dio Creatore, dettata dallo Spirito Suo Santo ai Suoi “Profeti, ordinando loro di scrivere ogni cosa, per loro e per le generazioni future. Quindi solo colui che la dettata può specificarla nel modo giusto e verace, lo Spirito Suo Santo. Questo lo leggiamo anche nel profeta Daniele, che ha potuto spiegare il significato del sogno al re solo con l’intervento di Dio; oppure con Giuseppe e il “sogno del Faraone in Egitto! Quando Dio l'ha “Dettata e fatta scrivere, “Sapeva cosa intendeva dire. Se “anche il credente vuole saperlo, non deve fare altro che chiederlo allo Spirito Santo.

“L’avversario “Satana, non potrà mai farlo, anche se imparerebbe la S. Bibbia a memoria, non la capirebbe mai, “perché non ha la “guida dello “Spirito Santo! “Si dice che il “testo, senza il contesto è un pretesto, ma la frase è più precisa se diremo: "il testo senza lo Spirito Santo, è un pretesto! Quelli che seguono dicerie umane, e non sono convertiti, ma neanche cercano o vogliono convertirsi al Salvatore Gesù Cristo in Spirito e Verità, “essi sono “coloro che non solo non vogliono entrare nel Regno di Dio, ma non fanno entrare neanche gli altri che vorrebbero entrarci.

(Giovanni 3: 9-10): Gli replicò Nicodemo: «Come può accadere questo?».10 Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro d’Israele e non conosci queste cose?  11 In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza.

(Romani 1:32): 32 E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.

(2 Corinzi 2:17): Noi non falsifichiamo infatti la parola di Dio come molti altri, ma parliamo in sincerità come da parte di Dio, davanti a Dio in Cristo.

I malvagi, o meglio dire i poveri "malvagi, maligni e cattivi! Essi sono poveri, perché sono schiavi dello “spirito della carne, lo spirito della perdizione, son poveri perché non si accorgono di essere incatenati, prigionieri di codesto spirito o più spiriti, che li tengono prigionieri attraverso i piaceri materiali, senza rendersi nemmeno conto del prezzo che pagano e pagheranno! Il “peccato consiste nel fare, nel dire e pensare tutto quello che Dio chiama “peccato,

(Esodo 32:33): 33 E l’Eterno rispose a Mosè: ‘Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro!

(Levitico 4:13-14): "13. Se tutta la comunità d'Israele ha commesso una inavvertenza, senza che tutta l'assemblea la conosca, violando così un divieto della legge del Signore e rendendosi colpevole,"

(Levitico 4:22):"22. Se è un capo chi ha peccato, violando per inavvertenza un divieto del Signore suo Dio e così si è reso colpevole,"

(Levitico 22:9): "9. I sacerdoti osservino tutte le mie disposizioni, così non porteranno il peso del peccato e non morranno per aver profanato le cose sante. Io sono il Signore che li santifica"

L'umanità è malvagia

(Matteo 7:11): 11 Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano!

(Matteo 12:34): Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? Poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore. perché: pensa cose malvagie nei cuori e nell'interno.

(Matteo 9:4): Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore?

(Matteo 15:19): Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultèri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie.

(Marco 7:21-23): Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi,

(Luca 6:45): L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore tira fuori il bene, e l'uomo malvagio dal malvagio tesoro del suo cuore tira fuori il male; perché dall'abbondanza del cuore parla la sua bocca.

(Luca11:39): Allora il Signore gli disse: «Voi farisei purificate l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità.

(Romani 1:28-32): 28 E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d'una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, 29 colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, 30 maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 31 insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. 32 E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.

Ci sono tanti altri versi nella Bibbia che parlano di ciò.

(1 Timoteo 6:4) - dice cose malvagie.

(Matteo 5:11): 11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.

(Giovanni 1:10): 10Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto.

(Proverbi 15:28-29) - fa cose malvagie.

(Matteo 12:35; 7:17-18); come Erode

(Luca 3:19): 19Ma il tetrarca Erode, rimproverato da lui a causa di Erodìade, moglie di suo fratello, e per tutte le malvagità che aveva commesso, 20aggiunse alle altre anche questa: fece rinchiudere Giovanni in prigione.

(Giovanni 3:19-21): 19E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie.

20Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. 21Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

(Proverbi 21:27): 27 Il sacrificio dell'empio è cosa abominevole;
quanto più se l'offre con intento malvagio!

Dio condanna i malvagi, perché "il malvagio" serve satana, satana e i demoni sono malvagi.

(Matteo 5:37): Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno.

(Matteo 6:13): 13e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.

(Matteo 13:19): 19Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada.

(Matteo 25:41): 41Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli.

(Efesini 6:12- 16): 12 poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti. 13 Perciò prendete l'intera armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio e restare ritti in piedi dopo aver compiuto ogni cosa. 14 State dunque saldi, avendo ai lombi la cintura della verità, rivestiti con la corazza della giustizia,

15 e avendo i piedi calzati con la prontezza dell'Evangelo della pace, 16 soprattutto prendendo lo scudo della fede, con il quale potete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno. 17 Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la Parola di Dio, 18 pregando in ogni tempo con ogni sorta di preghiera e di supplica nello Spirito, vegliando a questo scopo con ogni perseveranza e preghiera per tutti i santi.

(1 Giovanni 2:13): per esempio i diavoli “cioè gli "avversari", sono forze spirituali della malvagità.

(Efesini 6:12): i diavoli sono spiriti maligni.

(Luca 7:21): 21 In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi.

(Luca 8:2): 2 C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demoni,

(Luca 11:21-26): 21Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. 22Ma se arriva uno “più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.

23Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde.

24Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. 25Venuto, la trova spazzata e adorna. 26Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventi peggiore della prima».

(Atti 19:12-16): 12al punto che si mettevano sopra i malati fazzoletti o grembiuli che erano stati a contatto con lui e le malattie cessavano e gli spiriti cattivi fuggivano.
13Alcuni esorcisti ambulanti giudei si provarono a invocare anch'essi il nome del Signore Gesù sopra quanti avevano spiriti cattivi, dicendo: "Vi scongiuro per quel Gesù che Paolo predica". 14Facevano questo sette figli di un certo Sceva, un sommo sacerdote giudeo. 15Ma lo spirito cattivo rispose loro: "Conosco Gesù e so chi è Paolo, ma voi chi siete?". 16E l'uomo che aveva lo spirito cattivo, slanciatosi su di loro, li afferrò e li trattò con tale violenza che essi fuggirono da quella casa nudi e coperti di ferite.

(Matteo 12:45): Poiché il mondo giace nel maligno.

(1 Giovanni 5:19): 19 Noi sappiamo che siamo da Dio e che tutto il mondo giace nel maligno.

(Matteo 12:39): 39Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. (Matteo 12:45): 45Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora; e l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione malvagia».

(Matteo 16:4): 4Una generazione malvagia e adultera pretende un segno!

(Luca 11:13/29): 13Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

29Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. 30Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.

(Efesini 5:16-19): 16facendo buon uso del tempo, perché i giorni sono cattivi. 17Non siate perciò sconsiderati, ma sappiate comprendere qual è la volontà del Signore. 18E non ubriacatevi di vino, che fa perdere il controllo di sé; siate invece ricolmi dello Spirito, 19intrattenendovi fra voi con salmi, inni, canti ispirati, cantando e inneggiando al Signore con il vostro cuore,

(Efesini 6:13): 13Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. 14State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; 15i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. 16Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; 17prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio.

(Galati 1:4):Grazia a voi e pace da parte di Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo, che ha dato sé stesso per i nostri peccati, per strapparci da questo mondo perverso, secondo la volontà di Dio e Padre nostro, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.

(Matteo 22:18): i malvagi sono come le zizzanie e sono i figliuoli del maligno.

(Matteo 13:38-39): 38 Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, 39 e il nemico che l'ha seminata è il diavolo.

(Giovanni 8:42-44): 42 Allora Gesù disse loro: «Se Dio fosse vostro Padre, mi amereste, perché io sono proceduto e sono venuto da Dio; non sono venuto infatti da me stesso, ma è Lui che mi ha mandato. 43 Perché non comprendete il mio parlare?

Perché non potete ascoltare la mia parola.44 Voi siete dal diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro; egli fu omicida fin dal principio e non è rimasto fermo nella verità, perché in lui non c'è verità. Quando dice il falso, parla del suo perché è bugiardo e padre della menzogna.

(Atti 13:10): 10"O uomo pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, quando cesserai di sconvolgere le vie diritte del Signore?

(1 Giovanni 3:8-12): 8Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da principio il diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo. 9Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe Divino rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio.

10In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama suo fratello. 11Poiché questo è il messaggio che avete udito da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. 12Non come Caino, che era dal Maligno e uccise suo fratello. E per quale motivo l’uccise? Perché le sue opere erano malvagie, mentre quelle di suo fratello erano giuste.

(Luca 11:34-35): 34La lampada del corpo è il tuo occhio. Quando il tuo occhio è semplice, anche tutto il tuo corpo è luminoso; ma se è cattivo, anche il tuo corpo è tenebroso. 35Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra.

(Giacomo 4:16): 16Ora invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è iniquo. 17Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.

(Atti 17:5): 5Ma i Giudei, ingelositi, presero con sé, dalla piazza, alcuni malviventi, suscitarono un tumulto e misero in subbuglio la città.

(1 Corinzi 5:8): 5questo individuo venga consegnato a Satana a rovina della carne, affinché lo spirito possa essere salvato nel giorno del Signore.
6Non è bello che voi vi vantiate. Non sapete che un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta? 7Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! 8Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di Verità.

(Giobbe 35:12): 12Si grida, allora, ma egli non risponde a causa della superbia dei malvagi.

(Salmo 73:5-10): 5 Non si trovano mai nell’affanno dei mortali e non sono colpiti come gli altri uomini. 6 Dell’orgoglio si fanno una collana e indossano come abito la violenza. 7 I loro occhi sporgono dal grasso, dal loro cuore escono follie. 8 Scherniscono e parlano con malizia, parlano dall’alto con prepotenza. 9 Aprono la loro bocca fino al cielo e la loro lingua percorre la terra. 10 Perciò il loro popolo li segue e beve la loro acqua in abbondanza.

(Giacomo 4:10): 4Gente infedele! Non sapete che l’amore per il mondo è nemico di Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio. 5O forse pensate che invano la Scrittura dichiari: «Fino alla gelosia ci ama lo Spirito, che egli ha fatto abitare in noi»? 6Anzi, ci concede la grazia più grande; per questo dice: Dio resiste ai superbi, agli umili invece dà la sua grazia.

7Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà lontano da voi. 8Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Peccatori, purificate le vostre mani; uomini dall’animo indeciso, santificate i vostri cuori. 9Riconoscete la vostra miseria, fate lutto e piangete; le vostre risa si cambino in lutto e la vostra allegria in tristezza. 10Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà.

(1 Pietro 5:9): 5Anche voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili.
6Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché vi esalti al tempo opportuno, 7riversando su di Lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. 8Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il “diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. 9Resistetegli saldi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze sono imposte ai vostri fratelli sparsi per il mondo.

