IDOLI E IDOLATRIA

(dal greco εἴδωλον, éidolon cioè idolo, e λατρεία, latréia cioè culto)

Indica una fase religiosa,  anteriore alla credenza in divinità  creatrici e soprannaturali, durante la quale le divinità vengono rappresentate sotto forma di idoli, che avrebbero assunto caratteri antropomorfici. Il termine con riferimento alle religioni delle popolazioni di interesse etnologico (vedi etnologia), indica in blocco, le religioni pagane o idoli o feticci (vedi Feticismo) che adorano un'immagine iconografica o un oggetto

Molte religioni non consentono questo, ricordando ai fedeli che la rappresentazione (sculturea pittorica o musiva) è opera dell'uomo e non del Dio, mentre ciò che deve essere adorato è, il Dio in sé, che non può essere rinchiuso in una manufatta opera di mano d’uomo. Il termine “idolatria deriva dal greco ed è composto dall'unione di due parole: εἴδωλον che significa "culto" e λατρεία che si traduce come "idolo".

Si tratta di una parola che fa riferimento alle religioni e porta con sé diverse accezioni e sfumature di significato, ma se volessimo spiegare semplicemente cosa significa “idolatria potremmo definirla come (l'adorazione di oggetti o di immagini a cui vengono attribuiti poteri o caratteri divini). Se quest'ultima si può considerare la traduzione in senso letterale del termine, per quanto riguarda quella in senso figurato, significa “devozione fanatica. «venerare (Venerare.

(e anche, rara, venerare attivo), termine del linguaggio religioso, connesso con Venus -neri, venere ) (io venero, ecc.). –Fare oggetto di devozione religiosa, di profondo ossequio, sia nel sentimento sia negli atti esteriori, riferito a tutto ciò che è sacro o che come tale è visto: (v. Dio, la Vergine M.; v. le reliquie di un sanct.ecc. v. la memoria di un defunto). Questo dal fatto che all’interno del primitivo cristianesimo, la preghiera e la venerazione agli uomini era (ed è tutt’oggi) proibita, parimenti la preghiera e la venerazione rivolta a essi, e ai defunti, santi o non santi che siano.

Queste pratiche venivano espressamente vietate già secoli prima dalle pagine dell‘Antico testamento. Quindi, la Treccani sbaglia doppiamente affermando che i «santi e gli angeli devono essere venerati». Da nessuna parte, “al di fuori dei precetti umani del Catechismo e dottrina cattolica, si legge che sia un dovere («devono») venerare «santi e angeli» quando la Scrittura la S. Bibbia non dice nulla in merito.

Sempre la Treccani fa invece un’affermazione accettabile (senza saperlo) quando dice: << ma non adorati >> perché tale affermazione va in armonia con “(Apocalisse 19:10 e 22:9) quando Giovanni, trovandosi d’innanzi all’angelo si prostra e lo adora, ma l’angelo ripete per ben due volte un’affermazione che dovrebbe far riflettere il cattolico-religioso più convinto:

«Io (Giovanni) mi prostrai ai suoi piedi (dell’angelo) per adorarlo. Ma egli mi disse: «Guardati dal farlo. Io sono un servo come te e come i tuoi fratelli che custodiscono la testimonianza di Gesù: adora Dio! Perché la testimonianza di Gesù è lo Spirito della Profezia» (Apocalisse 22: 9): «Ma egli (l’angelo a Giovanni) mi disse: “Guardati dal farlo; io sono un servo come te e come i tuoi fratelli, i Profeti, e come quelli che custodiscono le parole di questo Libro Adora Dio soltanto!».

(Apocalisse 19:10): 10 Allora mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo, ma egli mi disse: «Non farlo! Io sono servo come te e i tuoi fratelli, che custodiscono la testimonianza di Gesù. È Dio che devi adorare». La testimonianza di Gesù è lo spirito di profezia.

(Galati 1:8-9): 8 Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anatema. 9 Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema.)

(2 Corinzi 11:4): 4 Se infatti il primo venuto vi predica un Gesù diverso da quello che vi abbiamo predicato noi o se si tratta di ricevere uno spirito diverso da quello che avete ricevuto o un altro vangelo che non avete ancora sentito, voi siete ben disposti ad accettarlo.)

Finché il credente si prostra d’innanzi a statue e idoli, angeli o uomini che siano,” in qualunque modo sia la sua intenzione e modo di venerazione, adorazione e preghiera di codesti idoli, esso si macchia di peccato e ribellione verso Dio Creatore.” Così il sangue del credente rimane sporco e infetto, impuro e malato.

Anche Satana e i suoi demoni credono in Dio e tremano d’innanzi a Lui. Ciò non significa che il loro “DNA spirituale sia puro” “Non basta solo credere”! Ma occorre essere soprattutto veri “Credenti”! Credenti spirituali, non carnali!

L’esempio di Giovanni trasmette un messaggio attualissimo e reale: rispecchia alla perfezione la personalità del religioso carnale, che nonostante un angelo gli si presenti davanti per dirgli cosa fare o non fare, lui farebbe sempre e comunque l’esatto contrario di ciò che è stato invitato a fare o non fare: «Adora Dio» dice l’angelo, ma poi l’uomo ritorna ad «adorare l’angelo»

Nel “significato biblico-religioso” un idolo o idolatria è “Quel -Qualcosa -qualsiasi ecc.– che infine porta sempre questo marchio (qcc. = 666). La forma più diffusa di idolatria nei tempi biblici era il culto delle “immagini e statue che venivano considerate come una sorta di incarnazione e antropomorfizzazione delle varie divinità pagane che rappresentavano le condizioni atmosferiche, i sentimenti, le arti, gli astri, i pianeti, etc. (Vedi La Bibbia non è, un «Mito)»

Nella dottrina della chiesa cristiana Cristiana, l'idolatria è la divinizzazione di un oggetto inanimato o di un'immagine simbolica creata dall'uomo, che assume il posto del vero Dio. La tesi più realistica è, che codesti “idoli” non sono creati dall'uomo, “e neanche dal Creatore! Piuttosto da “potenze invisibili opposti a Dio, che lasciano credere al credente che ignora la “Verità le loro “calunnie! Il loro compito è, dissuadere l’uomo da Dio, allontanarlo dal “uni culto verso Dio Creatore.” Il Progetto di “Satana va a gonfie vele se la vittima morsica l’esca! Non importa di che cosa essa sia composta, (di carne o altra materia) l’importante deviare il “credente dall’unica “Persona e Divinità che lo può Salvare (Gesù Cristo). Satana sa, molto bene! “tutte le vie portano a Roma, ma non tutte conducono alla Salvezza eterna.

A “satana non importa a chi tu “adori! l’importante che tu non ti avvicini a “Gesù e lo “adori come l’unico vero Dio e Salvatore.” Nelle credenze pagane credono ai loro idoli come intercessori di potenze divine. Concretamente, l'idolatria è un’adorazione e divinizzazione di qualcosa privo di vita, sono divinità e materie morti. Il vero e unico Dio infatti è Vita, Lui è l’unica fonte di Vita, fuor di Lui non c’è Vita, né terrena né Eterna.

Dio è Vita e Luce, “incamminarsi per la via “opposta, vuol dire “morte e “tenebre, che è il regno del “diavolo e di chi lo segue! In questo senso l'idolatria, il culto degli idoli, mortifica la vita umana, perché la mette al servizio di ciò che è morto, privo di vita. La venerazione è una qualsiasi forma di omaggio o venerazione religiosa, verso un” idolo o qualche divinità che sia,” oppure verso una persona (defunta o anche vivente) o verso un oggetto sacro (ad esempio una reliquia).

Filologicamente venerare deriva dal verbo latino “venerare, che significa offrire reverenza e rispetto. I Profeti dell’Antico Testamento profetizzarono fino allo sfinimento, terribili conseguenze qualora gli Israeliti avessero continuato ad inseguire l’idolatria.

Per lo più, sono stati ignorati da Dio, a causa della loro testardaggine incredula verso di Lui, così Egli li ha abbandonati alla loro disubbidienza, e loro hanno continuato a fare ciò che volevano, finché non fu troppo tardi, così l’Ira di Dio si accese e si riverso contro di loro, a causa della loro infedeltà “idolatrica, le conseguenze furono “amare per tutta la “Nazione”!

Ma Dio è misericordioso, e nonostante ciò, non venne meno alla Sua “misericordia, ma pronto a perdonarli nel caso si fossero pentiti sinceramente, chiedendo il Suo perdono. In realtà, gli idoli sono materie morte, blocchi impotenti di pietra o legno o ferro ecc., il loro potere esiste solo nella mente degli “infedeli” dotate per lo più di una grande e patologica autosuggestione.

L’idolo (dell’Elah Dragon) è stato distrutto per ben due volte dal nostro Dio «YHAWH” “questo, per “mostrare ai Filistei chi era veramente il Vero Dio, (essi avevano appena rubato “l’arca dell’Alleanza” introducendola nel tempio di del loro “dio “Dragon)

(Salmo 5:1-5): 5 Tu non sei un Dio che si compiace del male; presso di te il malvagio non trova dimora; 6 gli stolti non sostengono il tuo sguardo. Tu detesti chi fa il male, 7 fai perire i bugiardi. Il Signore detesta sanguinari e ingannatori. 8 Ma io per la tua grande misericordia entrerò nella tua casa mi prostrerò con timore nel tuo Santo tempio.)  Vediamo la “competizione” tra Dio insieme al Suo Profeta Elia e i “450 profeti di Bali sul Monte Carmelo è un drammatico esempio del potere del vero Dio d’innanzi all’impotenza delle false divinità.

(1Re 18:19-40): 25 Allora Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi uno dei tori; preparatelo per primi, poiché siete i più numerosi; e invocate il nome del vostro dio, ma non appiccate il fuoco.

26 Quelli presero il loro toro, e lo prepararono; poi invocarono il nome di Baal dalla mattina fino a mezzogiorno, dicendo: «Baal, rispondici!» Ma non si udì né voce né risposta; e saltavano intorno all'altare che avevano fatto.

27 A mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: «Gridate forte; poi ch’egli è dio, ma sta meditando, oppure è indaffarato, o è in viaggio; può anche darsi che si è addormentato, e si risveglierà».

28 E quelli si misero a gridare più forte, e a farsi delle incisioni addosso, secondo il loro costume, con spade e lance, finché grondavano di sangue.

29 E passato che fu il mezzogiorno, quelli profetizzarono fino all'ora in cui si offriva l'offerta. Ma non si udì voce o risposta, e nessuno diede loro retta.

30 Allora Elia disse a tutto il popolo: «Avvicinatevi a me!» Tutto il popolo si avvicinò a lui; ed Elia riparò l'altare del SIGNORE che era stato demolito.

31 Prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei figli di Giacobbe, al quale il SIGNORE aveva detto: «Il tuo nome sarà Israele». 32 Con quelle pietre costruì un altare al nome del SIGNORE, e fece intorno all'altare un fosso, della capacità di due misure di grano. 33 Poi vi sistemò la legna, fece a pezzi il toro e lo pose sopra la legna.

34 E disse: «Riempite quattro vasi d'acqua, e versatela sull'olocausto e sulla legna». Poi disse: «Fatelo una seconda volta». E quelli lo fecero una seconda volta. E disse ancora: «Fatelo per la terza volta». E quelli lo fecero per la terza volta. 35 L'acqua correva attorno all'altare, ed egli riempì d'acqua anche il fosso.

36 All'ora in cui si offriva l'offerta, il profeta Elia si avvicinò e disse: «SIGNORE, Dio d'Abraamo, d'Isacco e d'Israele, fa' che oggi si conosca che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo, e che ho fatto tutte queste cose per ordine tuo. 37 Rispondimi, SIGNORE, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o SIGNORE, sei Dio, e che tu sei colui che converte il loro cuore!»

38 Allora cadde il fuoco del SIGNORE, e consumò l'olocausto, la legna, le pietre e la polvere, e prosciugò l'acqua che era nel fosso. 39 Tutto il popolo, veduto ciò, si gettò con la faccia a terra, e disse: «Il SIGNORE è Dio! Il SIGNORE è Dio!»

40 Elia disse loro: «Prendete i profeti di Baal; neppure uno ne scampi!» Quelli li presero, ed Elia li fece scendere al torrente Chison, e laggiù li sgozzò.)))

La testimonianza della Scrittura è che solo Dio Creatore è “degno di adorazione. L’idolatria deruba Dio della Sua gloria e onore che appartengono solo a Lui, e questo è un qualcosa che non tollera.

(Isaia 42:8):Io sono l'Eterno, questo è il mio nome; non darò la mia gloria ad alcun altro né la mia lode alle immagini scolpite.) Il comandamento “non rubare” viene infranto anche in questa circostanza: derubare Dio in primis. Vuol dire: derubargli la sua Gloria e Maestà! Anche se questo avviene simbolicamente, non lo tollera, per lo più avviene da parte della Sua opera, e come chiamare padre uno sconosciuto!

E in più per volontà del male, dietro a tutto ciò, c’è il piano “diabolico del Suo “avversario, che vuole a tutti i costi impadronirsi di quello che non gli appartiene, di un’opera che non è stata creata e generata da lui. In poche parole vediamo che lui sì “impossessa di ciò che non è suo, con calunnie e inganni vari, usando coloro che girano le spalle al Creatore per seguirlo.

L’atteggiamento della Sua opera, fa “Indignare il Creatore e Padre, lo Provoca ad “Ira,” in tal modo che Lui li abbandona al loro peccato, li fa cuocere nel loro stesso brodo. “Essi raccoglieranno il frutto di quello che seminano, spine seminano e spine raccoglieranno. Senza la mano di Dio loro sono condannati all’autodistruzione,” che avviene per opera loro stesso.

Codesta distruzione è il frutto dell’allontanamento dalla “vera “Fonte di Vita. Essa avviene perché la “Fonte di “Protezione si allontana dall’opera stessa, a causa delle sue “abbominazioni e ribellioni, e delle sue infedeltà “idolatriche e “adultere. Ancora oggi come è sempre stato, si adorano idoli e divinazioni morti, nonostante i risultati di tali atteggiamenti siano “evidenti non cambiano rotta.

Il primo appello di Dio contro questa pratica è chiaramente “Espresso nel primo Comandamento: vedi: Dieci Comandamenti (non quelli modificati dalle religioni, specialmente da quella cattolica romana), riferendosi all’idolatria. Leggi di seguito la traduzione letterale di

(Esodo 20:3-5) secondo il Testo Masoretico della Biblica Ebraica). Le parole sono suddivise in colori affinché il lettore possa individuare con facilità ogni parola.

TESTI “EBRAICI I DIECI COMANDAMENTI

לֹֽ֣א יִהְיֶֽה־לְךָ֛֩ אֱלֹהִ֥֙ים אֲחֵרִ֖֜ים עַל־פָּנָֽ֗יַ

Lo yheyeh–léka elohìm acherìm al–panàia

«Non avere–riguardo elohìm altri oltre–faccia mia»

(«Non avere altri elohìm oltre me»)

לֹֽ֣֣א תַֽעֲשֶׂ֙ה־לְךָ֥֣ פֶ֣סֶל֙׀ וְכָל־תְּמוּנָ֡֔ה אֲשֶׁ֤֣ר בַּשָּׁ֙מַ֣יִם֙׀ מִמַּ֡֔עַל וַֽאֲשֶׁ֥ר֩ בָּאָ֖֙רֶץ מִתַָּ֑֜חַת וַאֲשֶׁ֥֣ר בַּמַּ֖֣יִם׀ מִתַּ֥֣חַת לָאָֽ֗רֶץ

Lo ta’aseh-léka fesel | ve-col-ttemunàh ashér ba-shamàim | mi-mma’al va-ashér ba-arets mi-ttàchat va-ashér ba-mmàim mi-ttàchat la-arets

«Non fabbricante idolo | e-ogni forma che in-cieli | da lassù e-che in-Terra da-sotto e-che in-mari | da-sotto a-terra»

(«Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra»

לֹא־תִשְׁתַּחְוֶ֥֣ה לָהֶ֖ם֘ וְלֹ֣א תָעָבְדֵ֑ם֒ כִּ֣י אָֽנֹכִ֞י יְהוָ֤ה אֱלֹהֶ֙יךָ֙ אֵ֣ל קַנָּ֔א פֹּ֠קֵד עֲוֹ֙ן אָבֹ֧ת עַל־בָּנִ֛ים עַל־שִׁלֵּשִׁ֥ים וְעַל־רִבֵּעִ֖ים לְשֹׂנְאָֽ֑י׃

Lo–tishttachvéh lahém ve-lo ta’avdém ki anokì yehwàh elohéka el qannà poqed ‘aòn avòt al–banìm al-shilleshìm ve-‘al-ribe’ìm le-sonéi

«Non–prostrante verso loro e-non servire loro poiché Io Yehwàh Elohìm tuo El geloso punisco iniquità padri sopra–figli sopra-terza generazione e-sopra-quarta a-odianti me»

(«Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché Io Yehwàh Dio tuo, sono Dio geloso; punisco l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano»))

Non credo occorrano ulteriori commenti alla luce della Verità. L’idolatria va oltre “oltre” il culto degli idoli e delle immagini dei falsi dei. Anche per coloro che non si piegano fisicamente d’innanzi a una statua, l’idolatria è un sentimento che parte dal cuore, e composto da orgoglio e egocentrismo, avidità e ingordigia, amore per il materialismo, è indefinita ribellione verso Dio Creatore. Gli idoli moderni e di tutti i tempi sono numerosi e vari. C’è forse da meravigliarsi perché il Padre Yahwéh si definisce geloso?

(I DIECI COMANDAMENTI): (Esodo 20.)

1 Dio allora pronunciò tutte queste parole
2 «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù:

3 non avrai altri “dèi di fronte a me.

4 Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.

5 Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, 6 ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi.
7 Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano.

8 Ricordati del giorno di sabato per santificarlo:

9 sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro;

10 ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te.

11 Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro.
12 Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio.
13 Non uccidere.
14 Non commettere adulterio.
15 Non rubare.
16 Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
17 Non desiderare la casa del tuo prossimo.
Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».)))

la grande attenzione che suscitano alle cose mondane!

durante i periodi dei mondiali di calcio (dove viene celebrato il "dio pallone") i giornali, la televisione, i mass-media in genere concentrano l'attenzione dell'intero globo, facendo passare in secondo piano notizie magari ben più importanti. Non c'è nulla di male nello sport o in altre cose.

Ma quando queste non invadono la vita dell'uomo al punto di diventare la cosa più importante della vita, prendendo il posto che spetta a Dio solamente. Questo esempio vale naturalmente anche per la musica, la televisione, il denaro e il cibo, e ogni altra cosa. Queste cose non contengono un male in sé, ma il valore che ci si attribuisce dall’uomo stesso li rende i suoi “idoli!

Se essi hanno una tal priorità nella propria vita, da causare una trascuratezza verso Dio, nel servirlo e adorarlo ed amarlo, questo diventa idolatria (vedi le parole di Gesù in (Matteo 10:37): 37 Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me;)

Quindi stiamo attenti a non cadere nell'idolatria, non pensando che essa sia commessa solo davanti ad una statua e a pratiche occulte e esoteriche, “adulterio e prostituzione varia. Importante dare il giusto valore ad ogni cosa, e mettere al “primo posto nelle priorità del nostro cuore e della nostra vita di tutti i giorni Dio, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore e Salvatore.

La riflessione Biblica, si riferisce anche l'adorazione esclusiva di angeli e santi ecc., che sono creature, se la fiducia in codeste creature assume più importanza della fede in Dio che ci ha creati, essa è „idolatria! In generale la dottrina Cristiana ritiene pericoloso dare più valore alle realtà create che al Creatore stesso. Un carattere idolatrico viene anche attribuito alle ideologie che negano l'esistenza di Dio, e che tendono a fornire spiegazioni di Lui e del Suo creato attraverso una loro “ideologia.

Prefazione - “Creazione
Nella nostra cultura occidentale, l’idolatria viene spesso considerata lontana nel tempo e nello spazio; invece sotto molte forme manifeste o velate, diffuse o ignorate, accettate o camuffate, è presente anche presso di noi o “in” noi. Vediamo un po' più da vicino questo “tema? Leggendo la Parola di Dio con “fede, vediamo che quel “dio” che il mondo adora, per mancanza di conoscenza della “Verità, è un altro non quello vero, questo ci chiama ad “avvertirli mentre sono ancora in tempo.

Quindi, Dio ci invita ad avvicinarci e conoscerlo, di abbandonare gli “inganni basati su filosofie umane e credenze tramandati da “antenati, e alimentati da “dottrine che hanno mutato la Verità secondo i propri interessi. Il Padre ti ama, e non vuole che trascorri la tua vita separato da Lui, ha “offerto Sé stesso per “riscattarti dal laccio del Peccato.

Non lasciamoci guidare e dominare dallo spirito di questo mondo, seguiamo Gesù. Sappiamo che gli idoli e i tesori di questo mondo appartengono a “satana. “Vediamo nei primi capitoli della (Genesi 1:2): Dio ha affidato a l’uomo ogni cosa prima che esso fallisse, e quando si è ribellato a Dio, si ha trascinato dietro nel peccato anche quello che gli era stato affidato. E lui insieme al creato sono finiti sotto il dominio del peccato, e per quello che il creato non è più sano come all’inizio della creazione.

A causa del dominio del male in questo mondo non sarai mai libero, “o servi il bene o il male, o cammini nella Luce o nelle tenebre. O cammini insieme a Dio Creatore oppure insieme all’avversario “satana! Camminare tutte e due le vie contemporaneamente non è possibile. Le trappole mondane sono tante, esse sono una calamita per l’uomo che è debole. E per quello che il Signore ci avverte di camminare per fede non per visione. Se ci lasciamo guidare da gli occhi del corpo non resisteremo alla tentazione, ma se ci lasceremo guidare da quelli dello Spirito c’è la faremo con l’aiuto del Signore, che ci guida e preserva.

(Matteo 4:1-25):Di nuovo il diavolo lo trasportò (a Gesù) sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Io ti darò tutte queste cose se, prostrandoti a terra, mi adori». “Ma la risposta di Gesù fu questa (Matt.4.) 10Allora Gesù gli disse: «Vattene Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e servi a lui solo"

Lui è l’unico Dio e Creatore, e si rivela a noi per mezzo della sua parola:

Le prime parole della Bibbia ci parlano del Creatore e della creazione “dei cieli e della terra” (Genesi 1) Viene messo subito in evidenza la “potenza della Parola di Dio, il legame stretto tra la “Parola Creatrice” e la creazione, un legame che dura per sempre, infatti: "sia la luce e la luce fu". (Genesi 1:2-3) E la luce come tutto il creato, c’è ancora! "In perpetuo o Eterno, la tua Parola è stabile nei cieli. La tua fedeltà dura di età in età, tu hai fondato la terra ed essa sussiste". (Salmo 119:89-90)

Evidente è anche l’intenzione di Dio di rivelarsi, ed entrare subito in stretto rapporto con la sua creatura più amata, l’uomo, sia alla creazione, che nel corso di tutti i secoli della storia umana. Dio quindi vuole farsi conoscere, ma è lui che determina i modi e gli aspetti e i tempi della rivelazione.