(Proverbi 3:34): 31Non invidiare l’uomo violento e non irritarti per tutti i suoi successi, 32perché il Signore ha in orrore il perverso, mentre la sua amicizia è per i giusti. 33La maledizione del Signore è sulla casa del malvagio, mentre egli benedice la dimora dei giusti. 34Dei beffardi egli si fa beffe e agli umili concede la sua benevolenza.

(Giovanni 3:8): 6Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. 7Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. 8Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».

(Giovanni 10:12): 12Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; 13perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.

(Efesini 5:21-33): 21Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo.
22 Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; 23 il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, Lui che è il salvatore del suo corpo (la sua chiesa). 24 E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto.

25 E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato sé stesso per lei, 26 per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola, 27 al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. 28 Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama sé stesso.

29 Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, 30 poiché siamo membra del suo corpo. 31 Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre, e si unirà alla sua donna, e i due formeranno una carne 32 Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! 33 Quindi anche voi, ciascuno da parte sua, ami la propria moglie come sé stesso, e la donna sia rispettosa verso il marito.

Hai una compagna o un compagno fedele a Dio e a te, allora è una benedizione! Ringrazia Dio e pregate l’un per l’altro tutti i giorni.

Pensa a quanto saresti solo senza di lei o lui. Adamo era solo e non era un bene per lui, perciò Dio gli ha dato una sposa. Gli sposi hanno la responsabilità di amare e onorare le proprie mogli. Ti piacerebbe essere un marito o una moglie fedele, che ama il proprio “consorte, come Cristo ama la Chiesa? Allora segui Cristo e i Suoi insegnamenti.

Voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa.

(Efesini 5:25): E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato Sé stesso per lei.

L’amore di Cristo per la Chiesa è illimitato e niente lo può fermare. Egli ha dato la sua vita per la Chiesa. Con l’amore di Dio, ama la tua sposa, donandoti ad essa come dono d’amore prezioso, come Cristo si è offerto in amore per la Sua chiesa. Lui non guarda ai dettagli personali, ma al cuore di ognuno di essi, e questo ci insegna anche a noi di non andare cercando macchie e difetti nel coniuge, ma guardare al suo cuore. Amare per primo il suo intimo e dopo il resto.

Se vogliamo essere sicuri di piacere a Dio e al nostro coniuge, allora camminiamo nell’esempio di Gesù. Mettiamo i piedi nelle Sue “orme, e non uno dentro e l’altro fuori! Questo ci permetterà di vedere l’altro per mezzo di Gesù, e allora vediamo l’intimo del suo essere così come è, non come lo vediamo noi. Questa è la chiave di un matrimonio, e una famiglia unita e felice. In questa forma, il matrimonio e la sua progenie sono Benedetti dal Creatore.

“Ciascuno ami la propria moglie come sé stesso”

(Efesini 5:28-33): 28 Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie ama sé stesso. 29 Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura teneramente, “come anche Cristo fa per la chiesa, 30 poiché siamo “membra del suo corpo. 31.Perciò l’uomo-lascerà suo padre e sua madre, e si unirà a sua moglie, e i due diverranno una carne sola. 32 Questo “mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e alla chiesa. 33 Ma d'altronde, anche fra di voi, ciascuno individualmente ami sua moglie, come ama sé stesso; e altrettanto la moglie ami e rispetti il marito.

Prenditi cura delle necessità e del benessere della tua sposa o sposo. Prova il suo dolore e la sua malattia, e gioisci della sua buona salute come se fosse la tua stessa vita. Le sue necessità spirituali e fisiche, emotive o economiche devono meritare il tuo sforzo assoluto. Solo in questo modo puoi amarla e provvedere a lei come fai con te stesso.

Voi, mariti, trattate con riguardo le vostre mogli”

(1 Pietro 3:7): Anche voi, mariti, vivete insieme alle vostre mogli con il riguardo dovuto alla donna, come a un vaso più delicato. Onoratele, poiché anch'esse sono eredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite.

Bisogna rinunciare a sé stessi.

Quando tua moglie deve sbrigare faccende che sono faticose per lei, aiutala, ma io direi aiutatevi l’un l’altro senza pregiudizi e critiche inutili, che portano solo bisticci e scompigli. Aiutatevi con tutte le vostre energie possibili. Dobbiamo tener conto che la moglie e il marito sono un corpo solo, il corpo non si divide, ma i suoi organi eseguono ogni cosa insieme. Può una mano da sola lavarsi? Oppure camminare con un sol piede senza sostegno?

Una mano ha bisogno dell’altra, e anche per camminare ci vogliono due piedi. Dare e ricevere è indispensabile specialmente nella convivenza fra uomo e donna, nel matrimonio e la famiglia. L’amore vero è la base e il motore per un rapporto armonioso e socievole. Quello che seminiamo raccogliamo, se i due coniugi sanno gestire con l’aiuto di Dio il loro rapporto, è un insegnamento sano e costruttivo anche per i figli, i genitori sono il loro specchio!

L’incomprensione e il disordine in famiglia è un grave danno specialmente per i figli! Essi dovrebbero poter crescere in un clima di serenità e amore, e ricevere dai loro genitori dei buoni insegnamenti, per poter crescere sani e preparati per la vita. Ma molto spesso la famiglia si trasforma in un luogo di incomprensioni e sofferenze, tutt’altro che serenità e buoni insegnamenti. Specialmente nei matrimoni moderni c’è molto scompiglio ed egoismo!

Non si rende conto che un’unione fra due esseri umani, non è formata soltanto di giornate di “sole, ma ci sono anche le nuvole e le tempeste! Il matrimonio è un ponte “sostenuto da una corda a due capi, ognuno deve tener stretto il suo capo e non mollare, non solo per il suo bene, ma per quello di tutta la famiglia, altrimenti il ponte crolla e con esso anche la famiglia!

Non si può pensare solo a sé stesso, ma si deve tener duro e resistere alle tentazioni e le debolezze, si deve pensare alle “conseguenze del disastro, se si molla! Chi non se la sente di addossarsi una tale responsabilità, è meglio che vive e si gestisce da solo, così danneggia solo sé stesso e non gli altri! L’amore non è solo piacere e godimento, ma soprattutto “responsabilità reciproca, l’egoismo deve lasciare il posto a una corda a “tre “capi,” Dio in primo posto e poi i coniugi e la famiglia, e dopo il resto, solo così può essere un’unione felice.

(Colossesi 3:19): “Voi, mariti, amate le vostre mogli e non inaspritevi con "esse.

Sia la moglie che il marito, sono entrambi sensibili, per esempio: alle risposte crudeli e arroganti, l’essere infastiditi, i toni di voce irritati e l’impazienza ecc., tali atteggiamenti colpiscono profondamente il coniuge. Agite con diplomazia, rivolgetevi con gentilezza e rispetto l’uno verso l’altro, fate valere quello che ha detto Gesù: “non fare all’altro quello che a te non piace; non dire e fare all’altro quello che tu non vorresti che facessero a te!

C’è un detto che dice: il “tono fa la musica! Si può dire la stessa cosa in un tono dolce e comprensivo, oppure prepotente e arrogante! Se il tono è “dolce si comprende e capisce, se invece è offensivo, provoca ribellione e aggressione! Ricordatevi che siete un dono prezioso a vicenda, il dono dell’amore, codesto dono è molto “fragile, basta poco per “distruggerlo! Il matrimonio è un giardino, che coltivato con amore darà frutti e fiori a soddisfazione dell’anima e del corpo, ma coltivato male darà solo lavoro senza frutti!

Il matrimonio sia rispettato e senza macchia

(Ebrei 13:4-6): Rispettate il matrimonio e siate fedeli, perché Dio sicuramente punirà gli immorali e gli adulteri. 5 Non agite spinti dall’amore per il denaro. Accontentatevi di ciò che avete, perché Dio stesso ha detto: «Io non ti lascerò, né ti abbandonerò mai». 6Questa è la ragione per cui possiamo dire senza dubbi, né timori. «Il Signore è il mio aiuto, non avrò paura di niente. Che mi potrebbero fare gli uomini?»” Gesù dice che “chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore”

(Matteo 5:28): Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.

“Cura nella purezza e saggezza il tuo matrimonio, allenando il tuo cuore e i tuoi occhi, purché siano fedeli alla tua sposa o sposo «esso, ne trarrà grande beneficio! Ringrazia il Signore per la bellezza e la saggezza di tua moglie o tuo marito, apprezza e vivi il tuo matrimonio come una grazia ricevuta. Non lasciarti invagare dagli occhi e la mente, ma accontentati di quello che hai!

(Proverbi 5:20): 20 Perché, figlio mio, ti innamoreresti di un'estranea, e abbracceresti il seno della donna altrui?

Trovare attraenti le altre donne e guardarle, ti condurrà a deteriorare la visione che hai della tua sposa e viceversa! Sarai meno soddisfatto di lei, e lei si sentirà meno speciale per te! Nessun uomo può prendere l’abitudine di guardare altre donne senza che sua moglie lo noti prima o poi. Se “chiedi a Dio la grazia di considerare attraente solo tua moglie, Egli lo “esaudirà, anche lei lo noterà e si sentirà la tua regina, facendosi più attraente e desiderabile per te, e tu ti innamorerai di più di lei, questo vale anche per la donna verso il marito.

(Proverbi 31: 28): 28 I suoi figli si alzano e la proclamano beata, e suo marito la loda, dicendo: 29 «Molte donne si sono comportate da virtuose, ma tu le superi tutte!»

Dille che è speciale e che è la donna che ti aspettavi di ricevere. Non menzionare solo la sua bellezza fisica, ma quanto veramente l’apprezzi come persona al tuo fianco. Vedrai come gioirà la tua sposa, mentre gli sussurrerai questa lode piacevole, è chiaro che tali ammirazioni e complimenti devono essere espressi dal cuore, non soltanto dalle labbra. Usa le parole che tu stesso vorresti sentire per te, “tu moglie fai lo stesso verso il tuo sposo!

(Proverbi 18: 22): Chi ha trovato una moglie ha trovato una fortuna, ha ottenuto il favore del Signore.

Pensa a quanto saresti solo senza di lei. Adamo era solo e non era un bene per lui, per cui Dio gli ha dato una sposa. Hai una compagna per tutta la vita, che benedizione! Ringrazia Dio e prega per lei ogni giorno.

(Matteo 19: 5): Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola.

Goditi la vita con lei. Affrettati ad arrivare a casa quando esci dal lavoro. Pensa a lei durante la giornata, chiamala ogni giorno. Imparate a comunicare e trovare ogni soluzione di comune accordo. Questo rafforza l’unione e la fiducia, e alimenta un clima di armonia. Investite il vostro tempo a conversare e condividere gli eventi della giornata. Mostrate un interesse autentico per entrambi, ascoltando attentamente, e prestando un’attenzione completa e guardarvi negli occhi.