DIO SI RIVELA COME UNICO DIO

I passaggi Biblici dove Dio rivela la Sua esistenza, il suo modo di manifestarsi e operare, sono numerosissimi. Esaminiamo solo alcuni passaggi che ci rivelano Dio come “unico Dio” e Creatore, Salvatore e Signore di tutto l’Universo, “escludendo definitivamente ogni falsa divinità.

"Ora vedete che io sono Dio e che non v’è altro Dio accanto a me."

(Deuteronomio 32): 6Così tu ripaghi il Signore, popolo stolto e privo di saggezza? Non è lui il padre che ti ha creato, che ti ha fatto e ti ha costituito? / 16Lo hanno fatto ingelosire con dèi stranieri e provocato all’ira con abomini. 17Hanno sacrificato a dèmoni che non sono Dio, a dèi che non conoscevano, nuovi, venuti da poco, che i vostri padri non avevano temuto.

18La Roccia, che ti ha generato, tu hai trascurato; hai dimenticato il Dio che ti ha procreato! 19Ma il Signore ha visto e ha disdegnato con ira i suoi figli e le sue figlie. 20Ha detto: “Io nasconderò loro il mio volto; vedrò quale sarà la loro fine. Sono una generazione perfida, sono figli infedeli. 21Mi resero geloso con ciò che non è Dio, mi irritarono con i loro idoli vani.)))

(Deuteronomio 6):

1Questi sono i comandi, le leggi e le norme che il Signore, vostro Dio, ha ordinato di insegnarvi, perché li mettiate in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso; 2perché tu tema il Signore, tuo Dio, osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così si prolunghino i tuoi giorni. 3Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica, perché tu sia felice e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto.

4Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. 5Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. 6Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. 7Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. 8Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi 9e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.

10Quando il Signore, tuo Dio, ti avrà fatto entrare nella terra che ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva giurato di darti, con città grandi e belle che tu non hai edificato, 11case piene di ogni bene che tu non hai riempito, cisterne scavate ma non da te, vigne e oliveti che tu non hai piantato, quando avrai mangiato e ti sarai saziato, 12guàrdati dal dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile.

13Temerai il Signore, tuo Dio, lo servirai e giurerai per il suo nome. 14Non seguirete altri dèi, divinità dei popoli che vi staranno attorno, 15perché il Signore, tuo Dio, che sta in mezzo a te, è un Dio geloso; altrimenti l’ira del Signore, tuo Dio, si accenderà contro di te e ti farà scomparire dalla faccia della terra.

16Non tenterete il Signore, vostro Dio, come lo tentaste a Massa. 17Osserverete diligentemente i comandi del Signore, vostro Dio, le istruzioni e le leggi che ti ha date. 18Farai ciò che è giusto e buono agli occhi del Signore, perché tu sia felice ed entri in possesso della buona terra che il Signore giurò ai tuoi padri di darti, 19dopo che egli avrà scacciato tutti i tuoi nemici davanti a te, come il Signore ha promesso.

20Quando in avvenire tuo figlio ti domanderà: “Che cosa significano queste istruzioni, queste leggi e queste norme che il Signore, nostro Dio, vi ha dato?”,

21tu risponderai a tuo figlio: “Eravamo schiavi del faraone in Egitto e il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente. 22Il Signore operò sotto i nostri occhi segni e prodigi grandi e terribili contro l’Egitto, contro il faraone e contro tutta la sua casa.

23Ci fece uscire di là per condurci nella terra che aveva giurato ai nostri padri di darci. 24Allora il Signore ci ordinò di mettere in pratica tutte queste leggi, temendo il Signore, nostro Dio, così da essere sempre felici ed essere conservati in vita, come appunto siamo oggi. 25La giustizia consisterà per noi nel mettere in pratica tutti questi comandi, davanti al Signore, nostro Dio, come ci ha ordinato”.)))

Dio l’Eterno, desidera che tutti coloro che lo temono, lo cercano e lo adorino. Sappiano e riconoscano chi Egli è, e ciò che desidera rivelarci di sé e delle sue opere, e che “essi divengano suoi testimoni nel mondo.

"I miei testimoni siete voi dice l’Eterno, voi ed il mio servo che io ho scelto, affinché voi lo sappiate, mi crediate e riconosciate che sono Io. Prima di me nessun Dio fu formato, e dopo di me non v’è Salvatore" (Isaia43:10-11)

Leggendo queste parole, ci mettiamo nella “posizione di ascolto,” quindi a ciascuno di noi il Signore stesso dice: "Sappi dunque oggi e ritieni in cuor tuo che l’Eterno è Dio: lassù nei cieli e quaggiù sulla Terra; e che non ve n’è alcun altro."

(Deuteronomio 4:9-39): 9Ma bada a te e guardati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto, non ti sfuggano dal cuore per tutto il tempo della tua vita: le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli. / 39Sappi dunque oggi e medita bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra: non ve n’è altro. 40Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà per sempre».

NON VE ALCUN ALTRO DIO fuor del Dio YHWH!

LUI È IL CREATORE E IL SALVATORE

Se vogliamo dunque adorare il vero Dio, facciamo attenzione a ciò che Lui stesso ci dice, leggiamo e ascoltiamo la sua Parola, e lasciamo da parte i nostri personali (o tradizionali) modi di considerare le cose! La Parola di Dio ci fa comprendere e vedere come sono “realmente. In questi pochi versetti abbiamo potuto leggere la testimonianza diretta dell’unico vero Dio, Creatore, Padre Eterno, Salvatore e Signore dei cieli e della terra.

COSA NE PENSA DIO DELLE IMMAGINI

Proibizione di farsi immagini di Dio.

Per primo è fondamentale leggere Genesi 1 (Genesi 1:27): 27E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò.

28Dio li benedisse e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela,) Quindi non siamo autorizzati a farci un “dio a “NOSTRA immagine, né materiale né mentale o spirituale che sia. Ma ci è richiesto di ascoltare la sua Parola, per sapere cosa Dio ci dice e si aspetta da noi.)

Cosa dice Dio a proposito delle immagini che l’uomo fa per adorarli? Lui dice che: È impossibile farsi un’immagine “dell’ALFA E L’OMEGA”!

Si può immaginare Dio? Possiamo farci delle immagini, delle statue che si possono paragonare a lui? Oppure che operano come Lui?

Non possiamo paragonare le creature al Creatore! Delle creature fanno parte anche oro, argento e pietre di ogni genere, legno e ferro ecc. Ogni cosa che vediamo o meno è un’opera creata da DIO ed è una sua creatura. Non possiamo ricavare da tali oggetti una scultura e venerarla come dio, è assurdo!

(Atti 17:29-30):29 Essendo noi dunque stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all'oro, all'argento e alla pietra, che porti l'impronta dell'arte e dell'immaginazione umana. 30 Dopo esser passato sopra ai tempi dell'ignoranza, ora Dio ordina a tutti gli uomini di tutti i luoghi di ravvedersi.)

Si può rappresentare Dio? "A chi vorreste voi assomigliare Iddio? E con quale immagine lo rappresentereste? Un artista fonde l’idolo, l’orafo lo ricopre d’oro e vi salda delle catenelle d’argento… A chi dunque mi vorreste assomigliare, perché io gli sia pari Dice l’Eterno?" (Isaia 40:1-26): 18A chi potreste paragonare Dio e quale immagine mettergli a confronto?
19Il fabbro fonde l'idolo, l'orafo lo riveste di oro e fonde catenelle d'argento.
(Isaia 41,6) Si aiutano l'un l'altro; uno dice al compagno: «Coraggio!». Il fabbro incoraggia l'orafo;

(Isaia 41,7) chi leviga con il martello incoraggia chi batte l'incudine, dicendo della saldatura: «Va bene» e fissa l'idolo con chiodi perché non si muova. 20Chi ha poco da offrire sceglie un legno che non marcisce; si cerca un artista abile, perché gli faccia una statua che non si muova. 21Non lo sapete forse? Non lo avete udito? Non vi fu forse annunziato dal principio? Non avete capito le fondamenta della terra?

22Egli siede sopra la volta del mondo, da dove gli abitanti sembrano cavallette. Egli stende il cielo come un velo, lo spiega come una tenda dove abitare; 23egli riduce a nulla i potenti e annienta i signori della terra. 24Sono appena piantati, appena seminati, appena i loro steli hanno messo radici nella terra, egli soffia su di loro ed essi seccano e l'uragano li strappa via come paglia.

25«A chi potreste paragonarmi quasi che io gli sia pari?» dice il Santo. 26Levate in alto i vostri occhi e guardate: chi ha creato quegli astri? Egli fa uscire in numero preciso il loro esercito e li chiama tutti per nome; per la sua onnipotenza e il vigore della sua forza non ne manca alcuno. 27Perché dici, Giacobbe, e tu, Israele, ripeti: «La mia sorte è nascosta al Signore e il mio diritto è trascurato dal mio Dio?».

28Non lo sai forse? Non lo hai udito? Dio eterno è il Signore, creatore di tutta la terra. Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile. 29Egli dà forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato. 30Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono; 31ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi.)

(Isaia 41:4-7-24): 4Chi ha operato e realizzato questo, chiamando le generazioni fin dal principio? / Il fabbro incoraggia l’orafo; il battiloro incoraggia colui che batte l’incudine, e dice della saldatura: ‘È buona!’ / 24Ecco, voi siete un nulla, il vostro lavoro non vale niente, è abominevole chi vi sceglie.)

(Isaia 44: 6-20): 6Così dice il re di Israele, il suo redentore, il Signore degli eserciti:
«Io sono il primo e io l'ultimo; fuori di me non vi sono dei. 7Chi è come me? Si faccia avanti e lo proclami, lo riveli di presenza e me lo esponga. Chi ha reso noto il futuro dal tempo antico? Ci annunzi ciò che succederà.

8Non siate ansiosi e non temete: non forse già da molto tempo te l'ho fatto intendere e rivelato? Voi siete miei testimoni: C'è forse un dio fuori di me o una roccia che io non conosca?». 9I fabbricatori di idoli sono tutti vanità e le loro opere preziose non giovano a nulla; ma i loro devoti non vedono né capiscono affatto e perciò saranno coperti di vergogna. 10Chi fabbrica un dio e fonde un idolo senza cercarne un vantaggio?

11Ecco, tutti i suoi seguaci saranno svergognati; gli stessi artefici non sono che uomini. Si radunino pure e si presentino tutti; saranno spaventati e confusi insieme. 12Il fabbro lavora il ferro di una scure, lo elabora sulle braci e gli dà forma con martelli, lo rifinisce con braccio vigoroso; soffre persino la fame, la forza gli viene meno; non beve acqua ed è spossato. 13Il falegname stende il regolo, disegna l'immagine con il gesso; la lavora con scalpelli, misura con il compasso, riproducendo una forma umana, una bella figura d'uomo da mettere in un tempio.

14Egli si taglia cedri, prende un cipresso o una quercia che lascia crescere robusta nella selva; pianta un frassino che la pioggia farà crescere. 15Tutto ciò diventa per l'uomo legna da bruciare; ne prende una parte e si riscalda o anche accende il forno per cuocervi il pane o ne fa persino un idolo e lo adora, ne forma una statua e la venera. 16Una metà la brucia al fuoco, sulla brace arrostisce la carne, poi mangia l'arrosto e si sazia. Ugualmente si scalda e dice: «Mi riscaldo; mi godo il fuoco».