Siate un corpo solo, uniti nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore, nel buon tempo e anche in mezzo alle tempeste, in due si forma una corda stabile e resistente alle intemperie, ma in tre è di certo la scelta migliore. Onorate le vostre mogli “perché partecipano con voi alla grazia della vita, “così non saranno impedite le vostre preghiere.

(1 Pietro 3: 7-9): 7Voi, mariti, continuate a dimorare in maniera simile con loro secondo conoscenza, assegnando loro onore come a un vaso più debole, il femminile, giacché siete anche eredi con loro dell’immeritato favore della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite. 8 Infine, siate tutti dello stesso pensiero, mostrando i medesimi sentimenti, avendo affetto fraterno, teneramente compassionevoli, di mente umile, 9 non rendendo male per male né oltraggio per oltraggio, ma, al contrario, benedicendo, perché a questa “condotta” foste chiamati, affinché ereditiate una benedizione.

Che cosa dice la Bibbia sul divorzio e sulle nuove nozze?

Dipende prima di tutto a prescindere quale è la causa del divorzio.

(Malachia 2:16): 16 «Poiché io odio il ripudio», dice il SIGNORE, Dio d'Israele; «chi ripudia copre di violenza la sua veste», dice il SIGNORE degli eserciti. Badate dunque al vostro spirito e non siate sleali. L’Eterno, il DIO d’Israele, dice che egli odia il divorzio!

Secondo la Bibbia, il piano di Dio è che il matrimonio sia un impegno per tutta la vita.

(Matteo 19:6): Così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l’uomo non lo separi). Dio sa anche, che un matrimonio coinvolge due esseri umani peccatori, e potrà verificarsi il divorzio. Perciò nell’Antico Testamento, Egli stabilì alcune leggi per proteggere i diritti dei divorziati, specialmente quelli delle donne.

(Deuteronomio 24:1-4): 1 Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che essa non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casa.

2 Se essa, uscita dalla casa di lui, va e diventa moglie di un altro marito 3 e questi la prende in odio, scrive per lei un libello di ripudio, glielo consegna in mano e la manda via dalla casa o se quest'altro marito, che l'aveva presa per moglie, muore, 4 il primo marito, che l'aveva rinviata, non potrà riprenderla per moglie, dopo che essa è stata contaminata, perché sarebbe abominio agli occhi del Signore; tu non renderai colpevole di peccato il paese che il Signore tuo Dio sta per darti in eredità.”

Gesù fece notare che queste leggi vennero date a causa della durezza del cuore umano, non perché fossero ben accolti da Dio

(Matteo 19:8): Rispose loro Gesù: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così.

(Matteo 5:32): ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.”

(Matteo 19:9): Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra commette adulterio»”

In questi “versi Biblici troviamo la “risposta al “divorzio” esso è permesso solo sé c’è motivo di fornicazione.

Questo è l’unico “motivo essenziale che riusciamo a capire dalle Scritture, per il quale Dio permette il divorzio e di potersi risposare.

Molti interpretano questa “espressione, ad un riferimento delle usanze ebraiche! Secondo tali usanze, un uomo e una donna erano considerati sposati anche mentre erano ancora fidanzati come “promessi sposi. L’immoralità durante questo periodo di "fidanzamento, sarebbe stata quindi l’unica ragione valida per il divorzio. Nel termine greco “tradotto “fornicazione” è una parola che può significare qualunque forma di immoralità sessuale, per esempio: fornicazione, prostituzione, adulterio, ecc. Probabilmente, Gesù sta dicendo che il divorzio è ammissibile se viene commessa l’immoralità sessuale.

I rapporti sessuali sono la parte integrante del legame coniugale, che “i due saranno una sola carne”

(Genesi 2:24-25): 24 Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. 25 Ora tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna.

(Matteo 19:5-6): 5e disse: Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne? 6Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».

(Efesini 5:31): Rompere quel legame mediante dei rapporti sessuali al di fuori del matrimonio potrebbe essere un motivo valido per il divorzio.

Da quello che comprendiamo, è che Gesù pronuncia in tal caso (fornicazione), il tema delle nuove nozze.  L’espressione “e ne sposa un’altra.”

(Matteo 19:9) indica che il divorzio e le nuove nozze sono permessi, solo in caso che si entri nella sfera:(fornicazione), indipendentemente dalle diverse interpretazioni.

È importante notare che solo la parte “innocente gli viene permesso di risposarsi. Nonostante non sia espresso nel testo, si capisce dal contenuto di codesti versi che, il permesso di risposarsi dopo il divorzio è un segno della “Misericordia di Dio per la parte offesa, non per chi ha commesso l’immoralità sessuale. Potrebbero esserci dei casi in cui ai coniugi "colpevoli" sia permesso di risposarsi, ma non viene “menzionato nel testo.

Alcuni interpretano:(1 Corinzi 7:15): Però, se il non credente si separa, si separi pure; in tali casi, il fratello o la sorella non sono obbligati a continuare a stare insieme; ma Dio ci ha chiamati a vivere in pace.)

Un’altra «eccezione” che consenta le nuove nozze, se i coniugi non confessano lo stesso “credo!

E da tener conto che nel testo non parla di nuove nozze, ma dice solo che il credente non è costretto a tener unito il matrimonio, se il coniuge non credente vuole separarsi.

Altri affermano che le violenze fisiche (sulla moglie/sul marito o sui figli) siano dei motivi validi per il divorzio, anche se non vengano menzionati chiaramente nella Bibbia. Questo può essere benissimo vero, anche se è meglio assicurarsi che Dio approvi tale decisione! Abbiamo visto che Dio vuole un matrimonio “armonioso, fedele e felice! Quindi è da “immaginarsi da persone di mente sana, che la violenza in esso, non è “ammessa, ma condannata da Dio stesso.

Questo lo vediamo e leggiamo in diversi posti nella Bibbia, in più Lui dice di amarsi l’un l’altro come il proprio corpo, chi mai, picchierebbe e maltratterebbe il proprio corpo? Lui ammonisce la donna, ma molto di più l’uomo, perché è consapevole della sua natura selvaggia! Quindi secondo i Suoi ammonimenti, vediamo e riconosciamo in essi anche le chiare espressioni di Dio! La Parola di Dio va unita non separata, proprio come il corpo, quindi per capire bene i testi bisogna paragonarli insieme.

Bisogna farci guidare dallo Spirito Santo! Nessuno di noi ha il diritto o il dovere di puntare il dito verso l’altro, questo non ci è permesso! Alcune “Denominazioni si credono di poter giudicare l’uomo, sé è sposato o divorziato o risposato! Secondo il mio parere, da quello che ho capito dall’amore di Dio, che solo Lui ne ha il “diritto e dovere di giudicare un essere umano! Lui solo scruta i cuori e vede il dolore che in essi si nasconde, e quindi solo Lui è “Degno di “Giudicarli.

Se noi giudichiamo, ci mettiamo al posto Suo! Se Lui osa o vuole osare “misericordia verso il colpito o il colpevole; chi siamo noi che ci ribelliamo? Chi è senza peccato scagli la prima pietra! La Parola di Dio è una lampada ai nostri piedi, in Essa Dio ci parla e consiglia. Ma sappiamo che Lui ci parla anche nel cuore, basta “Ascoltarlo attentamente! Al di fuor della Sua Parola, Lui ci può consigliare e guidare per mezzo del Suo Spirito Santo se noi lo ascoltiamo. Indispensabile è la “comunione con Lui per mezzo della “preghiera, essa è vitale per essere certi di non sbandare fuori strada.

Se è così, non ti lascerà nelle mani sbagliate, ma ti libererà dalla sofferenza, anche se questo non è scritto così, ma chiaro da capire! Dio dice: la Terra è un punto ha gli occhi miei, l’Universo non ha né inizio e né fine, Io sono ancora più grande. Lui scruta i fondamenti del Creato e anche quelli del cuore, niente gli possiamo nascondere, conosce ogni nostro sentimento, ed è pronto ad intervenire in nostro aiuto se glielo chiediamo umilmente. Chi conosce i miei piani e la mia Volontà dice l’Eterno! La volontà degli uomini è lontana come il cielo dalla terra “da quella di Dio!

Quindi è saggio di “astenersi da qualsiasi “giudizio sull’uomo, se è sposato o risposato! Per poter metter bocca, bisogna prima conoscere a fondo la situazione in cui si trovava o si trova! Il nostro compito è di indicar loro la via che porta a Dio, la via della riconciliazione e del perdono per mezzo di Gesù Cristo, il resto è compito di Dio. Con il nostro giudizio provvediamo a distogliere le anime dalla Salvezza, invece di condurli alla Sua Grazia!  Spesso nel cercare il vero significato Biblico, si perde di vista il fatto che qualunque significato abbia la “fornicazione,” si tratta di un permesso di grazia, non di una richiesta per il divorzio.

Anche quando viene commesso adulterio, una coppia con la grazia di Dio, può imparare a perdonare, e cominciare a ricostruirsi un futuro insieme, se loro sono pronti a perdonarsi veramente. È, essenziale che se i due ritornano insieme, è di vitale importanza conoscere la grazia Divina, solo così saranno in grado di perdonarsi sinceramente, ricominciando un’unione basata sull’Amore di Dio e sul rispetto reciproco, altrimenti può essere un ritorno alla sofferenza e l’indifferenza, che non appaga riprovarci!  Se i coniugi decidono di ritornare insieme e perdonarsi, il Signore è accordo.

(Efesini 4.32):32 Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.

(Efesini 5:8-14): 8 Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce. 9 poiché il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità,10 esaminando ciò che è accettevole al Signore.11 E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto riprovatele,12 perché è persino vergognoso dire le cose che si fanno da costoro in segreto. 13 Ma tutte le cose, quando sono esposte alla luce, divengono manifeste, poiché tutto ciò che è manifestato è luce. 14 Perciò la Scrittura dice: «Risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà su di te».”

In molti casi, uno dei coniugi o entrambi, potrebbe essere irrequieto e persistente nell’immoralità sessuale.

Risposta: (Matteo 19: 9): 9 Ed io vi dico che chiunque manda via sua moglie, quando non sia per cagione di fornicazione, e ne sposa un’altra, commette adulterio.

Molti si affrettano troppo presto a risposarsi dopo il divorzio, mentre probabilmente Dio desidererebbe che rimanessero celibi o con più ripensamento. Talvolta Dio chiama una persona al celibato in modo che la sua attenzione non sia divisa.

(1 Corinzi 7:32-35): 32 Io vorrei vedervi senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; 33 chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, 34 e si trova diviso! Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito. 35 Questo poi lo dico per il vostro bene, non per gettarvi un laccio, ma per indirizzarvi a ciò che è degno e vi tiene uniti al Signore senza distrazioni.

Risposarsi dopo il divorzio potrebbe essere una soluzione, ma non l’unica!

È sorprendente scoprire che il tasso di divorzio fra i cristiani professanti sia quasi pari a quello del mondo.