17Con il resto fa un dio, il suo idolo; lo venera, lo adora e lo prega: «Salvami, perché sei il mio dio!». 18Non sanno né comprendono; una patina impedisce agli occhi loro di vedere e al loro cuore di capire. 19Essi non riflettono, non hanno scienza e intelligenza per dire: «Ho bruciato nel fuoco una parte, sulle sue braci ho cotto perfino il pane e arrostito la carne che ho mangiato; col residuo farò un idolo abominevole? Mi prostrerò dinanzi ad un pezzo di legno?». 20Si pasce di cenere, ha un cuore illuso che lo travia; egli non sa liberarsene e dire: «Ciò che tengo in mano non è forse falso?».)

PROIBIZIONE DI ADORARE “IMMAGINI

L’Eterno è un Dio “geloso”: la nostra adorazione deve essere rivolta solo a Lui.

"Non ti fare scultura alcuna, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli e nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servire loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso."

(Esodo 20:2-5): 1Dio pronunciò tutte queste parole: 2«Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile: 3Non avrai altri dèi di fronte a me.
4Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. 5Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai.))

(Deuteronomio 4:15-19): 15State bene in guardia per la vostra vita: poiché non vedeste alcuna figura, quando il Signore vi parlò sull’Oreb dal fuoco, 16non vi corrompete, dunque, e non fatevi l’immagine scolpita di qualche idolo, la figura di maschio o di femmina, 17la figura di qualunque animale che è sopra la terra, la figura di un uccello che vola nei cieli, 18la figura di una bestia che striscia sul suolo, la figura di un pesce che vive nelle acque sotto la terra. 19Quando alzi gli occhi al cielo e vedi il sole, la luna, le stelle e tutto l’esercito del cielo, tu non lasciarti indurre a prostrarti davanti a quelle cose e a servirle; cose che il Signore,))

(Levitico 26:1-17): 1Non vi farete idoli, né vi erigerete immagini scolpite o stele, né permetterete che nella vostra terra vi sia pietra ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa; poiché io sono il Signore, vostro Dio. 2Osserverete i miei sabati e porterete rispetto al mio santuario. Io sono il Signore. 3Se seguirete le mie leggi, se osserverete i miei comandi e li metterete in pratica, 4io vi darò le piogge al loro tempo, la terra darà prodotti e gli alberi della campagna daranno frutti. 5La trebbiatura durerà per voi fino alla vendemmia e la vendemmia durerà fino alla semina; mangerete il vostro pane a sazietà e abiterete al sicuro nella vostra terra.

6Io stabilirò la pace nella terra e, quando vi coricherete, nulla vi turberà. Farò sparire dalla terra le bestie nocive e la spada non passerà sui vostri territori. 7Voi inseguirete i vostri nemici ed essi cadranno dinanzi a voi colpiti di spada. 8Cinque di voi ne inseguiranno cento, cento di voi ne inseguiranno diecimila e i vostri nemici cadranno dinanzi a voi colpiti di spada. 9Io mi volgerò a voi, vi renderò fecondi e vi moltiplicherò e confermerò la mia alleanza con voi. 10Voi mangerete del vecchio raccolto, serbato a lungo, e dovrete disfarvi del raccolto vecchio per far posto al nuovo.
11Stabilirò la mia dimora in mezzo a voi e non vi respingerò.

12Camminerò in mezzo a voi, sarò vostro Dio e voi sarete mio popolo. 13Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, perché non foste più loro schiavi; ho spezzato il vostro giogo e vi ho fatto camminare a testa alta. 14Ma se non mi darete ascolto e se non metterete in pratica tutti questi comandi, 15se disprezzerete le mie leggi e rigetterete le mie prescrizioni, non mettendo in pratica tutti i miei comandi e infrangendo la mia alleanza,

16ecco come io vi tratterò: manderò contro di voi il terrore, la consunzione e la febbre, che vi faranno languire gli occhi e vi consumeranno la vita.  Seminerete invano le vostre sementi: le mangeranno i vostri nemici. 17Volgerò il mio volto contro di voi e voi sarete sconfitti dai nemici; quelli che vi odiano vi opprimeranno e vi darete alla fuga, senza che alcuno vi insegua.))

Prostrarsi, inginocchiarsi, è un indiscutibilmente segno di ADORAZIONE, infatti, quando i magi

d’oriente cercano Gesù lo cercano non solo per fargli dei doni ma per adorarlo, le indicazioni dei Vangeli sono precise: "i magi prostratisi adorarono Gesù"(Matteo 2:10-11):10 Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. 11 Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono.)

“Satana stesso dichiara di voler essere “adorato, quando nel tentare Gesù, dice: "Tutte queste cose io te le darò, se prostrandoti tu mi adori" (Matteo 4:8-9): 8Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria 9e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai».)

Vediamo che dopo la resurrezione, Gesù riceve “l’adorazione di alcune donne: "esse accostatesi gli strinsero i piedi e l’adorarono" (Matteo 28:9): 9Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono.) (Giovanni 9:38): 38Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.) È chiaramente “espressa, in tutta la Bibbia, la proibizione di farsi immagini di ogni genere: uomo, donna, altri esseri (Deuteronomio 4:16-20): 16non vi corrompete, dunque, e non fatevi l’immagine scolpita di qualche idolo, la figura di maschio o di femmina, 17la figura di qualunque animale che è sopra la terra, la figura di un uccello che vola nei cieli, 18la figura di una bestia che striscia sul suolo, la figura di un pesce che vive nelle acque sotto la terra.

19Quando alzi gli occhi al cielo e vedi il sole, la luna, le stelle e tutto l’esercito del cielo, tu non lasciarti indurre a prostrarti davanti a quelle cose e a servirle; cose che il Signore, tuo Dio, ha dato in sorte a tutti i popoli che sono sotto tutti i cieli. 20Voi, invece, il Signore vi ha presi, vi ha fatti uscire dal crogiuolo di ferro, dall’Egitto, perché foste per lui come popolo di sua proprietà, quale oggi siete.))

Adorazione di “idoli di ogni tipo è “idolatria, portarli in giro porle su altari e colonne, inginocchiarsi, baciarle, accendere candele, incenso, fare offerte varie, portarle in processione, rivolgere loro preghiere ecc. è un’abominazione per Dio. L’immagine di qualsiasi natura essi siano, statue reliquie ecc. sono “idoli. Anche il 2 comandamento proibisce l’uso di immagini: Non ti fare scultura alcuna, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose, non servire loro, perché io l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso (Esodo 20:4).

A questo punto ci possiamo domandare se le statue che riempiono le chiese di ogni paese e città, che adornano i crocicchi delle strade e le case, servono per “aiutare a ricordarci di Dio,” “o se invece contrastano apertamente la volontà di Dio? È chiaro, che essi sono un contrasto, un abbominio a Dio! Dio ha detto esplicitamente: NON vi fate immagini a scopo di culto.

Ricordiamo che la sua Parola non si può cambiare a piacimento, tanto meno annullare o mutare!

(Apocalisse 22:18-19) 18 Io lo dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in questo libro; 19 se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell'albero della vita e della santa città che sono descritti in questo libro.)

(Salmo 119:89): 89La tua parola, Signore, è stabile come il cielo. 90La tua fedeltà dura per ogni generazione; hai fondato la terra ed essa è salda.) A meno che, a noi, non stiano più a cuore le nostre tradizioni umane (ma Gesù condanna severamente coloro che, in un modo o in un altro lasciano la verità della Parola di Dio, per la tradizione umana!), dobbiamo riconoscere i nostri errori ed allontanarcene.

SERVONO A QUALCOSA “GL’IDOLI!
Una statua è una scultura di marmo, legno, gesso, metalli vari, a volte anche preziosi, ma sempre materiali morti e immobili sono, lavorati dalla mano dell’uomo.

"I loro idoli sono argento e oro, opera di mano d’uomo. Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchie e non odono, hanno naso e non odorano, hanno mani e non toccano, hanno piedi e non camminano la loro gola non rende alcun suono."

(Salmo 115:4-9): 4Gli idoli delle genti sono argento e oro, opera delle mani dell'uomo. 5Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, 6hanno orecchi e non odono, hanno narici e non odorano. 7Hanno mani e non palpano hanno piedi e non camminano; dalla gola non emettono suoni. 8Sia come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida.  9Israele confida nel Signore: egli è loro aiuto e loro scudo.))

(Salmo135:15): 15Gli idoli dei popoli sono argento e oro, opera delle mani dell'uomo. 16 Hanno bocca e non parlano; hanno occhi e non vedono; 17 hanno orecchi e non odono; non c'è respiro nella loro bocca.  18 Sia come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida.)

(Abacuc 2:18-20): 18 A chi giova l’immagine scolpita perché l’artefice la scolpisca? A ché giova l’immagine fusa che insegna la menzogna, perché l’artefice si confidi nel suo lavoro, fabbricando idoli muti? 19 Guai a chi dice al legno: "Svegliati!" e alla pietra muta: "Lèvati!" Può essa ammaestrare? Ecco, è ricoperta d’oro e d’argento, ma non v’è in lei spirito alcuno.

20 Ma l’Eterno è nel suo tempio santo; tutta la terra faccia silenzio in presenza sua.))

Sono “pezzi di legno”, dice Dio stesso, pe bocca del profeta Isaia: (Isaia. 44: 9-20)

"I loro idoli più cari, non giovano a nulla. Il fabbro lima il ferro, lo mette nel fuoco, forma l’idolo a colpi di martello… Il falegname stende la sua corda, disegna l’idolo con la matita, lo lavora con lo scalpello, lo misura con il compasso e ne fa una bella figura umana, una bella forma d’uomo, perché abiti una casa. “Nessuno rientra in sé stesso, ed ha conoscimento ed intelletto per dire: mi prostrerò io d’innanzi ad un pezzo di legno?"

Quale efficacia può avere un “pezzo di legno”? Senza altri commenti, leggiamo cosa dice a proposito il profeta Geremia. (Geremia. 2:11): 11Ha mai un popolo cambiato dèi? Eppure quelli non sono dèi! Ma il mio popolo ha cambiato colui che è la sua gloria con un essere inutile e vano.

(GEREMIA 2): Ascoltate la parola che il Signore vi rivolge, casa di Israele. 2Così dice il Signore: «Non imitate la condotta delle genti e non abbiate paura dei segni del cielo, perché le genti hanno paura di essi. 3Poiché ciò che è il terrore dei popoli è un nulla, non è che un legno tagliato nel bosco, opera delle mani di chi lavora con l'ascia.

4E' ornato di argento e di oro, è fissato con chiodi e con martelli, perché non si muova. 5Gli idoli sono come uno spauracchio in un campo di cocomeri, non sanno parlare, bisogna portarli, perché non camminano. Non temeteli, perché non fanno alcun male, come non è loro potere fare il bene». 6Non sono come te, Signore; tu sei grande e grande la potenza del tuo nome.

7Chi non ti temerà, re delle nazioni? Questo ti conviene, poiché fra tutti i saggi delle nazioni e in tutti i loro regni nessuno è simile a te. 8Sono allo stesso tempo stolti e testardi; vana la loro dottrina, come un legno. 9Argento battuto e laminato portato da Tarsìs e oro di Ofir, lavoro di artista e di mano di orafo, di porpora e di scarlatto è la loro veste: tutti lavori di abili artisti. 1

0Il Signore, invece, è il vero Dio, egli è Dio vivente e re eterno; al suo sdegno trema la terra, i popoli non resistono al suo furore. 11Direte loro: «Gli dei che non hanno fatto il cielo e la terra scompariranno dalla terra e sotto il cielo». 12Egli ha formato la terra con potenza, ha fissato il mondo con sapienza, con intelligenza ha disteso i cieli. 13Al rombo della sua voce rumoreggiano le acque nel cielo. Egli fa salire le nubi dall'estremità della terra, produce lampi per la pioggia e manda fuori il vento dalle sue riserve.

14Rimane inebetito ogni uomo, senza comprendere; resta confuso ogni orafo per i suoi idoli, poiché è menzogna ciò che ha fuso e non ha soffio vitale. 15Essi sono vanità, opere ridicole; al tempo del loro castigo periranno. 16Non è tale l'eredità di Giacobbe, perché egli ha formato ogni cosa. Israele è la tribù della sua eredità, Signore degli eserciti è il suo nome.)

È competenza dell’artigiano, saper scegliere il pezzo di legno adatto per trarne qualcosa che serve al commercio, oggetti di culto profano che sia, I profeti: Geremia e Isaia e altri, e gli apostoli come Paolo e altri, “cercano di aprire gli occhi ai ciechi, coloro che credono di vedere, ma sono completamente ciechi. Essi sono entusiasti “dall’idea di farsi un idolo e prostrarsi davanti ad esso per adorarlo ecc.

COSA NE PENSA DIO DI QUELLI CHE SI RIVOLGONO ALLE STATUE:

Che "non hanno intelletto quelli che portano il loro idolo di legno e pregano un dio che non può salvare."(Isaia 45:20)

Pensiamo alle innumerevoli processioni, che quasi quotidianamente attraversano l’una o l’altra delle nostre città e villaggi; le statue sono portate a spalla a volte in estenuanti viaggi e corse, tra le grida della folla, come al tempo del profeta Isaia.

(Isaia 46:6-7): Costoro fondono l’oro, pesano l’argento nella bilancia, pagano un orefice, perché ne faccia un dio per prostrarglisi davanti, per adorarlo. Se lo caricano sulle spalle, lo portano, lo mettono al suo posto, ed esso sta in piedi e non si muove dal suo posto e benché uno gridi a lui, esso non risponde, né lo salva dalla sua distretta.)

Anche nel Nuovo Testamento, l’apostolo Paolo esorta a “fuggire l’idolatria” arrivando a dire che il culto reso agli idoli, è in realtà “reso ai demoni e non a Dio” (1 Corinti 10:19-20).

È TOLLERABILE A GLI OCCHI DI DIO L’IDOLATRIA

Per l’antico Israele la proibizione era totale, severa, incontestabile. L’appartenenza al popolo di Dio, lo doveva differenziare dagli altri popoli, e dai loro usi.

Nello stretto rapporto, tra Dio ed il suo popolo, non sembra strana l’espressione che segue, poiché l’Eterno si è spesso paragonato allo sposo della infedele Israele.

"Essi mi hanno mosso a gelosia con ciò che non è Dio, mi hanno irritato coi loro idoli vani"

(Deuteronomio 32:21): 21 Essi m’han mosso a gelosia con ciò che non è Dio, m’hanno irritato coi loro idoli vani; e io li moverò a gelosia con gente che non è un popolo, li irriterò con una nazione stolta. 21 Essi m’han mosso a gelosia con ciò che non è Dio, m’hanno irritato coi loro idoli vani; e io li moverò a gelosia con gente che non è un popolo, li irriterò con una nazione stolta.

(Geremia 7:18): 18 I figliuoli ricolgono la legna, e i padri accendono il fuoco, e le donne intridono la pasta, per far focacce alla regina del cielo, e per fare offerte da spandere ad altri dii, per dispettarmi. 19 Fanno essi dispetto a me? dice il Signore; anzi non fanno essi dispetto a loro stessi, alla confusione delle loro proprie facce?

20 Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Ecco, la mia ira ed il mio cruccio sarà versato sopra questo luogo, sopra gli uomini, e sopra le bestie, e sopra gli alberi della campagna, e sopra i frutti della terra; ed arderà, e non si spengerà.)))

(I Corinti 10:14) Facciamo dunque nostra l’esortazione di Paolo: Perciò cari miei, fuggite l’idolatria!)

E l’apostolo Giovanni: (I Giovanni 5:21) «Figlioletti, guardatevi dagli idoli."

C’È BISOGNO DI MEDIATORI?

La mediazione di santi ecc.
Certe chiese, luoghi intenzionalmente destinati ad accogliere fedeli che rendono culto a Dio, sono molto spesso dedicate agli idoli. Portano infatti il nome di “santi,” cioè di persone ritenute pie, da tempo morte e che vengono onorate con statue, feste e processioni, insomma proprio con tutto ciò che Dio non vuole! Possiamo chiederci, siamo veramente “fedeli” a Dio, facendo ciò che egli desidera? oppure siamo fedeli alle creature, e lo provochiamo ad “Ira?

La maggior parte delle statue collocate dentro e fuori le chiese “cattoliche ecc., non rappresentano neppure il nostro Signore Gesù, ma uomini o altre creature. Dio non vuole nessun tipo di statue! Sarebbe umanamente giusto ascoltare le sue suppliche; Lui ci ha creati, ci ha dato la vita, ci tiene e nutre in vita, e venuto a sacrificare la Sua vita per noi! Ma questa generazione incredula e ribelle cosa vuole di più? Poi gridano che Dio li ha abbandonati; ma al contrario sono loro che lo hanno abbandonato e rattristato con i loro idoli?

QUESTI IDOLI RAFFIGURANO UOMINI E OPERE MORTE.

Di alcuni di questi cosiddetti “santi” esistono solo leggende o tradizioni tramandati, e non documenti storici. Di recentemente è stato dichiarato che alcuni santi tra i più venerati, non erano neppure mai esistiti storicamente.

La funzione mediatrice dei santi, è una pura invenzione umana.

Maria la mamma di Gesù, e i santi vengono venerati e raffigurati sottoforma di immagini.

Essi sono stati dichiarati santi per mezzo della loro fede in Dio, per aver creduto a Lui e al Suo Figlio Gesù Cristo. Essi sono stati santificati dà Dio stesso tramite lo Spirito Santo che hanno ricevuto come dono della loro fede. Ma loro stesso non possono “santificare “nessuno! Quindi tutte queste invenzioni umani, non hanno nessun “fondamento Biblico, anzi la Bibbia è contro tali invenzioni dannose per l’uomo e la sua anima.

Tutti coloro che nascono dalla polvere, polvere diventeranno! Anche i servi di Dio sono morti, essi sono presso Dio secondo quando dicono le scritture e Gesù stesso, ma non hanno nessuna “funzione di “Mediazione fra Dio e l’uomo. Oltre che essi si sono addormentati come tutti, la Bibbia vieta con parole severe, qualunque contatto, o tentativo di contatto con l’aldilà, questo vuol dire voler prestabilire un contatto con persone defunte, o spiriti occulti ecc. "Un popolo non deve consultare il suo Dio? Si rivolgerà ai morti in favore dei vivi?"

(Isaia 8:19-20): 19 Quando vi diranno: «Interrogate gli spiriti e gli indovini che bisbigliano e mormorano formule. Forse un popolo non deve consultare i suoi dei? Per i vivi consultare i morti?», 20 attenetevi alla rivelazione, alla testimonianza. Certo, faranno questo discorso che non offre speranza d'aurora.)

Nel capitolo 11 della lettera agli Ebrei vengono citati i “testimoni della fede”, cioè credenti che ci sono di esempio, non viene citata una sola parola che ci spinge alla loro “venerazione”. Sono infatti presentati solo per incoraggiare la nostra fede e perseveranza, affinché “non ci perdiamo d’animo”

(II Corinti 4:1-4) 4 Perciò, investiti di questo ministero per la misericordia che ci è stata usata, non ci perdiamo d'animo; al contrario, rifiutando le dissimulazioni vergognose, senza comportarci con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma annunziando apertamente la verità, ci presentiamo davanti a ogni coscienza, al cospetto di Dio.

E se il nostro vangelo rimane velato, lo è per coloro che si perdono, ai quali il dio di questo mondo ha accecato la mente incredula, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo che è immagine di Dio.

Il brano termina non con un incoraggiamento alla venerazione di martiri o santi defunti, ma con un imperativo categorico: "guardando Gesù, perfetto esempio di fede."

(Ebrei 1 2:1-2): 1 Anche noi dunque, essendo circondati da un così gran numero di testimoni, deposto ogni peso e il peccato che ci sta sempre attorno allettandoci, corriamo con perseveranza la gara che ci è posta davanti, tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio.)

Non solo qui non c’è nessuna indicazione “all’errato” (culto di venerazione dei santi) ma c’è una raccomandazione ben ferma: prendete pure esempio dalla loro fede, ma “guardando a Gesù.”

Si può inoltre notare che, in questo capitolo, neppure un accenno viene fatto a Maria, madre di Gesù. Se veramente le appartenesse tutto ciò che oggi di lei si dice:(Immacolata, Ausiliatrice, Mediatrice ecc.) non sarebbe stato scritto e tramandato dagli Apostoli negli “Evangeli, o almeno accennato qualche modo di venerazione dovuta?

GESÙ UNICO MEDIATORE

La Parola di Dio ci dice che si deve rivolgersi solo a Dio, nel nome di Gesù Cristo (suo Figliolo), L’unico Intercessore e Mediatore che ci garantisce di poter accedere ad avere comunione con il Padre. "Nel nostro Signore Gesù Cristo abbiamo la libertà d’accostarci a Dio con piena fiducia, mediante la fede in lui" (Efesini 3:12): 12 il quale ci dà il coraggio di avvicinarci in piena fiducia a Dio per la fede in lui.

Gesù stesso, parlando con i suoi discepoli, dichiara di essere “l’unica via”, infatti nel vangelo di Giovanni leggiamo queste sue parole. “Io sono la via, la verità e la vita; “nessuno” viene al Padre se non per mezzo di me." (Giovanni 14:6).

Gesù è l’unico Salvatore, l’unico nome al di sopra di ogni altro nome, “per il quale siamo salvati,” e l’apostolo Pietro con coraggio testimonia che: “In “Nessun altro è la Salvezza, poiché non vi è sotto il cielo “alcun altro “nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi possiamo essere salvati.” (Atti degli Apostoli 4:12)

Nostro unico Salvatore, mediatore ed intercessore è Gesù Cristo; non vi sono altri intermediari: “Poiché v’è un solo Dio, ed anche un solo “mediatore fra Dio e gli uomini. Cristo Gesù" (I Timoteo 2:5).

(Romani 8:34) "Gesù Cristo è quel che è morto al nostro posto; ed è risuscitato, ed è alla destra di Dio, e intercede per noi" (Ebrei 7:25): 25 Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore.) Gli Apostoli non vogliono essere adorati o venerati. Si può aggiungere che gli apostoli stessi, ancora in vita, “RIFIUTAVANO definitivamente qualunque forma di venerazione “rivolta.

a loro. (Atti 10:25-26): "E come Pietro entrava, Cornelio venutogli incontro, gli si gettò ai piedi e l’adorò.” Ma Pietro lo rialzò dicendo: alzati, anch’io sono uomo."

(Atti 14:11-15): 11 La folla, veduto ciò che Paolo aveva fatto, alzò la voce, dicendo in lingua licaonia: «Gli dèi hanno preso forma umana, e sono scesi fino a noi». 12 E chiamavano Barnaba Giove, e Paolo Mercurio, perché era lui che teneva il discorso. 13 Il sacerdote di Giove, il cui tempio era all'entrata della città, condusse davanti alle porte tori e ghirlande, e voleva offrire un sacrificio con la folla.

14 Ma gli apostoli Barnaba e Paolo, udito ciò, si strapparono le vesti, e balzarono in mezzo alla folla, gridando: 15 «Uomini, perché fate queste cose? Anche noi siamo esseri umani come voi; e vi predichiamo che da queste vanità vi convertiate al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi.)