La Bibbia mette evidentemente in chiaro che Dio odia il divorzio

(Malachia 2:16): 16 Poiché l'Eterno, il DIO d'Israele, dice che Egli odia il divorzio e chi copre di violenza la sua veste», dice l'Eterno degli eserciti. Badate dunque al vostro spirito e non comportatevi perfidamente.)”

La riconciliazione e il perdono dovrebbero essere i segni distintivi della vita di un credente.

(Luca 11:4): (Padre nostro): 4e perdona a noi i nostri peccati, “anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione».

(Efesini 4:32):32 Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.”

(Efesini 5:1-8) 1Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, 2 e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato sé stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. 3 Quanto alla fornicazione e a ogni specie di impurità o cupidigia, neppure se ne parli tra voi, come si addice a santi; 4 lo stesso si dica per le volgarità, insulsaggini, trivialità: cose tutte sconvenienti. Si rendano invece azioni di grazie! 5 Perché, sappiate bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro - che è roba da idolatri - avrà parte al regno di Cristo e di Dio.

6 Nessuno vi inganni con vani ragionamenti: per queste cose infatti piomba l'ira di Dio sopra coloro che gli resistono. 7 Non abbiate quindi niente in comune con loro. 8 Se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come i figli della luce.”

Dio riconosce che il divorzio ci sarà, anche fra i Suoi figli. Il Credente, uomo o donna che sia, divorziati e risposati, non dovrebbero sentirsi meno amati da Lui, anche se il loro divorzio, e il nuovo matrimonio non adempie il versetto seguente:

(Matteo 19:9): 9 Ed io vi dico che chiunque manda via sua moglie, quando non sia per cagione di fornicazione, e ne sposa un’altra, commette adulterio.

Dio si serve spesso anche della disubbidienza peccaminosa dei Suoi figli, per condurli per un cammino più stabile e appagabile.

Come abbiamo detto che i piani di Dio sono lontano come il cielo e la terra da quelli dell’uomo; Lui può far rifiorire il deserto, dipende solo dall’uomo, se è pronto a consegnargli le chiavi della sua vita o meno. Se gli consegniamo le chiavi della nostra vita, Lui rinnoverà ogni cosa in noi, ci risana ogni ferita, e ci darà nuove forze e vigore anche in età avanzata. Se gli riconosciamo i nostri peccati con cuore pentito, la sua misericordia è “illimitata, e riceveremo grazia e perdono per mezzo del Sacrificio di Gesù nostro Salvatore.

Noi giudichiamo all’apparenza, ma il Signore guarda ai cuori, e giudica con Giustizia. Quindi non c’è peccato che non possa essere perdonato nel “ravvedimento. Altrimenti il Sacrificio di Cristo sulla Croce sarebbe vano. Coloro che si credono di essere salvati per la loro perfezione, si stanno sbagliando di grosso. Tutti hanno peccato, e continuano a peccare tramite la natura debole della carne; tutti in generale sono privi della Vita Eterna, ma “essa si ricevere per Grazia, non per giustizia.

Chi crede di guadagnarsi il Cielo con le sue buone opere, o con l’attenzione di poter adempire la Legge! Costui non si basa sulla Grazia e la Misericordia di Dio, ma sulla sua giustizia, e la forza di volere e potere. Quindi esso ammette di essere in grado di “adempire la “Legge, e rinnega automaticamente il Sacrificio di Gesù Cristo per la Sua Salvezza. Questo è un peccato ancora più grave, dell’appartenenza al peccato stesso. Sappiamo che Dio nella Sua Parola dice: che “nessuno, ma proprio “nessuno è in grado di adempire completamente la Sua “Legge, in modo di essere salvato!

E perciò Gesù è venuto nel mondo, per “Riscattarci dal peccato che è stato manifestato per “mezzo della “Legge. Chi si sente in grado di essere giusto per mezzo della sua giustizia, è in grave peccato verso Dio e verso lo Spirito Santo! Lui fa Dio bugiardo, e quindi non ha scampo al Giudizio Divino! Guai a chi resiste alla “Misericordia del Creatore, “ma “Misericordia è fatta a coloro che riconoscono di essere deboli peccatori, incapaci di adempire la Legge di Dio, e bisognosi della Sua “Misericordia in Cristo Gesù.

Quali sono i motivi validi per il divorzio?

(1Corinzi 7:10-16): Gesù disse che l'unico motivo valido per il divorzio era la “fornicazione.

(Matteo 5: 32): 32Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.

(Matteo 19:9): 9Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un’altra, commette adulterio».

(1Corinzi 7:10 -11):10 Ma ai coniugi ordino non io ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito, 11 (e se mai si separa, rimanga senza maritarsi o si riconcili col marito); e che il marito non lasci la moglie. “

(1Corinzi 7:11): 11e qualora si separi, rimanga senza sposarsi o si riconcili con il marito – e il marito non ripudi la moglie.

Dobbiamo considerare questo un comandamento in circostanze egoistici, cioè di separazione senza l’intoppo della “fornicazione! Paolo non sta parlando quando c'è un motivo valido per la separazione.

E neanche:(Marco 10:2-12):2 E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: «È lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?». 3 Ma Egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». 4 Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla.

5 Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. 6 Ma all'inizio della creazione “Dio li creò maschio e femmina, 7 per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola” 8 Sicché non sono più due, ma una sola carne. 9 L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto».

10 Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: 11 «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; 12 se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio».

Anche:(Matteo 19:9): menziona la possibilità di un divorzio giusto.

Paolo continua in (1Corinzi 7) parlando della situazione di un Cristiano (maschio o femmina) spostato con un non Cristiano (femmina o maschio). Se il non Cristiano non vuole separarsi, il Cristiano deve rimanere con lui o lei.