Qualcuno può dire che questi Apostoli dopo la morte, sono in uno stato diverso di quando erano sulla terra, quindi si pensa che si potrebbero venerare come ricorrenza, ma anche perché sono in spirito vivente nel cospetto di Dio. Vi sono numerosi esempi di “santi” morti prima dell’unificazione dei Vangeli.

(Giovanni Battista) e degli Atti (Santo Stefano primo martire, Giacomo, ecc.) che potrebbero essere un motivo valido di ricevere la venerazione dei credenti rimasti e seguenti. Invece in nessuno di questi libri, né nelle lettere, né in Apocalisse vediamo che i credenti viventi preghino o invochino questi santi e martiri, “ne incitino altri a farlo.” Come mai?

L’apostolo Paolo, fa una affermazione estremamente interessante scrivendo ai Filippesi: "Io sono stretto dai due lati: ho il desiderio di partire e d’essere con Cristo, perché è cosa di gran lunga migliore, ma il mio rimanere nella carne, è più necessario per voi" (Filippesi:1:23-24).

Qui l’apostolo Paolo dice espressamente che sa di essere più utile, anzi “necessario” a loro, se rimane vivo, e non morto.

Se il “partire e l’essere con Cristo”, cioè morire ed essere nella gloria, fossero non solo una gioia per Paolo, ma la possibilità di “intercessione per i Filippesi, un aiuto per loro, l’apostolo non si sarebbe espresso nei termini inequivocabili che abbiamo letto.

I “SANTI” SONO UTILI AGLI UOMINI DA VIVI, NON DA MORTI.

Anche il più grande “santo”, cioè credente, “da MORTO non può fare NULLA per i vivi e viceversa. È un’abominazione terribile il crederlo; il culto dei morti è di origine “satanica. Gli Angeli non vogliono essere adorati.

Il discorso della venerazione come idolatria, non cambia neppure in relazione agli angeli: infatti neppure gli angeli (spiriti viventi al cospetto di Dio) vanno venerati. Vediamo infatti cosa dice la Parola di Dio a questo proposito.

"Ed io Giovanni, “quando ebbi udite e vedute (queste cose) mi prostrai per adorare ai piedi dell’angelo. (Apocalisse 22:8): 8Sono io, Giovanni, che ho visto e udito queste cose. E quando le ebbi udite e viste, mi prostrai in adorazione ai piedi dell’angelo che me le mostrava. 9Ma egli mi disse: «Guàrdati bene dal farlo! Io sono servo, con te e con i tuoi fratelli, i profeti, e con coloro che custodiscono le parole di questo libro. È Dio solo che devi adorare».)

(Apocalisse 19:10): 10Allora mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo, ma egli mi disse: «Guàrdati bene dal farlo! Io sono servo con te e i tuoi fratelli, che custodiscono la testimonianza di Gesù. È Dio che devi adorare. Infatti la testimonianza di Gesù è lo Spirito di profezia».

Adora l’Iddio Tuo!

Questa esortazione fatta da un angelo all’apostolo Giovanni (che essendo uomo aveva le stesse caratteristiche nostre). Questo deve essere preso in parola urgentemente, da coloro che vogliono veramente obbedire la volontà di Dio. Dobbiamo adorare Iddio direttamente, senza la mediazione di statue che dovrebbero aiutarci a ricordarlo, senza la mediazione di persone che ne prendono il posto! Dobbiamo adorare Iddio senza l’intermediazione dei cosiddetti “santi”; adorare Dio in “spirito e verità”

(Giovanni 4:23-24): 23 Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. 24 Iddio è spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità.)

Cristo Gesù è l’unico intermediario tra Dio e gli uomini, egli è Dio “rivelatosi in carne: (I Timoteo 2:5-6). Poiché v’è un solo Dio, ed anche UN SOLO MEDIATORE fra Dio e gli uomini: CRISTO GESÙ uomo, 6 il quale diede sé stesso quale prezzo di riscatto per tutti")

Ricordiamoci che il Culto appartiene a Dio Creatore, come Lui desidera, e non come fa piacere a noi, o per mezzo di tradizioni umane.

L’idolatria esiste ancora?

Si potrebbe dire che il culto idolatrico esisteva solo nei tempi remoti? “No! Ai tempi di Abramo (circa 1800 a. v. C.) l’idolatria era diffusa e praticata ovunque, ai tempi in cui Israele era un regno, essa fu la causa della sua distruzione. Essa non è una minaccia passata, ma di tutti i tempi, e maggiormente nel tempo in cui ci troviamo. L’apostolo Paolo, soggiornando ad Atene, soffriva nel vedere “la città piena di idoli” (siamo nel 60 d.C. circa).

(Atti 17:16)"Or mentre Paolo li aspettava ad Atene, lo spirito gli si inacerbiva dentro a vedere la città piena di idoli.")

Lo stesso Paolo scriveva poco dopo ai Tessalonicesi, questa espressione: "vi siete convertiti dagli idoli a Dio per servire l’Iddio vivente e vero" Sé, 2.000 anni prima di Cristo l’uomo era idolatra, e lo era anche ai tempi di Cristo, possiamo dire, che l’uomo non è cambiato neppure oggi 2.000 anni dopo Cristo. Infatti il progresso scientifico e tecnologico non ha migliorato il cuore dell’uomo, che se non si converte a Dio, resta insanabilmente maligno incline al male.

(Geremia 17:9-10): 9 Il cuore è ingannevole più d’ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi lo conoscerà?  10 Io l’Eterno, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni, per retribuire ciascuno secondo le sue vie, secondo il frutto delle sue azioni.)

(I Timoteo 3:1-5)."Or sappi questo, che negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili, perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, irreligiosi, senza affezione naturale, mancatori di fede, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, temerari, gonfi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi la forma della pietà, ma avendone rinnegata la potenza.")

Quello che Paolo prediceva, si sta realizzando sotto i nostri occhi: gli uomini cercano il dio denaro, il dio piacere, il dio egoismo, il dio ateismo, il dio “IO. E nel futuro, le cose, miglioreranno?

LA BIBBIA CI DICE DI NO.

Anche negli ultimi giorni, predetti dal libro dell’Apocalisse, si parla di idolatria, di statue di idoli. Malgrado i giudizi spaventosi cui sarà sottoposta l’umanità, non si ravvedrà delle sue opere malvagie, anzi peggiorerà peggio di Sodoma e Gomorra, “sì darà ad adorare più demoni possibili, idoli d’oro e d’argento, di rame e di pietra e di legno, e molto di peggio. Le generazioni diventeranno talmente perverse che l’idolatria sarà solo un pezzo del collage (Apocalisse 9:20).

VARIE FORME DI IDOLATRIA

L’idolatria assume diversi aspetti, alcuni, forse, insospettati. Abbiamo visto come Dio vieta l’idolatria e la fabbricazione di immagini e statue per adorarle, ma questo non è l’unico modo di praticare l’idolatria! Idolatria è anche innalzare o affidarsi ad altre persone ciecamente, affidarsi più a loro che a Dio. Anche amare quello che si vede più di Dio è “idolatria. Per esempio l’amore per il cinema e lo sport, basta pensare al” delirio” che suscitano gli “idoli” sportivi, o della canzone e del cinema.

Anche alcuni oggetti di uso comune, hanno assunto la funzione di idoli, di tutto ciò fa parte il presente modo di vivere, per esempio: l’automobile, essa è utile ma può essere o diventare anche un idolo. Tutto il creato può diventare un idolo, se si affida e si ama le creature più del Creatore. La lussuria è una trappola che attira molti, per esempio: l’ammirazione e l’illusione “superflua per cose vane, sia per il corpo che per la mente.

Dio non chiede all’uomo di rinunciare a quello che è sano per corpo e la mente, ma di rinunciare a tutto quello “che quando diventa di troppo danneggia la salute di questi “organi. Ogni cosa superflua è un danno per la salute, e non solo del corpo ma soprattutto dell’anima, perché la creatura diventa una schiava sottomessa a quella materia o pensiero. L’idolatria è una “dipendenza, che vuol dire dipendere da qualcuno o qualcosa che ti tiene in pugno.

Questa dipendenza è una “droga molto pericolosa, essa tiene schiavo la vittima prendendo il totale controllo su di essa. Come tutte le droghe, anche questa coinvolge anima e corpo, la vittima gli è “sottomessa, e con le sue forze non riesce ad uscirne. Pensiamo a coloro che nascono e crescono in una cultura e credenza dannosa per loro e la società! Essi sono pronti a morire per tale “droga, ma non sono pronti ad abbandonare tutto ciò per vivere.

Questo tipo di droga è la più pericolosa nella storia dell’uomo. Molte “vittime di questi credi umani sì “ritengono giusti e senza peccato, proprio perché si pensano di vivere appieno le loro credenze e culture. Senza rendersi conto che sono “dipendenti di una pericolosa “droga che uccide corpo e anima. Si pensano di essere salvati per la sottomissione a credenze umane, affidandosi a loro ciecamente. Loro non si affidano al Creatore in Spirito e Verità, ma a uomini come loro, questa è “idolatria velata da filosofie che si mettono al posto di Dio.

È triste vedere quanti ciechi ci sono sulla faccia della Terra! Poco tempo fa ho incontrato un ragazzo di “credo “Musulmano, mi sono intrattenuta a parlare con lui del più e del meno, la cosa che tanto mi ha stupito, come lui si ritenesse giusto e senza peccato. Mi diceva che lui adempiva abbastanza bene la volontà di Dio, astenendosi da far del male, e aiutare gli altri. Questo mi ha fatto piacere ascoltarlo, ma gli ho spiegato che questo non basta ad essere salvati, noi abbiamo bisogno di un Salvatore che ci “riscatta dal prezzo del peccato, e questo lo ha fatto Gesù Cristo.

Mi è sembrato abbastanza aperto al colloquio, ma è comprensivo che per loro non è facile comprendere, ci vuole una buona conoscenza di Dio e dalla Sua Parola, e anche della loro cultura e credo. Quindi nessuno è santo, neppure uno è senza peccato, perché tutti hanno peccato, e sono privi della gloria di Dio e della Vita eterna. Molti credenti cristiani si credono giusti davanti a Dio, perché fanno il giusto e si astengono dal male; ma già questo è “idolatria, credersi più giusti degli altri, perché si cerca di vivere più in santità di loro con le proprie forze.

Anche i più fedeli possono essere vittime di “idolatria! Basta scrutare attentamente il proprio modo di vivere e vedere le cose, le passioni superflue ecc. Senza di esserne consapevoli, ognuno di noi si macchia di questo peccato. Non c’è né neanche uno giusto dice il Signore. Con le nostre forze non possiamo renderci giusti, perché viviamo nella carne, ed essa richiede cose diverse dallo Spirito, e quindi senza neanche accorgercene siamo o diventiamo “idolatri, e “contristiamo lo Spirito di Dio.

E per quello che il Signore ci chiede di affidarci a Lui in tutto quello che “intraprendiamo, proprio per “evitare di dar gloria al “dio “io”! Quando noi ci affidiamo al Signore, ci lasciamo anche guidare da Lui, e le nostre opere diventano le Sue, e guida anche il nostro fare e dire, in modo che ogni cosa che facciamo gli dà gloria. Se ci lasciamo guidare da Lui, sia nei pensieri che nell’operare, non possiamo glorificare noi stessi, ma Lui che ha “operato per mezzo di noi, questo ci “preserva a peccare verso Dio. Il Creatore sa bene che viviamo nella carne, e siamo soggetti a peccare, e proprio per questo ci dice di fidarsi e affidarsi a Lui.