(1 Corinzi 7:12-16):12 Agli altri dico io, non il Signore: se un nostro fratello ha la moglie non credente e questa consente a rimanere con lui, non la ripudi;  13 e una donna che abbia il marito non credente, se questi consente a rimanere con lei, non lo ripudi: 14 perché il marito non credente viene reso santo dalla moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre invece sono santi. 15 Ma se il non credente vuol separarsi, si separi; in queste circostanze il fratello o la sorella non sono soggetti a servitù; Dio vi ha chiamati alla pace! 16 E che sai tu, donna, se salverai il marito? O che ne sai tu, uomo, se salverai la moglie?

La salvezza del marito o della moglie non (credente) avviene possibilmente per mezzo della benedizione da parte di Dio, con la testimonianza e il buon comportamento del Cristiano.

(1Corinzi 7:16): 16 E che sai tu, donna, se salverai il marito? O che ne sai tu, uomo, se salverai la moglie?

(1 Pietro 3: 1-5): 1Similmente voi, mogli, siate sottomesse ai vostri mariti affinché, anche se ve ne sono alcuni che non ubbidiscono alla Parola, siano guadagnati senza parola dalla condotta delle loro mogli, 2 quando vedranno la vostra casta condotta accompagnata da timore. 3Il vostro ornamento non sia quello esteriore: intrecciare i capelli, portare i gioielli d'oro o indossare belle vesti 4 ma l'essere nascosto nel cuore con un'incorrotta purezza di uno spirito dolce e pacifico, che è di grande valore davanti a Dio. 5 Così infatti si adornavano una volta le sante donne che speravano in Dio, stando sottomesse ai loro mariti.”

Anche se il non Cristiano lascia il Cristiano, il divorzio non è possibile per il Cristiano.

Ma non è obbligato a stare con il non Cristiano

(1Corinzi 7:15): 15 Ma se il non credente vuol separarsi, si separi; in queste circostanze il fratello o la sorella non sono soggetti a servitù; Dio vi ha chiamati alla pace!

(1Corinzi 7:11): 11e qualora si separi, rimanga senza sposarsi o si riconcili con il marito, e il marito non ripudi la moglie.

(1Corinzi 7:39-40): 39La moglie è vincolata per tutto il tempo in cui vive il marito; ma se il marito muore è libera di sposare chi vuole, purché ciò avvenga nel Signore. 40Ma se rimane così com’è, a mio parere è meglio; credo infatti di avere anch’io lo Spirito di Dio.

Oppure (secondo l'insegnamento di Gesù) fino a quando il non Cristiano si risposa (muore), oppure c'è chiara evidenza d’adulterio da parte del non Cristiano.

Vivere nella carne non è facile, e quindi c’è bisogno di una guida sicura, un aiuto sul quale si può contare. Gesù è l’unico che capisce ognuno di noi perfettamente, perché Lui è uomo e Dio nello stesso tempo, comprende l’anima, ma anche il corpo. È l’unico che non ti giudica o ti condanna, ma ti sa ascoltare pazientemente e teneramente. Alla Sua presenza puoi svuotargli il tuo cuore, raccontargli i momenti belli e quelli oscuri, portargli i tuoi pesi e le tue colpe, raccontargli i pensieri buoni e quelli cattivi che ti opprimono giorno e notte.

Lui non solo ti ascolta, ma è anche l’unico che te ne può liberare, e aiutarti a uscire dal tunnel oscuro in cui ti trovi, da quegli incubi che ti assediano e perseguitano. Basta avvicinarsi a Lui con fede vera, e pentirsi dei propri peccati, accettarlo come tuo Salvatore e aprirgli le porte del tuo cuore, e della tua casa, e cercare la comunione attiva con Lui. Affidarti completamente a Lui fedelmente nella preghiera.

PREGHIERA SPIRITUALE

Padre YHWH, io vengo a te nel nome di tuo figlio Gesù, io sono un peccatore bisognoso del Tuo perdono, a causa della mia ribellione verso di Te e dei tuoi comandamenti, riconosco di averti offeso, di aver contristato il tuo Santo Spirito. Ti chiedo il mio perdono, e la grazia di poterti accettare come mio Salvatore.

Grazie Gesù che sei andato alla croce al posto mio, che hai pagato il prezzo dei miei peccati, grazie di avermi Riscattato a Vita eterna. Grazie del Sangue Tuo prezioso che hai versato per me, e dell’amore che hai per me che io non merito. Ti prego mio Salvatore di prenderti cura di me, ti apro le porte del mio cuore o mio Signore e Salvatore, entra in me e Vivi dentro di me, prendimi per mano guidami per il giusto sentiero, correggimi e proteggimi, mi affido a te con tutto il cuore, fai di me il tuo soldato, il tuo tempio Vivente.

Grazie o mio Salvatore Gesù per tutto quello che hai “Adempiuto sulla Croce per me, hai sofferto e sei Morto al mio posto per liberarmi dalla schiavitù del peccato, sei Gloriosamente “Risuscitato dalla morte, essa non poteva trattenerti perché sei il Re della Vita. Chiunque viene a Te e crede fedelmente al Tuo sacrificio offerto per noi, muore al peccato in Te, e “Risuscita alla Vita in Te. Se il Tuo Spirito ci vivifica alla Vita, la morte non potrà più trattenerci, e Tutti coloro che vengono a Te vivranno. Perché chiunque creda in Te, non muoia, ma passi dalla morte alla vita, Tu Vivi e noi vivremo insieme a Te in Eterno amen.

IL SIGNORE CI BENEDICA

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