Non ci chiede di uscire dal “Mondo in cui viviamo, ma di lasciarsi guidare dal Suo Spirito, e mettere la fiducia in Lui e non negli uomini che ci rivolgiamo, o nelle cose o circostanze. Bisogna sapere che Dio è lo Spirito della Vita, e in ogni cosa o situazione, è Lui che opera, e non le circostanze o gli uomini. E quindi, a ogni creatura e altro che ci rivolgiamo, sappiamo che Dio “opera per mezzo di essi, e quindi la “fiducia e la Lode va in “prima linea a Lui, e poi a gli uomini o le circostanze che si rendono utili in nostro aiuto.

(I Samuele 15:23): 23 poiché la ribellione è come il peccato della divinazione, e l’ostinatezza è come l’adorazione degli idoli e degli dèi domestici. Giacché tu hai rigettata la parola dell’Eterno, anch’egli ti rigetta come re")

(Ezechiele.14:1-3-11): "Questi uomini hanno innalzato i loro idoli nel loro cuore" 2 E la parola dell’Eterno mi fu rivolta in questi termini: 3 "Figliuol d’uomo, questi uomini hanno innalzato i loro idoli nel loro cuore, e si son messi davanti l’intoppo che li fa cadere nella loro iniquità; come potrei io esser consultato da costoro?)

(Ezechiele.16:17-18): 16 Tu prendesti alcune delle tue vesti, ti facesti degli alti luoghi di vari colori e su di essi ti prostituisti, cose che non avrebbero dovuto accadere e neppure esserci. 17 Prendesti pure i tuoi bei gioielli fatti del mio oro e del mio argento, che io ti avevo dato, te ne facesti delle immagini d'uomo e ad esse ti prostituisti; 18 poi prendesti le tue vesti ricamate, le ricopristi e offristi davanti ad esse il mio olio e il mio incenso.)

Se i precedenti versetti non ci riguardano, forse siamo tra quelli a cui sono rivolti quelli seguenti! (Efesini 5:5-6): 5 Poiché voi sapete molto bene che nessun fornicatore o impuro, o avaro (che è un idolatra), ha eredità nel regno di Cristo e di Dio. 6 Niuno vi seduca con vani ragionamenti; poiché è per queste cose che l’ira di Dio viene sugli uomini ribelli.

"La cupidigia è idolatria,” (Colossesi 3:5-17): 5 Fate dunque morire le vostre membra che son sulla terra: fornicazione, impurità, lussuria, mala concupiscenza e cupidigia, la quale è idolatria. 6 Per queste cose viene l’ira di Dio sui figliuoli della disubbidienza; L’avarizia, la cupidigia, la ribellione, l’orgoglio, sono tutte forme di idolatria.)

Il peccato di idolatria riguarda “molti o quasi tutti,” è un peccato molto più diffuso di quanto non si pensi. Cosa fare difronte ai sensi di colpa verso Dio?

La Parola di Dio sull’idolatria, parla chiaro: molti uomini sono idolatri, perché non conoscono il “vero Dio, molti lo offendono addirittura con pratiche idolatre che Dio reputa abominevoli. Che fare? (Atti degli Apo.2:37-38): (Le prime conversioni )37 All'udir tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». 38 E Pietro disse: «Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; “dopo “riceverete il dono dello Spirito Santo.)

Deve ravvedersi anche chi è stato idolatra senza rendersene conto, in buona fede, seguendo ciò che gli era stato insegnato?

(Atti degli Apo.17:30): 30 Ma ora, L’Eterno, passando sopra ai tempi dell'ignoranza, comanda a tutti gli uomini e dappertutto che si ravvedano. 31 Poiché egli ha stabilito un giorno in cui giudicherà il mondo con giustizia, per mezzo di quell'uomo (Gesù Cristo) che egli ha stabilito; e ne ha dato prova a tutti, risuscitandolo dai morti».

(Isaia. 45:22): Ed ancora… il Signore dice: "Volgetevi a me e siate salvati, voi tutte le estremità della terra! Poiché io sono Dio, e non ve n’è alcun altro")

Ravvedersi, pentirsi, rivolgersi a Dio, chiedere ed e ottenere il perdono, credere alla Parola di Dio, tutto ciò è necessario per chi vuole adorare il vero Dio.

Gesù Cristo è venuto sulla terra proprio per salvarci dai nostri peccati, ha preso su di sé la condanna che sarebbe stata assegnata a ciascuno di noi.

Non c’è peccato che non possa essere perdonato, la Parola di Dio quando ci fa vedere il nostro peccato, lo fa perché ci possiamo ravvedere, pentire e convertire, lasciando il peccato e scegliendo Dio e la sua Via.

Chi si sente colpevole davanti a Dio, ha una speranza, purché esprima il pentimento e richieda a Dio, il perdono: "Pentitevi e tornate all’Eterno! Chiedetegli la “grazia di “perdonare tutte le vostre iniquità. "Se questo avviene dal cuore, (Dio risponde di certo) "Io guarirò la loro infedeltà, io li amerò di cuore"(Osea 14:2-4).

“E se vi non volete servire l’Eterno, scegliete poi a chi volete servire? E gli dèi ai quali i vostri padri servirono di là dal fiume (Eufrate -” idoli e “idolatria), o agli dei degli Amorei, nel paese che abitate. (idoli antichi e moderni) Quanto a me e alla mia casa, serviremo l’Eterno!

Cosa dice la Bibbia di quelli che consultano gli astrologi e usano l'astrologia per condizionare le loro scelte

"(Isaia 47:11-15): 11Ti verrà addosso una sciagura che non saprai scongiurare; ti cadrà sopra una calamità che non potrai evitare. Su di te piomberà improvvisa una catastrofe che non prevederai. 12Stà pure ferma nei tuoi incantesimi e nella moltitudine delle magie, per cui ti sei affaticata dalla giovinezza: forse potrai giovartene, forse potrai far paura!

13Ti sei stancata dei tuoi molti consiglieri: si presentino e ti salvino gli astrologi che osservano le stelle, i quali ogni mese ti pronosticano che cosa ti capiterà. 14Ecco, essi sono come stoppia: il fuoco li consuma; non salveranno sé stessi dal potere delle fiamme. Non ci sarà brace per scaldarsi, né fuoco dinanzi al quale sedersi. 15Così sono diventati per te i tuoi maghi, con i quali ti sei affaticata fin dalla giovinezza; ognuno se ne va per suo conto, nessuno ti viene in aiuto.))

L'astrologia è un'arte divinatoria, la quale insegna che la posizione relativa del sole nel cielo, della luna e i pianeti hanno un'influenza sugli individui e sopra il corso delle cose degli uomini. La nostra parola "astrologia" nella lingua ebraica significa "divinazione del cielo". La divinazione è l'atto di predire eventi futuri, oppure rivelare cose segrete per mezzo di segni o presagi od altre manifestazioni. Dio proibisce la pratica della divinazione. "Non praticherete alcuna sorta di divinazione o di magia"(Levitico 19:26).

Quando gli israeliti stavano per entrare nella terra promessa, Dio li ammonì di non praticarla. "Quando sarai entrato nel paese, che il Signore, il tuo Dio, ti dà, non imparerai ad imitare le pratiche abominevoli di quelle nazioni. Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago, né incantatore, né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né negromante, perché il Signore detesta chiunque fa queste cose."(Deuteronomio 18:9-11).

La divinazione è ritenuta un grave peccato "infatti la ribellione è co me il peccato della divinazione. (1Sam.15:23).

Quante volte hai ascoltato in TV o alla radio la lettura dell'oroscopo? Oppure hai dato una rapida occhiata a ciò che si dice del tuo segno zodiacale sul quotidiano o sul settimanale di moda? La tua scusa è, "ma Tanto non ci credo! “Solo per vedere cosa dicono, o per ridere! Credo però, che dentro di te, sai benissimo che questa lettura è motivata dal desiderio inconscio di conoscere qualcosa del tuo futuro! Così è stato anche per me, anche se dicevo a gli altri che non ci credevo e che erano stupidaggine umane!

Lo sai che molti “politici consultano l'oroscopo, e si fanno guidare da maghi e cartomanti? Come vedi, occupare un posto di alto livello e aver condotto studi elevati, non salva certo dall'incertezza del domani. L'oroscopo e l'astrologia non è solo un appoggio per la bassa società! L'uomo è sempre tentato dal desiderio di conoscere ciò che è nascosto, non essere a conoscenza di cosa lo attende domani lo rende insicuro e spaventato.

Ma noi siamo cristiani e non credo che abbiamo il diritto di affidare il nostro futuro ad una cartomante o di leggere l'oroscopo!

VEDIAMO QUALCHE ALTRO PASSO DELLA PAROLA

Non esiste sulla terra un solo astronomo che creda nell'astrologia! Il sole ci scalda e ci dà luce e vita, ma non può influenzare i nostri sentimenti. La luna determina il flusso delle maree, ma non influenza in alcun modo il nostro futuro.

I dati dell'astrologia non hanno nulla a che vedere con la scienza.

Gli astrologi dell'antica Babilonia o dell'Egitto credevano che la terra fosse al centro dell'universo ed affermavano che l'influenza di un pianeta nella vita di un uomo dipendesse dal segno zodiacale, in cui il pianeta si trova al momento della nascita.

I segni dello zodiaco fissati al tempo d i Tolomeo, non corrispondono alle costellazioni di cui portano il nome; ma l'asse di rotazione della Terra ha cambiato posizione.

Perciò a causa del leggero scarto annuale che va progressivamente aumentando nel corso dei secoli, le costellazioni di un tempo non si trovano più nella casa astrologica che porta il loro nome. Quello che lascia stupefatti è che l'astrologia, che nacque in Babilonia, per diffondersi poi in Egitto, in Grecia e poi a Roma, abbia traversato i secoli e sia ancora seguita oggi.

Il fatto è che l'astrologia non è una scienza, ma è divinazione. Dipende da forze occulte che vogliono legare la mente umana, incerta riguardo al futuro, con dei legami che la allontanano da Dio e la fanno sprofondare sempre più nell'occultismo.

La Bibbia ci avverte di questo, fin dai tempi più antichi.

COSÌ DICE L’ETERNO ARRIGUARDO TALI PRATICHE

(Deuteronomio 18:10 -14): 10 Non si trovi in mezzo a te chi faccia passare il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco, né chi pratichi la divinazione, né indovino, né chi interpreta presagi, né chi pratica la magia, 11 né chi usa incantesimi, né un medium che consulta spiriti, né uno stregone, né chi evoca i morti,  12 perché tutti quelli che fanno queste cose sono in abominio all'Eterno; e a motivo di queste abominazioni, l'Eterno, il tuo DIO, sta per scacciarli davanti a te. 13 Tu sarai integro davanti all'Eterno, il tuo DIO; 14 poiché quelle nazioni, che tu scaccerai, hanno dato ascolto a indovini e a maghi; ma, quanto a te, l'Eterno, il tuo DIO, non ha permesso che tu faccia così.)

Dio dice che la nostra vita e le cose che avvengono nel tempo dipendono da Lui:

(Isaia 43:12-13): 12 Io ho annunciato, salvato, predetto, e non un dio straniero in mezzo a voi; voi me ne siete testimoni», dice il Signore; «io sono Dio. 13 Da che fu il giorno, io sono; nessuno può liberare dalla mia mano; io opererò. Chi potrà impedire la mia opera?»

Dio promette un giudizio finale per chi pratica astrologia e magia.

(Isaia 47:13-14): 13 Ti sei stancata per la moltitudine dei tuoi consiglieri; si levino dunque gli astrologi, quelli che osservano le stelle e che fanno pronostici ogni mese e ti salvino dalle cose che ti piomberanno addosso.14 Ecco, essi saranno come stoppia; il fuoco li consumerà. Non salveranno sé stessi dal potere della fiamma; non ci sarà brace a cui scaldarsi né fuoco davanti al quale sedersi. 15Cosí saranno quelli con i quali ti sei affaticata e con i quali hai trafficato fin dalla tua giovinezza. Ognuno andrà errando per conto suo, e nessuno ti salverà».))

LA VIA PER OGNI CRISTIANO È UNA SOLA

(Isaia 8:19-20): 19 Quando vi diranno: «Interrogate gli spiriti e gli indovini che bisbigliano e mormorano formule. (voi rispondete) Forse un popolo non deve consultare il suo Dio? Per i vivi consultare i morti?», 20 attenetevi alla rivelazione, alla testimonianza. Certo, faranno questo discorso che non offre speranza d'aurora.

Abbiamo la Parola di Dio che è vivente e vera: perché volgerci alla menzogna e all'inganno dell'astrologia?)

I credenti dei primi secoli, quando si rendevano conto della gravità di questo peccato, bruciavano i libri ed ogni strumento che era servito per le loro pratiche occulte.

(Atti degli Apo.19:19): 19 Molti di quelli che erano diventati credenti venivano a confessare le cose cattive che avevano fatto. Altri che avevano praticato la magia portavano i loro libri di incantesimi, che poi bruciavano davanti a tutti. Si calcolò che il valore dei libri bruciati ammontasse a circa 50.000 pezzi di argento.)

E noi come la mettiamo? Dio è il padrone del nostro futuro, e solo Lui lo conosce e lo guida.

Lui solo lo conosce:(Geremia 29:11-12): 11 Poiché io so i pensieri che medito per voi, dice l’Eterno: pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza.12 Voi m’invocherete, verrete a pregarmi e io v’esaudirò.  13 Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore.)))

VUOI AFFIDARE IL TUO FUTURO A DIO!

Il pentimentoé "indispensabile per volgersi a Dio con fede,

avendo la certezza che se noi ci pentiamo di cuore, Lui ci ascolta e risponde. 

Quando ci comportiamo male, e diciamo ciò che non va detto, quando i pensieri oscuri invadono la nostra mente, o un velo nero si stende sul nostro cuore, se arriviamo a chiudere le porte alla luce, in modo che non entri in noi. Questo può farci star male nelle coscienze, e invaderci di colpe e rimorsi verso Dio e il mondo che ci circonda.

Ma il rimorso non è ancora pentimento; noi possiamo passare tutta la vita a rimproverarci la nostra cattiva condotta in azio­ni o in parole, incolpando i nostri pensieri e sen­timenti tenebrosi che ci invadono, ma questo non ci assolve dalle nostre colpe. Il rimorso può fare della nostra vita un vero e proprio inferno, ma non ci fa accedere al regno dei cieli; bisogna aggiungervi un altro elemento, che si trova nel pentimento vero.

Questo consiste nel rivolgerci a Dio con cuore pentito, avendo la cer­tezza che Dio è “misericordioso, e non chiude la porta a nessuno che si avvicina a Lui con il cuore in mano. Il pentimento è l’assetata voglia di essere perdonati e accettati, amati e aiutati. Il perdono è il processo che trasforma il cuore, e ci permette di avere comunione con Dio, di godere dei suoi meravigliosi doni- (pace e amore-armonia e serenità-speranza e certezza- gioia e sicurezza ecc.), di essere uniti a Lui in questa vita e per quella futura.

Il Signo­re è venuto sulla terra non per giudicare ma per salvare, è venuto sulla terra non per i giusti: “(coloro che si credono di esserlo) ma per i peccatori: (coloro che si rendono conto di aver bisogno di essere perdonati, e di aver bisogno di Lui). Volgersi a Dio con la speranza di ricevere, e chiedere il Suo aiuto, non è sufficiente, perché molte co­se nella nostra vita dipendono da noi! Quante volte ripetiamo: "Signore, aiutami! Signore, do­nami la pazienza, donami la castità, donami la purezza di cuore, donami una parola vera!"

E quando si presenta l'occasione di compiere azio­ni conformi alla nostra preghiera noi “seguiamo le inclinazioni del nostro cuore, così che ci man­cano il coraggio e la risolutezza per mettere in atto quello che abbiamo chiesto a Dio. In tal caso il nostro pentimento e lo slancio del­la nostra anima restano senza “angora. Il pentimento de­ve essere “ancorato nell'amore e la fede in Dio, che ci dà forza e sapienza di sforzarci ad ascoltarlo e mettere in pratica la Sua Volontà, per condurre una vita retta e abbandonare gli errori del passato.

Senza la Santificazione nessuno vedrà il Signore, Pentirsi e “Aprire il Cuore a Cristo Gesù è il primo passo, poi con l’ubbidienza e la fede avviene la Santificazione. Non si può accettare Gesù e poi unirsi allo spirito di questo mondo. Non si può ricevere il perdono dei peccati, e dopo ricominciare d’accapo come se niente fosse, e pensare, “bè, tanto il Signore è misericordioso! Cosa dice il Signore Gesù a riguardo ciò, non tutti quelli che dicono: "Signore, Signo­re" entreranno nel regno dei cieli ( Matteo 7/21) ma colo che ascoltano la mia Parola e la mettono in pratica.)

I frutti dello Spirito “sono: (pace e gioia, a­more e pazienza, umiltà e saggezza ecc.) Questi frutti abbonderanno per mezzo dello Spirito Santo nel cuore dei fedeli e umile di cuore, nel cuore di chi non si “vergogno di dar gloria al Suo Dio e Salvatore in ogni situazione e luogo. Se questi frutti si moltiplicano sulla Terra, essa potrebbe essere trasformata in un giardino “Eden.

(Lett. ai Galati 13/24): 13Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri. 14Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso. 15Ma se vi mordete e divorate a vicenda, guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!

16Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne; 17la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.  18Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge. 19Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, 20idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, 21invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio.

22Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; 23contro queste cose non c'è legge. 24Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. 25Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. 26Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.)))

Il pentimento ha inizio quando all'im­provviso la nostra anima riceve uno shock, la nostra coscienza ci parla, Dio c'interpella con queste parole: "Dove vai? Verso la morte? È proprio questo che vuoi?". E quando rispondia­mo: "No, Signore, perdona, abbi pietà, salvami!" e ci rivolgiamo a Lui, Cristo ci dice: "Io ti perdono e tu, come riconosci tale amore? e pro­prio rispondendo al mio amore che hai la ca­pacità di amare, comincia a cambiare vita".

Il perdono è un sentimento che parte dal profondo del cuore, non è una formula da recitare. Non è facile perdonare, specialmente a chi ti ha ferito gravemente, o ti ha tolto quello che avevi di più caro! In tal caso abbiamo bisogno l’intervento di Dio, che ci dia la forza di farlo dal profondo del cuore. Bisogna lasciarsi cadere fra le Sue braccia e dire: “Signore io non posso, non c’è la faccio, dammi tu la forza e guariscimi questo dolore dal profondo dell’anima. Se questo si vuole veramente, Dio interviene in aiuto, e guarisce il dolore e toglie il rancore, in modo da liberarti da un terribile peso e sofferenza.

Il Perdono è essenziale per la Vita eterna, ma anche per quella terrena. Se noi non perdoniamo, non saremo perdonati, e continueremo a vivere schiavi del peccato nonostante la fede. Le conseguenze del peccato sono note, essi fanno ammalare corpo e anima. La discordia porta a far ammalare, il perdono è più “efficace per chi lo fa, che per chi lo riceve. Il Signore ci chiede di perdonare, perché sa che questo “intoppo impedisce di avere comunione con Lui, con il mondo e con noi stessi. Chi vive in discordia, non ha pace con nessuno, neanche con sé stessa, e questo lo distrugge giorno per giorno.

PREGHIERA DI RICONCILIAMENTO E PERDONO

Confessione a Dio per mezzo di Gesù Cristo:

Preghiera

Mio Salvatore Gesù Cristo, tu conosci la mia debolezza e la mia miseria, davanti a Te non posso nascondere il mio peccato, il tuo sguardo mi scruta di continuo, mi conosci meglio di qualunque altro, mi provi e mi correggi.

Conosci i miei pensieri e le mie vie, niente è nascosto a gli occhi Tuoi... Scenda su di me il tuo Spirito Santo, tocca il mio cuore “entra dentro di me, e vivi in me, guida la mia vita, prendimi per mano e prenditi cura di me, e illumina il mio cuore, affinché le mie tenebre vengano alla Luce.

Mi pento di vero cuore della mia disubbidienza verso di te, mi inginocchio davanti a Te, perdonami e lavami da tutti i miei peccati, dammi grazia e consolazione.
Rivelami il tuo amore, affinché io speri nella tua misericordia.

Togli il velo dai miei occhi spirituali, affinché io veda la Tua gloria e ti segua, e possa discernere fra il bene e il male, fra il giusto e l'ingiusto, fra la tua Sapienza e quella terrena, e fra tutte le vie, “riconoscere la Tua, e incamminarmi per essa.

Padre e Salvatore preservami dallo spirito di questo mondo e dalle sue trappole mortale, aiutami a discernere la tua volontà dall'avversario, guidami nel tuo fedele amore, anche quando io sono un'infedele peccatore. Non guardare al mio dire e fare, ma opera per Tua Misericordia, perché Tu sai che la carne è debole.

Rafforzaci e proteggici in ogni istante di questo percorso terreno, ricordati che siamo polvere senza il Tuo alito vivente... il Tuo alito ci vivifica, e il Tuo Spirito ci dà la Vera Vita. Nelle tue mani io mi affido mio Eterno Padre per mezzo di Gesù Cristo Tuo Figlio, che tu hai Sacrificato come l'Agnello “Espiatorio per i nostri peccati, lì Su quella Croce.

Quello era il mio castigo e quello di tutta l’umanità, e Tu lo hai lasciato cadere su di Lui. E per Lui che noi abbiamo pace e perdono da Te. Il nostro castigo lo hai caricato su Colui che ami in primizia!

Per mezzo delle Sue sofferenze e morte ci hai riscattati una volta per sempre dalla condanna Eterna. Tuo figlio Gesù Cristo ha Versato il Suo Sangue a posto nostro, e per mezzo del Suo Sacrificio e il Suo Prezioso Sangue versato per noi, che abbiamo la “Remissione dei peccati, e possiamo avere comunione con te Padre che tanto ci ami. Solo a Te Padre appartiene la Gloria e la Preghiera, l'adorazione di qualsiasi forma essa sia.

Solo Tu ne Sei degno e nessun'altro, in Te è la vita con tutto quello che la racchiude. Grazie Gesù che hai accettato di morire al posto nostro e mio, riscattandomi così dalla schiavitù del peccato e dalla condanna eterna.

Tu solo sei il nostro e il mio Salvatore e Signore, e anche l’unico “intercessore per tutti davanti al Padre. Grazie alle tue sofferenze che io possa godere del “prezioso “dono della Vita eterna, e la comunione con il Padre. Tu non ci lasci orfani in questo mondo squallido, ma vieni a noi e vivi in noi per mezzo del tuo Spirito.

Quindi non siamo da soli, ma Tu sei con noi e ci guidi per il cammino della vita. Con te o mio Signore e Salvatore non ho paura.

Tu mi spianerai il cammino della vita davanti a me, mi aprirai le porte chiuse, e gli occhi dell’anima per ammirare le tue meraviglie, e guardare verso l’infinito, e gioire di un’eterna vita insieme a te.

Grazie mio amato Salvatore e Sposo eterno, di avermi liberato e lavato dai miei peccati, ero sporco e sudicio, ma tu mi hai lavato nel tuo “prezioso Sangue, affinché io possa apparire davanti al Padre senza macchie di peccato, grazie per tutto quello che hai fatto e fai per me. La Tua pace abbondi in me e in tutto il mondo.
 

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